Un modello per la valutazione della qualità del verde

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Un modello per la valutazione della qualità del verde"

Transcript

1 Un modello per la valutazione della qualità del verde Consideriamo il nostro sistema ambientale come un area di verde naturale, ecologicamente protetta, in presenza di un ridotto numero programmato di zone edificate (dette nel seguito zone grigie ) Supponiamo, inoltre, che vi siano, nel territorio considerato, anche zone biologicamente poco attive (che per semplicità chiameremo bianche ), che non possono essere considerate né zone propriamente verdi né zone grigie Una simile suddivisione può essere effettuata sulla base dell energia biologica sviluppata da ciascuna unità paesistica Infatti, un area residenziale grigia (o area edificata) è generalmente considerata biologicamente inattiva, mentre le zone, che abbiamo chiamato bianche, hanno un medio o medio-basso livello di energia sviluppata, assumendo che l energia venga prodotta e scambiata dagli organismi vegetali Le zone verdi sono quelle dominate da vegetazione naturale, come alberi o filari di aree boschive, caratterizzate da una alta o medio-alta produzione di energia biologica, mentre le aree bianche, in genere, sono quelle caratterizzate da seminativi, oppure da terreni collegati a corridoi fluviali da bassi arbusti, o anche da alberi di origine antropica L obiettivo del modello che andiamo a costruire consiste, quindi, nello studiare, come indice di qualità del verde stesso, l evoluzione nel tempo dell estensione delle aree verdi sia, parzialmente, nelle aree destinate a insediamenti abitativi sia in quelle che abbiamo definito bianche In un primo momento studieremo un modello che non preveda nel territorio la presenza di residenze, ma solo di aree verdi e aree bianche che potenzialmente, nel tempo, verranno ricoperte dal verde Si può scegliere come variabile di stato il rapporto V (t) tra la superficie di zone verdi effettivamente esistenti al tempo t e la superficie totale del territorio Pertanto, avremo che la variabile V (t) assumerà valori nell intervallo [0, 1], intendendo quindi che quando si avrà V = 1 l intero territorio sarà occupato dal verde e che la superficie delle aree verdi è misurata in valori percentuali rispetto all area totale Nel costruire il modello matematico si può ipotizzare che, in assenza di insediamenti umani, la variazione di superficie verde nel tempo (cioè la derivata di V rispetto al tempo) sia proporzionale sia alla quantità stessa di verde V (t) sia alla percentuale 1 V (t) di zone non ancora ricoperte dal verde stesso; in formule V (t) = V (t)[1 V (t)] In altre parole, l incremento di verde risulterà tanto più grande quanto più sarà esteso il verde stesso (si pensi, ad esempio, al fenomeno dell impollinazione, tanto più rilevante in presenza di una elevata percentuale di verde) Contemporaneamente, l incremento di verde sarà tanto più piccolo quanto più ridotta sarà la percentuale di zone 1 V (t) a cui il verde non si sarà ancora esteso Il parametro, che supporremo maggiore di zero, è un parametro dipendente dal tipo di vegetazione presente nella regione territoriale considerata, ed è proporzionale all energia biologica accumulata dalle varie unità paesistiche che costituiscono il territorio Tale energia è espressa in megacalorie per anno ed è generalmente chiamata biopotenzialità territoriale Questo parametro, quindi, tiene conto della rapidità di espansione delle zone verdi L ultima equazione può essere riscritta nella forma V (t) = V (t) V 2 (t) (1) Quest ultima è facilmente riconoscibile come un equazione logistica dove a = b = 1

2 Se a essa si associa la condizione iniziale V (t = 0) = V 0 < 1 si otterà V (t) = k o e t + bt, k o = V 0 V 0 Si può subito notare che k o = (1 V 0 )/V 0 è certamente una quantità positiva, perché V 0 è sempre minore dell unità, e quindi la soluzione V (t) sarà una funzione monotòna crescente Per t +, V (t) convergerà al valore V = 1, cioè, in assenza di insediamenti umani, il verde si estenderà più o meno rapidamente (in ragione del valore di ) all intero territorio Questo risultato cambia sensibilmente qualora sia previsto che una parte della superficie del territorio sia riservata ad aree residenziali Se chiamiamo con U o il rapporto costante tra la superficie programmata di zone abitative e la superficie totale del territorio, allora al secondo membro dell equazione (1) è necessario sottrarre un termine che si può presumere essere proporzionale sia alla percentuale di verde V (t), presente nel territorio al tempo t, sia alla percentuale di superficie abitativa U o In formule scriveremo dunque V (t) = V (t) V 2 (t) h R V (t)u o, h R > 0 (2) Il termine h R V (t)u o può essere interpretato come un termine di impatto ambientale tra le aree verdi e le aree abitate, nel senso che è tanto più grande quanto più elevate sono le superfici percentuali U o e V (t) In altre parole, l impatto sarà più grande in ragione sia, ovviamente, dell estensione degli insediamenti abitativi, sia della quantità complessiva del verde al tempo t, tenendo presente che maggiore è la quantità di verde più grande risulta l intensità dell impatto stesso Il parametro h R dipenderà da vari fattori, tra cui l accessibilità delle zone stesse del verde da parte dell uomo e, in una qualche misura, dai suoi comportamenti, cioè dall effettivo contatto tra zone verdi e insediamenti abitativi Potremo pensare che questo parametro sia dato dal rapporto tra la somma dei perimetri delle aree residenziali e il perimetro esterno dell ecomosaico considerato In altre parole, h R dipenderà dalle morfologie del territorio stesso e dall armatura insediativa Per esempio, l impatto ambientale risulterà sicuramente molto maggiore se le aree residenziali saranno disposte rispetto al verde con una configurazione a pelle di leopardo L equazione (2) può essere anche riscritta nella forma V (t) = ( h R U o )V (t) V 2 (t) = V (t)[ h R U o V (t)], (3) che risulterà avere la struttura generale di un equazione logistica dove a = h R U o e b = In questo modello, dunque, la quantità h R U o potrà anche assumere valori negativi Le soluzioni di equilibrio dell equazione (3), eguagliando come al solito a zero il suo secondo membro, sono date da V e (1) = 0, e V e (2) = h R U o Imponendo la condizione iniziale V (t = 0) = V 0 possiamo esprimere la soluzione della (3) nel seguente modo 2

