QUALE METODOLOGIA EDUCATIVA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI IN SANITÀ?
|
|
- Antonia Forte
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L Educazione Continua in Medicna e la salute dei cittadini - Napoli, 25 maggio 2007 QUALE METODOLOGIA EDUCATIVA PER LA FORMAZIONE DEGLI ADULTI IN SANITÀ? Luciano Vettore Società Italiana di Pedagogia Medica
2 LE NUOVE ABILITÀ RICHIESTE AL PROFESSIONISTA ADULTO capacità di decisioni autonome nell ambito delle proprie competenze professionali capacità di lavoro in équipes multiprofessionali considerazione etica e socioeconomica delle proprie decisioni disponibilità alla valutazione di qualità del proprio operato comunicazione efficace ed empatica
3 Tutto questo è molto di più della realizzazione dei compiti di un mansionario Per acquisire e mantenere questa professonalità non bastano i corsi tradizionali di lezioni magistrali, con un pò di esercitazioni sul campo Per realizzarlo è necessario un cambio radicale di paradigma: del modello di Docente dei modelli educativi, e anche. del modello di Discente
4 Il discente adulto vuole essere protagonista della propria formazione.. apprende molto dall esperienza e mediante lo studio indipendente, più che dall ascoltare da altri dev essere reso personalmente responsabile del proprio apprendimento ha la necessità di memorizzare le nozioni, ma anche di apprendere il metodo, perché le nozioni cambiano, ma il metodo resta
5 infatti. apprendere non significa solo memorizzare i contenuti, ma anche imparare un METODO per cercare, scegliere e applicare le conoscenze necessarie a risolvere problemi divenire professionalmente competenti vuol dire diventare capaci di assumere decisioni appropriate in modo autonomo
6 L ADULTO IN APPRENDIMENTO S IMPEGNA A IMPARARE PER: SAPERE ciò che gli serve per operare FARE, cioè compiere gli atti richiesti dalla sua professione ESSERE, cioè entrare in relazione soddisfacente con le Persone che incontra nel proprio esercizio professionale
7 IL SUO APPRENDIMENTO E E FACILITATO DA: L INTERESSE personale per le cose da apprendere LA PARTECIPAZIONE ATTIVA al processo IL VANTAGGIO che ne ricava, anche come gratificazione
8 Insomma, l adulto l apprende quando. la sua esperienza è riconosciuta e valorizzata i nuovi saperi sono integrabili nel suo patrimonio preesistente riconosce l utilità di ciò che sta apprendendo per il proprio sviluppo professionale L adulto predilige... Un approccio problematico più che disciplinare Modelli formativi responsabilizzanti e flessibili
9 COME APPRENDE L HOMO L SAPIENS? è costretto a impegnarsi per la necessità continua di risolvere problemi impara per tentativi ed errori, applicando il metodo e la logica della ricerca usa la memoria per non commettere gli errori già fatti e per abbreviare il percorso nell affrontare ogni problema utilizza le esperienze precedenti
10 la soluzione del problema è il fine necessario E allora.. gli errori, la logica e la memoria sono gli strumenti la curiosità e la gratificazione sono i catalizzatori
11 I FONDAMENTI DELLA MODERNA PEDAGOGIA DELL ADULTO l apprendimento è il fine, l insegnamento il mezzo il discente è al centro dei processi educativi è fondamentale imparare a imparare perché l apprendimento è un processo attivo che dura tutta la vita
12 NE DERIVANO MUTAMENTI DEI MODELLI EDUCATIVI, CARATTERIZZATI DA: Centratura sul discente e sui processi di apprendimento Pluralità dei metodi d insegnamento e di apprendimento dalla lezione del Docente. metter dentro...all attivazione della esperienza e della conoscenza posseduta tirar fuori
13 altri mutamenti dei modelli educativi: Pluralità dei contesti educativi (setting): dai contesti scolastici tradizionali. dentro l aula...ai luoghi di lavoro e alla formazione individualizzata fuori dell aula
14 altri mutamenti dei modelli educativi: Flessibilità e quindi compatibilità con i molti ruoli di un Adulto L educazione oggi va pensata come una rete di opportunità di apprendimento che ha i suoi snodi a volte in aula, altre sul lavoro, altre a casa e che mette in tensione saperi esterni ed interni all operatore
15 Le funzioni essenziali del Docente, come facilitatore dell apprendimento apprendimento individua e sceglie gli obiettivi educativi essenziali ( core curriculum ) trasmette la conoscenza, ma anche - e soprattutto - aiuta a imparare istruisce e addestra, ma soprattutto forma ed educa IL DOCENTE COME MAIEUTA
