Controlli Automatici T Schemi di controllo avanzati

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Controlli Automatici T Schemi di controllo avanzati"

Transcript

1 Parte 11 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 4, 1 Schemi di controllo avanzati Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel lmarconi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi

2 Compensazione ad anello aperto Parte 4, 2 A) Compensazione del segnale di riferimento Come anticipato nella parte 7, uno schema di controllo in retroazione in grado di unire i vantaggi del controllo in avanti (feedforward), ovvero ottime performances in condizioni nominali, con quelli del controllo in retroazione (feedback), ovvero robustezza a fronte di incertezze, risulta essere il seguente: Progettata per inversione della dinamica controllata al fine di avere inseguimento perfetto ( ) in condizioni nominali Progettata al fine di avere le specifiche del sistema retroazionato soddisfatte robustamente rispetto ad incertezze sulla dinamica controllata e rispetto a disturbi esogeni non noti (vedi teoria precedente)

3 . Compensazione ad anello aperto Parte 4, 3 La funzione di trasferimento tra riferimento e uscita (funzione di sensitività complementare) si modifica nel seguente modo: vecchia funzione di sensitività complementare Se idealmente Il progetto per inversione assume un particolare significato se eseguito nel dominio della frequenza: Trasformata di Fourier di

4 . Compensazione ad anello aperto: approccio frequenziale Parte 4, 4 Trasformata di Fourier di La relazione dovrà essere soddisfatta per quelle pulsazioni dove lo spettro del segnale di riferimento e diverso da zero ( ) Inversione selettiva nel dominio della frequenza (banda di interesse banda di ) Problemi nota solo nominalmente Necessariamente l inversione del sistema riguarderà un modello nominale della dinamica controllata Necessità di avere un modello affidabile del sistema nel campo di pulsazioni dove agisce il segnale di riferimento

5 . Compensazione ad anello aperto: problemi Parte 4, 5 Problematiche relative al grado relativo di e alla moderazione della variabile di controllo. Infatti Funzione di sensitività del controllo Assumendo che (vedere parte 8 di LA) si ha che Quindi se e ha grado relativo >0 si ha che la funzione di sensitività del controllo presenta un andamento passa alto (indesiderato per i motivi visti) Introduzione di poli fuori banda in invertire poli di fuori banda ovvero evitare di

6 . Compensazione ad anello aperto Parte 4, 6 Scenario di controllo significativo Presenza di misure rumorose o di ritardi che limitano la massima pulsazione di attraversamento per il sistema ad anello aperto ad essere bassa dinamiche lente del sistema in retro Presenza di specifiche sull uscita controllata che richiedono un tempo di assestamento molto piu basso rispetto a quello ottenibile con il solo controllore in retro Incompatibilità di specifiche Range di azione di n Tempi di assestamento richiesti all uscita Idea: Progetto il regolatore in retro in modo da garantire robustezza asintotica e bassa sensitività ai disturbi e l azione in avanti al fine di migliorare il transitorio dell uscita

7 . Compensazione ad anello aperto Esempio Parte 4, 7 Specifiche Presenza di disturbo di misura a 50 Hz (riferimento a gradino) Specifiche contrastanti Progetto allora il regolatore in retroazione al fine di avere bassa sensitività ai disturbi n e buona robustezza e lascio all azione in avanti il compito di accelerare le dinamiche dell uscita Step 1

8 . Esempio Parte 4, 8 Performances del loop in retro senza azione in avanti con disturbo di misura a 50Hz di ampiezza pari a 0.1 Buona robustezza ai disturbi n ma specifica sul tempo di assestamento non soddisfatta Step 2 Nota: Cancellazione del polo in banda e di uno fuori banda e introduzione di due poli in altissima frequenza

9 . Esempio Parte 4, 9 Senza precomp. Con precomp. Specifica sul Ta Idealmente per

10 . Esempio Valutiamo l effetto di incertezze Parte 4, 10 Inverso del guadagno statico errato Senza precomp. Con precomp. L azione in feedback presenta, a regime, un valore medio non nullo (=0.2) necessario per garantire errore zero e un termine oscillatorio dovuto al disturbo di misura

11 . Compensazione ad anello aperto Parte 4, 11 B) Pre-filtraggio del segnale di riferimento Obiettivo: eseguire un operazione di pre-filtraggio del segnale di riferimento al fine di alterare le componenti frequenziali di questo che sono iniettate nel sistema in retroazione Relazione spettri di Fourier in ingresso e in uscita Due possibili criteri per il progetto di : B1) progettata al fine di moderare la variabile di controllo senza alterare le performances dinamiche (tempo di assestamento) del sistema closed-loop B2) progettata al fine di ampliare ( open loop ) la banda del sistema controllato

12 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio B1) progettata al fine di moderare la variabile di controllo Scenario di controllo significativo: Parte 4, 12 Presenza di grossi limiti di attuazione e di specifiche su T a blande che spingerebbero ad imporre una pulsazione di attraversamento bassa Presenza di disturbi di tipo d confinati a pulsazioni con che ci obbliga ad imporre pulsazioni di attraversamento maggiori di Incompatibilità di specifiche Range di azione di d Valore desiderato per al fine di rispettare le specifiche dinamiche e moderare lo sforzo di controllo

13 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Idea: Parte 4, 13 1) Progettare il regolatore in feedback in modo da attenuare il disturbo di tipo d nel campo di frequenze in cui agisce (imponendo necessar. delle dinamiche veloci del sistema in retro se confrontate con i tempi di assest. richiesti e con la necessità di moderare lo sforzo di controllo) 2) Smussare il segnale di riferimento in modo da non eccitare il sistema in retro con componenti spettrali superiori a progettato sulla base del vincolo di attenuaz. del disturbo (imponendo quindi pulsazioni di atttrav. ) Complessivamente tra e progettato sulla base del vincolo sul tempo di assestamento (filtrando quindi tutte le componenti )

