Non è mai troppo tardi o troppo presto

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1 Non è mai troppo tardi o troppo presto Il progetto Non è mai troppo tardi o troppo presto nasce con il desiderio di poter sostenere maggiormente il processo di integrazione e interazione tra vari servizi socio-educativi presenti sul territorio, per la gestione di attività finalizzate a stimolare la curiosità dei bambini e il mantenimento delle capacità residue negli ospiti anziani della R.S.A. Villa Santa Teresa. Uno dei fini di questo progetto è di estendere nuove forme di collaborazione per favorire le attività riabilitative legate al tema della residenzialità e della socializzazione. Abbiamo così pensato di coinvolgere una Scuola Materna presente sul territorio, cercando di coinvolgere i bambini in mezzo a tanti nonni attraverso il consueto C era una volta. La nostra riflessione è stata: Il futuro è dei bambini, il passato degli anziani, ma il presente è di entrambi. Gli incontri hanno l obiettivo di educare alle diversità esistenti tra le generazioni, istruire ad ascoltare, ad osservare, a riflettere, a comunicare con più linguaggi, al rispetto per se stessi e per gli altri.

2 Abbiamo programmato una serie di appuntamenti con l intento di unire i due mondi, cercando di farli convivere negli stessi spazi durante varie attività (musicali, manuali, di danza, di pittura e di cucina). Durante alcuni di questi eventi ci avvaloreremo anche della presenza di una psicologa, che bimensilmente già conduce, presso la nostra R.S.A., un attività di Danzaterapia. La danzaterapia offre la possibilità, attraverso il movimento, di liberare emozioni ed è da considerarsi un percorso terapeutico complementare con altri interventi psicologici per aiutare a risolvere difficoltà interiori e disabilità fisiche. La danzaterpia inizia da quella sensazione di benessere che si prova dopo essersi abbandonati alla danza o al ritmo della musica. Le aree psicologiche su cui è possibile intervenire con le tradizionali forme di danzaterapia sono: area cognitiva, in cui è possibile migliorare alcune competenze come lo schema corporeo; area emotiva, in cui è possibile incrementare la capacità di manifestare positivamente dei vissuti emotivi; area relazionale, per favorire le relazioni fra i nostri ospiti residenti;

3 area psicomotoria, in cui è possibile migliorare l orientamento spaziale e la coordinazione motoria in relazione ad azioni specifiche oppure generalizzate. Questo è un progetto che desidera affermare la forza del legame a qualsiasi età. I piccoli e gli anziani possono avere varie affinità nonostante la differenza anagrafica. Questa, infatti, non rappresenta un ostacolo, ma un arricchimento reciproco. Crediamo che per le varie generazioni sia una perdita enorme non avere modo di confrontarsi, scambiare sorrisi, abbracci ed anche di potersi aiutare. Obiettivi specifici riguardanti i residenti della R.S.A. Villa Santa Teresa: - Recupero di un ruolo di responsabilità facendo parte di un progetto di crescita dei bimbi; - Salvaguardia dei legami sociali contrastando i rischi della solitudine attraverso la presenza dei bambini che favoriscono una dimensione di casa; - Valorizzare il passato dei nostri ospiti, specialmente la loro infanzia; - Collaborare al mantenimento e alla riattivazione delle capacità e delle autonomie funzionali.

4 Abbiamo verificato con altre attività della nostra Terapia Occupazionale che gli ospiti conservano il senso di soddisfazione personale e una visione positiva della vita se continuano ad essere impegnati in attività legate ai vecchi e ai nuovi ruoli. La rinuncia a queste cariche equivarrebbe ad un senso di smarrimento della propria identità. Seguendo ormai da anni il modello Gentlecare noi confidiamo fortemente nella possibilità che l'anziano sia nelle condizioni di poter accostare l'identità passata con quella attuale, attraverso il recupero di un senso di continuità con il passato, mirando all'insegnamento e al ricordo da lasciare alle generazioni future. Obiettivi riguardanti i bambini: In collaborazione con i dirigenti e le insegnanti della Scuola Materna che abbiamo preventivamente contattato ci siamo posti alcuni obiettivi anche per quanto concerne i bambini: - Offrire l esperienza diretta della senilità attraverso una conoscenza attiva; - Offrire ai bambini relazioni significative; - Educare i bambini all incontro con l altro; - Educare alla comprensione e al rispetto reciproco della diversità.

