La dimensione culturale dei processi psicologici
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- Fabiana Verde
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1 La dimensione culturale dei processi psicologici prof. Bruno Mazzara La spiegazione psicologica del comportamento la motivazione; la natura umana; le finalità dell azione il peso dei fattori individuali e di quelli sociali ; quale confine; i rischi di riduzionismo psicologico le modalità di percezione e conoscenza del mondo; conoscenza realistica vs costruzione ; elementismo vs olismo; il ruolo delle emozioni la costruzione sociale del senso; lo sguardo congiunto sul mondo; i processi di influenza sociale la sedimentazione della costruzione sociale; la cultura come ambiente di significato; il mondo dei valori. 1
2 Livello individuale etologia comportamentismo psicoanalisi cognitivismo gestalt Positi vismo Anti positivismo socio-costruzionismo Livello sociale Un modello di spiegazione del comportamento di consumo Bisogno Raccolta informazioni Elaborazioni Decisione Comportamento conoscenza di sé e del mondo realismo oggettivista vs costruttivismo caratteristiche, potenzialità e limiti del sistema cognitivo; le emozioni atteggiamenti, opinioni, rappresentazioni sociali influenza sociale e persuasione la natura socio-culturale della mente; valori e modelli di comportamento. 2
3 Principi epistemologici e metodologici Positivismo Anti-positivismo realismo, oggettivismo spiegazione, controllo leggi, determinismo universale, a-storico elementismo, somma misura, sperimentazione fatti, azioni anti-realismo, soggettivismo comprensione, ricostruzione descrizione, significato relativo, storico globalismo, sistema qualità, osservazione idee, linguaggio, simboli La prospettiva socio-costruzionista e culturalista/1 Viviamo in un mondo psicologicamente rappresentato La costruzione delle rappresentazioni avviene nelle interazioni; negoziazione dei punti di vista Il ruolo del linguaggio: strumento del pensiero; strumento di costruzione sociale; strumento di interazione e negoziazione; la svolta linguistica La natura socio-culturale della mente La narrazione come forma di conoscenza; la doppia natura del cervello L approccio dialogico; la vita, il pensiero, il sé come dialogo aperto e costante. 3
4 La prospettiva socio-costruzionista e culturalista/2 La dimensione dilemmatico-argomentativa del pensiero; l approccio retorico alla mente; alla persuasione Il discorso come territorio di definizione consensuale del mondo; di scambio di punti di vista; di negoziazione della posizione La cultura come sedimentazione dei processi di costruzione collettiva; di artefatti materiali e ideali; di pratiche operative Atteggiamenti, opinioni, modelli di comportamento come artefatti; come risorse interpretative; come pratiche situate Influenza sociale e persuasione come negoziazione di senso; come esito di una controversia sociale; di una contrattazione Il consumo come segno; come racconto di sé e del proprio rapporto con gli altri; costruzione e riproduzione di una ideologia dei consumi. Dagli atteggiamenti alle rappresentazioni sociali individuale vs sociale nella testa vs nelle pratiche e negli artefatti cognitivo vs costruttivo statico vs dinamico differenze vs somiglianze parte vs tutto qualunque oggetto vs oggetto con posta in gioco sperimentazione vs descrizione quantitativo vs qualitativo 4
5 Rappresentazioni sociali/1 (S.Moscovici, 1961, 1973, ) sistemi di credenze condivise, che permettono di comunicare, capirsi, valutare, orientarsi nelle pratiche sociali non semplice opinione su, ma come l oggetto si inserisce in una visione del mondo; rapportarsi all oggetto come parte del proprio stare nel mondo e relazionarsi agli altri integrazione fra le tre componenti dell atteggiamento creazione, mantenimento e cambiamento; oggettivazione, ancoraggio. Rappresentazioni sociali/2 da una logica binaria (soggetto/oggetto) ad una ternaria (soggetto, altro, oggetto) processo dialogico di ricostruzione e creazione di realtà e significati sociali a proposito di fenomeni che assumono forte rilevanza sociale per gruppi o collettività diverse prese di posizione individuali basate su considerazioni più o meno consapevoli su chi altro ha quella posizione, quali norme la determinano, quali valori favorisce o sfavorisce rappresentazioni sociali come principi organizzatori degli atteggiamenti; opinioni, atteggiamenti, stereotipi come espressioni di rappresentazioni sociali. 5
6 Rappresentazioni sociali e sociocostruzionismo l ancoraggio come categorizzazione; il ruolo del processo opposto: la particolarizzazione concetti universali vs particolari; RS come concetto universale o particolare? di quale utilità il ricorso ai concetti di risparmio di risorse cognitive, schemi, bias; una distorsione della realtà.. l ancoraggio come processo universale; partecipazione alla visione del gruppo; alla tradizione; alla vita dei gruppi; l oggettivazione come processo particolare; materializzazione di un astrazione; in funzione delle condivisioni già stabilite quale rapporto tra RS e senso comune; differenze storiche: il grado di oggettivazione nella coscienza moderna. Una nuova prospettiva in psicologia sociale una psicologia veramente sociale; una critica del maistream individualista, cognitivo, essenzialista, sperimentale; con oggetto non gli stati e processi interni ma le interazioni sociali; Bachtin: la psicologia sociale come studio dei generi di discorso in stretto contatto con altre discipline sociali: antropologia, linguistica, sociologia, semiotica; più che con la psicologia metodologia interpretativa, partecipativa, etnografica; analisi del discorso tutti i temi classici della psicologia individuale e cognitivista riformulabili in termini di discorso e di scambio sociale; percezione, memoria, schemi, inferenze, categorizzazioni. 6
