Domande di esame corso di Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche:

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1 1 Domande di esame corso di Economia e Gestione delle Amministrazioni Pubbliche: Slides 1 1) Descrivere le differenze tra analisi normativa e analisi positiva La scienza delle finanze analizza i fenomeni tramite due teorie più generali delle scienze sociali: la teoria positiva e la teoria normativa. L analisi normativa studia l'economia e i fenomeni economici come dovrebbero essere analizzando le caratteristiche del sistema economico che portano a richiedere l intervento pubblico per trovare strumenti che consentano di raggiungere una situazione desiderabile. Essa analizza i beni e i servizi classificandoli in base alle loro caratteristiche. Aiuta a specificare i fattori che possono influire su un certo comportamento, però non può dire quanto ciascun fattore sia importante. E lo studio economico alla ricerca dell ottimo sociale. La teoria normativa presuppone la teoria positiva. L analisi positiva, studia i fenomeni così come si presentano. Si concentra sul come e quando si è determinato il sistema pubblico, ne ricerca le ragioni economico - sociali, ed esplica come si possono valutare gli effetti di un intervento pubblico, trova e analizza i motivi per i quali è stato necessario introdurre alcune norme nel sistema legislativo italiano. La finalità è puramente conoscitiva. Il suo scopo è capire le ragioni di un fenomeno sociale, individuare le regole che spiegano certi fenomeni e comportamenti sociali. Essa è un analisi economica che studia le relazioni di causa ed effetto dei fenomeni economici al fine di costruire un modello economico in grado di interpretare la realtà e di fornire delle previsioni sull'andamento futuro. I modelli economici costruiti nell'analisi positiva consentono di spiegare i nessi causali dei fenomeni economici e di formulare delle ipotesi sul loro andamento nel futuro. L importanza della distinzione tra teoria positiva e normativa è così grande in economia che la teoria normativa è diventata una disciplina a sé stante e parallela rispetto alla teoria positiva un aspetto è l Economia del benessere (Welfare Economics), che ha lo scopo di trovare la configurazione ottimale di un sistema economico, in cui più individui hanno preferenze differenti. 2) Qual è la peculiarità della finanza pubblica italiana? La finanza pubblica italiana ha uno stock del debito elevato che la differenzia da tutti gli altri paesi. Tale debito si traduce nella spesa per gli interessi, che negli ultimi anni è stata di circa 70/80 miliardi; l onere di risanare quest ultimo grava sulle generazioni contemporanee e future. I titoli di Stato, ossia tutti i titoli obbligazionari emessi dal Tesoro sia sul mercato interno (BOT, CTZ, CCT, CCTeu, BTP, BTP I e BTP Italia) che sul mercato estero (programmi Global, MTN e Carta commerciale), costituiscono la maggiore parte del debito pubblico, e devono essere emessi e collocati periodicamente per permettere allo stato di pagare le sue spese. 1

2 2 3) Qual è la differenza tra beni e servizi? Si definiscono beni tutti i prodotti che possono essere fruiti in momenti differenti da quelli di produzione. Il bene può essere immagazzinato e successivamente consumato; il servizio, al contrario, è un prodotto che viene consumato mentre lo si sta erogando e non può essere immagazzinato. 4) Illustrare il significato del concetto di rivalità del consumo? Qual è la differenza tra le due tipologie che ne derivano? Qual è la modalità per descrivere un bene rivale o non? Il concetto di rivalità permette di suddividere i beni e i servizi tra quelli che possono essere utilizzati contemporaneamente da più persone e quelli destinati all uso singolo. Partendo dal concetto di rivalità, un bene o un servizio può essere classificato in due macrocategorie: Beni/servizi a consumo collettivo e Beni/servizi a consumo privato. I primi sono quei beni di cui possiamo godere contemporaneamente, mentre i secondi non si prestano a forme di consumo collettivo. Se infatti il costo marginale, che si produce nel caso di un consumatore aggiuntivo, sarà pari a zero in presenza dalla stessa qualità, esso sarà definito non rivale, altrimenti il bene farà parte dell insieme dei rivali. Non tutti i beni possono essere classificati all interno di un insieme o di un altro in maniera netta, in quanto ne esistono alcuni che a seconda dei casi possono rientrare in una o in un altra categoria. Un esempio esplicativo è il servizio universitario: Le lezioni sono un servizio non rivale, fino al limite di capienza dell aula perché sono offerte contemporaneamente a più persone allo stesso costo marginale. 6) Definire il concetto di escludibilità dal consumo Il concetto di escludibilità dal consumo riguarda la difficoltà o impossibilità di escludere dal bene/servizio un consumatore da parte del produttore. Un bene è definito tale se può essere regolamentato il suo consumo, vale a dire se è possibile consentirlo ad un soggetto ma impedirlo ad un altro. I limiti che portano a definire se un bene è classificabile come esclusivo o meno possono essere di due generi: Tecnici o economici. Gli assetti tecnici sono dovuti dalla natura del bene, date le sue caratteristiche esso può essere definito escludibile o meno. I beni privati ne sono un esempio; per utilizzare un oggetto come un PC è necessario acquistarlo, quindi pagare un prezzo che esclude una fetta di mercato dal suo consumo. Talvolta nonostante il bene abbia le caratteristiche fisiche per essere definito escludibile, possono intervenire motivazioni economiche tali da renderlo comunque non escludibile. Una volta chiesti se il bene è tecnicamente escludibile si valuta la convenienza economica che conduce alla decisione finale. Grazie alla tecnologia in continuo sviluppo il divario tra tecnicità e economicità è sempre meno rilevante. Per comprendere più facilmente questo concetto si riporta l esempio delle strade: qualsiasi tipo di strada è per natura escludibile, ma l imposizione di un pedaggio può portare a dei costi tali che superano quelli che si hanno mantenendo le strade non escludibili anche in questo caso, le tecnologie possono ridurre i costi di escludibilità di un bene. 2