3 V (t) = h R U o k o e ( h R U o )t + bt, (4) dove k o = h R U o V 0 V 0 Anticipiamo che questa soluzione permette di ottenere per il modello quattro differenti scenari I primi tre sono determinati dalla condizione h R U o > 0, il quarto da h R U o < 0 Nei primi tre casi il limite per t + di V (t) è dato da V = lim t + h R U o k o e ( h R U o )t + = h R U o < 1, perché l esponenziale a denominatore della (4) tenderà a zero per via dell esponente negativo Pertanto, si può subito notare come V sia una quantità sempre minore dell unità, e che, quindi, il modello (3) non preveda, a differenza di quello espresso dalla (1), che il verde possa estendersi a tutto il territorio considerato Quando, invece, h R U o < 0, l esponente a denominatore della (4) diventa positivo e quindi il denominatore stesso diverge e, di conseguenza, la funzione V (t) tende asintoticamente a zero Possiamo notare che, in ogni caso e indipendentemente dal dato iniziale, purché questo sia positivo, le soluzioni tendono asintoticamente a quelle di equilibrio Nei primi tre scenari si ha nel quarto V (2) e = V = h R U o, V (1) e = V = 0 Di conseguenza, V e (1) è stabile nel quarto scenario, mentre V e (2) lo sarà nei primi tre scenari: infatti, per il secondo membro dell equazione (3), cioè per f(v ) = ( h R U o )V V 2, avremo df = h R U o 2 V df (1) (V e ) = h R U o df (2) h R U o (V e ) = h R U o 2 = + h R U o 3

4 Pertanto, nei primi tre scenari risulterà df df (2) (V e ) sarà positivo e df Di conseguenza, l equilibrio V e (2) lo è nel quarto V (1) e (1) (V e ) negativo (2) (V e ) negativo e df (1) (V e ) positivo, mentre nel quarto è asintoticamente stabile nei primi tre scenari mentre l equilibrio Occupiamoci ora del comportamento generale del modello e del significato di ogni scenario Come già notato in precedenza, l andamento di V (t), dato da una funzione del tipo della (4), è determinato dal segno della quantità k o : se si impone k o > 0, cioè h R U o V 0 > 0, si ha h R U o < (1 V 0 ) h R U o = V (2) e > V 0 (5) viceversa k o < 0 implica h R U o > (1 V 0 ) h R U o = V (2) e < V 0 (6) Nel primo caso (k o > 0) la funzione V (t) sarà monotòna crescente per ogni t, mentre nel secondo caso (k o < 0) risulterà monotòna decrescente Inoltre, quando la V (t) è monotòna crescente possiamo distinguere due sottocasi: nel primo si avrà V + U o > 1, nel secondo la situazione opposta, cioè V + U o < 1 Pertanto, nel primo sottocaso, il valore asintotico V raggiunto dalla percentuale di aree verdi sommate alla percentuale di aree residenziali supera l unità, cioè la superficie dell intero territorio Questo significa che il verde, oltre ad aver ricoperto le aree bianche, si è esteso perfino in parte delle aree residenziali Vale la pena di sottolineare, come già visto, che questa estensione è comunque solo parziale perché il valore asintotico V si mantiene sempre al di sotto dell unità Nel secondo sottocaso, invece, il fatto che risulta V + U o < 1 sta a significare che, pur in presenza di crescita di aree verdi, nel territorio permarranno aree bianche a bassa produzione di energia biologica Resta quindi da verificare quale condizione implica il caso V + U o > 1 e quale il suo opposto Si ha V + U o > 1 h R U o + U o > 1 > h R Quindi, se > h R allora il verde potrà estendersi anche alle zone residenziali; nel caso contrario, invece, il verde non riuscirà a ricoprire interamente le zone bianche D altra parte, se > h R è facile verificare che risulterà sempre h R U o < (1 V 0 ) U o < h R (1 V 0 ), cioè che k o > 0; infatti, /h R sarà un numero maggiore di uno e di conseguenza si avrà U o 1 V 0 < h R (1 V 0 ) La prima disequazione è sempre vera, perché la superficie iniziale del verde V 0 sommata a quella delle zone residenziali U o non potrà mai superare la superficie totale del territorio, posta eguale 4