16 Perché parliamo di EDUCAZIONE piuttosto che di FORMAZIONE,, pur trattandosi di soggetti adulti?
17 IL SIGNIFICATO DELLE PAROLE: Addestrare: insegnare a compiere azioni Istruire: fornire informazioni per Formare: modificare comportamenti Educare (e-ducere): aiutare una Persona a tirar fuori il meglio di sé
18 Sicuramente nell acquisizione e nel mantenimento delle competenze professionali hanno spazio sia l addestramento, che l istruzione l e la formazione. ma anche il professionista adulto ha bisogno di essere aiutato a tirare fuori il meglio di sé, s, soprattutto nell apprendimento del metodo
19 I SOGGETTI IN FORMAZIONE DEBBONO DIVENTARE CAPACI DI: individuare i problemi prevalenti nel proprio contesto analizzare i problemi stessi con criteri statistico epidemiologici e se necessario distinguerli nelle loro componenti porre i quesiti necessari e sufficienti, ai quali è necessario rispondere per risolvere i problemi stessi
20 I PROBLEMI COME STRUMENTO DIDATTICO L APPRENDIMENTO STIMOLATO DAL PROBLEMA: - la soluzione richiede conoscenze che non si posseggono - la curiosità stimola ricerca, scoperta e apprendimento LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA INSEGNA: - come s individuano i problemi - come si affrontano.e - come si risolvono IL METODO COME PORSI LE DOMANDE E COME CERCARE E TROVARE LE RISPOSTE
21 Continuazione: requisiti dei formandi: cercare e reperire con metodologie appropriate (per lo più, oggi, informatiche) le conoscenze necessarie, prodotte dalla ricerca valutare criticamente le conoscenze adeguate applicare le conoscenze acquisite alla soluzione dei problemi nel contesto operativo concreto, nel rispetto di rapporti sostenibili tra benefici, rischi e costi, collettivi e individuali È essenziale che, come tappa preliminare, i formandi acquisiscano la metodologia tipica della Evidence Based Medicine
22 Una caratteristica tipica dell apprendimento responsabile nella persona adulta è L ABILITÀ METACOGNITIVA consiste nella capacità personale di riflettere sullo stile, i processi e i contenuti del proprio apprendimento e sulla valutazione dei suoi risultati TUTTO CIÒ PRODUCE UN PROFESSIONISTA RIFLESSIVO
23 LA FORMAZIONE SUL CAMPO COME CONTESTO DI. (White,Ewan,1994) conoscenza riflessione pratica esperienza
24 Con la sola esperienza, senza rielaborazione,, non si verifica un vero apprendimento
25 gli adulti apprendono molto dall esperienza gli adulti imparano volentieri in compagnia l ambiente più fecondo per imparare è il piccolo gruppo..dove ciascuno insegna e impara dagli altri
26 DALL ECM ALLO SVILUPPO PROFESSIONALE CONTINUO (continuing professional development = CPD) processo continuo, esterno al percorso formale della laurea e della formazione post-laurea, che mette il singolo operatore sanitario in condizione di mantenere e migliorare gli standard della propria attività professionale attraverso lo sviluppo delle conoscenze, delle capacità, delle attitudini e dei comportamenti.
27 CONDIZIONI NECESSARIE E PERMITTENTI PER UNA ECM EFFICACE Attinenza delle tematiche di ECM al contesto operativo reale dei soggetti da formare Obiettivi di cultura sanitaria, e non di mera erudizione cognitiva, o di solo addestramento tecnologico Partecipazione attiva dei destinatari alla individuazione autonoma dei bisogni formativi Integrazione delle scelte autonome con offerte esterne capaci di ampliarne l orizzonte
28 UNA PROPOSTA CONCRETA Contenuti tecnici professionali: corsi residenziali, con responsabilità diretta delle Aziende locali nel rilevamento dei bisogni formativi, nella organizzazione e nella verifica dei risultati Contenuti culturali: prevalente formazione a distanza (e-learning), con scelte individuali libere, ma orientate alle conoscenze pertinenti Metodologia didattica interattiva, che privilegi il problem solving e le competenze decisionali evidence based Attribuzione dei crediti correlata non tanto all impegno temporale, quanto alla qualità del processo formativo e alla verifica oggettiva e pertinente dell apprendimento
29 L aver cura di sé, s, e quindi del proprio sapere costituisce l impegno l di un intero percorso, di tutta la vita. Si tratta di un attivit attività da adulti il cui asse temporale privilegiato non è l adolescenza, bensì l età di mezzo Michel Foucoult - Corso al College de France.. Lezione del 20 gennaio 1982
30
