ASSOCIAZIONE SCUOLA MATERNA DI DOSSOBUONO M. ZOCCATELLI, PIAZZA DON GIRELLI DOSSOBUONO (VR) Tel

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1 ASSOCIAZIONE SCUOLA MATERNA DI DOSSOBUONO M. ZOCCATELLI, PIAZZA DON GIRELLI DOSSOBUONO (VR) Tel

2 L Asilo nido Piccolo Mondo di Dossobuono è un servizio di interesse pubblico rivolto alla prima infanzia e ha finalità di assistenza, di socializzazione e di educazione nel quadro di una politica e di tutela dei diritti dell infanzia. Legge Regionale 23 Aprile1990, n.32 Art.5 Un nido quindi accoglie tutti i bambini da 3 mesi ai tre anni, senza discriminazione alcuna, e si propone come qualificato supporto alla famiglia, agevola l accesso della donna al lavoro, promuove una nuova cultura dell infanzia. Si presenta come un luogo ricco di rapporti sociali ed affettivi, e si impegna a garantire e favorire lo sviluppo psico-fisico del bambino, attraverso la qualità delle attività educative, rispondendo alle esigenze dei bambini, e delle famiglie del territorio. L asilo nido Piccolo Mondo è stato aperto nel mese di gennaio dell anno E gestito dall Associazione della Scuola Materna M. Zoccatelli di Dossobuono ed è convenzionato con il comune di Villafranca di Verona. Il servizio si impegna a garantire la qualità delle attività educative e ad assicurare l adeguatezza alle esigenze dei bambini. Sviluppo affettivo; si favorisce l instaurarsi di un rapporto positivo e rassicurante con l educatrice al fine di permettere al bambino di relazionarsi serenamente dall adulto, con l ambiente e con gli altri bambini. Sviluppo dell autonomia; tra il bambino e l educatrice si instaurerà un buon rapporto di fiducia, in modo tale che, rassicurato dalla sua presenza, impari a chiedere e ad esprimere i suoi bisogni. Stimato e gratificato il bambino imparerà gradualmente a fare da sé. Sviluppo dell unicità della personalità; attraverso le attività spontanee, la curiosità, lo spirito d iniziativa, e il piacere di esercitare le proprie abilità, il bambino assume atteggiamenti di autostima atti allo sviluppo della sua personalità. Sviluppo della socialità e scoperta di norme e valori condivisi; ogni momento della giornata è un occasione utile per condurre il bambino a riflettere e assumere valori di comportamento della vita sociale, favorendo ad interagire correttamente e serenamente con i suoi compagni. Sviluppo cognitivo; l ambiente del nido deve dare gli stimoli necessari per la motricità, per esperienze relazionali e cognitive, percettive e mentali, al fine di aiutare i bambini a sviluppare le loro conoscenze.

3 Il modello psico-pedagogico del nido prende come riferimenti teorici il modello psicoanalitico, gli studi e le ricerche di Elinor Goldschmied, i richiami montessoriani e gli assunti della pedagogia attivista. Le bambine e i bambini sono quindi considerati soggetti unici (dotati di un proprio stile fin dalla nascita) e capaci, la cui identità va rispettata e sostenuta al fine di contribuire al processo di crescita; sono soggetti attivi dello sviluppo in tutte le sue dimensioni: costruiscono, sperimentano ed esplorano il mondo senza mai subire l'intervento pedagogico, grazie all'adulto che agevola e accompagna il loro percorso di crescita. In relazione allo sviluppo del bambino, compito del nido è: valorizzare la crescita attraverso il gioco, proponendo significative opportunità di esperienze ludiche, e predisporre un contesto adeguato al momento evolutivo, i8n un contesto di cura volto allo sviluppo delle sue potenzialità affettive, quindi: creare occasioni di relazione (con i pari e gli adulti) per lo sviluppo delle sue potenzialità sociali. Favorire e sostenere la progressiva differenziazione e il consolidamento dell'identità individuale. Offrire ascolto ai suoi bisogni emotivi Far acquisire un progressivo senso di sicurezza e di competenza. Far vivere esperienze volte alla formazione e al consolidamento dell'autonomia. Facilitare la comprensione e l'interiorizzazione delle regole sociali. Promuovere situazioni di cooperazione. Garantire e promuovere l igiene personale, l ordine dell ambiente. La domanda di ammissione all asilo nido, deve avvenire a cura del genitore, compilando un apposito modulo, che si ritira presso la scuola o scaricato dal sito, lo stesso modulo va consegnato alla segreteria del nido, durante tutto l anno, considerando che i primi giorni di giugno viene compilata la graduatoria, (vedi regolamento comunale) la coordinatrice effettua le chiamate per la disponibilità del posto e i genitori per confermarlo devono versare la quota d iscrizione di 120 euro, entro 3 gg. Particolare rilevanza è stata riservata alla strutturazione degli ambienti, alla scelta dei materiali e all allestimento degli spazi pensati per rispondere alle esigenze dei bambini, nella consapevolezza che il processo di apprendimento avviene all'interno di un contesto formato da spazi fisici oltre che sociali. Il nido è organizzato per sezioni omogenee ed eterogenee per età, così suddivise: sezione lattanti, che accoglie bambine e bambini dai 3 ai 12 mesi,