5 all unità (U o + V 0 1) In conclusione, > h R implica automaticamente che k o > 0 (si confronti l ultima disequazione con la (5)) Siamo ora in grado di riassumere i quattro scenari previsti dal modello (3) Scenario 1 Questo è lo scenario più favorevole (aree verdi che si estendono tra gli insediamenti abitativi) ed è realizzato quando h R U o > 0, > h R Scenario 2 Questo si ottiene quando h R U o > 0, < h R, h R U o < (1 V 0 ) V (2) e > V 0 Lo scenario prevede che le aree verdi aumentino di estensione, in quanto il termine di impatto h R U o è superiormente limitato da (1 V 0 ); tuttavia, siccome è minore di h R, risulterà che nel territorio saranno ancora presenti aree a bassa biopotenzialità Scenario 3 Il terzo scenario è ottenuto nel caso in cui h R U o > 0, h R U o > (1 V 0 ) V (2) e < V 0 e prevede una diminuzione delle aree verdi con conseguente aumento delle aree bianche, in quanto il termine di impatto h R U o, questa volta, non è superiormente limitato Scenario 4 Questo scenario è quello più sfavorevole e corrisponde al caso in cui h R U o < 0 Tale scenario rappresenta il caso catastrofico in cui le aree verdi tendono a estinguersi con conseguente decadimento del valore ecologico delle aree che circondano gli insediamenti abitativi 5

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x

Studi di funzione. D. Barbieri. Studiare comportamento asintotico e monotonia di. f(x) = 1 x x4 + 4x e x Studi di funzione D. Barbieri Esercizi Esercizio Esercizio Studiare comportamento asintotico e monotonia di f(x) = x + x4 + 4x Studiare il comportamento asintotico di f(x) = + x x + + e x Esercizio 3 Determinare

Dettagli

Traccia n.1 Studiare il comportamento della funzione: 3x + ex 3x e x. Svolgimento

Traccia n.1 Studiare il comportamento della funzione: 3x + ex 3x e x. Svolgimento Traccia n. Studiare il comportamento della funzione: Svolgimento f(x) = 3x + ex 3x e x Determinazione del campo di esistenza, E[f]. La funzione si presenta come rapporto di due funzioni; il campo di esistenza

Dettagli

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione

L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione L elasticità e le sue applicazioni in economia Introduzione Fino ad ora l analisi su domanda, offerta ed equilibrio di mercato è stata di tipo qualitativo. Se vogliamo avere una misura quantitativa degli

Dettagli

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Esercizio 1 In una coltura batterica, il numero di batteri triplica ogni ora. Se all inizio dell osservazione

Dettagli

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio Liceo Classico D. Alighieri A.S. 0-3 y Data la funzione: Studio di Funzione tracciatene il grafico nel piano cartesiano. Prof. A. Pisani Esempio ) Tipo e grado della funzione La funzione è analitica, data

Dettagli

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Teorema 0. Una funzione f(x) è continua in x 0 se e solo se per ogni sucessione {x n } dom(f) con x n x 0 dom(f), risulta f(x n ) f(x 0 ). (Non

Dettagli

ORDINAMENTO 2011 QUESITO 1

ORDINAMENTO 2011 QUESITO 1 www.matefilia.it ORDINAMENTO 0 QUESITO Consideriamo la sezione della sfera e del cilindro con un piano passante per l asse del cilindro: Indicando con x il diametro di base del cilindro, con y la sua altezza

Dettagli

Modelli differenziali per le scienze della vita

Modelli differenziali per le scienze della vita Modelli differenziali per le scienze della vita Andrea Susa Agenda Modelli Matematici Crescita delle popolazioni isolate crescita di una cellula Decadimento radioattivo Modello Malthus Modello a crescita

Dettagli

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1

Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a Scritto del secondo appello, 1 febbraio 2017 Testi 1 Analisi Matematica I per Ingegneria Gestionale, a.a. 206-7 Scritto del secondo appello, febbraio 207 Testi Prima parte, gruppo.. Trovare le [0, π] che risolvono la disequazione sin(2) 2. 2. Dire se esistono

Dettagli

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una

Il blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una l blocco amplificatore realizza la funzione di elevare il livello (di tensione o corrente) del segnale (in tensione o corrente) in uscita da una sorgente. Nel caso, come riportato in figura, il segnale

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Capitolo 5 Limiti di successioni 5.1 Successioni Quando l insieme di definizione di una funzione coincide con l insieme N costituito dagli infiniti numeri naturali 1, 2, 3,... talvolta si considera anche

Dettagli

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI Autore: Enrico Manfucci - 6/05/0 LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI PREMESSA Per Studio di funzione si intende disegnare il grafico di una funzione data la sua espressione analitica. Questo significa

Dettagli

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari

ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari ANALISI 1 - Teoremi e dimostrazioni vari Sommario Proprietà dell estremo superiore per R... 2 Definitivamente... 2 Successioni convergenti... 2 Successioni monotone... 2 Teorema di esistenza del limite

Dettagli

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale . I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei

Dettagli

ESPONENZIALI. n volte

ESPONENZIALI. n volte Corso di laurea: BIOLOGIA Tutor: Floris Marta; Max Artizzu PRECORSI DI MATEMATICA ESPONENZIALI IL CONCETTO DI POTENZA E LA SUA GENERALIZZAZIONE L elevamento a potenza è un operazione aritmetica che associa

Dettagli

Esercitazioni di Matematica

Esercitazioni di Matematica Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +

Dettagli

Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 2005/2006

Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 2005/2006 Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 005/006 Antonella Ballabene SOLUZIONI -14 marzo 006- SCHEMA per lo STUDIO di FUNZIONI 1. Dominio della funzione f)..

Dettagli

LOGARITMI. log = = con >0, 1; >0 = >0, 1, >0. log =1 >0, 1. notebookitalia.altervista.org

LOGARITMI. log = = con >0, 1; >0 = >0, 1, >0. log =1 >0, 1. notebookitalia.altervista.org LOGARITMI Sia un numero reale positivo ed un numero reale, positivo, diverso da 1; si dice logaritmo di in base il valore da attribuire come esponente alla base per ottenere una potenza uguale all argomento.

