L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE"

Transcript

1 L'OSSERVAZIONE PARTECIPANTE Si entra nell ambito della ricerca qualitativa. Non solo tecniche differenti dalle precedenti, ma forma mentale e filosofia di fondo radicalmente diverse. Le tecniche di analisi qualitativa non sono ben distinte tra loro né dal punto di vista concettuale né applicativo (ricerca etnografica, sul campo, studi di comunità, osservazione partecipante, ricerca naturalistica; interviste in profondità, libere, non-strutturate, cliniche, storie di vita, storia orale, studio di caso, uso dei documenti). 1

2 Il percorso della ricerca è difficilmente schematizzabile in fasi separate e distinte (raccolta dei dati e analisi spesso si intrecciano). Non c è un itinerario lineare fatto di stadi che si susseguono in maniera preordinata. Non esiste un corpo di tecniche formali equivalente all analisi statistica. Le elaborazioni si sviluppano secondo criteri personali; entra in gioco la sensibilità soggettiva (è un esperienza!). 2

3 E possibile raggruppare le tecniche di rilevazione della ricerca qualitativa in tre grandi categorie: osservazione diretta (osservare); interviste qualitative (interrogare); uso di documenti (leggere). 3

4 L OSSERVAZIONE PARTECIPANTE è la tecnica principale di raccolta dati sul comportamento non verbale. Non si tratta di semplice osservazione (come per l esperimento) ma di coinvolgimento ed interazione. Si passa cioè dal versante positivista a quello interpretativo. 4

5 L osservazione partecipante è una strategia di ricerca nella quale il ricercatore si inserisce:. in maniera diretta (quindi in prima persona). per un periodo di tempo relativamente lungo (fino a qualche anno) in un determinato gruppo sociale. preso nel suo ambiente naturale. instaurando un rapporto di interazione personale con i suoi membri. allo scopo di descriverne le azioni e di comprenderne, mediante un processo di immedesimazione, le motivazioni (vedere il mondo con gli occhi dell osservato). 5

6 Il ricercatore osserva e partecipa la vita dei soggetti studiati. Ma soprattutto entra a far parte del fenomeno sociale, scende sul campo, vive come e con le persone. I principi di fondo sono : - comprensione, «visione dal di dentro»; - piena partecipazione alla vita degli attori sociali. 6

7 Nell osservazione partecipante coinvolgimento ed immedesimazione non sono da evitare ma sono cercati. Oggettività e distanza non sono più dei valori. Non c è contaminazione dei dati attraverso l interpretazione soggettiva. In ogni caso, il ricercatore deve mantenere l equilibrio tra la posizione del "marziano" (guarda con diffidenza) e quella del "convertito" (appassionata identificazione). 7

8 L osservazione partecipante nasce nella ricerca antropologica fra il XIX e il XX secolo. - Malinowski (Argonauti del Pacifico occidentale, 1922) Mette in crisi il modello dell antropologia ottocentesca. Il nuovo l obiettivo è afferrare il punto di vista dell indigeno. In ambito sociologico: Scuola di Chicago (anni 20-30) Studi sulla società urbana americana, attenzione ai fenomeni della devianza e marginalità sociale. L obiettivo era quello di applicare nello studio delle culture urbane lo stesso approccio dell antropologia. 8

9 CAMPI D'APPLICAZIONE La tecnica dell osservazione partecipante è particolarmente utile : - quando si sa poco di un certo fenomeno (nuovo movimento politico, evento sociale imprevisto); - quando esistono forti differenze fra punto di vista interno ed esterno (gruppi etnici, gruppi professionali, partiti e sindacati); - quando il fenomeno è riparato da sguardi estranei (rituali religiosi, vita familiare, rapporto medicopaziente); - quando il fenomeno è occultato (devianza, sette religiose, associazioni segrete). 9

10 Si parla di sociologia autobiografica per indicare lo studio di una realtà della quale il ricercatore ha fatto o fa parte (esperienza di vita come occasione di ricerca). Tuttavia, l autobiografia che diventa ricerca non è il caso ideale di osservazione partecipante (dovrebbe essere incontro di culture e non solo rapporto su un esperienza soggettiva). 10

11 Nella ricerca sociologica l osservazione partecipante è stata applicata a due tipi di studi: Studi di comunità Risentono del modello etnografico. Si tratta di ricerche condotte su piccole comunità sociali, autonome, territorialmente definite e culturalmente chiuse. (Esempi: studio dei coniugi Lynd in una piccola città di provincia; studio di Banfield in una comunità montana del Sud Italia). 11

12 Studi di subculture All inizio studi sui «diversi» e sulle culture alternative (devianza, marginalità urbana, ghetti, immigrazione). Esempi: Whyte (studio sulla criminalità organizzata e sulla struttura sociale di uno slum italiano a Boston); Jankowski (studio sulle gang); Anderson (studio sugli hobos). In generale, Scuola di Chicago. 12

13 Successivamente, studi sulla «normalità sociale» : - studi su segmenti della cultura ufficiale (ad es. sul lavoro operaio); - etnografia organizzativa: analisi delle organizzazioni come culture (conoscenze condivise, modelli di riferimento, regole non scritte, processi decisionali) Esempi: Gouldner (modelli di burocrazia, scioperi) Atkinson (cultura dei medici e definizione della malattia), Corsaro (studi sulla cultura dei bambini). 13

14 OSSERVAZIONE PALESE E DISSIMULATA Come deve essere l osservazione? Palese o dissimulata? Paradosso dell'osservatore (Labov): vogliamo osservare come la gente si comporta quando non è osservata. Da cui deriva la necessità dell osservazione dissimulata: l essere umano se sa di essere osservato si comporta diversamente, diventa reattivo (effetto Hawthorne). 14

15 Svantaggi dell osservazione dissimulata: - morale (ruolo di «spia»); - disagi e scarsa naturalezza per il ricercatore; - rischio di essere scoperti; - ostacolo possibile alla comprensione (troppa compenetrazione può impedire domande «ingenue» che può fare invece il partecipante riconosciuto come tale). Va ricordato che, col passare del tempo, il comportamento degli "osservati" ritorna normale (perché l osservatore viene accettato). 15