14 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Parte 4, 14 Sensitività del controllo Funzione di sensitività del controllo tra e Idealmente il filtro dovrebbe essere scelto come filtro passa basso con pulsazione di rottura la piu bassa possibile al fine di avere una funzione di riposta armonica tra e caratterizzata da grande attenuazione in un ampio spettro di frequenze

15 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Parte 4, 15 Tradeoff: d altro canto il filtro deve garantire che la funzione di sensitività complementare del sistema complessivo non abbia una banda troppo limitata al fine di non alterare le caratteristiche dinamiche del sistema in retro Sensitività complementare Funzione di sensitività complementare tra e L abbassamento di oltre il valore altera (peggiora) le caratteristiche dinamiche del sistema in retro

16 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Parte 4, 16 La scelta più giusta e quindi progettare il filtro Guadagno statico unitario ( ) al fine di non alterare il valore di regime di in modo che Filtro passa basso con pulsazione di rottura nell intorno di Casi più semplici: Filtro del primo ordine: Filtro del secondo ordine reale: Condizione affinché un sistema del 2 o ordine con poli reali coincidenti abbia banda passante pari a (vedere parte 5)

17 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Parte 4, 17 Filtri più complessi : Filtri di Butterworth Ordine

18 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Esempio Parte 4, 18 Specifiche: 1) (riferimento a gradino) Polo nell origine 2) 3) Attenuazione di 10db di un disturbo d che agisce nello spettro Incongruenti! 3 Il regolatore in retroazione è progettato per assicurare la specifica 3 ottenendo quindi delle dinamiche in retroazione veloci rispetto a quelle desiderate 2

19 . Esempio Parte 4, 19 No pre-filtro Disturbo d dato da due componenti a 1 r/s e 3 r/s Specifica 3 soddisfatta Dinamiche veloci rispetto alla specifica 2

20 . Esempio Parte 4, 20 Progetto di come filtro di Butterworth del secondo ordine con una pulsazione di taglio pari a 1 r/s Funzione di sensitività complementare tra Funzione di sensitività del controllo tra

21 . Esempio Parte 4, 21 No prefiltro

22 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio B2) progettata al fine di ampliare ( open loop ) la banda del sistema controllato Scenario significativo di controllo Parte 4, 22 Presenza di specifiche severe su attenuazione di disturbi di tipo n e/o presenza di ritardi nel sistema controllato che limitano la massima pulsazione di attraversamento imponibile ad essere (limitando quindi la massima velocità di risposta del sistema) Presenza di specifiche sul tempo di assestamento nella risposta al riferimento che richiederebbero una pulsazione di attraversamento superiore a quella imposta dai vincoli sopra ( ) Incompatibilità di specifiche Range di azione di n

23 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Idea: Parte 4, 23 1) Progettare il regolatore in feedback in modo da attenuare il disturbo di tipo n nel campo di frequenze in cui agisce (imponendo necessariamente delle dinamiche lente del sistema in retro se confrontate con i tempi di assestamento richiesti nella risposta al riferimento) 2) Progettare il pre-filtro come passa alto al fine di ampliare la banda tra il riferimento e l uscita progettato sulla base del vincolo di attenuaz. del disturbo (imponendo quindi pulsazioni di atttrav. ) Complessivamente tra e progettato sulla base del vincolo sul tempo di assestamento (amplificando quindi tutte le componenti nel range )

24 . Compensazione ad anello aperto: pre-filtraggio Parte 4, 24 Specifiche: Esempio 1) (riferimento a gradino) Polo nell origine 2) 3) Attenuazione di 20db di un disturbo n che agisce nello spettro Incongruenti! 2 Il regolatore in retroazione è progettato per assicurare la specifica 3 ottenendo quindi delle dinamiche in retroazione lente rispetto a quelle desiderate in base alla specifica 2 3

25 . Esempio Parte 4, 25 No pre-filtro Disturbo n dato da due componenti a 5 r/s e 6 r/s Specifica 3 soddisfatta Dinamiche lente rispetto alla specifica 2 Sensitività complementare Pulsazione alla quale dovrebbe essere ancora tale che per rispettare la specifica 2)

26 . Esempio Parte 4, 26 Progetto di come filtro passa alto che compensi l attenuazione che si riscontra in per no filtro No filtro

27 De-saturazione dell azione integrale Parte 4, 27 Scenario di controllo: presenza simultanea di un regolatore in retroazione con azione integrale (ovvero con polo nell origine) saturazione nella variabile di controllo (massima ampiezza della variabile di controllo limitata in alto e in basso) Esempio guida:

28 . De-saturazione dell azione integrale Uscita attesa (no sat) Parte 4, 28 T1) Nella prima fase del transitorio ( ) l uscita del regolatore assumerà valori molto elevati (integrale di una q.ta grande ) e in particolare molto più grandi di Nota: ad ingresso saturo la dinamica dell uscita (e quindi dell errore ) è open loop (governata dall ampiezza della sat e dalla dinamica del sistema controllato) T2) nella seconda parte di transitorio ( ) si osserva una fase di scarica del segnale (integrale di un segnale negativo) che tuttavia non è governabile (dipendente dal valore di ovvero dal guadagno statico del sistema e dall ampiezza della sat) T1 T2

29 . De-saturazione dell azione integrale Parte 4, 29 In tutto l intervallo in cui l uscita del regolatore si trova oltre il valore di saturazione l integrazione della variabile errore risulta inutile (in quanto non viene trasferita in azione di controllo sul sistema) e addirittura contro-producente (in quanto provoca una carica della variabile la cui scarica che inizia non appena il segno dell errore si inverte- può richiedere tempo) Scarica dell azione integrale Sistema open-loop Idea: introdurre una modifica realizzativa nella struttura di controllo che fermi la carica dell azione integrale quando l uscita del regolatore e satura.

