tra le due facce del campione perpendicolari all asse y. Il campo elettrico E H

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "tra le due facce del campione perpendicolari all asse y. Il campo elettrico E H"

Transcript

1 EFFETTO HALL Mario Gervasio, Marisa Michelini, Lorenzo Santi Unità di Ricerca in Didattica della Fisica, Università di Udine Obiettivi: Misurare il coefficiente di Hall su campioni metallici ed a semiconduttore. Determinare il segno ed il numero dei portatori liberi e la mobilità di deriva degli stessi. Il modello classico (a gas di elettroni liberi) considera gli elettroni di valenza come un gas di particelle che si muovono in maniera disordinata all interno del reticolo cristallino del metallo. Prendiamo in considerazione un campione (uno strato di materiale di forma parallelepipeda) come indicato in Figura 1, immerso in un campo magnetico uniforme di intensità B e diretto secondo l asse z. Si fa passare una corrente di intensità I x diretta lungo l asse delle x. Gli elettroni, sotto l effetto del campo elettrico E x, acquistano una velocità di deriva v nel verso contrario al campo elettrico. Essi risultano pertanto sottoposti alla forza di Lorentz F L = q v B diretta lungo l asse delle y negative e tendono quindi Figura 1. Geometria dell effetto Hall. ad accumularsi sulla faccia del campione perpendicolare all asse y e posta verso chi guarda la figura. Questo accumulo di cariche determina una differenza di potenziale V H tra le due facce del campione perpendicolari all asse y. Il campo elettrico E H che si viene a generare (campo di Hall) determina una forza elettrica q E H uguale ed opposta alla forza di Lorentz nei termini che E H = v B dalla quale si evidenzia che il campo di Hall è direttamente proporzionale sia al campo magnetico B che alla velocità di deriva v. Si definisce il coefficiente di Hall come = E H /(J x B) dove E H = v B. Ricordando che J x = I x / a s = q n v si ottiene = v B / (q n v B) = 1/ q n = - 1/ e n (1.1) quindi la misura di ci permette di conoscere la concentrazione n dei portatori liberi. La misura della conducibilità elettrica, associata alla misura di ci permette inoltre di conoscere la mobilità di deriva, definita come rapporto tra la velocità di deriva v ed il campo elettrico E x = (J x / E x ) = 1/ q n (q n v / v) = (1.2) Per effettuare la misura del coefficiente di Hall è necessario misurare V H, I x, B e lo spessore del campione s, in quanto = E H / (J x B) dove E H / a e J x = I x / a s e pertanto s / (I x B) (1.3) Misura su campioni metallici L ordine di grandezza di per i metalli più comuni è dell ordine di m 3 C -1 ed è chiaro che per avere valori di V H misurabili occorrerà utilizzare un campo magnetico sufficientemente intenso (un valore facilmente ottenibile è di 1 T), una corrente elevata (almeno 10 A) ed uno spessore del campione ridotto a qualche centesimo di millimetro.

2 Progetto IDIFO - Proposte didattiche sulla fisica moderna 195 Dalla relazione (1.3) si evince che, anche con spessori del campione di qualche micron, la tensione di Hall V H risulterà dell ordine di pochi microvolt e sarà quindi necessario l utilizzo di un amplificatore con guadagno almeno ed una altissima impedenza di ingresso. Per la misura del campo magnetico B viene utilizzata una sonda ad induzione collegata ad un integratore di carica. Per un campione di Rame di spessore 30 m, sottoposto ad un campo magnetico di 0,98 T, si sono ottenuti i seguenti risultati: Figura 2. tensione di Hall V H in funzione della corrente I per B = 0,98T. L interpolazione lineare dei dati ottenuti fornisce = - 5, m 3 / C In letteratura si trova. Lo scostamento da questo valore è dovuto principalmente alla incertezza data dagli errori sullo spessore del campione e sul valore di B. Dalla 1.1 si ricava che la concentrazione degli elettroni liberi n, col valore da noi ottenuto per è: n = 1/(e ) = 1 / (1, , ) = 10, m -3 Il confronto di questo risultato con il valore della previsione teorica (n 8, m -3 ) conferma che entro un margine di errore del 22 % la prova sperimentale conferma le previsioni del modello a gas di elettroni liberi. Le previsioni del modello a gas di elettroni liberi trovano conferma sperimentale per la tutti i metalli del gruppo I della tabella di Mendeleev, ma non, ad esempio, per quelli del gruppo II. Questi metalli hanno addirittura un valore di positivo come se i portatori liberi non fossero elettroni ma cariche positive. I risultati ottenuti per un campione di Zinco di spessore 30 m, sottoposto ad un campo magnetico di 0,99 T, sono evidenziati nella Figura 3. Per poter spiegare queste anomalie occorre introdurre nuovi concetti, come la teoria delle bande di energia per gli elettroni. Il segno positivo di per questi metalli si spiega in quanto per essi la banda di valenza risulta essere quasi piena. L agitazione termica porta alcuni elettroni ad occupare i livelli più alti di tale banda e quindi in essa rimangono presenti livelli energetici non occupati, ossia delle lacune che, sottoposte all azione del campo elettrico E si muovono, intuitivamente, nel verso del campo elettrico stesso come fossero cariche positive.

