IL CALCIO FEMMINILE 1
|
|
- Serafino Umberto Salvatore
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IL CALCIO FEMMINILE 1
2 CONOSCERE LA CALCIATRICE Anatomia e Fisiologia Aspetti Psico Pedagogici Differenze di Genere 2
3 Differenze in giovane età Nessuna sostanziale differenza tra i due sessi nel periodo pre-pubere (6-12/14 anni). Nessuna differenza nelle capacità coordinative (leggera precocità nelle bambine). Nessuna differenza nelle capacità condizionali. 3
4 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 4
5 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 5
6 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 6
7 Differenze Coordinative in giovane età Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 7
8 Differenze Anatomiche Durante l allenamento si hanno differenze nelle risposte CARDIOVASCOLARI e RESPIRATORIE dovute principalmente alle differenze di dimensioni corporee: Ventricolo sinistro più piccolo. Massa di sangue minore. Scarica sistolica minore. Minor contenuto di emoglobina che comporta minor ossigeno trasportato ai muscoli durante l attività e conseguentemente un VO2max più basso. Gli adattamenti CARDIOVASCOLARI e RESPIRATORI conseguenti all allenamento non presentano differenze di genere. La frequenza cardiaca max. è uguale tra entrambi i sessi. 8
9 Differenze Anatomiche Per le bambine lo sviluppo puberale è anticipato rispetto ai bambini, avviene intorno ai anni con la comparsa del MENARCA (prima mestruazione). Differenze significative iniziano a manifestarsi al momento della pubertà che corrisponde all età di circa anni: Massiccia produzione ormonale di estrogeni con conseguente incremento dei depositi di grasso localizzati su cosce e fianchi. Massa magra inferiore di 18-22kg Massa grassa superiore di 3-6 kg 9
10 Differenze Fisiologiche Diversa secrezione di testosterone comporta una minore formazione ossea e un minore sviluppo della massa muscolare Le variazioni del tasso di testosterone (ng/100 ml) nell età infantile e nell adolescenza Età Femmine Maschi Fonte : Prof. D Ottavio Stefano - Università Tor Vergata, Roma 10
11 Differenze Fisiologiche La forza è inferiore negli arti superiori del 40%-60% La forza è inferiore negli arti inferiori del 25%-30% Non ci sono differenze nelle qualità congenite del muscolo e nei meccanismi di controllo dei muscoli. L incremento della forza con l allenamento è dovuto non tanto all aumento dell ipertrofia muscolare (limitato) quanto a fattori nervosi. 11
12 Differenza di Forza Fonte: Guida Tecnica per le Scuole di Calcio FIGC SGS 12
13 Differenze Strutturali Il bacino delle donne, allargato per favorire il parto, comporta una maggiore inclinazione dell asse del femore. Questa maggiore inclinazione del femore comporta un aumento del valgismo del ginocchio, uno spostamento laterale della rotula, comportando un carico superiore sul comparto esterno e una maggiore predisposizione agli infortuni dei legamenti (ginocchio caviglia). 13
14 Differenze Strutturali Statura media delle calciatrici e dei portieri partecipanti alla FIFA WWC 2011 Winner Fonte: FIFA
15 DIFFERENZE DI GENERE Tra Scienza e Cultura Il SESSO riguarda le differenze biologiche ed anatomiche tra maschio e femmina (corredo cromosomico e forma dell'apparato sessuale). Il GENERE è il processo di costruzione sociale e culturale, indica la rappresentazione, l'incentivazione di quei comportamenti che danno vita allo status di uomo/donna. Nel sentire comune il SESSO e il GENERE costituiscono un tutt'uno, commettendo un grave errore. Femmine e maschi (SESSO) si nasce, uomini e donne (GENERE) si diventa. Il GENERE dunque è appreso e non innato. 15
16 DIFFERENZE DI GENERE La Personalità La personalità e le differenze di comportamento sono da attribuire ad apprendimenti, condizionamenti, modelli, imitazioni e fattori genetici. Nello sviluppo della personalità è stato riscontrato che l AMBIENTE in cui si sviluppa l esperienza del soggetto ricopre maggiore importanza rispetto ai fattori genetici. 16
17 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Donna e Sport Le ragazze hanno una maggiore capacità di sacrificio, di sopportare la sofferenza, la fatica, di superare la noia, la ripetitività. Hanno una maggiore capacità di far fronte a più compiti contemporaneamente, dare risposte efficaci a più richieste. Si approcciano al gioco con atteggiamento responsabile. 17
