La figura dello psicologo nel SIAN: report di 8 anni di esperienze. Enza P. Cela. Dirigente psicologo SIAN ASL FG sud
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1 La figura dello psicologo nel SIAN: report di 8 anni di esperienze Enza P. Cela Dirigente psicologo SIAN ASL FG sud
2 Dipartimento di Prevenzione ASL Unità Operative Complesse Igiene Pubblica Medicina del Lavoro Servizio Veterinario SIAN (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione) SIAN (Servizio di Igiene degli Alimenti e della Nutrizione: A)Igiene degli Alimenti (sicurezza alimentare, acque potabili, funghi, antiparassitari, ecc.) B)Igiene della Nutrizione Sorveglianza Nutrizionale Educazione Alimentare Dietetica della collettività Dietetica preventiva Psicologia della Nutrizione
3 Psicologia della Nutrizione Aspetti cognitivi, emotivi e comportamentali del cibo e del nutrirsi (scelta e uso degli alimenti, ecc.). Nutrizione atto non solo fisiologico, ma sociale, comunicativo relazionale, trasmette informazioni su di sé, sui rapporti interpersonali, sull ambiente identità (individuale\popolo) La prevenzione delle patologie alimentari (DCA, Obesità) e la promozione della salute dal punto di vista psicologico inerenti la nutrizione
4 Tipicità psicologica della prevenzione\promozione benessere e salute Prevenzione\promozione area psicologica Comportamenti\atteggiamenti (pensieri, emozioni, relazioni) legati a salute Metodi\modelli intervento psicologici (counseling ind.\gruppo, psicologia positiva, salutogenesi, life\work balance, ecc.), analisi variabili cognitive, emotive, relazionali e le attribuzioni di senso individuali e collettive legate alla salute(1) 1)Parere sulla Prevenzione\Promozione in ambito psicologico, CNOP, Novembre 2012, pag
5 Programmi dell area di Nutrizione del SIAN ASL FG Okkio alla salute (sc. Primarie 1 ) HBSC (primarie 2, I classi secondarie) Passi argento (comunità anziani) sorveglianza nutrizionale Celiachia (corsi formaz OSA) S.B.A.M.(primarie 1 ) Porta la frutta a scuola * (primaria) educazione Far pace con il cibo*(secondaria) nutrizionale Mamme in gamba*(ultime classi second.) Med Food Anticancer Program*(adulti)
6 Attività generali dell U.O. Psicologia della Nutrizione Prevenzione dei DCA nelle scuole Med Food Anticancer Program (fase resilienza) Prevenzione delle recidive del Med Food Anticancer Program Consulenze di psicologia della Nutrizione (colloqui clinici) Femminile Plurale (informazioni, invii, aggiorn., ecc) Aggiornamenti Relazioni convegni Docenze Pubblicazioni Prospettive (educ. Nutriz. donne immigrate, ecc.)
7 La fase della resilienza
8 Articolazione del programma FASE PRELIMINARE: Formazione docenti Arruolamento partecipanti 7 settimane I N T E N S I V A 11 settimane 4 settimane R E S I L I E N T E Formazione Esperienziale Sincretica 4 workshop comportamentali 4 workshop cognitivi
9 La resilienza Quando la vita rovescia la nostra barca, alcuni affogano, altri lottano strenuamente E la capacità di reagire alle avversità e riappropriarsi della vita (Hasson G. - Hadfield S., 2011) che ognuno di noi può possedere e usare La resilienza indica la nostra capacità non solo di resistere ai colpi della vita, ma anche di mantenere in atto un cambiamento così importante per la nostra salute come quello qui esposto (alimentazione, attività motoria, serenità mentale, ecc.) E profondamente legata all autostima e necessita di apertura mentale, attitudine a pensare in modo positivo, atteggiamento socievole, capacità di chiedere aiuto, ecc. per risalirvi sopra. Gli antichi connotavano il gesto di tentare di risalire sulle imbarcazioni rovesciate con il verbo resalio. Forse il nome della qualità di chi non perde mai la speranza e continua a lottare contro le avversità, la resilienza, deriva da qui.(1) 1)Trabucchi Pietro, Resisto dunque sono, Corbaccio, Milano, 2007
