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1 la capacità d ingestione degli alimenti

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3 Gli animali non possono assumere quantità illimitate di alimento Alimento a disposizione Alimento ingerito Limite d ingestione Perciò per formulare la razione occorre anche conoscere la capacità d ingestione degli alimenti

4 la capacità d ingestione degli alimenti Una volta determinati i fabbisogni e le caratteristiche nutritive degli alimenti, occorre procedere alla formulazione della razione. La razione è la quantità di alimenti somministrata all animale nel corso delle 24 ore. Un alimento si caratterizza anche per la sua concentrazione, cioè per il volume di alimento che deve essere ingerito per potere fornire una data quantità di energia e di sostanze nutritive. Ciascun animale ha, d altra parte, una capacità di ingestione ben definita, che rappresenta il limite di assunzione.

5 L'assunzione di sostanza secca nella bovina da latte L'assunzione di S.S. viene calcolata per determinare la quantità di cibo assunta dalla bovina e si può definire come la quantità di alimenti che la vacca consuma dopo che è stata tolta tutta l'acqua dal cibo contenente umidità. Questa definizione rende possibile un confronto nell'assunzione d'alimenti in razioni di diverso tipo (es. una razione a fieno con una ad insilato).

6 L'assunzione di sostanza secca nella bovina da latte Razioni per bovine da latte di 6 quintali con una produzione di 10 kg di latte al giorno Solo pascolo Pascolo con integrazione Unifeed Razione secca kg tq kg ss kg tq kg ss kg tq kg ss kg tq kg ss Erba di pascolo 70,0 14,0 45,0 9,0 Fieno 4,0 3, Silomais 15,0 4,5 Concentrato 1,5 1,4 2,5 2, totale 70,0 14,0 54,0 14,0 25,0 13,4 15,5 14.0

7 L'assunzione di sostanza secca nella bovina da latte Bisogna massimizzare l'assunzione di Sostanza Secca (S.S.): più alimento la bovina ingerisce, più aumentano le opportunità di sfruttare il suo potenziale di produzione lattea PIU'ALIMENTO = PIU' LATTE

8 INGESTIONE ALMENTARE L ingestione volontaria indica la quantità di alimento ingerita da un animale durante un determinato periodo di tempo in cui essi hanno libero accesso all alimento Quantità di SS ingerita nelle 24 h L ingestione giornaliera complessiva può essere suddivisa nei singoli pasti che non sono uniformemente distribuiti nelle 24 h essendo suddivisi in grandi pasti (6-7) e altri di minore entità. La quantità di alimento ingerita nell unità di tempo rappresenta il ritmo di ingestione.

9 INGESTIONE ALMENTARE L animale è indotto ad iniziare un pasto dallo stato di fame mentre la sazietà lo induce a terminarlo Il limite di sazietà può essere segnalato al cervello dai recettori gastro intestinali ed epatici e da quelli orofaringei i recettori possono percepire stimoli di tipo fisico (meccano recettori) o di tipo chimico (chemio recettori). Esistono anche dei termorecettori che permettono una regolazione dell ingestione in funzione della temperatura dell alimento e degli osmorecettori in grado di valutare la pressione osmotica del rumine. Vi sono poi altri fattori tra cui la concentrazione ematica di alcuni metaboliti ed ormoni, stimoli nervosi e mediatori chimici

10 INGESTIONE ALMENTARE Il consumo di SS viene dunque regolato: dal limite fisico capacità del rumine possibilità di distensione degli organi del digerente accumulo di grasso addominale gravidanza inoltrata motilità reticolo-ruminale velocità di transito dimensione e imbimbizione delle particelle dal limite biochimico o energetico concentrazione degli AGV prodotti nel rumine e in particolare del C 4 (meabolismo neoglucogenico)

11 Assunzione di Sostanza Secca (SS) in base alle Unità energetiche e Unità d ingombro Unità d assunzione (SS% kg PV) Limite fisico a 1 b Limite fisiologico c Unità energetiche (UFL% kg SS) Unità d ingombro (NDF% kg SS) Relazione reciproca tra le caratteristiche della dieta e l assunzione di Sostanza secca (Mertens, 1987)

12 Il limite fisico all assunzione: Lo spazio disponibile Il volume disponibile nei prestomaci è dato: dallo sviluppo dei prestomaci, che è funzione della taglia dell'animale e quindi anche del peso vivo; dalla velocità di svuotamento del tubo digerente (rumine e reticolo in particolare), cioè dal tempo necessario per ridurre gli alimenti in piccole particelle.