3 196 Capitolo 3. Esperimenti Figura 3. Tensione di Hall V H in funzione della corrente I per B = 0,99T. Figura 4. Tensione di Hall V H in funzione della corrente I per B = 0,427 T. Misura su campioni a semiconduttore Le misure verranno effettuate su campioni di Ge con drogaggio sia di tipo P che di tipo N. Il coefficiente di Hall dei semiconduttori è di molti ordini di grandezza inferiore a quello dei metalli, dato il numero nettamente inferiore dei portatori liberi. L esperimento richiede correnti di polarizzazione dei campioni dell ordine dei ma per ottenere tensioni di Hall già dell ordine dei mv. Anche per i semiconduttori i risultati sperimentali evidenziano il fatto che il segno della tensione di Hall non è sempre negativo e questo naturalmente mette in discussione il modello a gas di elettroni liberi. Vi è inoltre una osservazione da fare e riguarda la deviazione dalla linearità che si riscontra per i valori più elevati della corrente di polarizzazione. Ciò è dovuto al fatto che diminuisce al crescere della temperatura ed addirittura, nel semiconduttore di Ge drogato P, si riscontra l inversione

4 Progetto IDIFO - Proposte didattiche sulla fisica moderna 197 Figura 5. Valore medio, sulle misure precedentemente effettuate, della tensione di Hall V H in funzione della corrente I per B = 0,427 T. del segno della tensione di Hall qualora si riscaldi con un phon il campione mentre si trova tra le espansioni polari del magnete. Le prove su un campione di GeP sono state effettuate introducendo il campione nel campo magnetico prima in un senso e poi ruotato di 180 (ciò equivale ad invertire la direzione di B). In un secondo tempo si è fatta la media delle due letture (in modulo) e questo per annullare totalmente l effetto della d.d.p. dovuta al non perfetto allineamento dei contatti trasversali del campione su una linea equipotenziale. In Figura 4 sono riportati i risultati ottenuti nelle due serie di letture ed in Figura 5 la media delle misure effettuate. Figura 5. Tensione di Hall V H in funzione della corrente I per B = 0,46 T.

5 198 Capitolo 3. Esperimenti Dal fit del grafico otteniamo per il seguente valore: s / (I x B) = (V H / I x ) s /B = 3, m 3 / C Misurando anche la resistenza elettrica del campione, le sue dimensioni e calcolandone quindi la resistività si può anche calcolare la mobilità di Hall (per questo campione =15 cm): H = / = 0,201 m 2 V -1 s -1 La mobilità di Hall, per campioni di Ge fortemente drogati, deve risultare circa uguale alla mobilità di deriva (3900 cm 2 V -1 s -1 per gli elettroni e 1900 cm 2 V -1 s -1 per le lacune) La concentrazione dei portatori liberi (nel nostro caso lacune) risulta p = 2, m -3 I risultati ottenuti per un campione di GeN dello spessore di 1,65 mm sottoposto ad un campo magnetico di 0,46 T sono riportati in Figura 5. Dal fit del grafico otteniamo per il seguente valore: s / (I x B) = (V H / I x ) s /B = - 3, m 3 / C

RH σ = RH (Jx / Ex) = 1/ q n (q n v μ / v) = μ (1.2) RH = VH s / (Ix B) (1.3)

RH σ = RH (Jx / Ex) = 1/ q n (q n v μ / v) = μ (1.2) RH = VH s / (Ix B) (1.3) Università degli Studi di Udine Piano Nazionale Lauree Scientifiche Progetto IDIFO5 Scuola Nazionale di Fisica Moderna per Insegnanti SNFMI Università di Udine, 8-12 settembre 2014 Misura del Coefficiente

Dettagli

Misura del coefficiente di Hall per i metalli. Cognome Nome Data

Misura del coefficiente di Hall per i metalli. Cognome Nome Data - Piano Nazionale Lauree Scientifiche Progetto IDIFO5 - Scuola Nazionale di Fisica Moderna per Insegnanti SNFMI Università di Udine, 8-12 settembre 2014 Misura del coefficiente di Hall per i metalli Cognome