16 Il problema di dissimulare non si pone quando l ambiente è aperto (ad es. studio sul comportamento della folla) o quando il ricercatore è naturalmente inserito (operatore in comunità, insegnante in classe). In altri casi si può omettere non esplicitando il ruolo (ad es. il ricercatore che si fa assumere in fabbrica). In altri ancora può essere semi-dissimulato ossia rivelato solo ad alcuni (come negli studi di comunità). In generale nei piccoli gruppi l esplicitazione del ruolo è raccomandata. 16

17 ACCESSO Scelto il caso e stabilita la modalità di osservazione il primo problema da affrontare è l accesso. Fondamentale è il ruolo dei mediatori culturali. Il mediatore culturale è una persona che gode della fiducia della popolazione studiata e che, nello stesso tempo, per le sue caratteristiche culturali, è in grado di capire le motivazioni e le esigenze dell etnografo. 17

18 Ci si basa sul ricorso alla credibilità e al prestigio di uno dei membri del gruppo per legittimare l osservatore e farlo accettare dal gruppo. Esempi: - Whyte (studio sulla criminalità organizzata): contatto con Doc, giovane conosciuto nel quartiere e che aveva lavorato con i servizi sociali; - Cole (studio sulla cultura del lavoro): contatti con lavoratori e sindacati per farsi assumere in una fabbrica giapponese. In generale, le caratteristiche del ricercatore non devono essere troppo distanti da quelle degli osservati. 18

19 Oltre ai mediatori culturali, per entrare sono fondamentali anche gli informatori. Si tratta di individui della comunità che l osservatore utilizza per acquisire informazioni ed interpretazioni. Sono a volte testimoni privilegiati (collocati in posizioni strategiche). Possono essere istituzionali (investiti di un ruolo formale nell organizzazione) o non istituzionali (direttamente appartenenti al gruppo e alla cultura oggetto di studio). 19

20 CHE COSA OSSERVARE Non si può osservare tutto. L osservazione partecipante deve essere selettiva. Primo criterio: osservare ciò che viene stabilito dalla teoria (anche se la rilevazione empirica ha un ampia autonomia). Caso estremo: grounded theory (enfatizza la scoperta al punto da ignorare la teoria e qualunque idea preconcetta). Rischi: mancanza di punti di vista, incapacità di fare ordine. 20

21 Posizione più moderata: concetti sensibilizzanti (Blumer). La ricerca dell osservatore partecipante (come quella di qualsiasi ricercatore qualitativo) non si svolge nel vuoto, non prende l'avvio da una sorta di tabula rasa, ma è guidata, soprattutto all inizio, da una particolare «sensibilità» verso certi concetti piuttosto che altri Tutto questo, naturalmente, sempre tenendo presente che l osservazione partecipante «differisce dagli altri metodi di ricerca in quanto il ricercatore seleziona gli oggetti di osservazione, decide che cosa chiedere e forgia i suoi interessi nel corso della ricerca stessa.. [Lofland e Lofland, 1995, 5] (Testo p. 381) 21

22 Classificazione dei possibili oggetti di osservazione: Contesto fisico Osservazione della conformazione strutturale degli spazi in cui si sviluppa l azione sociale studiata. Le caratteristiche fisiche sono in genere espressione (ed elementi di condizionamento) delle caratteristiche sociali; Contesto sociale E l ambiente umano: persone che vivono nel quartiere, gruppi presenti, dimensioni, ecc. 22

23 Interazioni formali Quelle che avvengono fra gli individui dentro le istituzioni-organizzazioni, in cui ruoli e relazioni sono prestabiliti e prefissati; Interazioni informali Sono l elemento centrale dell osservazione, ma anche il più difficile perché numerose, differenti. L importante è stringere il campo di osservazione; Interpretazioni degli attori sociali E l interazione verbale con l osservato. L interrogazione è sia colloquio informale che intervista formale. 23

24 REGISTRAZIONE DELL'OSSERVAZIONE Assume la forma di stesura di appunti o resoconto giornaliero. Nell osservazione partecipante non ci si può affidare esclusivamente alla memoria (limiti di quantità di informazione; rischio di selezione e distorsione del materiale memorizzato). Quando si registrano le note quotidiane vanno separate: a) descrizione dei fatti, luoghi, persone (oggettiva); b) interpretazione degli avvenimenti (soggettiva). 24

25 L atto della registrazione si scompone in tre aspetti Quando registrare Va fatto il più vicino possibile all accadimento (diario quotidiano); Che cosa registrare: Le note devono riguardare: a) la descrizione dei fatti; b) l interpretazione del ricercatore (riflessioni teoriche e reazioni emotive); c) le interpretazioni dei soggetti studiati (frasi, conversazioni); Come registrare Vanno garantiti i principi della distinzione fra le parti (separazione tra resoconto e commento) e della fedeltà della registrazione. 25

26 L'ANALISI DEL MATERIALE EMPIRICO E la parte più difficile dell osservazione partecipante. Il ricercatore deve riuscire a vedere la realtà sociale sia secondo una prospettiva dall interno (insider perspective) sia dall esterno (outsider perspective). Deve passare dal linguaggio dei «nativi» (costrutti di primo ordine) alle categorie concettuali della teoria (costrutti di secondo ordine). 26

27 Poche sono le regole che possono essere date per l analisi del materiale empirico perché sono determinanti le componenti individuali e l interazione. Si tratta di un processo continuo che si sviluppa in parte nel corso della stessa osservazione (intreccio di osservazione ed analisi) e che ha i caratteri della retroattività e ciclicità (la riflessione teorica ritorna sugli elementi osservativi e li rilegge). Un problema comune è il cosiddetto "dramma della selezione": molto del materiale raccolto deve essere abbandonato per mantenere la linea interpretativa. 27

28 FASI DELL ANALISI Descrizione Non è solo il resoconto sensoriale (thin description) ma anche una descrizione densa di significato (thick description), inserita nel contesto culturale e storico e quindi difficile da decifrare. Classificazione Il ricercatore deve cogliere ricorrenze nel tempo e similitudini tra gli oggetti sociali, che permetteranno di costruire classificazioni. 28

29 Per classificare si possono individuare: - sequenze temporali; Ricci e Salierno, Il carcere in Italia [1971] L'ingresso in carcere è descritto in una serie di passaggi elementari: l'arresto, la traduzione nella caserma dei carabinieri, le impronte digitali, la notifica del mandato di cattura, la traduzione in carcere, il passaggio simbolico della portineria, l assegnazione di un numero al detenuto, la perquisizione, la consegna di coperte e gavetta), l'isolamento. 29