13 Ingestione nei ruminanti Ruolo dello stato di riempimento del rumine Il rumine è caratterizzato v olume limitato capacità di distensione delle pareti limitata L ingeribilità dipende dalla velocità di svuotamento dipende principalmente dal tempo di degradazione delle membrane masticazione azione microbica

14 Il limite fisico all assunzione: Lo spazio disponibile dipende dal buon funzionamento del rumine, dall'entità della masticazione e della ruminazione (fondamentale per i foraggi) e dall'attività microbica, quindi, in ultima analisi, dalla digeribilità e degradabilità ruminale degli alimenti. Posto che il limite all'assunzione sia dato dallo spazio disponibile, è ovvio che, nell'arco della giornata, la quantità di alimento assunta può essere superiore se i prestomaci si svuotano rapidamente.

15 Il limite dell ingombro dipende dal volume dei prestomaci e dalla digeribilità dell alimento Foraggi poco digeribili ( alto ADL) Con alimenti ingombranti (elevate quantità di parete cellulare, coè alto ADF) l animale smette di assumere cibo a causa del limite fisico dato dalla capacità di contenimento del rumine. Foraggi di buona digeribilità ( basso ADL) < < < < < < < < < < < < I l rumine si svuota lentamente e non consente una sufficiente assunzione di SS. L animale ha lo stomaco pieno, ma ha fame di energia. I l rumine si svuota rapidamente e, nell arco delle 24 ore, l animale può tentare di sopperire alla fame di energia con l ulteriore assunzione di alimento. Rispetto al caso precedente si ha un aumento del consumo di SS. A causa del limite fisico della capacità ruminale, le attuali produzioni delle lattifere non possono essere coperte da razioni composte esclusivamente da foraggi, sia pure di buona qualità

16 Il limite fisiologico all assunzione: Il fabbisogno energetico Anche la concentrazione energetica della dieta condiziona la capacità di assunzione dell'alimento: con razioni povere di energia l'animale tende a consumare più cibo nel tentativo di soddisfare la propria "fame di energia"; con razioni ad alta digeribilità e ricche di energia lo stimolo all'ingestione iniziale si abbatte quando viene coperto il fabbisogno energetico (attenuazione dell'appetito).

17 Il limite fisiologico all assunzione: Il fabbisogno energetico Il fabbisogno energetico condiziona l'assunzione volontaria di alimento. La richiesta energetica della vacca dipende fondamentalmente dalla quantità di latte prodotto e dal suo contenuto di grasso. Altri elementi importanti sono lo stadio di lattazione e lo stato di ingrassamento. Poiché il fabbisogno energetico non è costante ne deriva che anche la capacità di ingestione presenta variazioni rilevanti nell'arco della lattazione stessa.

18 Il limite dell energia dipende dal fabbisogno energetico dell animale, dall apporto energetico della dieta e dalla velocità di degradazione della dieta Con alimenti ricchi di glucidi facilmente fermentescibili e digeribili (mangimi e foraggi verdi giovani) l animale può smettere di assumere cibo prima che sia raggiunto il limite fisico della capacità ruminale. Il blocco della fame è collegato alla concentrazione ruminale di AGV (proprionico e acetico in particolare). Blocco dell appetito Soddisfacimento momentaneo del fabbisogno energetico Fatti salvi errori nel razionamento (composizione della razione e tecniche di somministrazione), le attuali produzioni di latte, e quindi gli elevati fabbisogni energetici, difficilmente rendono possibile questa situazione

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20 Il limite fisiologico all assunzione: Il fabbisogno energetico Per vacche a media-alta produzione il limite all'ingestione non dipende dal fabbisogno di energia ma è legata a: ingombro degli alimenti velocità di svuotamento del rumine in altri termini a come è composta la razione ed alla sua digeribilità

21 INGESTIONE DI SS I fattori influenzanti il consumo di SS possono dipendere: dall animale: capacità del digerente e fabbisogno di nutrienti - capacità di ingestione- dagli alimenti: qualità dei foraggi, rapporto foraggio concentrato appetibiltà - ingeribilità-

