Io parlo con la LINGUA: aspetti glottodidattici
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- Teodora Rosso
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1 Io parlo con la LINGUA: aspetti glottodidattici «Crescere altrove»: Formazione per le insegnanti della scuola dell infanzia. Febbraio maggio 2014 Dott.ssa Federica Paro
2 Quando l italiano è L2 I bimbi stranieri che frequentano le nostre scuole parlano, o comunque comprendono, la lingua parlata in casa dai genitori. È la prima lingua in cui sono immersi fin dalla nascita, cioè la L1= Lingua madre = lingua del cuore, degli affetti, della casa, dell intimità, delle emozioni. Per la maggior parte di loro, quindi, l italiano è la seconda lingua che apprendono: L2= Lingua seconda, che imparo dopo la L1.
3 Prima di L2 parliamo di L1! In ordine logico quindi la L1 viene prima della L2! È perciò importante che noi insegnanti diamo valore a tutte le L1 dei nostri bambini, partendo anche solo dalla piccola attenzione di pronunciare correttamente i loro nomi (chiediamo ai genitori!). Anche se non comprendono ancora la nostra lingua, questo non significa che siano tabule rase. Grazie alla loro L1 hanno costruito dentro di sé un mondo ricco di esperienze e di concetti. Noi dobbiamo aiutarli a imparare a dare un altro nome e ad arricchire il mondo che già conoscono e nominano in altro modo. Ma in che modo?
4 Valore + alla LINGUA MADRE 1. Lingua materna.. e paterna non chiediamo ai genitori di non parlarla più in casa con i loro figli. Perché? Impediamo ai genitori di trasmettere ai propri figli tutto quel bagaglio di emozioni (amore, rabbia, dolcezza, ecc.) che solo le sfumature della propria lingua riescono a tradurre. Facciamo passare l idea che la L1 sia inferiore, brutta, inutile, da cancellare. L1= mamma e papà. Ma se L1 è inferiore anche mamma e papà sono inferiori! Così il ruolo del genitore straniero viene svalutato, come se le sue competenze non fossero più adeguate. Se un genitore straniero non ha adeguate competenze in L2, insegnerà al bambino un italiano scorretto.
5 2. Ai genitori che hanno adeguate competenze in italiano si può chiedere di fare dei parallelismi tra la L1 e la L2. Esempio: livre = libro merci = grazie comment tu t appelle? = come ti chiami? Leggere insieme dei libretti in lingua italiana.
6 3. A tutti i genitori possiamo chiedere: Arricchire il più possibile la L1, attraverso la lettura di storie, il racconto, il vivere delle esperienze. Guardare anche la TV italiana (cartoni animati) e cercare di capire insieme. Uno sforzo in più per comunicare in italiano a scuola, al mercato, in posta, dal dottore, al parco.
7 BILINGUISMO POSITIVO Il bilinguismo appreso in età infantile avviene in modo molto naturale ed è una risorsa molto positiva per lo sviluppo cognitivo del bambino. I bambini bilingui hanno maggiore flessibilità e arricchimento celebrale, sono più aperti a comprendere. Il loro panorama di suoni, parole e concetti è molto più ampio, sanno catalogare più mondo. Esempio: la lingua francese usa la parola BOIS per indicare sia IL BOSCO sia LA LEGNA. L italiano invece ne usa due distinte.
8 Lo sviluppo della L2 nel bambino Lo sviluppo della L2 nel bambino (ma anche nell adulto), segue delle tappe precise, che non possono essere saltate. Sono state osservate 3 fasi principali nello sviluppo della seconda lingua nei bambini: 1.FASE DEL SILENZIO/PRE-PRODUZIONE 2.PRIMA PRODUZIONE 3.PRODUZIONE SPONTANEA È possibile che i tempi siano più veloci o più lenti (a seconda di ogni persona), ma la successione delle tappe e di ciò che si apprende è sempre la stessa.