30 - classi sulla base di similarità/dissimilarità. Ricerca di Walum sul cerimoniale dell apertura della porta (1974). Studio in un college americano. Riguarda la situazione in cui due estranei di sesso diverso devono entrare nello stesso momento. Classificazione dei soggetti in 5 tipi: confusi, sfidanti, umanitari, tradizionalisti, ribelli 30

31 Individuazione delle dimensioni della classificazione Si individuano le caratteristiche che rendono i tipi differenti tra loro. Un modo più generale per leggere il materiale empirico è quello di individuare i temi culturali che attraversano la società studiata (ad esempio la visione darwinistica dei rapporti sociali nella ricerca sulle gang di Jankowski, il familismo amorale nella ricerca di Banfield). Non sempre è possibile trovare un tema culturale forte in grado di interpretare una vasta gamma di episodi e comportamenti osservati. 31

32 L ultimo aspetto da tenere in considerazione è lo stile di scrittura. Deve essere: - riflessivo: scritto in prima persona, non impersonale, con descrizione di un esperienza di osservazione e con una appendice autobiografica; - narrativo: simile alla stile letterario del racconto, della cronaca giornalistica; non c è astrazione teorica né astrazione quantitativa; deve essere un modo naturale di descrivere la realtà, analogo al racconto di una storia. 32

33 L'OSSERVAZIONE IN MICROSOCIOLOGIA La tecnica dell osservazione partecipante nasce all interno dell antropologia per studiare e descrivere una cultura «diversa». Viene poi applicata in sociologia per studiare le «tribù urbane» (segmenti diversi, subculture alternative). Il punto di arrivo è lo studio della vita ordinaria (studio della propria cultura, dei significati nascosti della quotidianità). 33

34 MICROSOCIOLOGIA Interazionismo simbolico (Mead, Blumer, anni 30) Grande importanza al processo di interpretazione. Gli esseri umani si comportano nei confronti di cose e persone in base ai significati che esse hanno per loro. I significati sono sempre sociali, appresi nell interazione e fatti propri attraverso un processo di interpretazione. Goffman (anni 70): studio della vita quotidiana e dei rituali dell interazione (vita come metafora del teatro, distinzione tra palcoscenico e retroscena). 34

35 Etnometodologia (Garfinkel, anni 40) E l analisi dei metodi ordinari che la gente ordinaria usa per mettere in atto le proprie azioni ordinarie, per decodificare il mondo. E la scienza del mondo quotidiano, del ragionamento pratico di senso comune. L obiettivo è individuare, portare alla luce le norme implicite dell agire quotidiano attraverso la rottura delle tacite convenzioni. (Esempi di esperimenti etnometodologici: avvicinarsi oltremisura ad una persona durante una conversazione, bere nei bicchieri degli altri, parlare da soli per strada). 35

36 Interazionismo simbolico ed etnometodologia hanno sviluppato intensamente le tecniche osservative (spesso di pura osservazione senza partecipazione. Esempi: studi sul modo di salutarsi, sulla genesi dell applauso e delle manifestazioni di dissenso, sul modo in cui la gente si sposta per strada) Tutte le correnti della microsociologia hanno in comune: Oggetto: azioni della vita quotidiana; Obiettivo: interpretarle, svelare i significati nascosti (problematizzazione dell'ovvio). 36

37 CONCLUSIONI I principali problemi della tecnica dell osservazione partecipante sono: Soggettività (del ricercatore) Il ricercatore è lo strumento della ricerca, nel senso che filtra tutta la rilevazione. E una cultura che studia una cultura (di fronte allo stesso oggetto di studio un ricercatore norvegese ed uno indiano danno probabilmente interpretazioni differenti); 37

38 «Ciò che chiamiamo i nostri dati sono in realtà le nostre interpretazioni delle interpretazioni di altri su ciò che fanno loro e i loro compatrioti... Già al momento dell'esposizione dei fatti veri e propri noi stiamo dando spiegazioni; e, quel che è peggio, spiegazioni di spiegazioni» [Clifford Geertz, 1973, trad. it. 1987, 45-46]. 38

39 Non generalizzabilità (dei casi studiati) L osservazione partecipante studia in genere pochi casi; i risultati descrivono fenomeni unici, non classi di fenomeni; Non standardizzazione (delle procedure) I percorsi di ricerca sono specifici e gli studi non sono replicabili. Tuttavia va ricordato che soggettività dell osservazione, unicità del caso studiato e irripetibilità del percorso di ricerca sono un limite ma anche una risorsa (per la ricchezza di stimoli che produce). 39

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2015 2016 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it METODOLOGIA Riflessione sulle pratiche di ricerca

Dettagli

DALLA METODOLOGIA ALLE TECNICHE: L ANALISI QUALITATIVA

DALLA METODOLOGIA ALLE TECNICHE: L ANALISI QUALITATIVA DALLA METODOLOGIA ALLE TECNICHE: L ANALISI QUALITATIVA Metodologia: studio/logica del metodo, ovvero delle regole, dei principi e delle condizioni formali che stanno alla base di una ricerca Tecniche:

Dettagli

L OSSERVAZIONE TIPI DI OSSERVAZIONE PARTECIPANTE A B NON PARTECIPANTE C D CONDIZIONI DI APPLICAZIONE

L OSSERVAZIONE TIPI DI OSSERVAZIONE PARTECIPANTE A B NON PARTECIPANTE C D CONDIZIONI DI APPLICAZIONE L OSSERVAZIONE COMPLESSA PROCEDURA DI COSTRUZIONE DELLA BASE EMPIRICA DI UNA RICERCA SOCIALE CHE ASSUME COME PRINCIPALE FONTE DI INFORMAZIONE IL COMPORTAMENTO NON VERBALE DELL ATTORE SOCIALE (INDIVIDUO

Dettagli

ETNOGRAFIA SOCIALE. La ricerca etnografica = metodo di ricerca qualitativa

ETNOGRAFIA SOCIALE. La ricerca etnografica = metodo di ricerca qualitativa ETNOGRAFIA SOCIALE «descrizione di un particolare mondo sociale in base a una prospettiva non scontata. Fare etnografia non significa semplicemente descrivere realtà sociali (relazioni, mondi, professioni,

Dettagli

Le scale. La tecnica delle scale (scaling): misurare concetti complessi e non direttamente osservabili (atteggiamenti)