7 Gli atteggiamenti in prospettiva retorico-discorsiva gli atteggiamenti non come stati interni, ma come espressione di opinioni; giustificazione di punti di vista prese di posizione in prospettiva retorica; argomentazioni a sostegno di uno dei corni di un dilemma; con scopi pragmatici acquistano senso nel contesto conversazionale; emergono in una situazione di contesa; non emergono su questioni non controverse; segnalano la disponibilità ad impegnarsi nella contesa data la loro natura conversazionale e contestuale hanno molteplici modalità di espressione; sempre nuovi in relazione al contesto; alla specificità delle contro-argomentazioni ciò vale anche per il pensiero inviduale; conversazione interna con se stessi. I temi della retorica Magna Grecia, V sec. a.c.; Gorgia, Protagora, Isocrate; Platone, Aristotele; Cicerone, Quintiliano l arte della persuasione; convincere tramite argomentazioni; del falso? di ogni cosa? l eredità della sofistica la conoscenza come scoperta del vero vs conoscenza come accordo; relativismo, scetticismo e capacità critica; il problema dei valori la forza del linguaggio; l encomio di Elena la forza della dialettica; le regole del gioco; la funzione sociale: si entra in contatto per mezzo delle opinioni un catalogo di strumenti e tecniche; il sistema retorico : inventio, dispositio, elocutio, actio; la memoria l emozione; l estetica, il ritmo, l immagine;la parte destra del cervello; il ruolo delle metafore. 7
8 I dilemmi nel pensiero e nella vita/1 il pensiero come argomentazione dilemmatica; nelle scelte quotidiane; le decisioni come sequenza di scelte dicotomiche; il dialogo muto con se stessi; la voce della coscienza i modelli; la rappresentazione della conoscenza; i piani fattoriali ; le tabelle a doppia entrata.. es.: conoscenza oggettiva vs soggettiva; le due parti del cervello; ragione vs sentimento; metodi quantitativi vs qualitativi; informazione vs relazione chiusura vs apertura; protezione e sicurezza vs esplorazione e avventura; generalizzazione e categorizzazione vs particolarizzazione e individuazione I dilemmi nel pensiero e nella vita/2 i dilemmi del senso comune; i proverbi; i valori es.: giustizia vs clemenza; coraggio vs prudenza; obbedienza vs originalità; tradizione innovazione la politica es.: destra vs sinistra; libertà vs sicurezza; i referendum.. la pubblicità es.: tradizione vs innovazione; forte vs tenero; raffinato vs sobrio; specializzato vs universale; lento vs veloce; distinguersi vs adeguarsi individuo vs società; in-group vs outgroup; buoni vs cattivi; nella visione del mondo; nella narrazione nella comunicazione di massa; nelle trasmissioni televisive; nella costruzione di un articolo di giornale. 8
9 La svolta linguistica Frege: tra denotazione e senso Russell: l atomismo logico; il mondo costituito da fatti elementari che il linguaggio rappresenta in forme complesse Wittgenstein: il linguaggio come raffigurazione dei fatti del mondo; il linguaggio come forma di vita; i giochi linguistici La filosofia del linguaggio ordinario; gli atti linguistici (Austin, Grice, Searle) Il filone pragmatico: Peirce, Dewey, Quine, Davidson, Rorty; i contesti d uso come base della comunicazione Il filone ermeneutico: Vico, Heidegger, Gadamer; Derrida, Foucalut; il mondo come testo che va interpretato; la verità come verità dialogica. L.S.Vygotskji ( ) e la scuola storico-culturale La natura sociale della coscienza nel materialismo storico; è la vita che determina la coscienza ; quale rapporto fra struttura e sovrastruttura Una psicologia su basi materialistiche; quale materialismo? la sociogenesi dei processi mentali superiori Gli oggetti del mondo come segni in relazione ad una rete di rapporti sociali; alle attività materiali dell esistenza Gli strumenti come elementi di mediazione nelle relazioni interpersonali; di raggiungimento di obiettivi concreti La funzione strumentale del segno ; i processi mentali strutturati da artefatti culturali Pensiero e linguaggio (1934); introiezione di funzione sociale; portare di un mondo di senso; di motivazioni; testi e sottotesti. 9
10 M.Bachtin ( ) e il dialogismo Il Circolo di Bachtin; la questione dell autore (Bachtin vs Volosinov, Medvedev); filosofia del linguaggio e critica letteraria il linguaggio come portatore di senso; continuamente negoziato e modificato la natura intersoggettiva della coscienza; la vita come dialogo continuo; con sé e con gli altri; confronto di punti di vista, di interpretazioni, di senso; il sé dialogico e polifonico la polifonia delle voci; la verità come esito della polifonia; come sintesi mediata dei punti di vista; la verità dialogica l immaginazione dialogica ; la eteroglossia ; la intertestualità ; i generi del discorso teoria e critica dell ideologia; carattere ideologico del linguaggio; monoglossia vs eteroglossia nella tradizione ermeneutica; specie Gadamer; influenze su Cultural Studies; sulla critica postmoderna. La piramide dei bisogni (Maslow 1954, 1970) 10
11 Diversi livelli di motivazione Bisogni biologici; sopravvivenza, riproduzione; piacere/dolore; adattamento; sicurezza Comprensione e controllo del mondo; antipazione degli eventi; progettazione Efficacia dei processi cognitivi; risparmio di risorse Relazioni sociali; affettività; riconoscimento; appartenenza Immagine di sé, autostima; individuale e di gruppo 11
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