30 . De-saturazione dell azione integrale Parte 4, 30 Modifica realizzativa: Circuito Anti-windup Azione integrale Dove è un polinomio arbitrario tale che Asintoticamente stabile (poli a parte Re <0)

31 . Circuito anti-windup Parte 4, 31 Principio di funzionamento Quando si trova in regione lineare ( ) il regolatore si riduce ad essere quello nominale ( ) Il circuito anti-windup non altera la dinamica del sistema in retroazione se la variabile di controllo si trova in regione lineare

32 . Circuito anti-windup Parte 4, 32 Se satura (p.e. ) 1. Il segnale si porta, dopo un transitorio arbitrariamente veloce (scelto con ) al valore (infatti guadagno statico 1) 2. Non appena cambia segno (da positivo a negativo) anche cambia segno ( sistema arbitrariamente veloce e con guadagno statico >0) Rientro in regione lineare con dinamiche arbitrarie imposte tramite la scelta di

33 . Circuito anti-windup Esempio senza anti-windup Parte 4, 33 con circuito anti-windup segue con dinamiche arbitrarie esce dalla sat cambia segno

34 Scenario di controllo Controllo in Cascata Parte 4, 34 Sistema controllato caratterizzato da due dinamiche in cascata con l uscita del sistema a monte (ingresso del sistema a valle) misurabile per la retroazione. Sistema a monte stabilizzabile imponendo dinamiche molto più veloci rispetto a quelle che caratterizzano la massima banda imponibile del sistema a valle : minima pulsazione di att. tollerabile relativamente a (dinamiche proprie di veloci, presenza di disturbi di tipo d in alta frequenza ) : Massima pulsazione di att. ottenibile relativamente a (dinamiche proprie di lente, ritardi presenti, disturbi di misura)

35 . Controllo in cascata Parte 4, 35 In queste condizioni il progetto può (o deve) essere scomposto in due fasi: Fase 1: Progetto dell Inner Loop Il regolatore è progettato sulla base della dinamica e del disturbo d disinteressandosi della dinamica a valle e dei suoi vincoli dinamiche imposte veloci Quindi il regolatore in modo che la attraversi a per sarà progettato e inoltre sia

36 . Controllo in cascata: progetto inner loop Parte 4, 36 (sensitività) (sensitività complementare) Progettare il regolatore in modo che per per Disturbi d praticamente assenti e con nel campo di pulsazioni praticamente coincidente

37 . Controllo in cascata Fase 2: Progetto dell Outer Loop Parte 4, 37 Il regolatore è progettato sulla base della dinamica e del disturbo n disinteressandosi della dinamica dell inner loop (confusa con un corto circuito, ovvero ) imponendo pulsazioni di attraversamento compatibili con la dinamica e con la presenza di un eventuale disturbo di tipo n Dinamiche imposte lente

38 . Controllo in cascata Osservazioni Parte 4, 38 Il progetto appena posto si basa su un disaccoppiamento frequenziale dei due (inner-outer) loops progettati che induce una doppia scala dei tempi nelle dinamiche controllate: l inner loop risulta essere molto più veloce dell outer loop (le cui dinamiche risultano poi essere quelle dell uscita del sistema complessivo) In molti casi di interesse ingegneristico (vedere esempio VTOL nella parte 5 LB) il controllo in cascata è l unica soluzione al fine di soddisfare le specifiche (in apparenza contrastanti) sull attenuazione dei disturbi in alta ( n ) e in bassa ( d ) frequenza In generale la metodologia di controllo esposta risulta essere interessante in quanto riduce un problema di controllo complicato (controllo di due dinamiche) in due sottoproblemi semplici (controllo delle due dinamiche considerate singolarmente)

39 . Controllo in cascata Dinamica di attuazione Esempio Dinamica sistema Parte 4, 39 Riferimento a gradino Specifiche: 1) Uscita : 2) Disturbo d : Attenuazione di almeno 10 db per 3) Disturbo n : Attenuazione di almeno 10 db per Specifica 1) Pienamente coerente con le dinamiche del sistema a valle e congruente con la specifica 3 In contrasto! Specifica 2) Pienamente coerente con le dinamiche del sistema a monte

40 . Esempio Progetto dell inner loop Parte 4, 40 Regolatore PI

41 . Esempio Progetto dell outer loop Parte 4, 41 Inner loop Regolatore PID Considerando l inner loop come un corto circuito ( )

42 . Esempio Parte 4, 42 Disaccoppiamento in freq.

Controlli Automatici T Esempi di progetto

Controlli Automatici T Esempi di progetto Parte 12 Aggiornamento: Dicembre 10 Parte 12, 1 Esempi di progetto Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lorenzo.marconi@unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi

Dettagli

Controlli Automatici T Introduzione al Controllo

Controlli Automatici T Introduzione al Controllo Parte 6 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 6, 1 Introduzione al Controllo Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi

Dettagli

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE Ing. Federica

Dettagli

Controlli Automatici T. Analisi del sistema in retro e Funzioni di sensitività. Parte 8 Aggiornamento: Settembre Prof. L.

Controlli Automatici T. Analisi del sistema in retro e Funzioni di sensitività. Parte 8 Aggiornamento: Settembre Prof. L. Parte 8 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 8, 1 Analisi del sistema in retro e Funzioni di sensitività Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL:

Dettagli

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html Relazione tra specifiche e proprietà di L(s) Nell analisi dei sistemi in retroazione

Dettagli

Controlli Automatici T Introduzione al progetto nel dominio della frequenza

Controlli Automatici T Introduzione al progetto nel dominio della frequenza Parte 9 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 9, 1 Introduzione al progetto nel dominio della frequenza Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL:

Dettagli

ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO. Schema generale di controllo in retroazione

ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO. Schema generale di controllo in retroazione ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Schema generale di controllo in retroazione Requisiti di un sistema di controllo Stabilità in condizioni nominali Margine di guadagno e margine di fase

