Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie neurodegenerative. Vincenza CALO
|
|
- Basilio Orlandi
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 GIORNATA PUGLIESE su FARMACO e PRODOTTI per la SALUTE II EDIZIONE Il farmaco per le diagnosi precoci e malattie rare Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie neurodegenerative Vincenza CALO Dottorato di Ricerca in Sintesi Chimica ed Enzimatica Applicata XXIII ciclo Dip.. Farmaco-Chimico Università degli Studi di Bari A. Moro
2 Ruolo dello ione Cu II nell aggregazione dell Ubiquitina: implicazioni per le malattie neurodegenerative Vincenza Calò, Fabio Arnesano, Giovanni Natile Università degli Studi di Bari, Dipartimento Farmaco-Chimico, Via E. Orabona 4, Bari, Italia La maggior parte delle malattie neurodegenerative (ND) mostra un meccanismo molecolare comune, basato sull alterazione del folding proteico e conseguente aggregazione con formazione di strutture amiloidi [1,2]. Tali aggregati proteici, accumulandosi a livello neuronale, possono impedire alla cellula nervosa di svolgere le sue normali funzioni fisiologiche e portare all apoptosi. Un ruolo importante nel promuovere l alterazione del folding proteico è svolto da alcuni ioni metallici, in particolare dallo ione rame [3]. La maggior parte delle proteine coinvolte nell insorgenza delle malattie neurodegenerative ha la capacità di legare lo ione Cu II e formare, a livello cellulare, inclusioni e placche contenenti anche Ubiquitina (Ub) [4,5]. Ub è una proteina che riveste un ruolo fondamentale nella degradazione proteica e possiede una struttura estremamente stabile e compatta. Abbiamo dimostrato recentemente che tale stabilità viene compromessa quando Ub lega Cu II[6]. In queste condizioni Ub subisce un estesa aggregazione in presenza di solventi organici e forma strutture anulari potenzialmente neurotossiche in presenza di bistrati fosfolipidici [7]. Al fine di approfondire la conoscenza dei meccanismi molecolari alla base dell aggregazione proteica, abbiamo prodotto un mutante di Ub (E16V) che, comportandosi come le proteine amiloidogeniche, può essere utilizzato come sistema modello per chiarire i meccanismi di neurodegenerazione. Una maggiore conoscenza di tali meccanismi è necessaria per la progettazione di farmaci in grado di inibire o di invertire l aggregazione proteica e offrire una possibilità di cura per le malattie neurodegenerative. [1] Soto C, Nature Reviews. 2003; 4: [2] Chiti F, Dobson CM, Annu Rev Biochem. 2006; 75: [3] Gaggelli E, Kozlowski H, Valensin D, Valensin G, Chem Rev. 2006; 106: [4] Ciechanover A, Brundin P, Neuron. 2003; 40(2): [5] Ross CA, Poirier MA, Nature Med. 2004; 10 Suppl: S [6] Milardi D, Arnesano F, Grasso G, Magrì A, Tabbì G, Scintilla S, Natile G, Rizzarelli E, Angew Chem Int Ed Engl. 2007; 46: [7] Arnesano F, Scintilla S, Calò V, Bonfrate E, Ingrosso C, Losacco M, Pellegrino T, Rizzarelli E, Natile G, PLoS One. 2009; 4(9): e7052. Glu18 Met1 Glu16 His68 Val
3 Malattie Neurodegenerative Le Malattie Neurodegenerative sono caratterizzate dalla perdita progressiva e selettiva di neuroni nelle aree motorie, sensitive o cognitive del SNC La terapia farmacologica attuale è sintomatica, non curativa Malattia di Parkinson Malattia di Alzheimer α-sinucleina β-amiloide (Aβ) Malattia di Huntington Sclerosi Laterale Amiotrofica Malattia di Creutzfeldt-Jacob (morbo della mucca pazza) Huntingtina Superossido Dismutasi 1 Prione Ciechanover and Brundin, Neuron Gaggelli, Kozlowski, Valensin D. and Valensin G., Chem. Rev Ad ogni malattia neurodegenerativa èassociata l alterazione della struttura nativa di una specifica proteina, definita amiloidogenica. 3
4 Meccanismo di fibrillazione proteica Proteina nativa Proteina misfolded Fibrilla Oligomero Alzheimer Parkinson Protofibrilla Huntington Creutzfeldt-Jakob Sclerosi Laterale Amiotrofica Soto, Nat Rev Neurosci Tutte le inclusioni e placche contengono Ubiquitina In seguito all alterazione della struttura nativa di una proteina si formano oligomeri, protofibrillee fibrille che danno origine a inclusioni e placche. Tali aggregati, che si accumulano a livello delle cellule nervose, contengono Ubiquitina.
5 Meccanismo di citotossicità monomero oligomero fibrilla membrana Ca II e altri ioni Cerf et al., Biochem. J Le specie dotate di maggior potere citotossico sono gli intermedi oligomerici capaci di interagire con le membrane cellulari e formare dei pori responsabili dell alterazione dell omeostasi ionica e della conseguente morte cellulare.