Le scale. La tecnica delle scale (scaling): misurare concetti complessi e non direttamente osservabili (atteggiamenti) Le scale La tecnica delle scale (scaling): misurare concetti complessi e non direttamente osservabili (atteggiamenti) Scala come un insieme coerente di elementi (Items) che sono considerati indicatori

Dettagli

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2014 2015 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it * Metodologia Riflessione sulle pratiche di ricerca

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Sociologie della vita quotidiana. In particolare: Erving Goffman (1922-1982) Harold Garfinkel (1917-2011) Goffman (1922 1982) Alcuni lavori di Goffman: 1956. La vita quotidiana come

Dettagli

Metodologia della ricerca 1

Metodologia della ricerca 1 Metodologia della ricerca 1 METODOLOGIA Riflessione critica sulle regole, i principi, le condizioni formali che sono alla base della ricerca scientifica e che consentono di ordinare, sistemare e accrescere

Dettagli

DISEGNI SPECIALI/STRATEGIE DI RICERCA INTEGRATE STUDIO DI CASO COME STRATEGIA OLISTICA

DISEGNI SPECIALI/STRATEGIE DI RICERCA INTEGRATE STUDIO DI CASO COME STRATEGIA OLISTICA DISEGNI SPECIALI/STRATEGIE DI RICERCA INTEGRATE STUDIO DI CASO COME STRATEGIA OLISTICA Variamente designato come metodo monografico o metodo completo, praticato da antropologi con intenti idiografici,

Dettagli

L osservazione. In laboratorio / sul campo Strutturata / non strutturata Non partecipante/partecipante Palese / non palese

L osservazione. In laboratorio / sul campo Strutturata / non strutturata Non partecipante/partecipante Palese / non palese L osservazione In laboratorio / sul campo Strutturata / non strutturata Non partecipante/partecipante Palese / non palese Paradigma positivista vs paradigma interpretativo Ricerche quantitative vs ricerche

Dettagli

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2

Teoria della comunicazione. Anno Accademico Lezione n. 2 Teoria della comunicazione Anno Accademico 2012-2013 Lezione n. 2 Attenzione per la CNV SOCIOLOGIA: M. Weber; Interazionismo simbolico (Blumer); Etnometodologia (Garfinkel); Approccio drammaturgico (Goffman).

Dettagli

La ricerca in psicologia di comunità. E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi

La ricerca in psicologia di comunità. E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi Corso di La ricerca in psicologia di comunità E la ricerca che fonda una disciplina importanza dei suoi metodi 1 La ricerca in psicologia di comunità La ricerca in psicologia di comunità ha un ruolo fondamentale

Dettagli

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio]

Le interviste. Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a [Eugenio De Gregorio] Le interviste Corso di Metodi della ricerca qualitativa a.a. 2014-2015 [Eugenio De Gregorio] Metodi quantitativi Metodi qualitativi Approccio positivista e sperimentale Approccio costruttivista e contestualista

Dettagli

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio]

Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa. Corso di Metodi della ricerca qualitativa - a.a [Eugenio De Gregorio] Epistemologia e metodologia della ricerca qualitativa Come si giunge a una conoscenza del mondo? Superstizione (irrazionale) Intuizione (esperienza soggettiva) Ragionamento (induzione o deduzione) Autorità

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia L interazionismo simbolico Interazionismo simbolico espressione coniata da Herbert Blumer Seconda Scuola di Chicago che risente delle influenze della Prima Scuola di Chicago e soprattutto

Dettagli

Selezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo

Selezione del disegno di ricerca. Quantitativo e qualitativo Selezione del disegno di ricerca Quantitativo e qualitativo Principali differenze tra ricerca quantitativa e qualitativa Quantitativa Natura della realtà Qualitativa Realtà indagabile con modalità obiettive

Dettagli

Smelser, Manuale di sociologia, il Mulino, 2007 Capitolo I. INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA

Smelser, Manuale di sociologia, il Mulino, 2007 Capitolo I. INTRODUZIONE ALLA SOCIOLOGIA CHE COS E LA SOCIOLOGIA? La sociologia è lo studio scientifico della società, delle sue istituzioni e dei rapporti sociali. Si parla di studio scientifico in quanto le ricerche sociologiche seguono un

Dettagli

Origini e sviluppi della Psicologia sociale

Origini e sviluppi della Psicologia sociale Origini e sviluppi della Psicologia sociale 1 LA NASCITA UFFICIALE: 1908 William McDougall Introduction to Social Psychology Edward A. Ross Social Psychology Prospettiva psicologica Prospettiva sociologica

Dettagli

strumenti e modalità per la rilevazione dei bisogni OSSERVAZIONE E' un imprescindibile strumento

strumenti e modalità per la rilevazione dei bisogni OSSERVAZIONE E' un imprescindibile strumento OSSERVAZIONE strumenti e modalità per la rilevazione dei bisogni OSSERVAZIONE E' un imprescindibile strumento dell'armamentario dell'educatore con il quale può raccogliere ed organizzare informazioni secondo

Dettagli

L intervista qualitativa

L intervista qualitativa L intervista qualitativa È una conversazione finalizzata allo scopo conoscitivo dell intervistatore In tal senso presenta una struttura composta da: individuazione di chi intervistare; identificazione

Dettagli

Come una farfalla sul muro:osservare durante il tirocinio

Come una farfalla sul muro:osservare durante il tirocinio UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2014/2015 Come una farfalla sul muro:osservare durante il tirocinio Ph.D. Emanuela

Dettagli

STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE

STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE STRATEGIE DI RICERCA SOCIALE RICERCA QUANTITATIVA o STANDARD Tradizione di ricerca che include al proprio interno una varietà di strategie di indagine (survey research, disegni quasi-sperimentali, analisi

Dettagli

Sociologia. Corso di Sociologia generale

Sociologia. Corso di Sociologia generale Corso di Sociologia Conclusioni: olismo e individualismo nel pensiero sociologico V. Cesareo, Sociologia. Teorie e problemi, Vita e Pensiero, Milano. Olismo/Individualismo Le due tradizioni del pensiero

Dettagli

L osservazione come tecnica di ricerca

L osservazione come tecnica di ricerca L'osservazione L osservazione come tecnica di ricerca Accezione ampia: osservazione come presupposto di ogni ricerca scientifica Accezione specifica: osservazione partecipante come tipo particolare di

Dettagli

La riflessività. Nella società

La riflessività. Nella società La riflessività Nella società Il sapere prodotto dalle scienze sociali diventa fonte di nuovi dati per gli attori e rientra nei contesti che analizza, in quanto sapere generalizzato sul mondo sociale.

