1 - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "1 - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi"

Transcript

1 - Estremo superiore ed estremo inferiore di insiemi Prima di affrontare gli esercizi su estremo superiore ed inferiore, ricordiamo alcune definizioni ed alcuni teoremi che ci verranno utili. Definizione. Sia E un sottoinsieme di R. Definiamo M(E), l insieme dei maggioranti di E, come segue: M(E) = {y R : y x, x E. Definiamo N (E), l insieme dei minoranti di E, come segue: N (E) = {y R : y x, x E. Osserviamo che affermare che M(E) è equivalente a dire che esiste M in R tale che M sia più grande di tutti gli elementi di E, il che è equivalente a dire che E è limitato superiormente. Analogamente, N (E) se e solo se esiste N in R tale che N sia più piccolo di tutti gli elementi di E, ovvero se e solo se E è limitato inferiormente. Definizione. Sia E un sottoinsieme di R: un numero reale x appartentente sia ad E che a M(E) si dice massimo di E (e viene indicato da max(e)); un numero reale x appartenente sia ad E che a N (E) si dice minimo di E (e viene indicato da min(e)). Teorema 3. Sia E un sottoinsieme di R limitato superiormente: allora esiste il minimo di M(E). Sia E un sottoinsieme di R limitato inferiormente: allora esiste il massimo di N (E). Definizione 4. Sia E un sottoinsieme di R limitato superiormente. Definiamo l estremo superiore di E come il minimo di M(E): sup(e) = min M(E). Analogamente, se E è un sottoinsieme di R limitato inferiormente, definiamo l estremo inferiore di E come il massimo di N (E): inf(e) = max N (E). Se E non è limitato superiormente (vale a dire, se M(E) è vuoto), definiamo sup(e) = +. Se E non è limitato inferiormente (vale a dire, se N (E) è vuoto), definiamo inf(e) =.

2 Teorema 5. Siano E ed F due sottoinsiemi di R con E F. Allora si ha inf(f ) inf(e) sup(e) sup(f ). Inoltre, sup(e F ) = max(sup(e), sup(f )), inf(e F ) = min(inf(e), inf(f )). Il Teorema è particolarmente utile nel caso in cui gli elementi di E si possano suddividere in vari gruppi; se, ad esempio, { ( nπ ) E = n sin, n N, essendo sin ( ) ( nπ = 0 se n è pari, ed essendo sin nπ ) = ( ) k se n = k è dispari, possiamo scrivere con { ( nπ E = n sin E = E = E E E 3, ), n N, n pari = {0, {, k N, k pari k e { E 3 =, k N, k dispari, k e calcolare estremo superiore ed inferiore di E i (con i =,, 3); successivamente, si tratterà di incollare i risultati usando il Teorema., Già, ma come calcolare estremo superiore ed inferiore di E ed E 3 (per E il calcolo dovrebbe essere facile...)? Ci viene in soccorso il seguente teorema. Teorema 6. Sia E = {a n, n N, l insieme dei valori assunti da una successione a n di numeri reali. Se la successione a n è monotona crescente, ovvero se a n+ a n per ogni n in N, si ha inf(e) = min(e) = a, sup(e) = lim n + a n. Analogamente, se a n è monotona decrescente, ovvero se a n+ a n per ogni n in N, si ha sup(e) = max(e) = a, inf(e) = lim n + a n.

3 Osservazione 7. Se la successione che definisce l insieme non è tutta monotona, ma lo è solo da un certo punto in poi (ad esempio: si ha a n+ a n solo se n n 0 ) il procedimento corretto da seguire sfrutta il Teorema ed il Teorema 3. Se, infatti, possiamo scrivere con E = {a n, n N, E = E E, E = {a, a,..., a n0, E = {a n0, a n0 +,... = {a n, n n 0. Siccome E ha un numero finito di elementi, sarà facile calcolarne il massimo (il numero più grande in E ) ed il minimo (il numero più piccolo in E ); per il Teorema 3, inoltre, inf(e ) = a n0, sup(e ) = lim n + a n. A questo punto, grazie al Teorema, avremo inf(e) = min(min(e ), a n0 ), sup(e) = max(max(e ), lim n + a n), con ovvie modificazioni nel caso in cui a n sia monotona descrescente a partire da un certo indice n 0 in poi. Osservazione 8. Un errore molto comune che si commette affrontando esercizi sul calcolo dell estremo superiore ed inferiore di insiemi definiti tramite successioni consiste nel confondere l insieme dei valori della successione con l insieme dei numeri naturali. Quando si scrive E = {a n, n N, si intende dire che E è l immagine di N tramite la successione a: se ad esempio a n =, allora n E = {a n, n N = {,, 3, 4,... ; se a n = ( + n) n, allora E = {a n, n N = {, ( ) 3, ( ) 3 4, 3 ( ) 4 5, Svolgere l esercizio consiste nel calcolare l estremo inferiore e superiore di questi valori: l indice n è solo un parametro che non va preso in considerazione ai fini del calcolo. 3

