Anno di realizzazione. Finanziamento regionale

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1 Centro Antiviolenza Belluno - DONNA POCAV07 Comune di Ponte Nelle Alpi Costo complessivo , ,00 Il prevede un potenziamento del Centro antiviolenza Belluno-Donna attraverso la stabilizzazione ed espasione delle sue attività. Inanzitutto si vuole continuare la collaborazione con la responsabile del Centro, persona formata ed esperta in tema di violenza contro le donne, la quale garantisce assistenza telefonica, colloqui individuali e di supporto alle donne, affiancamento e coordinamento con le operatrici volontarie. Si prevede poi necessario l'assunzione di un'operatrice laureata in psicologia e la presenza di una psicologa espertaper attività di supervisione. Tutto il personale, retribuito o volontario, verrà costantemente formato attraverso la sua partecipazione a corsi di aggiornamento, convegni e/o eventi organizzati a livello nazioanle e internazionale. Le attività previste sono: - apertura minima del Centro 3 giorni la settimana; - ascolto telefonico e colloqui di prima accoglienza; - colloqui di sostegno psicologico e/o accompagnamento nei gruppi di mutuo aiuto; - consulenza legale; - affiancamento e orientamento a servizi pubblici o privati; - raccolta e analisi dati relativi all'accoglienza e ospitalità; - iniziative culturali di sensibilizzazione; - raccolta documentazione sul fenomeno della violenza sulle donne.

2 Centro Antiviolenza Ulss 17 POCAV08 Azienda Ulss N. 17 Costo complessivo , ,00 Nel territorio dell'ulss n. 17 è presente da Marzo 2013 un Centro Antiviolenza sito nel Comune di Este e gestito dal Centro Veneto Progetti Donna. Il prevede il consolidamento e la prosecuzione della gestione del centro antiviolenza presente nel Comune di Este afferente all'ulss n. 17 aumentando l'apertura a 3 giorni alla settimana. Il servizio è strutturato in: - primo contatto con le utenti (telefonico o diretto) basato su un colloquio di accoglienza condotto da psicologhe. Il colloquio determina un'analisi della domanda e individuazione possibile percorso da realizzare; - consulenza psicologica, articolata in una serie di colloqui se le problematiche considerate richiedono ulteriori approfondamenti; - consulenza legale e di accompagnamento alle pratiche legali. Con questo si vuole potenziare il servizio di consulenza legale gratuita, attualmente attivata al bisogno, e rendere il servizio permanente garantendo la presenza del legale una volta alla settimana; - accompagnamento ai servizi territoriali e/o invio ad altre strutture; - eventuale inserimento in Casa Rifugio; - percorso di risocializzazione e messa in sicurezza; - eventuale trasferimento in Casa di secondo livello; - formazione del personale; - creazione Protocollo di Intesa con i servizi socio-sanitari, le FFOO e i Comuni del territorio.

3 Centro Antiviolenza di Padova POCAV09 Azienda Ulss n. 16 di Padova Costo complessivo , ,00 Ambito di competenza del riguarderà il territorio dell'ulss 16, comprendente 29 Comuni. Si tratta di un territorio caratterizzata dalla presenza di prassi operative consolidate per il funzionamento della rete di contrasto ala violenza sulle donne. Obiettivo del è dunque la prosecuzione delle attività del Centro Antiviolenza di Padova. Il servizio offerto prevede: - funzionamento del Centro in collaborazione con l'ulss 16con apertura per 5 giorno alla settimana; - gestione del numero verde provinciale per agevolare il contatto e l'accesso alle utenti; - consulenza psicologica, articolata in una serie di colloqui, se le problematiche considerate richiedono ulteriori approfondimenti; - consulenza legale gratuita; - definizione di un integrato con i servizi territoriali; - inserimento immediato presso una casa rifugio in caso di pericolo immediato ed urgente; - campagne di informazione e sensibilizzazione; - stesura Protocollo di Intesa tra servizi socio-sanitari, centro antiviolenza con estensione se possibile alle Forze dell'ordine e ai Comuni coinvolti; - formazione del personale.