10 Obiettivo: rinforzo al cambiamento di abitudini alimentari, tenendo conto delle tre componenti di un atteggiamento La sola informazione non garantisce l acquisizione di determinate abitudini alimentari. Nel MFAP non si danno solo informazioni teoriche, ma si promuovono tali abilità considerando le tre componenti di un atteggiamento: Cognitiva Emotiva Comportamentale Cognitiva: pensieri, aspettative, sogni, ecc. discriminazione percettiva (testa) Emotiva: sensazioni, emozioni, sentimenti sensibilizzazione, coinvolgimento, esperienza positiva (cuore) Comportamentale: azioni, comportamenti, condotte iniziazione comportamentale (mani)
11 Impossibile v isualizzare l'immagine. La memoria del computer potrebbe essere insufficiente per aprire l'immagine oppure l'immagine potrebbe essere danneggiata. Riav v iare il computer e aprire di nuov o il file. Se v iene v isualizzata di nuov o la x rossa, potrebbe essere necessario eliminare l'immagine e inserirla di nuov o. La fase di resilienza del MFAP Scopo: rinforzare le abilità conseguite nella parte intensiva, consolidare i cambiamenti, a)rafforzando la propria motivazione a partecipare al programma, b)analizzando gli eventuali ostacoli a realizzare il MFAP, c)adattando meglio il programma a sé (tailoring), ecc. Più il programma di cambiamento alimentare è personalizzato, più è probabile che un individuo presti attenzione, ricordi e trovi più rilevanti le informazioni su misura rispetto a quelle standard(1) Tempo: quattro incontri uno a settimana di 2 workshop ciascuno. In aggiunta si possono richiedere degli incontri individuali con la psicologa, laddove ciò sia necessario (per prevenzione recidive percorso a parte psicologico). 1)Conner M. Armitage J., La psicologia a tavola, Il Mulino, Universale Paperbacks, Bologna, 2008
12 La teoria sociocognitiva Al centro del cambiamento: L AUTOEFFICACIA Albert Bandura Autoefficacia: teoria e applicazioni, Erickson, Trento, 2000 è la convinzione di avere la capacità di produrre effetti con le proprie azioni, esercitare un potere causale, generare azioni mirate a scopi fiducia nelle proprie capacità di mettere in atto un dato comportamento (es. seguire uno stile di vita sano). Più è alta, più è probabile che si realizzi quel comportamento. Antropologia: + la persona non è solo in balìa delle pulsioni, né è solo un ripetitore di copioni preordinati, ma è agente attivo del proprio destino, portatore di AGENTIVITA (human agency) l'apprendimento avviene anche osservando altre persone attraverso un processo di modellamento l'accento è posto sulle strutture cognitive alla base dei comportamenti, in termini di aspettative, attribuzioni causali, valutazioni sulle capacità proprie ed altrui in un dato ambiente.
13 Le convinzioni di Autoefficacia Influenzano: Fonti di autoefficacia 1)Azione diretta: i successi costruiscono fiducia in propria efficacia, gli insuccessi la azioni da intraprendere, indeboliscono, specie se si verificano prima quantità di tempo investito del consolidamento del senso di efficacia perseveranza vs. 2)Esperienza vicaria: ostacoli\insuccessi apprendimento osservativo resilienza vs. avversità quantità di stress o depressione confronto sociale provate in situazioni difficili modelli di risultati personali padroneggiamento\fronteggiamento 3)Persuasione verbale 4)Stati fisiologici\affettivi (es. depressione)
14 Autoefficacia e salute: principale curatore della Costrutto prezioso in sanità: se le persone credono di poter propria salute è la persona produrre risultati desiderati (es. prevenire danni), sono molto motivate ad agire e a perseverare nelle difficoltà Nel modello di salute biopsicosociale dove salute dipende da stile di vita (abitudini) e qualità ambiente, il senso di autoefficacia è essenziale per spiegare\prevedere\cambiare comportamenti in ambito clinico, educativo, sportivo, sociale, politico Focus sulla promozione della salute non sull eliminazione della malattia. Parole chiave: empowerment, responsabilità Dalla patogenesi (modello biomedico) alla salutogenesi (modello biopsicosociale) Non solo prevenire i fattori di rischio e di malattia, ma soprattutto promuovere stati di benessere soggettivi e personalizzati con l acquisizione di comportamenti salutogeni
