Puntare sulla qualità dei foraggi aziendali
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- Adelaide Carboni
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1 DOSSIER ALIMENTAZIONE VACCA DA LATTE Puntare sulla qualità dei foraggi aziendali Permetterà di migliorare l efficienza dell allevamento delle bovine. È il consiglio della cooperativa bresciana Comazoo di SUJENSANTINI, MAURIZIOCARTAPATI, SONIARUMI l Foto 1 Veduta aerea delle strutture Comazoo. dei prezzi di quasi tutte le L aumento materie prime continua a determinare pesanti effetti sulla redditività aziendale, nonostante il costante aumento del prezzo del latte e dei suoi derivati. Riuscire a mantenere in attivo il bilancio aziendale si fa sempre più complicato: non è più sufficiente pensare solo a ridurre il costo razione, peraltro difficile, e che spesso nella mente degli allevatori significa cercare prodotti o materie prime che costano di meno; non è in questo modo che si deve ragionare. Per quanto riguarda l aspetto economico della QUALI CEREALI AUTUNNO VERNINI Comazoo divulga presso le aziende socie l importanza di produrre foraggi di qualità con una elevata digeribilità. Da poco ha concluso un lavoro di ricerca su alcune varietà di cereali autunno vernini al fine di analizzare come, col procedere della maturazione, varino valori nutrizionali e digeribilità. Secondo i dati ottenuti si assiste infatti a un calo sensibile del contenuto di proteina grezza (dal 10% della prima fase sino al 6% dell ultima). L accumulo di amido risulta molto bassa o addirittura nulla nelle prime fasi di maturazione, successivamente si determina un aumento sensibile riscontrabile in modo marcato nella fase cerosa (15% circa). In tale fase però si ha una forte caduta della digeribilità dell NDF rispetto alle fasi fenologiche precedenti legata ad un incremento della lignina (ADL) nella parte fibrosa della pianta. razione tanti allevatori, ma anche tecnici ed esperti del settore, sono convinti che le materie prime siano pregiudizialmente più vantaggiose rispetto ad un concentrato prodotto dall industria, anche cooperativa come la Comazoo di Montichiari (Bs), in quanto non vengono ricaricati i costi di Il valore energetico, rilevato tramite la gas production, a 8 ore, risulta maggiore nei cereali raccolti allo stadio di maturazione latteo cerosa (questo a causa del maggiore contenuto di amido); al contrario, il valore a 24 ore aumenta in maniera superiore nel foraggio raccolto in piena fioritura (questo grazie alla maggiore digeribilità dell NDF che caratterizza i foraggi raccolti a questo stadio di maturazione). Inoltre l energia netta latte, calcolata sui campioni in analisi in funzione della GP e dei tenori di proteina grezza ed estratto etereo, risulta maggiore in quelli raccolti a maturazione precoce. Ne deriva un maggiore contenuto di UFL per kg di Sostanza Secca (circa 0,77) nella fase di piena fioritura, mentre nella fase latteo cerosa il valore di UFL è inferiore (circa 0,68). S.R. l lavorazione, sono nobili e quindi di migliore qualità rispetto a quelle usate nel mangimificio (usano anche i sottoprodotti ), ecc. È vero questo ragionamento? Si risparmia con le materie prime nella razione? IL RAPPORTO LATTE / SS La razione in toto deve essere più economica ma a parità di apporti nutrizionali e di resa produttiva. La vera efficienza è data dalla riduzione del costo alimentare del litro di latte prodotto e si misura dal rapporto tra latte prodotto e sostanza secca consumata. L esperienza di molti anni di lavoro porta a dire che non è il modo con cui le materie entrano nella razione a determinare l efficienza alimentare ma questa viene influenzata soprattutto dalla qualità dei foraggi aziendali e dalla gestione indirizzata a porre 60 IZ n. 11 / 2011