5 Attività previste: - Attività di disegno; - Lettura di racconti; - Narrazione di storie personali degli anziani; - Canti; - Cucina; - Danzaterapia. Struttura degli incontri: Il progetto si svilupperà attraverso incontri, ognuno dei quali prevederà un tema ed attività differenti. Coinvolgeremo aree psichiche diverse (area cognitiva, area affettiva, area sociale, area artistica, creativa e musicale, area motoria). Si svolgeranno ciclicamente: -l attività di Danzaterapia; -l attività di disegno; -l attività di canto; -un laboratorio manuale;

6 -la lettura e la narrazione di racconti personali, rigorosamente in cerchio, alternando la presenza degli ospiti a quella dei bambini. Infine è previsto l incontro gastronomico, dove bambini e ospiti anziani collaboreranno assieme ai loro familiari per preparare alcuni piatti alternando ricette del passato, indicate dagli anziani, a quelle suggerite dai bambini di cinque anni grazie alla loro creatività. Attraverso queste attività cercheremo di far tramandare affetti, emozioni e memorie per ravvivare le reminiscenze affettive legate alle esperienze di vita passata che possono contribuire a far riaffiorare le emozioni vissute, riconsiderarle e dare loro anche una coscienza diversa.

7 Valutazione: La valutazione sarà realizzata in base al raggiungimento di determinati obiettivi. Saranno presi in considerazione: - l espressione dell emozioni e dei sentimenti suscitati dalla conoscenza reciproca; - il grado e la qualità della socializzazione raggiunta; - il grado di sensibilizzazione da parte dei bambini verso gli anziani; - il grado di collaborazione riguardo le riflessioni sulle storie lette; - il grado di adattamento all interno dello spazio da condividere; - la capacità di accogliere con fiducia nuove idee. Il significato più profondo, quello che va rintracciato nel progetto, è circondato da momenti semplici di tranquillità e contentezza, da voci che si mescolano, da carezze e mani che si uniscono in una conoscenza profonda e reciproca, ma che deve essere recuperato anche al di fuori di ogni struttura, nella vita di tutti i giorni. Una risposta concreta alla solitudine della vecchiaia è qualcosa di importante, di difficile definizione, ma straordinariamente essenziale.

8 Qui di seguito alleghiamo alcune foto e i PDF inviatoci dalla maestra dell asilo relativi ai pensieri dei bambini, di alcune loro mamme e degli anziani presenti all incontro che abbiamo realizzato il 14 del mese di Maggio. E un evento che abbiamo definito pilota e che aveva l intento di darci delle indicazioni preziose per poi articolare definitivamente il progetto che abbiamo presentato al concorso. Durante questo incontro pilota abbiamo svolto l attività di Danzaterapia, durata un ora, all interno della quale, oltre alla presentazione dei nomi degli anziani e dei bambini attraverso movimenti del corpo, è stata poi narrata una tipica giornata marina. Tramite le indicazioni dei bambini e degli ospiti della struttura, coadiuvati dalla psicologa che conduceva l attività, è stato poi steso un telo celeste (il mare) e i bambini hanno fatto il bagno, con gli anziani che, muovendo il telone, riproducevano le onde del mare. Successivamente i bambini hanno cantato delle canzoni in coro e hanno fatto delle domande agli ospiti, chiedendo loro delucidazioni sulla loro epoca e sulle differenze che ci potevano essere sia nell andare all asilo, se ci andavano, sia nel fare amicizia con altri bimbi e soprattutto quali giochi andavano di moda quando erano piccolini. Infine, per terminare la giornata, i bambini hanno ricevuto un regalo preparato durante un attività manuale dagli anziani della R.S.A. e hanno organizzato la merenda che hanno servito ai nonnini. Lo abbiamo ritenuto un piccolo antipasto dell attività gastronomica che abbiamo previsto assieme anche alle famiglie, sia dei bambini, sia degli ospiti.

9 Pensieri degli ospiti a seguito dell incontro con i bambini della scuola materna: Livia: Ringraziamo la maestra per averci portato i suoi piccoli bimbi a trascorrere un lieto pomeriggio in compagnia di noi nonnini. Ida: Mi sono emozionata durante il pomeriggio, specie nel vedere quei piccoli bambini che ci hanno rallegrato con le canzoni, la danza e la merenda fatta assieme. Li ricorderò con molto affetto. Paolo: Mi sono divertito, sono stato bene durante la festa e mi sono emozionato nel dare il gattino di stoffa che avevo preparato per loro. Pietro: Abbiamo apprezzato la spontaneità dei bambini che ci hanno voluto subito bene e ci hanno trattato come dei parenti, prendendoci per mano. Luciana: Ringrazio la maestra che ha portato i bambini e le chiedo di continuare a stimolarli con la lettura, perché li aiuterà a crescere. Gioietta: Mi ha ricordato quando recitavo a teatro da giovane. Tanta allegria con tante persone assieme. Un grazie alla maestra che ha contribuito a rendere insolito il pomeriggio per quei bambini. Erano felici, così come anche i loro genitori. Ricorderò i loro sguardi e sorrisi. Spero di poterli incontrare di nuovo. Romano: Una grande festa, i bambini erano simpatici, intelligenti e ci hanno rallegrato, specie durante l attività di danza. Derna: Una festa favolosa per noi e per loro. Ci siamo divertiti, è stato un incontro toccante. Teresa: Ringrazio tutti, la struttura, le maestre e i bambini per la spiensieratezza e per l importanza che ci hanno dato.

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