La perdita ematica durante le prime 24 ore dal parto è conosciuta come emorragia del postpartum primaria, mentre la perdita dalle 24 ore a sei
|
|
- Giustina Moroni
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 3 INTRODUZIONE La maggior causa di morte materna è l emorragia intrapartum. 1 L OMS stima che nel 2000 morirono 529,000 donne per cause ostetriche. 2 L emorragia del postpartum, che affligge approssimativamente 14 milioni di donne l anno, ha causato un quarto di queste morti. La maggioranza di queste morti avviene in paesi poveri dell Africa e dell Asia, specialmente nelle zone rurali. Poiché i registri di mortalità materna sono miseri o non esistenti dove ciò avviene più frequentemente, risulta evidente come l effettiva frequenza sia molto sottostimata. 3 Nei paesi industrializzati l emorragia è ancora al quarto posto come causa di morte dopo tromboembolismo, disordini ipertensivi, e embolia da liquido amniotico. 1 L emorragia postpartum è un serio problema ostetrico. I metodi clinici attuali sono inadatti per una valutazione obiettiva dell emorragia postpartum, e la capacità di ogni paziente di compensare varia considerevolmente. La morbilità e mortalità aumentano non solo per il ritardo nella diagnosi e nel trattamento, ma anche a causa dell aumento nel tasso di tagli cesarei. Il cinque per cento dei parti vaginali potrebbe portare a un emorragia postpartum con una perdita ematica superiore al litro. 4 Persino i casi leggeri auto-limitanti hanno conseguenze nel puerperio nella forma di fatica, stanchezza, fallimento dell allattamento al seno e possibile necessità di trasfusioni di sangue. Sono tutti sintomi e conseguenze di anemia e perdita ematica acuta. Ben più gravi sono gli esiti cui potrebbe portare un emorragia severa intrattabile. La gestione di una paziente critica è un vero test per i processi pensati, le risorse, gli sforzi organizzativi e le conoscenze di una sala parto e del suo staff. L emorragia del postpartum è definita dall OMS come la perdita ematica del postpartum maggiore di 500 ml da una varietà di siti: utero, cervice, vagina e perineo. 5
2 4 La perdita ematica durante le prime 24 ore dal parto è conosciuta come emorragia del postpartum primaria, mentre la perdita dalle 24 ore a sei settimane dal parto è chiamata emorragia del postpartum secondaria. La definizione e classificazione dell emorragia del postpartum hanno sopportato il test del tempo, ma non senza problemi. Per esempio il limite di 500 ml implica che ogni perdita inferiore a questa è nei limiti normali e può pertanto essere tollerata senza rischi. Questo non è il caso nei paesi dove l anemia severa è comune e dove una perdita ematica di solo 250 ml potrebbe costituire un problema clinico. 6 Lo U.K. Confidential Enquiries into Maternal Mortality ha enfatizzato la necessità di riconoscere durante la gravidanza le donne a rischio di emorragia ostetrica e assicurare che un team multidisciplinare che include ematologi, anestesisti e ginecologi sia disponibile a provvedere cure adeguate. In questo report è anche riconosciuta l imprevedibilità di emorragie ostetriche ed è sottolineata l importanza di avere protocolli per gestire emorragie massive. 7 Sapere quali sono le cause di emorragia del postpartum, conoscere i fattori di rischio, le modalità di prevenzione e le tecniche di trattamento, può aiutare a non venir colti impreparati nel momento in cui ci si trova a dover affrontare una tale emergenza.
3 5 MODIFICAZIONI FISIOLOGICHE IN GRAVIDANZA La gravidanza comporta una serie di modificazioni a carico dell organismo della donna, anche per quanto riguarda volume, composizione e circolazione del sangue. Un incremento del volume plasmatico del 15% è evidente già alla 6 settimana di gestazione. Successivamente si verifica un ulteriore aumento alla settimana del 30-50%. L aumento massimo è raggiunto verso la 34 settimana, con un aumento di ml. Il volume dei globuli rossi subisce un aumento solo del 15-20%, cosicché il rapporto globuli rossi/plasma (valore ematocrito) tende a diminuire. Questo comporta una situazione descritta come anemia fisiologica della gravidanza. L aumento del volume totale del sangue a termine di gravidanza varia da 1200 a 1900 ml. A causa dell emodiluizione apparente, la viscosità si riduce approssimativamente del 20%. Probabilmente tale riduzione comporta un ridotto rischio di trombosi intervillosa e di infarcimento, che spesso si verificano in una normale gravidanza. Perciò l emodiluizione potrebbe risultare un fattore protettivo del letto vascolare uteroplacentare. Gli estrogeni e il progesterone sono responsabili dell aumento del volume plasmatico. Gli estrogeni incrementano l attività del sistema reninaangiotensina-aldosterone. Il progesterone aumenta la produzione di aldosterone, così la funzione dei tubuli renali è inibita dal trattenere sodio. Aumenta così la diuresi di sodio, cui segue ipovolemia che determina un aumento di renina per ripristinare il volume ematico. Si verificano notevoli cambiamenti anche nella concentrazione dei fattori della coagulazione. Il fattore I (fibrinogeno) aumenta del 20-30% alla fine del 3 trimestre e del 100% al termine di gestazione, arrivando a valori di 600 mg/100