Dettagli

ANALISI DEI SISTEMI IN RETROAZIONE E FUNZIONI DI SENSITIVITA

ANALISI DEI SISTEMI IN RETROAZIONE E FUNZIONI DI SENSITIVITA SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html ANALISI DEI SISTEMI IN RETROAZIONE E FUNZIONI DI SENSITIVITA Schema di riferimento

Dettagli

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. Controlli AutomaticiL. Schema a blocchi di un sistema di controllo

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica. Controlli AutomaticiL. Schema a blocchi di un sistema di controllo Margini distabilità - 1 Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Controlli Automatici L Margini di stabilità DEIS-Università di Bologna Tel. 51 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi

Dettagli

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Controlli Automatici L

Margini di stabilità. Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Controlli Automatici L Margini distabilità - 1 Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Margini di stabilità DEIS-Università di Bologna Tel. 51 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Schema a blocchi

Dettagli

Controlli Automatici T Regolatori PID

Controlli Automatici T Regolatori PID Parte 10bis Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 3, 1 Regolatori PID Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html it/~lbiagiotti/sistemicontrollo html ANALISI DEI SISTEMI IN RETROAZIONE E

Dettagli

Analisi dei sistemi retroazionati

Analisi dei sistemi retroazionati Parte 9, 1 Sistemi di controllo -Anello aperto Parte 9, 2 Analisi dei sistemi retroazionati controllore attuatore processo Ipotesi: sistemi dinamici lineari Sistemi di controllo Parte 9, 3 Prestazioni

Dettagli

Spettri e banda passante

Spettri e banda passante Banda passante - Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Controlli Automatici L Spettri e banda passante DEIS-Università di Bologna Tel. 5 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html it/~lbiagiotti/sistemicontrollo html ANALISI DEI SISTEMI IN RETROAZIONE E

Dettagli

CONTROLLO IN RETROAZIONE

CONTROLLO IN RETROAZIONE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm CONTROLLO IN RETROAZIONE Ing. Federica Grossi Tel. 59 256333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Esercizi di Controlli Automatici

Esercizi di Controlli Automatici Esercizi di Controlli Automatici L. Magni Esercizio Si studi la stabilità dei seguenti sistemi retroazionati negativamente con guadagno d anello L(s) al variare di > utilizzando il luogo delle radici e

Dettagli

ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO. Schema generale di controllo in retroazione. Margine di guadagno e margine di fase

ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO. Schema generale di controllo in retroazione. Margine di guadagno e margine di fase ANALISI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Schema generale di controllo in retroazione Requisiti di un sistema di controllo Stabilità in condizioni nominali Margine di guadagno e margine di fase

Dettagli

Stabilità e risposte di sistemi elementari

Stabilità e risposte di sistemi elementari Parte 4 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 4, 1 Stabilità e risposte di sistemi elementari Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi

Dettagli

In conduzione continua si ottiene una tensione sul carico v c proporzionale al valore desiderato v i.

In conduzione continua si ottiene una tensione sul carico v c proporzionale al valore desiderato v i. Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in modo da mantenere v c circa costante. R rappresenta le perdite sugli avvolgimenti

Dettagli

Progetto del controllore

Progetto del controllore Parte 10, 1 - Problema di progetto Parte 10, 2 Progetto del controllore Il caso dei sistemi LTI a tempo continuo Determinare in modo che il sistema soddisfi alcuni requisiti - Principali requisiti e diagrammi

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo. RETI CORRETTRICI

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo.  RETI CORRETTRICI SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html RETI CORRETTRICI Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti

Dettagli

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali

RETI CORRETTRICI. Regolatori standard Alcune strutture standard di regolatori reti correttrici anticipo o ritardo 1 polo ed uno zero reali CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm RETI CORRETTRICI Ing. Luigi

Dettagli

Azione Filtrante. Prof. Laura Giarré https://giarre.wordpress.com/ca/

Azione Filtrante. Prof. Laura Giarré https://giarre.wordpress.com/ca/ Azione Filtrante Prof. Laura Giarré Laura.Giarre@UNIMORE.IT https://giarre.wordpress.com/ca/ Sviluppo in serie di Fourier Qualunque funzione periodica di periodo T può essere rappresentata mediante sviluppo

Dettagli

Progetto del Controllo di Azionamenti a Motore DC

Progetto del Controllo di Azionamenti a Motore DC Laboratorio di Automazione Progetto del Controllo di Azionamenti a Motore DC Prof. Claudio Bonivento DEIS - Università degli Studi di Bologna E-Mail: cbonivento@deis.unibo.it Sommario Definizione delle

Dettagli

Indice Prefazione Problemi e sistemi di controllo Sistemi dinamici a tempo continuo

Indice Prefazione Problemi e sistemi di controllo Sistemi dinamici a tempo continuo Indice Prefazione XI 1 Problemi e sistemi di controllo 1 1.1 Introduzione 1 1.2 Problemi di controllo 2 1.2.1 Definizioni ed elementi costitutivi 2 1.2.2 Alcuni esempi 3 1.3 Sistemi di controllo 4 1.3.1

Dettagli

a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2015/2016 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Controllo ad anello aperto Il filtro LC è necessario per ridurre le ondulazioni di corrente e di tensione ed è dimensionato in

Dettagli

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Realizzazione dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Realizzazione dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica REGOLATORI PID Modello dei regolatori PID Realizzazione dei regolatori PID Metodi di taratura automatica Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 1 MODELLO DEI REGOLATORI

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale REGOLATORI STANDARD PID Ing. Luigi Biagiotti Tel. 51 29334 / 51 29368 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti

Dettagli

I CONTROLLORI PID. Sono controllori molto utilizzati in applicazioni industriali. Elaborazione del segnale di ingresso attraverso 3 blocchi:

I CONTROLLORI PID. Sono controllori molto utilizzati in applicazioni industriali. Elaborazione del segnale di ingresso attraverso 3 blocchi: I CONTROLLORI PID Sono controllori molto utilizzati in applicazioni industriali. Elaborazione del segnale di ingresso attraverso 3 blocchi: Blocco Proporzionale Blocco Integrale Blocco Derivativo Funzione

