III Congresso Sie-l Polo didattico Sani La Sapienza Roma, luglio 2006

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1 Polo didattico Sani La Sapienza Roma, luglio 2006 dr. Antonio Cartelli Laboratorio di Tecnologie dell istruzione e dell apprendimento ICT E COSTRUZIONE DI COMUNITA PROFESSIONALI

2 La domanda cui si tenterà di rispondere con questa presentazione concerne la possibilità di costruire comunità professionali (e quindi comunità di pratiche), a partire da situazioni e contesti in cui i soggetti con i quali si vuole costruire la comunità siano soliti operare in maniera del tutto autonoma. Il lavoro prende l avvio dai risultati dei lavori condotti dall autore, in collaborazione con colleghi di diverse discipline, per soffermarsi sugli sviluppi delle esperienze più recenti, relative all utilizzo dell ICT nella realizzazione di attività formative per i docenti. Ulteriore elemento di riflessione sarà il ruolo dell ICT nella costru- zione di comunità professionali e la possibilità di introdurre elementi di interazione on line al loro interno

3 La collaborazione nella costruzione di sistemi informativi per la ricerca e la didattica ha condotto alla costruzione di comunità formate da studenti, docenti, studiosi ed esperti, con le caratteristiche seguenti: - CoLs (Communities of Learners) ed FCL (Fostering Communities of Learners) con le caratteristiche descritte da Scardamalia & Bereiter (1994) per i soggetti ad essi appartenenti (abilità di lavorare in gruppo, migliore capacità di fronteggiare situazioni complesse e problemi e miglioramento delle prestazioni individuali) - CoPs (Communities of Practice) descritte da Wenger (1998), ovvero con a) obiettivi e compiti condivisi; b) impegno reciproco, c) repertorio condiviso di conoscenza, strumentie e metodi (anche se va notato che le comunità di studenti non sono autonomamente costruite) - Comunità virtuali, diversamente da quanto asserito altrove (Denning (2000), ove si sostiene che le comunità professionali e di pratiche richiedono l interazione in presenza).

4 IMPLICAZIONI per le ipotesi sulla costruzione di nuova conoscenza L ipotesi formulata da chi scrive è che l ICT giochi un ruolo fondamentale nella creazione di un ciclo di sviluppo della conoscenza (Cartelli, 2005). Elemento essenziale è la presenza di sistemi informativi, in grado di implementare i processi operativi della comunità e consentire operazioni di knowledge management.

5 Ulteriori considerazioni hanno condotto alla revisione dei contesti di costruzione della conoscenza e degli strumenti comunicativoinformativi da utilizzarsi per la costruzione di comunità: - i diversi ambiti cui ognuno di noi fa ricorso nella costruzione di nuova conoscenza: individuale, comunitario e sociale (Cartelli, 2006) - la ri-articolazione della comunicazione nei livelli individuale, comunitario e sociale (per diminuire il sovraccarico comunicativo e l ansia da connessione) e per sollecitare la riflessione sui contenuti da parte dei corsisti

6 La proposta del Master docente e tutor nella scuola riformata ha visto la radicale trasformazione degli strumenti deputati alla comunicazione ed alla gestione delle informazioni concernenti gli attori dei processi didattici, ovvero: La piattaforma CMS e CSCLS a supporto delle attività del corso >>>> Il sistema TETIS (Teaching Transparency Information System) deputato alla costruzione di comunità professionali di docenti ed alla trasparenza dei processi didattici >>>>

7 Piattaforma di gestione dei contenuti e della comunicazione Ogni corsista, una volta nella sua area di lavoro (home page), trova una separazione tra i contenuti del corso (indice che viene reso attivo man mano che vengono presentati i vari moduli) ed altri spazi (area della comunicazione, ulteriori documenti ecc.). Se si opta per l area della comunicazione ci si trova dinanzi ad un elenco di strumenti comunicativi ripartiti tra: a) Gruppi di discussione (forum) attivi abilitati dal tutor (in cui si possono immettere messaggi brevi non controllati e filtrati) b) Bacheche attive attivate dal tutor (visibili solo al tutor e al corsista, che può modificarne il contenuto a piacimento) c) Documenti interattivi (blog) utilizzabili creati dal tutor mediante l inserimento al loro interno di un documento (che al momento è pensato come sintesi di tutto ciò che è prodotto in bacheche e forum del modulo)

