Processi di discriminazione e situazioni conflittuali Buone pratiche - Strumenti di prevenzione e contrasto Milano 9 dicembre 2014

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1 Processi di discriminazione e situazioni conflittuali Buone pratiche - Strumenti di prevenzione e contrasto Milano 9 dicembre 2014 Francesco Di Ciò fdicio@irsonline.it

2 Obiettivi del percorso : Fornire ai soggetti coinvolti un approfondimento sul tema del conflitto; Sviluppare l acquisizione di competenze per disinnescare situazioni conflittuali in ambito occupazionale mediante la parola/l ascolto e attraverso un lavoro sulle dinamiche processuali che alimentano i conflitti. Approfondire la conoscenze delle pratiche di mediazione e di giustizia ripartiva in situazioni di conflitto Illustrare le tecniche, le procedure adottate negli interventi di mediazione sociale e di giustizia riparativa, gli obiettivi, i risultati ottenuti anche attraverso la simulazione di casi. Proporre esperienze di mediazione sociale volte a prevenire e gestire i conflitti in ambito occupazionale.

3 I contenuti Durante il modulo saranno trattati i seguenti contenuti: la mediazione e il paradigma riparativo, i presupposti della mediazione; tecniche di mediazione e pratiche di intervento; mediazione e discriminazioni; Esercitazioni su casi studio.

4 Il metodo Si prevede una formazione teorica alternata a momenti di confronto e a laboratori didattici che potranno prevedere diverse modalità di lavoro: approfondimento di casi studio, esercitazioni e riflessioni di gruppo a partire dalle esperienze e dalle realtà professionali dei partecipanti.

5 Le aspettative del gruppo Sentire le esperienze degli altri sulle discriminazioni, Capire come affrontare queste situazioni senza pregiudizi Curiosità, il conflitti in genere Conflitti con adolescenti e situazioni famigliari, provare a ragionare sul ruolo di mediatore in questi contesti, lavorare sui nostri pregiudizi Riuscire a capire come con le diverse età e diverse culture, è possibile dare voce sciogliere i loro conflitti, cercando di essere oggettivi (forse trovare la giusta distanza?) Conoscere gli altri servizi, mediazione penale e giustizia riparativa Avere spunti interessanti su questi temi xx staccare con il lavoro, riflettere, Come intervenire in situazioni conflittuali per calmare gli animi? Mettere in pratica gli spunti e i concetti appresi Ascoltare, e ragionare intorno alla conflittualità interna alle organizzazioni

6 Perché lo strumento della mediazione dei conflitti può rappresentare una modalità utile per gestire casi di discriminazione o conflitti derivanti da comportamenti percepiti come discriminatori?

7 Conflitti e discriminazioni Discriminazione Comportamento che produce un trattamento non paritario a danno di determinate categorie di soggetti in virtù della loro appartenenza ad un determinato gruppo sociale. Diretta Distinzione esplicita sulla base di caratteristiche personali priva di riferimento alle effettive qualifiche o competenze richieste. Indiretta Applicazione di regole "neutre" che avvantaggiano una particolare categoria

8 Conflitti e discriminazioni Le molestie o comportamenti offensivi: definiti come un comportamento non desiderato messo in atto allo scopo o con la conseguenza di escludere e ledere la dignità della persona. Quando tale comportamento è motivato da ragioni che la legge riconosce come fattori di discriminazione allora la molestia diventa discriminatoria. I fattori di discriminazione riconosciuti dalla legge italiana sono il genere, l origine etnica, il credo, l orientamento sessuale, l età e la disabilità e psichica.

9 Conflitto: definizioni Gallino definisce il conflitto come: Un tipo di interazione più o meno cosciente tra due o più soggetti individuali o collettivi caratterizzata da una divergenza di scopi tale, in presenza di risorse troppo scarse perché i soggetti possano conseguire detti scopi simultaneamente, da rendere oggettivamente necessario, o far apparire soggettivamente indispensabile, a ciascuna delle parti, il neutralizzare o deviare verso altri scopi o impedirne l azione altrui, anche se ciò comporta sia infliggere consapevolmente un danno, sia sopportare costi relativamente elevati a fronte dello scopo che si persegue (Luciano Gallino - Dizionario di Sociologia - UTET, 1993)

10 Tipi di conflitto Una prima distinzione : Conflitti realistici: una lotta sui valori o sulla rivendicazione di diritti per quanto riguarda status, potere o risorse presenti in modo insufficiente (Coser sociologia 900) Conflitti non realistici : l oggetto del conflitto è solamente un pretesto per affermare/ottenere una posizione di dominio. Il conflitto assume qui un incurvatura contrassegnata da un clima fortemente emotivo (Vergani formatore, comunicazione )

11 Tipi di conflitto Un altra distinzione : Conflitti di prima generazione: conflitti che contribuiscono a consolidare le nostre dimensioni identitarie individuali e collettive (conflitti politici, sindacali, di classe, ) Conflitti di seconda generazione: conflitti, esperienze di offesa, di lesione della dignità individuale, esperienze di riconoscimento negativo che contribuiscono a mettere a rischio le nostre dimensioni identitarie. Conflitti che nascono nelle sfere della socializzazione e dell integrazione sociale (es. di vicinato, familiare, interculturali, sul posto di lavoro). Essi pongono problemi alla qualità della vita, alla realizzazione e riproduzione individuale e sociale di sé. (Adolfo Ceretti)

12 Come affrontiamo un conflitto Evitare o negare il conflitto Lotta, violenza Soluzioni informali(negoziazione) Ricorso agli organi giurisdizionali Ricorso all ADR (mediazione, conciliazione, arbitrato,ecc..)

