STRUMENTI COMPENSATIVI CONVENZIONALI E TECNOLOGICI SPECIFICI PER L AREA MATEMATICA E SCIENTIFICA PER GLI ALUNNI CON DSA
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1 STRUMENTI COMPENSATIVI CONVENZIONALI E TECNOLOGICI SPECIFICI PER L AREA MATEMATICA E SCIENTIFICA PER GLI ALUNNI CON DSA CHIARA BARAUSSE Psicopedagogista, insegnante, Formatore A.I.D. Sezione di Padova Loreggia, 16 marzo 2009
2 DISCALCULIA EVOLUTIVA Disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni neurologici. Essa può presentarsi associata a dislessia, ma è possibile che ne sia dissociata (C. Temple, 1992)
3 DISTURBO o DIFFICOLTA di calcolo? BASI NEUROBIOLOGICHE Profilo simile al disturbo Comorbidità: -Dislessia -Difficoltà problemsolving -Specificità -Compare in età evolutiva Azione positiva dell intervento riabilitativo
4 CONOSCENZA NUMERICA SISTEMA INPUT OUTPUT COMPRENSIONE CALCOLO PRODUZIONE
5 SIST. COMPRENSIONE Codice verbale fonologico Codice scritto: TRE Codice arabico: 3
6 I tre sistemi funzionano in base a PROCESSI COGNITIVI SPECIFICI MECCANISMI LESSICALI Regolano il nome del numero Es MECCANISMI SINTATTICI Regolano il valore posizionale delle cifre MECCANISMI SEMANTICI Regolano la comprensione della quantità 3 = *** 13 31
7 COMPONENTI DELLE ABILITÀ DI CALCOLO PRODUZIONE: -Saper numerare in avanti e all indietro; -Saper scrivere numeri sotto dettatura; -Ricordare le tabelline; -Saper incolonnare; -Ricordare combinazioni e fatti numerici. COMPRENSIONE: -Simboli (+,-,<,=); -Saper ordinare numeri per valore quantitativo da + a e viceversa; -Saper confrontare numeri quantitativamente; -Conoscere il valore posizionale dei numeri. PROCEDURE CALCOLO SCRITTO: - dell addizione; - della sottrazione; - della moltiplicazione; - della divisione. ABILITÀ DI CALCOLO ARITMETICO
8 COME SI MANIFESTA? Errori di inversione nella lettura e scrittura di numeri Errori nel numerare REGRESSIVAMENTE in particolare al cambio della decina Errori nel memorizzare: - gli algoritmi del calcolo - le tabelline e i fatti numerici - i termini specifici delle figure geometriche - le formule Errori nel discriminare i segni grafici > < + - Errori nell effettuare calcoli orali
9 ERRORI NEL MANTENIMENTO E RECUPERO DI PROCEDURE Non utilizzo delle procedure di conteggio facilitanti es. 3+5 partire a contare da 5 per aggiungere 3 Confusione tra semplici regole di accesso rapido es. n X 0 = n e n + 0 = n Incapacità di tenere a mente i risultati parziali Sovraccarico del sistema di memoria Dispendio di energia decadimento mnestico
10 DIFFICOLTA VISUOSPAZIALI Difficoltà nel riconoscimento dei segni delle operazioni Difficoltà nell incolonnamento dei numeri Difficoltà nel seguire la direzione procedurale
11 ERRORI NELL APPLICAZIONE DELLE PROCEDURE Difficoltà nella scelta delle prime cose da fare per affrontare una delle 4 operazioni (incolonnamento o meno, posizione dei numeri ) Difficoltà nella condotta da seguire per la specifica operazione e il suo mantenimento fino alla risoluzione es = 71 dimenticata regola direzione Difficoltà nell applicazione delle regole di prestito e riporto es. 75 unità 5 8 = 0 58 = decine 7 5 = 2 20 Difficoltà nel passaggio a una nuova operazione perseverazione nel ragionamento precedente Difficoltà nella progettazione e nella verifica spesso il bambino svolge immediatamente l operazione senza soffermarsi a individuare difficoltà e strategie da usare
12 Attenzione alla QUALITÀ DELL ERRORE
13 ERRORI NEL RECUPERO DI FATTI ARITMETICI Effetto confusione : tra il recupero di fatti aritmetici di addizione e quelli di moltiplicazione. Es = 9 Effetto inferenza : la semplice prestazione di due cifre può produrre un attivazione automatica della somma. Es. 2 e 4 6 Effetto di interferenza : errori dovuti al lavoro parallelo dei due meccanismi di attivazione indispensabili per il recupero diretto da parte dei due operatori e da parte dell operazione nel suo complesso.