Dettagli

L INTERAZIONE SOCIALE

L INTERAZIONE SOCIALE L INTERAZIONE SOCIALE L interazione tra individui è l oggetto della microsociologia, uno dei due livelli fondamentali dell analisi sociologica. Gli studiosi interessati a questa branca di analisi si occupano

Dettagli

Lo scrivano intelligente

Lo scrivano intelligente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Seminari metodologici propedeutici al tirocinio a.a. 2012/2013 Lo scrivano intelligente Documentare il proprio tirocinio nella relazione

Dettagli

Industria culturale: generi e Storytelling. Prof. Angelo Romeo

Industria culturale: generi e Storytelling. Prof. Angelo Romeo Industria culturale: generi e Storytelling Prof. Angelo Romeo angeloromeo@hotmail.it Introduzione al corso Testo di riferimento: K. Thompson, Storytelling. Forme del racconto tra cinema e televisione,

Dettagli

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI

Indice. Prefazione all edizione italiana. Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Indice Prefazione all edizione italiana Gli Autori e i Curatori dell edizione italiana XI XII PARTE PRIMA ASPETTI GENERALI Capitolo 1. Introduzione 1 1.1 La psicologia scientifica 1 1.2 I contesti della

Dettagli

Corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche (LM-85)

Corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche (LM-85) Corso di laurea magistrale in Scienze pedagogiche (LM-85) Corso di Metodologia della ricerca sociale (6 CFU) (Prof. Sebastiano Porcu) (anno accademico 2016/2017) MATERIALE DIDATTICO - prima parte - INTRODUZIONE

Dettagli

Le ragioni degli approcci morbidi

Le ragioni degli approcci morbidi Le ragioni degli approcci morbidi Approcci morbidi Gli approcci morbidi alle organizzazioni privilegiano gli aspetti culturali, simbolici, riflessivi e pongono particolare attenzione al processo di attribuzione

Dettagli

La costruzione dei dati empirici in psicologia

La costruzione dei dati empirici in psicologia LInC - Laboratorio Interazione e Cultura Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione Università Sapienza di Roma La costruzione dei dati empirici in psicologia Cristina Zucchermaglio

Dettagli

La religione, le religioni

La religione, le religioni Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione La religione, le religioni Daniele Morciano 21-22 Aprile 2016 Sociologia dei processi culturali e comunicativi Corso di Laurea in Scienze

Dettagli

Pedagogia Sperimentale, Progettazione e Valutazione

Pedagogia Sperimentale, Progettazione e Valutazione Pedagogia Sperimentale, Progettazione e Valutazione Anna Dipace CORSO C TFA Università degli Studi di Bari Le tecniche di ricerca qualitativa La ricerca qualitativa È un attività situata, che colloca l

Dettagli

I paradigmi fondativi della ricerca psico-sociale. Metodologia della ricerca psicosociale

I paradigmi fondativi della ricerca psico-sociale. Metodologia della ricerca psicosociale I paradigmi fondativi della ricerca psico-sociale 1 Paradigma: storia recente del concetto Kuhn : La struttura delle rivoluzioni scientifiche (1962) - La scienza normale accumulazione - Rivoluzioni scientifiche

Dettagli

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo. Prof.ssa Rosalba Larcan

Fondamenti di Psicologia dello sviluppo. Prof.ssa Rosalba Larcan Fondamenti di Psicologia dello sviluppo Prof.ssa Rosalba Larcan Metodi qualitativi Descrivono concetti ed eventi senza riferimento specifico ai numeri Non richiedono campioni ampi e rappresentativi Non

Dettagli

Attori sociali. Individuali. Collettivi. Agire sociale interazione aggregazione. Comportamenti collettivi Agire strutturato

Attori sociali. Individuali. Collettivi. Agire sociale interazione aggregazione. Comportamenti collettivi Agire strutturato La sociologia si interessa dell individuo ma non dell individualità Attori sociali Psicologia: Dinamiche interne Comportamenti esterni degli individui nei rapporti sociali Rilevanza statistica Si può guardare

Dettagli

Teoria e tecniche dei test. Obiettivi del corso. Il concetto di misura 25/11/2013. Lezione /14 La misura del comportamento

Teoria e tecniche dei test. Obiettivi del corso. Il concetto di misura 25/11/2013. Lezione /14 La misura del comportamento Teoria e tecniche dei test Lezione 1 2013/14 La misura del comportamento Obiettivi del corso Il corso intende introdurre al tema della quantificazione del comportamento umano, per l acquisizione delle

Dettagli

Per l'approccio funzionalista, 3 fattori necessari affinchè il processo di socializzazione possa riuscire:

Per l'approccio funzionalista, 3 fattori necessari affinchè il processo di socializzazione possa riuscire: La socializzazione 2 funzioni: - È il processo attraverso cui le persone apprendono le competenze e gli atteggiamenti connessi ai nostri ruoli sociali - assicura l'ordine e la continuità sociale Per l'approccio

Dettagli

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo

Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo. Lo studio dello sviluppo Luigia Camaioni, Paola Di Blasio, Psicologia dello sviluppo Lo studio dello sviluppo 1 Qual è la natura del cambiamento che caratterizza lo sviluppo? CAMBIAMENTO QUANTITATIVO CAMBIAMENTO QUALITATIVO Comportamentismo

Dettagli

Servono a evitare la molestia statistica (rinuncia all indagine se può essere sostituita dal ricorso ad apparati informativi esistenti).

Servono a evitare la molestia statistica (rinuncia all indagine se può essere sostituita dal ricorso ad apparati informativi esistenti). Fonti Servono a evitare la molestia statistica (rinuncia all indagine se può essere sostituita dal ricorso ad apparati informativi esistenti). Il Paese è infatti dotato di un ampio patrimonio di fonti

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016

PROGRAMMAZIONE DI DIPARTIMENTO GRUPPO DISCIPLINARE SCIENZE UMANE A.S. 2015/2016 ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE Enrico Mattei ISTITUTO TECNICO ECONOMICO LICEO SCIENTIFICO LICEO delle SCIENZE UMANE Via delle Rimembranze, 26 40068 San Lazzaro di Savena BO Tel. 051 464510 464545 fax

Dettagli

Che cos'è una teoria?