4 Centro Antiviolenza del polesine POCAV10 Comune di Rovigo Costo complessivo , ,00 Il Centro Antiviolebnza del Polesine si caratterizza per essere un centro territoriale provinciale finanziato da diversi soggetti (Comune e Provincia di Rovigo, Fondazione Cariparo, Conferenza dei Sindaci dell'ulss n. 18 e Ulss n. 19 di Adria. Il Centro ha attivato altre due sedi a Lendinara e Porto Viro, per favorire l'accesso alle persone di questi territori. I servizi offerti sono: - ascolto telefonico e colloqui di prima accoglienza finalizzati a fornire informazioni e a prendere accordi iniziali con le donne che chiedono aiuto. Nella fase di accoglienza viene fatta una prima analisi delle problematiche, viene valutata l'emergenza e studiata la modalità di intervento; - colloqui di sostegno psicologico e/o accompagnamento nei gruppi di mutuo aiuto; - consulenza legale; - orientamento e affiancamento a servizi pubblici o privati, gli operatori del Centro provvedono, laddove una donna lo richieda, all'accompagnamento ai vari servizi quali Forze dell'ordine, Pronto soccorso, medico di base, inserimento in strutture protette; - analisi e raccolta dati relativi all'accoglienza e ospitalità; - formazione degli operatori. Si prevedono almeno n. 6 incontri con un esperto esterno e n. 5 incontri per un confronto sulle buone prassi con altri Centri antiviolenza del Veneto; - iniziative culturali di prevenzione e sensibilizzazione; - raccolta documentazione sul fenomeno della violenza

5 Centro Antiviolenza Telefono Rosa di Treviso POCAV11 Comune di Treviso Costo complessivo , ,00 Unica struttura dedicata a sostegno delle donne vittime di violenza nel territorio provinciale, il Centro Antiviolenza Telefono Rosa è attivo dal 1988 e nel corso degli anni ha contribuito a diffondere l importanza di creare rete con le strutture comunali degli sportelli donna, dei servizi sociali e delle forze dell ordine per garantire interventi di aiuto efficace. Offre interventi di prima accoglienza. Informazione, consulenza legale e psicologica ed ha anche effettuati interventi formativi/educativi in collaborazione con le scuole per sensibilizzare gli studenti sul dramma della violenza. Il Centro antiviolenza Telefono Rosa è aperto dal lunedì al venerdì ( 9.30/ /18.00), due sabati al mese sono invece dedicati ai gruppi di auto/mutuo/aiuto ed è inserito nella rete E reperibile telefonicamente il lunedì dalle 10 alle 12, il mercoledì dalle 16 alle 18 ed il venerdì con orario Il servizio telefonico offerto riguarda le informazioni sui servizi del territorio e del Centro antiviolenza, la gestione degli appuntamenti per i colloqui di accoglienza, le consulenze legali e psicologiche. Nel corso dell anno ha registrato 204 utenti di cui l 80% italiana e il 20% straniera con una età minima < di 20 anni e massima > di 70. Le attività previste sono: 1) Dotare il Centro di personale retribuito al fine di poter garantire l ampliamento dell orario di apertura reso operativo già nel ; 2) Continuare a garantire l offerta di colloqui di accoglienza e delle tipologie di consulenze in tempi brevi e di garantire la funzione di accompagnamento presso i Servizi del territorio o le Forze dell Ordine; 3) Stabilizzare nel Centro la prestazione di psicoterapia breve a supporto del recupero delle risorse delle donne vittime di violenza e di maltrattamenti; 4) Attivare moduli di formazione delle operatrici/operatori di altri servizi con percorsi formativi dedicati e rispondere in modo più ampio alle richieste di progettazione di interventi volti a sensibilizzare la cittadinanza; 5) Dotare la struttura di strumenti tecnologici adeguati al suo funzionamento e fronteggiare le spese di gestione

6 dell attività; 6) Garantire il raccordo del Centro con i servizi del territorio e gli sportelli donna per implementare il protocollo già attivo con l Ulss 9 e attivare una prassi di invio al CAV da parte di tutti i servizi a bassa soglia che potenzialmente possono raccogliere le segnalazioni di violenza; 7) Proseguire un lavoro in rete con i servizi del territorio e gli sportelli donna della provincia per la definizione di prassi dell accoglienza e successivo reinserimento nel contesto di provenienza dopo la fase acuta di gestione dell emergenza.

7 ESTIA_SPAZIO ISIDE ANTIVIOLENZA POCAV12 Azienda Ulss 12 Veneziana Costo complessivo , ,00 L'ambito territoriale di competenza dell'ulss n. 12 comprende i Comuni di Venezia, Cavallino Treporti, Marcon e Quarto d Altino. L Azienda Ulss n. 12 Veneziana si è fatta promotrice di un tavolo di coordinamento dei servizi antiviolenza con l obiettivo di mettere in rete i servizi coinvolti con il fenomeno della violenza contro le donne. Lo sportello Estia nasce dall esperienza delle operatrici della Cooperativa Iside con l obiettivo di strutturare sul territorio veneziano un servizio antiviolenza valorizzando la sinergia tra pubblico e privato. Lo sportello funziona come momento di ascolto e accoglienza, tappe iniziali e fondamentali per intraprendere un percorso di accompagnamento di uscita dalla situazione di violenza. Lo sportello fornisce i seguenti servizi: - accoglienza e analisi della domanda; - valutazione del rischio (S.A.R.A.); - disegno percorso di accompagnamento personalizzato e modificabile; - sostegno psicologico e/o psicoterapeutico; - consulenza legale; - lavoro in rete con altri servizi. Il Centro,inoltre, svolgele seguenti attività: - attività di back-office; - accoglienza in emergenza; - riqualificazione professionale e reinserimento lavorativo; - formazione alle operatrici; - promozione e sensibilizzazione.