31 GLI OBIETTIVI COGNITIVI NELL ECM ECM Finora hanno avuto per lo più formato congressuale, scarsamente efficace per la formazione Possono - con scelte limitate e oculate - essere acquisiti in workshop specialistici Possono conseguirsi con lo studio individuale o con attività tutoriale (ambedue controllati) Sono preferibilmente conseguibili con la FAD e in particolare con la e-learning (ma non solo)
32 ECM CON OBIETTIVI DEL FARE Riguarda l apprendimento di ABILITÀ PROFESSIONALI Gli obiettivi didattici specifici sono dettati dall AZIENDA E organizzato localmente, ma condotto da esperti
33 ECM CON OBIETTIVI DELL ESSERE ESSERE Sono i più difficili da perseguire Rispondono a esigenze generali Richiedono docenti specializzati Hanno successo solo se organizzati come corsi a numero chiuso e limitato
34 LA VALUTAZIONE È NECESSARIA ANCHE NELL ECM ECM (come in ogni processo educativo) in primis capacità personale di autovalutazione responsabile ma anche valutazione oggettiva, indipendente e rigorosa, in relazione al grado effettivo di apprendimento individuale influente sul riconoscimento pubblico della professionalità validata - appena possibile - dal miglioramento oggettivo dei risultati
35 VALUTAZIONE DI: RISULTATI trasferimento o impatto sulla Società COMPORTAMENTO trasferimento dell apprendimento all ambiente di lavoro APPRENDIMENTO conoscenze e abilità acquisite REAZIONI soddisfazione o felicità Kirkpatrik
I lezione Master Operatore Musicale. Romina Nesti
I lezione Master Operatore Musicale Romina Nesti Cos è la didattica? Una definizione e una storia complessa che inizia agli albori dell umanità. Da arte a scienza La parola didattica significa arte di
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliCorso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci Napoli
Corso propedeutico alle funzioni di Animatori di Formazione in ambito medico 29-30-31 gennaio 2016 FIMP Napoli C.so A. Lucci 121 80142 Napoli OBIETTIVO COMPLESSIVO DEL CORSO Apprendere le basi della didattica
DettagliLa didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari
La didattica per competenze, costruzione di moduli interdisciplinari Interdisciplinarietà non come somma di discipline. Modulo interdisciplinare Quali competenze per risolvere un problema interdisciplinare.
DettagliREGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA'
REGIONE TOSCANA-GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE DIRITTO ALLA SALUTE E POLITICHE DI SOLIDARIETA' SETTORE INTERVENTI DI FORMAZIONE, COMUNICAZIONE E SUPPORTO AL GOVERNO CLINICO REGIONALE. Dirigente Responsabile:
Dettagliallievo insegnante Oggetto culturale
L esperienza delle SSIS per una reale innovazione nella formazione universitaria degli insegnanti Prof.ssa Floriana Falcinelli Docente di Didattica generale Università degli Studi di Perugia Direttore
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I
DettagliLezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DEELL INFANZIA a cura di GIUSEPPE DUMINUCO Lezione 1 L impianto del Corso di preparazione alla prova scritta. Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo Questo Corso di preparazione
DettagliStrategia formativa e Portfolio
Strategia formativa e Portfolio Azione F3: Realizzazione di prototipi di azioni educative in aree di grave esclusione sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle reti esistenti Verso
DettagliSoluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling SERVIZI PER LE SCUOLE
Soluzioni personalizzate per le Lingue e la Formazione Servizi di Coaching e Counselling FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO DOCENTI Formazione linguistica Corsi di inglese e spagnolo per il raggiungimento del
DettagliLa formazione dei neo-assunti in 7 mosse
La formazione dei neo-assunti in 7 mosse 1. Oltre l aggiornamento 2. Il laboratorio adulto 3. Il peer teaching 4. La centralità dell aula 5. Verso standard professionali 6. Il portfolio come strumento
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
DettagliDidattica per competenze e per progetti
PROGESIS Ancona, 9-10 settembre 2010 Didattica per competenze e per progetti Graziella Pozzo 1 Progettare per competenze: cosa cambia? Il programma Per programma si intende per lo più un elenco di argomenti
DettagliMASTER di II Livello MA257 - Management delle Aziende Sanitarie (I edizione) 1500 ore - 60 CFU Anno Accademico 2013/2014 MA257
MASTER di II Livello MA257 - Management delle Aziende Sanitarie (I edizione) 1500 ore - 60 CFU Anno Accademico 2013/2014 MA257 www.unipegaso.it Titolo MA257 - Management delle Aziende Sanitarie (I edizione)