18 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Donna e Sport Maggiore volubilità ai cambi di umore (interferenze di pensiero) Maggiore difficoltà nella capacità di concentrazione (maggiore difficoltà a distanziarsi dai problemi quotidiani) Maggiore permalosità: i rimproveri, le osservazioni vengono interiorizzati e condizionano la relazione con l allenatore e le compagne Il menarca incide fisiologicamente con aumento di peso (ritenzione idrica, +1-2kg) e psicologicamente nei giorni precedenti il flusso: irritabilità, maggiore sensibilità emotiva (se rimproveri, piange). 18
19 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI PRO Motivazione INTRINSECA (auto-derminata) Maggiore capacità di ATTENZIONE (selezione delle informazioni) Maggiore capacità di ANALISI Tendenza a preferire allenamenti che implicano uno stile comportamentale COLLABORATIVO e non competitivo Tendenza ad una maggiore propensione a LAVORO (allenamento) CONTRO Tendenza ad INCOLPARSI, attribuire i propri insuccessi/fallimenti/sconfitte a se stessi (vissuto interno) Minor AUTOSTIMA e FIDUCIA nelle proprie capacità (aspetti socioculturali) Mancanza di RAPPRESENTAZIONE DI MODELLI di riferimento femminili sia nelle istruttrici che nelle calciatrici Tendenza a COMPLICARE anche le situazioni semplici 19
20 ASPETTI PSICO-PEDAGOGICI Indicazioni Saper ascoltare i REALI BISOGNI delle allieve (coinvolgimento sugli obiettivi individuali e di squadra). Approccio relazionale differente come conseguenza di un diverso sviluppo della personalità : comunicazione meno diretta e più relazionale Assumere uno stile di leadership DEMOCRATICO che sappia motivare le scelte adottando un comportamento corretto e coerente. Saper dare FIDUCIA (responsabilizzazione, rinforzi positivi, incoraggiamenti e istruzioni tecniche). Calibrare con competenza gli allenamenti sulle REALI CAPACITA (fasi di sviluppo dell apprendimento) delle allieve. Stimolare la CONSAPEVOLEZZA degli apprendimenti, enfatizzando l impegno per l ottenimento dei miglioramenti. Favorire l INTEGRAZIONE nei gruppi misti. CORREZIONE dell errore attraverso istruzioni tecniche. 20
UNA NUOVA PARTITA: IL CALCIO FEMMINILE. Differenze tecnico-tattiche fra calcio maschile e femminile
UNA NUOVA PARTITA: IL CALCIO FEMMINILE Differenze tecnico-tattiche fra calcio maschile e femminile REPORT DATI Tesserati FIGC Tesserati Calciatori Pro. Calciatori Dilett. Giovani M. (5-16) Totale Rapporto
DettagliConoscere il calcio femminile!
Conoscere il calcio femminile! foto: NAZ.U17 2012-2013 1 Numeri del calcio Italiano! Numeri del calcio Italiano! Numeri del calcio Italiano! Tesserati tra i 5 e 19 anni! Per ottenere la stella UEFA occorre
DettagliANTONIO MAONE INDICE
INDICE CAPITOLO 1 IL PERIODO EVOLUTIVO 1.1 Cosa si intende per periodo evolutivo 20 1.2 Le fasi dello sviluppo 22 1.3 L importanza dell auxologia 24 1.4 Gli standard di riferimento ed i percentili 25 1.5
DettagliIL RUOLO DEI GENITORI
EDUCARE ALL AFFETTIVITA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1 GRADO 2014-15 Regione Toscana IL RUOLO DEI GENITORI Progetto di educazione affettiva e sessuale rivolto ai ragazzi e alle ragazze delle classi seconde
DettagliCARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE
CARATTERISTICHE DELL ALLENAMENTO E GLI ADATTAMENTI DEL SISTEMA MUSCOLARE E CARDIOVASCOLARE DEFINIZIONE DI ALLENAMENTO Processo pedagogico - educativo che presuppone la scelta degli esercizi fisici più
DettagliLivelli gonadotropici durante la vita
Livelli gonadotropici durante la vita? Secrezione delle gonadotropine e degli estrogeni durante la pubertà FSH 10 LH E 2 LH FSH In una ragazzina di 13 anni, le gonadotropine vengono liberate ogni 20 minuti
DettagliRapporto con il corpo in adolescenza IL CORPO CHE CAMBIA
Rapporto con il corpo in adolescenza OMCeO Monza Brianza 9 giugno 2016 IL CORPO CHE CAMBIA Dott. Tiziana Pozzi Neuropsichiatra Infantile www.animalamente.it ADOLESCENZA Periodo di passaggio in cui si verificano
DettagliPianificazione del piano annuale
Pianificazione del piano annuale La programmazione del lavoro costituisce il punto di partenza per il raggiungimento di qualsiasi obiettivo e si realizza con queste fasi: Valutazione iniziale Determinazione
DettagliBASKET MASCHILE E FEMMINILE: STESSA DISCIPLINA?