9 FASE DEL SILENZIO Durata: da qualche giorno a 2/3 mesi. Che cosa succede: il bambino ascolta, interiorizza e immagazzina i suoni, l intonazione. Impara ad associare le parole ai gesti e agli oggetti di tutti i giorni. Importante: non forzare il bambino a parlare! Silenzio di attesa o silenzio di disagio (esperienza migratoria dolorosa; non si sente accolto)
10 FASE DI PRIMA PRODUZIONE 1. Il bambino comincia a comunicare con parolechiave, linguaggio del corpo (gesti), cerca la collaborazione dei parlanti nativi, imita chi gli sta intorno. La frase è nominale: PRIMA BAGNO, DOPO NANNA. 2. Il lessico si arricchisce, compaiono i primi verbi, non flessi ma all infinito e passato prossimo: PRIMA ANDARE BAGNO, DOPO MANGIARE PRIMA ANDATO CASA, POI GIOCATO AMICO
11 FASE DI PRODUZIONE SPONTANEA La lingua del bambino si avvicina sempre più a quella finale. Per quanto riguarda i verbi compariranno in questo ordine: PRESENTE PARTICIPIO PASSATO - PASSATO PROSSIMO (con ausiliare) IMPERFETTO FUTURO CONDIZIONALE CONGIUNTIVO Per quanto riguarda i nomi, prima comparirà la differenza di numero (singolare e plurale), poi di genere (maschile e femminile) Molto più avanti si imparerà ad accordare ARTICOLO, AGGETTIVO con il nome.
12 CONSIGLI OPERATIVI GIOCO GIOCO GIOCO Attraverso il gioco nessuno si rende conto di stare imparando.. L imbarazzo e la paura scompaiono e si impara divertendosi!
13 1. LE PAROLE - IL LESSICO Le prime cose che si apprendono sono le singole PAROLE, soprattutto quelle che indicano cose concrete, il mondo che posso sperimentare, e che mi permettono si comunicare, perché ricche di significato immediato. Per questo, anche ai nostri bimbi che imparano l italiano, dobbiamo dare all inizio un SALVAGENTE LESSICALE, cioè tutte quelle parole ed espressioni che gli servono per sopravvivere, cioè comunicare e interagire con i compagni e le maestre.
14 Soprattutto nella fase iniziale, è importante cercare di usare sempre le stesse consegne, per aiutare a memorizzare meglio: ALZATI, SIEDITI, METTI A POSTO (e non anche RIORDINA, METTIAMO IN ORDINE, METTETE VIA ) Accompagnare alla parola un AZIONE (MIMO) / UN GESTO, UN IMMAGINE, un OGGETTO CONCRETO: imparare FACENDO, attraverso tutti i sensi. Es: metodo TPR: esecuzione di comandi che richiedono una risposta fisica.
15 Usare FLASH CARDS E giochi con immagini (tombola, memory, ) (per creare tessere bingo) Raccontare storie appoggiandosi a immagini (sequenze storie), drammatizzando con gesti, mimi, cambio voce; poi chiedere anche ai bambini di intervenire drammatizzando parti di storia (per immagini fiabe e altre immagini da colorare) Cantare canzoni, filastrocche semplici legate all argomento ( es. se si imparano le parti del corpo imparare la canzoncina MANI AVANTI-MANI INDIETRO)
16 Riprendere in modo ciclico le parole insegnate, aggiungendo +1 (ad esempio se racconto la Storia di Cappuccetto Rosso: impariamo il nome dei Colori, poi dei Vestiti, poi abbiniamo i vestiti ai colori, ecc.) Usare nelle storie frasi semplici e tempi presente/passato prossimo all inizio: QUESTA È CAPPUCCETTO ROSSO. CAPPUCCETTO ROSSO È UNA BAMBINA. LEI SI CHIAMA CAPPUCCETTO ROSSO PERCHÈ HA SEMPRE UNA GIACCA ROSSA CON IL CAPPUCCIO ROSSO.
17 E infine lasciamo che i compagni siano loro stessi insegnanti e aiutanti nello sviluppo della lingua.. affidatevi alla vostra esperienza e fantasia!
18 GRAZIE!
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