DettagliRelazione Finale. sul progetto
Relazione Finale sul progetto Il presente intervento formativo è stato inserito nell ambito di un esperienza di ricercaazione su strategie didattiche innovative e alternative sulla Qualità d Aula e nasce
DettagliREGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA
REGOLAMENTO IN MATERIA DI CREDITI FORMATIVI PROFESSIONALI DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PAVIA PREMESSA 1. Il Contratto Collettivo Nazionale 9/8/2000 relativo al quadriennio
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI. OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF
ISTITUTO COMPRENSIVO G.PASCOLI -SILVI OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI Sezione POF 2014-2015 OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI SCUOLA DELL INFANZIA Accoglienza della diversità, delle persone e delle culture Rafforzamento
DettagliI bisogni educativi speciali
I bisogni educativi speciali Seconda unità di lavoro novembre 2013 roberto.grison@istruzioneverona.it - gli svantaggi socio-economici, (famiglie di basse fasce di reddito, ISEE, assenza di libri di testo
Dettagli1 Introduzione e definizione
INSEGNAMENTO DI DIDATTICA GENERALE I LEZIONE I INTRODUZIONE ALLA DIDATTICA PROF. ACHILLE M. NOTTI Indice 1 Introduzione e definizione --------------------------------------------------------------------------------3
DettagliPROGETTO FORMATIVO AZIENDALE TITOLO DEL CORSO
Dipartimento di Emergenza Urgenza PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE TITOLO DEL CORSO ESERCITAZIONI DI ALS TACHICARDIE E CARDIOVERSIONE (ADVANCED LIFE SUPPORT RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE AVANZATA) Corso di
DettagliLa trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro
La trasversalità negli apprendimenti linguistici: dal passato una sfida per il futuro Luciano Mariani Convegno «Insegnamento delle lingue straniere in Italia tra passato e presente (1970-2015)» Università
DettagliJob Club Orientativo
1 Job Club Orientativo TERRITORIO Analisi Dinamiche Servizi MERCATO DEL LAVORO GIOVANI 2 Job Club Orientativo UTILIZZARE LE RISORSE DEL TERRITORIO Analisi Dinamiche Servizi ESSERE CAPACE DI RISPONDERE
DettagliProposta Piano triennale di formazione. IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016
Proposta Piano triennale di formazione IPSSS E. De Amicis Collegio Docenti 24 maggio 2016 Premessa Nella formulazione di una proposta per il piano di formazione da realizzare nel corso del prossimo triennio
DettagliLa Formazione in ingresso dei docenti
La Formazione in ingresso dei docenti Bergamo, 17 novembre 2015 Delia Campanelli Direttore Generale dell Ufficio Scolastico Regionale 1 Il contesto attuale Complessità crescente e rapidità di cambiamento
DettagliScienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento
Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea
DettagliInformazioni generali
Informazioni generali Classe LM-77 Facoltà di afferenza ECONOMIA Presidente Consiglio di Coordinamento Didattico Prof. Porzio Claudio Docenti di riferimento: Prof. Adriana CALVELLI Prof. Enrico MARCHETTI
DettagliEsso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.
PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche
DettagliLa Qualità è a scuola
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA CAMPANIA Direzione Generale Via Ponte della Maddalena 55-80142 Napoli Segreteria Direttore Generale - 0815576624-356
DettagliCompetenze europee. Fonti di legittimazione
europee Fonti di legittimazione Sezione A Classe prima Competenza chiave in.musica... Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio 18/12/2006 Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2007 Indicazioni
DettagliL apprendimento e la formazione. A cura di Daniela Mazzara
L apprendimento e la formazione A cura di Daniela Mazzara 1 Perché la formazione Oggi CAMBIAMENTO La complessità La velocità La globalità Che cos è la Formazione? E un processo che comprende una serie
DettagliProf. Giuseppe Paolo Del Giovannino
Parte seminariale -Modulo 4 Prof. Giuseppe Paolo Del Giovannino L'operazione è finanziata parzialmente dall'unione europea dal fondo sociale europeo e dal Ministero dell'educazione, della scienza e dello
DettagliTecnica e metodologia delle attività motorie adattate