8 Più in dettaglio gli strumenti comunicativi utilizzati nel master hanno le seguenti caratteristiche: Il forum è deputato a contenere i messaggi inviati dai corsisti e dal/i tutor, senza alcuna forma di filtraggio, selezione e protezione (se si eccettua la dimensione del messaggio che può raggiungere, al più, i 500 caratteri) La bacheca inaugura un canale di comunicazione privilegiato corsista-tutor suscettibile di modificazioni e variazioni (essa è deputata a contenere le attività di lavoro autonomo richieste dai docenti nei loro moduli ed il suo contenuto può essere modificato in qualsiasi momento dal corsista) Il documento interattivo (blog) prevede un documento iniziale inserito dal/i tutor ed i commenti ad esso riferiti, immessi dai corsisti

9 Annotazione specifica merita il processo comunicativo (sul quale si innesta quello didattico), scandito dalle seguenti fasi: 1) Presenza di un messaggio nella pagina web relativa alle comunicazioni ai corsisti (concernente le attività che interessano il corso) 2) Attivazione del/i forum relativi al modulo didattico da parte del tutor (una volta resi disponibili i materiali) 3) Utilizzo del forum da parte dei corsisti 4) Attivazione della/e bacheche nella/e quale/i inserire i testi richiesti dal docente del modulo (ove previsti) 5) Inserimento in bacheca (da parte del corsista) del documento richiesto (può essere modificato a piacimento in qualsiasi momento) 6) Attivazione di uno o più blog da parte del tutor (a partire dall analisi dei lavori dei corsisti) e conseguente avvio della scrittura dei commenti

10 Dalle comunità di pratiche alle comunità professionali di docenti: il caso del progetto TETIS Il progetto TETIS (Teaching Transparency Information System) è nato dalla creazione di un sistema informativo per la trasparenza dei processi didattici e per l orientamento degli studenti (progetto denominato orienta-azione) e si è trasformato in un sistema per la costruzione di comunità professionali di docenti all interno dell attività formativa del corso di Master Docente e tutor nella scuola riformata.

11 Il progetto TETIS 1 Nasce da diverse considerazioni ed esigenze in aggiunta a quelle appena enunciate (Cartelli, 2005): - superare la settorialità, parzialità e sussidiarietà dell utilizzo dell ICT in educazione (che compare in aree specifiche della formazione, quali la gestione dei contenuti e degli apprendimenti, il recupero, la valutazione ecc., senza che intervengano a modificare in maniera radicale i processi di insegnamento-apprendimento), - superare i limiti delle diverse tipologie di valutazione (formativa e sommativa) e certificazione (portfolio) per arrivare alla trasparenza dei processi didattici: processi in cui tutti gli attori possono accedere alle informazioni che li riguardano, gestire quelle di loro pertinenza per modificarle, aggiornarle, cancellarle (essendone opportunamente autorizzati), accedere a quelle provenienti dagli altri attori in maniera da rilevare analogie e differenze con quanto accade a livello di sistema ecc.

12 Il progetto TETIS 2 Poggia su un sistema informativo progettato per gestire: - i dati degli studenti (ambientali e scolastici) - i loro stili di apprendimento - i piani di studio individuali e le valutazioni form. e somm. - la progettazione didattica individuale, di classe e di istituto effettuata dai docenti - i dati di sintesi e gli indici di dispersione provenienti dai dati precedenti - le serie storiche di tali dati - ecc.

13 Il progetto TETIS 3 Se l accesso differenziato consente agli utenti di gestire esclusivamente i dati di propria pertinenza, la costruzione di comunità mediante opportuni strumenti di comunicazione e la riflessione sulle pratiche della comunità facilitano la condivisione delle esperienze e la diffusione degli elementi di innovazione.

14 Il progetto TETIS 4 Possono accedere al sistema le seguenti categorie di utenti: - studenti e loro famiglie - docenti - tutor-coordinatori - figure di sistema - dirigenti scolastici - studiosi sc. umane e sociali - operatori sociali

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