2 l Foto 2 Prove parcellari di campo sui cereali autunno vernini. l Foto 3 Danilo Lorenzoni, allevatore e presidente della Comazoo. le bovine nelle migliori condizioni per trasformare in modo più efficiente possibile in latte i principi nutritivi contenuti nella dieta. Come deve agire allora un bravo allevatore per ottenere la massima efficienza alimentare e quindi economica? Da soli i foraggi non sono in grado di fornire un quantitativo di nutrienti sufficiente per sostenere elevate produzioni ma dalla loro disponibilità e qualità dipende la necessità di impiego dei concentrati e dunque l efficienza tecnico economica di tutta la razione. Secondo Comazoo, l allevatore deve cercare di incrementare la quota di foraggi aziendali in modo da risparmiare sulla quantità di concentrato, tenendo presente che per aumentare i foraggi nella dieta senza perdere produzione è necessario elevarne la frazione digeribile, soprattutto della fibra (NDF). DUE RAZIONI In proposito, la digeribilità non è direttamente proporzionale al contenuto di lignina, ma dipende dalla disposizione fisica di questa, pertanto foraggi analoghi per analisi chimica possono in realtà avere una efficienza molto diversa. Ad esempio (vedi tabelle 1 e 2), nella razione 1 è stato inserito il silomais 1, caratterizzato da un valore di NDFdig superiore (44% a 24 ore) rispetto al silomais 2 contenuto nella razione 2 (35% a 24 ore). La disponibilità di foraggi più digeribili aumenta il IZ n. 11 /
3 TAB. 1 ESEMPI DI RAZIONAMENTO, IN FUNZIONE DELLA QUALITA' DEI FORAGGI AZIENDALI RAZIONE I kg Contenuto Silomais 1 (32% ss) 25 S S (kg) 22,2 Medica fieno 18%pg 4,5 /kg ss 0,22 Loietto fieno 1,5 UFL (%ss) 0,95 Nucleo 33%pg 5,7 PG (%ss) 16,2 Mais farina 1 FG (%ss) 16,6 Mais pastone int. 5 Amido (%ss) 26,1 Foraggi/Concentrati 45 RAZIONE 2 kg Contenuto Silomais 2 (32% ss) 22 S S (kg) 22,2 Medica fieno 14%pg 3 /kg ss 0,24 Loietto fieno 1,5 UFL (%ss) 0,94 Nucleo 33%pg 6,5 PG (%ss) 16,3 Mais farina 1,8 FG (%ss) 15,8 Mais pastone int. 4,5 Amido (%ss) 26,5 Polpe di bietola 1,3 Foraggi/Concentrati 38 livello energetico della razione (ufl) permettendo contemporaneamente di aumentare la percentuale di foraggi con un risparmio nell apporto di concentrati amidacei (mais farina). Da sottolineare inoltre il fieno di medica al 18% di proteina grezza, che per tenore proteico e digeribilità della sostanza organica ne consente un utilizzo maggiore di quella disponibile per la razione 2. Di fatto le razioni sono isoproteiche ma si differenziano per 0,8 kg di concentrato proteico. Nell insieme, la razione 1 si distingue dalla razione 2 per un rapporto foraggi/ concentrati più funzionale all attività ruminale e anche per una differente incidenza economica. Ipotizzando una ingestione media di 22,2 kg di sostanza secca la razione 1 costerebbe, ai prezzi attuali, 4,88 capo giorno, mentre la razione 2 costerebbe 5,33 capo giorno, ovvero 0,45 capo giorno in più. Inoltre, con la somministrazione della razione 1 è auspicabile un potenziale di produzione superiore, non solo legato all apporto energetico maggiore, ma anche alla possibile maggiore ingestione di sostanza secca. Si stima infatti un aumento dell ingestione dell ordine di 0,71 kg per ogni incremento di 1 punto di digeribilità dell NDF che porterebbe a un aumento di 0,25 L di latte (Oba e Allen 1999). Si può quindi affermare che l allevatore può influenzare l efficienza alimentare puntando sulla produzione di foraggi digeribili, sani e al minor costo. I CONCENTRATI Le altre materie prime (concentrati) seguono, in quantità e prezzo, il mercato; su questo aspetto l allevatore può intervenire solo attraverso acquisti collettivi (cooperativa) affidandosi a figure professionali preparate che mirano a limitare il più possibile le speculazioni. In cooperativa vengono IZ n. 11 /