22 Capacità d ingestione dell animale: la capienza del digerente La capacità del digerente dipende in prima istanza dalla grandezza del rumine e quindi dal peso vivo degli animali. Animali più grandi potranno ingerire una maggiore quantità di alimento

23 INGESTIONE DI SS L animale: il fabbisogno energetico In generale gli animali mangiano allo scopo di soddisfare il loro fabbisogno energetico: se questo viene soddisfatto l animale cessa di mangiare altrimenti tende a mangiare di più se ne ha la possibilità. Il fabbisogno energetico è strettamente influenzato dalle produzioni >produzione > fabbisogno energetico > ingestione

24 Alcuni valori per prevedere la SS ingerita Soggetti in accrescim 1,7-2,1 % del p.v. Soggetti in asciutta. 1,8-1,9 % del p.v. Soggetti in lattaz. 2,0-5.5*% del p.v.» * NRC americano

25 L'assunzione di sostanza secca nella bovina da latte I valori impiegati nel grafico sono quelli teorici per una bovina di 650 kg. di peso vivo; dando per scontato che la razione sia bilanciata per quanto concerne l'energia, si può facilmente capire come i primi 6 kg. di S.S. che l'animale ingerisce siano impiegati per il solo mantenimento, mentre ogni kg. in più consumato fornisce gli elementi necessari alla produzione di 2,5 kg. di latte.

26 Ingestione (%SS PV) 5 Limiti fisiologici kg di latte 40 kg di latte 1 asciutta NDF(%SS) Variazione dell ingestione di alimenti in funzione della percentuale di NDF della dieta (limite fisico) e della produzione di latte (Mertens, 1987)

27 Richieste di sostanza secca per coprire i fabbisogni di mantenimento e produzione durante la seconda e l ultima fase della lattazione, espresse il % del peso vivo (* e **). Fonte NRC, (*) L ingestione di sostanza secca può essere inferiore del 18% all inizio della lattazione (**) L ingestione di sostanza secca come % del peso vivo può essere inferiore dello 0,02% per ogni punto % di incremento se predominano gli alimenti fermentati in razioni con umidità superiore al 50%. Latte al 4% di grasso (kg) Peso vivo (kg) ,7 3,2 3,6 4,0 4,4 5,0 5, ,4 2,8 3,2 3,5 3,9 4,2 4,6 5,0 5, ,2 2,6 2,9 3,2 3,5 3,7 4,0 4,3 4,7 5,0 5,4 2,0 2,3 2,6 2,9 3,2 3,4 3,6 3,8 4,1 4,4 4,8 1,9 2,2 2,4 2,7 2,9 3,1 3,3 3,5 3,7 4,0 4,3

28 INGESTIONE DI SS L animale Oltre al fabbisogno energetico nel determinismo della capacità di ingestione di un animale entrano altre variabili: 1. Stadio di lattazione 2. Ordine di parto 3. Stato delle riserve corporee 4. Ambiente di allevamento

29 INGESTIONE DI SS L animale: Stadio di lattazione I consumi maggiori si verificano fra i 50 e i 150 d dal parto Mediamente nella prima fase di lattazione si ha una capacità di ingestione del 20% in meno rispetto a quella potenziale

30 INGESTIONE DI SS L animale: Ordine di parto

31 Stato delle riserve corporee In un animale adulto in cui si è avuto un aumento dell adipogenesi la capacità di ingestione diminuisce in un animale che ha subito un dimagrimento (dovuto a iponutrizione o a stati patologici) si avrà un aumento del consumo volontario (accrescimento compensativo)

32 Formula proposta dalla Cornell University per calcolare la SS ingerita (kg/d) SSI(kg/d) = Peso vivo (kg) x 0, LNG( 1 ) (kg) x 0,305 Il valore ottenuto ha dei limiti di tolleranza di -3 e +1,5% Esempio: per una bovina che produce 35 kg/d al 3,5% di grasso (pari a 32,4 kg di LNG l'ingestione sarà: 600 x 0, ,4 x 0,305 = 21 kg SS/d (1) LNG = latte normalizzato al 4% di grasso = = kg latte prodotto (0,4 +0,15 x % di grasso reale)