Dettagli

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia in un conduttore

bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia in un conduttore g(e) va a zero sia al bordo inferiore che a quello superiore della banda bande di energia in un conduttore La banda di energia più alta è parzialmente vuota! livello di Fermi Overlap di bande di energia

Dettagli

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi

Prof.ssa Silvia Martini. L.S. Francesco D Assisi Prof.ssa Silvia Martini L.S. Francesco D Assisi Modello atomico Bande di energia in un cristallo Le sostanze solide possono essere suddivise in tre categorie: isolanti, conduttori e semiconduttori. I livelli

Dettagli

Esame di stato 2014_2 2 M.Vincoli

Esame di stato 2014_2 2 M.Vincoli Esame di stato 0_ M.Vincoli . Per semplificare i calcoli, evitando altresì di introdurre immediatamente grandezze numeriche, è utile adottare una notazione semplificatrice, per cui poniamo:, 0 0,,0 0,60

Dettagli

Conformazione polimeri

Conformazione polimeri Conformazione polimeri Random coil ½ 0fθ= l n ½ φ imperturbato r 2 1/ 2 0 = l n 1/ 2 Volume segmenti del polimero ½ = α ½ 0 α dipende dal solvente e dalla temperatura 1/ 2 1/ 2 1 cosθ

Dettagli

Figura 3.1: Semiconduttori.

Figura 3.1: Semiconduttori. Capitolo 3 Semiconduttori Con il termine semiconduttori si indicano alcuni elementi delle colonne III, IV e V della tavola periodica, caratterizzati da una resistività elettrica ρ intermedia tra quella

Dettagli

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2

Elettronica II La giunzione p-n: calcolo del potenziale di giunzione p. 2 Elettronica II La giunzione pn: calcolo del potenziale di giunzione Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema email: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

ELETTRICITÀ CORRENTE CONTINUA LEZIONE N. 29

ELETTRICITÀ CORRENTE CONTINUA LEZIONE N. 29 LEZIONE N. 29 (LA CONDUZIONE ELETTRICA NEI METALLI) Nei metalli gli atomi sono talmente vicini che qualche elettrone esterno viene a trovarsi nel campo elettrico dell atomo più vicino. Per questo motivo

Dettagli

Conducibilità elettrica nei metalli, teoria classica di Drude

Conducibilità elettrica nei metalli, teoria classica di Drude Conducibilità elettrica nei metalli, teoria classica di Drude Gli elettroni in un metallo sono particelle classiche, libere di muoversi Sotto un campo elettrico E, gli elettroni sono accelerati da una

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Trasporto nei semiconduttori

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Trasporto nei semiconduttori Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Trasporto nei semiconduttori Trasporto di carica I portatori liberi nel materiale vengono accelerati dalla presenza di un campo elettrico E La presenza di cariche

Dettagli

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati

Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Semiconduttori intrinseci e drogati Corso di Elettronica Industriale (CdL in Ingegneria Meccatronica, sede di Mantova) Isolanti, conduttori e semiconduttori In un solido si può avere conduzione di carica elettrica (quindi passaggio di corrente)

Dettagli

Prove su un sistema di monitoraggio continuo del campo magnetico statico

Prove su un sistema di monitoraggio continuo del campo magnetico statico Direzione Cura e Riabilitazione Servizio Fisica Sanitaria Responsabile: Aldo Valentini presso Ospedale S. Chiara L.go Medaglie d Oro, 9-38100 Trento tel. 0461 903282 - fa 0461 903334 Prove su un sistema

Dettagli

(2) cubico a facce centrate (3) esagonale compatto

(2) cubico a facce centrate (3) esagonale compatto IL LEGAME METALLICO La maggior parte dei metalli cristallizza in strutture a massimo impacchettamento, ovvero in solidi in cui si può considerare che gli ioni metallici che occupano le posizioni reticolari,

Dettagli

Legame metallico. Metalli

Legame metallico. Metalli LEGAME METALLICO Un metallo può essere descritto come un reticolo di ioni positivi (nucleo più elettroni di core) immersi in una nube di elettroni di valenza mobili (delocalizzati) attorno ai cationi.

Dettagli

Testo di riferimento: Millman-Grabel MICROELECTRONICS McGraw Hill Cap. 1: 1,2,3,4 Cap. 2: 1,2,3,4,6,7,8,(9,10). Cap. 3: 1,2,4,5,6,8,9,10.

