EVOLUZIONE DEL DSA IN ETÀ ADOLESCENZIALE: ASPETTI COGNITIVI ED EMOTIVO-RELAZIONALI

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1 Giornata di Formazione: Liceo Scientifico Sarnano EVOLUZIONE DEL DSA IN ETÀ ADOLESCENZIALE: ASPETTI COGNITIVI ED EMOTIVO-RELAZIONALI Dott. Laura Angelini Psicologa Psicoterapeuta specializzata in Neuropsicologia dello Sviluppo dottore di ricerca, docente Università di Chieti Tel:

2 Disturbi Specifici di Apprendimento DSA - Learning Disabilities, Gruppo eterogeneo di disturbi relativi ad apprendimenti scolastici di base compromessi in maniera persistente in assenza di deficit intellettivi, neurologici, sensoriali o affettivi ed in presenza di adeguate condizioni socio-culturali ed ambientali

3 Evoluzione del DSA La dislessia è un disordine cronico che permane lungo tutto il corso della vita dell individuo diversi gradi di espressività in funzione della sua gravità, delle caratteristiche cognitive del soggetto e delle opportunità educative o relazionali che questo riceve (Kemp, Parrila e Kirby, 2009)

4 Evoluzione del dsa Dislessici adulti, nonostante una prolungata scolarizzazione, mantengono difficoltà di lettura significative (Martino, Pappalardo, Re, Tressoldi, Lucangeli & Cornoldi, 2011) Alcuni possono considerarsi recuperati, poiché, pur manifestando una certa debolezza nell automatizzazione dei processi coinvolti, si avvalgono di strategie alternative a quelle tipiche (Gregg, Hoy e Gay, 1996) altri possono essere più compensati, cioè capaci di svolgere le normali attività richieste di lettura purché supportati dagli ausili tecnologici

5 DSA nella scuola secondaria le difficoltà «riemergono» quando vengono somministrate prove più specifiche (Shaywitz et al., 1999; Marilyn e Swanson, 2003; Singleton, Horne e Simmons, 2009) oppure quando richiedono un carico cognitivo maggiore e un livello di automatizzazione più efficiente (Colombo et al., in pubblicazione) Scuola Secondaria

6 Alcuni studi hanno dimostrato che gli adolescenti con disturbo di lettura, oltre ad andare incontro ai problemi di bocciatura e di abbandono scolastico, corrono un rischio maggiore di sviluppare: - problemi sociali (Lipka, Lessux e Siegel, 2006 Wiener e Schneider, 2002) - disturbi nella sfera emotiva (Gregg et al., 1992)

7 Sviluppo tipico delle abilità di lettura L abilità di lettura ad alta voce nei soggetti italiani mostra un continuo sviluppo oltre la scuola secondaria di I grado (Spinelli et al., 2005; Stella et al., 2007) l incremento medio annuale della rapidità è approssimativamente di 0.5 sill./sec. e che questo si mantiene costante durante tutto l arco della scuola primaria e secondaria di I grado (Tressoldi, 1996; Tressoldi, Stella e Fagella, 2001; Sartori, Job e Tressoldi, 2007)

8 Sviluppo tipico delle abilità di lettura I risultati di un recente studio di Cornoldi condotto nella scuola secondaria di II grado testimoniano un ulteriore sviluppo fra il 3 anno della secondaria di I grado e il 2 anno della secondaria di II grado

9 Sviluppo delle abilità di lettura nella dislessia Lami et al. (2008) hanno seguito in follow-up un gruppo di 33 ragazzi (19 anni) con diagnosi di dislessia evolutiva ricevuta all età media di 10.2 anni L intero gruppo mostrava delle prestazioni inferiori a quelle osservate nel gruppo di controllo normolettori N.B.: velocità simile ai valori normativi del 4-5 anno della scuola primaria

10 RIASSUMENDO L accuratezza sembra caratterizzata da un miglioramento e assestamento alla fine del 3 anno della secondaria di II grado Gli studenti universitari sembrano migliorare ulteriormente le loro prestazioni in tutte le prove di lettura, mentre quelli con dislessia hanno prestazioni paragonabili agli studenti di scolarità inferiore

11 DSA: funzioni e competenze compromesse Snowling e colleghi (1997) nel loro studio hanno confrontato studenti universitari dislessici e coetanei normolettori in una serie di compiti cognitivi e di apprendimento. I risultati hanno mostrato differenze marcate tra i due gruppi nelle seguenti abilità: processamento fonologico decisione lessicale memoria di lavoro Funzioni esecutive: Attenzione, Memoria di Lavoro (Hanley, 1997) Competenze linguistiche Il vocabolario non si espande attraverso la lettura la sintassi rimane simile a quella del linguaggio orale la fragilità della competenza metalinguistica rende difficile l analisi grammaticale e l analisi logica

12 Disturbo della Comprensione del testo scritto Nelle fasi iniziali l abilità di decodifica è strumentale all abilità di comprensione Alcuni sostengono associazione tra disturbi di linguaggio e disturbo della comprensione (Nation & Snowling 1999; Nation et al., 2004)