4 sezione medi, che accoglie bambine e bambini dai 12 ai 24 mesi, sezione grandi, che accoglie bambine e bambini dai 24 ai 36 mesi. All interno di ciascuna sezione viene garantito, in ogni momento della giornata, il rapporto numerico educatrice di riferimento/bambino secondo la normativa di riferimento. La scelta di lavorare con educatrici di riferimento per sezione è dettata dalla volontà di offrire ai bambini una persona con la quale relazionarsi in modo privilegiato per gran parte della giornata. La necessità di programmare nasce nell educatore come risposta al bisogno di progettare e definire in modo intenzionale il suo lavoro. Questo nell incontro con il bambino toglie ai gesti quotidiani l aspetto della causalità frammentarietà. La programmazione delle attività con i bambini differenziata per piccoli-medi-grandi, si pone obiettivi specifici, educativi e didattici in riferimento alle fasi evolutive, alla successione delle varie attività della giornata tipo e al percorso annuale del nido. Partendo dal presupposto che il processo di crescita del bambino è unitario e progressivo e dalla constatazione che molto spesso i servizi per l infanzia offerti non sono unitari, riteniamo sia importante un lavoro di raccordo con le scuole d infanzia. Riteniamo sia necessario realizzare, dove possibile, un autentica continuità verticale fra nido e scuola d infanzia per ridurre lacerazioni sul piano affettivo ed emotivo e rendere il cambiamento (di adulti di riferimento, compagni, spazi, temi, modalità di relazione ecc.) il più graduale ed omogeneo possibile. A tal fine e pensato organizzato e stipulato un progetto di continuità in collaborazione con le insegnanti della scuola dell infanzia. Vedi allegato All inizio dell anno il consiglio direttivo della scuola di riunisce per definire gli obiettivi e le strategie da raggiungere, in base alle esigenze e bisogni del servizio. Per l anno sono state aumentate le ore per le educatrici del nido, vedi contrattazione; si prevedono nuovi acquisti di materassi dei lettini con caratteristiche ignifughe; a richiesta delle educatrice l acquisto di un grembiule da parte della scuola; richiesta di poter organizzare un corso di formazione interno al servizio sulla lettura.