Dettagli

Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni

Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni 1 Esercizi di Calcolo e Biostatistica con soluzioni 1. Date le funzioni f 1 (x) = x/4 1, f 2 (x) = 3 x, f 3 (x) = x 4 2x, scrivere a parole le operazioni che, dato x in modo opportuno, permettono di calcolare

Dettagli

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di

Dettagli

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2 Matematica ed Informatica+Fisica ESERCIZI Modulo di Matematica ed Informatica Corso di Laurea in CTF - anno acc. 2013/2014 docente: Giulia Giantesio, gntgli@unife.it Esercizi 8: Studio di funzioni Studio

Dettagli

CRESCITA DI POPOLAZIONI. Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t:

CRESCITA DI POPOLAZIONI. Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t: CRESCITA DI POPOLAZIONI Consideriamo una popolazione di esseri viventi e indichiamo con n(t) il numero di individui della popolazione al tempo t: n : R N Questa è una funzione costante a tratti, cioè una

Dettagli

Funzioni Pari e Dispari

Funzioni Pari e Dispari Una funzione f : R R si dice Funzioni Pari e Dispari PARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della funzione è simmetrico rispetto all asse DISPARI: se f( ) = f() R In questo caso il grafico della

Dettagli

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI

SUCCESSIONI E SERIE NUMERICHE E DI FUNZIONI SERIE NUMERICHE Si consideri una successione di elementi. Si definisce serie associata ad la somma Per ogni indice della successione, si definisce successione delle somme parziali associata a la somma

Dettagli

DOMINIO E IMMAGINE DI UNA FUNZIONE REALE DI VARIABILE REALE

DOMINIO E IMMAGINE DI UNA FUNZIONE REALE DI VARIABILE REALE OMINIO E IMMAGINE I UNA FUNZIONE REALE I VARIABILE REALE La prima operazione che dobbiamo fare quando ci accingiamo a studiare una funzione (per poterne poi determinare il grafico) è quella di individuare

Dettagli

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1 Disequazioni - ulteriori esercizi proposti Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni o sistemi di disequazioni:. 5 4 >. 4. < 4. 4 9 5. 9 > 6. > 7. < 8. 5 4 9. > > 4. < 4. < > 9 4 Non esitate a comunicarmi

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

Scheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica

Scheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica Tutorial - Studio di una funzione reale di variabile reale f : x R y = f (x) R Una funzione può essere: - 1 - algebrica ( razionale o irrazionale, intera o fratta) Classificare la trascendentale ( esponenziale,

Dettagli

LEZIONI ED ESERCITAZIONI DI MATEMATICA Prof. Francesco Marchi 1 Appunti ed esercizi su: derivate, grafici e studio di funzione 6 dicembre 2010 1 Per altri materiali didattici o per informazioni: Blog personale:

Dettagli

Economia Politica e Istituzioni Economiche

Economia Politica e Istituzioni Economiche Economia Politica e Istituzioni Economiche Barbara Pancino Lezione 6 I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM Il mercato dei beni e la curva IS L equilibrio sul mercato dei beni attraverso

Dettagli

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ).

ESPONENZIALI E LOGARITMI. chiameremo logaritmica (e si legge il logaritmo in base a di c è uguale a b ). ESPONENZIALI E LOGARITMI Data una espressione del tipo a b = c, che chiameremo notazione esponenziale (e dove a>0), stabiliamo di scriverla anche in un modo diverso: log a c = b che chiameremo logaritmica

Dettagli

By Fabriziomax. Storia del concetto di derivata:

By Fabriziomax. Storia del concetto di derivata: By Fabriziomax Storia del concetto di derivata: Introduzione: La derivata fu inventata da Newton per risolvere il problema pratico di come definire una velocita e un accelerazione istantanea a partire

Dettagli

Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio)

Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio) Corso di Laurea in Economia e Management Secondo parziale di Matematica per l Economia (esempio) lettere E-Z, a.a. 206 207 prof. Gianluca Amato Regole generali Si svolga il primo esercizio e, a scelta

Dettagli

Note sul sistema di Lotka-Volterra. Prima versione. Commenti e correzioni sono benvenuti.

Note sul sistema di Lotka-Volterra. Prima versione. Commenti e correzioni sono benvenuti. Ottobre 2016 Note sul sistema di Lotka-Volterra Prima versione. Commenti e correzioni sono benvenuti. 1 Introduzione Il sistema di Lotka Volterra (LV), o sistema preda predatore è probabilmente il primo

Dettagli

CRESCITA DI POPOLAZIONI BATTERICHE

CRESCITA DI POPOLAZIONI BATTERICHE CRESCITA DI POPOLAZIONI BATTERICHE I batteri (dal greco bacterion, piccolo oggetto) si riproducono per duplicazione. Ogni batterio produce una copia di sé stesso. Assumiamo che tutte le duplicazioni di

Dettagli

MATEMATICA. a.a. 2014/ LIMITI (I parte): Definizione, proprietà e calcolo. Limiti di funzioni, continuità e asintoti.