8 Sportello Sonia Iside Antiviolenza POCAV13 Comune di Noale Costo complessivo , ,00 Lo Sportello Sonia nasce dalla sinergia tra la Cooperativa Iside e le Amministrazioni dei Comuni della commissione intercomunale per le Pari Opportunità del miranese con lo scopo di offrire un servizio specifico e facilmente fruibile per le donne vittime di maltrattamenti. Con questa annualità si intende ampliare l'attività del Centro Antiviolenza come di seguito specificato: - implementare le giornate di apertura; - ampliare le fasce orarie di ascolto della segreteria telefonica; - attivare un numero verde; - partecipazione delle operatrici al Tavolo di coordinamento degli assistenti sociali del territorio; - implementare le attività di promozione del Centro. Lo Sportello Sonia offre i seguenti servizi: 1) ascolto telefonico, finalizzato ad una prima analisi della domanda, avviene con le operatrici del Centro alle quali è affidata la compilazione della scheda raccolta dati; 2) colloqui di accoglienza utili a definire i bisogni e individuare il percorso personalizzato da avviare; - supporto psicologico; - gruppo di auto-aiuto; - orientamento alla ricerca del lavoro; - consulenze legali; - gruppo per bambini e bambine vittime di violenza

9 Centro d'ascolto per la violenza di genere Città Gentili POCAV14 Comune di Portogruaro Costo complessivo , ,00 L'amministrazione comunale di Portogruaro già nel 2006 ha aderito alla sottoscrizione di un sulle pari opportunità con l'obiettivo di delineare un vademecum di azioni positive. Nel 2011 ha preso avvio il Centro di Ascolto pilota per la violenza di genere "Città Gentili". Negli anni si è cercato di creare una sinergia tra i servizi del territorio per la costituzione di una rete territoriale per la prevenzione ed il contrasto alla violenza di genere. Nel si è giunti alla sottoscrizione di una convenzione per la promozione di strategie condivise per la creazione di una rete territoriale per la prevenzione e il contrasto della violenza di genere a cui hanno aderito tutti gli 11 Comuni del territorio, l'azienda Ulss n. 10, le Forze dell'ordine, la Camera degli avvocati di Portogruaro e la Cooperativa "L'arco". Il servizio offerto comprende: - ascolto telefonico, costituisce la prima fase di accoglienza di una donna; - colloqui di prima accoglienza finalizzati ad accogliere la donna; - colloqui di sostegno psicologico e consulenza legale; - orientamento e affiancamento a servizi pubblici o privati, in un'ottica di rete; - raccolta dati rrelativi all'accoglienza e ospitalità; - formazione degli operatori; - iniziative di promozione e sensibilizzazione; - raccolta documentazione sul fenomeno della violenza.

10 Centro Antiviolenza ed Antistalking "La Magnolia" della Fondazione Eugenio Ferrioli e Luciana Bo onlus POCAV15 Comune di San Donà di Piave Costo complessivo , ,00 Il Centro Antiviolenza "La Magnolia" a San Donà di Piave è attivo dal 2008, presente sia per l'utenza che per gli stessi servizi sanitari di Pronto soccorso e delle Forze dell'ordine anche con un servizio telefonico qualificato di emergenza 24 ore su 24 afferente alla linea d'emergenza ministeriale Gli operatori hanno una formazione specifica che garantisce una qualificata presa in carico delle utenti attraverso l'erogazione di un servizio di sostegno psicologico e consulenza medico/legale. Con questa annualità si intendono proseguire le azioni intraprese cercando di realizzare una maggiore integrazione dell'equipe multidisciplinare, garantire una formazione specifica agli operatori, prevedere programmi di sensibilizzazione rivolti alle scuole, associazioni e cittadinanza. I servizi offertisono: - ascolto telefonico garantito 24 ore su 24 (sia su linea diretta che su chiamata al numero di emergenza nazionale 1522); - colloqui di prima accoglienza; - colloqui di sostegno e accompagnamento gruppi mutuo aiuto; - consulenze legali; - orientamento e affiancamento a servizi pubblici o privati; - raccolta e analisi dei dati relativi all'accoglienza e ospitalità; - formazione e aggiornamento operatrici - raccolta documentazione fenomeno violenza.