Dettagli

Banda passante e sviluppo in serie di Fourier

Banda passante e sviluppo in serie di Fourier CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/controlliautomatici.html Banda passante e sviluppo in serie di Fourier Ing. e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it

Dettagli

Banda passante dei sistemi retroazionati

Banda passante dei sistemi retroazionati .. 3.6 Banda passante dei sistemi retroazionati Consideriamo un sistema retroazionato con retroazione unitaria: R(s) C(s) X(s) G(s) Y(s) Il guadagno di anello del sistema G a (s) e la funzione di trasferimento

Dettagli

REGOLATORI STANDARD PID + _ +

REGOLATORI STANDARD PID + _ + CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccatronica http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/automazione%2industriale.htm Regolatori standard Regolatore Proporzionale, Integrale, Derivativo PID tre

Dettagli

Corso di laurea in Informatica. Regolatori. Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona

Corso di laurea in Informatica. Regolatori. Marta Capiluppi Dipartimento di Informatica Università di Verona Corso di laurea in Informatica Regolatori Marta Capiluppi marta.capiluppi@univr.it Dipartimento di Informatica Università di Verona Scelta delle specifiche 1. Picco di risonanza e massima sovraelongazione

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html it/~lbiagiotti/sistemicontrollo html REGOLATORI STANDARD PID Ing. e-mail:

Dettagli

Esercizio riassuntivo di sintesi in frequenza

Esercizio riassuntivo di sintesi in frequenza Esercizio riassuntivo di sintesi in frequenza Sia dato il sistema di controllo a retroazione unitaria di Fig. 1 r G(s) P (s) + + d + y Figura 1: Il sistema di controllo assegnato in cui il processo ha

Dettagli

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica

REGOLATORI PID. Modello dei regolatori PID. Metodi di taratura automatica REGOLATORI PID Modello dei regolatori PID Metodi di taratura automatica Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione degli Autori 1 MODELLO DEI REGOLATORI PID Larga diffusione in ambito

Dettagli

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo.

SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo. SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html Banda passante e sviluppo in serie di Fourier Ing. Luigi Biagiotti e-mail:

Dettagli

Controlli Automatici T. Analisi Armonica. Parte 5 Aggiornamento: Settembre Prof. L. Marconi

Controlli Automatici T. Analisi Armonica. Parte 5 Aggiornamento: Settembre Prof. L. Marconi Parte 5 Aggiornamento: Settembre 2010 Parte 5, 1 Analisi Armonica Prof. Lorenzo Marconi DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093788 Email: lmarconi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~lmarconi Analisi

Dettagli

Sistemi di Controllo Esempio di domande teoriche a risposta multipla. Esempio di problemi e quesiti a risposta aperta

Sistemi di Controllo Esempio di domande teoriche a risposta multipla. Esempio di problemi e quesiti a risposta aperta Sistemi di Controllo Esempio di domande teoriche a risposta multipla Per ciascuno dei seguenti quesiti, segnare con una crocetta le risposte che si ritengono corrette. Alcuni quesiti hanno più risposte

Dettagli

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti

a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti a.a. 2014/2015 Docente: Stefano Bifaretti email: bifaretti@ing.uniroma2.it Un sistema di controllo automatico è un sistema in grado di imporre a una o più variabili controllate (uscite) gli andamenti temporali

Dettagli

buona efficacia nel controllo di molti processi industriali, in relazione a specifiche di prestazione poco stringenti

buona efficacia nel controllo di molti processi industriali, in relazione a specifiche di prestazione poco stringenti : dispositivi ad ampia diffusione industriale che realizzano un algoritmo di controllo caratterizzato da tre azioni sull errore: Proporzionale Integrale - Derivativa Vantaggi: L algoritmo PID buona efficacia

Dettagli

Controlli Automatici LB Esempio di regolatore

Controlli Automatici LB Esempio di regolatore Controlli Automatici LB Esempio di regolatore Matteo Sartini DEIS-Università di Bologna Tel. 051 2093872 Email: matteo.sartini@unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/people/msartini/ Problema G(s) = 15000

Dettagli

Sintesi diretta. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco)

Sintesi diretta. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) Sintesi diretta (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) La tecnica di progetto denominata sintesi diretta ha come obiettivo il progetto di un controllore C(s) il quale assicuri che

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 13

Soluzione degli esercizi del Capitolo 13 Soluzione degli esercizi del Capitolo 3 Soluzione dell Esercizio 3. Il polinomio caratteristico desiderato è ϕ (s) = (s + 4) (s + ) = s 2 + 4s + 4 Uguagliando i coefficienti quelli del polinomio caratteristico

Dettagli

I Controllori PID (ver. 1.0)

I Controllori PID (ver. 1.0) I Controllori PID (ver..). Generalità dei controllori PID Una classe di controllori molto utilizzata in applicazioni industriali sono i controllori PID (o controllori standard). Essi elaborano il segnale

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale RETI CORRETTRICI

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale RETI CORRETTRICI CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale RETI CORRETTRICI Ing. Luigi Biagiotti Tel. 51 29334 / 51 29368 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it http://www-lar.deis.unibo.it/~lbiagiotti Regolatori

Dettagli

Analisi dei sistemi in retroazione

Analisi dei sistemi in retroazione Facoltà di Ingegneria di Reggio Emilia Corso di Controlli Automatici Corsi di laurea in Ingegneria Meccatronica ed in Ingegneria della Gestione Industriale Ing. Alessandro Macchelli e-mail: amacchelli@deis.unibo.it

Dettagli

Fondamenti di Automatica. Feedback vs Feedforward. Prof. Leonardo Lanari DIS, Università di Roma La Sapienza

Fondamenti di Automatica. Feedback vs Feedforward. Prof. Leonardo Lanari DIS, Università di Roma La Sapienza Fondamenti di Automatica Feedback vs Feedforward Prof. Leonardo Lanari DIS, Università di Roma La Sapienza Problema di controllo Problema di controllo: imporre un funzionamento desiderato a un processo