Testo di riferimento: Millman-Grabel MICROELECTRONICS McGraw Hill Cap. 1: 1,2,3,4 Cap. 2: 1,2,3,4,6,7,8,(9,10). Cap. 3: 1,2,4,5,6,8,9,10. Esperimentazioni di Fisica 3 AA 20122013 Semiconduttori Conduzione nei semiconduttori Semiconduttori intrinseci ed estrinseci (drogati) La giunzione pn Il diodo a semiconduttore Semplici circuiti con diodi

Dettagli

Moto degli elettroni T ~ 0 0 K E F. exp 1 kt 1.7 2/ 3

Moto degli elettroni T ~ 0 0 K E F. exp 1 kt 1.7 2/ 3 Moto degli elettroni Necessaria la meccanica quantistica Potenziale medio in cui si muovono gli elettroni + principio di esclusione di Pauli Energia di Fermi E F : energie elettroni tra E min ed E F (E

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Pag. / Sessione ordinaria 014 Seconda prova scritta Ministero dell Istruzione, dell Università e della icerca BST ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO COSI SPEIMENTALI Tema di: FISICA Secondo tema Nel circuito

Dettagli

Elettronica dello Stato Solido Lezione 13: Trasporto elettrico nei semiconduttori. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano

Elettronica dello Stato Solido Lezione 13: Trasporto elettrico nei semiconduttori. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano Elettronica dello Stato Solido Lezione 13: Trasporto elettrico nei semiconduttori Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano ielmini@elet.polimi.it D. Ielmini Elettronica dello Stato Solido 13 2 Outline

Dettagli

T08: Dispositivi elettronici (3.3.1)

T08: Dispositivi elettronici (3.3.1) T08: Dispositivi elettronici (3.3.1) Sommario Richiami sui semiconduttori conduttori, isolanti e semiconduttori bande di energia droganti nei semiconduttori corrente di deriva e diffusione Funzionamento

Dettagli

Dispositivi elettronici

Dispositivi elettronici Dispositivi elettronici Sommario Richiami sui semiconduttori conduttori, isolanti e semiconduttori bande di energia droganti nei semiconduttori corrente di deriva e diffusione Funzionamento della giunzione

Dettagli

dq dt Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dip. DiSAAT - Ing. Francesco Santoro Corso di Fisica

dq dt Università degli Studi di Bari Aldo Moro Dip. DiSAAT - Ing. Francesco Santoro Corso di Fisica Corrente elettrica Consideriamo il moto non accelerato e con velocità piccole rispetto a quella della luce nel vuoto di un insieme di particelle dotate di carica elettrica: possono ritenersi valide le

Dettagli

Secondo tema. Risoluzione del problema Il testo stabilisce che il resistore con resistenza R 3 dissipa una potenza P 3 = 40,0 W. Dalla relazione (18)

Secondo tema. Risoluzione del problema Il testo stabilisce che il resistore con resistenza R 3 dissipa una potenza P 3 = 40,0 W. Dalla relazione (18) Secondo tema Nel circuito riportato in figura V = 3,60 10 2 V, R 1 = 1,20 10 2 Ω, R 2 = 2,40 10 2 Ω, R 3 = 3,60 10 2 Ω, R 4 è un resistore variabile di resistenza massima pari a 1,80 10 2 Ω. Considerando

Dettagli

Semiconduttori. Bande di energia. Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare

Semiconduttori. Bande di energia. Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare Semiconduttori Bande di energia Un cristallo è formato da atomi disposti in modo da costituire una struttura periodica regolare Quando gli atomi formano un cristallo, il moto degli elettroni dello strato

Dettagli

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa

Sommario. Come funziona il Diodo? Giunzione PN a circuito aperto Giunzione PN: polarizzazione diretta Giunzione PN: polarizzazione inversa l Diodo Sommario Cos è il Diodo? Concetti di base sulla fisica dei Semiconduttori Silicio ntrinseco Corrente di Deriva e Corrente di Diffusione Silicio Drogato P o N Giunzione PN Come funziona il Diodo?