4 4 Dai teoremi precedenti appare chiaro che uno dei concetti fondamentali per il calcolo di estremo superiore ed inferiore di insiemi definiti tramite successioni è la monotonia della successione. Come si fa a dimostrare che una successione è monotona (o lo è a partire da un certo punto in poi)? I metodi sono, essenzialmente, due: Metodo. Si usa la definizione di monotonia; vale a dire si cercano i valori di n per i quali è soddisfatta la relazione a n+ a n. In altre parole, si risolve una disequazione tra numeri reali. Metodo. Se la successione è del tipo a n = f(n), ovvero i valori della successione sono ottenuti come i valori assunti su N da una funzione reale di variabile reale f(x), allora si può studiare la monotonia della successione studiando il segno della derivata prima di f(x). Di nuovo, si tratta di risolvere una disequazione tra numeri reali. Quale dei due scegliere? In alcuni casi può convenire il primo metodo, in altri il secondo. In generale, se il calcolo della derivata prima della funzione f è semplice, conviene il secondo; se è complicato, probabilmente (ma non necessariamente...) l esercizio è stato pensato per essere svolto usando il primo metodo. In ogni caso la monotonia va dimostrata: non basta (ed è anzi un errore) calcolare alcuni dei valori della successione, osservare che sono ordinati e dedurne che la successione è monotona. Bando alle ciance, e passiamo alla pratica. Esercizio. Dato l insieme { n 3 E = n + n + 5, n N, calcolarne estremo superiore ed estremo inferiore, specificando se siano rispettivamente massimo e minimo. Svolgimento. Siccome gli elementi dell insieme sono gli elementi della successione a n = f(n), con f(x) = x 3, studiamo la monotonia x +x+5 della successione studiando il segno della derivata prima di f(x). Si ha f (x) = x 6x (x + x + 5). Dal momento che il denominatore di f (x) è sempre positivo e non si annulla mai, si ha f (x) 0 x 6x x Essendo 3 0 negativo, ed interessandoci solo i valori maggiori di per x (dato che i numeri naturali partono da ), abbiamo che f(x) è

5 monotona crescente per x 3 + 0, e monotona decrescente per x > Dal momento che 0 4.5, abbiamo che a n = f(n) è crescente per n 7, decrescente per n 8. In altre parole, a a... a 7, a 8 a 9... a n... A questo punto, memori del Teorema 6 (e della successiva Osservazione 7), spezziamo l insieme E nell unione disgiunta di due insiemi: E = E E, con Per il Teorema 6 abbiamo e E = {a n, n 7, E = {a n, n 8. inf (E ) = min (E ) = a = 4, sup (E ) = max (E ) = a 7 = 7, sup (E ) = max (E ) = a 8 = 7, inf (E ) = lim n + a n = 0. Grazie al Teorema 5, possiamo concludere l esercizio: e inf (E) = min (E) = min( 4, 0) = 4, sup (E) = max (E) = max( 7, 7 ) = 7. Esercizio. Dato l insieme { ( ) n E = n 3n + 3, n N, calcolarne estremo superiore ed estremo inferiore, specificando se siano rispettivamente massimo e minimo. Svolgimento. Innanzitutto, ed a causa del termine ( ) n, la successione che definisce l insieme può essere spezzata in due parti a seconda del valore (pari o dispari) di n. Otteniamo così: { E = E E = n 3n + 3, n pari { n 3n + 3, n dispari 5. A questo punto grazie al Teorema 5 è sufficiente calcolare estremo superiore ed inferiore di E ed E per poi incollare i risultati. Partiamo da E e studiamo la monotonia della successione a n = n 3n + 3.

6 6 Inizialmente studiamo la monotonia di tale successione su tutti i naturali. Dovremo però ricordarci che i risultati vanno letti solo per valori pari di n. Per la motonia, o risolviamo la disequazione a n+ a n (n + ) 3(n + ) + 3 n 3n + 3, oppure, dato che a n = f(n) con f(x) =, studiamo la disequazione x 3x+3 f x 3 (x) 0 (x 3x + 3) 0. È evidente che la seconda disequazione è ben più facile della prima (per poter risolvere la prima serve studiare anche il segno del denominatore), per cui scegliamo il secondo metodo. Si ha, essendo il denominatore positivo e sempre differente da zero, f (x) 0 3 x 0 x 3. Pertanto, la funzione è crescente in (, 3) e decrescente in ( 3, + ). Siccome a n coincide con f(n) solo per n pari, e siccome tutti i numeri pari cadono nell intervallo ( 3, + ), abbiamo f(n) f(n + ) per ogni n pari, e quindi a n a n+ per ogni n pari. Pertanto sup (E ) = max (E ) = a =, inf (E ) = lim n + a n = 0. Passiamo ora ad E, e studiamo la monotonia della successione b n = n 3n + 3. Essendo evidentemente b n = a n, la successione b n sarà monotona crescente dove a n era decrescente e viceversa. Avremo quindi che b n è monotona decrescente per n 3, monotona crescente per n 3. Dal momento che di valori interi minori di 3 c è solo n =, abbiamo da una parte il valore b =, e dall altra i valori b 3 b 5... (ricordiamoci che vanno considerati solo i valori dispari di n). A questo punto è necessario spezzare ulteriormente i valori di E, lasciando da una parte il valore isolato b e mettendo dall altra tutti i valori di b n con n dispari maggiore di 3. Per questo secondo insieme (che battezziamo E 3 ), abbiamo inf (E 3 ) = min (E 3 ) = b 3 = 3, sup (E 3) = lim n + b n = 0. Pertanto, grazie ancora al Teorema 5, abbiamo inf (E ) = min (E ) = min (b, inf (E 3 )) =,

7 e sup (E ) = max(b, sup (E 3 )) = 0. A questo punto possiamo concludere l esercizio: si ha sup (E) = max(sup (E ), sup (E )) = max(, 0) =, e inf (E) = min(inf (E ), inf (E )) = min(0, ) =. Dal momento che entrambi i valori sono assunti (uno per n =, l altro per n = ), e sono rispettivamente massimo e minimo di E. Esercizio 3. Data la successione n 3 a n = 4n + 4 exp( (n 5) ) se n è pari, se n è dispari, calcolarne estremo superiore ed estremo inferiore, specificando se siano rispettivamente massimo e minimo. Svolgimento. Come nell esercizio precedente, consideriamo prima i valori di a n per n pari, e successivamente i valori di a n con n dispari. Sempre allo scopo di applicare il Teorema 6, studiamo la monotonia della successione b n = n 3. Se associamo a b 4n+4 n la funzione f(x) = x 3, 4x+4 calcolando f (x) si ha f (x) = (x + ), che è positiva per ogni x. Ne consegue che la successione b n è monotona crescente, e quindi che (grazie al Teorema 6) inf{a n, n pari = a =, sup{a n, n pari = lim n + a n = 4. Per quanto riguarda i valori della successione per n dispari, studiamo la monotonia della successione c n = exp( (n 5) ). Senza bisogno di fare derivate, osserviamo che siccome (n 5) è monotona crescente per n 5 e decrescente successivamente, la monotonia della funzione esponenziale implica che c c c 3 c 4 c 5 c 6 c 7... c n... Pertanto, il massimo della successione c n è c 5 =, mentre l estremo inferiore è il più piccolo tra c = exp( 6) ed il limite a più infinito di c n (che vale 0), vale a dire 0. Pertanto, l estremo inferiore di a n per n dispari è 0 (che non è un minimo), mentre l estremo superiore è (che è un massimo). Mettendo insieme i risultati ottenuti per n pari e per n dispari si trova che il minimo di a n è, mentre il massimo è. 7