Dettagli

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA

CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA SISTEMI DI CONTROLLO Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/sistemicontrollo.html CONTROLLO NEL DOMINIO DELLA FREQUENZA Ing. Luigi Biagiotti e-mail: luigi.biagiotti@unimore.it

Dettagli

Controlli e Regolazione Automatica Prova scritta del 26 maggio 2005

Controlli e Regolazione Automatica Prova scritta del 26 maggio 2005 Controlli e Regolazione Automatica Prova scritta del 26 maggio 2005 Domanda Disegnare lo schema a blocchi di un sistema di controllo in retroazione, descrivendo sinteticamente il ruolo di tutti i suoi

Dettagli

Sistemi di Controllo

Sistemi di Controllo ARSLAB - Autonomous and Robotic Systems Laboratory Dipartimento di Matematica e Informatica - Università di Catania, Italy santoro@dmi.unict.it Programmazione Sistemi Robotici Massa su piano Supponiamo

Dettagli

Antiwind-up. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco)

Antiwind-up. (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) Antiwind-up (Complementi di Controlli Automatici: prof. Giuseppe Fusco) Il progetto dei sistemi di controllo viene spesso effettuato utilizzando la teoria del controllo lineare che fornisce buone prestazioni

Dettagli

rapporto tra ingresso e uscita all equilibrio.

rapporto tra ingresso e uscita all equilibrio. Sistemi Dinamici: Induttore: Condensatore: Massa: Oscillatore meccanico: Pendolo: Serbatoio cilindrico: Serbatoio cilindrico con valvola d efflusso: Funzione di Trasferimento: Stabilità del sistema: (N.B.

Dettagli

MODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO. D r (s) U(s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili. d r (t): disturbi non misurabili

MODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO. D r (s) U(s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili. d r (t): disturbi non misurabili MODELLO COMPLETO PER IL CONTROLLO D m (s) D r (s) Y o (s) U(s) P (s) Y (s) d m (t): disturbi misurabili d r (t): disturbi non misurabili y o (t): andamento desiderato della variabile controllata u(t):

Dettagli

Amplificatori operazionali

Amplificatori operazionali Amplificatori operazionali Parte 3 www.die.ing.unibo.it/pers/mastri/didattica.htm (versione del 6--) Integratore Dato che l ingresso invertente è virtualmente a massa si ha vi ( t) ir ( t) R Inoltre i

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Il teorema di Shannon Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 051 2093024 email: crossi@deis.unibo.it Introduzione Il teorema di Shannon, o

Dettagli

# MODELLI APPROSSIMATI DI SISTEMI DINAMICI

# MODELLI APPROSSIMATI DI SISTEMI DINAMICI # MODELLI APPROSSIMATI DI SISTEMI DINAMICI # Riferimento per approfondimenti: Bolzern-Scattolini-Schiavoni: Fondamenti di Controlli Automatici, McGraw-Hill, 998 Cap. 7. Il problema della determinazione

Dettagli

FILTRI ANALOGICI L6/1

FILTRI ANALOGICI L6/1 FILTRI ANALOGICI Scopo di un filtro analogico è l eliminazione di parte del contenuto armonico di un segnale, lasciandone inalterata la porzione restante. In funzione dell intervallo di frequenze del segnale

Dettagli

Controlli Automatici L-A - Esercitazione

Controlli Automatici L-A - Esercitazione Controlli Automatici L-A - Esercitazione 1. Si consideri lo schema a blocchi di figura. d(t) K d x(t) e(t) R(s) u(t) G(s) y(t) - R(s) = K τs + 1 s + 1, G(s) = K d = 2 s(s 2 + 6s + ), a) Considerando gli

Dettagli

Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada Seconda prova intermedia 12 Febbraio 2015

Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a Prof. Silvia Strada Seconda prova intermedia 12 Febbraio 2015 Politecnico di Milano Fondamenti di Automatica (CL Ing. Gestionale) a.a.2014-15 Prof. Silvia Strada Seconda prova intermedia 12 Febbraio 2015 Nome e Cognome:........................... Matricola...........................

Dettagli

Elaborazione di segnali e immagini: modulo segnali

Elaborazione di segnali e immagini: modulo segnali Elaborazione di segnali e immagini: modulo segnali 30 gennaio 014 Esame parziale con soluzioni Esercizio 1 Dato un sistema LTI descritto dalla seguente equazione alle differenze: v(k) + v(k 1) 10v(k )

Dettagli

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 3--24 Numero di matricola =ρ =ɛ =β Si consideri il razzo vettore riportato in fig.. Figure : Vettore ARIANE-V. La dinamica planare semplificata e linearizzata

Dettagli

SCHEMI DI CONTROLLO DEL MOTO

SCHEMI DI CONTROLLO DEL MOTO CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Meccanica e Ingegneria del Veicolo http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti/controlliautomatici.html SCHEMI DI CONTROLLO DEL MOTO Ing. email: luigi.biagiotti@unimore.it http://www.dii.unimore.it/~lbiagiotti

Dettagli

SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO

SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica SPECIFICHE DI PROGETTO DI SISTEMI DI CONTROLLO Ing. Cristian Secchi Tel. 0522 522235 e-mail: secchi.cristian@unimore.it

Dettagli

Corso di Laurea in Ingegneria Meccatronica RETI CORRETTRICI

Corso di Laurea in Ingegneria Meccatronica RETI CORRETTRICI Automation Robotics and System CONTROL Corso di Laurea in Ingegneria Meccatronica RETI CORRETTRICI CA 1 - RetiCorrettrici Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Cesare Fantuzzi (cesare.fantuzzi@unimore.it)

Dettagli

Funzione di trasferimento

Funzione di trasferimento Funzione ditrasferimento - 1 Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Funzione di trasferimento DEIS-Università di Bologna Tel. 51 2932 Email: crossi@deis.unibo.it URL: www-lar.deis.unibo.it/~crossi Definizione