6 Ubiquitina (Ub) C-term Molto Compatta Met1 N-term Molto Stabile Molto Conservata Lys63 His68 L Ubiquitinaèuna proteina di 76 aminoacidi molto compatta, stabile e conservata negli organismi eucarioti.
7 Proteina Ub Ub Ub Condizioni Fisiologiche Proteasoma Peptidi La sua importante funzione fisiologica èquella di regolare il processo di degradazione proteica.
8 Ub Ub Ub Ub Proteina Condizioni Patologiche Proteasoma In condizione patologiche le proteine non vengono degradate dal proteasomama si accumulano come aggregati contenenti Ubiquitina.
9 Ubiquitina e Malattia di Alzheimer (AD) Aβ Ub Aβ+Ub Placche di tipo amiloide di AD contenenti ubiquitina rivelate attraverso immunofluorescenza Oddo, J. Cell Mol. Med Nel caso della malattia di Alzheimer gli aggregati di β-amiloide (Aβ) sono circondati da Ubiquitina.
10 Cu II Glu18 Met1 Glu16 Val His68 Ub nativa legata a Cu II Ub mutante E16V Studi di risonanza magnetica nucleare hanno permesso di identificare i siti di legame di Cu II sull Ubiquitina. L effetto del legame di Cu II può essere in parte mimato attraverso una mutazione del glutammato 16 in valina (mutante E16V) che neutralizza una carica negativa.
11 Aggregazione di ubiquitina in presenza di Cu membrane biologiche Cu II e Ub+Cu II 1 µm 1µm 1 µm monomero oligomero filamenti membrana 1µm Lo ione Cu II destabilizza l Ubiquitinadeterminando la formazione di oligomeri sferici che si organizzano in strutture anulari e possono formare filamenti estesi o pori all interno di membrane.
12 Analogia morfologica con oligomeri di β-amiloide Ub+Cu II β-amiloide Gli oligomeri anulari di Ubiquitina sono morfologicamente simili a quelli formati dal β- amiloide nella malattia di Alzheimer.
13 Aggregazione di ubiquitina mutante su superfici di quarzo UbE16V monomero oligomero quarzo Il mutante E16V di Ubiquitinapuò aderire a superfici di quarzo attraverso interfacce idrofobiche consentendo la caratterizzazione allo stato solido degli aggregati di tipo amiloide depositati.
14 Dipartimento Farmaco-Chimico, University of Bari: Prof. Giovanni NATILE Dr. Fabio ARNESANO Maurizio LOSACCO Vincenzo MANGINI Simone SCINTILLA Lab H Dipartimento di Chimica e Istituto di Biostrutture e Bioimmagini-CNR, University of Catania: Danilo MILARDI Enrico RIZZARELLI Dipartimento di Chimica, University of Bari: Annarosa MANGONE Chiara INGROSSO Elisabetta FANIZZA Francesco MILANO Massimo TROTTA National Nanotechnology Laboratory of CNR-INFM: Teresa PELLEGRINO Dipartimento di Chimica, University of Bologna: Giuseppe FALINI Simona FERMANI Giovanna TOSI
LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA
LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE CON STRUTTURA NON NATIVA VENGONO DEGRADATE ATTRAVERSO LA VIA UBIQUITINA- PROTEASOMA IL CONTROLLO DI QUALITA GARANTISCE
DettagliMalattie a carattere. Familiare (causa genetica, più casi nella stessa famiglia)
I meccanismi biochimici che sottintendono alle malattie neurodegenerative sono (sorprendentemente) pochi, inter-connessi e (sorprendentemente) comuni alle diverse malattie Malattie a carattere Familiare
DettagliFormazione delle strutture amiloidi_1
Formazione delle strutture amiloidi_1 Gli aggregati possono essere amorfi AMILOIDOGENESI Formazione delle strutture amiloidi_2 Gli aggregati possono essere strutturati monomero dimero monomero oligomero
DettagliLE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA
LE PROTEINE SINTETIZZATE VENGONO SOTTOPOSTE AD UN CONTROLLO DI QUALITA LE PROTEINE CON STRUTTURA NON NATIVA VENGONO DEGRADATE ATTRAVERSO LA VIA UBIQUITINA- PROTEASOMA IL CONTROLLO DI QUALITA GARANTISCE
DettagliCaterina Bendotti Dipartimento Neuroscienze
Caterina Bendotti Dipartimento Neuroscienze caterina.bendotti@marionegri.it Il cervello reagisce e comanda il nostro corpo attraverso il midollo spinale Le malattie neurodegenerative dell adulto Demenza
DettagliArgomenti di tesi disponibili presso il Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica
Argomenti di tesi disponibili presso il Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica G. Battistuzzi M. Borsari L. Paltrinieri A. Ranieri C. A.