11 Centro Antiviolenza del Servizio Cittadinanza delle Donne e Culture delle Differenze del Comune di Venezia POCAV16 Comune di Venezia Costo complessivo , ,00 Il Centro Antiviolenza di Venezia rappresenta un punto di riferimento importante per le donne del veneziano con una media annuale di 280/300 utenti. Il Centro garantisce i seguenti servizi: - ascolto telefonico; - colloqui di prima accoglienza, definizione di un di uscita dalla situazione di violenza; - colloqui di sostegno psicologico e accompagnamento gruppi mutuo aiuto, spazi individuali per la donna per elaborare la propria storia e situazione e spazi collettivi con il sostegno di altre donne che abbiano vissuto epserienze analoghe; - consulenza legale; - orientamento e affiancamento a servizi pubblici o privati, rete fra il Centro antiviolenza, il Pronto soccorso e i servizi socio-sanitari territoriali, le Forze dell'ordine, il Terzo settore; - raccolta e analisi dati relativi all'accoglienza e ospitalità (report e pubblicazioni); - formazione e aggiornamento del personale (partecipazione a seminari, convegni); - iniziative di sensibilizzazione e pubblicizzazione; - raccolta documentazione sul fenomeno della violenza.

12 Centro comunale antiviolenza - CEAV POCAV17 Comune di Vicenza Costo complessivo , ,00 Il Centro comunale antiviolenza è stato avviato nell'aprile 2012, destinatari degli interventi sono tutte le persone residenti nell'ambito dell'ulss n. 6.Nel corso dei primi 24 mesi di attività si è registrato un aumento costante del numero dei contatti e delle prese in carico. Il centro è connesso con altre realtà territoriali (Forze dell'ordine, case rifugio, Ordine degli avvocati, servizio sociale territoriale e servizio tutela minori) con le quali sono stati costituiti o sono in fase di costituzione specifici protocolli di collaborazione. Per l a gestione il Centro ha stipulato apposita convenzione con l'associazione "Donna chiama Donna". All'interno delal struttura operano: 4 operatrici assunte dall'associzione, un'assistente sociale del Comune di Vicenza con funzione di coordinatrice, una psicologa dell'ulss n. 6, volontarie formate ed esperte. Con questa annualità si vuole garantire continuità operativa al servizio, in particolare alle attività di: ascolto telefonico, accoglienza, orientamento alla rete dei servizi, mediazione linguistica-culturale, raccolta ed elaborazione dei dati, attività di sensibilizzazione e promozione.

13 Centro Antiviolenza "Spazio Donna" dell'associazione QUESTA CITTÀ - ONLUS POCAV18 Azienda ULSS 3 Costo complessivo , ,00 Obiettivo del è quello di consolidare le attività del Centro antiviolenza di Bassano mettendo in atto una programmazione integrata e coordinata d'interventi a favore delle donne vittime di violenza. Il seguirà le seguenti linee di intervento: - consolidamento del Centro antiviolenza di Bassano e apertura di due sportelli decentrati presso i Distretti di Asiago e Valstagna; - attività di orientamento, formazione e accompagnamento delle donne; - protocollo d'intesa istituzionale fra Comuni, enti pubblici ed enti del privato sociale per mettere a punto azioni integrate e comuni, fornire assistenza alle donne in tutte le fasi del percorso di uscita dalla violenza, monitorare le azioni avviate, coordinare la raccolta dei dati sulla violenza, promuovere campagne di sensibilizzazione; - avvio gruppi di auto mutuo aiuto.

14 Centro Antiviolenza - Sportello Donna "Maria Grazia Cutuli" POCAV19 Comune di Schio Costo complessivo , ,00 Nel territorio di Schio non vi sono altri servizi dedicati alle problematiche connesse alla violenza contro le donne, i dati per contro evidenziano una crescente richiesta di aiuto delle donne provenienti dai Comuni della Conferenza dei sindaci dell'ulss n. 4. Già nel 2006 è stato prodotto un protocollo operativo recentemente rivisto e perfezionato giungendo ad una adozione formale da aprte della Conferenza dei Sindaci dell'ulss n. 4. In questa annualità, in particoalre si vogliono potenziare le seguenti azioni: - intervento psicologico/psicoterapeutico esperto; - coaching e mentoring, percorsi di accompagnamento educativo e supporto alle donne che hanno subito violenza; - organizzazione e gestione percorso formativo rivolto agli operatori del territorio (il corso potrà prevedere moduli diversi sulla base dei diversi destinatari); - attività di monitoraggio e studio del fenomeno della violenza

15 CENTRO P.E.T.R.A Pratiche Esperienze Teorie relazioni Antiviolenza POCAV20 Comune di Verona Costo complessivo , ,00 Il Centro P.E.T.R.A. nasce nel 2004 con l'obiettivo di dare una risposta alla problematica della violenza contro le donne, da una prima fase sperimentale il servizio si è consolidato come specialistico. In questi anni oltre all'aumento numerico delle richieste di aiuto si è rilevato anche un incremento della complessità delle situazioni che richiedono tempi più lunghi e interventi multidisciplinari. Il centro è l'unico dedicato esclusivamente all'accoglienza delle donne per la Provincia di Verona. In questa annualità si vuole mantenere e consolidare l'attività dei servizi offerti, potenziando le ore del personale dedicato all'ascolto telefonico, al sostegno psicologico e sociale, alla consulenza legale, nonché per l'accoglienza e accompagnamento delle donne nel percoraso per il raggiungimento dell'autonomia. Sono previste altresì azioni di sensibilizzazione e informazione e iniziative di formazione per gli operatori.