MATEMATICA. a.a. 2014/ LIMITI (I parte): Definizione, proprietà e calcolo. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. MATEMATICA a.a. 2014/15 2. LIMITI (I parte): Definizione, proprietà e calcolo. Limiti di funzioni, continuità e asintoti. Definizione Il campo di esistenza è l insieme di tutti i punti nei quali la funzione

Dettagli

Concentriamo la nostra attenzione sull insieme dei numeri razionali Q. In Q sono definite

Concentriamo la nostra attenzione sull insieme dei numeri razionali Q. In Q sono definite Lezioni del 22 e 24 settembre. Numeri razionali. 1. Operazioni, ordinamento. Indichiamo con N, Z, Q gli insiemi dei numeri naturali, interi relativi, e razionali: N = {0, 1, 2,...} Z = {0, ±1, ±2,...}

Dettagli

LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE

LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE LIMITI E DERIVATE DI UNA FUNZIONE INTRODUZIONE In generale, abbiamo un idea chiara del significato di pendenza quando viene utilizzata in contesti concernenti l esperienza quotidiana, ad esempio quando

Dettagli

5. Massimi, minimi e flessi

5. Massimi, minimi e flessi 1 5. Massimi, minimi e flessi Funzioni crescenti e decrescenti A questo punto dovremmo avere imparato come si calcolano le derivate di una funzione razionale fratta, ma dobbiamo capire in che modo queste

Dettagli

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.

Esercizi svolti. a 2 x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio. Esercizi svolti 1. Sia sin(x ) f(x) = x ( 1 + x 1 ) se x > 0 a x + 3 se x 0; determinare a in modo che f risulti continua nel suo dominio.. Scrivere l equazione della retta tangente nel punto di ascissa

Dettagli

L insieme dei numeri razionali Q Prof. Walter Pugliese

L insieme dei numeri razionali Q Prof. Walter Pugliese L insieme dei numeri razionali Q Prof. Walter Pugliese Concetto di frazione Abbiamo visto che la divisione non è un operazione interna né in N né in Z. L esigenza di renderla sempre possibile ci porterà

Dettagli

Soluzione di Adriana Lanza

Soluzione di Adriana Lanza Soluzione Dimostriamo che f(x) è una funzione dispari Osserviamo che in quanto in quanto x è una funzione dispari è una funzione dispari in quanto prodotto di una funzione dispari per una pari Pertanto

Dettagli

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Matematica Funzioni Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Le Funzioni e loro caratteristiche Introduzione L analisi di diversi fenomeni della natura o la risoluzione di problemi

Dettagli

Esercizi sulle equazioni differenziali a cura di Sisto Baldo, Elisabetta Ossanna e Sandro Innocenti

Esercizi sulle equazioni differenziali a cura di Sisto Baldo, Elisabetta Ossanna e Sandro Innocenti Esercizi sulle equazioni differenziali a cura di Sisto Baldo, Elisabetta Ossanna e Sandro Innocenti 1. Verifica che y(t) = 1 t + e t è una soluzione dell equazione y (t) = y(t) + t.. Scrivi un equazione

Dettagli

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno. 1 ESERCIZI CON SOLUZIONE DETTAGLIATA Esercizio 1. Si consideri la funzione f(x) = e x 3e x +. a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre

Dettagli

1 Successioni di funzioni

1 Successioni di funzioni Successioni di Esercizio.. Studiare la convergenza puntuale ed uniforme della seguente successione di (.) f n (x) = n x Osserviamo che fissato x R f n(x) = + n x x R. x ( n + x ) = pertanto la successione

Dettagli

Argomento 7. Studio di funzione

Argomento 7. Studio di funzione Argomento 7 Studio di funzione Studiare una funzione significa ottenere, mediante strumenti analitici (iti, derivate, ecc.) informazioni utili a disegnare un grafico qualitativo della funzione data. I

Dettagli

3 LA RETTA REALE ESTESA

3 LA RETTA REALE ESTESA 3 LA RETTA REALE ESTESA Abbiamo visto che i concetti di sup e inf sono utili per descrivere proprietà di insiemi superiormente/inferiormente limitati. Per coprire con questi concetti tutti gli insiemi

Dettagli

MATEMATICA. a.a. 2014/15

MATEMATICA. a.a. 2014/15 MATEMATICA a.a. 2014/15 3. DERIVATE E STUDIO DI FUNZIONE (II parte): Massimi, minimi e derivata prima. Flessi e derivata seconda. Schema per lo studio qualitativo completo di una funzione y=f(x) Crescenza

Dettagli

Il Metodo di Newton, o delle Tangenti Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1

Il Metodo di Newton, o delle Tangenti Federico Lastaria, Analisi e Geometria 1. Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Politecnico di Milano Corso di Analisi e Geometria 1 Federico Lastaria federico.lastaria@polimi.it Il Metodo di Newton, o delle Tangenti 6 Novembre 2016 Indice 1 Metodo di Newton, o delle tangenti 2 1.1

Dettagli

Graficazione qualitativa del luogo delle radici

Graficazione qualitativa del luogo delle radici .. 1.1 1 Graficazione qualitativa del luogo delle radici Esempio. Si faccia riferimento al seguente sistema retroazionato: d(t) G(s) r(t) e(t) K 1(s 1) s(s+1)(s +8s+5) y(t) Per una graficazione qualitativa

Dettagli

ESAME DI MATEMATICA I parte Vicenza, 05/06/2017. x log 2 x?