DettagliParametri dell α-elica. residui/giro 3.6. passo dell elica
GRAFICO DI RAMACHANDRAN Parametri dell α-elica residui/giro 3.6 spazio/residuo passo dell elica 1.5 Å 5.4 Å 1 L α-elica può essere destabilizzata da interazioni tra i gruppi R: repulsione/attrazione elettrostatica
Dettagli30/10/2015. Molte proteine sono. intrinsecamente disordinate. o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura
Molte proteine sono intrinsecamente disordinate o destrutturate (IDP/IUP), cioè non hanno una struttura terziaria e/o secondaria stabile. Le IUP sono caratterizzate da - scarso contenuto in aa apolari,
DettagliEmivita delle proteine
Emivita delle proteine Ornitina decarbossilasi: 30 min, HMGCoA red: ~ 2-4 h Possiedono alto turn over inoltre: Enzimi nella biosintesi dei nucleotidi timinici (Ribonucleotide red, timidilato sintetasi)
DettagliLe malattie neurodegenerative della terza età
Le malattie neurodegenerative della terza età 4 Convegno medico: Le Patologie della terza età Associazione nonni e nonne -Kolaparambil Varghese Lydia Johnson Malattie neurodegenerative: Definizione Sono
DettagliUNIVERSITA DI GENOVA DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA LA RICERCA : COSA CI POSSIAMO ASPETTARE. Massimo Tabaton
UNIVERSITA DI GENOVA DIPARTIMENTO DI MEDICINA INTERNA LA RICERCA : COSA CI POSSIAMO ASPETTARE Massimo Tabaton Malattia di Alzheimer - Ipotesi dell Amiloide Indizi: L accumulo di amiloide è proporzionale
DettagliAlzheimer & Parkinson
Basi molecolari di malattie neurodegenerative Alzheimer & Parkinson Malattie da Misfolding di proteine Malattia Fibrosi Cistica Malattia di Huntington Malattia di Alzheimer Morbo di Parkinson Retinite
DettagliJournal club 12 giugno 2012 Dott.ssa Livia Bernardi Biologo genetista Centro Regionale di Neurogenetica Laboratorio di Genetica Formale e Molecolare
Journal club 12 giugno 2012 Dott.ssa Livia Bernardi Biologo genetista Centro Regionale di Neurogenetica Laboratorio di Genetica Formale e Molecolare INTRODUZIONE (1) La malattia di Alzheimer è caratterizzata
DettagliSTRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE
STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE PROTEINE 50% DEL PESO SECCO DI UNA CELLULA STRUTTURA intelaiatura citoscheletrica strutture cellulari impalcatura di sostegno extracellulare FUNZIONE catalisi enzimatica
DettagliUniversità degli Studi di Napoli Federico II
Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Farmacia Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Tesi sperimentale in Chimica Fisica "Caratterizzazione strutturale mediante diffrazione
DettagliRUOLO PROTETTIVO DEL MICROBIOTA INTESTINALE NEI MECCANISMI NEUROPATOLOGICI MEDIATI DA BETA-AMILOIDE
RUOLO PROTETTIVO DEL MICROBIOTA INTESTINALE NEI MECCANISMI NEUROPATOLOGICI MEDIATI DA BETA-AMILOIDE Dr. Paolo Mazzola Università degli Studi di Milano-Bicocca Dipartimento di Medicina e Chirurgia NeuroMI
DettagliTesi di Laurea in Scienze Biologiche
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PISA Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Tesi di Laurea in Scienze Biologiche Studi di citotossicità del peptide ß-amiloide (1-40) implicato nel morbo di Alzheimer
DettagliMorte Cellulare Programmata
Morte Cellulare Programmata Classificazione classica delle diverse modalità di morte cellulare - Morte cellulare di tipo I: apoptosi - Morte cellulare di tipo II: autofagia - Morte cellulare di tipo III:
DettagliTAPPE PRINCIPALI DELLA SINTESI PROTEICA. FORMAZIONE DEI PRECURSORI ATTIVATI (Aminoacil-tRNA): accoppiamento tra codice nucleotidico ed aminoacidi
TAPPE PRINCIPALI DELLA SINTESI PROTEICA FORMAZIONE DEI PRECURSORI ATTIVATI (Aminoacil-tRNA): accoppiamento tra codice nucleotidico ed aminoacidi SINTESI DEL POLIPEPTIDE SUI RIBOSOMI 3 fasi Inizio = Riconoscimento