4 6 ml in alcune donne. Un aumento del 100% coinvolge anche i fattori VII, VIII e IX, mentre l aumento dei fattori X e XII è del 30%. La concentrazione del fattore II (protrombina) e del fattore V non cambiano e quelle dei fattori XI e XIII si riducono del 40-50%. Un elevata deposizione di fibrina, che coinvolge presumibilmente la circolazione uteroplacentare, è evidente dal 2 mese di gestazione e aumenta progressivamente fino al termine. Il significato fisiologico di queste variazioni deve essere interpretato non nel senso di un reale stato di ipercoagulabilità bensì nel senso che il meccanismo della coagulazione in gravidanza risulta più rapido ed efficace quando si realizzano le opportune condizioni scatenanti. 8 Il sistema fibrinolitico appare solo moderatamente aumentato. La concentrazione di proteine sieriche si riduce del 10% circa nel primo trimestre. Ciò è dovuto alla riduzione della concentrazione dell albumina, che al termine è ridotta del 20-25%. Sebbene la concentrazione delle globine si riduca del 10%, aumenta successivamente del 5-10%. In circa otto settimane dopo il parto i valori del volume ematico ritornano alla normalità. Implicazioni cliniche L aumentato volume ematico assolve a diverse funzioni: Sopperisce all aumentata necessità ematica di un utero più grande Colma la crescente riserva venosa Protegge le partorienti dalle perdite di sangue al momento del parto Protegge dall ipercoagulabilità durante la progressione della gestazione. L ipervolemia fisiologica nelle ultime settimane di gravidanza rappresenta una specie di riserva protettiva naturale, che consente a una gestante sana di perdere fino a un litro di sangue senza evidenti modifiche della pressione e frequenza. 9
5 7 TERZO STADIO FISIOLOGICO Ricordare la sequenza di eventi nel terzo stadio del parto e conoscere i meccanismi della separazione placentare può aiutare nella scoperta di casi a rischio di complicanze del terzo stadio e la gestione di patologie. Prostaglandine PGF, PGF2alfa e ossitocina sono gli agenti biochimici primariamente coinvolti nel terzo stadio del travaglio. Durante il primo e secondo stadio nel plasma materno sono presenti livelli significativi solo di PGF2alfa e ossitocina. Cinque minuti dopo il parto, la concentrazione materna di PGF e PGF2alfa raddoppia rispetto al livello presente nel secondo stadio. 1 Un rapido incremento nella concentrazione di prostaglandine è rinvenuta anche nel sangue venoso nel cordone ombelicale, suggerendo che questo aumento postpartum di prostaglandine origini dalla placenta. 10 Dopo la separazione della placenta, la concentrazione decresce ma a velocità più lente della clearance metabolica di prostaglandine, indicando che la sua produzione continua nella decidua e nel miometrio. L ossitocina plasmatica inoltre cala ai livelli preparto entro trenta minuti dal parto, a meno che non sia sostenuta da infusioni esogene. Il processo di separazione della placenta può essere diviso in quattro fasi: 1 1. Latente- la parete uterina nel sito placentare resta sottile; la parete libera da placenta contrae 2. Contrazione- ispessimento della parete uterina nel sito placentare 3. Distacco- effettiva separazione della placenta dalla parete uterina adiacente 4. Espulsione- scivolamento della placenta fuori della cavità uterina.. Vigorose contrazioni uterine nella fase latente inducono forze taglianti tra la parete uterina e il tessuto placentare; inizia la separazione della placenta:
6 8 Un onda di separazione inizia a uno dei poli placentari, solitamente in un punto vicino al segmento inferiore, e si propaga verso il fondo(fundus) durante le fasi di contrazione e distacco. 11 La separazione del fundus inizia in più di un polo placentare, e la parte centrale è l ultima a separarsi.(ciò è l opposto dei meccanismi, descritti nella maggioranza dei testi, di Schultze e Mathews Duncan). 1 In donne pre-cesarizzate, in quasi la metà dei casi la modalità di separazione era invertita, cominciando dal fondo, suggerendo che la forza nella regione della cicatrice uterina possa essere stata compromessa. 12 Espulsa la placenta, la cavità uterina diventa virtuale per effetto della contrazione e della retrazione delle sue pareti; l utero assume forma globosa e la consistenza diventa duro-lignea(globo di sicurezza). Il controllo fisiologico del sanguinamento postpartum avviene con la contrazione e retrazione delle fibre miometriali che circondano le arterie spirali materne nel letto placentare. La contrazione miometriale comprime le vene e le arterie spirali, e con ciò oblitera il loro lume, realizzando in tal modo un emostasi meccanica per strozzamento delle aperture vascolari situate nella zona di inserzione placentare. 12 Quindi l emostasi che segue la separazione placentare è inizialmente un processo meccanico, che non dipende dal sistema coagulativo.