16 Casa di fuga del Comune di Padova POCR01 Comune di Padova Costo complessivo , ,00 La Casa di Fuga è presente a Padova dal 2013 e ha accolto donne, con figli minori, che si trovavano in gravi situazioni di violenza intrafamiliare. La Casa rientra nella rete provinciale di contrasto alla violenza contro le donne che vede la presenza dei diversi attori istituzionali e privati che operano in tale ambito. Con questa annualità si vogliono potenziare i servizi offerti, le attività proposte sono: - costruzione del percorso di sostegno; - accompagnamento delle ospiti ai colloqui individuali, alle consulenze legali e ai servizi; - accompagnamento dei minori a scuola, dopo scuola, centri estivi e servizi del territorio; - spostamentio individuali delle ospiti della Casa Rifugio; - attività ludico-didattiche per i figli minori; - creazione di pocket money mensile per le spese personali

17 Casa rifugio del Comune di Este POCR02 Comune di Este Costo complessivo , ,00 Il centro Antiviolenza è presente ad Este da marzo 2013 accogliendo 86 utenti provenienti da tutto il territorio dell'ulss n. 17. Le azioni previste dal sono le seguenti: - ristrutturazione, acquisto attrezzature e mobilio, installazione linea internet; - costruzione di un percorso di sostegno; - accompagnamento delle ospiti ai colloqui individuali, alle consulenze legali e ai servizi necessari; - accompagnamento dei minori a scuola, dopo scuola, centri estivi e servizi del territorio; - spostamenti individuali delle ospiti della Casa Rifugio; - accudimento e babysitteraggio; - creazione di uno spazio ludico-ricreativo; - creazione di pocket money mensili

18 Casa Rifugio del centro antiviolenza del polesine POCR03 Comune di Rovigo Costo complessivo , ,00 La Casa Rifugio del Comune di Rovigo è l'unico servizio specifico offerto sul territorio della Provincia di Rovigo. L'equipe della Casa Rifugio ha attivato e sta tuttora portando avanti la creazione di una rete di collaborazione con altri centri Antiviolenza dislocati sul territorio e nazionale. La struttura è di proprietà del Comune ed ha una capacità ricettiva di n. 3 donne e n. 6 bambini. La modalità di accesso alla struttura avviene su segnalazione del Centro Antiviolenza e il tempo di permanenza massimo è di 98 giorni. L'accoglienza riguarda anche residenti di altri Comuni. La Casa Rifugio è inserita nel Piano di Zona dell'ulss n. 18.

19 Casa di pronta accoglienza "Angolo di paradiso" della Fondazione Eugenio Ferrioli e Luciana Bo onlus POCR04 Comune di San Donà di Piave Costo complessivo , ,00 La Fondazione Eugenio Ferrioli e Luciana BO onlus con la sua Casa rifugio Angolo di Paradiso svolge la sua attività dal 2008, in un territorio, il Veneto Orientale, dove non sono presenti altri Centri antiviolenza o case rifugio. I servizi sociali degli Enti locali e delle Ulss inviano le donne (anche con figli minori) presso la casa rifugio dopo una valutazione del centro antiviolenza La Magnolia. La casa garantisce riservatezza e protezione alle donne, figure professionali di donne specializzate sul tema della violenza e risponde alle esigenza 24 ore su 24 compresi periodi festivi e week-end. Il servizio è gratuito, la casa rifugio ha indirizzo segreto. La struttura può ospitare sino a 2 donne con relativi figli, sono previsti spazi comuni di socializzazione, e vita privata (una stanza con annesso bagno). I posti sono utili a coprire le esigenze del territorio anche in considerazione della nuova legge 119/13 sulle violenze domestiche che prevede l allontanamento immediato del maltrattante dalla casa familiare (ragione per cui c è stato un sensibile calo dell utenza nel 2013). Le ospiti vengono seguite dalle operatrici del centro antiviolenza, vengono sostenute dai gruppi di auto-aiuto di donne con il cucire per ricucire. Le donne vengono sostenute da operatori con qualifiche di assistente sociale e/o educatore e da colloqui, anche giornalieri (se necessari) con psicologhe. Le donne accedono alla casa tramite il Centro antiviolenza oppure su richiesta di collocamento urgente al centro antiviolenza avanzato da servizi sanitari del Pronto soccorso o delle Forze dell Ordine. Sono previsti piani di recupero personale della donna per garantire il passaggio da vittima a protagonista

