Protocolli RM Body. Ospedali Riuniti di Ancona Dipartimento di Scienze Radiologiche Dott. TSRM Luigi Imperiale

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1 Ospedali Riuniti di Ancona Dipartimento di Scienze Radiologiche Dott. TSRM Luigi Imperiale

2 Il movimento dell oggetto in esame o di una parte di esso è la causa principale degli artefatti nell imaging di risonanza magnetica. Il movimento di peristalsi intestinale, il movimento degli organi addominali durante l escursione respiratoria, il flusso all interno dei vasi, il battito cardiaco, la respirazione, il movimento degli occhi, la deglutizione sono tutti eventi che possono determinare la comparsa di artefatti nell immagine in quanto determinano una alterazione geometrica della regione che stiamo esaminando durante l acquisizione dei dati.

3 Vengono definiti GHOST i tipici artefatti da movimento che si generano in quanto non c è più correlazione tra la posizione dei protoni eccitati dall impulso iniziale e la localizzazione spaziale al momento della lettura del segnale. Questo fenomeno provoca la comparsa di strie iperintense che corrispondono alle strutture con un più elevato segnale, come il grasso sottocutaneo della fetta in esame.

4 Queste immagini si propagano nella direzione della codifica di fase. Considerando la ciclicità regolare del movimento respiratorio, generalmente la distanza fra le strie iperintense mostra una certa regolarità.

5 Gli studi del SNC data la relativa immobilità delle strutture in esame, presentano in maniera marginale queste tipologie di problemi. Negli esami del settore Body invece, riuscire ad effettuare un esame di buona qualità è fortemente correlato all utilizzo di tanti accorgimenti o possibilità tecnologiche che ci consentono di ridurre tutti gli artefatti dovuti appunto al movimento che gli organi addominali hanno in maniera involontaria e naturale.

6 Dobbiamo mettere in atto metodi per eliminare o limitare al massimo questi movimenti, in pratica dobbiamo in un certo senso freezare l immagine. I metodi per riuscire a fare questo sono essenzialmente due: Possiamo eseguire delle sequenze veloci, talmente veloci da essere acquisite in un apnea respiratoria, circa Oppure possiamo sincronizzare la sequenza al movimento respiratorio del paziente e fare in modo che l acquisizione del segnale avvenga sempre durante la stessa fase respiratoria.

7 Le sequenze veloci che si possono effettuare sono fondamentalmente delle sequenze FSPGR T1w o FFE T1w nelle acquisizioni per l addome, possono essere effettuate sequenze Haste o SSFSE T2w. Possono essere eseguite inoltre sequenze Fiesta o Balanced (True-Fisp) per la visualizzazione dei vasi senza l iniezione del Mdc. Sequenza FSPGR o FFE T1w acquisita in apnea espiratoria

8 Le sequenze FSPGR T1w o FFE T1w nelle acquisizioni per l addome, possono essere acquisite anche con la soppressione del segnale del grasso. Questa sequenza è indicata in modo particolare nello studio del pancreas che appare nettamente iperintenso. Sequenza FSPGR o FFE T1w con soppressione del segnale del grasso acquisita in apnea espiratoria

9 Le sequenze FSPGR T1w o FFE T1w nelle acquisizioni per lo studio degli adenomi surrenalici o per steatosi del fegato, possono essere acquisite anche in fase e in opposizione di fase (Dual). Per il fenomeno del Chemical shift, i protoni dei lipidi e quelli del grasso precedono a frequenze diverse, variando i TE tra le due sequenze, il contenuto lipidico degli adenomi determinerà una caduta di segnale nelle sequenze in opposizione di fase. Sequenza FSPGR o FFE T1w acquisita in apnea espiratoria in fase e in opposizione di fase

10 La seconda opzione è quella di sincronizzare la sequenza con la respirazione del paziente. Per fare questo si lega a livello della regione epigastrica, una fascetta con un mantice di gomma che si dilata e si contrae a seconda del movimento respiratorio del paziente (GE) o si pone sempre nella stessa regione un sensore a cuscino d aria che si lega con una fascia di velcro (Philips). Cuscinetto Mantice di gomma

11 Questo dispositivo viene chiamato Trigger Respiratorio ed ha la funzione di visualizzare in un display una curva che descrive il ritmo respiratorio del paziente. Viene indicata la frequenza respiratoria in cicli a minuto e consente attraverso dei punti stabiliti di acquisire il segnale evitando artefatti da movimento respiratorio.

12 TRIGGER RESPIRATORIO Il tracciato descrive il ritmo respiratorio del paziente e in particolare si distinguono un punto di massima inspirazione che corrisponde all apice dell onda ed un punto di massima espirazione che corrisponde invece al piede dell onda stessa. Trigger interval trigger point trigger window

13 TRIGGER RESPIRATORIO Si riconoscono dei punti caratteristici che servono a definire il momento di acquisizione del segnale della sequenza che sono: Trigger interval Trigger point Trigger window Trigger interval trigger point trigger window

14 Il Trigger interval è il tempo che intercorre tra due punti omologhi di due atti respiratori misurati in un punto definito dal valore del trigger point che è un valore impostato dall operatore. Dal punto di massima inspirazione più il valore del trigger point la macchina definisce la partenza dell acquisizione del segnale. Trigger interval trigger point trigger window