DettagliProcessi microscopici al margine guida di un assone Solco di clivaggio
MICROFILAMENTI Contrattilità delle cellule muscolari Processi microscopici al margine guida di un assone Solco di clivaggio Sviluppo e mantenimento forma cellulare Struttura dei microvilli Corteccia cellulare
DettagliLa fissazione dell azoto
La fissazione dell azoto Complesso della nitrogenasi N +10H + + 8e + 16ATP N 2 + 10 H + 8e + 16ATP 2NH 4+ + 16ADP + 16P + H2 Metabolismo degli aminoacidi Metabolismo degli aminoacidi Gli aminoacidi
DettagliMALATTIE NEURODEGENERATIVE
MALATTIE NEURODEGENERATIVE MALATTIA DI PARKINSON MALATTIA DI ALZHEIMER COREA DI HUNTINGTON SCLEROSI MULTIPLA SCLEROSI AMIOTROFICA LATERALE (SLA) Misfolding proteine aminoacidi idrofobici (HSP) ubiquitinazione
DettagliGlutamatergic pathways in the brain
Glutamatergic pathways in the brain Principali vie glutammatergiche Vie cortico-corticali Vie corticotalamiche Vie extrapiramidali(corticostriatali) Vie ippocampali Altre vie glutammatergiche Proiezioni
DettagliL acido gamma-aminobutirrico dell acido glutammico acido glutammico decarbossilasi (GAD GABAα-chetoglutaricotransaminasi (GABA
3 4 5 L acido gamma-aminobutirrico (GABA) fu identificato nel 1950. Esso rappresenta il neurotrasmettitore inibitore più abbondante presente nel cervello dei mammiferi ed ha un ruolo rilevante nel controllo
DettagliGIORNATA PUGLIESE su FARMACO e PRODOTTI per la SALUTE II Edizione
rdini Farmacisti di Puglia CFIDUSTRIA Puglia GIRATA PUGLIESE su FARMAC e PRDTTI per la SALUTE II Edizione Il know-how della Facoltà di Farmacia nel settore della diagnosi precoce Marcello Leopoldo Professore
DettagliSTRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE
STRUTTURA E FUNZIONE DELLE PROTEINE PROTEINE 50% DEL PESO SECCO DI UNA CELLULA STRUTTURA intelaiatura citoscheletrica strutture cellulari impalcatura di sostegno extracellulare FUNZIONE catalisi enzimatica
DettagliModello per la struttura (presunta) di un RNA viroide: le lineette interne indicano i legami tra le basi complementari
Viroidi Agenti infettivi costituiti da una sola molecola di RNA circolare a singolo filamento (+ o -), ripiegato a formare regioni a doppia elica, prive di capside, sensibili a RNasi Aree a doppia elica
DettagliCos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo
Cos è la Fisiologia Scienza che studia la vita e le funzioni organiche dei vegetali, degli animali e dell uomo Cosa studia? Studia l omeostasi, ovvero tutti i processi con i quali è mantenuto costante
DettagliIl legame peptidico è polare
Scaricato da Il legame peptidico è polare SONO FAVORITE QUELLE CONFIGURAZIONI CHE CONSENTONO IL MAGGIOR NUMERO DI INTERAZIONI TRA LE PARTI DELLA CATENA POLIPEPTIDICA. A CAUSA DELLA POLARITA' DEL LEGAME
DettagliLa produzione di ROS è catalizzata da metalli legati a proteine
Stress Ossidativo La produzione di ROS è catalizzata da metalli legati a proteine Reazioni di Fenton e di Haber-Weiss SOD H 2 O 2 + O 2 O 2 - + Fe 3+ Fe 2+ + O 2 Fe 2+ + H 2 O 2 OH - + Fe 3+ + OH Catalasi
DettagliAUTOFAGIA. mangiare se stesso
AUTOFAGIA mangiare se stesso Autofagia Il processo che permette di veicolare parti della cellula nel lisosoma per la loro degradazione In realtà ci sono almeno tre tipi diversi di autofagia AUTOFAGIA Quando
DettagliLE PROTEINE: POLIMERI COSTITUITI DA 20 TIPI DI MONOMERI, I 20 AMINOACIDI
LE PROTEINE: POLIMERI OSTITUITI DA 20 TIPI DI MONOMERI, I 20 AMINOAIDI OGNI PROTEINA PUO ESSERE FORMATA DA MOLTE DEINE O ENTINAIA DI AMINOAIDI E SI LEGANO A FORMARE UNA ATENA NON RAMIFIATA La catena di
DettagliMorbo di Alzheimer. Demenza senile non segue il normale deterioramento delle strutture cerebrali o dell invecchiamento.