Corsi di Insegnamento Università degli Studi di Verona Corso di Laurea Specialistica in Scienze delle attività motorie e sportive A.A. 2006/2007 Tecnica e metodologia delle attività motorie adattate Crediti
DettagliOBIETTIVI B e D. (Questionario rivolto ai corsisti)
OBIETTIVI B e D (Questionario rivolto ai corsisti) Domanda n. : Nell ultimo anno ha partecipato ad altri corsi di formazione oltre quello sul quale le chiediamo di esprimere le sue opinioni? Sì, ho partecipato
DettagliLa valutazione dell'asl
La valutazione dell'asl Valutazione Nei percorsi di Alternanza è importante verificare : il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni il grado di possesso delle competenze
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliLe nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali
Le nuove opportunità per l alternanza scuola lavoro nelle linee di sviluppo regionali 2016-2018 Firenze, 21 luglio 2016 RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI Decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 Definizione
DettagliFormazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno
Formazione BES - 2 incontro La didattica per la scuola di tutti e di ciascuno Programmazione... a partire dalla concezione di curricolo Programmazione Valutazione Per obiettivi Per contenuti Per concetti
DettagliCORSO DI PERFEZIONAMENTO BIENNALE A.A. 2016/2017 e 2017/2018 (Legge 19/11/1990 n art. 6, co. 2, lett. C )
CORSO DI PERFEZIONAMENTO BIENNALE A.A. 2016/2017 e 2017/2018 (Legge 19/11/1990 n. 341- art. 6, co. 2, lett. C ) Corso di Perfezionamento Universitario BIENNALE Tecniche e metodologie didattiche innovative
DettagliFormazione Sicurezza sul Lavoro
Formazione Sicurezza sul Lavoro Ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Date 03-04-05-06-07-09-10-11-12 Maggio 2016 Orari Tutti i giorni indicati, dalle ore 09.00 alle ore 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 Durata
DettagliL APPROCCIO FORMATIVO PER COMPETENZE
L APPROCCIO FORMATIVO PER COMPETENZE - Adozione del modello europeo EQF (European Qualification Framework) - Metodologia laboratoriale - Alternanza scuola-lavoro - Cultura che si acquisisce mediante l
DettagliPROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA
PROGETTAZIONE DI UNA LEZIONE DI MATEMATICA Fate clic per aggiungere testo TASCO PATRIZIA Conegliano, 27-05-20156 PROGRAMMA DELL INCONTRO Cosa faremo oggi: - Riflessione individuale: io e la Matematica
DettagliCorso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN cod ORDIN cod ORDIN cod.
Corso di laurea magistrale in SCIENZE SOCIALI APPLICATE (DM 270/04) ORDIN. 2010 cod. 14594 ORDIN. 2011 cod. 15319 ORDIN. 2012 cod. 16088 DESCRIZIONE DELL ORDINAMENTO DIDATTICO E DEI REGOLAMENTI PREVISTI
DettagliLe finalità della scuola e l ambiente di apprendimento
Le finalità della scuola e l ambiente di apprendimento Scuola dell infanzia di Villareia Scuola dell infanzia di Villanova Scuola dell infanzia di Cepagatti Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell Infanzia
DettagliTitolo: UNA SCUOLA PER L AMBIENTE
Titolo: UNA SCUOLA PER L AMBIENTE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA L'obiettivo del progetto è quello di promuovere una didattica svolta per l'ambiente, basata sui comportamenti, sui valori e sui cambiamenti. Lo
DettagliITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016
ITC-PACLE «V. BACHELET» FERRARA A.S. 2015/2016 Il Progetto vuole promuovere la «Salute» mediante interventi che consentano ai giovani di riflettere sui molteplici aspetti connessi al concetto di salute
DettagliProgetto DSA: Guida al metodo di studio
Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di
DettagliFilosofia e acquisizione di competenze. Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014
Filosofia e acquisizione di competenze Pensiero filosofico per le competenze educative A.A. 2014/15 lezione 17 novembre 2014 1. Che cosa si intende per competenza? 2. Come si insegnano o trasferiscono
DettagliRipensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco
Ripensare l educazione? Educazione non è riempire un vaso ma accendere un fuoco A. Ercoli Pollenzo, 16/17 Dicembre 2011 Premessa IL DIABETE E UNA MALATTIA CRONICA E UNA MALATTIA CHE RICHIEDE UN APPROCCIO
DettagliFormatori Sicurezza. Percorso formativo per:
Formatori Sicurezza Percorso formativo per: Consulenti, dirigenti, datori di lavoro, responsabili e addetti SPP, professionisti della sicurezza e dell'igiene del lavoro, formatori. INDICE Obiettivi pag.