20 Casa rifugio del Centro Antiviolenza del Servizio Cittadinanza delle Donna e Culture delle Differenza del Comune di Venezia POCR05 Comune di Venezia Costo complessivo 4.200, ,00 Le donne che hanno trovato ospitalità nella Casa Rifugio del Comune di Venezia sono n. 92 (dati aggiornati a dicembre 2013). Attraverso l'ospitalità nella Casa Rifugio le donne trovano non solo risposta all'esigenza di protezione e anonimato, ma possono anche fruire di tutta una serie di azioni e interventi a sostegno del loro di uscita dalla violenza. Presso la struttura operano, infatti, professioniste specificamente dedicate che lavorano in sinergia con il centro Antiviolenza e che definiscono insieme un condiviso. Sono pensati e attuati anche interventi a beneficio di eventuali figli minori ospiti della casa Rifugio. Per questa annualità particolare attenzione verrà data alla formazione del personale con la previsione di n. 6 incontri con alcuni Centrio antiviolenza presenti nel territorio nazionale. Gli incontri saranno finalizzati all'aggiornamento e scambio di buone prassi.

21 Casa protetta ad indirizzo riservato - Villaggio SOS POCR06 Comune di Vicenza Costo complessivo , ,04 La Casa Rifugio ad indirizzo segreto rappresenta una risposta nel territori specificamente dedicata alle donne con o senza figli minori vittime di violenza. La struttura è inserita nella rete di servizi garantiti nel territorio e regolamentato nello specifico protocollo sottoscritto con le forze dell ordine ed il CEAV. Fornito a Carabinieri ed alla Polizia di Stato un numero telefonico dedicato per consentire la collocazione in urgenza. La struttura è composta di n. 3 camere con bagno in comune e spazi comuni, la capacità ricettiva totale è per n. 3 donne e n. 6 bambini. Le donne vengono accolte nella Casa Rifugio attraverso l'invio del Centro Antiviolenza o della Questura. Le attività previste sono: l allestimento di un servizio rivolto a donne in difficoltà e che necessitano di accoglienza e protezione attraverso attività di sostegno psicologico, di affiancamento educativo quotidiano e di reperibilità telefonica 24 ore su 24. L accoglienza delle donne è collegata al livello di protezione necessario per la singola situazione garantendo l indirizzo segreto e la connessione con gli altri servizi del territorio.

22 Congregazione Suore Orsoline SCM - Casa G. Meneghini (Vicenza) POCR07 Comune di Vicenza Costo complessivo , ,00 La casa rifugio "G. Meneghini" promuove l'accoglienza di donne sole e con figli minori offrendo un primo alloggio protetto dopo l'allontanamento dall'abitazione familiare. Con questo si vuole procedere sia all'ammodernamento dei locali della casa (acquisto di arredi e materiale utile per i beneficiari), potenziamento della rete territoriale già attiva. In particolare per quest'ultima azione si prevedono le seguenti attività: - organizzazione momenti di supervisione condivisa e incrociata con il centro Antiviolenza di Vicenza e il Villaggio SOS di Vicenza; - progettazione percorsi di formazione per gli operatori delal rete; - sensibilizzazione del territorio. Il condiviso in rete con gli enti che si occupano di contrastare la violenza domestica è in fase di ampliamento con il coinvolgimento di tutti i Comuni dell'ulss n. 6

23 Casa Rifugio Schio POCR08 Comune di Schio Costo complessivo , ,97 Il per la gestione della Casa Rifugio Schio è finalizzato al sostegno dei costi di permanenza delle donne e alla di adeguati interventi finalizzati al sostegno delle donne accolte e alla possibilità di riprogrammare una propria vita. Si prevedono i seguenti interevnti: - accoglienza di donne ed eventuali figli minori; - sostegno psicologico ed educativo individuale; - accompagnamento delle donne e dei figli rispetto alla frizione dei servizi del territorio; - percorsi di gruppo; - consulenza psicologica; - percorso formativo operatori; - campagna informativa e di sensibilizzazione

24 Casa Rifugio denominata Casa di P.E.T.R.A. POCR09 Comune di Verona Costo complessivo , ,00 La Casa Rifugio P.E.T.R.A. è un servizio dedicato esclusivamente a donne vittime di violenza e a eventuali loro figli minori e risponde all'esigenza di assicurare una struttura di accoglienza dedicata. Rappresenta l'unico riferimento pubblico per il Comune e tutta la provincia di Verona. Offre un servizo gratuito, collegato al Centro Antiviolenza PE.T.R.A., per aiutare le donne a raggiungere autonomia emotiva, lavorativa e abitativa durante un percorso di ospitalità protetta temporanea. L'alloggio consiste in un appartamento che può ospitare 3-4 nuclei fino ad un massimo di 8-12 persone, con spazi riservati e comuni. Il tempo massimo di permanenza presso lal struttura è di 6 mesi.