3 3 7) Qual è il modo migliore per tutelare un bene comune? Il bene comune è classificato come rivale e non escludibile, questo lo espone a maggiori rischi. Necessita infatti, di tutele superiori sia da parte delle amministrazioni pubbliche che da associazioni volontarie. È un bene il cui uso è incentivato dalla sua non escludibilità. L unico sistema per tutelare e salvare i beni comuni è trattarli come beni privati o con un intervento pubblico di tutela e di pianificazione del consumo. 8) Che cos è un bene privato? Un bene si definisce privato se possiede le caratteristiche di essere rivale e escludibile, non presuppone quindi l intervento pubblico, a meno di ulteriori considerazioni economico-sociali. 9) Che cos è un bene pubblico? Un bene si definisce pubblico se possiede le caratteristiche economiche di essere non escludibile e non rivale. Presuppone quindi necessariamente l intervento pubblico senza il quale il bene è o non sufficiente o non presente. La conseguenza della mancata presenza di un prezzo o di una tariffa per la sua fruizione, è un atto di autorità da parte dello Stato manifestato tramite l imposizione di un imposta (contributo al finanziamento dei servizi pubblici che prescindono da un rapporto sinallagmatico). Inoltre, data la caratteristica di non escludibilità propria del bene pubblico esso è esposto al fenomeno del free riding (acquisizione di un bene senza pagarne la dovuta tariffa). I beni pubblici in senso stretto sono pochi, esempi concreti sono: la difesa nazionale, la luce stradale, la ricerca scientifica di base e la giustizia. 10) Che cos è un bene tariffabile? Un bene si definisce tariffabile se possiede le caratteristiche economiche di essere escludibile e non rivale. La strategia attuata dalle amministrazioni pubbliche in questo caso specifico si limita ad una finalità perequativa. Un esempio di bene tariffabile è un autostrada i cui servizi sono non rivali, nei limiti della capienza dell infrastruttura, ma possono essere escludibili a costi non proibitivi. 11) Che cos è un bene comune? Un bene si definisce comune se possiede le caratteristiche economiche di essere non escludibile e rivale. La strategia attuata dalle amministrazioni pubblici in questo caso specifico è di tipo tutelativo. È un bene la cui caratteristica di non escludibilità ne incentiva l uso eccessivo risultando una categoria a forte rischio di depauperamento dato dal sovra consumo o cattivo consumo che la razionalità economico individuale porta a compiere. Lo stato interviene quindi con meccanismi di tutela e controllo non ne è produttore diretto. 12) Che cos è lo Stato minimo? 3

4 4 Lo Stato minimo rappresenta la configurazione di intervento pubblico minima e quindi indispensabile che ogni stato deve attuare. 13) Che cos è il free riding? Il free riding è un fenomeno generato dalla caratteristica di non escludibilità del bene. La razionalità economica dell individuo lo porta a far uso di un bene o di un servizio senza pagarne la tariffa perché è assente qualsiasi tipo di controllo. Dato che il bene una volta disponibile sarà godibile senza possibilità di esclusione, nessuno sarà disposto a pagare, ma tutti a farne uso.. 14) Che cos è un bene meritorio? I beni meritori (merit goods) introdotti nella letteratura finanziaria da Musgrave, sono tutti quei beni che non presentano caratteristiche specifiche di escludibilità o rivalità, ma la loro importanza non è sufficientemente apprezzata dagli individui che ne sottovalutano la rilevanza, lo stato è quindi costretto ad obbligarne la fruizione. Essi sono beni destinati a soddisfare bisogni trasversali alla tradizionale distinzione tra beni pubblici e privati. In questo caso l autorità pubblica usa un atteggiamento paternalistico, consiglia il loro consumo, fino ad imporlo per perseguire un bene pubblico che altrimenti non verrebbe raggiunto, ciò risulta necessario, infatti, quando la razionalità individuale non persegue l interesse generale. I beni meritori sono sia di interesse personale sia, allo stesso tempo, di interesse collettivo, ne sono esempi esplicativi; l assicurazione auto, l istruzione obbligatoria, le vaccinazioni e il divieto di fumo. L introduzione di tale principio può creare un incrinatura nell impianto teorico welfaristico con conseguente malcontento generale dovuto all interferenza nella liberà individuale. I problemi principali generati da questa tipologia di beni sono il loro controllo e verifica. 15) Che cos è un bene di club o bene associativo? Quando il bene viene goduto e da utilità non solo per la sua natura, ma per la modalità associativa con cui viene fruito, recando un utilità maggiore al consumatore, viene detto bene di club o associativo. Alcuni beni per i cittadini hanno un utilità, infatti, non legata esclusivamente al bene, ma alla sua fruizione collettiva, che può spesso derivare da significati economici, culturali e sociali. Il rischio del consumo collettivo è che le persone scegliendosi potrebbero creare gruppi selezionati in base a religioni, etnie o censi escludendo altri consumatori evolvendosi in situazioni di forte negatività. 16) Quali sono le modalità dell intervento pubblico nel sistema economico? Le amministrazioni pubbliche possono intervenire nel sistema economico tramite tre modalità: - finanziamento - regolamentazione - produzione pubblica. 4

5 5 Le tre modalità possono essere presenti contemporaneamente o disgiuntamente tra di loro. Un esempio nel quale è evidente la presenza congiunta di queste modalità è il servizio universitario. 5

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