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA Facoltà di Medicina e Chirurgia Corso di Studi in Scienze Motorie BASKET MASCHILE E FEMMINILE: STESSA DISCIPLINA? Giuseppe Annino - Raffaella Sorvillo 13 Maggio
DettagliCONOSCERE IL CALCIO FEMMINILE. Report dati Attività Federale Campionati Nazionali Tornei Giovanili Attività Internazionale
IL CALCIO FEMMINILE CONOSCERE IL CALCIO FEMMINILE Report dati Attività Federale Campionati Nazionali Tornei Giovanili Attività Internazionale REPORT DATI Tesserati FIGC Tesserati Totale Rapporto Calciatori
DettagliCARATTERISTICHE ATLETA ADULTO
L ALLENAMENTO Processo di esercitazione che tende al miglioramento ed allo sviluppo mirato e pianificato della capacità di prestazione non la successione di singoli momenti di attività con finalizzazioni
DettagliL allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il. quale si determinano dei cambiamenti nell organismo che
La definizione L allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il quale si determinano dei cambiamenti nell organismo che permettono a un atleta di migliorare il suo livello di prestazione. Con
DettagliISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO RIMINI ANNO SCOLATICO 2014/2015
ISTITUTO TECNICO ECONOMICO STATALE R. VALTURIO PROGRAMMA SVOLTO EDUCAZIONE FISICA Classe 5 B Amministrazione Finanze e Marketing Promozione di una maggior consapevolezza dell importanza di un corretto
Dettagli14 CORSO NAZIONALE PER ALLENATORI DI TERZO GRADO Programma di esame
PROGRAMMA DI ESAME 14^ Edizione - 2016/2017 1. ANATOMIA SPORTIVA (Juergen Weineck) PARTE 3. DESCRIZIONE DEI PIU IMPORTANTI SISTEMI ARTICOLARI PARTE 4. ANALISI DI MOVIMENTI SEMPLICI DEL BUSTO E DELLE ESTREMITA
Dettagliintensità mediante la Frequenza Cardiaca (1)
Misura dell intensit intensità mediante la Frequenza Cardiaca (1) Il carico interno determina l intensitl intensità soggettiva che il soggetto realizza L equazione nota (220 età) ) può sottostimare la
DettagliMODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione
Corso Allievo Allenatori 2013/14 Comitato Provinciale di Reggio Emilia Mod. 14 Metodologia 1 MODELLI DI PRESTAZIONE Identificazione dei criteri di specificità dei modelli di prestazione Relatore Prof.
DettagliTake Home Messages. «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola. Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, Roma
Take Home Messages «Si fa presto a dire attività fisica» Alessandro Scoppola Dir. UOC di Oncologia IDI-IRCCS Via dei Monti di Creta, 104 - Roma «Si fa presto a dire attività fisica» Anni 35 Peso 78 Kg
DettagliTREDICESIMA EDIZIONE giugno luglio Programma per la preparazione del colloquio orale
TREDICESIMA EDIZIONE 11-19 giugno 2016 16-24 luglio 2016 Programma per la preparazione del colloquio orale 1. ANATOMIA SPORTIVA (Juergen Weineck) PARTE 3. DESCRIZIONE DEI PIU IMPORTANTI SISTEMI ARTICOLARI
DettagliPROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE. Tecnico Nazionale Maurizio Castagna
PROGRAMMAZIONE ED ORGANIZZAZIONE DI UN PIANO ANNUALE DI ALLENAMENTO PER SQUADRE DI LIVELLO PROVINCIALE Tecnico Nazionale Maurizio Castagna PIANIFICAZIONE DEL PIANO ANNUALE La Programmazione del lavoro
DettagliRelatore: Prof. STEFANO MAZZONI Tesi di Laurea di: MARCO MARIANI Matricola n
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL INSUBRIA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Scienze Motorie Relatore: Prof. STEFANO MAZZONI Tesi di Laurea di: MARCO MARIANI Matricola n. 7237 Anno Accademico
DettagliINSEGNARE IL MINIBASKET
Si riportano le linee guida del settore Minibasket riferite agli ambiti motorio-funzionale, socio-relazionale,tecnico e cognitivo tratte dalla dispensa tecnica per i partecipanti ai corsi istruttori minibasket
DettagliUNITEL - Università telematica internazionale. Allenamento e produzione ormonale
Allenamento e produzione ormonale 1 Sedentari-Allenati 2 Allenamento e risposta del GH 3 Asse Ipotalamoipofisario Le differenze di risposta si annullano se si considera il carico di lavoro effettuato non
DettagliApprezziamo i bambini per quello che sono e non per come vorremmo che fossero
Apprezziamo i bambini per quello che sono e non per come vorremmo che fossero Chi è il bambino? NON E UN UOMO IN MINIATURA Aspetto anatomo-fisiologico Aspetto Emotivo e psicologico Il modo di apprendere
DettagliApprezziamo i bambini per quello che sono e non per come vorremmo che fossero
Apprezziamo i bambini per quello che sono e non per come vorremmo che fossero Chi è il bambino? NON E UN UOMO IN MINIATURA Aspetto anatomo-fisiologico Aspetto Emotivo e psicologico Il modo di apprendere
DettagliMODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC. Massimo De Ritis
MODIFICAZIONI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA CON LA PRATICA DEL GYROTONIC Massimo De Ritis OBIETTIVI E SCOPI DELLA RICERCA L importanza del ruolo dell esercizio fisico nel controllo del peso corporeo è nota
DettagliLo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche per potenziare l attenzione e il Sistema Esecutivo
57 CONGRESSO NAZIONALE SIGM VENERDI 10 MAGGIO 2013 GENOVA AC HOTEL (SALA B) UPDATING E PROGETTI DEL CONI LIGURIA Lo sport come strumento di integrazione in età evolutiva. Lo sport, valido alleato anche
DettagliLa cassetta degli attrezzi del RLS: 4 - il ruolo del RLS nella valutazione dei rischi tenendo conto del genere
La cassetta degli attrezzi del RLS: 4 - il ruolo del RLS nella valutazione dei rischi tenendo conto del genere Perché bisogna valutare i rischi nei luoghi di lavoro tenendo conto del GENERE? LE NORME.
