Le scale. La tecnica delle scale (scaling): misurare concetti complessi e non direttamente osservabili (atteggiamenti)
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- Agostina Antonella Bono
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1 Le scale La tecnica delle scale (scaling): misurare concetti complessi e non direttamente osservabili (atteggiamenti) Scala come un insieme coerente di elementi (Items) che sono considerati indicatori di un concetto più generale Le variabili prodotte da una scale non possono essere considerate pienamente cardinali ma sono quasi-cardinali Le scale Autonomia semantica Nell ultimo anno lei è andato in chiesa? Mai Due-tre volte Una volta al mese..etc.. Parziale autonomia semantica Lei si interessa di politica? Molto Abbastanza Poco Per niente Es: scala sinistra-destra Scale auto-ancoranti 1
2 La scala Likert Scala Likert: consiste nella somma dei punti attribuiti ad ogni singola domanda Formato: serie di affermazioni per ognuna delle quali l intervistato deve dire se e in che misura è d accordo. Di solito le alternative di risposta sono cinque, da molto d accordo a fortemente contrario Esempio: scala di identità nazionale Le scale: la scala Likert 2
3 Il campionamento Procedimento attraverso il quale si estrae, da un insieme di unità costituenti l oggetto di studio (popolazione), un numero ridotto di casi (campione), scelti in modo da garantire la generalizzazione all intera popolazione dei risultati Ampiezza del campione Quanto deve essere ampio il campione? Campione rappresentativo=campione estratto correttamente (e non necessariamente ampio) Dipende molto dall errore che siamo disposti a accettare 3
4 Il campionamento: le tecniche DUE TIPI Il campionamento probabilistico 4
5 Il campionamento casuale semplice Il campionamento casuale sistematico -Campione estratto casualmente ma a intervalli stabiliti. -Esempio: se popolazione è 8.235, campione di 500 unità, si sceglie una unità ogni 16 (8.235/500 =16) -Intervallo di campionamento -Metodo usato negli exit polls e nelle ricerche di mercato 5
6 Il campionamento stratificato FASI: Il campionamento stratificato proporzionale Riproduce nel campione la stessa distribuzione degli strati della popolazione 6
7 Campioni non probabilistici Campionamento per quote: stratificato ma con scelta affidata all intervistatore Si suddivide la popolazione in sottogruppi Si calcola il peso % di ciascuno strato e da qui le quote All interno delle quote l intervistatore è libero di scegliere i soggetti da intervistare VANTAGGI: -Risparmio nei costi -Libertà affidata all intervistatore Per questo molto diffuso Campioni non probabilistici/2 Campionamento a valanga: Utile per popolazioni clandestine (evasori fiscali, omosessuali etc.) o minoritarie Si estrae il campione a partire dagli stessi soggetti intervistati, gli informatori RISCHI: Selezionare solo soggetti più attivi 7
8 Campionamento: i problemi e le possibili soluzioni Errore di copertura: popolazione non nota,non raggiungibile Errore di non-risposta: mancati contatti, rifiuti etc Ridefinire popolazione Trascurare esclusi Integrazione campione Trattamento casi mancanti Ponderazione (in alcuni casi) 8
9 Le tecniche qualitative Le tecniche qualitative non sono facilmente distinguibili né dal punto di vista concettuale né terminologico e spesso nemmeno dal punto di vista applicativo. l analisi del materiale empirico si articola secondo criteri l analisi del materiale empirico si articola secondo criteri personali del ricercatore. 1
10 Le tecniche qualitative si possono raggruppare in tre categorie, ciascuna riconducibile ad una delle tre azioni che l uomo mette in atto per analizzare la realtà osservare interrogare leggere osservazione partecipante intervista qualitativa uso dei documenti OSSERVAZIONE PARTECIPANTE L'osservazione partecipante t è una strategia t di ricerca nella quale il ricercatore si inserisce in maniera diretta e per un periodo di tempo relativamente lungo in un determinato gruppo preso nel suo ambiente naturale,instaurando un rapporto di interazione personale con i suoi membri allo scopo di descriverne le azioni e di comprenderne, le motivazioni. Equilibrio tra due casi estremi : marziano e convertito (Davis) 2
11 Le caratteristiche: L osservazione deve essere condotta in prima persona dal ricercatore Il periodo di osservazione deve essere relativamente lungo (mesi/anni) La partecipazione deve avvenire nell habitat naturale del gruppo La distanza tra osservatore e oggetto osservato si annulla Lo scopo è comprendere la realtà vedendo il mondo con gli occhi dei soggetti osservati La storia Nata in ambito antropologico fra il XIX e il XX secolo, la tecnica dell'osservazione partecipante fu dfii definita per laprima volta da Bronislaw Malinowski nell'introduzione del suo libro Argonauti del Pacifico Occidentale (1922). In sociologia l introduzione di queste tecniche di ricerca si deve a Robert Ezra Park e alla Scuola di Chicago che negli anni 20 e 30 ne proposero l impiego negli studi sulla società urbana americana. 3