15 TRIGGER RESPIRATORIO Il Trigger point è il tempo di delay definito dall operatore espresso in % del tempo di ciclo respiratorio dopo il quale, rispetto al punto di massima inspirazione, parte l acquisizione del segnale. Trigger interval trigger point trigger window

16 TRIGGER RESPIRATORIO Il Trigger window rappresenta il tempo in cui l acquisizione del segnale si ferma prima di un successivo atto respiratorio. Da questo si può affermare che l acquisizione avviene nel tempo dato dalla differenza tre il trigger interval e il trigger window. Trigger interval trigger point trigger window

17 Il Trigger respiratorio è applicabile nei nostri sistemi GE nelle sequenze T2w sia SSFSE che FSE ma non nelle sequenze T1w a meno di tempi di acquisizione molto lunghi, nella RM Philips invece abbiamo a disposizione anche le sequenze T1w

18 Tecnica Navigatore (MotionTrak) È usato per compensare il movimento respiratorio durante l'imaging cardiaco e addominale. Il movimento del diaframma influisce sulla posizione del cuore, dei vasi cardiaci e del fegato. Questo movimento comporterebbe una certa inconsistenza della qualità delle immagini, non essendo possibile individuare esattamente la stessa posizione anatomica per ogni punto dello spazio k campionato. Aumenta la precisione delle posizioni anatomiche riproducibili. Può essere combinato con il triggering ECG/VCG.

19 Tecnica Navigatore (MotionTrak) Viene posizionata una ROI sulla zona diaframmatica, in parte sul parenchima epatico e in parte sul polmone. Il Motion Trak utilizza la tecnica eco del navigatore per determinare la posizione del diaframma durante la scansione. In base all eco registrato la macchina si calcola i movimenti accettati o meno dalla posizione del diaframma, quelli accettati determineranno l accettazione del segnale dello shot mentre quelli non accettati determineranno lo scarto dello shot che verrà ripetuto fino all accettazione della posizione del diaframma con un conseguente aumento del tempo di scansione.

20 Protocollo Torace Per l esecuzione dell esame vengono utilizzate bobine Phase Array, 8Ch Cardiac (GE) o Torso Sense16 (Philips). Lo studio del torace in RM è limitato alle strutture mediastiniche o della parete toracica in quanto il parenchima polmonare non fornisce un segnale sufficiente. Nell esecuzione dell esame del torace, vengono effettuate sequenze assiali pesate in T2w con trigger respiratorio, sequenze T1w sul piano assiale e coronale.

21 Protocollo Torace Le sequenze T1 possono essere semplici Fast Spin Echo che, per limitare gli artefatti da movimento respiratorio, vengono eseguite aumentando il numero delle NEX o NSA (numero delle acquisizioni) causando però un aumento del tempo di scansione. Ricordare che il TA(SE) = TR x N NEX x N linee di fase Oppure possono essere eseguite le sequenze cosiddette Black Blood (sangue nero) che sono eseguite una fetta alla volta in apnea espiratoria e sono cardiosincronizzate.

22 Assiale FSE o SSFSE T2w Protocollo Addome Per l esecuzione dell esame vengono utilizzate bobine Phase Array, 8Ch Cardiac (GE) o Torso Sense16 (Philips). Dopo l esecuzione di un localizzatore si esegue una sequenza T2w con trigger respiratorio che può essere una FSE o una SSFSE

23 Protocollo Addome Assiale FSE o SSFSE T2w con soppressione del grasso (fat saturation) Poi si esegue una sequenza T2w con soppressione del segnale del grasso con trigger respiratorio che può essere una FSE o una SSFSE

24 Coronale FSE o SSFSE T2w Protocollo Addome Poi si esegue una sequenza T2w sul piano coronale con trigger respiratorio che può essere una FSE o una SSFSE

25 Protocollo Addome Assiale FSPGR o FFE T1w in apnea Si esegue poi una assiale T1w FSPGR (GE) o FFE (Philips) che viene eseguita in una apnea respiratoria preferibilmente in espirio.

26 Colangio RM Immagine delle vie intra ed extra epatiche con buona visualizzazione del dotto di Wirsung. Le sequenze della colangio sono sequenze SSFSE o FRFSE con soppressione del grasso, possono essere volumetriche o 2D. Le 3D possono poi essere elaborate e salvate immagini MIP.

27 Protocollo Addome Qualora fosse necessario completare l esame con il mezzo di contrasto si inietta Mdc a base di Gadolinio (Gd) e si esegue una sequenza volumetrica, multifase che a seconda delle case costruttrici prende il nome di LAVA (GE), THRIVE (Philips). Sono delle sequenze FSPGR T1w con la saturazione spettrale del segnale del grasso. Fase arteriosa Fase portale Fase venosa

28 Protocollo Pelvi Il protocollo pelvi, in particolare per la pelvi femminile, prevede che vengano effettuate delle sequenze pesate in T2 che permettono un ottima visualizzazione degli organi che nelle immagini pesate in T1 invece appaiono generalmente isointense. Di solito, dopo il localizzatore, viene eseguita una Sag T2w FSE a respiro libero.

29 Protocollo Pelvi Poi si eseguono le sequenze sul piano assiale, nelle pesature T1, T2 e T2 con la soppressione del segnale del grasso. Sono sequenze FSE o TSE eseguite a respiro libero. Assiale FSE T1w

30 Protocollo Pelvi Assiale FSE T2w

31 Protocollo Pelvi Assiale FSE T2 Fat sat o SPIR

32 Protocollo Pelvi Coronale FSE T2w

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