ESAME DI MATEMATICA I parte Vicenza, 05/06/2017. x log 2 x? A. Peretti Svolgimento dei temi d esame di Matematica A.A. 6/7 ESAME DI MATEMATICA I parte Vicenza, 5/6/7 log? Domanda. Per quali valori di è definita l espressione L espressione è definita se l argomento

Dettagli

y = x 3 infinitesimo per x 3 lim = l 0 allora f(x) è dello stesso ordine di g(x), ossia tendono a DEF. Una funzione y = f(x) si dice infinitesimo per

y = x 3 infinitesimo per x 3 lim = l 0 allora f(x) è dello stesso ordine di g(x), ossia tendono a DEF. Una funzione y = f(x) si dice infinitesimo per INFINITI ED INFINITESIMI. ASINTOTI DI UNA FUNZIONE. GRAFICO PROBABILE DI UNA FUNZIONE. TEOREMI SULLE FUNZIONI CONTINUE ESERCIZI SULLA CONTINUITA E SULLA CLASSIFICAZIONE DELLE DISCONTINUITA DI UNA FUNZIONE

Dettagli

Soluzione di Adriana Lanza

Soluzione di Adriana Lanza Soluzione Dimostriamo che f(x) è una funzione dispari Osserviamo che in quanto in quanto x è una funzione dispari è una funzione dispari in quanto prodotto di una funzione dispari per una pari Pertanto

Dettagli

Matematica di base. Lezioni in Aula D5 ogni Venerdi alle 14:30 BLOG: matematicadibase.wordpress.com

Matematica di base. Lezioni in Aula D5 ogni Venerdi alle 14:30 BLOG: matematicadibase.wordpress.com Matematica di base Lezioni in Aula D5 ogni Venerdi alle 14:30 BLOG: matematicadibase.wordpress.com Calendario 21 Ottobre Aritmetica ed algebra elementare 28 Ottobre Geometria elementare 4 Novembre Insiemi

Dettagli

1 - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi

1 - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi Prima di affrontare gli esercizi su estremo superiore ed inferiore, ricordiamo alcune definizioni ed alcuni teoremi che ci verranno utili. Definizione.

Dettagli

Funzione esponenziale Equazioni esponenziali RIPASSO SULLE POTENZE

Funzione esponenziale Equazioni esponenziali RIPASSO SULLE POTENZE RIPASSO SULLE POTENZE Proprietà delle potenze La formula a n indica l operazione chiamata potenza, ( a è la base ed n l esponente) che consiste nel moltiplicare la base a per se stessa n volte. Per le

Dettagli

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che.

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che. Esercitazioni di Analisi Matematica Prof.ssa Chiara Broggi Materiale disponibile su www.istitutodefilippi.it/claro Lezione 2: Funzioni reali e loro proprietà Definizione: Siano e due sottoinsiemi non vuoti

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Complementi di Analisi Matematica ed Elementi di Calcolo delle probabilità per il corso di Laurea in Ingegneria per la parte di Elementi

Dettagli

Le Funzioni. Modulo Esponenziali Logaritmiche. Prof.ssa Maddalena Dominijanni

Le Funzioni. Modulo Esponenziali Logaritmiche. Prof.ssa Maddalena Dominijanni Le Funzioni Modulo Esponenziali Logaritmiche Definizione di modulo o valore assoluto Se x è un generico numero reale, il suo modulo o valore assoluto è: x = x se x 0 -x se x

Dettagli

C.d) Equilibri multipli

C.d) Equilibri multipli C.d) Equilibri multipli o L evidenza empirica sui processi di convergenza nei livelli di produttività tra le regioni europee suggerisce l esistenza di Club di convergenza, ovvero di gruppi di regioni che

Dettagli

Derivate delle funzioni di una variabile.

Derivate delle funzioni di una variabile. Derivate delle funzioni di una variabile. Il concetto di derivata di una funzione di una variabile è uno dei più fecondi della matematica ed è quello su cui si basa il calcolo differenziale. I problemi

Dettagli

Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche

Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche C.7 Serie Pag. 151 Dimostrazioni dei criteri per lo studio della convergenza di serie numeriche Teorema 5.29 (Criterio del confronto) Siano e due serie numeriche a termini positivi e si abbia 0, per ogni

Dettagli

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE

ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE ANALISI 1 1 QUINTA LEZIONE 1 prof. Claudio Saccon, Dipartimento di Matematica Applicata, Via F. Buonarroti 1/C email: saccon@mail.dm.unipi.it web: http://www2.ing.unipi.it/ d6081/index.html Ricevimento:

Dettagli

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI

SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI SERIE NUMERICHE FAUSTO FERRARI Materiale propedeutico alle lezioni di Analisi Matematica per i corsi di Laurea in Ingegneria Energetica e Meccanica N-Z dell Università di Bologna. Anno Accademico 2003/2004.

Dettagli

Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 30 1 Definizione di successione

Dettagli

Serie Borlini Alex

Serie Borlini Alex Serie numerica >> Prefazione Progressione lista ordinata e finita di elementi. Successione lista ordinata e infinita di elementi (numeri reali chiamati termini), {a n }=a 1, a 2, a 3 Successione di Fibonacci:

Dettagli

NATURA E BIODIVERSITA

NATURA E BIODIVERSITA NATURA E BIODIVERSITA 10 Quadro sinottico degli indicatori INDICATORI DI STATO/IMPATTO (S/I) Indice di Biopotenzialità Territoriale (Btc) INDICATORI DI RISPOSTA (R) Il verde urbano SIGLE, ABBREVIAZIONI,

Dettagli

L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE PROF. MATTIA LETTIERI

L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE PROF. MATTIA LETTIERI L ELASTICITÀ DEL CONSUMATORE ROF. MATTIA LETTIERI Indice 1 LA CURVA DI DOMANDA INDIVIDUALE ---------------------------------------------------------------------------- 3 2 GLI SOSTAMENTI DELLA CURVA DI

Dettagli

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 +

Studiamo adesso il comportamento di f(x) alla frontiera del dominio. Si. x 0 lim f(x) = lim. x 2 + Esercizi del 2//09. Data la funzione f(x) = ln(x 2 2x) (a) trovare il dominio, gli eventuali asintoti e gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce. Disegnare il grafico della funzione. (b) Scrivere