DettagliLa forza tra maschi e femmine: eventuali differenze metodologiche
L'ALLENAMENTO CON I SOVRACCARICHI La forza tra maschi e femmine: eventuali differenze metodologiche Sabato 23 ottobre 2010 Relatore: prof. Nicola Silvaggi Forza N Schema della relazione Forza/Velocità
DettagliCorso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria
Corso di aggiornamento sull educazione fisica nella scuola primaria Popoli 4-5 settembre 2014 Prof. Mancini Roberto Metodologia di insegnamento e individualizzazione dell attività didattica Stili di insegnamento
DettagliTeoria e metodologia dell allenamento. Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità. Giorgio Visintin
Teoria e metodologia dell allenamento Il sistema delle capacità motorie La resistenza La velocità Giorgio Visintin giorgiorenato.visintin@gmail.com Piani principali di classificazione della resistenza
DettagliOSTEOPOROSI MASCHILE. Dr. T.Lasagna Medicina Riabilitativa di Mirandola. Yatsumoto
Dr. T.Lasagna Medicina Riabilitativa di Mirandola In tutto il mondo il mondo un terzo delle fratture del femore si verificano negli uomini e sono associate a una maggiore mortalità rispetto alle donne
DettagliAllenamento e sviluppo della forza in età giovanile. a cura di Roberto Colli
Allenamento e sviluppo della forza in età giovanile a cura di Roberto Colli DOMANDE usare i pesi con i giovani in maniera sistematica e da quale età debbo differenziare il lavoro tra maschi e femmine E
DettagliALLENARE L ADOLESCENTE
ALLENARE L ADOLESCENTE A.S.D. AREA 361 Cambiago, 29 ottobre 2011 CLASSIFICA DEI VALORI LA FAMIGLIA LA SCUOLA GIOCO-SPORT-CALCIO RISPETTO DELLE REGOLE RISPETTO DI SE STESSI AMICIZIA-SOCIALIZZAZIONE EDUCAZIONE
DettagliINDIRIZZO ALBERGHIERO E RISTORAZIONE PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE EDUCAZIONE FISICA/SCIENZE MOTORIE A.S. 2015/ 2016
Istituto Statale d'istruzione Superiore R.FORE LICEO CLASCO LICEO SCIENTIFICO LICEO SCIENZE UMANE FORE ISTITUTO PROFESONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO BRIGNETTI ISTITUTO ALBERGHIERO E DELLA RISTORAZIONE
DettagliL ANSIA PER LA MATEMATICA
VIII Convegno Nazionale di Didattica della Fisica e della Matematica DI.FI.MA 2017 QUANDO LE EMOZIONI MINACCIANO LA PERFORMANCE: COMPRENDERE E CONTRASTARE L ANSIA PER LA MATEMATICA Dott.ssa Isabella Boasso
DettagliSEDENTARIETÀ, OBESITÀ E INEFFICIENZA FISICA GIOVANILE
SEDENTARIETÀ, OBESITÀ E INEFFICIENZA FISICA GIOVANILE CONVEGNO NAZIONALE SANI STILI DI VITA E SALUTE: le sfide di oggi per i cittadini di domani Trieste 31 maggio 2014 Dott. Stefano Lazzer Dipartimento
DettagliProgrammazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio
Programmazione Annuale Allenamenti Gioco Calcio SAPERE Obiettivi: ogni istruttore deve programmare il proprio percorso didattico sula base di una corretta progressione in base all età e alle capacità del
DettagliScuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso
Scuola Primaria Statale Madre Teresa di Calcutta Belpasso Progetto curriculare Anno Scolastico 2016-2017 Docenti referenti Conte Concetta Prastani Stefania Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato
DettagliProgetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO
ISTITUTO COMPRENSIVO E. MATTEI CIVITELLA ROVETO Progetto ordinario e straordinario di Convivenza civile e PREVENZIONE al BULLISMO a.s.2016/2017 PREMESSA Il progetto di educazione alla convivenza civile
DettagliLA SEDUTA DI ALLENAMENTO PROF. A. DI MUSCIANO