Morbo di Alzheimer Malattia neurologica a carattere progressivo ed irreversibile associata a specifiche alterazioni cerebrali istologiche e chimiche (placche neuritiche, masse neurofibrillari, distrofie
DettagliStruttura degli amminoacidi
AMMINOACIDI, PEPTIDI E PROTEINE AMMINOACIDI, PEPTIDI E PROTEINE AMMINOACIDI, PEPTIDI E PROTEINE Le proteine sono macromolecole costituite dall unione di un grande numero di unità elementari: gli amminoacidi
DettagliL esame del liquor. Dr. Federico Massa
L esame del liquor Dr. Federico Massa Jack et al. Lancet Neurol 2010 Olsson et al. Lancet Neurol 2016 2016 Scopo dello studio I. Variazione dei livelli di strem2 nel continuum AD II. Associazione tra strem2
DettagliUNITA DI RICERCA DI CAMERINO Direttore Scientifico: Prof. Alfredo Burini
UNITA DI RICERCA DI CAMERINO Direttore Scientifico: Prof. Alfredo Burini L attività di ricerca svolta nell anno 2014 ha riguardato la sintesi, la caratterizzazione e lo studio dell attività antitumorale
DettagliRimodulazione coerente con Negoziazione
Riepilogo Dipartimento Scienze della Vita Dipartimento Scienze della Vita Meccanismi di regolazione dell espressione genica Processi molecolari alla base di variabilità ed alterazioni genetiche e della
DettagliRimodulazione coerente con Negoziazione
Riepilogo Dipartimento Scienze della Vita Dipartimento Scienze della Vita Meccanismi di regolazione dell espressione genica Processi molecolari alla base di variabilità ed alterazioni genetiche e della
DettagliMalattie da accumulo lisosomiale
Malattie da accumulo lisosomiale Malattie da accumulo lisosomiale Patologie a trasmissione ereditaria nelle quali la mancanza di un enzima lisosomiale provoca l accumulo di lipidi o glucidi all interno
DettagliMATERIA CONDENSATA SOFFICE Materia Condensata Soffice: un moderno e vasto. campo di ricerca chimico-fisica
MATERIA CONDENSATA SOFFICE Materia Condensata Soffice: un moderno e vasto Un moderno e vasto campo di Ricerca Chimico-Fisica campo di ricerca chimico-fisica D. Gazzillo, A. Giacometti, e R. Fantoni Workshop
DettagliLa struttura delle proteine
La struttura delle proteine Funzioni delle proteine Strutturali Contrattili Trasporto Riserva Ormonali Enzimatiche Protezione Struttura della proteina Struttura secondaria: ripiegamento locale della catena
DettagliINSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO
SCUOLA MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2014/2015 CORSO DI LAUREA (o LAUREA Biotecnologie Mediche e Medicina MAGISTRALE) molecolare INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Tecnologie Biochimiche e Applicazioni
DettagliLe proteine sono polimeri lineari costituiti da unità base formate da oltre 40 amminoacidi. Possono assumere forme diverse a seconda della funzione
Le proteine sono polimeri lineari costituiti da unità base formate da oltre 40 amminoacidi Hanno elevato PM Possono assumere forme diverse a seconda della funzione svolgono molteplici funzioni Tra le proteine
DettagliRELAZIONE SULLO STAGE AL DIFI SEZIONE DI BIOFISICA
Autera Simone De Martini Valentina Liggieri Giovanni RELAZIONE SULLO STAGE AL DIFI SEZIONE DI BIOFISICA TUTORS: Francesca Pellistri, Silvia Siano, Andrea Gallo 27/02-03/03/ 2006 Lo stage al DIFI (Dipartimento
DettagliMalattia di Alzheimer
Malattia di Alzheimer Alois Alzheimer Birth: Jun. 14, 1864 Death: Dec. 19, 1915 3 November 1906 would be the first time the pathology and the clinical symptoms of presenile dementia would be presented
DettagliPrincipi di biologia TEMI - TRASVERSALI FONDAMENTALI IN BIOLOGIA E GENETICA
BIOLOGIA è la scienza della vita, che indaga le caratteristiche dei sistemi viventi Principi di biologia biologia animale biologia cellulare biologia molecolare programma interno morte ordine riproduzione
DettagliPatologia del sistema nervoso centrale (e amiloidosi) Principali aspetti
Patologia del sistema nervoso centrale (e amiloidosi) Principali aspetti Cellule del sistema nervoso centrale Neuroni Variabili per struttura e dimensioni all interno del SNC, e anche in singole aree,
DettagliImmunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI
Immunologia e Immunologia Diagnostica MATURAZIONE DEI LINFOCITI Il percorso di maturazione dei linfociti Sviluppo della specicifità immunologica I linfociti B e T avviano le risposte immunitarie dopo il
DettagliL ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA È GERARCHICA. Riduzionismo. Proprietà emergenti
L ORGANIZZAZIONE BIOLOGICA È GERARCHICA. Riduzionismo Proprietà emergenti ECOLOGIA: studio delle relazioni degli organismi tra loro e con il loro l ambiente. Organizzazione cellulare La CELLULA rappresenta
DettagliCOMPOSTI AZOTATI. derivanti dall ammoniaca AMMINE. desinenza -INA AMMIDE
COMPOSTI AZOTATI derivanti dall ammoniaca AMMINE desinenza -INA AMMIDE ANCORA AMMIDI RISONANZA A M M I D I Il legame ammidico ha parziale carattere di doppio legame per la seguente risonanza: Ammidi H
DettagliENZIMI. Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche.