8 8 A questo punto, passo la mano Esercizio 4. Dati gli insiemi A = ( {( ) n 7 n { ) arc tg(n), n N, ( ) n + 3n 3 B = log, n N, n + C = {( cos(nπ))n + n, n N, { ( ) { 5n + 7 D = ( ) n cos, n N n n +, n N, { n E = {exp( n), n N n, n N, F = { n 8n +, n N { n, n N, G = { arc tg(n 4n + 5), n N { n 6n + 0, n N, { H = p, p primo, calcolarne estremo superiore ed estremo inferiore, specificando se siano rispettivamente massimo e minimo.

Svolgimento degli esercizi del Capitolo 1

Svolgimento degli esercizi del Capitolo 1 Analisi Matematica a edizione Svolgimento degli esercizi del Capitolo a) Si ha perciò si distinguono due casi: I) se x < 7,siha x 7 se x 7 x 7 7 x se x < 7, x 7 7 x x x 5 x 5, e poiché 5 > 7 la disequazione

Dettagli

1 Funzioni reali di una variabile reale

1 Funzioni reali di una variabile reale 1 Funzioni reali di una variabile reale Qualche definizione e qualche esempio che risulteranno utili più avanti Durante tutto questo corso studieremo funzioni reali di una variabile reale, cioè Si ha f

Dettagli

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia

CORSO DI ANALISI MATEMATICA 1 ESERCIZI. Carlo Ravaglia CORSO DI ANALISI MATEMATICA ESERCIZI Carlo Ravaglia 6 settembre 5 iv Indice Numeri reali Ordine fra numeri reali Funzioni reali 4 Radici aritmetiche 7 4 Valore assoluto 9 5 Polinomi 6 Equazioni 7 Disequazioni

Dettagli

Massimo e minimo limite di successioni

Massimo e minimo limite di successioni Massimo e minimo limite di successioni 1 Premesse Definizione 1.1. Definiamo R esteso l insieme R = R { } {+ }. In R si estende l ordinamento tra numeri reali ponendo < a < +, a R. In base a tale definizione,

Dettagli

Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI. Giovanni Villani

Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI. Giovanni Villani Matematica per l Economia Sottoinsieme L-Z Dipartimento di Economia Universitá degli Studi di Bari 3) FUNZIONI Giovanni Villani FUNZIONI Definizione 1 Assegnati due insiemi A e B, si definisce funzione

Dettagli

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Docente: Anna Valeria Germinario Università di Bari A.V.Germinario (Università di

Dettagli

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali

Gli insiemi N, Z e Q. I numeri naturali Università Roma Tre L. Chierchia 1 Gli insiemi N, Z e Q Il sistema dei numeri reali (R, +,, ) può essere definito tramite sedici assiomi: quindici assiomi algebrici (si veda ad esempio 2.3 in [Giusti,

Dettagli

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti

FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti FUNZIONI ELEMENTARI, DISEQUAZIONI, NUMERI REALI, PRINCIPIO DI INDUZIONE Esercizi risolti Discutendo graficamente la disequazione x > 3 + x, verificare che l insieme delle soluzioni è un intervallo e trovarne

Dettagli

LIMITI - ESERCIZI SVOLTI

LIMITI - ESERCIZI SVOLTI LIMITI - ESERCIZI SVOLTI ) Verificare mediante la definizione di ite che a) 3 5) = b) = + ) c) 3n n + n+ = + d) 3+ = 3. ) Calcolare utilizzando i teoremi sull algebra dei iti a) 3 + ) b) + c) 0 + d) ±

Dettagli

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero

IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero IL TEOREMA DEGLI ZERI Una dimostrazione di Ezio Fornero Il teorema degli zeri è fondamentale per determinare se una funzione continua in un intervallo chiuso [ a ; b ] si annulla in almeno un punto interno

Dettagli

Limiti di successioni

Limiti di successioni Capitolo 5 Limiti di successioni 5.1 Successioni Quando l insieme di definizione di una funzione coincide con l insieme N costituito dagli infiniti numeri naturali 1, 2, 3,... talvolta si considera anche

Dettagli

3 LA RETTA REALE ESTESA

3 LA RETTA REALE ESTESA 3 LA RETTA REALE ESTESA Abbiamo visto che i concetti di sup e inf sono utili per descrivere proprietà di insiemi superiormente/inferiormente limitati. Per coprire con questi concetti tutti gli insiemi

Dettagli

Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti

Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Corso di Analisi Matematica Successioni e loro limiti Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 30 1 Definizione di successione

Dettagli

2 - Le successioni per ricorrenza

2 - Le successioni per ricorrenza - Le successioni per ricorrenza Le successioni per ricorrenza sono un po come le serie numeriche delle successioni di numeri reali abbastanza particolari. A differenza delle successioni standard, come

Dettagli

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2

Esercizio 1. f(x) = 4 5x2 x 2 +x 2. Esercizio 2. f(x) = x2 16. Esercizio 3. f(x) = x2 1 9 x 2 Matematica ed Informatica+Fisica ESERCIZI Modulo di Matematica ed Informatica Corso di Laurea in CTF - anno acc. 2013/2014 docente: Giulia Giantesio, gntgli@unife.it Esercizi 8: Studio di funzioni Studio

