TUTTI UGUALI TUTTI DIVERSI
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- Alessia Brunetti
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1 Presentazione del progetto TUTTI UGUALI TUTTI DIVERSI SCUOLA ELEMENTARE STATALE L.RADICE BOVOLENTA (PADOVA) ANNO SCOLASTICO 2004/2005 PROGETTO DI EDUCAZIONE INTERCULTURALE I temi della convivenza civile, in un epoca come la nostra, caratterizzata dal processo di globalizzazione e da un sempre maggiore spostamento delle persone, non possono non intrecciarsi strettamente con la dimensione interculturale. La presenza infatti di tradizioni e pratiche di vita diverse portano ad un uso obbligatorio di atteggiamenti flessibili e di mediazione. Durante l anno scolastico 2004/2005, si è deciso di costruire un percorso educativodidattico che consentisse di sviluppare negli alunni competenze interculturali, declinabili in: capacità comunicative, narrative e linguistiche; capacità etico-valoriali, andando alla riscoperta di alcune virtù dimenticate (la prudenza, la lentezza, il prendersi cura, lo sforzo e la fatica connessi ad ogni impresa importante, studio compreso); capacità connesse alla flessibilità del pensiero, tanto utile in tempi di complessità e di multiculturalità. OBIETTIVI FORMATIVI 1. Accettare, rispettare, aiutare gli altri ( diversi da sé ), comprendendo le ragioni del loro comportamento. 2. Il sé, le proprie capacità, i propri interessi, i cambiamenti personali nel tempo: strumenti di conoscenza del sé. 3. Realizzare attività di gruppo per favorire la conoscenza, l incontro con culture ed esperienze diverse, scoprendo la diversità come ricchezza, rafforzando le competenze relazionali. 4. Interagire, nel rispetto reciproco, con persone conosciute e non, con scopi diversi, in un clima che educhi alla pace, adottando comportamenti necessari per l esercizio della cittadinanza attiva. Tale progetto è stato realizzato attraverso le seguenti attività/azioni educative didatticogestionali: AZIONE N 1: collaborazione in rete con altre scuole del territorio: a) Partecipazione ad un gruppo che ha predisposto un iniziale piano di lavoro da distribuire alle varie scuole della rete (protocollo di accoglienza comprendente la modulistica e progetti didattici);
2 b) Partecipazione ad un progetto regionale che ha permesso l accesso ad un contributo; c) Formazione dei docenti per l insegnamento della lingua italiana come L2. AZIONE N 2: a) Individuazione risorse umane: Docente coordinatore per i progetti; Docenti che si occupano del piano educativo-didattico nei vari plessi; Mediatore culturale. b) Individuazione risorse materiali: materiale didattico presente nel plesso; materiale didattico mancante; materiale da acquistare; materiale per la formazione docente. c) Individuazione spazio per il laboratorio linguistico e per lo scaffale multiculturale. AZIONE N 3: attivazione laboratori linguistici di 1 e di 2 livello, attivando i seguenti percorsi: accoglienza analisi dei prerequisiti e delle competenze possedute attraverso prove d ingresso inserimento nella classe adeguata percorso di alfabetizzazione individuale o per piccoli gruppi (per la valutazione di fine percorso vedi allegato). AZIONE N 4: coinvolgimento di enti ed associazioni del territorio in una tavola rotonda per discutere di multiculturalità e per promuovere iniziative. AZIONE N 5: progettazione educativa di plesso: 1 GIORNO DI SCUOLA: ATTIVITA DI ACCOGLIENZA Il primo giorno di scuola, dopo l arrivo dei bambini, ogni classe ha organizzato il momento del rientro con attività ludiche, conversazioni collettive e attività grafico-espressive, dove hanno trovato spazio le esperienze individuali delle vacanze estive appena terminate e le attese di ciascuno rispetto al nuovo anno scolastico. Nella seconda parte della mattinata tutti si sono spostati in palestra dove, ad una dinamica di accoglienza rivolta ai bambini di classe prima, è seguita la presentazione dello sfondo integratore dell intero anno scolastico. Si è puntata l attenzione sul tema dell incontro con l altro, sottolineando l importanza dell ascolto e della conoscenza per la costruzione di relazioni autentiche. Come momento conclusivo, tutti gli alunni sono stati invitati a disegnare l impronta della loro mano su un grande telo bianco intorno allo slogan: Qua la mano!. Le mani sono state infatti scelte come simbolo di accoglienza e di apertura all altro.