15 COSA FARE Fornire a persone strumenti per gestire abitudini: conoscenze e abilità per controllo su abitudini e condizioni ambientali che minacciano salute Creare ambienti fisici e sociali più salubri IN DETTAGLIO 1)Adozione nuovi pattern di comportamento 2)Generalizzazione dei nuovi pattern in situazioni diverse 3)Mantenimento nel tempo = senso di efficacia resiliente per superare inevitabili difficoltà (Sviluppo strategie padroneggiamento e fronteggiamento)
16 Programmi psicosociali per la salute secondo la teoria socio-cognitiva 1)Informazione= calibrata (tailoring), troppi rischi effetto boomerang 2)Autoregolazione (solo motivazione insufficiente) automonitoraggio (diario alimentare\psicologico) obiettivi prossimali (chiari, accettati, ecc.) auto\incentivi (materiali, morali) 3)Sviluppo autoefficacia nelle difficoltà 4)Sostegno sociale
17 In particolare, secondo la Teoria socio-cognitiva I programmi per il cambiamento alimentare aumentano l autoefficacia se contemplano (1): assaggi di cibo dimostrazioni pratiche apprendimento attivo insegnamento di abilità Tali aspetti sono contenuti nel Med Food (1) ) Conner M. Armitage J., La psicologia a tavola, Il Mulino Universale Paperbacks, Bologna, 2008, pag.117
18 Programma della fase di resilienza: parte comportamentale (2 incontri) I incontro: Introduzione alla fase della resilienza (motivazione) I workshop: Sul mangiare a casa (strategie) II workshop: Sul mangiare fuori casa (strategie) II incontro III workshop: Adottare uno stile di vita attivo (Prima parte) (strategie) IV workshop: Adottare uno stile di vita attivo (Seconda parte) (strategie)
19 Programma della fase di resilienza: parte cognitiva (2 incontri) 1 incontro (2 workshop) I workshop. Rinforzare la motivazione: Lo stile di vita Mediterraneo (diapositive) Trailer del film Super size me (stile di vita nordoccidentale) Confronto tra i due stili di vita mostrati e considerazioni sul proprio modo di alimentarsi Pausa II workshop: Analisi delle difficoltà incontrate nel MFAP e strategie per affrontarle. Rinforzo abilità Discussione su proprie difficoltà incontrate e sul modo individuale di superarle Strategie (standard) per affrontare gli ostacoli: tecnica dei 4 passi Merenda offerta dal conduttore (convivialità) Assegnazione di compiti (ricette) 2 incontro (2 workshop) III workshop. Rinforzare la motivazione e la soddisfazione per i risultati raggiunti Trailer del film Our daily bread Trailer del film Focaccia blues Commenti ai film Pausa IV workshop: Sintesi di quanto appreso durante il corso enfatizzando l empowerment individuale e come sono state superate le difficoltà Feedback ai partecipanti: rinforzo positivo ai cambiamenti acquisiti e prospettive sul futuro Conclusioni e foto ricordo eventuale Assaggi di piatti realizzati dai corsisti
20 Rinforzo motivazionale Le dimensioni della via mediterranea all alimentazione Lo spazio Il tempo Le relazioni La cultura Le 4 dimensioni rimandano tutte alla convivialità che è una forma di socialità ricca, articolata, costruttiva, serena data dal cibo e dal rapporto con esso.
21 Analisi difficoltà e strategie per superarle: 4 passi Passo 1. Identificare i vantaggi dell alimentazione anticancro e dello stile di vita attivo riportandoli su post-it da porre nel proprio ambiente (sul frigorifero, specchio del bagno, sulla propria agenda, ecc.) Passo 2. Rileggerli più volte al giorno per rinforzare la motivazione. Passo 3. Pensare a ciò che si è già riusciti a cambiare (es. diminuire l assunzione di dolci, iniziare\incrementare l attività motoria, ecc.) congratulandosi con se stessi. Passo 4. Identificare gli ulteriori eventuali ostacoli e pianificare il loro superamento.