Dettagli

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il sistema MOS

Dispositivi e Tecnologie Elettroniche. Il sistema MOS Dispositivi e Tecnologie Elettroniche Il sistema MOS l ossido è SiO 2 l ossido è molto sottile ( 40 Å) il metallo è sostituito con silicio policristallino drograto n + (poly) Dispositivi e Tecnologie Elettroniche

Dettagli

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2

Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) p. 2 Elettronica II Grandezze elettriche microscopiche (parte 1) Valentino Liberali Dipartimento di Tecnologie dell Informazione Università di Milano, 26013 Crema e-mail: liberali@dti.unimi.it http://www.dti.unimi.it/

Dettagli

Materiale Energy Gap

Materiale Energy Gap Semiconduttori Materiale diamante silicio germanio Energy Gap 5,3 ev 1,1 ev 0,7 ev 21 Semiconduttori Quando un elettrone, portatore di carica negativa, è promosso da banda di valenza a banda di conduzione,

Dettagli

Effetto Hall. Nastro conduttore omogeneo di dimensione infinita lungo x in cui scorre corrente I. In assenza di campi magnetici: 1) V A = V B

Effetto Hall. Nastro conduttore omogeneo di dimensione infinita lungo x in cui scorre corrente I. In assenza di campi magnetici: 1) V A = V B Effetto Hall Nastro conduttore omogeneo di dimensione infinita lungo x in cui scorre corrente I. In assenza di campi magnetici: 1) V A = V B, 2) I = j tw = qnv tw Se a t = 0 si applica un campo di induzione

Dettagli

Cariche e Campi Elettrici

Cariche e Campi Elettrici PROGRAMMA FINALE di FISICA A.S. 2016/2017 5 Liceo Classico LIBRO DI TESTO Parodi, Ostili, Onori Il Linguaggio della Fisica 3 - Linx MODULO N. 1 Cariche e Campi Elettrici U.D. 1 Carica Elettrica e Legge

Dettagli

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009

S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 S.I.C.S.I. Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione all Insegnamento VIII ciclo - a.a. 2008/2009 Conduzione elettrica nei metalli (conduttori e semiconduttori) Corso di Laboratorio di Didattica

Dettagli

Il semiconduttore è irradiato con fotoni a λ=620 nm, che vengono assorbiti in un processo a due particelle (elettroni e fotoni).

Il semiconduttore è irradiato con fotoni a λ=620 nm, che vengono assorbiti in un processo a due particelle (elettroni e fotoni). Fotogenerazione -1 Si consideri un semiconduttore con banda di valenza (BV) e banda di conduzione (BC) date da E v =-A k 2 E c =E g +B k 2 Con A =10-19 ev m 2, B=5, Eg=1 ev. Il semiconduttore è irradiato

Dettagli

4πε. h m. Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno:

4πε. h m. Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno: Eq. di Schrödinger per un atomo di idrogeno: h m e 1 ψ 4πε r 0 ( r) = Eψ ( r) Questa equazione è esattamente risolubile ed il risultato sono degli orbitali di energia definita E n = m e 1 α 1 1 e mc n

Dettagli

Contatto Metallo-Semiconduttore

Contatto Metallo-Semiconduttore Contatto Metallo-Semiconduttore Definizioni: qφbn= altezza di barriera (su semiconduttore n) Vbi = potenziale di built-in Φm= funzione lavoro nel metallo χ = affinità elettronica nel semiconduttore qvn

Dettagli

La conducibilità elettrica del semiconduttore

La conducibilità elettrica del semiconduttore Viene presentata una classificazione dei materiali allo stato solido in riferimento alla conducibilità elettrica, che ne misura la attitudine a condurre corrente elettrica. Sulla base di questa classificazione

Dettagli

Cenni sulla teoria dell orbitale molecolare

Cenni sulla teoria dell orbitale molecolare Cenni sulla teoria dell orbitale molecolare Legame chimico: teoria dell orbitale molecolare (MO) La formazione della molecola genera ORBITALI MOLECOLARI che derivano dalla combinazione degli ORBITALI ATOMICI.

Dettagli

Temperatura ed Energia Cinetica (1)

Temperatura ed Energia Cinetica (1) Temperatura ed Energia Cinetica (1) La temperatura di un corpo è legata alla energia cinetica media dei suoi componenti. Per un gas perfetto si ha: Ek = ½ me vm2 ; Ek = 3/2 kt ; k = costante di Boltzmann

Dettagli

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT)

il diodo a giunzione transistori ad effetto di campo (FETs) il transistore bipolare (BJT) Contenuti del corso Parte I: Introduzione e concetti fondamentali richiami di teoria dei circuiti la simulazione circuitale con SPICE elementi di Elettronica dello stato solido Parte II: Dispositivi Elettronici

Dettagli

CENNI SULLA TEORIA DEGLI ORBITALI MOLECOLARI

CENNI SULLA TEORIA DEGLI ORBITALI MOLECOLARI CENNI SULLA TEORIA DEGLI ORBITALI MOLECOLARI Gli orbitali molecolari si ottengono dalla combinazione lineare degli orbitali atomici. Il numero di orbitali molecolari è pari al numero degli orbitali atomici