25 Casa di II livello Belluno - DONNA POCSL01 Comune di Belluno Costo complessivo , ,00 La Casa di Secondo Livello Belluno Donna è, al pari del Centro Antiviolenza Belluno Donna con cui è in forte connessione operativa e metodologica, l unica struttura di riferimento per la provincia di Belluno. Consente d accogliere le donne vittime di violenza la cui incolumità fisica non è nell immediato a rischio garantendo loro anonimato e riservatezza. Le ospiti svolgono all interno della casa una vita normale e indipendente. Ogni donna accolta dovrà approntare con le operatrici del Centro un percorso personalizzato in grado d assicurare sostegno ed empowerment. L ospitalità può essere attivata anche su specifica segnalazione dei servizi pubblichi come servizi sociali o sanitari e forze dell ordine. Ll intervento prevede sia il miglioramento che il mantenimento della struttura con la prosecuzione della collaborazione con il personale retribuito e volontario. Per quanto riguarda il mantenimento della struttura la convezione stipulata con il Comune di Belluno permetterà l utilizzo dell appartamento di proprietà dell Ater di Belluno così d assicurare la continuità del e dell apertura. In merito al miglioramento della struttura è previsto l acquisto di mobili nuovi, di materiali per la casa per il miglioramento dello standard abitativo rendendo la casa maggiormente accogliente, funzionale, protettiva e tutelante.

26 Casa di seconda accoglienza del Comune di Padova per donne vittime di violenza POCSL02 Comune di Padova Costo complessivo , ,00 Il si inserisce nel contesto territoriale della Provincia di Padova che conta quasi 1,4 milioni di abitanti. Sulla base di una ricerca del 2009, 34 donne su 100 subiscono forme di violenza nel corso della loro esistenza e solo il 5% denuncia i loro persecutori. È evidente che non tutte le situazioni di violenza approderanno in case di secondo livello, ma i numeri sopra evidenziati rivelano comunque la necessità di accoglienza e di riprendere un iter di vita che ne permetta il reinserimento sociale e lavorativo. Il offre la possibilità di usufruire di una casa di II livello a donne maggiorenni e loro eventuali figli minori. Le donne provengono dalle case di I livello. La durata massima di permanenza nella casa è di 6/8 mesi. Vengono attuati, in collaborazione con strutture specializzate, una serie di servizi specialistici, in particolare: - consulenza psicologica/terapia - informazioni legali - proposta di corsi di formazione in ambito socio-assistenziale - orientamento alla ricerca del lavoro - gruppo guidato per bambini vittime di violenza assistita - psicodiagnosi. Le donne e i loro figli potranno essere curati da medici specialistici che collaborano con la CRI, i bambini saranno seguiti nell espletamento dei loro compiti scolastici e coinvolti in attività ludiche di animazione. L intervento del personale impiegato (2 collaboratori, 1 assistente sociale, 1 coordinatrice, 15 volontarie) si può schematizzare in: - accoglienza, la casa non ha oneri per l ospite la quale viene coinvolta in un percorso di graduale responsabilizzazione e autonomia nella gestione della casa, degli approvvigionamenti e spostamenti quotidiani. Nella prima parte del percorso al sostegno dell ospite vengono messi beni di prima necessità (alimenti e spesa non alimentare), abbonamento per utilizzo mezzi pubblici e viene offerto un servizio di accompagnamento in autovettura (alla madre ed eventuali figli) per evitare il rischio di isolamento e astensione dalle attività scolastiche;

27 - formazione, all ospite vengono offerti momenti formativi centrati sia sulla persona (recupero propria autostima, autonomia familiare e lavorativa) sia a contenuto diverso quali corsi di informatica, lingua e altra formazione in grado di aumentare la loro competitività nel mercato del lavoro; - accompagnamento professionale, servizio di tutoraggio professionale (ricerca lavoro, stipula contratto, inserimento figli in nuove realtà ).

28 Casa Viola POCSL03 Comune di Padova Costo complessivo , ,00 Il è volto a sostenere la casa di secondo livello "Casa Viola" che offre accoglienza residenziale, protetta ad indirizzo segreto, a quelle donne che proseguono o danno avvio ad un percorso di recupero e inserimento sociale. I percorsi di accoglienza hanno una durata di 6-8 mesi e sono realizzati secondo una metodologia centrata sulal riacquisizione di autonomia. Il percorso educativo si articolerà secondo il seguente modello: - invio delle utenti da parte degli enti locali o del privato sociale; - inserimento delle beneficiarie presso la struttura di accoglienza; - attività di economia domestica e di conduzione della casa; - attività socializzanti; - attività formativa di base e professionalizzante; - attività di orientamento al lavoro; - attività di accompagnamento al lavoro