3 FESTA DI NATALE: DANZE E COLORI DEL MONDO Consapevoli che la festa è un denominatore comune ad ogni popolo, al di là delle differenze culturali e religiose, si è voluto scoprire insieme agli allievi come la danza sia un espressione utilizzata in ogni continente per manifestare le proprie emozioni, in particolar modo la gioia. Natale nel mondo cristiano è festa di gioia, noi abbiamo voluto condividerla con le famiglie attraverso un accademia in cui i bambini hanno realizzato delle coreografie costruite insieme ad un esperta che li ha seguiti per circa due mesi. Sono state presentate cinque danze rappresentative di diversi paesi: - Classi prime: Samba Brasile Classi seconde: Danza tribale Africa Classe terza: Sirtaki Grecia Classi quarte: Tarantella Sicilia Classi quinte: BalalaiKa Russia Anche i genitori hanno collaborato realizzando un Mercatino per la solidarietà con oggetti e manufatti. Il ricavato è servito poi per finanziare le attività laboratoriali di fine anno.
4 LABORATORIO DI ANIMAZIONE ALLA LETTURA In collaborazione con la Biblioteca Comunale e l Associazione AR.CA.DIA. ogni classe ha partecipato ad un laboratorio di animazione alla lettura presso la Biblioteca Comunale. La tematica scelta quale filo conduttore dell iniziativa è stata proprio l interculturalità. L attività, dal titolo Cose dell altro mondo, ha previsto il coinvolgimento sia dei bambini italiani che di quelli stranieri rispetto all integrazione reciproca. Gli alunni hanno prima ascoltato un racconto che ne stimolasse la riflessione rispetto alla tematica, poi, divisi in gruppi, hanno dipinto un grande planisfero e costruito il vagone di un treno contenente delle schede-vocabolario. Tali schede sono state costruite da loro successivamente con l aiuto dei compagni stranieri. PROGETTAZIONE DI UNA FESTA DI FINE ANNO SCOLASTICO L intero progetto si concluderà con una giornata particolare il 4 giugno, durante la quale si realizzeranno delle attività in collaborazione con alcune associazioni di volontariato, con l intervento dei genitori e con il supporto organizzativo dell Amministrazione Comunale. A questa giornata parteciperanno anche le classi della scuola media. Le associazioni che hanno aderito all iniziativa sono: Amici dei Popoli Mondo Nuovo La Tortuga (negozio equo-solidale) Progetto Cernobyl Padri Comboniani. I percorsi laboratoriali svilupperanno proposte di animazione sui temi della mondialità, dell intercultura e dello sviluppo sostenibile. Si affronteranno realtà negative, ma anche positive sottolineando le ricchezze culturali. Il tutto attraverso un coinvolgimento diretto di bambini, ragazzi e famiglie con dinamiche e giochi. Gli elaborati prodotti all interno dei laboratori saranno poi esposti in una mostra accanto a tutti i lavori prodotti durante l anno scolastico sempre sul tema dell intercultura. La seconda parte della mattinata sarà dedicata alla visione di un film che affronterà tematiche legate all argomento. PERCORSI SVILUPPATI NELLE CLASSI DURANTE L ANNO SCOLASTICO VEDI ALLEGATI o TEMPI DI SVILUPPO Da settembre 2004 a giugno o RISULTATI ATTESI - Maggiore disponibilità all accoglienza
5 - Gestione più serena del disagio relazionale - Superamento dei conflitti interpersonali - Avvicinamento delle famiglie straniere alla vita della scuola che favorisca una conoscenza del modello scolastico italiano per promuovere un miglior inserimento - Maggiore partecipazione delle famiglie di tutti gli alunni alla vita della scuola condividendo percorsi educativi comuni - Collaborazione degli Enti locali per favorire l integrazione o VERIFICA E VALUTAZIONE Sono state previste verifiche in itinere attraverso attività di autovalutazione, sociogrammi, giochi di ruolo, circle time. Per valutare la ricaduta finale dell intero progetto sono stati elaborati dei questionari da somministrare ai docenti, agli alunni e alle famiglie.
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