7 9 TRATTAMENTO ATTIVO DEL TERZO STADIO Opzioni di gestione Ci sono vedute notevolmente polarizzate tra coloro che credono nel trattamento attivo e coloro che credono nella gestione di attesa (naturale) del terzo stadio. Il trattamento attivo include: Somministrazione profilattica di agenti ossitocici o prostaglandine entro i due minuti dalla nascita del bambino per provocare contrazioni uterine Clampaggio e recisione immediata del funicolo per accentuare la separazione placentare Espulsione della placenta tramite trazione controllata del funicolo Nella gestione di attesa ci sono: No profilassi ossitocica No clampaggio del cordone finché pulsa L espulsione della placenta avviene tramite spinta materna e forza di gravità piuttosto che con la trazione del funicolo Uso di agenti uterotonici profilattici Due studi comparanti il trattamento attivo rispetto alla gestione di attesa hanno chiaramente indicato i vantaggi del trattamento attivo. Il Bristol trial 13 nel quale la norma era il trattamento attivo, e l Hinchingbrooke trial, 14 dove la norma era la gestione di attesa, hanno dimostrato entrambi una significativa riduzione nell incidenza di emorragia primaria del postpartum con il trattamento attivo rispetto alla gestione di attesa (5,9% vs 17,9% e 6,8% vs 16,5% rispettivamente). Ossitocina profilattica riduce il rischio di emorragia primaria del postpartum del 60% e la necessità di Ossitocina extra di circa il 70%. 15
8 10 Quali agenti uterotonici? Ergometrina e successivamente Ossitocina sono state introdotte nel trattamento della emorragia primaria del postpartum sulla base dei loro principi biologici e farmacologici. L identificazione delle loro caratteristiche uterotoniche e il riconoscimento che l atonia uterina gioca un ruolo maggiore nella emorragia primaria del postpartum ha portato alla loro ampia adozione come farmaci in prima linea nella sua gestione. Il loro uso profilattico nel terzo stadio è stato quindi un estensione del loro ruolo nel trattamento. 15 Negli ultimi anni considerevole attenzione è stata posta alla scelta di farmaci uterotonici, in particolare comparando l economico e orale prostaglandine misoprostolo con la combinazione ossitocina/ergometrina. Sembra che il misoprostolo rettale sia una valida alternativa all ossitocina dove l immagazzinamento e la somministrazione parenterale di farmaci sono problematici, (ossitocina deve essere conservata a 4 C per mantenere la sua efficacia, mentre le tavolette di misoprostolo mantengono la loro efficacia anche a temperature tropicali per diversi anni) 16 ma i suoi effetti collaterali (brividi, nausea e diarrea) e l efficacia un poco inferiore non lo rendono appropriato per la profilassi di routine contro l emorragia primaria del postpartum. 1 Ossitocina, o ossitocina combinata con ergometrina, resta il farmaco di routine nei paesi sviluppati. Ergometrina endovenosa è associata con un incremento di incidenza di placenta ritenuta, probabilmente risultato di uno spasmo miometriale distalmente alla placenta, e potrebbe non essere il farmaco di scelta nella routine. 17 Ergometrina inoltre provoca vasocostrizione periferica e un rialzo della pressione e deve essere somministrata con cautela in donne ipertese. Ossitocina, d altra parte, se somministrata in bolo, può causare una caduta marcata della pressione. Deve essere somministrata con cautela in donne con problemi cardiovascolari, e un infusione continua in piccola dose è preferibile ad un iniezione in bolo. Il trattamento attivo e passivo costituiscono i due estremi dello spettro di pratiche comuni.
La prevenzione. Sistema nazionale linee guida Roma, Irene Cetin - AGUI -
Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 Irene Cetin - AGUI - La prevenzione Roma 24 ottobre 2016 Aula Pocchiari
DettagliRuolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive gravidanze e terapie a confronto
Università degli Studi di Roma La Sapienza I FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DIPARTIMENTO DI GINECOLOGIA E OSTETRICIA Ruolo della tromboprofilassi in donne con aborto ricorrente: outcome delle successive
DettagliMETRORRAGIE NEL III TRIMESTRE DI GRAVIDANZA
Università degli Studi di Ferrara Prof. Pantaleo Greco METRORRAGIE NEL III TRIMESTRE DI GRAVIDANZA Placenta previa Distacco intempestivo di placenta Placenta previa La placenta si definisce previa quando
DettagliELENCO DEI FATTORI DI RISCHIO PER IPOTONIA UTERINA (Allegato 1a) polidramnios macrosomia. Prom prolungata. anomalie uterine morfologiche
CAUSE DI EMORRAGIA POST-PARTUM (Allegato 0) Ipotonia uterina (80% dei casi) Placenta accreta (seconda causa) Ritenzione di frammenti placentari Lacerazioni perineo-vaginali Rottura dell utero Inversione
DettagliTab. VII - Protocollo per le indagini di laboratorio e strumentali consigliate nella gravidanza fisiologica
Per gli esami di laboratorio, presentiamo il protocollo della regione Toscana (Tab. VII) per vedere se c'è stato un adeguamento alla gravidanza (Tab. VIII); i segni della emodiluizione dovrebbero essere
DettagliLo studio sui near-miss da emorragia grave del postpartum: strategie di prevenzione e criticità
La sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future 5 Marzo 2015 Istituto Superiore di Sanità Lo studio sui near-miss da emorragia grave del postpartum:
DettagliLA PLACENTA ACCRETA Epidemiologia e fattori di rischio Dott.ssa G.Gamberini AUSL Rimini
Dott.ssa G.Gamberini AUSL Rimini In letteratura incidenza variabile fra 0.001% e 0.9% dei parti Differenze dipendenti dalla diversa definizione adottata nei vari studi Miller 1997 62 casi su 155.670 parti
DettagliCOAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID)
COAGULAZIONE INTRAVASCOLARE DISSEMINATA (CID) Dott.ssa Livia Manzella Dipartimento di Bio-Medicina Clinica e Molecolare Università di Catania Essa consiste nell attivazione della reazione a cascata della
DettagliL assistenza al post partum Silvia Vaccari
Presentazione della linea guida Prevenzione e trattamento della emorragia del post partum Sistema nazionale linee guida Roma, 25.09.09 L assistenza al post partum Silvia Vaccari Roma 24 ottobre 2016 Aula
DettagliMiPSA. Minimally Invasive Pelvic Surgery Association
MiPSA Minimally Invasive Pelvic Surgery Association Lacerazioni perineali - strutture interessate - classificazione Dr. Alberto Rigolli Azienda Istituti Ospitalieri di Cremona Misure ostetriche di prevenzione
DettagliViaggi aerei e gravidanza
Viaggi aerei e gravidanza I viaggi aerei non presentano particolari rischi per una donna sana in stato di gravidanza e per il suo bambino. La pressurizzazione della cabina dell aereo (portata ad un equivalente
DettagliOPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO CESAREO D URGENZA E D ELEZIONE PO.AFMI.11
Pag.: 1 di 7 PROTOCOLLO OPERATIVO PER LA SORVEGLIANZA POST-OPERATORIA ALLA DONNA SOTTOPOSTA A TAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Roberta Leonetti Melissa Selmi- Lucia Carignani Rossella Peruzzi- Leandro Barontini
DettagliESPERIENZA PRESSO L AZIENDA OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA
PARTO-ANALGESIA ANALGESIA ESPERIENZA PRESSO L AZIENDA L OSPEDALIERA SAN GERARDO DI MONZA Catanzaro, 20 Dicembre 2005 Dott.ssa Giuseppina Persico REALTA ASSISTENZIALE NELLA SALA PARTO DI MONZA CONTINUITA
Dettagli: ASSISTENZA AL PARTO E CHIRURGIA OSTETRICO- GINECOLOGICA
Disciplina: METODOLOGIA DELL ASSISTENZA MEDICA AL PARTO Docente: Prof.ssa Roberta FERRONATO 1. Parto e travaglio di parto Definizione. Gli stadi (o Periodi) del travaglio 2. Le contrazioni uterine Caratteristiche
DettagliL ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica
CORSO PRE-CONGRESSUALE ECOGRAFIA OFFICE Rimini, 23 Marzo 2011 L ecografia nell urgenza ostetrica e ginecologica Dott. Franco De Maria Dott.ssa Maria Segata Servizio di Ecografia e Diagnosi Prenatale Azienda
DettagliTraining in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi. Introduzione. Cremona settembre 2016
Training in Trombosi Società Italiana per lo Studio dell Emostasi e della Trombosi Cremona 19-23 settembre 2016 Introduzione Anna Falanga Ospedale Papa Giovanni XXIII Bergamo www.siset.org Chi Siamo S
DettagliSECONDAMENTO PO.AFMI.06 DEL POST- PARTUM. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti
Pag.: 1 di 8 PROCEDURA OPERATIVA PER LA GESTIONE DEL E DEL POST- PARTUM REFERENTI DEL DOCUMENTO Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione
DettagliCDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA. Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13
CDL IN TECNICHE ORTOPEDICHE CORSO DI MEDICINA INTERNA Prof. Andrea Zanichelli AA 2012/13 Può essere definita come la forza esercitata dal sangue contro le pareti elastiche dei vasi arteriosi 1.-Pressione
DettagliL INDUZIONE MEDICA CONSISTE
1 IN OSTETRICIA, L INDUZIONE MEDICA CONSISTE NELL UTILIZZO DI OSSITOCINA O DI PROSTAGLANDINE. GLI SVANTAGGI DEL TRAVAGLIO INDOTTO FARMACOLOGICAMENTE CONSISTONO IN: CONTRAZIONI DOLOROSE E TROPPO INTENSE
DettagliVBAC: outcome ostetrico ed esiti perinatali in pazienti con due pregressi tagli cesarei
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA DIPARTIMENTO DI SALUTE DELLA DONNA E DEL BAMBINO SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN GINECOLOGIA E OSTETRICIA DIRETTORE PROF. GIOVANNI BATTISTA NARDELLI VBAC: outcome ostetrico
DettagliINTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486)
INTERRUZIONE VOLONTARIA DI GRAVIDANZA CON METODICA FARMACOLOGICA (RU 486) Dottor Roberto Gherzi II Divisione ginecologia ostetricia Azienda Ospedaliero Universitaria Maggiore della Carità Novara L interruzione
DettagliEpoca gestazionale al parto
Parto prematuro Epoca gestazionale al parto 37 settimane 42 settimane 10% 85% 5% Definizione di parto prematuro Interruzione della gravidanza dopo la capacità di vita autonoma (24+0) settimane) e prima
DettagliProtocolli di ricerca 2009 Gruppo di Ricerca in ostetricia
Protocolli di ricerca 2009 Gruppo di Ricerca in ostetricia Azienda Ospedaliera di Reggio Emilia Arcispedale Santa Maria Nuova Dipartimento Ostetrico Ginecologico e Pediatrico Struttura complessa di Ginecologia
DettagliLe gravidanze gemellari rappresentano l'1-2% di tutte le gravidanze. Per due terzi sono dizigotiche e per un terzo monozigotiche.