Dettagli

Scritto Appello III, Materia Condensata. AA 2017/2018

Scritto Appello III, Materia Condensata. AA 2017/2018 Scritto Appello III, Materia Condensata. AA 2017/2018 21/06/2018 1 Esercizio 1 Sia un A un solido monoatomico che cristallizza in una struttura cubica a facce centrate con lato del cubo a e velocità del

Dettagli

Contatto Metallo-Semiconduttore

Contatto Metallo-Semiconduttore Contatto Metallo-Semiconduttore Definizioni: qφbn= altezza di barriera (su semiconduttore n) Vbi = potenziale di built-in Φm= funzione lavoro nel metallo χ = affinità elettronica nel semiconduttore qvn

Dettagli

Esercitazione su elettricità

Esercitazione su elettricità Esercitazione su elettricità Due sferette metalliche A e B poste nel vuoto a una distanza di 10 m hanno la stessa carica positiva. Il modulo della forza elettrica che A applica a B è 10 3 N. Calcola la

Dettagli

Ricavo della formula

Ricavo della formula Dispositivi e Circuiti Elettronici Ricavo della formula E F i E F = k B T ln N A n i Si consideri la relazione di Shockey: ( ) EFi E F p = n i exp k B T Si osservi anche che per x = il semiconduttore è

Dettagli

Laboratorio di Fisica I. Elementi di Teoria. 11/12/12 1 G.Montagnoli -

Laboratorio di Fisica I. Elementi di Teoria. 11/12/12 1 G.Montagnoli - Laboratorio di Fisica I Elementi di Teoria 11/12/12 1 G.Montagnoli - montagnoli@pd.infn.it La carica elettrica La carica elettrica è una grandezza fisica scalare dotata di segno. Nel sistema SI l'unità

Dettagli

La fisica dei semiconduttori

La fisica dei semiconduttori La fisica dei semiconduttori Ricerca ed organizzazione appunti: Prof. ing. Angelo Bisceglia Proprietà dei semiconduttori Proprietà dei semiconduttori - Conducibilità Proprietà dei semiconduttori - Elettroni

Dettagli

I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI. Fondamenti di Elettronica

I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI. Fondamenti di Elettronica I PORTATORI e la CORRENTE nei DISPOSITIVI SEMICONDUTTORI 1 Come si può variare la concentrazione di n e/o di p? NON aggiungendo elettroni dall esterno perché il cristallo si caricherebbe ed assumerebbe

Dettagli

La temperatura. La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso

La temperatura. La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso 1 La temperatura La materia può trovarsi in tre stati diversi di aggregazione diversi: solido, liquido e gassoso Qualunque sia lo stato di aggregazione, le particelle (molecole o atomi) di cui è fatta

Dettagli

POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a II a prova in itinere, 25 giugno 2013

POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a II a prova in itinere, 25 giugno 2013 POLITECNICO DI MILANO Scuola di Ingegneria Industriale Fondamenti di Fisica Sperimentale, a.a. 2012-13 II a prova in itinere, 25 giugno 2013 Giustificare le risposte e scrivere in modo chiaro e leggibile.

Dettagli

Scritto Appello IV, Materia Condensata. AA 2017/2018

Scritto Appello IV, Materia Condensata. AA 2017/2018 Scritto Appello IV, Materia Condensata AA 017/018 17/07/018 1 Esercizio 1 Un metallo monovalente cristallizza nella struttura cubica a corpo centrato La densità degli elettroni del metallo è n el = 65

Dettagli

4πε. Esercizio 1. per r > R A. E = 0 per r R A, E =

4πε. Esercizio 1. per r > R A. E = 0 per r R A, E = Esercizio 1 a) Il campo elettrostatico E all interno e all esterno della sfera di raggio R A deve essere, per simmetria, radiale ed assumere lo stesso valore in ogni punto di una generica sfera concentrica

Dettagli

Elettromagnetismo e circuiti

Elettromagnetismo e circuiti Elettromagnetismo e circuiti Corso tenuto da: Alessandro D Uffizi Massimiliano Bazzi Andrea Gennusa Emanuele Appolloni Francesco Rigoli Leonardo Marrone Lorenzo Di Bella Matteo Stirpe Stefano Mantini Verdiana

Dettagli

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A,

1. Tre fili conduttori rettilinei, paralleli e giacenti sullo stesso piano, A, B e C, sono percorsi da correnti di intensità ia = 2 A, ebbraio 1. L intensità di corrente elettrica che attraversa un circuito in cui è presente una resistenza R è di 4 A. Se nel circuito si inserisce una ulteriore resistenza di 2 Ω la corrente diventa di

Dettagli

Figura 2.1: Semiconduttori.