Dettagli

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE

NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE NOTE SULLE FUNZIONI CONVESSE DI UNA VARIABILE REALE ROBERTO GIAMBÒ 1. DEFINIZIONI E PRIME PROPRIETÀ In queste note saranno presentate alcune proprietà principali delle funzioni convesse di una variabile

Dettagli

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3)

Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Lezioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA (gruppo 3) Nicola Durante 2011-12 Abstract 1 Insiemi numerici (Lezione del 5.10.11) 1.1 Cenni di teoria degli insiemi Richiamiamo brevemente alcuni simboli usati in

Dettagli

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO

1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO 1 IL LINGUAGGIO MATEMATICO Il linguaggio matematico moderno è basato su due concetti fondamentali: la teoria degli insiemi e la logica delle proposizioni. La teoria degli insiemi ci assicura che gli oggetti

Dettagli

Argomento 7. Studio di funzione

Argomento 7. Studio di funzione Argomento 7 Studio di funzione Studiare una funzione significa ottenere, mediante strumenti analitici (iti, derivate, ecc.) informazioni utili a disegnare un grafico qualitativo della funzione data. I

Dettagli

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno.

a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre gli zeri di f e studiarne il segno. 1 ESERCIZI CON SOLUZIONE DETTAGLIATA Esercizio 1. Si consideri la funzione f(x) = e x 3e x +. a) Determinare il dominio, i limiti agli estremi del dominio e gli eventuali asintoti di f. Determinare inoltre

Dettagli

3. Massimo, minimo, maggioranti e minoranti. Insiemi limitati. Estremi superiori ed inferiori.

3. Massimo, minimo, maggioranti e minoranti. Insiemi limitati. Estremi superiori ed inferiori. 3. assimo, minimo, maggioranti e minoranti. Insiemi limitati. Estremi superiori ed inferiori. Definizione: assimo Sia un insieme di numeri reali. Def. Si dice massimo di, se esiste, quel numero che appartiene

Dettagli

La domanda che ci si deve porre innanzitutto per iniziare a risolvere questa disequazione è la seguente:

La domanda che ci si deve porre innanzitutto per iniziare a risolvere questa disequazione è la seguente: Disequazioni: caso generale Consideriamo ora la risoluzione di disequazioni che presentino al suo interno valori assoluti e radici. Cercheremo di stabilire con degli esempio delle linee guida per la risoluzione

Dettagli

ANALISI MATEMATICA PER IL CdL IN INFORMATICA ESERCIZI SULLE DISEQUAZIONI

ANALISI MATEMATICA PER IL CdL IN INFORMATICA ESERCIZI SULLE DISEQUAZIONI ANALISI MATEMATICA PER IL CdL IN INFORMATICA ESERCIZI SULLE DISEQUAZIONI Risolvere le seguenti disequazioni: ( 1 ) x < x + 1 1) 4x + 4 x ) x + 1 > x 4x x 10 ) x 4 x 5 4x + > ; 4) ; 5) 0; ) x 1 x + 1 x

Dettagli

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica

Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia. Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche. Appunti del corso di Matematica Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 03 - I Numeri Reali Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello,

Dettagli

Esercizi riguardanti limiti di successioni e di funzioni

Esercizi riguardanti limiti di successioni e di funzioni Esercizi riguardanti iti di successioni e di funzioni Davide Boscaini Queste sono le note da cui ho tratto le esercitazioni del giorno 0 Novembre 20. Come tali sono ben lungi dall essere esenti da errori,

Dettagli

13 LIMITI DI FUNZIONI

13 LIMITI DI FUNZIONI 3 LIMITI DI FUNZIONI Estendiamo la nozione di ite a funzioni reali di variabile reale. Definizione caratterizzazione per successioni) Si ha fx) = L x 0, L R) se e solo se per ogni successione a n x 0 con

Dettagli

ANALISI MATEMATICA 1. (Ingegneria Industriale, corsi A e B) Esempi di prove scritte

ANALISI MATEMATICA 1. (Ingegneria Industriale, corsi A e B) Esempi di prove scritte ANALISI MATEMATICA 1 (Ingegneria Industriale, corsi A e B) Esempi di prove scritte Rispondere ai quesiti a risposta multipla Qi, risolvere gli esercizi Ei, enunciare le definizioni Di e svolgere le dimostrazioni

Dettagli

Concentriamo la nostra attenzione sull insieme dei numeri razionali Q. In Q sono definite

Concentriamo la nostra attenzione sull insieme dei numeri razionali Q. In Q sono definite Lezioni del 22 e 24 settembre. Numeri razionali. 1. Operazioni, ordinamento. Indichiamo con N, Z, Q gli insiemi dei numeri naturali, interi relativi, e razionali: N = {0, 1, 2,...} Z = {0, ±1, ±2,...}

Dettagli

x log(x) + 3. f(x) =

x log(x) + 3. f(x) = Università di Bari, Corso di Laurea in Economia e Commercio Esame di Matematica per l Economia L/Z Dr. G. Taglialatela 03 giugno 05 Traccia dispari Esercizio. Calcolare Esercizio. Calcolare e cos log d

Dettagli

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale

FUNZIONI. y Y. Def. L insieme Y è detto codominio di f. Es. Siano X = R, Y = R e f : x y = 1 x associo il suo inverso). (ad un numero reale FUNZIONI Siano X e Y due insiemi. Def. Una funzione f definita in X a valori in Y è una corrispondenza (una legge) che associa ad ogni elemento X al piú un elemento in Y. X Y Def. L insieme Y è detto codominio

Dettagli

3. Successioni di insiemi.

3. Successioni di insiemi. 3. Successioni di insiemi. Per evitare incongruenze supponiamo, in questo capitolo, che tutti gli insiemi considerati siano sottoinsiemi di un dato insieme S (l insieme ambiente ). Quando occorrerà considerare

Dettagli

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che.