12 Campi di applicazione L osservazione partecipante in particolare, è utilizzata quando: si sa poco di un fenomeno sociale (ad es. un nuovo movimento politico) esistono forti differenze tra il punto di vista dall interno e quello dall esterno (gruppi etnici,gruppi professionali) il fenomeno sociale è deliberatamente nascosto agli estranei (comportamenti devianti, sette segrete) sociologia autobiografica Campi di applicazione in sociologia Nella ricerca sociologica è applicata in due ambiti: studi di comunità ovvero studi che riguardano tutti gli aspetti di vita di microcosmi sociali autonomi territorialmente definiti e dotati di un universo culturale specifico. Le basi morali di una società arretrata E. Banfield studi di subculture ovvero studi che riguardano subculture sviluppatesi all interno di segmenti sociali di società complesse. Jankowski Islands in the Street, White Street Corner Society 4
13 Tipi di osservazione Osservazione dissimulata: l osservatore si inserisce nella situazione sociale studiata fingendo di essere un membro al pari degli altri senza mai dichiarare apertamente i suoi reali obiettivi e la sua reale identità Osservazione palese: l osservatore dichiara apertamente e immediatamente di essere un ricercatore e di voler far parte del gruppo sociale che intende studiare non per condivisione degli obiettivi del gruppo ma per osservarlo ai fini di studio Osservazione palese vs Osservazione dissimulata L osservazione dissimulata trova la sua ragion d essere nel fatto che sapendo di essere osservato l individuo potrebbe comportarsi in modo diverso da come fa abitualmente. (paradosso dell osservatore Labov). A queste argomentazioni si contrappongono quelle di coloro che ritengono che la dissimulazione abbia una serie di controindicazioni i i di ordine morale e pratico Un giusto punto di incontro consiste nel considerare i due tipi di osservazione come complementari alla ricerca stessa. 5
14 L'accesso al gruppo Per accedere al gruppo il ricercatore ricorre ad un mediatore culturale e a degli informatori. Gli informatori si distinguono in: informatori istituzionali: sono soggetti investiti di un ruolo formale nell organizzazione (il parroco, il preside della scuola superiore ecc.) informatori non istituzionali: sono soggetti che appartengono direttamente alla realtà studiata vivendola in prima persona (i fedeli che frequentano la chiesa, gli studenti di una scuola superiore) Gli oggetti dell'osservazione Teoria dei concetti sensibilizzanti (Blumer) In generale, è possibile distinguere cinque oggetti: il contesto fisico il contesto sociale le interazioni formali le interpretazioni degli attori sociali le interazioni informali 6
15 La registrazione Consiste nella stesura particolareggiata di appunti fatta giorno dopo giorno, una sorta di diario i quotidiano in cui il ricercatore descrive minuziosamente ciò che ha osservato. Tre sono le componenti essenziali della registrazione: la descrizione dei fatti (oggettiva) l interpretazione data dal ricercatore (soggettiva) l interpretazione dei soggetti che emerge da frasi ascoltate, da conversazioni informali con l osservatore o da interviste formali L'analisi del materiale empirico L analisi è un processo continuo che si sviluppa nel corso dell osservazione, per questo presenta le caratteristiche della retroattività e della ciclicità. Questo modo di procedere spesso pone il dramma della selezione (Lofland) 7
16 Le fasi operative dell analisi del materiale Descrizione: è il resoconto sensoriale di ciò che il ricercatore ha osservato, arricchita dei significati e delle interpretazioni (Geertz: thick description ). Classificazione: osservando il mondo sociale (fisico e relazionale), l osservatore individua delle regolarità nel tempo e delle similitudini tra gli oggetti sociali, individua, cioè, dei tipi. Dimensioni della tipologia: questa è una fase analitica nella quale il ricercatore perviene alle astrazioni teoriche dette tipi ideali. Il modo più comune è di individuare i temi culturali (Spradley). Criticità dell osservazione partecipante Soggettività: tutta la rilevazione viene filtrata dalla percezione del ricercatore e dalla sua capacità di immedesimazione Non generalizzabilità dei casi studiati: l osservazione partecipante prevede lo studio di uno o pochi casi e quindi diii risultati tinon possono essere generalizzati Non standardizzazione delle procedure utilizzate: l assenza di standardizzazione delle procedure implica la non ripetibilità degli studi 8
17 L'INTERVISTA QUALITATIVA L'intervista qualitativa è una conversazione provocata dall intervistatore, rivolta a soggetti scelti sulla base di un piano di rilevazione e in numero consistente, avente finalità di tipo conoscitivo, guidata dall intervistatore, sulla base di uno schema flessibile e non standardizzato di interrogazione. Intervista quantitativa vs qualitativa Intervista con questionario Intervista qualitativa Domina Intervistatore Intervistato Obiettivo Spiegazione (giustificazione) Comprensione (scoperta) Approccio Centrato sulle variabili Centrato sul soggetto Standardizzazione Si No Campione rappresentativo Si No (campionamento per quote) 9