DettagliE.C.M. - EDUCAZIONE CONTINUA in MEDICINA Regione del Veneto. Scheda di valutazione del gradimento dell evento formativo n. del
Nota Bene: Si ricorda che la compilazione della scheda di valutazione del gradimento da parte dei partecipanti è uno dei requisiti obbligatori per il riconoscimento dei crediti ECM. E.C.M. - EDUCAZIONE
DettagliVerona, 16 febbraio Marco Cavallo, Regione Lombardia - D.G. Sanità
L impegno della Regione Lombardia nella formazione continua del personale SSR: il sistema lombardo di ECM/CPD Verona, 16 febbraio 2007 Marco Cavallo, Regione Lombardia - D.G. Sanità La previsione normativa:
DettagliPROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Prof. Letizia Fedi Materia Matematica Classe 1 a Tecnico dei Servizi Socio-Sanitari Sez. 1D Situazione iniziale della classe La classe presenta
DettagliTITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA
Anno scolastico 2011/2012 TITOLO IMPARO GIOCANDO PER STAR BENE A SCUOLA Tipologia di progetto Analisi del contesto e Lettura dei bisogni Destinatari X Curriculare X Extracurriculare Scarsa capacità di
DettagliApprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi
Apprendere attraverso l esperienza: una Formazione orientata ai processi e alla persona per Formatori nelle organizzazioni di oggi Bologna 2011 Premessa I forti cambiamenti del contesto competitivo che
DettagliPROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE
PROGETTO LIFE SKILLS E COMPETENZE CHIAVE ULSS 9 Dipartimento di Prevenzione USP TREVISO Interventi Educativi DD Roncade IC Silea DD Villorba SM Villorba FINALITA DEL PROGETTO Incrementare la salute dei
DettagliPercorsi di prevenzione su fumo, alcol e sostanze Dipartimento Patologia delle Dipendenze Guida ai percorsi
Guida ai percorsi Le nostre proposte operative sono suddivise in 5 tipologie progetti di formazione, rivolti a docenti e a genitori progetti di educazione e promozione della salute, rivolti ad allievi
DettagliLa formazione dei datori di lavoro RSPP LA FORMAZIONE. Durata Art. 34 D.Lgs. 81/08
LA FORMAZIONE DEL DATORE DI LAVORO-RSPP Durata 05 27 Accordo Stato-Regioni 21 dicembre 2011 Formazione del datore di lavoro-rspp (G.U. n. 8 dell 11.1.2012) 2/10 Il datore di lavoro RSPP Art. 34 D.Lgs.
DettagliGli strumenti Unioncamere per l Orientamento. Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP
Gli strumenti Unioncamere per l Orientamento il sistema informativo Excelsior e il portale Filo Licia Cianfriglia Vicepresidente ANP Introduzione al secondo webinar per dirigenti e docenti a cura di Anp,
DettagliNUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010
NUOVE PRATICHE FORMATIVE: LA COMUNITA DI PRATICA NELLE DIVERSE ORGANIZZAZIONI 26 FEBBRAIO 2010 Il contesto di riferimento Nel 2008 l AUSL di Aosta ha avviato un progetto di benchmarking della formazione
DettagliCOMUNITA PROFESSIONALE DEI DOCENTI RIFERIMENTI TEORICI E PRATICI
COMUNITA PROFESSIONALE DEI DOCENTI RIFERIMENTI TEORICI E PRATICI Cinzia Mion 1 DALLE INDICAZIONI Al suo interno (della scuola) assume particolare rilievo la comunità professionale dei docenti che, valorizzando
DettagliPinocchio nel Campo dei Miracoli: idee e strumenti di educazione economica. LIFE (Laboratorio Interdisciplinare Formazione Economia)
Pinocchio nel Campo dei Miracoli: idee e strumenti di educazione economica LIFE (Laboratorio Interdisciplinare Formazione Economia) LIFE (Laboratorio Interdisciplinare Formazione Economia) è un gruppo
DettagliEsempi di percorsi matematici Classe IV Primaria
Esempi di percorsi matematici Classe IV Primaria (Anno scolastico 2013/2014) "La matematica... non è un'opinione!?! La matematica è un'opinione! È un'opinione finalmente diversa!... Basta con il "pacchetto
DettagliI CARE Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa: RICERCA AZIONE. anna maria alegi - 13 marzo 2008
I CARE Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa: IN RICERCA AZIONE anna maria alegi - 13 marzo 2008 F A S I FORMAZIONE DEL GRUPPO, che inizia a comprendere la natura del problema e a sperimentare
DettagliStrutture per ANZIANI
Organismo accreditato da ACCREDIA UNI EN ISO 9001:2008 SGQ Certificato n. 1150 Strutture per ANZIANI Un nuovo approccio gestionale Non onorare la vecchiaia, è demolire la casa dove ci si deve addormentare
DettagliL autonomia delle istituzioni scolastiche
L autonomia delle istituzioni scolastiche Possiamo dire che cfr. AA.VV., Norme per la scuola, Ed.Adierre, p.37; p.43; p.147 gli anni 70 e 80 gli anni 90 il 2003 Sono stati gli anni della collegialità.