33 Formula per il calcolo del consumo di SS per vacche in lattazione (Calamari 1994) + 0,5063-0, * d dal parto + 0,01659 * kg/d latte (non corretto per il grasso) * ordine lattazione (1 se primipare, 2 se pluripare) - 0,1752 * kg latte/kg concentrato - 0, * NDF foraggi (%SS) + 0,4166 * ln (kg di peso vivo) - 0,9501 * ln (kg/d latte) + 0,4639 * ln (kg latte/kg concentrato) + 0,08444 * ln (d dal parto) Da moltiplicare per i kg di latte prodotti

34 Alimento: L ingeribilità La quantità di SS ingerita è funzione anche delle caratteristiche della razione ed in particolare la qualità dei foraggi (in relazione al contenuto in FG, NDF, ADF, ADL) il rapporto foraggio:concentrato l appetibilità dei componenti la razione l umidità della razione la tecnica di somministrazione

35 Caratteristiche della razione il consumo di sostanza secca tende ad accrescersi con l'aumento della digeribilità della razione in linea di massima, il CUDa della razione è alto quando il rapporto foraggio/concentrato varia dal 40 al 60% (SS). il CUDa dipende, altresì, dalla qualità e quantità della fibra (NDF, ADF, ADL), che, a sua volta, condiziona la velocità di transito (eccesso di NDF < velocità)

36 Caratteristiche della razione A titolo esplicativo si riportano le indicazioni fornite dal Consiglio Nazionale delle Ricerche americano (NRC, 1989) secondo cui l ingestione di sostanza secca passa dal 2,25% del PV della vacca (in kg) con razioni aventi un CUDa del 52%, a un 4,32% con razioni a CUDa del 75%.

37 Caratteristiche della razione il tenore in NDF della razione rappresenta un buon indicatore dell'ingombro e dell'attività di masticazione e ruminazione. Inoltre più è elevato il contenuto in NDF di alimento, minore è il suo contenuto energetico

38 NDF e ingestione di foraggi prevista (2) Es: 0,9 x 614/50 = 11,0 kg (peso bovina: 614 kg) (T Howard, 1988) NDF forag. (% SS) 23 litri 32 litri 41 litri 27 litri Min. Max. Max. Max. N orm. ( 1 ) kg SS % di SS da foraggio nella da razione forag ( 2 ) ,8 12,2 11,0 10,0 9,2 (1) Ingestione normale di SS = 0,9 x kg peso vivo/% NDF foraggio

39 Assunzione di NDF in % del PV durante l'intero ciclo produttivo per animali di prima e di seconda o successive lattazioni Settimane di lattazione Numero di lattazioni Prima Seconda e successive % del P.V. / giorno Asciutta

40 diminuzione della quantità ingerita Principali meccanismi attraverso i quali le modificazioni delle caratteristiche morfologiche e fisico - chimiche che avvengono con l avanzare dello stadio vegetativo comportano una diminuzione della ingeribilità aumento della percentuale dei fusti, dei tessuti lignificati e delle membrane diminuzione della percentuale di foglie e di costituenti citoplasmatici (azoto...) aumento della quantità ingerita di tessuti lignficati, di membrane e di sostanza organica indigeribile aumento della resistenza dei tessuti e delle membrane alla disintegrazione diminuzione della percentuale di costituenti citoplasmatici, in particolare di costituenti azotati solubili aumento del tempo necessario alla disintegrazione meccanica (ruminazione) e biochimica (digestione microbica) dei tessuti. diminuzione dell attività microbica, soprattutto dell attività cellulosolitica diminuzione della velocità di disintegrazione delle particelle sufficientemente piccole per passare nell omaso; aumento del tempo di soggiorno nel rumine aumento del contenuto del rumine, soprattutto nella massa di membrane e della sostanza organica indigeribile; diminuzione della velocità di svuotamento del rumine per il passaggio verso l omaso

41 m asticazione ritorno alla m asticazione ritorno alla m asticazione Il tempo di permanenza nel rumine è tanto maggiore quanto più il foraggio è grossolano I foraggi molto grossolani e poveri impegnano il rumine per molto tempo: l animale nelle 24 ore non riceve sufficiente energia m asticazione m asticazione La trinciatura aumenta la quantità del foraggio che può essere contenuta nel rumine. Diminuisce inoltre il tempo di ingombro, anche perché l attacco batterico è favorito (maggiore superfice attaccabile) Con trinciati-macinati aventi dimensioni inferiori a 0,6 cm il materiale passa all omaso più rapidamente, quindi, senza sufficiente attacco batterico

42 Caratteristiche della razione La ruminazione e la secrezione salivare favoriscono l attacco microbico degli alimenti e quindi la loro digeribilità ruminale; Anche i trattamenti fisici a cui un alimento è sottoposto influenzano la velocità di attacco microbico (per esempìo) e la velocità di transito nel rumine.