22 Insegnamento\Rinforzo di abilità
23 Il rinforzo sociale più importante: la convivialità Culmina con la convivialità, che avviene al termine di un incontro ricco di informazioni, esperienza diretta (visione del film) e condivisione Atmosfera di accettazione, cordialità, cooperazione; facilita le persone a esprimere difficoltà e successi. Si alterna teoria e pratica, individualità e gruppo Approccio esperienziale: si privilegia l esperienza diretta alla spiegazione teorica. Ad es., i film-documentario scelti trattano tutti dello snaturamento prodotto dalla nostra alimentazione a partire dall origine (coltivazione, allevamento, ecc.), alla trasformazione, distribuzione e vendita dei prodotti e mostra gli esiti aberranti che ne scaturiscono. I film producono sullo spettatore un forte impatto che induce a riflettere sulle proprie scelte alimentari e su come esse siano o meno salutari.
24 Med Food Anticancer Program Prevenzione recidive Obiettivi: rinforzo empowerment individuale e responsabilità (aumento loro potere guarigione\benessere, cose apprese, qualità della vita, ecc.), coltivando emozioni positive e spiritualità\interiorità. Numero incontri: 5 Strumenti utilizzati: Colloquio clinico, Test valutazione personalità, Test sullo stato psichico attuale (Istituto dei Tumori Genova), Diario psicologico (narrazione di sé) Tecniche: brainstorming, rilassamento e mindfulness (atteggiamento di osservazione della propria mente decentrandosi) Al termine: convivialità (rinforzo abitudini alimentari corrette)
25 Il lavoro psicologico di gruppo è un laboratorio dove i pazienti imparano Nuova scala di valori Gusto di ogni momento Vivere come se fosse l ultimo giorno Ringraziare la vita per com è andata Essere più comprensivi verso chi soffre rafforzare i rapporti umani Più grinta Rafforzata la sicurezza in sé, il carattere Paura tornare vecchio stile convulso, vecchia scala valori Amicizia: sincerità, vicinanza, aiuto, incoraggiamento
26 DIARIO PSICOLOGICO C ognom e e N om e settim ana dal al E m ozioni Sentim enti Sensazioni Idee, pensieri E sperienze P rogetti A zioni O sservazioni (a cura della psicologa) L unedì M artedì M ercoledì G iovedì V enerdì Sabato D om enica + - totale
27 STRALCI DA UN DIARIO DI UNA PARTECIPANTE ci sono poi le amicizie: quelle vere, quelle che sostituiscono, se le condizioni di vita hanno comportato lontananze, i parenti della tua famiglia, le sorelle non di sangue ma di cuore. Così è stato anche nel gruppo dell ASL. Parlare con loro delle tue paure, sdrammatizzare con chi sai che non ride per disinteresse o superficialità ma per aiutarti a ridicolizzare il mostro, ti permette di rilassarti, di dire tutto, tutti i tuoi pensieri, di scherzare sul mostro e ironizzarci.
28 Med Food Anticancer Program Prevenzione recidive relax e mindfulness
29 Med Food Anticancer Program Prevenzione recidive
30 Prevenzione DCA Far pace con il cibo
31 Alcuni dati sui DCA: quando ad ammalarsi è un epoca(1) 2 milioni di persone in Italia Decine di milioni di giovani nel mondo si ammalano ogni anno Rapporto Femmine-maschi 10:1 Giovani tra anni = 10%. Su 100 ragazze 10 soffrono di qualche disturbo collegato all alimentazione, 1-2 forme più gravi (AN, BN), il resto manifestazioni cliniche transitorie e incomplete (DCA NAS) Espressioni nuove: Bigoressia, Ortoressia, Drunkoressia 1)Il coraggio di guardare. Prospettive e incontri per la prevenzione dei DCA, Atti del Seminario, Todi ottobre 2009, pagg. 19ss
32 Caratteristiche dei programmi di prevenzione DCA più efficaci (1) Prevenzione selettiva vs. prevenzione universale Programmi interattivi vs. didattici Diretti a studenti più anziani (più di 15 anni) vs. studenti più giovani (11-12 anni) Somministrati da professionisti vs. provider endogeni (insegnanti, consulenti) Contenuti specifici (accettazione corpo, induzione dissonanza cognitiva su interiorizzazione ideale di magrezza, ecc.) vs. generici (gestione stress) Interventi di salute pubblica (creare ambienti più sani e con meno fattori di rischio) vs. individuali 1)Conferenza di consenso Disturbi del Comportamento Alimentare negli adolescenti e nei giovani adulti. ISS, Roma, 2425 ottobre 2012; Dalle Grave R., Prevenzione dei Disturbi dell Alimentazione in Emozioni e cibo, Agosto 2013
33 Far pace con il cibo Obiettivi: informare i ragazzi sui principi di una sana alimentazione e di un corretto stile di vita promuovere l autoaccettazione, il benessere fisico e psichico. Attenzione a: pericolosità dei nuovi modelli di bellezza, se estremizzati; l aspetto fisico è solo uno tra i tanti tasselli nel mosaico di valori con cui giudicare se stessi.