DettagliLa didattica per competenze: progettazione e valutazione. Esempi pratici
La didattica per competenze: progettazione e valutazione. Esempi pratici Giornata di formazione per i docenti e dirigenti A.N.I.L.S. Potenza 27 maggio 2016 Anna Maria Crimi - Patrizia Schirosi Competenze
DettagliDiritto - piano di lavoro per la classe quarta
Diritto - piano per la classe quarta Risultati di Il docente di Diritto concorre a far conseguire allo studente, al termine del percorso quinque n- nale, risultati di che lo mettano in grado di: riconoscere
DettagliMinistero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Repubblica Italiana Regione Siciliana Primo Istituto Comprensivo di Scuola Materna, Elementare e Media Leonardo Da Vinci Via Concetto Marchesi
DettagliISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI-PACINOTTI - BOLOGNA PIANO DI LAVORO A.S. 2016-2017 PROF. GIUSEPPE FALANGA MATERIA: MATEMATICA CLASSE 5 A indirizzi AFM-SIA DATA DI PRESENTAZIONE: 5
DettagliI compiti a casa. Perché cosa come quando - quanto
I compiti a casa Perché cosa come quando - quanto Nei 38 paesi OCSE Tutti fanno i compiti a casa: 5 ore in media a settimana In Italia 9 ore in media (12 nelle famiglie abbienti, meno di 6 nelle famiglie
DettagliMETACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO
1) METACOGNIZIONE E STILI DI APPRENDIMENTO L'APPROCCIO METACOGNITIVO Lo studio delle funzioni del pensiero rende realmente capaci di organizzare, dirigere e controllare i processi mentali; adeguarli alle
DettagliI corsi di studio internazionali
SEMINARIO NAZIONALE Lo Spazio Europeo dell Istruzione Superiore: il ruolo delle rappresentanze studentesche Roma, 18-19 Aprile 2016 I corsi di studio internazionali Lorenzo Amico e Carla Salvaterra Indice
DettagliValerio Dimonte. Assessorato Tutela della Salute e Sanità A.Re.S.S.. Regione Piemonte Clinical governance
Assessorato Tutela della Salute e Sanità A.Re.S.S.. Regione Piemonte Clinical governance - Governo clinico: esperienze a confronto Torino 7 aprile 2008 Valerio Dimonte Università degli Studi di Torino
DettagliMonica Bravi e Andrea Pession
Monica Bravi e Andrea Pession La rete ospedale-territorio per la lotta al dolore 23 maggio 2012 L Accademia delle Scienze di Medicina Palliativa è una struttura operativa coordinata dalla Fondazione Isabella
DettagliPIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE
REALIZZAZIONE DI INTERVENTI FINALIZZATI ALLA REDAZIONE DEL NUOVO PIANO SOCIALE REGIONALE 2016-2018 Progettazione operativa IV Fase: Formazione PIANO ESECUTIVO DI FORMAZIONE Raggruppamento Temporaneo di
DettagliSchede di osservazione per la valutazione e certificazione delle competenze-chiave
Schede di osservazione per la valutazione e certificazione delle competenze-chiave Imparare ad imparare..(pag. 2) Progettare. (pag. 3) Comunicare.(pag 4) 4. Collaborare e partecipare. (pag 5) 5. Agire
DettagliE.C.M. - EDUCAZIONE CONTINUA in MEDICINA Regione del Veneto. Scheda di valutazione del gradimento dell evento FAD n. del
Valutazion e sponsor Valutazione scelta Efficacia formativa Qualità educativa e aggiornamento Caratteristiche generali E.C.M. - EDUCAZIONE CONTINUA in MEDICINA Regione del Veneto Cognome e Nome partecipante
DettagliDESTINATARI CREDITI DURATA SCADENZA ISCRIZIONI
Corso ECM L'audit interno nell'ambito dei sistemi regionali di prevenzione in sicurezza degli alimenti e sanità pubblica veterinaria in base al Regolamento CE 882/2004 Responsabili Scientifici: Manlio
DettagliPROGETTO ORIENTAMENTO
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Francavilla di Sicilia Via Napoli, 2 Francavilla di Sicilia(Me) Telefono 0942 981230 c.f.96005620834 c.u.ufal7m
DettagliDESCRIZIONE DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI DELLA RILEVANZA FORMATIVA
Provider n. 31 Titolo del Corso: MODELLI E METODI DI INSERIMENTO LAVORATIVO TIPOLOGIA Progetto di miglioramento ARCO TEMPORALE 10 ottobre 2016 31 dicembre 2016 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E MOTIVAZIONI DELLA
DettagliAnno scolastico Materia Classe TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI
Anno scolastico Materia Classe 2013-2014 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI 3 a 4 a B ITIS 1 TECNOLOGIE E PROGETTAZIONE DI SISTEMI ELETTRICI ED ELETTRONICI... 2 2 Classe 3 a
DettagliLE RISORSE DEL TERRITORIO E LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO DI SCUOLA
Intendenza Scolastica Italiana Ufficio processi educativi LE RISORSE DEL TERRITORIO E LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO DI SCUOLA Dobbiaco, 27 29 agosto 2008 Grazia Calcherutti DAL POF ALLA CLASSE LA REALIZZAZIONE