Figura 2.1: Semiconduttori. Capitolo 2 Semiconduttori 2.1 Semiconduttori Con il termine semiconduttori si indicano alcuni elementi delle colonne III, IV e V della tavola periodica, caratterizzati da una resistività elettrica ρ intermedia

Dettagli

La fisica al Mazzotti

La fisica al Mazzotti La fisica al Mazzotti Elettrodinamica: Le leggi di Ohm 26 1 Corrente elettrica: Si definisce intensità di corrente elettrica (I) la quantità di carica Q che passa attraverso una sezione del conduttore

Dettagli

Conduttori, Isolanti e Semiconduttori

Conduttori, Isolanti e Semiconduttori Conduttori, Isolanti e Semiconduttori I materiali si possono classificare in base al loro comportamento elettrico in: CONDUTTORI: presenza di cariche elettriche mobili che possono spostarsi sotto l azione

Dettagli

Condensatore. Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore

Condensatore. Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore Condensatore Un coppia di conduttori carichi a due potenziali diversi con cariche opposte costituisce un condensatore +Q Q V o semplicemente V Un condensatore è caratterizzato da una capacità C che dipende

Dettagli

Conduttori Semiconduttori Isolanti cm 3. Diamante = = 0.14

Conduttori Semiconduttori Isolanti cm 3. Diamante = = 0.14 30 48 IIB Zn IIIA IVA VA VIA 5 6 7 8 B C N O Boro Carbonio Azoto Ossigeno 13 14 15 16 Alluminio Silicio Fosforo Zolfo 31 32 33 34 Zinco Gallio Germanio Arsenico Selenio Cd Al Si P S Ga Ge As Se 49 50 51

Dettagli

Esercitazioni - Elementi di Fisica: u.d. 2

Esercitazioni - Elementi di Fisica: u.d. 2 Esercitazioni - Elementi di Fisica: u.d. 2 Altri esercizi (svolti in aula) A.A. 2019 ESERCIZIO A Tre cariche fisse, disposte come in figura, si trovano alla stessa distanza d = 5 cm dall origine di un

Dettagli

FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso:

FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso: FISICA GENERALE II CdL in Scienza dei Materiali a.a. 2018/2019 Prof. Roberto Francini Programma del corso: - Proprietà generali delle cariche elettriche - Cariche puntiformi e distribuzioni continue di

Dettagli

Corrente elettrica. In questo tratto di conduttore in cui si è stabilita una certa corrente, passa una carica dq nel tempo dt.

Corrente elettrica. In questo tratto di conduttore in cui si è stabilita una certa corrente, passa una carica dq nel tempo dt. Corrente elettrica La corrente elettrica è data da un flusso netto di cariche in moto. Gli elettroni di conduzione, all interno di un filo isolato di rame, si muovono in modo casuale a una velocità di

Dettagli

Formazione delle bande di energia. Fisica Dispositivi Elettronici CdL Informatica A.A. 2003/4

Formazione delle bande di energia. Fisica Dispositivi Elettronici CdL Informatica A.A. 2003/4 Formazione delle bande di energia Calcolo formale: Equazione di Schröedinger L equazione di Schröedinger è una relazione matematica che descrive il comportamento ondulatorio di una particella (elettrone)

Dettagli

Campi Elettrici e Magnetici. ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche

Campi Elettrici e Magnetici. ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche Campi Elettrici e Magnetici ELETTROSTATICA Cariche Elettriche e Forze Elettriche Esperienza ==> Forza tra cariche SI INTRODUCE UNA NUOVA GRANDEZZA FONDAMENTALE: LA CARICA ELETTRICA UNITÀ DI MISURA NEL

Dettagli

Proprietà elettriche della materia

Proprietà elettriche della materia Proprietà elettriche della materia Conduttori Materiali in cui le cariche elettriche scorrono con facilità. In un metallo gli elettroni più esterni di ciascun atomo formano una specie di gas all interno

Dettagli

La differenza di potenziale che dà origine ad un fulmine può raggiungere 10 9 V e la carica coinvolta può arrivare fino a 40 C.