4 TAB. 2 IL SILOMAIS NELLE DUE RAZIONI DELLA TABELLA 1 % ss % amido % ndf % adl % digeribilità a 24 ore silomais 1 31,8 31,1 38,1 1,86 35 silomais 2 32,2 30,4 37,5 1,88 44 infatti gestite circa 250 materie prime approvvigionate da oltre 100 fornitori: questo consente di scegliere in fase di ottimizzazione mensile in funzione del miglior rapporto costo beneficio ottenibile. Altro vantaggio, di non secondaria importanza, è la garanzia di qualità per ogni allevatore che in cooperativa dispone di un laboratorio all avanguardia che convalida lo scarico di ogni materia prima in ingresso previa verifica della conformità qualitativa e nutrizionale alle specifiche contrattuali, operazione impossibile in ogni singola azienda. L EFFICIENZA ALIMENTARE Importante infine vedere come si calcola in azienda l efficienza alimentare. Premessa: come ricorda il presidente Danilo Lorenzoni, Coma zoo non è solo un mangimificio, ma una cooperativa; che operando senza fini di lucro si pone come obiettivo quello di portare la massima efficienza a casa dei suoi allevatori soci, che possono calcolare indicativamente questo rapporto e valutare la loro situazione per poi poter agire per migliorarla aiutati dai propri tecnici di cooperativa. Il miglioramento del parametro efficienza alimentare non è semplice in quanto va affrontato a 360 gradi, agendo sulle alcune caratteristiche nutrizionali, quali la digeribilità dei foraggi, e valutando come la gestione, nel suo complesso, possa influire in maniera determinante sulla stessa. Comunque, l efficienza alimentare o indice di conversione si calcola attraverso questa semplice formula: [ kg latte FCM/ kg SS ], dove il parametro FCM indica il latte corretto grasso, in modo da paragonare tra loro produzioni di latte isoenergetiche. La produzione giornaliera totale di latte è un dato facilmente reperibile in ogni azienda, mentre non è assolutamente così semplice sapere la vera ingestione di sostanza secca da parte della mandria. Per eseguire la misurazione dell ingestione alimentare nel modo più preciso non dobbiamo prendere in considerazione i dati teo TAB.3 EFFICIENZA ALIMENTARE: LINEE GUIDA IN RELAZIONE AI GIORNI DI LATTAZIONE Giorni di lattazione Indice conversione Vacche freschissime < 21 d 1,3 Vacche fresche d pluripare (perdita peso, BCS) > 1,7 Vacche fresche d primipare (accrescimento) > 1,6 Vacche stantie (recupero peso) 1,0 1,3 Mandria intera lattazione o lattazione media d 1,4 1,6 IZ n. 11 /
5 DOSSIER ALIMENTAZIONE VACCA DA LATTE l Foto 4 Foglio di lavoro Excel con i dati di ingestione e produzione, utile per la misurazione dell efficienza alimentare. Cos è e come si calcola il valore 4,88, che appare nella parte bassa della figura? Si tratta del costo razione capo giorno: il costo razione reale è dato dal costo per chilo di sostanza secca della razione moltiplicato per i chili reali di sostanza secca ingerita. Per esempio: Unifeed distribuito = kg; Unifeed avanzato = 125 kg; Unifeed consumato = ( ) = kg; Capi medi presenti = 101,5; Unifeed consumato a capo = (4.310/101,5 = 42,5 kg; S.S. nella razione (da analisi)= 52,2%; S.S. ingerita capo giorno = (42,5 x 0,522) = 22,19 kg; Costo kg ss razione = 0,22 ; Costo reale razione capo giorno = (0,22 x 22,19) = 4,88. Cos è e come si calcola il valore 8,38, che appare nella parte bassa della figura? Si tratta delle entrate, per ogni vacca, al netto dei costi alimentari (Iofc = income over feed costs); un importo con il quale si devono coprire tutte le altre spese. Si ottiene detraendo al ricavo del latte i costi alimentari sostenuti per quella produzione. Per esempio: Litri latte venduto al giorno = 3.181; Litri di latte per vitelli/scarto = (25,5kg /1,03) = 24,75; Litri latte medi prodotti al giorno = ( ,75) = 3.206; Capi medi presenti = 101,5; Litri latte medi al giorno per vacca = (3.206 / 101,5) = 31,58; Prezzo litro latte = 0,42 ; Entrate per vacca al giorno = (31,58 x 0,42) = 13,26; Costo reale razione capo giorno = (0,22 x 22,19) = 4,88 ; Iofc = (13,26 4,88) = 8,38. 