DettagliGabriele Peperoni. Segretario FNOMCeO
Gabriele Peperoni Segretario FNOMCeO Cernobbio 15/9/2009 I Fruitori E un Corso per la formazione degli operatori sanitari promosso a partire dal dicembre 2007 da MINISTERO DELLA SALUTE FNOMCEO IPASVI 2
DettagliOBIETTIVI PRIMO BIENNIO
OBIETTIVI PRIMO BIENNIO OBIETTIVI FORMATIVI COMUNI 1 ACQUISIRE UN COMPORTAMENTO CORRETTO 1a rispetta gli orari 1b rispetta le scadenze dell attività didattica 1c rispetta i locali, gli arredi, gli strumenti
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORI 48 ore. (ai sensi del Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013)
1 CORSO DI FORMAZIONE PER FORMATORI 48 ore (ai sensi del Decreto Interministeriale del 6 marzo 2013) 2 "Il vero segreto dell'apprendimento è avere sempre una mente da principiante, perchè nella mente di
DettagliMaster universitario di II livello Competenze e servizi giuridici in sanità. a.a. 2015/2016
Master universitario di II livello Competenze e servizi giuridici in sanità a.a. 2015/2016 Obiettivi e contenuti Il Master ha lo scopo di fornire a coloro che aspirano a svolgere un ruolo manageriale e
DettagliA.A. 2016/2017. Master Universitario di I livello in SPORT BUSINESS MANAGEMENT AND ADMINISTRATION
Università degli Studi di A.A. 2016/2017 Dipartimento Economia Master Universitario di I livello in SPORT BUSINESS MANAGEMENT AND ADMINISTRATION Il master si rivolge a giovani laureati in discipline socio-economiche,
DettagliProgetto Orientamento Scolastico
Progetto Orientamento Scolastico I. C. Serao sc. Secondaria di 1 grado a.s. 2015/ 2016 FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale
DettagliA.S. \ Programmazione del Consiglio di Classe. classe Sez.
Programmazione del Consiglio di Classe Docente Coordinatore Vecchio Ordinamento A.S. \ Economo-Dietista Liceo Scientifico Biologico Erica Programmazione del Consiglio di Classe classe Sez. MATERIA DOCENTI
DettagliOre settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi
Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali
DettagliEuropean Center of Education
STRUTTURA DEL MASTER Il Master Training of Educators of Infancy TraE Infancy è composto da complessive 1.500 ore di formazione annue corrispondenti a 60 CFU (crediti formativi universitari) per ciascun
DettagliCorso biennale di Perfezionamento in
Corso biennale di Perfezionamento in " Società della Conoscenza e Scuola delle Competenze " PERF. 28 I EDIZIONE Anni Accademici 2009/2010 2010/2011 TITOLO Società della Conoscenza e Scuola delle Competenze
DettagliGruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche
Gruppo di Lavoro della Conferenza sulla Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche C O N F E R E N Z A P E R M A N E N T E D E L L E C L A S S I D I L A U R E A D E L L A P R O F E S S
DettagliPIANO DI LAVORO INDIVIDUALE
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE G.V. GRAVINA CROTONE PIANO DI LAVORO INDIVIDUALE Anno Scolastico 2013/2014 MATERIA D INSEGNAMENTO SCIENZE NATURALI CLASSE III SEZ. B LICEO LINGUISTICO Prof.ssa Rachele
DettagliPANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione
UNITA DI APPRENDIMENTO DENOMINAZIONE PANE AL PANE Pane e farine nella tradizione della mia Regione COMPITO E PRODOTTO FINALE - Realizzazione di un impasto di frumento salato (pane comune, focaccia, focaccia
DettagliIstituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) PIANO DI LAVORO. Prof. MARIANELLI EDOARDO DISCIPLINA ECONOMIA AZIENDALE
Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. MARIANELLI
DettagliLe competenze curriculari di sicurezza nelle scuole: i risultati
La scuola sicura Lo sviluppo delle competenze di sicurezza nei curricula scolastici Le competenze curriculari di sicurezza nelle scuole: i risultati Bruna Baggio Dirigente scolastico - Referente Rete SPS
DettagliMinistero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale STAFF REGIONALE Questionario DOCENTI Gentile Docente, al fine di reperire informazioni
DettagliIL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM del
IL PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA alla luce del DM 850/2015 e della CM 36167 del 5-11-2015 Secondo quanto riportato dal DM 850 del 27/10/2015, il periodo di formazione e di prova è finalizzato specificamente
DettagliSviluppare il capitale umano
Sviluppare il capitale umano Fasi di un processo formativo: Analisi dei fabbisogni formativi Definizione degli obiettivi Progettazione del corso Erogazione del corso Valutazione dei risultati Processo
Dettagli