Definizione: Dato un sottoinsieme non vuoti di. Si chiama funzione identica o identità di in sé la funzione tale che. Esercitazioni di Analisi Matematica Prof.ssa Chiara Broggi Materiale disponibile su www.istitutodefilippi.it/claro Lezione 2: Funzioni reali e loro proprietà Definizione: Siano e due sottoinsiemi non vuoti

Dettagli

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia

Insiemi, Numeri, Terminologia. Prof. Simone Sbaraglia Insiemi, Numeri, Terminologia Prof. Simone Sbaraglia Corso Rapido di Logica Matematica La logica formale definisce le regole cui deve obbedire qualsiasi teoria deduttiva. Una proposizione e` una affermazione

Dettagli

Matematica 1 per Ottici e Orafi. I Numeri Reali

Matematica 1 per Ottici e Orafi. I Numeri Reali Matematica 1 per Ottici e Orafi I Numeri Reali Indichiamo con N l insieme dei numeri naturali 1, 2, 3,.... Su N sono definite due operazioni : e + che soddisfano le seguenti proprietá formali : a, b, c

Dettagli

Ricorrendo alle definizioni di limite, si dimostrano importanti risultati. Vedremo: che, se esiste, il limite lim

Ricorrendo alle definizioni di limite, si dimostrano importanti risultati. Vedremo: che, se esiste, il limite lim Teoremi sui limiti Ricorrendo alle definizioni di limite, si dimostrano importanti risultati. Vedremo: che, se esiste, il limite lim f () può dare informazioni locali (= che valgono nell intorno di c)

Dettagli

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità

Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Alcuni Teoremi sulle funzioni continue e uniforme continuità Teorema 0. Una funzione f(x) è continua in x 0 se e solo se per ogni sucessione {x n } dom(f) con x n x 0 dom(f), risulta f(x n ) f(x 0 ). (Non

Dettagli

Esercizi sulle Funzioni

Esercizi sulle Funzioni AM0 - A.A. 03/4 ALFONSO SORRENTINO Esercizi sulle Funzioni Esercizio svolto. Trovare i domini di definizione delle seguenti funzioni: a) f) sin + cos ; b) g) log ) ; c) h) sin + e sin. Soluzione. a) La

Dettagli

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y

Funzioni. iniettiva se x y = f (x) f (y) o, equivalentemente, f (x) = f (y) = x = y Funzioni. Dati due insiemi A e B (non necessariamente distinti) si chiama funzione da A a B una qualunque corrispondenza (formula, regola) che associa ad ogni elemento di A uno ed un solo elemento di B.

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN FISICA

CORSO DI LAUREA IN FISICA CORSO DI LAUREA IN FISICA ANALISI MATEMATICA I BREVI RICHIAMI DELLA TEORIA DEI LIMITI. Confronto di infinitesimi. Sia A sottoinsieme di R, sia 0 punto di accumulazione di A nella topologia di R quindi

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura ANALISI MATEMATICA I. Prova scritta del 8 Gennaio 2014

Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura ANALISI MATEMATICA I. Prova scritta del 8 Gennaio 2014 Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura ANALISI MATEMATICA I Prova scritta del 8 Gennaio 214 Esporre il procedimento di risoluzione degli esercizi in maniera completa e leggibile. (1) (Punti 8)

Dettagli

Scritto d esame di Analisi Matematica I

Scritto d esame di Analisi Matematica I Capitolo 2: Scritti d esame 07 Pisa, 8 Gennaio 999. Studiare il comportamento della serie al variare del parametro α > /2. ( ) n n sin α n 2α 2. Sia ( ) f(x) = log + sin3 x. 2 (a) Determinare la derivata

Dettagli

Successioni di funzioni: esercizi svolti

Successioni di funzioni: esercizi svolti Successioni di funzioni: esercizi svolti Gli esercizi contrassegnati con il simbolo * presentano un grado di difficoltà maggiore Esercizio 1 Determinare il limite puntuale delle seguenti successioni di

Dettagli

f(x) = 1 x 2 Per determinare il dominio di f(x) dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero

f(x) = 1 x 2 Per determinare il dominio di f(x) dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero . Data la funzione approssimarne il grafico. f() = 2 Per determinare il dominio di f() dobbiamo imporre che il determinante sia diverso da zero 2 0 = 2 = ± perciò il dominio ` D = R \ {, } =], [ ], [ ],

Dettagli

ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012

ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012 ESERCIZI DI METODI MATEMATICI PER L ECONOMIA FACOLTÀ DI ECONOMIA DI FERRARA A.A. 2011/2012 1. Esercizi 3 1. Studiare la seguente funzione FINO alla derivata prima, con tracciamento di grafico ed indicazione

Dettagli

LIMITI DI FUNZIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Limiti di funzioni cap3a.pdf 1

LIMITI DI FUNZIONI. c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Limiti di funzioni cap3a.pdf 1 LIMITI DI FUNZIONI c Paola Gervasio - Analisi Matematica 1 - A.A. 16/17 Limiti di funzioni cap3a.pdf 1 Intorni Def. Siano 0 R e r R +. Chiamiamo intorno di centro 0 e raggio r l intervallo aperto e limitato

Dettagli

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro

Complementi di Analisi Matematica Ia. Carlo Bardaro Complementi di Analisi Matematica Ia Carlo Bardaro Capitolo 1 Elementi di topologia della retta reale 1.1 Intorni, punti di accumulazione e insiemi chiusi Sia x 0 IR un fissato punto di IR. Chiameremo

Dettagli

Analisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1

Analisi Matematica I Primo Appello ( ) - Fila 1 Analisi Matematica I Primo Appello (4-11-003) - Fila 1 1. Determinare la retta tangente alla funzione f() = (1 + ) 1+ in = 0. R. f(0) = 1, mentre la derivata è f () = ( e (1+) log(1+)) ( ) = e (1+) log(1+)

Dettagli

Primo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 18 Gennaio Soluzioni

Primo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 18 Gennaio Soluzioni Primo Compito di Analisi Matematica Corso di laurea in Informatica, corso B 8 Gennaio 06 Soluzioni Esercizio Siano z e z due numeri complessi con modulo e argomento rispettivamente (ρ, θ ) e (ρ, θ ) tali