Dettagli

Fondamenti di Automatica

Fondamenti di Automatica Parte 1, 1 DEEI-Università di Trieste Tel. 335 8294017 Email: parisini@units.it URL: http://control.units.it Parte 1, 2 ESAMI Solo prova scritta Prove parziali (facoltative ma consigliate ) Iscrizione

Dettagli

Oggetto del Corso. Sistema di controllo. Fondamenti di Automatica

Oggetto del Corso. Sistema di controllo. Fondamenti di Automatica Parte 1, 1 Parte 1, 2 ESAMI Solo prova scritta Prove parziali (facoltative ma consigliate ) Iscrizione elettronica (http://studenti.units.it) CORSI A MONTE Analisi I e II Geometria DEEI-Università di Trieste

Dettagli

Controllo dei Processi

Controllo dei Processi Controllo dei Processi A.A. 2007/08 Docente: Ing. Carlo Cosentino Lab. Di Biomeccatronica Email: carlo.cosentino@unicz.it Tel: 0961-369-4051 http://bioingegneria.unicz.it 1 Informazioni sul corso E-mail:

Dettagli

Controlli Automatici Compito del - Esercizi

Controlli Automatici Compito del - Esercizi Compito del - Esercizi. Data la funzione di trasferimento G(s) = s (s +),sicalcoli a) La risposta impulsiva g(t); b) L equazione differenziale associata al sistema G(s); c) Si commenti la stabilità del

Dettagli

Per un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura.

Per un corretto funzionamento dei sistema si progetta un controllo a retroazione secondo lo schema di figura. Tema di: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Testo valevole per i corsi di ordinamento e per i corsi di progetto "SIRIO" - Indirizzo Elettronica e Telecomunicazioni 2001 Il candidato scelga e sviluppi una tra

Dettagli

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist

STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo di Bode e Nyquist I.T.I. Modesto PANETTI B A R I Via Re David, 186-70125 BARI 080-542.54.12 - Fax 080-542.64.32 Internet http://www.itispanetti.it email : BATF05000C@istruzione.it INTRODUZIONE STABILITÀ DEI SISTEMI Metodo

Dettagli

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 21 Luglio 2003

Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 21 Luglio 2003 Regolazione e Controllo dei Sistemi Meccanici 2 Luglio 23 Numero di matricola = α = β = γ = δ Si consideri un sistema termodinamico costituito da un frigorifero posto all interno di un ambiente a temperatura

Dettagli

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE

ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO NEL DOMINIO DELLE FREQUENZE CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI FREQUENZIALE E PROGETTO

Dettagli

5. Per ω = 1/τ il diagramma reale di Bode delle ampiezze della funzione G(jω) =

5. Per ω = 1/τ il diagramma reale di Bode delle ampiezze della funzione G(jω) = Fondamenti di Controlli Automatici - A.A. 211/12 3 luglio 212 - Domande Teoriche Cognome Nome: Matricola: Corso di Laurea: Per ciascuno dei test a soluzione multipla segnare con una crocetta tutte le affermazioni

Dettagli

Controlli Automatici LA Analisi di sistemi di controllo Funzioni di sensitività Stabilità e Prestazioni Errori a regime e tipo di sistema

Controlli Automatici LA Analisi di sistemi di controllo Funzioni di sensitività Stabilità e Prestazioni Errori a regime e tipo di sistema Controlli Automatici LA Analisi di sistemi di controllo Funzioni di sensitività Stabilità e Prestazioni Errori a regime e tipo di sistema Prof. Carlo Rossi DEIS-Università di Bologna Tel. 51 2932 Email:

Dettagli

Lezione 20. Controllo del moto

Lezione 20. Controllo del moto Lezione 20. Controllo del moto . Introduzione In questa lezione si affronta il tema del controllo del moto. Innanzitutto si progetta il controllore della corrente di armatura. Quindi si procederà alla

Dettagli

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica. Lezione 5. a.a

ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica. Lezione 5. a.a 32586 - ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA (C.I.) Modulo di Elettronica Lezione 5 a.a. 2010-2011 Amplificatori Operazionali NON ideali Impedenza di gresso Differenziale e di modo comune Zd Amplificatore Differenziale

Dettagli

Capitolo. Stabilità dei sistemi di controllo. 8.1 Generalità. 8.2 Criterio generale di stabilità. 8.3 Esercizi - Criterio generale di stabilità

Capitolo. Stabilità dei sistemi di controllo. 8.1 Generalità. 8.2 Criterio generale di stabilità. 8.3 Esercizi - Criterio generale di stabilità Capitolo 7 Stabilità dei sistemi di controllo 8.1 Generalità 8. Criterio generale di stabilità 8.3 Esercizi - Criterio generale di stabilità 8.4 Criterio di stabilità di Nyquist 8.5 Esercizi - Criterio

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 13

Soluzione degli esercizi del Capitolo 13 Soluzione degli esercizi del Capitolo 3 Soluzione dell Esercizio 3. Il luogo diretto è costituito da due rami posizionati sull asse reale. Uno di essi si sposta dal polo in a e l altro percorre il segmento

Dettagli

Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase.

Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase. Il convertitore bidirezionale a commutazione forzata trova ampio impiego anche in versione trifase. In questa versione, anzi, non è necessario impiegare il filtro risonante L 1 C 1, in quanto il trasferimento

Dettagli

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE

Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) SOLUZIONE Esame di FONDAMENTI DI AUTOMATICA (9 crediti) Prova scritta 16 luglio 2014 SOLUZIONE ESERCIZIO 1. Dato il sistema con: si determinino gli autovalori della forma minima. Per determinare la forma minima

Dettagli

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO

SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO SINTESI DEI SISTEMI DI CONTROLLO A TEMPO CONTINUO Requisiti e specifiche Approcci alla sintesi Esempi di progetto Principali reti stabilizzatrici Illustrazioni dal Testo di Riferimento per gentile concessione

Dettagli

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Filtri analogici. Filtri analogici

INGEGNERIA E TECNOLOGIE DEI SISTEMI DI CONTROLLO Filtri analogici. Filtri analogici IGEGERIA E TECOLOGIE DEI SISTEMI DI COTROLLO Prof. Carlo Rossi DEIS - Università di Bologna Tel: 05 09300 email: crossi@deis.unibo.it Il filtro passa basso ideale Si vuole ricostruire un segnale utile

Dettagli

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica

ANALISI ARMONICA. G(s) Analisi armonica. Funzione di risposta armonica CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Analisi

Dettagli

Prefazione 3. Ringraziamenti 5

Prefazione 3. Ringraziamenti 5 Indice Prefazione 3 Ringraziamenti 5 1 Introduzione all uso del software di calcolo MATLAB 7 1.1 Caratteristiche del software MATLAB 7 1.2 Nozioni di base del MATLAB 8 1.3 Assegnazione di variabili scalari

Dettagli

Banda passante di un sistema lineare

Banda passante di un sistema lineare .. 3.3 Banda passante di un sistema lineare Consideriamo un sistema lineare con funzione di trasferimento G(s). La funzione di risposta armonica del sistema lineare è G(j). Applichiamo in ingresso al sistema

Dettagli

Controllo a retroazione

Controllo a retroazione E il tipo di controllo più antico. Q, T i SHT: la temperatura in uscita può variare perché vogliamo cambiare il set point o per effetto di disturbi Controllo di tipo servomeccanismo Controllo regolativo

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale ANALISI ARMONICA

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale  ANALISI ARMONICA CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria Gestionale http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm ANALISI ARMONICA Ing. Federica Grossi Tel. 059 2056333 e-mail: federica.grossi@unimore.it

Dettagli

Controlli automatici e controllo dei processi Docente: Davide M. Raimondo Prova scritta: 01/03/2013 Durata: 3h. Cognome Nome Matricola

Controlli automatici e controllo dei processi Docente: Davide M. Raimondo Prova scritta: 01/03/2013 Durata: 3h. Cognome Nome Matricola Controlli automatici e controllo dei processi Docente: Davide M. Raimondo Prova scritta: 01/03/2013 Durata: 3h Cognome Nome Matricola Esercizio 3: Si determini, motivando brevemente, la corrispondenza

Dettagli

s + 6 s 3, b) i valori di K per i quali il sistema a ciclo chiuso risulta asintoticamente stabile;

s + 6 s 3, b) i valori di K per i quali il sistema a ciclo chiuso risulta asintoticamente stabile; 1 Esercizi svolti Esercizio 1. Con riferimento al sistema di figura, calcolare: ut) + K s s + 6 s 3 yt) a) la funzione di trasferimento a ciclo chiuso tra ut) e yt); b) i valori di K per i quali il sistema

Dettagli

Gianmaria De Tommasi A.A. 2008/09

Gianmaria De Tommasi A.A. 2008/09 Controllo Gianmaria De Tommasi A.A. 2008/09 1 e discretizzazione del controllore 2 Controllore tempo-discreto e suo equivalente tempo- Nell ipotesi di segnale di errore e(t) a banda limitata, nell intervallo

Dettagli

Convertitore cc/cc Buck

Convertitore cc/cc Buck Il convertitore cc/cc abbassatore di tensione (Buck o Step-down) Convertitore cc/cc Buck Analisi del funzionamento a regime Struttura di principio Regolazione di tensione a controllo di tempo (PWM: Pulse

Dettagli

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI

PIANO DI LAVORO DEI DOCENTI Pag. 1 di 5 Docente: Materia insegnamento: SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI Dipartimento: ELETTRONICA Classe Anno scolastico: 1 Livello di partenza (test di ingresso, livelli rilevati) Per il modulo di automazione

Dettagli

Sintesi per tentativi nel dominio della frequenza

Sintesi per tentativi nel dominio della frequenza Sintesi per tentativi nel dominio della frequenza Viene utilizzata per sistemi a fase minima affinchè sia valido il criterio di Bode e le relazioni approssimate tra le specifiche siano sufficientemente

Dettagli

APPUNTI DI ELETTRONICA V D FILTRI ATTIVI. Campi di applicazione. I filtri nel settore dell elettronica sono utilizzati per:

APPUNTI DI ELETTRONICA V D FILTRI ATTIVI. Campi di applicazione. I filtri nel settore dell elettronica sono utilizzati per: APPUNTI DI ELETTRONICA V D FILTRI ATTIVI Campi di applicazione I filtri nel settore dell elettronica sono utilizzati per: attenuare i disturbi, il rumore e le distorsioni applicati al segnale utile; separare

Dettagli

Controllo in Cascata di Azionamenti a Motore DC

Controllo in Cascata di Azionamenti a Motore DC Laboratorio di Automazione Controllo in Cascata di Azionamenti a Motore DC Prof. Claudio Bonivento DEIS - Università degli Studi di Bologna E-Mail: cbonivento@deis.unibo.it Sommario Struttura di controllo

Dettagli

Controlli Automatici 2 22/06/05 Compito a

Controlli Automatici 2 22/06/05 Compito a Controlli Automatici 2 22/6/5 Compito a a) Si consideri il diagramma di Bode (modulo e fase) di G(s) in figura 1. Si 5 Bode Diagram 5 15 45 9 135 18 3 2 1 1 2 3 Frequency (rad/sec) Figure 1: Diagrammi

Dettagli

Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo ANALISI ARMONICA

Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo ANALISI ARMONICA Ingegneria e Tecnologie dei Sistemi di Controllo ANALISI ARMONICA Luigi Biagiotti DEIS-Università di Bologna Tel. 5 29334 e-mail: lbiagiotti@deis.unibo.it Analisi armonica di sistemi dinamici Analisi nel

Dettagli