Dettagli

Le derivate parziali

Le derivate parziali Sia f(x, y) una funzione definita in un insieme aperto A R 2 e sia P 0 = x 0, y 0 un punto di A. Essendo A un aperto, esiste un intorno I(P 0, δ) A. Preso un punto P(x, y) I(P 0, δ), P P 0, possiamo definire

Dettagli

Disequazioni di secondo grado

Disequazioni di secondo grado Disequazioni di secondo grado. Disequazioni Definizione: una disequazione è una relazione di disuguaglianza tra due espressioni. Detti p() e g() due polinomi definiti in un insieme A, una disequazione

Dettagli

N(t+ t) N(t) = (a N a M )N(t) t. (0.9) Dalla (0.9) si ricava = (a N a M )N(t). (0.10)

N(t+ t) N(t) = (a N a M )N(t) t. (0.9) Dalla (0.9) si ricava = (a N a M )N(t). (0.10) 3.. Il modello esponenziale continuo Supponiamo di avere una popolazione composta di individui di una sola specie. Indichiamo con N(t) il numero di individui presenti al tempo t. Supponiamo inoltre che

Dettagli

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro Complementi di Analisi Matematica Ia Carlo Bardaro Capitolo 1 Elementi di topologia della retta reale 1.1 Intorni, punti di accumulazione e insiemi chiusi Sia x 0 IR un fissato punto di IR. Chiameremo

Dettagli

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni 29 novembre 2010 1 Successione di funzioni Ricordiamo innanzitutto un po di definizioni. Definizione 1. Una successione di funzioni è una corrispondenza

Dettagli

R. Capone Analisi Matematica Integrali multipli

R. Capone Analisi Matematica Integrali multipli Integrali multipli Consideriamo, inizialmente il caso degli integrali doppi. Il concetto di integrale doppio è l estensione della definizione di integrale per una funzione reale di una variabile reale

Dettagli

Funzioni elementari: funzioni potenza

Funzioni elementari: funzioni potenza Funzioni elementari: funzioni potenza Lezione per Studenti di Agraria Università di Bologna (Università di Bologna) Funzioni elementari: funzioni potenza 1 / 36 Funzioni lineari Come abbiamo già visto,

Dettagli

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Simulazione compito d esame

A Analisi Matematica 1 (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Simulazione compito d esame COGNOME NOME Matr. A Analisi Matematica (Corso di Laurea in Informatica e Bioinformatica) Firma dello studente Tempo: 3 ore. Prima parte: test a risposta multipla. Una ed una sola delle 4 affermazioni

Dettagli

Esercizi riguardanti limiti di successioni e di funzioni

Esercizi riguardanti limiti di successioni e di funzioni Esercizi riguardanti iti di successioni e di funzioni Davide Boscaini Queste sono le note da cui ho tratto le esercitazioni del giorno 0 Novembre 20. Come tali sono ben lungi dall essere esenti da errori,

Dettagli

Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni

Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni Calcolo Numerico Laurea di base in Ingegneria Elettronica, Ingegneria delle Comunicazioni Prof.ssa Laura Pezza (A.A. 2016-2017) IV Lezione del 06.03.2017 http://www.dmmm.uniroma1.it/ laura.pezza 1 Equazioni

Dettagli

Funzione Composta. Il campo di esistenza della funzione composta è costituito dai soli valori di x per i quali la composizione funzionale ha senso.

Funzione Composta. Il campo di esistenza della funzione composta è costituito dai soli valori di x per i quali la composizione funzionale ha senso. Funzione Composta Date due funzioni g : A B e f : B C si può definire la funzione composta: f g : A C g() f(g()) notazione funzionale (f g)() = f(g()) La composizione ha senso se il valore g() appartiene

Dettagli

2.3. Esercizio. Disegnare il grafico delle seguenti funzioni f(x) = x x, g(x) = max(0, cos(x)), h(x) = min(0, sin(x))

2.3. Esercizio. Disegnare il grafico delle seguenti funzioni f(x) = x x, g(x) = max(0, cos(x)), h(x) = min(0, sin(x)) ANALISI Soluzione esercizi 4 ottobre 0.. Esercizio. Disegnare il grafico delle funzioni f(x) = x 4, g(x) = x 3, r(x) = min(0, x 3 ), s(x) = 3 x Esistono software che disegnano i grafici di moltissime funzioni

Dettagli

( x) Definizione: si definisce dominio (o campo di esistenza) di una funzione f ( x) l insieme dei valori

( x) Definizione: si definisce dominio (o campo di esistenza) di una funzione f ( x) l insieme dei valori Definizione: si definisce dominio (o campo di esistenza) di una funzione f ( ) l insieme dei valori che la variabile può assumere affinché la funzione f ( ) abbia significato. Vediamo di individuare alcune

Dettagli

SECONDO METODO DI LYAPUNOV

SECONDO METODO DI LYAPUNOV SECONDO METODO DI LYAPUNOV Il Secondo Metodo di Lyapunov permette di studiare la stabilità degli equilibri di un sistema dinamico non lineare, senza ricorrere alla linearizzazione delle equazioni del sistema.

