IL CALCIO FEMMINILE 1

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1 IL CALCIO FEMMINILE 1

2 CONOSCERE LA CALCIATRICE Anatomia e Fisiologia Aspetti Psico Pedagogici Differenze di Genere 2

3 Differenze in giovane età Nessuna sostanziale differenza tra i due sessi nel periodo pre-pubere (6-12/14 anni). Nessuna differenza nelle capacità coordinative (leggera precocità nelle bambine). Nessuna differenza nelle capacità condizionali. 3

4 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 4

5 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 5

6 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 6

7 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 7

8 Differenze Anatomiche Durante l allenamento si hanno differenze nelle risposte CARDIOVASCOLARI e RESPIRATORIE dovute principalmente alle differenze di dimensioni corporee: Ventricolo sinistro più piccolo. Massa di sangue minore. Scarica sistolica minore. Minor contenuto di emoglobina che comporta minor ossigeno trasportato ai muscoli durante l attività e conseguentemente un VO2max più basso. Gli adattamenti CARDIOVASCOLARI e RESPIRATORI conseguenti all allenamento non presentano differenze di genere. La frequenza cardiaca max. è uguale tra entrambi i sessi. 8

9 Differenze Anatomiche Per le bambine lo sviluppo puberale è anticipato rispetto ai bambini, avviene intorno ai anni con la comparsa del MENARCA (prima mestruazione). Differenze significative iniziano a manifestarsi al momento della pubertà che corrisponde all età di circa anni: Massiccia produzione ormonale di estrogeni con conseguente incremento dei depositi di grasso localizzati su cosce e fianchi. Massa magra inferiore di 18-22kg Massa grassa superiore di 3-6 kg 9

10 Differenze Fisiologiche Diversa secrezione di testosterone comporta una minore formazione ossea e un minore sviluppo della massa muscolare Le variazioni del tasso di testosterone (ng/100 ml) nell età infantile e nell adolescenza Età Femmine Maschi Fonte : Prof. D Ottavio Stefano - Università Tor Vergata, Roma 10

11 Differenze Fisiologiche La forza è inferiore negli arti superiori del 40%-60% La forza è inferiore negli arti inferiori del 25%-30% Non ci sono differenze nelle qualità congenite del muscolo e nei meccanismi di controllo dei muscoli. L incremento della forza con l allenamento è dovuto non tanto all aumento dell ipertrofia muscolare (limitato) quanto a fattori nervosi. 11

12 Differenza di Forza Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 12

13 Differenze Strutturali Il bacino delle donne, allargato per favorire il parto, comporta una maggiore inclinazione dell asse del femore. Questa maggiore inclinazione del femore comporta un aumento del valgismo del ginocchio, uno spostamento laterale della rotula, comportando un carico superiore sul comparto esterno e una maggiore predisposizione agli infortuni dei legamenti (ginocchio caviglia). 13

14 Differenze Strutturali Statura media delle calciatrici e dei portieri partecipanti alla FIFA WWC 2011 Winner Fonte: FIFA

15 DIFFERENZE DI GENERE Tra Scienza e Cultura Il SESSO riguarda le differenze biologiche ed anatomiche tra maschio e femmina (corredo cromosomico e forma dell'apparato sessuale). Il GENERE è il processo di costruzione sociale e culturale, indica la rappresentazione, l'incentivazione di quei comportamenti che danno vita allo status di uomo/donna. Nel sentire comune il SESSO e il GENERE costituiscono un tutt'uno, commettendo un grave errore. Femmine e maschi (SESSO) si nasce, uomini e donne (GENERE) si diventa. Il GENERE dunque è appreso e non innato. 15

16 DIFFERENZE DI GENERE La Personalità La personalità e le differenze di comportamento sono da attribuire ad apprendimenti, condizionamenti, modelli, imitazioni e fattori genetici. Nello sviluppo della personalità è stato riscontrato che l AMBIENTE in cui si sviluppa l esperienza del soggetto ricopre maggiore importanza rispetto ai fattori genetici. 16

17 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Donna e Sport Le ragazze hanno una maggiore capacità di sacrificio, di sopportare la sofferenza, la fatica, di superare la noia, la ripetitività. Hanno una maggiore capacità di far fronte a più compiti contemporaneamente, dare risposte efficaci a più richieste. Si approcciano al gioco con atteggiamento responsabile. 17

18 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Donna e Sport Maggiore volubilità ai cambi di umore (interferenze di pensiero) Maggiore difficoltà nella capacità di concentrazione (maggiore difficoltà a distanziarsi dai problemi quotidiani) Maggiore permalosità: i rimproveri, le osservazioni vengono interiorizzati e condizionano la relazione con l allenatore e le compagne Il menarca incide fisiologicamente con aumento di peso (ritenzione idrica, +1-2kg) e psicologicamente nei giorni precedenti il flusso: irritabilità, maggiore sensibilità emotiva (se rimproveri, piange). 18

19 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI PRO Motivazione INTRINSECA (auto-derminata) Maggiore capacità di ATTENZIONE (selezione delle informazioni) Maggiore capacità di ANALISI Tendenza a preferire allenamenti che implicano uno stile comportamentale COLLABORATIVO e non competitivo Tendenza ad una maggiore propensione a LAVORO (allenamento) CONTRO Tendenza ad INCOLPARSI, attribuire i propri insuccessi/fallimenti/sconfitte a se stessi (vissuto interno) Minor AUTOSTIMA e FIDUCIA nelle proprie capacità (aspetti socioculturali) Mancanza di RAPPRESENTAZIONE DI MODELLI di riferimento femminili sia nelle istruttrici che nelle calciatrici Tendenza a COMPLICARE anche le situazioni semplici 19

20 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Indicazioni Saper ascoltare i REALI BISOGNI delle allieve (coinvolgimento sugli obiettivi individuali e di squadra). Approccio relazionale differente come conseguenza di un diverso sviluppo della personalità : comunicazione meno diretta e più relazionale Assumere uno stile di leadership DEMOCRATICO che sappia motivare le scelte adottando un comportamento corretto e coerente. Saper dare FIDUCIA (responsabilizzazione, rinforzi positivi, incoraggiamenti e istruzioni tecniche). Calibrare con competenza gli allenamenti sulle REALI CAPACITA (fasi di sviluppo dell apprendimento) delle allieve. Stimolare la CONSAPEVOLEZZA degli apprendimenti, enfatizzando l impegno per l ottenimento dei miglioramenti. Favorire l INTEGRAZIONE nei gruppi misti. CORREZIONE dell errore attraverso istruzioni tecniche. 20

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