43 Ingeribilità nei ruminanti I concentrati modificano l'ingeribilità del foraggio: in modo passivo: richiedono scarsa masticazione ingombro ridotto rispetto ai foraggi: sono poveri in polisacc. strutt. i glucidi sono rapidam. degr. in modo attivo: agiscono sui microrganismi ruminali: con apporti di N con apporti di glucidi ferment. L'ingestione di grandi quantità di concentrato può agire sfavorevolmente sui batteri cellulosolitici riduzione velocità di degradazione membrane Apporti limitati di concentrato (20-25% della razione) ricchi in minerali aumenta il consumo di alimenti poveri (paglie) Il valore d'ingombro dei concentrati varia con la loro natura: - l'amido dell'orzo é digerito più rapidamente di quello del mais; - le polpe sono più ingombranti dei concentrati N e

44 Altri fattori influenzanti l assunzione di SS - Alimentazione durante l asciutta (*) - Dismetabolie (chetosi, sindrome della vacca grassa, ecc (*) - Condizione corporea (body condition score) - Tenore proteico della razione (carenza di protidi dedradabili) - Utilizzo di tamponati o di integrazioni vitaminiche (bicarbonato di sodio, niacina) - Carenza di energia fermentescibile - Competizione sociale tra gli animali (*) Durante l asciutta bisogna evitare che l animale ingrassi steatosi epatica (sindrome della vacca grassa )

45 Rappresentazione schematica dei principali fattori determinanti la capacità d ingestione dell animale e la quantità di sostanza secca alimentare ingerita Velocità d ingestione (appetito) Volume del rumine Fabbisogno energetico (produzione) Stato delle riserve Capacità d ingestione dell animale Carenze Disturbi sanitari Stress da caldo Quantità di sostanza secca ingerita Foraggi Concentrati Tempo d accesso insufficiente Distribuzione frequente Razione completa + + Ingestione Valore in UFL appetibilità ingombro digeribilità Foraggi Quantità di UFL Amido Azoto, minerali Concentrati

46 Massimizzare l'ingestione Le vacche più produttive presentano sempre una maggiore assunzione volontaria: ciò è dovuto sia al maggiore sviluppo volumetrico del digerente, sia al fatto che il fabbisogno energetico non è mai coperto. Inoltre con vacche a medio-alta produzione (25 kg di latte al giorno) è pressoché impossibile che il vincolo all'assunzione di alimento sia rappresentato dall'energia.

47 Massimizzare l'ingestione Per favorire l'ingestione occorre: aumentare la digeribilità della dieta elevare la sua concentrazione energetica, principalmente per quello che riguarda la componente foraggera, stimolare la sua assunzione (renderla più appetibile).

48 Per massimizzare l'assunzione di S.S.è possibile agire su più fattori: Alimentari qualità della fibra contenuto d'umidità della razione: rapporto foraggi/concentrati: grassatura della razione Gestionali disponibilità d'alimento frequenza ed orario di distribuzione sequenza d'alimentazione: appetibilità della razione: disponibilità d'acqua strutture (mangiatoie, gruppi)

49 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Qualità della fibra: foraggi d'alta qualità consentono alla bovina di assumere un'elevata quantità di sostanze nutritive ad ogni boccone, soddisfacendo in tal modo le sue esigenze; se il fieno viene raccolto a stadio di maturazione troppo avanzata sarà incrostato di lignina, rallentando così la velocità di passaggio dei vari alimenti nel rumine e deprimendo perciò l'assunzione di S. S.

50 Per massimizzare l'assunzione di Qualità della fibra: S.S. Oltre al grado di maturazione ed al tipo d'essenza foraggiera (graminacee o leguminose) è assai importante anche la forma fisica di presentazione: un foraggio finemente macinato non ha lo stesso "effetto ingombro" della fibra lunga, quindi non è adatto a stimolare la ruminazione e l'insalivazione, con possibili rischi d'acidosi, scarsa degradazione della fibra ed - in ultima analisi - calo d'assunzione di S.S.