14 ERRORI DI TRANSCODING Scrivi centotrè: 1003 Scrivi milletrecentosei: Scrivi centoventiquattro: Scrivi centosette: 1007
15 L INSEGNANTE DOVREBBE: Conoscere i processi di apprendimento di base Analizzare qualitativamente gli errori Analizzare e conoscere il processo (e non solo il prodotto)
16 COSA FARE? Fornire dimostrazioni pratiche Semplificare il più possibile e in modo adeguato i concetti Dare istruzioni esplicite Sostenere con guida esterna nelle fasi iniziali del compito Favorire l autoverbalizzazione Rinforzare Dare tempo per la pratica
17 La pratica Suddividere il momento pratico in fasi concatenate Fornire feedback sistematico Porre domande durante la pratica Costruire tabelle e rappresentazioni di dati Usare indicatori per evidenziare l ordine spaziale e sequenziale dell algoritmo
18 MATEMATICA LAVORARE SULLE STRATEGIE DI CALCOLO A MENTE POTENZIARE L INTELLIGENZA NUMERICA FAR RIFLETTERE SUL TIPO DI ERRORE ATTENZIONE AI PROCESSI MOTIVARE
19 N.B.: Costruire schemi con le procedure generali elencate per punti (TAVOLA PROMEMORIA) 1)Eseguo la divisione 2)C è il resto: metto la virgola al dividendo e al quoziente 3)Proseguo fino ai millesimi
20 Pulvirenti Antonella
21 Strumenti compensativi: tavola pitagorica personalizzata consultazione X
22
23 Le misure compensative sono strumenti tecnologici che semplificano l attività svolgendo una serie di operazioni automatiche che il bambino con disturbi di apprendimento ha difficoltà a svolgere esempi: sintesi vocale tavola pitagorica calcolatrice tavole additive e sottrative formulari Mappe concettuali e mentali Fotocopie Promemoria per le procedure
24 LA CALCOLATRICE è necessario promuovere l utilizzo della calcolatrice una volta che il bambino ha ben appreso le componenti concettuali e procedurali di una determinata operazione (Fazio 1999). Inoltre se un bambino sa usare la calcolatrice ma non è in grado di immettere i dati corretti o di leggere il risultato, la cosa serve davvero a poco (Biancardi, Mariani, Pieretti 2003).
25 Strumenti compensativi Dislessia. Strumenti compensativi (a cura dell Associazione Italiana Dislessia)
26 Le misure dispensative sono misure che riguardano: i tempi di realizzazione delle attività la valutazione delle prestazioni dell allievo esempi: assegnare meno compiti per casa concedere più tempo per le verifiche limitare la lettura personale in classe somministrare più verifiche orali che scritte
27 Le misure dispensative: ESEMPI Evitare esercizi di memoria ma farne di comprensione In caso di disturbi visuo-spaziali: evitare di far disegnare figure geometriche
28 N.B.: Costruire schemi con le procedure generali elencate per punti (TAVOLA PROMEMORIA)
29 Ptable, un tool (strumento) dinamico di indiscussa valenza didattica. Ptable è, infatti, una tavola periodica degli elementi chimici veramente interessante, che consente di esplorarne agevolmente le diverse caratteristiche: proprietà, orbitali, massa, nomi, configurazioni elettroniche e altro.