Che cos'è una teoria? Una teoria è: Che cos'è una teoria? un sistema di riferimento, una mappa mentale, uno schema concettuale che cerca di organizzare e spiegare i fenomeni in termini di principi generale o di leggi. Una teoria

Dettagli

La ricerca sociale: metodologia e tecniche

La ricerca sociale: metodologia e tecniche La ricerca sociale: metodologia e tecniche [Corso di Sociologia generale] a.a. 2014 2015 Docenza: Pierpaola Pierucci - Mail: pierpaola.pierucci@unife.it Quali metodi? Quali tecniche? Ricerca quantitativa

Dettagli

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico

Cosa sono le scienze umane. Il sapere antropologico Parte Prima Cosa sono le scienze umane Il sapere antropologico PRIMA tappa / Che cos è l antropologia culturale............................................. 4 SECONDA tappa / I metodi dell antropologia

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LO STUDIO DI CASO Una prospettiva didattica ORIGINE SCIENTIFICA DELLA METODOLOGIA Studio di caso - Nasce negli Stati Uniti (Scuola di Chicago legata al pragmatismo di Dewey) intorno agli anni 20 e 30 del

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO LO STUDIO DI CASO Una prospettiva didattica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BERGAMO ORIGINE SCIENTIFICA DELLA METODOLOGIA Studio di caso -

Dettagli

L interazione sociale. Roberto Pedersini

L interazione sociale. Roberto Pedersini L interazione sociale Roberto Pedersini Azione, relazione, interazione sociale Secondo Weber, per azione sociale si deve [ ] intendere un agire che sia riferito secondo il suo senso, intenzionato dall

Dettagli

Domande stimolo per la stesura di un progetto (1) (Leone-Prezza, pag. 128)

Domande stimolo per la stesura di un progetto (1) (Leone-Prezza, pag. 128) Domande stimolo per la stesura di un progetto (1) DEFINIZIONE E ANALISI DEL PROBLEMA Di chi è stata l idea? Qual è stata l idea iniziale? Perché in questo momento si pensa di attivare un progetto? Ci sono

Dettagli

Obiettivi conoscitivi

Obiettivi conoscitivi Il ruolo chiave dell informazione e delle ricerche di marketing Obiettivi conoscitivi Approfondire il concetto di informazione Evidenziare il ruolo strategico dell informazione all interno dei processi

Dettagli

Capitolo 5. I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore. Capitolo 5- slide 1

Capitolo 5. I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore. Capitolo 5- slide 1 Capitolo 5 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Capitolo 5- slide 1 I comportamenti d acquisto nei mercati del consumatore Obiettivi di apprendimento Il modello di comportamento del consumatore

Dettagli

XI DALL ETNOGRAFIA ALLA NETNOGRAFIA

XI DALL ETNOGRAFIA ALLA NETNOGRAFIA XI DALL ETNOGRAFIA ALLA NETNOGRAFIA P. Montesperelli AIP / XI - Etnografia-Netnografia 1 1. ETNOGRAFIA Etnografia = etim. descrizione dei popoli ; Ethnos = popolo; Graphé = scrittura, descrizione. Origine

Dettagli

Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione. Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ)

Psicologia del Lavoro e dell Organizzazione. Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ) e dell Organizzazione Antonio Cerasa, PhD IBFM-CNR, Germaneto (CZ) a.cerasa@unicz.it Visto che la sua nascita coincide con lo sviluppo di una corrente particolare della Psicologia, definita come PSic.

Dettagli

1. C. Wright Mills (1959)

1. C. Wright Mills (1959) LE SCIENZE SOCIALI LA SOCIOLOGIA È LO STUDIO SCIENTIFICO DEL COMPORTAMENTO SOCIALE UMANO, DELL ASSOCIAZIONE UMANA E DEL RISULTATO DELLE ATTIVITÀ SOCIALI 1. C. Wright Mills (1959) a) gli individui appartengono

Dettagli

Socializzazione ed Educazione La Nuova Sociologia dell Infanzia. a.a. 2016/2017 Sabina Licursi

Socializzazione ed Educazione La Nuova Sociologia dell Infanzia. a.a. 2016/2017 Sabina Licursi Socializzazione ed Educazione La Nuova Sociologia dell Infanzia a.a. 2016/2017 Sabina Licursi La Nuova Sociologia dell Infanzia Bambini e vita quotidiana 1) L attenzione per la vita quotidiana: anni 60

Dettagli

Pedagogia sperimentale Le tecniche di ricerca qualitativa

Pedagogia sperimentale Le tecniche di ricerca qualitativa Pedagogia sperimentale Le tecniche di ricerca qualitativa Pierpaolo Limone Università degli Studi di Foggia La ricerca qualitativa E un attività situata, che colloca l osservazione nella realtà: si compone

Dettagli

Istituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA

Istituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI TRAGUARDI Obiettivi riferiti all intero percorso della scuola dell infanzia OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Osservare con attenzione

Dettagli

Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano. Michele Capurso

Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano. Michele Capurso Lavorare in équipe per garantire continuità nello sviluppo umano Michele Capurso Università di Perugia Ricercatore in Psicologia dello Sviluppo e dell Educazione Associazione Gioco e Studio in Ospedale

Dettagli

RETE I.C. TITO LIVIO

RETE I.C. TITO LIVIO RETE I.C. TITO LIVIO CORSO DI FORMAZIONE: CURRICOLO PER COMPETENZE E VALUTAZIONE A CURA DEL PROF. MAURIZIO GENTILE LABORATORIO DI RICERCA AZIONE : REALIZZAZIONE DI 3 SCHEDE DI PASSAGGIO TRA SCUOLA DELL'INFANZIA

Dettagli

Indice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7

Indice. 1 Le fasi della ricerca osservativa Le tecniche e gli strumenti L analisi del comportamento docente...7 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE II PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Le fasi della ricerca osservativa...3 2 Le tecniche e gli strumenti...5 3 L analisi del comportamento

Dettagli

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE

PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE LICEO STATALE SAN BENEDETTO CONVERSANO ESAMI INTEGRATIVI E DI IDONEITA LICEO DELLE SCIENZE UMANE CLASSE QUARTA PROGRAMMA DI SCIENZE UMANE Libro di testo: V.Matera A.Biscaldi M.Giusti E.Rosci, Il manuale