ENZIMI ENZIMI Un enzima è un catalizzatore (acceleratore) di reazioni biologiche. Catalizzatore = sostanza in grado di accelerare lo svolgimento di una reazione chimica e quindi di aumentarne la sua velocità,
DettagliEME (Fe-PROTOPORFIRINA IX)
EME (Fe-PROTOPORFIRINA IX) 1,3,5,8-tetrametil 2,4-divinil 6,7-dipropionil-porfirina 1 Il ferro può formare sei legami di coordinazione 4 con gli azoti dell anello tetrapirrolico 2 perpendicolari al piano
DettagliLABORATORIO DI ANALISI BIO-FARMACEUTICA E FARMACEUTICA. Prof.ssa Manuela Bartolini Prof.ssa Rita Gatti
LABORATORIO DI ANALISI BIO-FARMACEUTICA E FARMACEUTICA Prof.ssa Manuela Bartolini Prof.ssa Rita Gatti Prof.ssa M. Bartolini Prof.ssa R. Gatti manuela.bartolini3@unibo.it rita.gatti2@unibo.it Daniele Tedesco
DettagliUniversità degli Studi del Sannio
Università degli Studi del Sannio Dipartimento di Scienze e Tecnologie Corso: Basi Genetiche delle Malattie (8 CFU) 3 Prova Intercorso, 29 Maggio 2104 Nome Cognome Matricola 1) La distrofia muscolare di
DettagliDiscipline biotecnologiche comuni CODICE INSEGNAMENTO 15105 ARTICOLAZIONE IN MODULI SI NUMERO MODULI 2 SETTORI SCIENTIFICO DISCIPLINARI BIO/10; BIO/13
FACOLTÀ MEDICINA E CHIRURGIA ANNO ACCADEMICO 2013/2014 CORSO DI LAUREA (o LAUREA Biotecnologie Mediche e Medicina MAGISTRALE) molecolare INSEGNAMENTO/CORSO INTEGRATO Tecnologie Biochimiche e Applicazioni
DettagliLezione del 24 Ottobre 2014
MECCANISMI MOLECOLARI DEGLI STATI PATOLOGICI MECCANISMI MOLECOLARI DELLE MALATTIE METABOLICHE Lezione del 24 Ottobre 2014 EZIOLOGIA Studia le cause che inducono un turbamento persistente dell omeostasi
Dettagligiunzioni comunicanti connessone cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali precoci veloci bidirezionali
La sinapsi Sinapsi elettriche giunzioni comunicanti ioni attraversano il canale centrale detto connessone presenti tra cellule gliali, muscolo liscio e cardiaco, neuroni del SNC negli stadi embrionali
DettagliCaratteristiche generali dei sistemi viventi
Caratteristiche generali dei sistemi viventi 1 Unicità chimica 2 Complessità ed organizzazione gerarchica 3 Metabolismo 4 Interazione ambientale: Regolazione e omeostasi 5 Riproduzione 6 Sviluppo 7 Evoluzione
DettagliDall RNA alle proteine. La traduzione nei procarioti e negli eucarioti
Dall RNA alle proteine La traduzione nei procarioti e negli eucarioti Codice genetico La sequenza dell mrna viene decodificata a gruppi di tre nucleotidi, e tradotta in una sequenza di amminoacidi 4 x
DettagliLe trasformazioni chimiche e fisiche della materia. Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti
Le trasformazioni chimiche e fisiche della materia Lezioni d'autore di Giorgio Benedetti INTRODUZIONE (I) VIDEO INTRODUZIONE (II) La comprensione delle proprietà delle sostanze e le trasformazioni che
DettagliProteine: struttura e funzione
Proteine: struttura e funzione Prof.ssa Flavia Frabetti PROTEINE dal greco al 1 posto costituiscono il 50% circa del peso secco della maggior parte degli organismi viventi composti quaternari (C, H, O,
DettagliIl ruolo potenziale dei biomarcatori. delle afasie primarie progressive
Università Vita-Salute San Raffaele Clinica Neurologica e Servizio di Neurofisiologia Clinica Direttore: Prof. G. Comi Il ruolo potenziale dei biomarcatori liquorali nella diagnosi e nella terapia delle
DettagliAGONISTI DEI RECETTORI DELLA DOPAMINA 2) Derivati non ergolinici
AGONISTI DEI RECETTORI DELLA DOPAMINA 2) Derivati non ergolinici L allontanamento dalla struttura lisergica porta i derivati non ergolinici a: Perdere affinità per recettori alfa adrenergici (eccetto Apomorfina)
DettagliBiol Cell Anim BIOTEC Esempi di Testi da utilizzare (sono equivalenti) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU)
http://www 3.unipv.it/webbio/anatcomp/freitas/freitas.html Insegnamento Biologia della Cellula Animale e Vegetale (9 CFU) Unità didattica: Biologia della Cellula Animale (6 CFU) Esempi di Testi da utilizzare
DettagliMALATTIA O COREA DI HUNTINGTON George Huntington USA
MALATTIA O COREA DI HUNTINGTON 1872 George Huntington USA 1850-1916 PATOLOGIA EREDITARIA (autosomica dominante) INCOORDINAZIONE MOTORIA DECLINO COGNITIVO IN ETA MEDIA SINTOMI movimenti intermittenti degli
DettagliAlberts et al., L ESSENZIALE DI BIOLOGIA MOLECOLARE DELLA CELLULA, Zanichelli editore S.p.A. Copyright 2005
La conversione dell informazione da una forma ad un altra è il punto critico della trasmissione e prende il nome di: TRASDUZIONE DEL SEGNALE Nella comunicazione cellulare: Molecola segnale Proteina recettore
DettagliCITOTOSSICITA