30 COS È UN PROBLEMA? Un PROBLEMA sorge quando un essere vivente ha una meta, ma non sa come raggiungerla (Dunker, 1935) Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 30/106
31 PROBLEMA ESERCIZIO Le conoscenze sono necessarie ma non sufficienti Esige una scoperta da fare La scoperta è frutto di creatività, intuizione, invenzione, ragionamento, strutturazione L attenzione è rivolta alle attività procedurali (processo) Loreggia, 16/03/2009 Le conoscenze sono necessarie e sufficienti È l applicazione di una scoperta È riproduzione di schemi noti, applicazione di tecniche acquisite, memorizzazione di procedimenti L attenzione è rivolta al risultato che è univocamente determinato (prodotto) Problem solving matematico Chiara Barausse 31/106
32 Quali sono gli OSTACOLI che rendono difficoltosa la soluzione dei problemi? FISSITA FUNZIONALE = fissare l attenzione su una funzione abituale e stereotipata di un elemento del problema AUTOPORSI DEI LIMITI Non necessari e non richiesti dal problema Mantenere contemporaneamente presenti TUTTE LE INFORMAZIONI che il problema fornisce EFFETTI DELL ABITUDINE Spesso si ripetono procedimenti tentati in precedenza, senza ricercare procedure alternative più efficaci Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 32/106
33 Problemi di tipo routinario Sono i tipici problemi proposti a scuola, nei quali si devono applicare ad una data situazione delle procedure già apprese. Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 33/106
34 Ma. è di fondamentale importanza stimolare un pensiero di tipo PRODUTTIVO. Evitare quanto più possibile di fornire soluzioni già pronte. Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 34/106
35 Componenti cognitive implicate nella soluzione di problemi Comprensione delle informazioni e delle loro relazioni Rappresentazione delle informazioni mediante uno schema in grado di strutturarle e integrarle Categorizzazione del problema in base alla struttura profonda Pianificazione del percorso di esecuzione Valutazione della correttezza della procedura (Lucangeli, Tressoldi, Cendron, 1998) Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 35/106
36 ABILITA COGNITIVE implicate nella soluzione dei problemi matematici COMPRENSIONE RAPPRESENTAZIONE CATEGORIZZAZIONE PIANIFICAZIONE AUTOVALUTAZIONE SOLUZIONE Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 36/106
37 SOLUTORI ABILI NON ABILI Ricordano maggiori informazioni pertinenti col compito Ricordano soprattutto informazioni non importanti, non pertinenti col compito 1. Memoria di lavoro 2. Abilità metacognitiva 3. Categorizzazione Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 37/106
38 Che fare? Utilizzare una didattica metacognitiva Far riflettere sull elaborazione dell informazione e sul modello mentale per costruire il problema Lavoro sul testo col pensiero ad alta voce (i bambini individuano i dati correttamente ma non li usano poi per costruirsi la rappresentazione mentale del problema) Aspetto emotivo: motivare e far piacere Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 38/106
39 Cosa evitare L inquinamento visivo L uso di sussidi didattici che complicano il processo di apprendimento (regoli, abaco, ) L uso di testi sintatticamente complessi (attenzione alle consegne!) Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 39/106
40 IL TESTO DEI PROBLEMI Devono essere applicate le regole per la stesura dei testi ad alta leggibilità È importante costruire strategie di lettura orientate alla ricerca di informazioni pertinenti rispetto alla soluzione e modalità di registrazione dei dati funzionali alla rapidità della ricerca Iniziare con problemi la cui soluzione non richieda necessariamente abilità di calcolo. Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 40/106
41 Linguaggio utilizzato nel testo Sì al testo matematico, NO al testo verbale ATTENZIONE A: Lavorare sulla corretta rappresentazione mentale Valutare lo svolgimento del problema e non l errore di calcolo o di trascrizione Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 41/106
42 Solo alcuni siti Pensato per chi ha difficoltà con la matematica, spiega in modo semplice algebra, aritmetica, analisi, geometria e trigonometria. Loreggia, 16/03/2009 Problem solving matematico Chiara Barausse 42/106
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