LA SEDUTA DI ALLENAMENTO PROF. A. DI MUSCIANO SEDUTA DI ALLENAMENTO DEI GIOVANI NEL CALCIO (Attività di Base) MESSA IN AZIONE ESERCITAZIONI SITUAZIONI GIOCHI A TEMA GIOCO LIBERO MESSA IN AZIONE FORMA LUDICA
DettagliPsicologia della prestazione applicata allo sport. Alberto Cei Università di Tor Vergata Cei Consulting
Psicologia della prestazione applicata allo sport Alberto Cei Università di Tor Vergata Cei Consulting Eccellenza: 10% Talento! 90% Sudore! L Allenamento Motivazione S i t u a z i o n i Intuizione Atleta
DettagliIL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO
IL RUOLO DELL ALLENATORE NELLA SCUOLA CALCIO (Dott.ssa Cristina Marinelli) L istruttore è un facilitatore di apprendimenti. Si deve chiedere che cosa è riuscito a trasmettere agli allievi E deve Concettualizzare
DettagliUniversità degli Studi di Verona Facoltà di Scienze Motorie - Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive A.A.
EMOZIONI E SPORT MI SONO EMOZIONATO! Nel senso comune le emozioni entrano nello sport come: - DISTRATTORI - ANTAGONISTI DELLA CONCENTRAZIONE - ELEMENTI DI DISTURBO - INDESIDERABILI INTRUSI PSICOLOGIA DELLO
DettagliCALCIO, GINNASTICA RITMICA, DANZA SPORTIVA
CORSO per ISTRUTTORE di CALCIO, GINNASTICA RITMICA, DANZA SPORTIVA (2 Livello SNaQ)- durata 36 ore 13-14 febbraio 2016 Parte Generale (20 ore): Metodologia dell Insegnamento Metodologia dell Allenamento
DettagliLa Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano. Tratto e parzialmente rielaborato da amedeorollo.altervista.org
La Riproduzione e l Apparato Riproduttivo Umano Tratto e parzialmente rielaborato da amedeorollo.altervista.org La Riproduzione Perché gli esseri viventi si riproducono? La riproduzione (o procreazione)
DettagliTesto adottato: In perfetto equilibrio, Del Nista, Parker,Tasselli Ed. G. D Anna
CLASSE: PRIMA Modulo 1: Conoscenza generale sullo svolgimento di una seduta di allenamento - Fase di riscaldamento Corsa Esercizi articolari a carico naturale Esercizi di controllo e miglioramento del
DettagliLE CAPACITÀ MUSCOLARI
UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PAVIA CORSO DI LAUREA IN EDUCAZIONE FISICA E TECNICA SPORTIVA LE CAPACITÀ MUSCOLARI prof. GIAN PIERO GRASSI gianpiero.grassi@unimi.it gianpiero.grassi@unipv.it 1 3a) Tensione
DettagliOVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI
OVERTRAINING: BIOFEEDBACK E MARKERS PSICOLOGICI Umberto Manili Istituto di Scienza dello Sport Roma ASPETTI MENTALI DI BASE NELLO SPORT Consapevolezza Pianificazione di obiettivi realistici Controllo sui
DettagliCorso Nordic Walking. Torino 04 ottobre FIDAL Piemonte Prof. Luciano Mazzon
Corso Nordic Walking Torino 04 ottobre 2014 6-11 anni M = F 11-14 anni F sviluppo + rapido Fine preadolescenza: F e M completamente differenziati ETA PRESCOLARE Impulso a muoversi e giocare, grande curiosità,
DettagliCorso di Laurea in Fisioterapia. Tesi di Laurea di Gabriele Cavalieri
Corso di Laurea in Fisioterapia Epidemiologia dei traumi sportivi indiretti L infortunio sportivo è un evento tale da rendere l atleta impossibilitato a partecipare all attività sportiva per almeno un
DettagliB) AREA DELLA TECNICA
UISP Lega Calcio Tabelle dei contenuti e delle ore di formazione da dedicare ad essi per la formazione delle figure previste dal Regolamento della Formazione della Lega Nazionale Calcio UISP, ad uso delle
DettagliIl talento. No dati oggettivi >>> processi selettivi Dati credibili ma non dimostrabili scientificamente. (centometrista)
Il talento No dati oggettivi >>> processi selettivi Dati credibili ma non dimostrabili scientificamente (centometrista) Elementi per la diagnosi del talento Controllo di una o più tecniche tendenzialmente
DettagliALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA
ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE CORSO ALLIEVO ALLENATORE CREMONA, 21/04/2013 FEROLDI LUCA ALLENAMENTO SPECIFICO DELL ALZATORE Il processo di identificazione delle attitudini tecniche consente di iniziare
DettagliI Questionari docenti, studenti, genitori
I Questionari docenti, studenti, genitori 1 «Funzioni» dei questionari Esiti formativi, successo scolastico e indicazioni sulle possibili azioni di miglioramento PISTE INTERPRETATIVE Efficacia nella promozione
DettagliCORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS
CORSO PAA PER ASSISTENTI DI VOLO SYLLABUS I PRINCIPI BASILARI DELLA COMUNICAZIONE: - elementi della comunicazione o mittente, messaggio, ricevente o la pragmatica della comunicazione - fattori di inefficacie
DettagliProgramma di Scienze motorie e sportive. Classe III^ Sezione Q A.S. 2015/2016
Classe III^ Sezione Q A.S. 2015/2016 - sistema muscolare: anatomia essenziale - energia e meccanismi bioenergetici - la forza - teoria dell allenamento -elementi di pronto soccorso Classe III^ Sezione
DettagliSeminario Dott.sa Benvenuto Sabrina. DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO
Seminario Dott.sa Benvenuto Sabrina DALL INFANZIA ALL ADOLESCENZA Un percorso di crescita sportiva - - - IO E IL GRUPPO, IO E IL GRUPPO SPORTIVO SdS Coni Liguria - Genova, 03 dicembre 2011 Dott.sa Sabrina
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI I GRADO
ISTITUTO COMPRENSIVO CASALE PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE MOTORIA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO a.s. 2016 2017 1 Docenti: Prof.ssa M PAIS Prof. M PELLE 2 UNITA DI APPRENDIMENTO Nr. 1 IL CORPO E LO SPAZIO
DettagliFisiologia legata al carico di lavoro
Fisiologia legata al carico di lavoro Il carico di lavoro può essere inteso come: carico esterno (è il lavoro svolto che può essere quantificato in volume ed intensità) carico interno (sono gli effetti
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliDisuguaglianze di genere e strategie di intervento
Contrastare le discriminazioni e favorire il rispetto della diversità nei luoghi di lavoro Disuguaglianze di genere e strategie di intervento Egidio Riva, UCSC Disuguaglianze di genere e strategie di intervento
DettagliAPPUNTI + PROGRAMMA D ESAME CLASSI TERZE
EDUCAZIONE FISICA APPUNTI + PROGRAMMA D ESAME CLASSI TERZE Lo sport può creare speranza dove prima c'era solo disperazione. È più potente dei governi per abbattere le barriere del razzismo. Lo sport è
DettagliFitness Muscolare. Forza Muscolare. Potenza Muscolare. Resistenza Muscolare
Fitness Muscolare Forza Muscolare Potenza Muscolare Resistenza Muscolare Contrazione Muscolare Isotonica (dinamica, carico costante) Isometrica (statica, lunghezza costante) Isocinetica (dinamica, velocità
DettagliLINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE
LINEE GUIDA ATTIVITÁ DI BASE stagione sportiva 2012-2013 Metodo di lavoro: PEDAGOGIA ATTIVA L istruttore è una guida, deve coltivare il carattere esplorativo dell allievo, deve stimolare la voglia di scoperta,
DettagliNORCIA. giugno 2005 in collaborazione con Federazione Italiana Pallavolo CQN
NORCIA giugno 2005 in collaborazione con Federazione Italiana Pallavolo CQN I DIVERSI MODELLI DI PRESTAZIONE DEL GIOCATORE DI VOLLEY DI SESSO E CATEGORIE DIVERSE by R. COLLI 1 ANALISI QUALITATIVA DELLA
DettagliFILKAM - CONI 02-03/06/12