51 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Contenuto d'umidità della razione: Per avere un buon livello d'ingestione, la quota di sostanza secca totale della razione deve essere compresa tra il 50 ed il 75%. esiste una correlazione negativa tra assunzione di S.S. e percentuale d'umidità della razione, dovuta probabilmente allo sviluppo d'odori e sapori anomali negli insilati troppo umidi e perciò mal fermentati (si ricorda che il ph ottimale per il silomais deve essere minore o pari a 4.2, mentre per le leguminose deve essere minore di 5.0).

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53 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Rapporto foraggi/concentrati: l'assunzione di S.S. aumenta all'aumentare dei concentrati presenti in razione, indipendentemente dalle caratteristiche quali/quantitative del foraggio presente; è però altrettanto vero che un'eccessiva distribuzione di concentrati predispone la bovina a rischi di disordini metabolici.

54 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Grassatura della razione. spesso si verifica un calo nell'assunzione di S.S. quando i grassi sostituiscono in parte i carboidrati come fonte energetica; quest'effetto negativo è dovuto alla diminuzione delle fermentazioni ruminali e della digeribilità della fibra, con susseguente aumento dell'"effetto ingombro" nel rumine e calo della velocità di transito degli alimenti.

55 Per massimizzare l'assunzione di S.S. disponibilità di alimenti: le bovine in generale si alimentano 4-6 volte nella giornata, con un numero simile di piccoli "fuoripasto". gli animali dovrebbero avere libero accesso alle corsie d'alimentazione per almeno 20 ore il giorno.

56 Per massimizzare l'assunzione di S.S. frequenza ed orario di distribuzione: le bovine sono animali particolarmente abitudinari, quindi è opportuno seguire orari di mungitura e distribuzione della foraggiata quanto più possibile regolari; dopo le operazioni di mungitura le bovine cercano alimento ed acqua: è il momento adatto per riempire la corsia d'alimentazione con la foraggiata fresca. aumentare la frequenza di distribuzione è molto importante per le bovine che ricevono razioni con forti quantità di concentrato, poiché con un maggior numero di pasti sono favorite condizioni di stabilità del ph ruminale ed evitato i pericoli d'acidosi

57 Per massimizzare l'assunzione di S.S. sequenza d'alimentazione: con la distribuzione di circa un kg di fieno lungo in corsia prima della foraggiata si ottiene la formazione di un "tappeto" di fibra nel rumine, capace di favorire fermentazioni ruminali migliori.

58 Per massimizzare l'assunzione di S.S. appetibilità della razione: gli alimenti freschi, esenti da odori e sapori sgradevoli derivanti da fermentazioni anomale, stimolano l'assunzione di S.S. Per questo motivo è bene inoltre pulire scrupolosamente le mangiatoie da ogni residuo, soprattutto durante la stagione calda.

59 Per massimizzare l'assunzione di S.S. disponibilità d'acqua: gli abbeveratoi devono essere puliti e posizionati in modo tale da poter essere facilmente accessibili alle bovine; l'acqua sporca o in qualche modo contaminata limita fortemente l'assunzione di S.S. gli abbeveratoi dovrebbero essere posizionati in un raggio di 15 metri dalle corsie d'alimentazione;

60 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Strutture l'area destinata all'alimentazione deve essere correttamente progettata; le bovine dovrebbero mangiare in una posizione naturale (quella di pascolo), in un ambiente chiaro e luminoso. Almeno il fondo della corsia d'alimentazione dovrebbe essere costituito da una superficie liscia, possibilmente piastrellata e di facile pulizia. Ogni bovina dovrebbe poter disporre di uno spazio alla mangiatoia di almeno cm.

61 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Gruppi di alimentazione Per evitare i fenomeni di dominanza sociale delle vacche più anziane sulle manze, sarebbe inoltre opportuno prevedere ricoveri o almeno corsie d'alimentazione separate per queste ultime.

62 Per massimizzare l'assunzione di S.S. Clima le bovine iniziano a risentire dello stress da caldo dai 26 C, o in condizioni d'elevata umidità relativa, riducendo perciò l'assunzione di S.S.; è logico quindi adottare provvedimenti che servano a mantenere fresca la stalla, distribuendo almeno il 60% della foraggiata nelle ore serali più fresche.

63 Per massimizzare l'assunzione di S.S.

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