5 La giornata educativa al nido è scandita da ritmi e momenti ben definiti, affinché possano essere chiaramente leggibili dai bambini che, a questa età, non possiedono la cognizione del tempo. La prevedibilità di ritmi permette ai piccoli di orientarsi nella giornata. Nell organizzazione della giornata l intervento dell educatrice ha l obiettivo di dare nei diversi momenti di cura personale (le routines) e di gioco, risposte significative per la maturazione fisica e psicologica del bambino. La maggior parte delle esperienze del bambino al nido si strutturano e organizzano durante i momenti di routines che rivestono notevole importanza sia per la ricchezza di possibilità d incontro individualizzato con l adulto, sia per l insieme delle conoscenze e competenze che da essi derivano accoglienza gioco libero merenda di frutta laboratori e attività prepariamoci per la pappa (cambio) pranzo prepariamoci per la nanna nanna cambio e merenda uscita I momenti di cura (entrata-uscita pranzo, sonno, cambio) rappresentano esperienze significative per la costruzione della sicurezza affettiva del bambino, per lo sviluppo dell'autonomia e del linguaggio, grazie alla relazione privilegiata con l adulto di riferimento e alla possibilità di socializzare con gli altri bambini. Sono momenti particolarmente significativi in quanto coinvolgono emotivamente bambini e adulti che vivono quotidianamente l esperienza del lasciare e del ritrovare, riconoscendo in queste parole il valore dei rapporti, delle emozioni legate al vissuto dei bambini e dei genitori. E importante che questi momenti vengano vissuti senza fretta rispettando i tempi e le modalità soggettive. Rappresentano momenti in cui vengono soddisfatti non solo i bisogni primari come la fame, la sete e il sonno ma sono vissuti globalmente nel rapporto affettivo che il bambino instaura con l adulto; sono occasioni in cui il bambino sperimenta abilità manipolative, esperienze sensoriali e cognitive e acquisisce gradualmente la propria autonomia e vive rapporti sociali con altri bambini.

6 Le proposte di gioco organizzato a metà mattina e dopo la merenda del pomeriggio, stimolano globalmente i sensi dei bambini ed ognuna è finalizzata ad accompagnare il bambino nel suo sviluppo emotivo, affettivo, sensoriale/percettivo, sociale, cognitivo/comunicativo ed espressivo. Queste proposte sono progettate, organizzate e strutturate a seconda del gruppo di bambini e messe a punto sulla base dell'osservazione dei singoli gruppi nell'ambiente e contenute nella programmazione didattica redatta al termine del periodo di ambientamento. La programmazione delle proposte di gioco organizzato prevede per ciascun gruppo attività finalizzate a sostenere specifiche aree di sviluppo. La progettazione e l allestimento degli spazi (non troppo vasti, con angoli di intimità, diversificati, con tutte le possibilità di gioco accuratamente predisposte e rinnovate periodicamente all interno e all esterno della struttura), sono stati condotti con l intento di favorire percorsi di sviluppo senza imporli e per comunicare senso di sicurezza e protezione. Lo spazio è visto quindi come altro maestro (Montessori) con le sue proposte mute. Gli angoli di gioco predisposti in ciascuna sezione vengono pensati e allestiti per aiutare il bambino, in base all età, a scegliere situazioni di gioco riconoscibili e adatte al suo percorso di crescita (es. gioco simbolico strutturato nella sezione grandi, angolo gioco euristico nella sezione medi, angolo morbido nella sezione lattanti). Anche alla scelta dei giochi e dei materiali viene rivolta la stessa attenzione riservata agli spazi. Vengono privilegiati materiali naturali e di recupero, non strutturati,(gioco euristico) che permettono al bambino di sperimentare una pluralità di sensazioni, percezioni e scoperte e di alimentare la fantasia e l esplorazione. Anche nella scelta del materiale dei giocattoli viene posta particolare attenzione, preferendo il legno alla plastica. la cucina interna garantisce un menù stagionale approvato dal ASL competente, ed è attenta alle esigenze del singolo, soprattutto durante lo svezzamento, ai certificati medici per le diete speciali, e ai bambini di religione diversa. Vedi allegato Questo particolare momento, data la sua delicatezza e importanza, gode all interno del nostro servizio di una particolare attenzione da parte di tutto il personale coinvolto. L ambientamento è un momento pensato per permettere alla nuova famiglia di conoscere il servizio nel suo insieme (le persone che ne fanno parte, gli spazi, i materiali), e rappresenta un occasione preziosa, per il personale del nido, per conoscere il bambino e la sua famiglia. L inserimento dl bambino al nido rappresenta la prima esperienza del distacco dalla famiglia e quindi una sostanziale modifica della qualità relazionale nella sua vita. Viene richiesto infatti al bambino di uscire dall ambiente a lui famigliare, per incontrare uno spazio, degli oggetti, degli adulti del tutto nuovi, gli si chiede inoltre di apprendere nuove abitudini e di condividere quasi tutto anche con gli altri bambini.