SRdS CONI Caorle (VE) 02-0303 giugno 2012 Psicologo psicoterapeuta non ci sono con la testa ho mollato di testa non riesco a concentrarmi mi manca la grinta per farcela dott. Massimo Bogarelli 1 CHE COSA
DettagliI CAMBIAMENTI PUBERALI
I CAMBIAMENTI PUBERALI La pubertà, è quel particolare periodo della vita, in cui gli ormoni sessuali si attivano per produrre i cambiamenti corporei importanti, che consentono al ragazzo, o alla ragazza,
DettagliTENNISTICAMENTE CORSO DI FORMAZIONE SULL INTEGRAZIONE CORPO-MENTE NELL APPRENDIMENTO DEL GIOCO DEL TENNIS. MILANO CENTRO SCHUSTER Aprile 2016
TENNISTICAMENTE CORSO DI FORMAZIONE SULL INTEGRAZIONE CORPO-MENTE NELL APPRENDIMENTO DEL GIOCO DEL TENNIS MILANO CENTRO SCHUSTER Aprile 2016 GENNAIO 2016 1 LA SITUAZIONE ATTUALE NEL MONDO DEL TENNIS Molti
DettagliLa relazione allenatore-atleta nello sport giovanile
Associazione Italiana Psicologia dello Sport San Marino 13/12/2008 La relazione allenatore-atleta nello sport giovanile Laura Bortoli Università degli Studi G. d Annunzio - Chieti-Pescara Facoltà di Scienze
DettagliPROGETTO DI AVVIAMENTO ALLA PRATICA DELLA PALLAVOLO PER LA SCUOLA PRIMARIA
PROGETTO DI AVVIAMENTO ALLA PRATICA DELLA PALLAVOLO PER LA SCUOLA PRIMARIA La pallavolo è una disciplina molto amata, divertente e completa. Molte sono le squadre di pallavolo che coinvolgono bambini e
DettagliPERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA'
PERCORSO EDUCATIVO ALL'AFFETTIVITA' E ALLA SESSUALITA' PREMESSA L educazione emozionale affettiva è di notevole importanza nel percorso di sviluppo dell'individuo, soprattutto nel periodo della preadolescenza
DettagliPrincipi generali di Pediatria
oggi pediatria!!! ci riguarda? Principi generali di Pediatria Università degli Studi di Bari Corso di Laurea in Infermieristica Sede Distaccata Tricase (LE) Dott. Lorenzo Quartulli La Pediatria è una branca
DettagliLA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE
CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE LA PREPARAZIONE FISICA: COSA DEVE SAPERE L ALLENATORE Marco Mencarelli 2º Allenatore e Preparatore Atletico Nazionale Femminile Seniores Alessandro Guazzaloca Preparatore
DettagliPrescrizione dell attività fisica. Dott. Antonio Verginelli MMG
Dott. Antonio Verginelli MMG Obiettivi generali: Imparare a conoscere e distinguere le tipologie dell attività fisica, Imparare a conoscere i reali benefici dell esercizio fisico a tutte le età, Imparare
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO COMITATO PROVINCIALE AVELLINO
FEDERAZIONE ITALIANA PALLAVOLO COMITATO PROVINCIALE CORSO ALLIEVO ALLENATORE (1 LIVELLO GIOVANILE) Stagione 2009/2010 MODULO 1 Classificazione della pallavolo tra le discipline sportive. Concetto di sport
DettagliDisturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro
Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa
DettagliProf Giorgio Guarnelli. Prof Renzo Roverato. Sabato 21 gennaio 2006. Aula Magna C.D.L. Scienze Motorie e Sportive. Foggia
L allenamento della forza dall atleta assoluto al giovane: dagli aspetti fisiologici alla metodologia dell allenamento Prof Domenico Di Molfetta Prof Francesco Angius Sabato 21 gennaio 2006 Prof Giorgio
DettagliL apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche
L apprendimento ed il Perfezionamento della tecnica nella pallavolo. Problemi, mezzi, metodi ed esperienze pratiche Prof. Marco Mencarelli Settore Squadre Nazionali Femminili FIPAV Il modello di prestazione
DettagliProf. Albert GOLLHOFER - L allenamento della forza nel giovane, e utile?