Dettagli

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale

Liceo delle Scienze Umane Liceo Linguistico Liceo Economico Sociale Liceo Musicale I.S.I.S. Liceo Caterina Percoto Via Leicht n. 4-33100 Udine UD tel. +39 0432 501275 - fax +39 0432 504531 cod. fisc. 80006400305 www.liceopercoto.ud.it e-mail: info@liceopercoto.it pec: udpm01009@pec.istruzione.it

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE TRE ANNI. Il bambino e la società in cui vive L'ambiente fisico, socioculturale

SCUOLA DELL INFANZIA I DISCORSI E LE PAROLE TRE ANNI. Il bambino e la società in cui vive L'ambiente fisico, socioculturale COMPETENZE Comprensione Ascolta e comprende brevi narrazioni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Ascoltare e comprendere brevi storie Individuare il personaggio principale e l azione in una storia. SCUOLA DELL

Dettagli

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS

CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie

Dettagli

STRUMENTI DI RICERCA

STRUMENTI DI RICERCA STRUMENTI DI RICERCA STRUMENTI a MODERATO CONTATTO SCALE ESISTENTI QUESTIONARI (ad hoc) (validate) BENESSERE ATTEGGIAMENTO vs ROM «Un QUESTIONARIO si propone di tradurre gli scopi e gli interessi della

Dettagli

LA RICERCA NELLE SCIENZE SOCIALI. Prof. Alessandra Galeazzi

LA RICERCA NELLE SCIENZE SOCIALI. Prof. Alessandra Galeazzi LA RICERCA NELLE SCIENZE SOCIALI Prof. Alessandra Galeazzi CARATTERI E SCOPI DELLA RICERCA SOCIALE 1 La ricerca sociale può essere utilizzata per descrivere le caratteristiche di una popolazione o di un

Dettagli

METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA

METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA METODI E STRUMENTI DELLA SCIENZA POLITICA 1 Scientificità della ricerca politica La ricerca politica è scientifica nella misura in cui raccolta delle osservazioni, elaborazione dei concetti e costruzione

Dettagli

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Programma del corso e guida ai testi d esame

FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Programma del corso e guida ai testi d esame Programma del corso e guida ai testi d esame 1. PROGRAMMA DEL CORSO Il corso si articola in due moduli: - un primo modulo d introduzione: a) alla specificità della sociologia, come scienza della società,

Dettagli

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRRINUNCIABILI

OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO IRRINUNCIABILI CURRICOLO VERTICALE DI STORIA SCUOLA PRIMARIA a. Organizzazione delle informazioni Inizia ad usare la linea del tempo per collocare un fatto. 1. Riconoscere la successione temporale di azioni ed eventi.

Dettagli

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5

Indice. 1 Introduzione alla Ricerca Empirica L osservazione partecipata e non partecipata...5 INSEGNAMENTO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III LA RICERCA EMPIRICA PARTE I PROF. LUCIANO GALLIANI Indice 1 Introduzione alla Ricerca Empirica...3 2 L osservazione partecipata e non partecipata...5

Dettagli

Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto. Gioacchina Giambelluca

Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto. Gioacchina Giambelluca Progetto dell unità formativa di apprendimento Forze e moto Gioacchina Giambelluca Forze e moto Competenza/e del cittadino Risolvere problemi - Comunicare Classe 2 Contesto didattico Periodo Settembre

Dettagli

Identità e socializzazione

Identità e socializzazione Identità e socializzazione Prof. Paolo Parra Saiani a.a. 2010/2011 Ogni società deve assicurare la propria continuità nel tempo. Necessità di pratiche e istituzioni, atte a trasmettere almeno una parte

Dettagli

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA

IL SENSO DELLA PSICOLOGIA INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------

Dettagli

Giuliano Vettorato Eb0921 AA

Giuliano Vettorato Eb0921 AA Giuliano Vettorato Eb0921 AA 2015-2016 1. quadro di riferimento teorico 2.lettura fenomenologica e interpretativa 3. conoscenza sistematica delle problematiche dei giovani Offrire dei quadri di riferimento

Dettagli

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. DISCIPLINA GEOGRAFIA Specifico formativo della disciplina (qual è la finalità formativa della disciplina?

FORMAT PROFILO DI COMPETENZA. DISCIPLINA GEOGRAFIA Specifico formativo della disciplina (qual è la finalità formativa della disciplina? FORMAT PROFILO DI COMPETENZA PRIMA PARTE INDIVIDUAZIONE DELLO SPECIFICO FORMATIVO E DELLE ABILITÀ DI BASE DISCIPLINA GEOGRAFIA Specifico formativo della disciplina (qual è la finalità formativa della disciplina?)

Dettagli

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio

autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio autismo e disturbi generalizzati di sviluppo Istituto Skinner Napoli Docente Mario D Ambrosio Criteri diagnostici per il disturbo autistico (DSM IV) Compromissione qualitativa dell interazione sociale

Dettagli

II ERMENEUTICA COMUNICAZIONE INTERPRETAZIONE

II ERMENEUTICA COMUNICAZIONE INTERPRETAZIONE II ERMENEUTICA COMUNICAZIONE INTERPRETAZIONE 1 1. L ERMENEUTICA risalire dal segno (p. es. un testo) al significato; ma il significato non è banale, è controverso occorre interpretazione; interpretazione

Dettagli

La ricerca sul campo. Quattro grandi forme di produzione di dati (Jean-Pierre Olivier de Sardan)

La ricerca sul campo. Quattro grandi forme di produzione di dati (Jean-Pierre Olivier de Sardan) La ricerca sul campo Quattro grandi forme di produzione di dati (Jean-Pierre Olivier de Sardan) 1) Le fonti scritte - Rappresentano una cornice alla ricerca sul campo - Attraverso di esse il ricercatore

Dettagli

Pedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini

Pedagogia sperimentale Prof. Giovanni Arduini Pedagogia sperimentale Lezione n. 3 A.A. 2015/16 U.D. n.2: Tipi e metodi della ricerca pedagogica dall'età moderna ad oggi 1. Definizione di ricerca pedagogica Con il termine "ricerca" generalmente si

Dettagli

Le economie esterne marshalliane

Le economie esterne marshalliane Le economie esterne marshalliane Marshall (1842-1924): fenomeni complessi economie esterne di localizzazione (o locali) distinzione fondamentale economie interne economie esterne nuova unità di analisi:

Dettagli

ascolto comunicazione relazione

ascolto comunicazione relazione ascolto comunicazione competenza relazione umanità curare prendersi cura -Significati -Vissuti -Narrazione personale DIAGNOSI PSICODINAMICA RELAZIONE SOGGETTIVO COLLOQUIO ASSESSMENT INTERVISTA STRUTTURATA