8,38 capo giorno è quanto rimane all allevatore per coprire tutte le altre spese, compreso il suo guadagno. rici della razione e quanto abbiamo somministrato agli animali ma dovremmo misurare sia la sostanza secca dell unifeed che la razione realmente ingerita dagli animali (totale dieta somministrata diminuita della razione rimasta, e pesata, prima SONO 850 I SOCI ALLEVATORI DI BOVINI Comazoo nasce dall iniziativa di un centinaio di agricoltori, che, all inizio degli anni 60, si resero conto che per stare al passo senza essere sottoposti a investimenti esorbitanti si rendeva necessario riunire le forze attraverso gruppi di acquisto in grado di garantire la qualità e, nel contempo costi accessibili. Partirono quindi le prime esperienze cooperative che hanno consentito agli allevatori soci di emanciparsi e diventare i protagonisti nella gestione e acquisto dei mezzi tecnici, fino a quel momento appannaggio esclusivo dell industria privata. Iniziarono così a farsi il mangime in casa, avvalendosi di tecnici qualificati e di una struttura efficiente: nel 1979 nasce Comazoo (cooperativa per il miglioramento agricolo zootecnico). Oggi Comazoo produce e vende prodotti per circa 260mila quintali al mese tra mangimi, farine di cereali, integratori e materie prime, con un fatturato che nel 2010 si è attestato su circa 80 milioni di euro. Ad oggi Comazoo conta aziende associate, rappresentate da circa 850 allevatori di bovini da latte e da carne, 300 allevatori di suini e circa 350 maiscoltori. Fin dalle origini la scelta di Comazoo è stata quella di offrire i propri prodotti a prezzi uguali per tutti, in accordo con i principi della cooperazione di uguaglianza e trasparenza. I prezzi di vendita dei mangimi durante l anno sono considerati provvisori, poiché a chiusura di bilancio di esercizio la cooperativa, in funzione delle vendite eseguite in corso d anno, determina il prezzo definitivo, restituendo ai soli soci l eventuale differenza in eccesso sottoforma di ristorni. In ventisei anni di attività Comazoo ha restituito agli allevatori soci più di 66,5 milioni di euro. Nel loro insieme questi dati dimostrano quanto, soprattutto nei momenti difficili, l unione faccia forza: è questo che sostiene e differenzia un socio Comazoo da un semplice allevatore. La vera innovazione è infatti il compattamento della compagine sociale, vera protagonista della cooperativa, che insieme ed in continua crescita da oltre venticinque anni ha consentito l effetto calmiere del prezzo sul mercato dei prodotti zootecnici di cui a tutt oggi beneficiano tutti gli allevatori lombardi, soci e non. La nostra missione è quella di poter contribuire al miglioramento produttivo ed economico degli agricoltori facendoli crescere anche culturalmente e mettendogli a disposizione un servizio tecnico che affronta con loro le problematiche quotidiane. La vera sfida è quella di riuscire ad adeguare le produzioni zootecniche alle esigenze dei consumatori, con prodotti di qualità e garantiti, nelle condizioni di mercato attuali, che esigono buone capacità manageriali. Ci sarà così l opportunità di prosperare in agricoltura ed investire risorse, per molti anni a venire, dando concretamente un futuro alle prossime generazioni. Giulio Bernocchi l (direttore generale di Comazoo) della nuova distribuzione di alimenti). Questa metodica si dovrebbe eseguire tutti i giorni (o almeno a campione in alcuni giorni della settimana o mese) per avere i dati da registrare su un semplice foglio di lavoro come quello da noi proposto (vedi foto 4). L indice di conversione è spesso un numero variabile tra 1 e 1,8, in relazione a molti fattori: peso vivo, livello produttivo e tenore in grasso del latte, variazioni di peso corporeo, BCS, condizioni ambientali e stress, giorni in lattazione, genetica, ecc. Nella tabella 3 vengono illustrate le linee guida dell efficienza alimentare in relazione al principale fattore che lo influenza, i giorni di lattazione. Valori medi di mandria superiori a 1,8 segnalano chetosi ed eccessivo calo di peso, mentre una conversione inferiore a 1,4 indica problemi di produzione lattea e ingestione di sostanza secca. l 66 IZ n. 11 / 2011
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