7 Questa esperienza è emotivamente complessa, pertanto deve essere mediata da una corretta strategia d intervento messa in atto dagli educatori e dai genitori che collaborano per costruire un positivo inserimento al nido del bambino. E indispensabile che il genitore rimanga al nodo con il proprio figlio almeno la prima settimana di frequenza secondo tempi concordati in base alle esigenze che il bambino esprime. L inserimento graduale vissuto con calma, e la presenza rassicurante del genitore, favoriscono il rapporto positivo tra il bambino e il nuovo ambiente e gli offrono la possibilità di superare l ansia della separazione. L inserimento al nido è preceduto da una serie di contatti con la famiglia e gli operatori mediante assemblee e colloqui individuali che permettono ad entrambi di raccogliere notizie, informazioni riguardanti il nido e la storia del bambino, favorendo il nascere di una fiducia reciproca e di un reciproco coinvolgimento verso lo stesso obiettivo: realizzare le condizioni migliori per il benessere del bambino. Oltre l inserimento del bambino riveste particolare importanza la dimissione del bambini al compimento del terzo anno, come momento ricco di significato emotivo affettivo, nel quale il nido si fa carico attraverso una serie di modalità precise che forniscono al bambino nuovi elementi per capire e poi affrontare il passaggio alla scuola dell infanzia. Durante l anno vengono organizzati incontri e occasioni di confronto con le famiglie al fine di instaurare un reciproco rapporto di fiducia, collaborazione e coinvolgimento avendo cura della crescita del benessere del bambino. Questi incontri prevedono: - colloquio pre-ambientamento per favorire una prima conoscenza reciproca dando le principali informazioni rispetto all organizzazione, al progetto educativo, le linee guida dell ambientamento e soprattutto per dare modo alle famiglie di raccontare del proprio bambino e di esprimere domande, dubbi e perplessità. - colloqui individuali (post-ambientamento, a metà e a fine anno e ogniqualvolta venga richiesto dal genitore) per condividere le esperienze ed i progressi del bambino al nido. Sono predisposte tre riunioni con le famiglie: 1. per i nuovi iscritti 2. a metà anno per rendere partecipe la famiglia dei progetti didattici, dell andamento del gruppo pe comunicare iniziative ecc 3. per la continuità, si intende il progetto ponte con la scuola dell infanzia Due assemblee con il presidente del consiglio direttivo per la presentazione del bilancio e il rimando dei risultati dei questionari. Sono pensate e organizzate altre iniziative di coinvolgimento delle famiglie decise collegialmente. Gita per le famiglie LA CASTAGNATA a ottobre

8 Gita per le famiglie SULLA NEVE a febbraio Gita per le famiglie AL LAGO giugno Occasionalmente si organizzano uscite didattiche con le famiglie Per una maggiore trasparenza e comunicazione d intenti all interno del nido sono esposti: il progetto psico-pedagogico redatto dalla FISM L organigramma del personale L orario delle educatrici Il progetto educativo Descrizione delle rette Il calendario educativo dell anno I progetti didattici I progetti educativi delle sezioni Per rilevare il grado di soddisfazione e della qualità del servizio ogni anno viene consegnato alle famiglie il questionario di gradimento nel periodo di maggio-giugno. Rimangono invece sempre adisposizione dell utenza la coordinatrice e la segretaria per richieste o segnalazioni, in qualsiasi momento. Per rendere maggiormente partecipi le famiglie della vita del proprio bambino al nido, viene realizzata dall equipe una serie di documentazioni, scritte e fotografiche, opportunamente definite in collegio. La documentazione è una forma di rappresentazione parziale e selettiva della realtà, sta al posto della realtà la descrive e la racconta.e un processo di traduzione della realtà; è la memoria (storica) della propria identità, individuale e collettiva, è condivisone di valori e sviluppo dei proprio senso di appartenenza, sentirsi appartenenti a un sistema più vasto in cui riconoscersi e integrarsi attraverso una rete. La documentazione ci permette di trasmettere un sapere e lasciare una testimonianza. Documentare: come metodo condiviso che rappresenta un processo di costruzione del sapere, (individuale e di gruppo che promuove comportamenti auto-critici e di riflessione sulla propria operatività).