Dettagli

Verso il concetto di funzione

Verso il concetto di funzione Verso il concetto di funzione Il termine funzione già appare in alcuni scritti del matematico Leibniz (1646-1716). Tuttavia, in un primo momento tale termine venne usato in riferimento a espressioni analitiche

Dettagli

CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA

CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA CORSO DI LAUREA IN MATEMATICA ESERCITAZIONI DI ANALISI MATEMATICA I BREVI RICHIAMI DELLA TEORIA DEI LIMITI. Confronto di infinitesimi. Sia A sottoinsieme di R, sia 0 punto di accumulazione di A nella topologia

Dettagli

Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 76-93

Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 76-93 Tracce di soluzioni di alcuni esercizi di matematica 1 - gruppo 76-93 5. Funzioni continue Soluzione dell Esercizio 76. Osserviamo che possiamo scrivere p() = n (a n + u()) e q() = m (b m + v()) con lim

Dettagli

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y

Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del f(x, y) = e (x3 +x) y Analisi Matematica II Corso di Ingegneria Gestionale Compito del 8--7 - È obbligatorio consegnare tutti i fogli, anche la brutta e il testo. - Le risposte senza giustificazione sono considerate nulle.

Dettagli

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x.

1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: c) x + 1 d)x sin x. Funzioni derivabili Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in x = 0 delle funzioni: a)2x 5 b) x 3 x 4 c) x + 1 d)x sin x. 2) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Matematica e Statistica per Scienze Ambientali

Matematica e Statistica per Scienze Ambientali per Scienze Ambientali Applicazioni delle derivate - Appunti 1 1 Dipartimento di Matematica Sapienza, Università di Roma Roma, Dicembre 2013 Esercizio Un area rettangolare deve essere recintata usando

Dettagli

L INSIEME DEI NUMERI REALI. DEFINIZIONE DI INSIEME NUMERICO L insieme numerico è un insieme i cui elementi sono numeri reali.

L INSIEME DEI NUMERI REALI. DEFINIZIONE DI INSIEME NUMERICO L insieme numerico è un insieme i cui elementi sono numeri reali. PROF GIOVANNI IANNE L INSIEME DEI NUMERI REALI DEFINIZIONE DI INSIEME NUMERICO L insieme numerico è un insieme i cui elementi sono numeri reali DEFINIZIONE DI INTERVALLO L intervallo è un particolare insieme

Dettagli

Argomento 2 IIparte Funzioni elementari e disequazioni

Argomento 2 IIparte Funzioni elementari e disequazioni Argomento IIparte Funzioni elementari e disequazioni Applicazioni alla risoluzione di disequazioni Disequazioni di I grado Per la risoluzione delle disequazioni di primo grado per via algebrica, si veda

Dettagli

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI

FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI FUNZIONI CONTINUE - ESERCIZI SVOLTI 1) Verificare che x è continua in x 0 per ogni x 0 0 ) Verificare che 1 x 1 x 0 è continua in x 0 per ogni x 0 0 3) Disegnare il grafico e studiare i punti di discontinuità

Dettagli

Esercizi 2016/17 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi

Esercizi 2016/17 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi Esercizi 06/7 - Analisi I - Ing. Edile Architettura Esponenziali e logaritmi Esercizio. Risolvere la seguente equazione: Soluzione. ) x+ ) x 7 x = 0 7 L equazione è definita per ogni x 0, valore in cui

Dettagli

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio

Liceo Classico D. Alighieri A.S Studio di Funzione. Prof. A. Pisani. Esempio Liceo Classico D. Alighieri A.S. 0-3 y Data la funzione: Studio di Funzione tracciatene il grafico nel piano cartesiano. Prof. A. Pisani Esempio ) Tipo e grado della funzione La funzione è analitica, data

Dettagli

Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R

Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R Università di Roma Tor Vergata Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per i Media Successioni, massimo e minimo limite e compattezza in R Massimo A. Picardello BOZZA 10.11.2011 21:24 i CAPITOLO 1 Successioni

Dettagli

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI

LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI Autore: Enrico Manfucci - 6/05/0 LO STUDIO DI FUNZIONE ESERCIZI CON SOLUZIONI PREMESSA Per Studio di funzione si intende disegnare il grafico di una funzione data la sua espressione analitica. Questo significa

Dettagli

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE.

IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. IL TEOREMA FONDAMENTALE DELL ARITMETICA: DIMOSTRAZIONE VELOCE. PH. ELLIA Indice Introduzione 1 1. Divisori di un numero. 1 2. Il Teorema Fondamentale dell Aritmetica. 2 3. L insieme dei numeri primi è

Dettagli

STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) =

STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE. Z x. ln t ln t 2 2 dt. f(x) = STUDIO DI UNA FUNZIONE INTEGRALE Studiamo la funzione f di una variabile reale, a valori in R, definitada. Il dominio di f. f() = Z Denotiamo con g la funzione integranda. Allora g(t) = numeri reali tali

Dettagli

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI

ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI ESERCITAZIONE: ESPONENZIALI E LOGARITMI e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Esercizio 1 In una coltura batterica, il numero di batteri triplica ogni ora. Se all inizio dell osservazione

Dettagli

Unità Didattica N 2 Le Funzioni Univoche Sintesi 1

Unità Didattica N 2 Le Funzioni Univoche Sintesi 1 Unità Didattica N Le Funzioni Univoche Sintesi 1 Unità Didattica N Le funzioni univoche 01) Definizione di applicazione o funzione o mappa 0) Classificazione delle funzioni numeriche 03) Insieme di definizione

Dettagli

Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor

Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor Il teorema di Lagrange e la formula di Taylor Il teorema del valor medio di Lagrange, valido per funzioni reali di una variabile reale, si estende alle funzioni reali di più variabili. Come si vedrà, questo