13 Cosa accade nei ragazzi con dislessia diagnosticata in scuola Primaria all ingresso della scuola secondaria di II grado? Progetto di ricerca - UMEE SBT Studio presentato all AIRIPA dislessici di anni vs. 11 controlli Quoziente intellettivo Prove di lettura Comprensione del testo scritto Attenzione Memoria di lavoro I risultati hanno evidenziato differenze tra i due gruppi nella comprensione del testo e nella memoria di lavoro

14 Rischio psicopatologico nel DSA I DSA presentano con lo sviluppo un rischio psicopatologico maggiore (aumenta la possibilità di emergenza di uno specifico disturbo) perchè esperiscono situazioni di disagio (Sogos, Nicolais, D Ardia, 1999) causali concausali favorenti

15 L adolescenza Fase di passaggio caratterizzata da cambiamenti che abbracciano lo sviluppo fisico, cognitivo e relazionale processo di acquisizione indentitaria maggiore consapevolezza del proprio funzionamento Scuola e Famiglia sono i primi contenitori dell adolescente problematico segnalatori del problema alle strutture competenti rispetto al disagio presentato dal ragazzo

16 Fonti di disagio scolastico: disturbo specifico di apprendimento (DSA) disturbo di apprendimento aspecifico all interno o secondario ad una Disabilità Intellettiva funzionamento Intellettivo Limite (FIL)

17 Nel DSA le difficoltà ad acquisire nuove competenze aumenterebbe la probabilità di esperire ripetuti insuccessi che influenzerebbe l approccio di un soggetto di fronte ai compiti evolutivi successivi Per questi motivi, il DSA rappresenta, sia per il bambino che per la famiglia, un evento problematico. Se non riconosciuto non trattato o la sua inadeguata considerazione

18 Relazione tra DSA e disturbi psicopatologici Diverse ricerche hanno mostrato che nel DSA il 24-54% dei soggetti presenta problemi significativi della sfera emozionale, sociale e comportamentale incidenza 4 volte maggiore quella dei pari senza il disturbo di apprendimento (Guidetti, 2005) In alcuni casi il disturbo psicopatologico sembra essere una conseguenza del disturbo: disturbi d ansia (Huntigton e Bender, 2001; Smart et al., 1996; Masi et al., 1998) In altri casi, il DSA appare come fattore scatenante per la evidenziazione di un disturbo psicopatologico già presente (Hatcher et al., 2002)

19 STRUMENTI: Child Behavior Checklist (CBCL 6-18) (Achenbach e Rescorla, 2001) Child Behavior Checklist (CBCL 6-18) report-form compilato dai genitori CBCL, versione per gli insegnanti Youth Self Report (YSR 11-18) questionario autovalutativo Il sistema di valutazione multiassiale su base empirica pensato per ottenere informazioni sull adattamento, sulle competenze, sui problemi comportamentali ed emotivi del bambino e dell adolescente, derivate da fonti multiple (Achenbach, McConaughy,1997) Scopo: costruire un profilo psicologico e/o psicopatologico del soggetto confrontando i punteggi ottenuti con i punteggi normativi derivati da campioni di riferimento della stessa età

20 Il questionario è strutturato in due parti: la prima raccoglie informazioni su varie aree del funzionamento personale e sociale, tramite domande sulla partecipazione a sport, gruppi, associazioni, sulle amicizie, sull impegno in piccoli lavori domestici, sulle relazioni con altre figure familiari e sul rendimento scolastico la seconda parte contiene invece 113 item che si presentano sotto forma di affermazioni relative a comportamenti in vari ambiti

21 AMOS: abilità e motivazione allo studio In alcuni casi gli studenti sono incapaci di realizzare e valorizzare le proprie potenzialità di apprendimento Il test fornisce un profilo dello studente, degli aspetti relativi alle capacità di studio, alle strategie, (stili cognitivi) e alle convinzioni Favorisce la conoscenza e l autoconoscenza dello studente del proprio metodo di studio Promuove un atteggiamento strategico verso l apprendimento e potenzia i processi di controllo, la flessibilità nell uso delle strategie

22 STRUMENTI: Amos - abilità e motivazione allo studio PROVE DI VALUTAZIONE E ORIENTAMENTO (De Beni et al, 2003) PROVE DI VALUTAZIONE PER RAGAZZI DA 8 A 15 ANNI (Cornoldi et al., 2005) Composti da questionari valutativi e prove oggettive di studio: Diverse aree indagate: Convinzioni Autoregolazione Conoscenze e abilità Strategie Flessibilità di studio Motivazione Ansia Atteggiamento verso la scuola

23 Conclusioni Una attenta valutazione-diagnosi in età adolescenziale assume una importanza notevole: Per guidare e supportare le decisioni sulle scelte scolastiche che i ragazzi prenderanno sulla base delle proprie attitudini personali Per accompagnare il percorso con tutti i supporti e strumenti d ausilio previsti dalla legge

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