CITOTOSSICITA CITOTOSSICITA Citotossici sono gli effetti dei composti chimici che portano ad un alterazione delle funzioni cellulari che non rientra nei limiti fisiologici CITOTOSSICITA CITOTOSSICITA LA
DettagliSclerosi laterale amiotrofica. Prof.Franco Regli
Sclerosi laterale amiotrofica Prof.Franco Regli Sclerosi laterale amiotrofica La malattia fu descritta nel 1874 da Charcot Frequenza:ca 5-6 pazienti in una popolazione di 100.000 persone Sclerosi laterale
DettagliEsercitazione Esempi di domande del test intermedio
Esercitazione Esempi di domande del test intermedio Materiale occorrente : Calcolatrice Penna Matita Righello Gomma Severamente vietato servirsi di libri, appunti, telefoni cellulari Quindi..!!!!! la legge
DettagliAmminoacidi/peptidi/proteine. Chimica Organica II
Amminoacidi/peptidi/proteine Chimica Organica II Amminoacidi Chimica Organica II Amminoacidi Chimica Organica II Amminoacidi Chimica Organica II Amminoacidi Chimica Organica II II Amminoacidi: chiralità
DettagliAllegato A) REGIONE: SICILIA Area scientifica: Profilo: n posti: Linea strategica: Tematica di lavoro: Titolo di studio (vecchio ordinamento):
Area scientifica: (A.2) Scienze informatiche e Ingegneria dell'informazione Linea strategica: ICT per il settore marittimo-marino Tematica di lavoro: Tecnologie ICT e sensoristica per l'ambiente marittimo
DettagliASPETTI BIOCHIMICI E BIOMOLECOLARI DI PATOLOGIE DEGENERATIVE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALI Corso di laurea magistrale in Biologia sanitaria e cellularemolecolare Anno accademico 2018/2019-1 anno - Curriculum Biologia sanitaria ASPETTI
DettagliPrincipi di biologia Introduzione alla biologia
Principi di biologia Introduzione alla biologia Prof.ssa Flavia Frabetti BIOLOGIA è la scienza della vita, che indaga le caratteristiche dei sistemi viventi biologia animale biologia cellulare biologia
DettagliBiochimica delle proteine Prof. M. Bolognesi a.a. 2007/2008. Eloise Mastrangelo
Biochimica delle proteine Prof. M. Bolognesi a.a. 2007/2008 Eloise Mastrangelo Perché è importante determinare la struttura primaria delle proteine? 1. La conoscenza della sequenza amminoacidica delle
DettagliASPETTI BIOCHIMICI E BIOMOLECOLARI DI PATOLOGIE DEGENERATIVE
DIPARTIMENTO DI SCIENZE BIOLOGICHE, GEOLOGICHE E AMBIENTALI Corso di laurea magistrale in Biologia sanitaria e cellularemolecolare Anno accademico 2016/2017-1 anno - Curriculum Biologia sanitaria ASPETTI
DettagliNuove frontiere della biomedicina per lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche per il management delle malattie infettive e tumorali
Nuove frontiere della biomedicina per lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche per il management delle malattie infettive e tumorali Dipartimento di Scienze Biomediche, Sezione di Microbiologia
DettagliFABBISOGNO CALORICO kcal kcal
FABBISOGNO CALORICO DONNA UOMO 1500-2000 kcal 2000-2500 kcal Al contrario di quanto accade per i carboidrati e i lipidi non esistono riserve di proteine. Le proteine, come tutti i componenti cellulari,
DettagliCellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce.
La trasmissione sinaptica Cellula presinaptica e cellula postsinaptica. Il messaggio nervoso segue la direzione mostrata dalle frecce. 1 Microfotografia a scansione elettronica del corpo cellulare di un
DettagliArgomenti di tesi disponibili presso il Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica
Argomenti di tesi disponibili presso il Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica Gruppo di Chimica Bioinorganica e Bioelettrochimica G. Battistuzzi - bioinorganica M. Borsari - elettrochimica
DettagliDipartimento di Farmacia
Dipartimento di Farmacia 1) L esame è diviso in: PARTE A (Elementi di Biologia, Anatomia e Fisiologia Generale); PARTE B (Fisiopatologia della Nutrizione); 2) PARTE A e PARTE B possono essere sostenute
DettagliLa parete cellulare. Prof. Vincenzo Cuteri Dipartimento Scienze Veterinarie UNICAM
La parete cellulare Prof. Vincenzo Cuteri Dipartimento Scienze Veterinarie UNICAM Funzione della Parete Conferisce la forma al germe Continuità e notevole rigidità Il germe mantiene la stessa forma qualunque
DettagliPercorsi di chimica organica - Soluzioni degli esercizi del testo
ercorsi di chimica organica - Soluzioni degli esercizi del testo AITL 14 1. Il prefisso α negli α-amminoacidi sta ad indicare che il gruppo amminico, - 2, si trova sul carbonio alfa (carbonio legato al
DettagliFisiologia Umana - 6 CFU Docente: Loriana Castellani PROGRAMMA
Fisiologia Umana - 6 CFU Docente: Loriana Castellani PROGRAMMA Fisiologia cellulare: Membrana cellulare. Trasporto di ioni e molecole attraverso la membrana cellulare. Canali ionici, pompe e proteine vettrici.