29 Case di secondo livello Comune di Este POCSL04 Comune di Este Costo complessivo , ,00 La Casa di secondo livello del Comune di Este si costituisce come una realtà residenziale semi-protetta dove le donne, sostenute dalle operatrici, continuano il loro percorso di uscita dalla violenza con l'obiettivo di raggiungere la più completa autonomia. Il servizio offerto è quello di realizzare un percorso di reinserimento socio-lavorativo, percorso che potrà coinvolgere un massimo di 2 donne, ed eventuali figli minori, e avrà una durata massima di 8 mesi. Altri servizi previsti sono: - accudimento e babysitteraggio; - spazio ludico-ricreativi per figli minori; - creazione di un pocket money mensile per le spese personali delle ospiti

30 Casa Aurora POCSL05 Azienda Ulss 8 Asolo Costo complessivo , ,00 Casa Aurora è attualmente l'unica struttura presente nel territorio dell'azienda Ulss n. 8 preposta all'accoglienza abitativa delle donne vittime di violenza. La struttura è un'unità abitativa autonoma, la richiesta di accoglienza potrà essere effettuata accedendo ad un servizio di segreteria telefonica attivo 5 giorni la settimana. L'accoglienza abitativa darà modo alle utenti e all'equipe di lavoro di valutare il percorso da intraprendere. I servzi garantiti sono i seguenti: - accompagnamento sociale ed educativo diurno; - supporto psicologico; - counseling psico-educativo; - consulenza legale; - mediazione linguistica culturale; - orientamento e acconpagnamento all'inserimento-reinserimento lavorativo

31 Casa protetta di secondo livello "Angolo di paradiso" della Fondazione Eugenio Ferrioli e Luciana Bo onlus POCSL06 Comune di San Donà di Piave Costo complessivo , ,00 Dal 2008 è presente e svolge la sua attività la casa protetta di secondo livello "Angolo di Paradiso" per supportare le donne nel percorso di uscita dalla violenza e acquisire autonomia. La casa di secondo livello accoglie non solo donne transitate per la casa rifugio, ma anche donne che abbiano fatto un percorso presso altri centri antiviolenza e che necessitano di un reinserimento sociale e lavorativo. Le ospiti vengono seguite dalle operatrici formate che vanno a realizzare un intervento di sostegno alla vittima seondo tempi e modalità concordati. Sono previsti piani di recupero personale della donna per garantire il passaggio da vittima a protagonista

32 Congregazione Suore Orsoline SCM - Villa Savardo POCSL07 Comune di Breganze Costo complessivo ,00 Il in esame si prefigge di: ,00 1) accompagnare le donne e loro figli minori nella riorganizzazione della propria vita a partire dall'accoglienza fino all'autonomia; 2) sensibilizzare l'opinione pubblica alla tematica della violenza. Per quanto attiene il primo punto le azioni previste sono: - supporto e vicinanza nella quotidianità; - accompagnamento legale e sanitario; - orientamento formativo/lavorativo; - supporto psicologico. L'azione relativa alla sensibilizzazione, invece, si articola come di seguito: - pubblicazione sul sito della struttura di articoli e link relativi alla violenza; - collaborazione per l'organizzazione di eventi pubblici; - potenziamento della rete di soggetti

33 Casa della solidarietà POCSL08 Comune di Thiene Costo complessivo , ,00 La Casa della Solidarietà accoglie donne vittime di violenza e maltrattamenti a bassa soglia assistenziale finalizzata al sostegno dell'autonomia personale e delle capacità genitoriali. Da settembre 2008 la struttura ha ospitato 31 donne e 13 minori. Il presente è volto ad inserire una nuova figura professionale, un educatore, all'interno della struttura volta a supportare le ospiti a sviluppare le proprie capacità e autonomia. Questa nuova figura dovrebbe portare anche alla costituzione di alcuni gruppi di auto aiuto.questi gruppi hanno come obiettivi: - aumentare la consapevolezza delle potenzialità della singola persona; - aumentare le strategie di problem solving

34 Casa Tabità POCSL09 Comune di Bassano Del Grappa Costo complessivo , ,00 Nel corso del 2011 è partito il Casa Tabità con l'apertura di un appartamento di secondo livello con la finalità di ampliare l'offerta di servizi per facilitare il percorso verso l'autonomia. Il progeto prevede l'implementazione delal collaborazione con professionisti e momenti formativi per le donne accolte al fine di coinvolgerle nella vita del territorio. Uguale attenzione sarà rivolta ai figli minori, per i quyali sono state pensate attività differenziate a seconda delle fasce di età coinvolte: psicomotricità, sostegno psicologico, supporto scolastico. È prevista, poi, una collaborazione con l'ufficio Informagiovani del Comune di Bassano per la formazione e la ricerca attiva di lavoro, la strutturazione dei curricula e l'orientamento professionale. Si prevede, inoltre, di proseguire nella sensibilizzazione del territorio.

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