Le gravidanze gemellari rappresentano l'1-2% di tutte le gravidanze. Per due terzi sono dizigotiche e per un terzo monozigotiche. Tutti i gemelli dizigoti ed un terzo dei monozigoti sono bicoriali. Perciò,
DettagliUTILIZZO DELL RU 486 NELL ABORTO DEL II TRIMESTRE
Dott.ssa M.Segata m.segata@ausl.bo.it Azienda USL di Bologna U.O. Ginecologia ed Ostetricia Ospedale Maggiore Direttore Dr. G. Scagliarini UTILIZZO DELL RU 486 NELL ABORTO DEL II TRIMESTRE ABORTO TERAPEUTICO
DettagliPuerperio. Durata circa 6-8 settimane
Puerperio Puerperio Periodo che intercorre tra la fine del parto e il ritorno dell organismo della donna, in particolare dell apparato genitale, alle condizioni preesistenti l inizio alla gestazione Durata
DettagliAppunti sulla gestosi
Appunti sulla gestosi Approssimativamente il 10% delle gravidanze è complicata da ipertensione che si associa ad incrementato rischio di mortalità e morbilità materna, fetale e neonatale in relazione alla
DettagliIl ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale
Corso Depressione post-partum. Focus sulle mamme adolescenti e analisi del PPDSS Il ruolo dell ostetrica nel percorso nascita territoriale Andreina Monti Pistoia 28/01/2015 INTRODUZIONE La Depressione
DettagliL OFFERTA DELL INDUZIONE DI TRAVAGLIO
L OFFERTA DELL INDUZIONE DI TRAVAGLIO Dott.ssa Marinella Lenzi U.O. Ostetricia e Ginecologia Maternità AUSL Bologna Direttore Dott.G.Scagliarini Induzione le evidenze Induzione le evidenze Cochrane ( 15/04/2013
DettagliOstetrica Bruna Pasini
Ostetrica Bruna Pasini L OSTETRICA D.M. 14/9/1994, n. 740: il profilo definisce il campo proprio di attività e responsabilità dell ostetrica/o L ostetrica è l operatore sanitario che assiste e consiglia
DettagliIL PARTO E IL NEONATO FISIOLOGICI
LE PRIME 2 ORE DOPO IL PARTO Trieste, 13 dicembre 2016 IL PARTO E IL NEONATO FISIOLOGICI Pierpaolo Brovedani Definizioni del neonato Neonato : 0-28 giorni Neonato a termine: 37-41 settimane N. pretermine:
DettagliLa medicalizzazione della gravidanza e del parto
Università degli Studi del Sannio Facoltà di Economia La medicalizzazione della gravidanza e del parto Tesi di Maria Giovanna Esposito Relatore: Prof. Paola Mancini a.a. 2008-09 INTRODUZIONE Il fenomeno
DettagliSCHEDA DI VALUTAZIONE PER L INSERIMENTO DI FARMACI NON PRESENTI NEL PTR
RICHIESTA DI INSERIMENTO IN PTR DI CARBETOCINA H01BB03 (DURATOCIN ) Presentata da Dott.ssa A.P. Paoletti Dir. Clinica Ostetrica e Ginecologica P.O. S. Giovanni di Dio - AOU CA In data giugno 2010 Per le
DettagliModena, 31 marzo Daniela Spettoli per il Gruppo di lavoro Emilia-Romagna sulla mortalità materna
Modena, 31 marzo 2012 Daniela Spettoli per il Gruppo di lavoro Emilia-Romagna sulla mortalità materna 1 MORTE MATERNA morte di una donna durante la gravidanza o entro 42 giorni dal termine della gravidanza
DettagliRISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO
PREVENZIONE DEL TROMBOEMBOLISMO VENOSO E UTILIZZO DELLA RELATIVA SCHEDA DI VALUTAZIONE: INTEGRAZIONE OSPEDALE-TERRITORIO RISK MANAGEMENT DEL PAZIENTE A RISCHIO TROMBOEMBOLICO ACIREALE 7 DICEMBRE 2013 GENERALITA
DettagliCriteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto. Daniela Spettoli
Criteri di eligibilita dei contraccettivi ormonali : linee guida a confronto Daniela Spettoli Cosa sono i criteri di eligibilità risks medical conditions Criteri di eligibilità: quanto stringenti? choose
DettagliIL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO
IL PARTO INDOLORE NEL PUNTO NASCITA DI VIZZOLO Anestesista Ginecologo Pediatra PUNTO NASCITA Ostetrica Infermiere Dolore del parto naturale Il dolore del parto può essere definito come un esperienza multifattoriale
DettagliAcqua: nutriente essenziale
Acqua: nutriente essenziale Funzioni dell acqua 1. Solvente delle reazioni metaboliche; 2. Regola il volume cellulare; 3. Regola la temperatura corporea; 4. Permette il trasporto dei nutrienti; 5. Permette
DettagliLA PRIMA SETTIMANA. La segmentazione
LA PRIMA SETTIMANA La segmentazione LA PRIMA SETTIMANA 24-30 ore 2 giorni 3 giorni I primi stadi di sviluppo embrionali LA PRIMA globulo polare Embrioni di topo a diversi stadi di sviluppo. SETTIMANA A,
DettagliGravidanza su cicatrice isterotomica Cesarean Scar Pregnancy (CSP)
Epidemiologia Gravidanza ectopica: 11.1 ogni 1000 gravidanze tra il 1997 99 in UK 20 ogni1000 gravidanze, negli US (un incremento negli ultimi 20 anni di circa 4 volte) J Midwifery Womens Health. 2006
DettagliFedra Mori UOC Endocrinologia Ospedale Sant Andrea Roma. Bari, 7-10 novembre 2013
Fedra Mori UOC Endocrinologia Ospedale Sant Andrea Roma Bari, Cancro della mammella Bari, Il cancro della mammella è una neoplasia ormono-sensibile Nel mondo è la seconda causa di morte dopo il tumore
DettagliPartorire Senza Dolore
1 DIPARTIMENTO INTERAZIENDALE MATERNO INFANTILE Direttore: Dr. G. Scarpelli U.O.S.D. ANESTESIA AREA MATERNO-INFANTILE Responsabile: Dr. P. Pasqua Partorire Senza Dolore 1. Che cos è l epidurale? L analgesia
DettagliGravidanza oltre il termine. Dott.ssa S.Iarlori
Gravidanza oltre il termine Dott.ssa S.Iarlori definizione Si definisce gravidanza protratta una gravidanza di età gestazionale oltre la 42 settimana ( 294 giorni dall'ultima mestruazione ) o 14 giorni
DettagliNOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA)