13 CHE COSA E LA MEDIAZIONE La definizione di mediazione più accreditata dalla letteratura sul tema, forse perché la più ampia ed esaustiva, è quella dello studioso francese Jean-Pierre Bonafé-Schmitt il quale definisce la mediazione "un processo, il più delle volte formale, attraverso il quale un terzo neutrale tenta, attraverso l'organizzazione di scambi fra le parti, di permettere a queste stesse di confrontare i loro punti di vista e di cercare, con il suo aiuto, una soluzione al conflitto che le oppone". [

14 Gli ambiti di applicazione [ La mediazione e le tecniche di gestione del conflitto si sono sviluppate negli ultimi anni in diversi campi, assolvendo a diverse funzioni e modificandosi, a seconda del contesto, nelle tecniche e negli obiettivi. Le tecniche di mediazione di gestione del conflitto vengono attualmente applicate principalmente nel campo: sociale, scolastico familiare linguistico culturale Commerciale penale.

15 La mediazione sociale o comunitaria Nasce negli Stati Uniti alla metà degli anni 70 con il Community Board Programme di San Francisco. Il modello americano viene importato circa 10 anni dopo in Francia e in diversi paesi europei. Obiettivo di questi progetti è tendenzialmente quello di ridurre le tensioni sociali in quartieri spesso degradati intervenendo preventivamente nella gestione di diverse tipologie di conflitto (conflitti di vicinato, conflitti intergenerazionali, conflitti di lavoro, dissidi fra soggetti provenienti da aree geografiche e culture diverse, conflitti riguardanti beni di proprietà pubblica e privata)

16 Giustizia riparativa e mediazione penale La giustizia riparativa è definita come una possibile risposta al reato che coinvolge il reo e - direttamente o indirettamente - la comunità e/o la vittima, nella ricerca di possibili soluzioni agli effetti dell'illecito e nell'impegno fattivo per la riparazione delle sue conseguenze. Tra gli strumenti della giustizia riparativa si evidenzia quale forma più compiuta la mediazione che la Raccomandazione 19(99) del Consiglio d'europa definisce come "procedimento che permette alla vittima e al reo di partecipare attivamente, se vi consentono liberamente, alla soluzione delle difficoltà derivanti dal reato con l'aiuto di un terzo indipendente (mediatore)".

17 I Valori Tale attività di fonda sui seguenti valori e principi guida: Centralità della vittima Confidenzialità delle procedure Non obbligatorietà dell intervento Lavoro in ottica riparativa e non punitiva Professionalità dell intervento Puntualità e flessibilità dell intervento

18 Principi guida Il riconoscimento della vittima La riparazione dell offesa nella sua dimensione "globale" L'auto responsabilizzazione del reo Il coinvolgimento della comunità nel processo di riparazione (visibilità) Il rafforzamento degli standards morali collettivi Il contenimento dell'allarme sociale

19 Conflitti e discriminazioni Coloro che subiscono un esperienza di discriminazione sono spesso soli ad affrontare gli effetti negativi generati da un comportamento umiliante e degradante, trovandosi coinvolti in conflitti difficili da risolvere. Seppur il nostro ordinamento preveda specifiche tutele per le diverse forme di discriminazione, le risposte offerte dalla giustizia formale spesso non risultano sufficienti e adatte a ricucire i legami sociali e a riparare le ferite derivanti da questi comportamenti.

20 Conflitti e discriminazioni Coerentemente con quanto definito nelle Linee Guida per la rete nazionale antidiscriminazioni, la mediazione dei conflitti può rappresentare un utile strumento per prendersi cura delle conseguenze derivanti da un atto discriminatorio, perché consente di avviare un lavoro costruttivo di riconoscimento e di riparazione, offrendo a tutti i protagonisti coinvolti uno spazio di parola non giudicante e un supporto per l individuazione di una forma di riparazione.

21 In concreto la mediazione potrebbe occuparsi di : conflitti che sorgono a seguito di un comportamento discriminatorio (nelle relazioni sociali, a scuola, sul posto di lavoro, negli spazi di aggregazione ecc.). La mediazione propone un lavoro costruttivo di riconoscimento e di riparazione a partire dagli effetti negativi generati da un comportamento umiliante e degradante, offrendo a tutti i protagonisti coinvolti uno spazio di parola non giudicante e un supporto per l individuazione di una forma di riparazione.

22 In concreto la mediazione potrebbe occuparsi di : conflitti che sorgono a seguito di un comportamento discriminatorio legato alla provenienza geografica e culturale di una persona (nelle relazioni sociali, a scuola, sul posto di lavoro, negli spazi di aggregazione e di socialità). La mediazione offre uno spazio di parola e di confronto per costruire forme di responsabilità gli uni verso gli altri e regole condivise di rispetto per il futuro.

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