Dettagli

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4

RETI LINEARI R 3 I 3 R 2 I 4 RETI LINERI 1 Leggi di Kirchoff. Metodo delle correnti di maglia R 1 R 3 I 1 I 3 E 1 J 1 J 2 J 3 I 2 I 4 R 4 I 5 R 5 I 6 R 6 J 4 R 7 Il calcolo delle correnti e delle differenze di potenziale in un circuito

Dettagli

Soluzione. Soluzione. Soluzione. Soluzione

Soluzione. Soluzione. Soluzione. Soluzione SUCCESSIONI E PROGRESSIONI Esercizio 78.A, 5, 8,, 4, La differenza tra ogni termine e il suo precedente è sempre uguale a 3. Pertanto si tratta di una progressione aritmetica crescente di ragione 3. La

Dettagli

Anno 3. Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni

Anno 3. Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni Anno 3 Funzioni esponenziali e logaritmi: le 4 operazioni 1 Introduzione In questa lezione impareremo a conoscere le funzioni esponenziali e i logaritmi; ne descriveremo le principali caratteristiche e

Dettagli

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE

ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE ESERCITAZIONE SUI PUNTI STAZIONARI DI FUNZIONI LIBERE E SULLE FUNZIONI OMOGENEE 1 Funzioni libere I punti stazionari di una funzione libera di più variabili si ottengono risolvendo il sistema di equazioni

Dettagli

ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA

ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA ESERCIZI DI ECONOMIA POLITICA (Nozioni preliminari per lo studio dell economia) Giovanni Nicola De Vito 03/03/2010 1 MICROECONOMIA (1/3) Studia i comportamenti dell individuo in presenza di beni scarsi

Dettagli

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler)

Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Calcolo differenziale 2: Massimi e minimi. Studio di una funzione. (M.S.Bernabei & H. Thaler) Studio di una funzione Funzioni crescenti e decrescenti Una funzione f é crescente nell intervallo (a, b) se

Dettagli

LA CURVA DI PHILLIPS

LA CURVA DI PHILLIPS 1 LA CURVA DI PHILLIPS INFLAZIONE, INFLAZIONE ATTESA E DISOCCUPAZIONE L equazione dell offerta aggregata può essere riscritta come una relazione tra livello effettivo dei prezzi, livello atteso dei prezzi

Dettagli

Calcolo Differenziale. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia ecc... A.A Analisi Matematica - Calcolo Differenziale - p.

Calcolo Differenziale. Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia ecc... A.A Analisi Matematica - Calcolo Differenziale - p. Calcolo Differenziale Corsi di Laurea in Tecniche di Radiologia ecc... A.A. 2010-2011 - Analisi Matematica - Calcolo Differenziale - p. 1/33 Velocità istantanea Percorriamo il tratto di strada tra Udine

Dettagli

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni

Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - 10/07/09. C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Soluzioni dello scritto di Analisi Matematica II - /7/9 C.L. in Matematica e Matematica per le Applicazioni Proff. K. Payne, C. Tarsi, M. Calanchi Esercizio. a La funzione f è limitata e essendo lim fx

Dettagli

dato da { x i }; le rette verticali passanti per

dato da { x i }; le rette verticali passanti per Schema riepilogativo per lo studio di una funzione reale di una var. reale. Studio grafico-analitico delle funzioni reali di variabile reale y = f ( Sequenza dei passi utili allo studio di una funzione

Dettagli

Analisi Matematica 1. Serie numeriche. (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo.

Analisi Matematica 1. Serie numeriche. (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo. Facoltà di Ingegneria Civile e Industriale Analisi Matematica 1 Serie numeriche (Parte 2) Dott. Ezio Di Costanzo ezio.dicostanzo@sbai.uniroma1.it Definizione Data la serie + n=0 a n si definisce resto

Dettagli

ESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011

ESERCIZIO SOLUZIONE. 13 Aprile 2011 ESERCIZIO Un corpo di massa m è lasciato cadere da un altezza h sull estremo libero di una molla di costante elastica in modo da provocarne la compressione. Determinare: ) la velocità del corpo all impatto

Dettagli

Disequazioni. 3 Liceo Scientifico 3 Liceo Scientifico sez. Scienze Applicate A.S. 2016/2017 Prof. Andrea Pugliese

Disequazioni. 3 Liceo Scientifico 3 Liceo Scientifico sez. Scienze Applicate A.S. 2016/2017 Prof. Andrea Pugliese Disequazioni 3 Liceo Scientifico 3 Liceo Scientifico sez. Scienze Applicate A.S. 2016/2017 Prof. Andrea Pugliese Definizione ed esempi Date due espressioni algebriche A e B contenenti numeri e lettere

Dettagli

1 Polinomio di Taylor 1. 2 Formula di Taylor 2. 3 Alcuni sviluppi notevoli 2. 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei limiti 4

1 Polinomio di Taylor 1. 2 Formula di Taylor 2. 3 Alcuni sviluppi notevoli 2. 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei limiti 4 1 POLINOMIO DI TAYLOR 1 Formula di Taylor Indice 1 Polinomio di Taylor 1 Formula di Taylor 3 Alcuni sviluppi notevoli 4 Uso della formula di Taylor nel calcolo dei iti 4 5 Soluzioni degli esercizi 6 La

Dettagli

La domanda che ci si deve porre innanzitutto per iniziare a risolvere questa disequazione è la seguente:

La domanda che ci si deve porre innanzitutto per iniziare a risolvere questa disequazione è la seguente: Disequazioni: caso generale Consideriamo ora la risoluzione di disequazioni che presentino al suo interno valori assoluti e radici. Cercheremo di stabilire con degli esempio delle linee guida per la risoluzione

Dettagli

Breve formulario di matematica

Breve formulario di matematica Luciano Battaia a 2 = a ; lim sin = 1, se 0; sin(α + β) = sin α cos β + cos α sin β; f() = e 2 f () = 2e 2 ; sin d = cos + k; 1,2 = b± ; a m a n = 2a a n+m ; log a 2 = ; = a 2 + b + c; 2 + 2 = r 2 ; e

Dettagli