Dettagli

8. Completamento di uno spazio di misura.

8. Completamento di uno spazio di misura. 8. Completamento di uno spazio di misura. 8.1. Spazi di misura. Spazi di misura completi. Definizione 8.1.1. (Spazio misurabile). Si chiama spazio misurabile ogni coppia ordinata (Ω, A), dove Ω è un insieme

Dettagli

Le funzioni reali di una variabile reale

Le funzioni reali di una variabile reale Le funzioni reali di una variabile reale Prof. Giovanni Ianne DEFINIZIONE DI FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE REALE Dati due insiemi non vuoti A, B R, una funzione f da A in B è una relazione fra A e B

Dettagli

Funzioni derivabili (V. Casarino)

Funzioni derivabili (V. Casarino) Funzioni derivabili (V. Casarino) Esercizi svolti 1) Applicando la definizione di derivata, calcolare la derivata in = 0 delle funzioni: a) 5 b) 3 4 c) + 1 d) sin. ) Scrivere l equazione della retta tangente

Dettagli

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1

Disequazioni - ulteriori esercizi proposti 1 Disequazioni - ulteriori esercizi proposti Trovare le soluzioni delle seguenti disequazioni o sistemi di disequazioni:. 5 4 >. 4. < 4. 4 9 5. 9 > 6. > 7. < 8. 5 4 9. > > 4. < 4. < > 9 4 Non esitate a comunicarmi

Dettagli

1.4 Geometria analitica

1.4 Geometria analitica 1.4 Geometria analitica IL PIANO CARTESIANO Per definire un riferimento cartesiano nel piano euclideo prendiamo: Un punto detto origine i Due rette orientate passanti per. ii Due punti e per definire le

Dettagli

Osservazione 1.1 Si verifica facilmente che esiste un unica relazione d ordine totale su Q che lo renda un campo ordinato.

Osservazione 1.1 Si verifica facilmente che esiste un unica relazione d ordine totale su Q che lo renda un campo ordinato. 1 Numeri reali Definizione 1.1 Un campo ordinato è un campo K munito di una relazione d ordine totale, compatibile con le operazioni di somma e prodotto nel senso seguente: 1. a, b, c K, a b = a + c b

Dettagli

IL LINGUAGGIO MATEMATICO

IL LINGUAGGIO MATEMATICO 1 Lezioni 1-2 Connettivi logici IL LINGUAGGIO MATEMATICO (non); (e); (oppure); = (se...allora/...implica...); (...se e solo se...) Quantificatori (per ogni);... :... (esiste...tale che...) Proposizioni

Dettagli

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari

Sviluppi e derivate delle funzioni elementari Sviluppi e derivate delle funzioni elementari In queste pagine dimostriamo gli sviluppi del prim ordine e le formule di derivazioni delle principali funzioni elementari. Utilizzeremo le uguaglianze lim

Dettagli

Esercitazioni di Matematica

Esercitazioni di Matematica Università degli Studi di Udine Anno Accademico 009/00 Facoltà di Agraria Corsi di Laurea in VIT e STAL Esercitazioni di Matematica novembre 009 Trovare le soluzioni della seguente disequazione: x + +

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA

ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA ISTITUTO SUPERIORE XXV APRILE LICEO CLASSICO ANDREA DA PONTEDERA classi 5A-5B PROGRAMMA DI MATEMATICA PRIMA PARTE Intervallo limitato di numeri reali Dati due numeri reali a e b, con a

Dettagli

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE

FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE FUNZIONI E INSIEMI DI DEFINIZIONE In matematica, una funzione f da X in Y consiste in: ) un insieme X detto insieme di definizione I.d.D. (o dominio) di f 2) un insieme Y detto codominio di f 3) una legge

Dettagli

Limiti e continuità. Teoremi sui limiti. Teorema di unicità del limite Teorema di permanenza del segno Teoremi del confronto Algebra dei limiti

Limiti e continuità. Teoremi sui limiti. Teorema di unicità del limite Teorema di permanenza del segno Teoremi del confronto Algebra dei limiti Limiti e continuità Teorema di unicità del ite Teorema di permanenza del segno Teoremi del confronto Algebra dei iti 2 2006 Politecnico di Torino 1 Se f(x) =` ` è unico Per assurdo, siano ` 6= `0 con f(x)

Dettagli

Funzioni Monotone. una funzione f : A B. si dice

Funzioni Monotone. una funzione f : A B. si dice Funzioni Monotone una funzione f : A B si dice strettamente crescente: 1, 2 A, 1 < 2 f( 1 ) < f( 2 ). crescente: 1, 2 A, 1 < 2 f( 1 ) f( 2 ). strettamente decrescente: 1, 2 A, 1 < 2 f( 1 ) > f( 2 ). decrescente:

Dettagli

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI

UNITÀ DIDATTICA 2 LE FUNZIONI UNITÀ DIDATTICA LE FUNZIONI. Le funzioni Definizione. Siano A e B due sottoinsiemi non vuoti di R. Si chiama funzione di A in B una qualsiasi legge che fa corrispondere a ogni elemento A uno ed un solo

Dettagli

10 - Applicazioni del calcolo differenziale

10 - Applicazioni del calcolo differenziale Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia CdS Sviuppo Economico e Cooperazione Internazionale Appunti del corso di Matematica 10 - Applicazioni del calcolo differenziale Anno Accademico 2015/2016

Dettagli

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n

NOTE DI ALGEBRA LINEARE v = a 1 v a n v n, w = b 1 v b n v n NOTE DI ALGEBRA LINEARE 2- MM 9 NOVEMBRE 2 Combinazioni lineari e generatori Sia K un campo e V uno spazio vettoriale su K Siano v,, v n vettori in V Definizione Un vettore v V si dice combinazione lineare

Dettagli

Esercizi di Analisi Matematica I

Esercizi di Analisi Matematica I Esercizi di Analisi Matematica I (corso tenuto dal Prof Alessandro Fonda) Università di Trieste, CdL Fisica e Matematica, aa 2012/2013 1 Principio di induzione 1 Dimostrare che per ogni numero naturale