9 Come cultura: patrimonio di esperienze che non devono andare perdute. Come strumento di conoscenza e diffusione: Come processo che produce tracce; per alimentare il confronto il dialogo la conoscenza. Come memoria per trattenere i ricordi e le esperienze. E riflessione, sul proprio operato, diventa strumento che serve renderci consapevoli del nostro agito. Come metodo di comunicazione per far conoscere e comprendere agli altri la nostra esperienza educativa, per non renderla monotona a noi stessi e per aiutare gli altri a entrare in contatto con noi e far capire l importanza e il valore del nostro lavoro. Il primo interlocutore è la famiglia il che significa rendere partecipi i genitori alla nostra vita di servizio, offrendo a loro uno strumento di rassicurazione, comunicando il proprio modo di lavorare e quale importanza diamo ai loro bambini. Territorio, interlocutori esterni per creare rete, per escludere la solitudine e rendere visibile la cultura dell infanzia. La documentazione è tale se ad essa corrispondono 3 caratteristiche: EFFICIENZA riuscire a scrivere testi chiari e brevi EFFICACE chi legge deve comprendere FORMA ordine nella pagina, scrittura semplice, scelta del carattere, i colori, foto. Il primo scopo della documentazione al nido stia proprio nel fatto che l'azione educativa e didattica deve essere un'attività pensata. Pensata non significa solo programmata, ma sta ad indicare che, se si vuole documentare, nel senso di costruire memoria, individuare, i progressi individuali e di gruppo, e soprattutto stimolare riflessività e ripensamento. La documentazione poi, nei confronti dei soggetti che presentano difficoltà risulta ovviamente particolarmente interessante e utile, innanzitutto per cogliere le loro differenze, i loro bisogni, le loro competenze su cui far leva, decidere da dove partire per individuare strategie alternative efficace e individualizzate. Vari materiali servono alla documentazione: foto, per realizzare cartelloni documenti libri realizzati per documentare le attività raccolta dei dati produzione dei bambini compilazione di schede registrazioni audio-video

10 Tutto il personale della scuola è coinvolto nel processo educativo con compiti, ruoli e responsabilità differenziate, per raggiungere gli obiettivi educativo-didattici nel rispetto delle persone in una collaborazione reciproca. All interno del nido operano le seguenti figure professionali: Attività di coordinamento Disarò Elena orarario Attività di segreteria / amministrazione Cristina Pastorello Attività educative L educatrice è specializzata nel campo della prima infanzia; l intervento educativo è rivolto al benessere complessivo del bambino in tutte le ore della giornata dal gioco al pasto al cambio al sonno. Ogni educatrice prende in carico un gruppo di bambini dal momento dell inserimento fino alla dimissione. Mazzi Lucia, Cucchierato Valentina, Garonzi Alessandra, Garonzi Sabrina, Girardi Susanna, De Rossi Francesca. Attività ausiliarie Tale attività è stata esternalizzata alla società HOSPES con sede in Zevio (VR) che cura sia la preparazione dei pasti sia della pulizia degli ambienti. Il personale partecipa al servizio erogato al bambino durante tutto il giorno assicurando il funzionamento della cucina ( seguendo le tabelle dietetiche), l igiene dell ambiente, la pulizia della biancheria in dotazione del nido, la cura del guardaroba. L asilo nido piccolo mondo è aperto, dal lunedì al venerdì, nei seguenti orari: entrata dalle h alle ore 9.00 uscita dalle h alla h Il calendario educativo viene definito all inizio dell anno dal Consiglio direttivo. Le risorse umane si differenziano nei ruoli sotto descritti.