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE CORSO MONODISCIPLINARE: BIOCHIMICA (6CFU)
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TERAMO CORSO DI LAUREA IN BIOTECNOLOGIE CORSO MONODISCIPLINARE: BIOCHIMICA (6CFU) Roberto Giacominelli Stuffler IL C.M. BIOCHIMICA È SUDDIVISO IN DUE UNITÀ DIDATTICHE: A) BIOCHIMICA
DettagliSezione di Farmacologia
GIORNATA PUGLIESE su FARMACO E PRODOTTI per la SALUTE II EDIZIONE IL FARMACO PER DIAGNOSI PRECOCI E MALATTIE RARE DOTTORATO IN SCIENZE BIOCHIMICHE E FARMACOLOGICHE Sezione di Farmacologia Capogrosso Roberta
DettagliMembrana, trasporti, nutrizione, enzimi
Membrana, trasporti, nutrizione, enzimi LA MEMBRANA PLASMATICA: - DETERMINA UNA COMPARTIMENTAZIONE; - FUNGE DA BARRIERA CON PERMEABILITA SELETTIVA; - TRASPORTA SOLUTI; - RISPONDE A SEGNALI ESTERNI; - PRESIEDE
DettagliCENTRO REGIONALE DI NEUROGENETICA
Journal Club 14/6/2012 Dott.ssa Maria Elena Conidi CENTRO REGIONALE DI NEUROGENETICA Malattia di Niemann-Pick di tipo C (NPC) è un disordine «neuroviscerale» (AR) con accumulo anomalo di colesterolo e
DettagliCome disarmare i tumori
Come disarmare i tumori Delia Mezzanzanica Unità di Terapie Molecolari Dipartimento di Oncologica Sperimentale e Medicina Molecolare Fondazione IRCCS Istituto Nazionale dei Tumori Il tumore ovarico è caratterizzato
DettagliMFN0366-A1 (I. Perroteau) - Trascrizione. Solo per uso didattico, vietata la riproduzione, la diffusione o la vendita.
MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Trascrizione 09_bct_2011 1 MFN0366-A1 (I. Perroteau) - Trascrizione NUCLEOLO Molti nuclei, contengono una o più strutture estremamente dense chiamate nucleoli, che sono i siti
DettagliPrincipi di Biochimica
Principi di Biochimica Augusto Innocenti Biologo Nutrizionista Perfezionamento in Biochimica e Biologia Molecolare Phd in Neurobiologia e Neurofisiologia Materia: Atomi e Molecole La materie è costituita
DettagliLuigi di Nuzzo Roberto Gradini FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE
Roberto Gradini FISIOPATOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO CENTRALE Opera coperta dal diritto d autore tutti i diritti sono riservati. Questo testo contiene materiale, testi ed immagini, coperto da copyright e
DettagliLaboratorio di Neurofarmacologia Molecolare
Laboratorio di Neurofarmacologia Molecolare Prof.ssa Patrizia Romualdi e Prof. Sanzio Candeletti Collaboratori Ricercatori Assegnisti di ricerca Dr.ssa Lucia Carboni Dr.ssa Francesca Caputi Laureato frequentatore
DettagliMagnani Giuseppe*, Santangelo Roberto*, Coppi Elisabetta*, Ferrari Laura*, Pinto Patrizia, Passerini Gabriella, Comi Giancarlo*
Magnani Giuseppe*, Santangelo Roberto*, Coppi Elisabetta*, Ferrari Laura*, Pinto Patrizia, Passerini Gabriella, Comi Giancarlo* VIII CONVEGNO UVA. 7 NOVEMBRE 2014. ROMA Istituto Superiore di Sanità. *Dipartimento
DettagliMUSCOLO. Muscolo striato scheletrico. FGE aa
MUSCOLO Muscolo striato scheletrico FGE aa.2015-16 Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli Muscolo scheletrico Muscolo liscio Muscolo cardiaco Tipi di muscoli
DettagliSummary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information.
LA MEMORIA Summary diagram of the acquisition and storage of declarative versus procedural information. Principali regioni encefaliche con funzione regolatrice BASI MOLECOLARI DEI PROCESSI DI MEMORIZZAZIONE
DettagliCOMPORTAMENTO ANFOTERO DEGLI AA
Proprietà acido-basiche degli aminoacidi FORMA NON IONICA Non esiste a nessun valore di ph FORMA ZWITTERIONICA È la forma prevalente a ph 7 COMPORTAMENTO ANFOTERO DEGLI AA CARICA NETTA +1 CARICA NETTA
Dettagli