Dettagli

Recupero primo quadrimestre CLASSE QUARTA FUNZIONE REALE IN UNA VARIABILE REALE IL CAMPO DI ESITENZA

Recupero primo quadrimestre CLASSE QUARTA FUNZIONE REALE IN UNA VARIABILE REALE IL CAMPO DI ESITENZA Recupero primo quadrimestre CLASSE QUARTA FUNZIONE REALE IN UNA VARIABILE REALE IL CAMPO DI ESITENZA Si dice campo di esistenza (C.E.) di una funzione = f(), l'insieme di tutti i valori reali che assegnati

Dettagli

Disequazioni di secondo grado

Disequazioni di secondo grado Disequazioni di secondo grado. Disequazioni Definizione: una disequazione è una relazione di disuguaglianza tra due espressioni. Detti p() e g() due polinomi definiti in un insieme A, una disequazione

Dettagli

Graficamente: si rintraccia f (A) sull asse y eseneanalizzanoinf, sup, min, max.

Graficamente: si rintraccia f (A) sull asse y eseneanalizzanoinf, sup, min, max. 3. FUNZIONI LIMITATE, ESTREMI DI UNA FUNZIONE Per funzioni reali (a dominio qualunque), im f è incluso in R e quindi ha senso la seguente: Definizioni. Sia f :domf X R esiaa dom f. 1 Si chiamano estremo

Dettagli

Argomento 6 Derivate

Argomento 6 Derivate Argomento 6 Derivate Derivata in un punto Definizione 6. Data una funzione f definita su un intervallo I e 0 incrementale di f in 0 di incremento h = 0 = il rapporto I, si chiama rapporto per = 0 + h =

Dettagli

Massimi e minimi vincolati

Massimi e minimi vincolati Massimi e minimi vincolati Data una funzione G C 1 (D), dove D è un aperto di R 2, sappiamo bene dove andare a cercare gli eventuali punti di massimo e minimo relativi. Una condizione necessaria affinché

Dettagli

FUNZIONI ALGEBRICHE PARTICOLARI

FUNZIONI ALGEBRICHE PARTICOLARI FUNZIONI ALGEBRICHE PARTICOLARI (al massimo di secondo grado in x) Appunti presi dalle lezioni del prof. Nedo Checcaglini Liceo Scientifico di Castiglion Fiorentino (Classe 4 B) September 9, 003 1. FUNZIONI

Dettagli

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale

2. I numeri reali e le funzioni di variabile reale . I numeri reali e le funzioni di variabile reale Introduzione Il metodo comunemente usato in Matematica consiste nel precisare senza ambiguità i presupposti, da non cambiare durante l elaborazione dei

Dettagli

Funzioni. Capitolo Concetti preliminari. Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo

Funzioni. Capitolo Concetti preliminari. Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo Capitolo Funzioni. Concetti preliminari Definizione. Dati due insiemi A e B, si chiama funzione f da A a B, e la si indica col simbolo f : A B, una corrispondenza che associa ad ogni elemento A un unico

Dettagli

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 2 a.a Soluzioni

Corso di Laurea in Matematica Geometria 2. Foglio di esercizi n. 2 a.a Soluzioni Corso di Laurea in Matematica Geometria 2 Foglio di esercizi n. 2 a.a. 2015-16 Soluzioni Gli esercizi sono presi dal libro di Manetti. Per svolgere questi esercizi, studiare con cura i paragrafi 3.5, 3.6,

Dettagli

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica

Matematica. Funzioni. Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Matematica Funzioni Autore: prof. Pappalardo Vincenzo docente di Matematica e Fisica Le Funzioni e loro caratteristiche Introduzione L analisi di diversi fenomeni della natura o la risoluzione di problemi

Dettagli

INTEGRALI Test di autovalutazione

INTEGRALI Test di autovalutazione INTEGRALI Test di autovalutazione. L integrale ln 6 è uguale a (a) vale 5 2 (b) (c) (d) 4 5 vale ln 256 2 è negativo 2 5 + 4 5 2 5 + 4 5 d d 2. È data la funzione = e 2. Allora: (a) se F() è una primitiva

Dettagli

Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile

Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile Corso di Analisi Matematica Funzioni di una variabile Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale A.A. 2013/2014 Università di Bari ICD (Bari) Analisi Matematica 1 / 24 1 Generalità 2 Funzioni reali

Dettagli

EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI

EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI EQUAZIONI, DISEQUAZIONI E SISTEMI RICHIAMI DI TEORIA Definizione: sia f una funzione reale di variabile reale. Gli elementi del dominio di f su cui la funzione assume valore nullo costituiscono l' insieme

Dettagli

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni

Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni Un paio di esempi su serie e successioni di funzioni 29 novembre 2010 1 Successione di funzioni Ricordiamo innanzitutto un po di definizioni. Definizione 1. Una successione di funzioni è una corrispondenza

Dettagli

ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITÀ TRATTI DA TEMI D ESAME

ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITÀ TRATTI DA TEMI D ESAME ESERCIZI SUI PUNTI DI NON DERIVABILITÀ TRATTI DA TEMI D ESAME a cura di Michele Scaglia FUNZIONI DERIVABILI Sia f : domf R una funzione e sia 0 domf di accumulazione per domf Chiamiamo derivata prima di

Dettagli

Funzioni implicite - Esercizi svolti

Funzioni implicite - Esercizi svolti Funzioni implicite - Esercizi svolti Esercizio. È data la funzione di due variabili F (x, y) = y(e y + x) log x. Verificare che esiste un intorno I in R del punto di ascissa x 0 = sul quale è definita

Dettagli

Scheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica

Scheda elaborata dalla prof.ssa Biondina Galdi Docente di Matematica Tutorial - Studio di una funzione reale di variabile reale f : x R y = f (x) R Una funzione può essere: - 1 - algebrica ( razionale o irrazionale, intera o fratta) Classificare la trascendentale ( esponenziale,

Dettagli