11 Le funzioni esercitate dalla coordinatrice sono previste: per la scuola dell Infanzia, dalla Circolare del Ministero dell Istruzione n. 31 del 2003 e successive integrazioni indicate nel documento FISM del La coordinatrice vigila sul personale educativo e non, in servizio, provvede alla compilazione di tutti i documenti e registri previsti. Coordina le attività educativo-didattiche della scuola, presiede alle riunioni delle educatrici. Collabora attivamente con il coordinamenti di zona. Propone e promuove formule innovative nell organizzazione della vita della scuola, allo scopo di rispondere sempre meglio ai bisogni del bambino e alle attese delle famiglie. Propone e valuta iniziative finalizzate all'ampliamento dell'offerta formativa (progetti psicomotricità, inglese ecc...). Fornisce informazioni agli organismi statali preposti alla vigilanza in ordine alle scelte metodologiche e alle strategie didattiche attivate, sentito il legale rappresentante della scuola. Cura i rapporti con l'equipè medico-psico-pedagogica in presenza di alunni diversamente abili. Relazione al legale rappresentante della scuola in ordine alle materie di propria competenza. Collabora attivamente con gli organi della FISM, stimola e favorisce l innovazione e la ricerca pedagogica. Promuove iniziative atte a favorire la partecipazione dei genitori alla vita della scuola, in un clima di rispetto e reciproca collaborazione. All interno del servizio educativo la coordinatrice promuove uno sportello di consulenza educativa per le famiglie. E' sempre disponibile per supplenze nelle sezioni ogni qualvolta manca, per qualsiasi motivo, un'insegnante. ORARIO Da gennaio 2008 nella nostra scuola è presente la figura di segretaria che si occupa della parte amministrativa e burocratica del servizio. Un ruolo importante in quanto cura i rapporti con l'esterno esempio il Comune e la FISM. Collabora alla compilazione di documenti che riguardano la vita burocratica della scuola. Ha un contatto diretto con i genitori che possono rivolgersi a lei per qualsiasi informazione. All'occorrenza si dedica anche a momenti di assistenza e vigilanza con i bambini. ORARIO Le educatrici si impegnano costantemente nell organizzazione della sezione, nella programmazione e attuazione dei progetti didattici, nelle attività di routines che scandiscono la vita quotidiana del bambino al nido. Si occupano anche dello spazio per valorizzarlo e per renderlo sempre più rassicurante. Per una buona e profiqua collaborazione, tra tutto il personale :

12 si valorizza le risorse evidenziate nel collegio unitario e per dare rilievo alle singole professionalità, capaci di adattarsi alle complesse situazioni ed esigenze educative, che si verificano all'interno del nostro servizio educativo. Le educatrici sono le figure di riferimento per il bambino e per la famiglia; operano in modo da favorire uno sviluppo armonico della personalità del bambino e l acquisizione di opportuni livelli di autonomia. In tale prospettiva: pianificano e organizzano attività per i bambini per stimolarne lo sviluppo del linguaggio, della fiducia in se stessi, delle loro competenze sociali, della creatività, dell interesse nell apprendimento, ecc.; osservano e valutano capacità, i comportamenti, lo sviluppo sociale e la salute fisica dei bambini, si consigliano con i genitori, es. per discutere dei progressi e dei bisogni di ogni bambino e per suggerire modi in cui i genitori possano stimolare il loro apprendimento e sviluppo, osservano e valutano capacità, i comportamenti, lo sviluppo sociale e la salute fisica dei bambini, mantengono contatti diretti con i genitori, per una piena e proficua conoscenza del bambino e per un confronto continuo e costruttivo sulle modalità di relazione. Organizzano e partecipano a gite, uscite didattiche, scampagnate per aumentare le esperienze di apprendimento dei bambini, e incentivare la relazione e i rapporti d amicizia. Cooperano con altri professionisti (es. consulenti per l orientamento, logopedisti, psicologi) per aiutare i bambini che hanno bisogni specifici, frequentano incontri e corsi di formazione. All interno del nido opera personale assunto a seconda delle differenti qualifiche professionali, attraverso una selezione specifica nel rispetto delle norme vigenti. Il personale all interno del nido comprende figure professionali diverse: una titolare, una responsabile amministrativa, una coordinatrice, personale educativo, una cuoca e un addetto alle pulizie. Il gruppo di lavoro L attività all interno del servizio è considerata come il frutto di un lavoro di gruppo responsabile nel suo complesso del benessere del bambino, che persegue un progetto educativo in cui si coniugano teorie pedagogiche e operatività quotidiana. I vari profili professionali operano secondo i valori della collaborazione e pariteticità