NOTA INFORMATIVA IMPORTANTE CONCORDATA CON L AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (EMA) E L AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO (AIFA) Agosto 2012 Comunicazione diretta agli operatori sanitari sull associazione tra
DettagliCORSO DI SEMEIOTICA OSTETRICA IL LIQUIDO AMNIOTICO E I MAF
CORSO DI SEMEIOTICA OSTETRICA IL LIQUIDO AMNIOTICO E I MAF Dott.ssa G. Gamberini Il liquido amniotico è un'entità dinamica alla cui formazione contribuiscono Urina fetale Secrezioni del tratto respiratorio
DettagliIl secondamento. Patologia del secondamento. Discesa del funicolo. Segno di Strassman o del pescatore. Risalita del funicolo
Il secondamento Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Ostetriche e della Riproduzione Espulsione o estrazione degli annessi fetali dall organismo materno Può essere
DettagliMantenimento dell omeostasi
Sistema Endocrino Ruolo nell omeostasi Ruolo nell esercizio fisico 1. Regolazione del metabolismo 2. Induzione di risposte adattative allo stress 3. Promozione della crescita e dello sviluppo sequenziale
Dettagli12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica
12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 Ridurre il tasso di tagli cesarei: efficacia di una strategia multifattoriale Denise Rinaldo ASST Bergamo
DettagliMalattia diverticolare del colon
Malattia diverticolare del colon la diverticolosi è molto frequente anche in individui asintomatici ma soprattutto nelle fasce d età più avanzata rara sotto i 40 anni, 5% nei cinquantenni, oltre il 75%
DettagliP. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna
Protocolli di terapia antibiotica in ginecologia: dalla flogosi pelvica non chirurgica alla complicanza post operatoria. P. De Iaco Oncologia Ginecologica Policlinico S.Orsola - Bologna Chirurgia generale
DettagliSINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI
SINDROME DA ANTICORPI ANTI-FOSFOLIPIDI Malattia caratterizzata da trombosi arteriose e/o venose ricorrenti, aborti ripetuti, trombocitopenia,, in associazione a titoli medio-alti di anticorpi anti-fosfolipidi
DettagliTrombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici. Dr. A.Lojacono. Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia
Trombofilia in gravidanza: percorsi diagnostici e terapeutici Dr. A.Lojacono Cattedra di Ginecologia e Ostetricia Università degli Studi di Brescia TROMBOFILIE CONGENITE IN GRAVIDANZA: SAPPIAMO DAVVERO
DettagliRiabilitazione dopo sindrome coronarica acuta
Riabilitazione dopo sindrome coronarica acuta INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari sono la causa principale di morte e disabilità in tutti i paesi del mondo occidentale,inclusa l Italial Le malattie
DettagliStudio SENIORS Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza
Trial sull effetto di nebivololo su mortalità e ospedalizzazioni per malattie cardiovascolari in pazienti anziani con insufficienza cardiaca (1) Introduzione (1) Età media dei pazienti con insufficienza
DettagliEMOSTASI. Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue.
EMOSTASI EMOSTASI Insieme di meccanismi fisiologici che l organismo mette in atto per evitare perdite di sangue. Difetti dell emostasi portano all EMORRAGIA; l incapacità a mantenere il sangue fluido alla
DettagliPROCEDURA OPERATIVA PER IL MONITORAGGIO FETALE DURANTE IL TRAVAGLIO PO.AFMI.08 TRAVAGLIO. Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti
Pag.: 1 di 8 FETALE DURANTE IL TRAVAGLIO REFERENTI DEL DOCUMENTO Peruzzi, Carignani, Tedeschi e Leonetti Indice delle revisioni Codice Documento Revisione N Data nuova emissione Sezioni revisionate 2 18/06/2012
DettagliIl post partum
Le emorragie nel post partum Giuseppe Battagliarin U.O. Ostetricia e Ginecologia P.O. Infermi AUSL RIMINI Il post partum Stadi del post partum Il terzo stadio Tempo che intercorre tra la nascita del bambino
DettagliINTERAZIONI FARMACOLOGICHE
INTERAZIONI FARMACOLOGICHE Università degli studi di Cagliari Facoltà di Medicina e Chirurgia Dipartimento di Neuroscienze B. B. Brodie Sezione Farmacologia Clinica Prof.ssa Maria Del Zompo INTERAZIONI
DettagliConoscenza, attitudine e comportamenti prescrittivi sulla Terapia Ormonale Sostitutiva
Conoscenza, attitudine e comportamenti prescrittivi sulla Terapia Ormonale Sostitutiva Francesco Libero Giorgino a nome del Gruppo di lavoro AGEO e Collegio triveneto dei primari di ostetricia e ginecologia;
DettagliComplicanze FAV. Dott. T. Fidelio. S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè
Complicanze FAV Dott. T. Fidelio S.C. Nefrologia ASLTO4 Ciriè La gestione infermieristica della FAV è fondamentale Gestione complicanze o malfunzionamento Cattivo funzionamento responsabile di una terapia
DettagliL ECOGRAFIA NEL MONITORAGGIO DELLA GRAVIDANZA A TERMINE: DIAGNOSI DI PRESENTAZIONE, PLACENTA, LIQUIDO AMNIOTICO
U.O.C. Ostetricia e Ginecologia Ospedale di Conegliano (TV) L ECOGRAFIA NEL MONITORAGGIO DELLA GRAVIDANZA A TERMINE: DIAGNOSI DI PRESENTAZIONE, PLACENTA, LIQUIDO AMNIOTICO Conegliano 10-12 giugno 2010
DettagliMaria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali. Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche
A06 Maria Antonietta Lepore Indagini sperimentali sui nuovi anticoagulanti orali Meccanismo di azione e interazioni farmacologiche Copyright MMXV Aracne editrice int.le S.r.l. www.aracneeditrice.it info@aracneeditrice.it
DettagliLa sorveglianza ostetrica in Italia LA SINERGIA CON GLI ANESTESISTI: LO STUDIO SUI NEAR MISS DA EMORRAGIA GRAVE DEL POST PARTUM
La sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future 5 Marzo 2015 Istituto Superiore di Sanità LA SINERGIA CON GLI ANESTESISTI: LO STUDIO SUI NEAR MISS
DettagliAllegato III. Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo
Allegato III Emendamenti alle sezioni pertinenti del Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto e del Foglio illustrativo Nota: Il Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto, l etichettatura e il foglio
DettagliIl Sangue e il Plasma FGE
Il Sangue e il Plasma FGE 2016-17 Obiettivi 1. Funzioni e composizione del sangue 2. Sedimentazione e concentrazione: VES ed ematocrito 3. Ematocrito ed indici eritrocitari (principali e derivati) 4. Ematocrito
DettagliLA PARTO-ANALGESIA E L ASSISTENZA OSTETRICA IN TRAVAGLIO DI PARTO. Aspetti anestesiologici D. Taiocchi
LA PARTO-ANALGESIA E L ASSISTENZA OSTETRICA IN TRAVAGLIO DI PARTO Aspetti anestesiologici D. Taiocchi INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI INDICAZIONI OSTETRICHE MEF Ipertensione indotta dalla gravidanza Prematurità
DettagliAccoglienza e valutazione Fase Responsabile N. A. N. V. SI Attività/documentazione da rilevare Note Presenza in cartella di documentazione comprovante
Cartella n. CHECK LIST PER AUDIT CLINICO - PR.AFI.01 GESTIONE DELL ASSISTENZA OSPEDALIERA AL PARTO A BASSO RISCHIO Accoglienza e valutazione Presenza in cartella di documentazione comprovante Se la Pz
DettagliFlori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014
Le politiche per ridurre le nascite premature in Lazio Flori Degrassi Direzione Salute e Integrazione Socio Sanitaria Sala Liri, Regione Lazio, 21 novembre 2014 Epidemiologia delle nascite pretermine (I)
DettagliLa mortalità materna nei Paesi occidentali: un problema del passato?
La sorveglianza della mortalità materna Corso di formazione per i referenti della Regione Lombardia La mortalità materna nei Paesi occidentali: un problema del passato? Gruppo di lavoro ISS-Regioni Morte
DettagliUrgenze Ostetriche e Ginecologiche
Capitolo 6 Urgenze Ostetriche e Ginecologiche RegioneLombardia 2006 Obiettivi Identificare le emergenze ostetricoginecologiche Assistere una donna durante la fase di travaglio e parto fisiologico Assistere
DettagliRITUXIMAB (Mabthera)
RITUXIMAB (Mabthera) POTENZIALI EFFETTI COLLATERALI 1 Le informazioni contenute in questo modello sono fornite in collaborazione con la Associazione Italiana Malati di Cancro, parenti ed amici ; per maggiori
DettagliHIPPIRON. complesso di saccarato ferrico
Pagina 1 NOTE TECNICHE PER IL MEDICO VETERINARIO HIPPIRON complesso di saccarato ferrico Ogni flacone da 50 ml contiene 27 g di complesso di saccarato ferrico, che rendono disponibile 1 gr di ferro trivalente
DettagliELENCO MODALITA ACCADIMENTO DELL EVENTO ICD9 CM 2007
ELENCO MODALITA ACCADIMENTO DELL EVENTO DA CLASSIFICAZIOONE DELLE MALATTIE E DEI TRAUMATISMI DEGLI INTERVENTI CHIRURGICI E DELLE PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE ICD9 CM 2007 Allegato alla banca dati
Dettagliwww.fisiokinesiterapia.biz
Emergenze-urgenze in sala parto Emorragie Post-partum partum: diagnosi e management www.fisiokinesiterapia.biz Definizione L emorragia ostetrica postpartum si differenzia in acuta o primaria e secondaria
DettagliMinaccia di parto pretermine e/o rottura pretermine delle membrane: Protocollo di Trasporto
Protocollo V11 - Procedure di Trasporto PATOLOGIE Minaccia di parto pretermine e/o rottura pretermine delle membrane: Protocollo di Trasporto Diagnosi di minaccia di parto pretermine (MPP): 1. attività
DettagliClassificazione clinica dell emofilia A e B
Classificazione clinica dell emofilia A e B Gravità Grave Moderata Lieve Livello di FVIII/ IX < 1 % 1-5 % > 5 % < 40 % Caratteristiche cliniche Emorragie spontanee dalla prima infanzia; frequenti emartri
DettagliL ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità
L ostertrica viene individuata come la professionista che può accompagnare la donna nel suo percorso di maternità garantendo continuità assistenziale durante tutto il percorso gravidanza, parto, puerperio
DettagliNovel ultrasound parameters to predict the response to induction of labor in postdate pregnancy
The authors declare no conflict of interest UNIVERSITA DEGLI STUDI DI SIENA FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Dipartimento di Medicina Molecolare e dello Sviluppo Scuola di Specializzazione Ostetricia e
Dettagli- Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e analisi dei dati: il CeDAP
Il percorso nascita nell ASL di Lecco tra territorio e ospedale 13 dicembre 2014 Indicatori di salute e percorso nascita - Valutare la qualità delle cure: come, quando, perché - Strumenti informativi e
DettagliRuolo delle infezioni nel parto pretermine
Seconda Università degli Studi di Napoli Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Ostetriche e della Riproduzione Ruolo delle infezioni nel parto pretermine NICOLA COLACURCI Parto pretermine definizione
DettagliRischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)
Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte
Dettagliwww.slidetube.it Placenta previa
Placenta previa La placenta è generalmente inserita nella parte superiore, anteriore o posteriore dell utero. Nel caso di placenta previa l inserimento della placenta è anomalo inserendosi a livello del
DettagliFenomeni del puerperio
Il puerperio Definizione Il periodo che inizia dopo l espulsione della placenta (secondamento) e finisce con la ripresa dell attività ciclica ovarica (individuata dalla prima mestruazione dopo il parto,
DettagliAPPROPRIATEZZA DEL TAGLIO CESAREO L Audit Clinico. G C DI RENZO, Perugia
APPROPRIATEZZA DEL TAGLIO CESAREO L Audit Clinico G C DI RENZO, Perugia Scopo della Presentazione Illustrare l importanza della raccolta ed analisi critica dei dati per l individuazione di strategie volte
DettagliLa metodologia del progetto pilota di sorveglianza della mortalità materna ISS - Regioni
La sorveglianza della mortalità materna in Italia: validazione del progetto pilota e prospettive future 5 Marzo 2015 Istituto Superiore di Sanità La metodologia del progetto pilota di sorveglianza della
DettagliFattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE
Fattori di rischio per Aterosclerosi: IPERTENSIONE ARTERIOSA E DISLIPIDEMIE Definizione L ipertensione arteriosa è definita da un aumento dei livelli pressori al di sopra dei valori che sono comuni nella
DettagliANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO CARDIO- CIRCOLATORIO
ANATOMIA E FISIO-PATOLOGIA L APPARATO CARDIO- CIRCOLATORIO CORSO CORSO OSS DISCIPLINA: OSS DISCIPLINA: ANATOMIA PRIMO E FISIO-PATOLOGIA SOCCORSO MASSIMO MASSIMO FRANZIN FRANZIN FUNZIONE DEL SANGUE OSSIGENO
DettagliIndici di massa corporea ed esiti: aspetti ostetrici. Dott.ssa E. De Ambrosi UO Ostetricia e Ginecologia Ospedale Infermi-Rimini
Indici di massa corporea ed esiti: aspetti ostetrici Dott.ssa E. De Ambrosi UO Ostetricia e Ginecologia Ospedale Infermi-Rimini Obesity one of the most obvious yet neglected global health problem Obesità:
Dettagli(Census Bureau USA 2003)
(Census Bureau USA 2003) Tarquinio minaccia Lucrezia Da Tiziano Cornelis Cort 1566 Donne vittime di violenza 600.000 parti nel 2005 in Italia 120 si sono conclusi con la morte della partoriente 1468 bambini
DettagliDiabete gestazionale Modalità e timing del parto. Prof. Roberto Marci
Diabete gestazionale Modalità e timing del parto Prof. Roberto Marci Gestational diabetes and impaired glucose tolerance (IGT) in pregnancy affects between 2-3% of all pregnancies and both have been associated
DettagliLe domande più frequenti dei miei pazienti con Policitemia e Trombocitema
Prima Giornata Fiorentina dedicata ai pazienti con malattie mieloproliferative croniche Venerdì 15 aprile 2011 Le domande più frequenti dei miei pazienti con Policitemia e Trombocitema Tiziano Barbui MD
DettagliOttimizzazione del percorso terapeutico con RU486 Studio Osservazionale Prospettico
XI CONGRESSO REGIONALE Rimini, 22-23 Marzo 2013 Ottimizzazione del percorso terapeutico con RU486 Studio Osservazionale Prospettico AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA INTERGRATA DI VERONA Policlinico G.B.
DettagliIPERTENSIONE ARTERIOSA
IPERTENSIONE ARTERIOSA FONTE : Claudio Rugarli Medicina interna sistematica Fattori fisici determinanti la pressione arteriosa è utile paragonare il sistema arterioso a un recipiente pieno di liquido,
DettagliDal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio
Dal test di gravidanza positivo all'affidamento al punto nascita:... l'ostetrica sul territorio Giovanna Faggiano L'OSTETRICIA E LE EVIDENZE 2014: PRESENTE E FUTURO PER SCELTE EFFICACI... con uno sguardo
DettagliDott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1
DIABETE IN GRAVIDANZA: Raccomandazioni in dimissione e presa in carico sul territorio Cuneo 30 gennaio 2016 Dott.ssa D.Sansone S.C. Diabetologia ed Endocrinologia ASLCN1 ORGANIZZAZIONE S.C Diabetologia,
DettagliParto. Fattori, fenomeni e periodi
Parto Fattori, fenomeni e periodi Parto: Espulsione o estrazione del prodotto del concepimento dall organismo materno In rapporto al numero dei feti Circa l epoca in cui avviene Semplice Bigemino Trigemino
DettagliIl paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica
Il paziente con problema renale: non solo Insufficienza Renale Cronica ma Malattia Renale Cronica I miei riferimenti per questa relazione: le linee-guida nazionali e internazionali Clinical Practice Guidelines
DettagliIl trattamento della trombosi venosa profonda
Il trattamento della trombosi venosa profonda Fiumicino, 19 dicembre 2015 www.cos.it/mediter Trombosi Venosa Profonda (DVT) [NOACs Anticoagulant therapy for venous thromboembolism] Glossario DVT (Deep
DettagliScheda della Gravidanza
Scheda n / Scheda della Gravidanza COGNOME e NOME Emogruppo Rh Elettroforesi HbA2 Nata il a Residente a via / piazza n Tel. Professione Scolarità Coniugata : si - no Convivente : si - no Anamnesi Familiare
DettagliIl neonato late preterm
Bologna 8 novembre 2010 Il neonato late preterm Dante Baronciani, Enrica Perrone 1 WHO CC for evidence-based research synthesis and guideline development in reproductive health near term or late preterm
Dettagli