ALLENARE LA FORZA MUSCOLARE: COME E PERCHÉ? Prof. Albert GOLLHOFER - L allenamento della forza nel giovane, e utile? L argomento è stato analizzato in diverse parti: 1. l allenamento della forza nel giovane
DettagliPROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALL'AFFETTIVITA' PER ALUNNI DI CLASSE V DELLA SCUOLA PRIMARIA BOSCHETTO DENOMINAZIONE DEL PROGETTO INTRODUZIONE Ho voglia di crescere Il progetto di educazione all affettività nasce
DettagliI CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: LE AREE DI INSEGNAMENTO
1 Ricerca bibliografica a cura della Scuola dello Sport Coni Liguria In attesa che la Direzione Territorio e Promozione dello Sport, avvalendosi del supporto della Scuola Centrale dello Sport, definisca
DettagliAnalisi della composizione corporea
Analisi della composizione corporea Bruno Bagni Ferrara 9.02.2013 Cosa si intende per composizione corporea Massa grassa: Grasso (viscerale, adipe, trigliceridi nei muscoli) Massa magra: osso/minerale
DettagliPROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: CAPPAI ANNA MARIA
Liceo Artistico Brotzu - Quartu S. Elena PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE DOCENTE: CAPPAI ANNA MARIA CLASSE 1 B ANNO SCOLASTICO 2015-2016 Contenuti pratici Corsa Aerobica min.10, max 30 minuti,
Dettagli2006 Vita e Pensiero - Largo A. Gemelli, Milano ISBN ;
www.vitaepensiero.it Fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall art. 68, comma 4, della
DettagliEDUCAZIONE FISICA. Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA
EDUCAZIONE FISICA Curricolo Scuola Primaria CLASSE PRIMA COMPETENZE ABILITÁ/CAPACITÁ CONOSCENZE Acquisire la consapevolezza di sé attraverso l ascolto e l osservazione del proprio corpo, la padronanza
DettagliCORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP
CORSO ISTRUTTORI NUOTO UISP 1. Sistema delle capacità motorie 2. Capacità condizionali 3. Capacità coordinative 4. Mobilità articolare 5. Ginnastica pre-natatoria DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE CAPACITÀ
DettagliLiceo G. Galilei Trento
Liceo G. Galilei Trento PIANI DI STUDIO - SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE - Unità orarie settimanali 1^ biennio 2^ biennio 5^ anno Classi 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Indirizzo Doppia lingua 2 2 2 2 2 Indirizzo Ordinamentale
DettagliPROGRAMMAZIONE. A.S Classe: 1A Settore: IPSIA Indirizzo: Elettrici. Docente Prof. Carmine Ricci Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
PROGRAMMAZIONE A.S. 2016-2017 Classe: 1A Settore: IPSIA Indirizzo: Elettrici Docente Prof. Carmine Ricci Disciplina: SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 1. Materiale didattico consigliato con dispense e fotocopie.
Dettagli3 giugno 2014 a cura di Pasquale Piccardo
3 giugno 2014 a cura di Pasquale Piccardo Alcune definizioni di allenamento Insieme di procedure finalizzate al miglioramento della prestazione sportiva Processo pedagogico-educativo che si concretizza
DettagliLa pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia
La pubertà sta cambiando? Paolo Brambilla ASL Milano 2 FIMP Dipartimento Formazione Permanente Lombardia Importanza clinica del timing della pubertà Fertilità Massa adiposa Massa ossea Insulino-resistenza.
DettagliLE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA
LE MOTIVAZIONI ALLA PRATICA MOTORIA E SPORTIVA 1. PREMESSA I comportamenti umani sono sostenuti da complessi processi motivazionali spesso difficilmente comprensibili dall esterno. La loro interpretazione
DettagliLe Capacità Motorie Le capacità motorie vengono classificate in: 1. Capacità condizionali 2. Capacità coordinative
LE CAPACITA MOTORIE Corso per tecnici di Ginnastica artistica Le Capacità Motorie Le capacità motorie vengono classificate in: 1. Capacità condizionali 2. Capacità coordinative Capacità Condizionali Determinano
DettagliSCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017
SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-DISCIPLINARE Programmazione 2016/2017 Materia Classe Indirizzo Docente Testi in adozione Metodologie/attività SCIENZE MOTORIE IV A Amministrazione, finanza e marketing
DettagliMarzo Workshop
Marzo 2010 - Workshop LA SESSUALITA FEMMINILE/L INFANZIA Quando, come e perché si determina il sesso? Maschio o femmina? È intuitivo: per sapere il sesso di un neonato basta guardarne i genitali. Eppure,
DettagliPrevenzione e cura dell obesit. obesità
Prevenzione e cura dell obesit obesità TRATTAMENTO DELL OBESITA OBESITA : Dietoterapia ed Esercizio fisico L intervento combinato con la dieta ipocalorica, l attività fisica e la terapia comportamentale
DettagliVALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE
VALUTAZIONE DEL LIVELLO DELLA FUNZIONE RENALE La stima del Filtrato Glomerulare (FG) èil miglior indicatore complessivo della funzione renale. La sola creatininemia non deve essere usata come indice di
DettagliMISURE DEL CORPO. Io sono il mio corpo.
MISURE DEL CORPO Conoscere come è fatto e come funziona il proprio corpo significa diventare maggiormente consapevoli di sé stessi. Io sono il mio corpo. prof. Giuseppe Sibilani L AUXOLOGIA è la scienza
DettagliEDUCAZIONE MOTORIA. Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria
EDUCAZIONE MOTORIA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli
DettagliANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA. Metodica impedenziometrica
ANALISI DELLA COMPOSIZIONE CORPOREA Metodica impedenziometrica L impedenziometria è un metodo particolarmente diffuso nella pratica clinica per l elevato grado di affidabilità nell analisi della composizione
Dettagli