18 Tipi di intervista Domande prestabilite Intervista strutturata Semi strutturata Si No No Non strutturata L intervista qualitativa è flessibile. Ciò significa ifi che è uno strumento aperto, modellabile nel corso dell interazione, adattabile ai diversi contesti empirici e alle diverse personalità degli intervistati. Contenuti prestabiliti Si Si No intervista strutturata intervista semi strutturata intervista non strutturata Intervista strutturata L intervista strutturata prevede un insieme fisso e ordinato di domande aperte che vengono sottoposte a tutti gli intervistati nella stessa formulazione e nella stessa sequenza, l intervistato è lasciato libero di rispondere come crede. Inoltre, spesso, il materiale raccolto viene trattato in modo da poter essere incluso in una matrice dati. 10
19 Intervista semi strutturata L intervista semi strutturata prevede una traccia che riporta gli argomenti che necessariamente devono essere affrontati durante l intervista. L intervistatore non può affrontare tematiche non previste dalla traccia ma può sviluppare alcuni argomenti che nascono spontaneamente nel corso dell intervista qualora ritenga che tali argomenti siano utili alla comprensione del soggetto intervistato. Intervista non strutturata La specificità dell intervista non strutturata, detta anche in profondità è costituita dall individualità degli argomenti e dall itinerario dell intervista. In questo modo, dato un tema generale, ogni intervista q, g, g diventa unica sia nei contenuti, sia nei tempi di durata che nel tipo di rapporto che si instaura tra intervistato ed intervistatore. 11
20 Altri tipi di intervista Intervista non direttiva: è l intervistato che conduce la conversazione portandola su un tema a sua scelta. Intervista clinica: è guidata interamente dall intervistatore (uno psicologo o un assistente sociale), ha lo scopo di rileggere la storia personale del soggetto ricostruendo l itinerario che lo ha condotto verso un certo esito come, ad esempio, verso un comportamento deviante (droga, delinquenza ecc.) Intervista ad osservatori privilegiati: si interrogano soggetti che hanno una posizione privilegiata di osservazione.( es: ricerca sulla devianza minorile, il testimone privilegiato potrebbe essere il direttore del carcere minorile). Il focus group Un focus group è una discussione di un gruppo di persone, accuratamente t selezionate dai ricercatori, i che avviene alla presenza di uno (o più) moderatore/i, e la cui attenzione si focalizza su un argomento specifico, che viene analizzato in profondità. Importanti sono le fasi di: individuazione del tema di discussione selezione del gruppo o dei gruppi di riferimento scelta di uno o più moderatori preparazione e conduzione del focus group 12
21 La conduzione dell'intervista L intervista qualitativa è un processo di interazione fra due individui. Per questo motivo condurre un intervista non è affatto cosa semplice: la flessibilità che la caratterizza rende complessa l individuazione di regole generali per una corretta conduzione. Esistono, comunque, delle linee guida: domande primarie domande-sonda ripetizione della domanda ripetizione della risposta incoraggiamento, espressioni di interesse Analisi del materiale empirico L analisi del materiale empirico è un processo continuo. Dal momento che l obiettivo finale è la comprensione delle persone, l analisi è centrata sui soggetti case based e l approccio di studio è di tipo olistico. La presentazione dei risultati avviene secondo una prospettiva narrativa Assenza di standardizzazione Specificità dei risultati 13
22 L'USO DEI DOCUMENTI Per documento intendiamo materiale informativo prodotto dai singoli individui o dalle istituzioni su un determinato fenomeno sociale che esiste indipendentemente dall azione del ricercatore. Il fatto che il documento esista indipendentemente dalla ricerca presenta due vantaggi: le informazioni ottenute non sono reattive, cioè non risentono dell interazione tra ricercatore e soggetto, evitando così possibili distorsioni le informazioni ottenute possono riguardare anche il passato I tipi di documenti sulla base di chi li produce si distinguono in: documenti personali: sono di natura personale e vengono prodotti dagli individui ad uso privato; rientrano in questa categoria autobiografie, diari, lettere, testimonianze orali (storie di vita e storie orali) documenti istituzionali: sono di natura pubblica e p vengono prodotti da istituzioni o da individui appartenenti alle istituzioni; rientrano in questa categoria documenti aziendali,discorsi pubblici, articoli di giornale, organigrammi di società, certificati di matrimonio o di nascite ecc. 14
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