34 Metodologia La dissonanza cognitiva (incompatibilità tra comportamento e convinzioni proprie) è uno stato di tensione spiacevole che spinge la persona ad un cambiamento cognitivo al fine di ridurre tale incompatibilità. Nella prevenzione dei DCA si è ipotizzato che le persone che hanno interiorizzato l ideale di magrezza prendendo una posizione contro di esso volontariamente, possano ridurre il grado con cui appoggiano questo ideale se ricevono altre informazioni più sane e corrette. Dalla riduzione dell interiorizzazione dell ideale di magrezza dovrebbe scaturire una diminuzione dell insoddisfazione corporea, della dieta e delle emozioni negative connesse. Tutto ciò dovrebbe poi portare ad una riduzione dei comportamenti a rischio. Il cibo da oggetto di paura o mezzo di scarica di rabbia, frustrazioni, ecc. può diventare alleato della salute e della bellezza (Cibo Amico). Incontri interattivi Laboratori del gusto
35 Fasi 1)Riunione con genitori e docenti e impostazione del programma 2)Screening sugli studenti del 2-3 anno da fare in tutte le classi 3)Programma mirato ad alunni a rischio: (1) I incontro: La corretta alimentazione e il sano stile di vita con merenda salutare portata dai ragazzi e dai conduttori (laboratorio del gusto) (Nutrizionista) II incontro: Il corpo e i suoi miti e al termine laboratorio del gusto (Psicologa) 4)Colloqui clinici individuali ed eventuali convocazione dei genitori, invii presso strutture specializzate, ecc. 5)Sintesi finale con genitori e docenti 1)2 Edizione Strategie Educative sui Disturbi dell Alimentazione e sull Obesità per il grande pubblico e studenti, novembre 2006, Verona, Positive Press 2006
36 Screening DCA Questionario sulle abitudini alimentari (D Ambrosio) EAT-26 (Garner et al. 1986) cut-off punteggio 20; risposta positiva ad almeno uno dei 5 item del subtest Scheda di approfondimento per i casi a rischio (Cela) e colloquio clinico Invio strutture specialistiche in caso di DCA conclamato
37
38 Prevenzione Disturbi Alimentari nelle scuole a.s. 2012/13 PREVENZIONE DISTURBI ALIMENTARI (DCA) corsi scuole incontri Tot Alunni tot Volta 141 Tot Marconi 24 M F M F
39 Alunni a rischio a.s. 2012/13 tot. 34%, M 17%, F 17% Alunni a rischio Volta Marconi Totale M F M F
40 Prevenzione Disturbi Alimentari nelle scuole PREVENZIONE DISTURBI ALIMENTARI (DCA) corsi scuole incontri Tot Alunni M 642 F 632
41 Alunni a rischio tot.35,16% M 18,91% F 16,24% Alunni a rischio Volta Marconi Totale M F M F M F
42 Aspetti critici Proposte della scuola discordanti con le nostre Modelli familiari e scolastici in antitesi con i nostri Poco tempo dedicato a questo tema
43 Osservazioni Costi per la cura DCA «difficilmente sanabile» The Lancet (2010, febbraio, n.375, pp ) soprattutto anoressia nervosa: malattia a più elevata mortalità (più alto rapporto tra numero di morti e n. di malati). Per ogni persona con DCA migliaia di euro; per ogni ASL milioni di euro Costi per la Prevenzione = ridotti approssimativamente a 1\30 CONCLUSIONI: investire sulla prevenzione!
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