13 Il personale ausiliario collabora al servizio educativo insieme al personale docente, assicurando la buona gestione della cucina e della mensa e per mantenere un' ottima pulizia e ordine degli spazi. Cura e organizza la pulizia delle attrezzature e degli ambienti destinati alla preparazione e alla conservazione degli alimenti. Il personale d'appoggio è responsabile dell'igiene e della cura degli ambienti degli oggetti e degli arredi della scuola, assicurando un ambiente adeguato e confortevole per i bambini e le loro famiglie, contribuendo a rendere il nido un luogo accogliente che valorizzi la qualità di vita che in essa si svolge. Il personale addetto ai servizi di cucina prepara e cura nel rispetto delle norme igieniche e nei criteri di gradevolezza della presentazione degli alimenti, i pasti da somministrare ai bambini e al personale Il percorso dell anno prevede una serie di incontri nei quali approfondire e riflettere sulle modalità educative, ritenendo il momento del confronto e della verifica un punto importante dell attività di programmazione. Tali appuntamenti riguardano: - incontri collegiali e incontri di sezione fra educatrici per formulare e condividere il progetto annuale e programmare e verificare periodicamente le attività con i bambini. - Incontri delle educatrici con personale qualificato per formazione e aggiornamento. - Incontri con i genitori per condividere e verificare il percorso educativo; colloqui individuali, incontri di sezione, riunioni a tema con docenti vari, feste. - Incontri con il presidente del Consiglio Direttivo per l organizzazione dell orario e le linee educative dell anno. La Federazione Italiana delle Scuole Materne (F.I.S.M.) opera sul territorio veronese seguendo sia la dottrina della Chiesa sia le indicazioni della moderna psico-pedagogia. Il nostro asilo nido Piccolo Mondo integrato ha rapporti con la F.I.S.M. rapporti di: Coordinamento pedagogico-didattico, che si esprime attraverso gli organi della consulta di rete e dell assemblea generale presieduti dalla coordinatrice di zona. E costituita dalle insegnanti e coordinatrici delle scuole collegate in rete nell ambito dei Servizi territoriali pedagogico-didattico della F.I.S.M.

14 Come la consulta di rete è presieduta da un coordinatore e di norma si riunisce 3 volte all anno per definire e programmare, sia l approfondimento di alcuni temi specifici inerenti la scuola, che per favorire lo scambio di esperienze tra scuole. E costituita dalle coordinatrici delle scuole che risultano collegate in rete nell ambito dei Servizi territoriali di coordinamento pedagogico e didattico organizzati dalla F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) a livello provinciale ed è presieduto da un coordinatore di rete, nominato dal Presidente provinciale della F.I.S.M. La scuola è convenzionata con il comune di Villafranca di Verona La scuola è costruita nel rispetto dei requisiti previsti dalle norme dell edilizia scolastica ed ottempera a quanto previsto dal D. Lgs.81/80 per quanto concerne la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, considerando al contempo la presenza dei bambini. Al di là del rispetto degli obblighi normativi, l obiettivo è quello di garantire un ambiente igienicamente sano e sicuro per lavoratrici e bambini che vengono anche coinvolti durante le prove di evacuazione che vengono periodicamente svolte. Vedi allegato Vedi allegato L orario di funzionamento del nido è dalle ore 7.30 dal lunedì al venerdì L accoglienza avviene entro le ore 9.00 e l uscita è dalle ore alle ore Poiché l orario e la presenza del bambino influiscono sull andamento del gruppo e sullo svolgimento delle attività del nido, si richiede la collaborazione dei genitori nel rispettare; la puntualità quotidiana la comunicazione di eventuali assenze per indisposizioni o malattie il preavviso per vacanze non previste dal calendario la coordinatrice è presente dalle 8.30 alle dal lunedì al venerdì la segretaria è presente dalle 8.00 alle dal lunedì al venerdì

15 Ogni anno all inizio della attività viene redatto dal Consiglio Direttivo il nuovo calendario educativo, ed un calendario di appuntamenti ed eventi, il quale viene comunicato al personale del nido dal Presidente e dalla coordinatrice, (membri del consiglio) a tutto il personale del nido al primo collegio educatrici dell anno. Vedi allegati Firme:

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