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO CURRICOLO VERTICALE LINGUA INGLESE TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il bambino: ascolta e comprende brevi messaggi orali;

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010

ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA. Anno Scolastico 2009/2010 ISTITUTO PER LA RICERCA E LA SPERIMENTAZIONE METODOLOGICA IN EDUCAZIONE E FORMAZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO DON BOSCO SANTA MARIA DI LICODIA Corso di aggiornamento Anno Scolastico 2009/2010 1 LA DIDATTICA

Dettagli

Dispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a

Dispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a 1 Dispensa n. 2 Argomenti trattati nelle Lezioni del 10 e 12 Marzo 2009 Il sistema dei servizi alla persona e le grandi riforme dagli anni 80 a oggi a cura di Paolo Ferrario Questa dispensa si struttura

Dettagli

FACOLTA DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Programma del corso e guida al testo d esame

FACOLTA DI SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE. Programma del corso e guida al testo d esame Programma del corso e guida al testo d esame 1. PROGRAMMA DEL CORSO A. Obiettivi formativi del corso Il corso si propone di: a) fornire un introduzione alle conoscenze ed ai concetti fondamentali della

Dettagli

Gli effetti sociali della pubblicità. Unimc_Paola Costanza Papakristo_Pubblicità e strategie di comunicazione digitale

Gli effetti sociali della pubblicità. Unimc_Paola Costanza Papakristo_Pubblicità e strategie di comunicazione digitale Gli effetti sociali della pubblicità Unimc_Paola Costanza Papakristo_Pubblicità e strategie di comunicazione digitale Teoria dell ago ipodermico i mass media sono in grado di inoculare sotto la pelle delle

Dettagli

LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI

LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI PILLOLA 3.5 LA RICERCA SUL CAMPO: I PRINCIPALI METODI DI RACCOLTA DI DATI PRIMARI QUESTIONARIO Il questionario è utile per raccogliere grosse quantità di dati e per effettuare su di essi analisi quantitative

Dettagli

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione

Istituto Tecnico - Settore Tecnologico Indirizzo: Grafica e comunicazione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca I.I.S. CATERINA CANIANA Via Polaresco 19 24129 Bergamo Tel: 035 250547 035 253492 Fax: 035 4328401 http://www.istitutocaniana.it email: canianaipssc@istitutocaniana.it

Dettagli

Quale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati

Quale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati Quale formazione? Focus tradizionale Focus sui fabbisogni formativi (ciò che le persone devono conoscere); l obiettivo è acquisire conoscenze e capacità Orientamento all evento formativo Orientamento a

Dettagli

IV seminario: La relazione finale

IV seminario: La relazione finale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI FERRARA Facoltà di Lettere e Filosofia Corso di Laurea in Scienze dell educazione Seminari metodologici propedeutici al tirocinio A.A. 2009/2010 IV seminario: La relazione finale

Dettagli

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO

LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO ISTITUTO COMPRENSIVO D ALESSANDRO - RISORGIMENTO SCUOLA DELL INFANZIA - PLESSO ARCOBALENO PROGETTO DI INTERSEZIONE (BAMBINI ANNI 4) A.S. 2013/2014 LA CITTÀ CHE COMUNICA: CACCIA AL TESORO Il linguaggio

Dettagli

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE SECONDA

SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE SECONDA Fonti di legittimazione : Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18.12.2006 - Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012 SCUOLA SECONDARIA DISCIPLINA DI RIFERIMENTO: FRANCESE CLASSE SECONDA

Dettagli

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione

Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione SCUOLA DELL INFANZIA LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE Gestualità, arte, musica, multimedialità Competenza : 1. Comunicazione efficace Indicatore: 1.1 Comprensione Descrittori Descrittori Descrittori

Dettagli

Definizione di handicap

Definizione di handicap Icdh Definizione di handicap A seguito di un evento morboso, sia esso una malattia (congenita o meno) o un incidente, una persona può subire una menomazione, ovvero la perdita o anomalia strutturale o

Dettagli

SOMMARIO. Sommario. Ringraziamenti Prefazione. Oltre le discipline Capitolo 1 Introduzione. Allestire la scena 1

SOMMARIO. Sommario. Ringraziamenti Prefazione. Oltre le discipline Capitolo 1 Introduzione. Allestire la scena 1 SOMMARIO Sommario Ringraziamenti xiii Prefazione. Oltre le discipline xv Capitolo 1 Introduzione. Allestire la scena 1 Una svolta 4 Noi nel testo 6 Barbara 7 Linden 10 Una questione terminologica e transculturale

Dettagli

CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO. Revisione Curricolo di Istituto a.s.

CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO. Revisione Curricolo di Istituto a.s. ISTITUTO COMPRENSIVO PASSIRANO-PADERNO CURRICOLO DI INGLESE SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Revisione Curricolo di Istituto a.s. 2014-2015 Curricolo suddiviso in obiettivi didattici, nuclei tematici e

Dettagli

Indice. Introduzione Gli autori. 3 Prima parte La ricerca psicosociale

Indice. Introduzione Gli autori. 3 Prima parte La ricerca psicosociale Indice XI XV Introduzione Gli autori 3 Prima parte La ricerca psicosociale 5 Capitolo 1 La ricerca psicosociale (Mario Cardano) 13 1.1 L elaborazione della domanda di ricerca 14 1.2 La definizione del

Dettagli

Pedagogia sperimentale Focus group

Pedagogia sperimentale Focus group Pedagogia sperimentale Focus group Anna Dipace Università degli Studi di Foggia Tipi di interviste di gruppo Tipo di intervista! Ruolo dellʼintervistatore! Interazione tra i partecipanti! Strutturazion

Dettagli

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A

Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali. La cultura. Stefania Fragapane A.A Corso di Sociologia Politica e Relazioni Internazionali La cultura Stefania Fragapane A.A. 2012-2013 Definizione Insieme di valori, definizioni della realtà e codici di comportamento condivisi L acquisizione

Dettagli

Paradigma costruttivista Fondamenti

Paradigma costruttivista Fondamenti Contesto storico Anni 50-60 Reazione liberal allo stato repressivo (Mc Carty) Ideologia umanista di intellettuali non allineati Interesse micro-sociale (-> macro) Rivalutazione della cultura -> struttura

Dettagli