La differenza di potenziale che dà origine ad un fulmine può raggiungere 10 9 V e la carica coinvolta può arrivare fino a 40 C. La differenza di potenziale che dà origine ad un fulmine può raggiungere 0 9 V e la carica coinvolta può arrivare fino a 40. Quanta energia è liberata nella scarica? V U q 0 9 E n U qv 40x0 J un area pari

Dettagli

Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di diodi a semiconduttore. Fondamenti teorici

Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di diodi a semiconduttore. Fondamenti teorici Esperimenti con i semiconduttori: caratteristica corrente-tensione di diodi a semiconduttore Fondamenti teorici I diodi a semiconduttore sono tra i più semplici componenti dei circuiti elettronici. Sono

Dettagli

Giunzione pn. Giunzione pn

Giunzione pn. Giunzione pn Giunzione pn Giunzione pn Una giunzione pn viene realizzata creando all interno di un cristallo semiconduttore una regione drogata di tipo p e una di tipo n Alle estremità delle regioni p ed n vengono

Dettagli

Esame di Stato 2006 tema n. 2 1 M.Vincoli

Esame di Stato 2006 tema n. 2 1 M.Vincoli Esame di Stato 6 tema n. 1 M.Vincoli 1. L effetto Joule consiste nella dissipazione termica di energia a seguito del passaggio di corrente in un elemento resistivo. Supponiamo di avere un circuito costituito

Dettagli

Proprietà dei semiconduttori (1)

Proprietà dei semiconduttori (1) Giunzione p-n Proprietà dei semiconduttori (1) I II II IV V VI VII VIII 1 H He 2 Li Be B C N O F Ne 3 Na Mg l Si P S Cl r 4 K Ca Sc Ti V Cr Mn Fe Co Ni Cu Zn Ga Ge s Se Br Kr 5 Rb Sr Y Zr Nb Mo Tc Ru Rh

Dettagli

Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano

Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in. Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano Elettronica dello Stato Solido Lezione 9: Moto di un elettrone in un cristallo Daniele Ielmini DEI Politecnico di Milano ielmini@elet.polimi.it Outline Modello di moto semiclassico Massa efficace Approssimazione

Dettagli

Scritto Appello II, Materia Condensata. AA 2017/2018

Scritto Appello II, Materia Condensata. AA 2017/2018 Scritto Appello II, Materia Condensata. AA 017/018 19/0/018 Coloro che hanno superato il primo esonero dovranno svolgere gli esercizi 3 e 4 in un tempo massimo di due ore (il punteggio sarà riportato in

Dettagli

Lezione 16. Elettrodinamica

Lezione 16. Elettrodinamica Lezione 16 Elettrodinamica Introduzione Nei conduttori solidi qualche elettrone per atomo può diventare libero di muoversi passando da un atomo all'altro. Applicando la teoria cinetica dei gas si trova

Dettagli

DIFFUSIONE ALLO STATO SOLIDO

DIFFUSIONE ALLO STATO SOLIDO DIFFUSIONE ALLO STATO SOLIDO I a legge di Fick: relazione più semplice tra causa ed effetto. L effetto è proporzionale alla causa che lo ha generato; matematicamente: C A J = D z La costante di proporzionalità

Dettagli

Drogaggio dei semiconduttori

Drogaggio dei semiconduttori Drogaggio dei semiconduttori Tutti i cristalli presentano un certo numero di difetti, che possono essere puntuali (localizzati) o estesi. In figura, i principali difetti puntuali. Il drogaggio è l introduzione

Dettagli

Dielettrici V = V 0. E = V h = V 0 kh = E 0

Dielettrici V = V 0. E = V h = V 0 kh = E 0 Dielettrici Dielettrico: materiale non conduttore (gomma, vetro, carta paraffinata) Al contrario dei conduttori anche in presenza di un campo elettrico esterno in essi non si genera un movimento di cariche.

Dettagli

Zona di Breakdown EFFETTO TUNNEL BREAKDOWN A VALANGA

Zona di Breakdown EFFETTO TUNNEL BREAKDOWN A VALANGA Zona di Breakdown Si definisce BREAKDOWN o rottura, il fenomeno per cui in inversa, quando si raggiunge un certo valore di tensione, detto per l appunto Tensione di Breakdown (e indicato con il simbolo

Dettagli

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può

Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può Molti ceramici sono sempre più utilizzati nel settore dell elettrotecnica e dell elettronica. La conducibilità di tipo elettronica o ionica può essere molto variabile a seconda della composizione: si passa

Dettagli

Q=costante (indipendente dal dielettrico)

Q=costante (indipendente dal dielettrico) Se in un condensatore viene posto un materiale dielettrico con costante 5 volte maggiore rispetto quella dell aria: Quali grandezze cambiano tra Q, C e V? Q=costante (indipendente dal dielettrico) C =

Dettagli

ELETTRICITA. numero PROTONI = numero ELETTRONI

ELETTRICITA. numero PROTONI = numero ELETTRONI STRUTTURA DELL ELETTRICITA MOLECOLA La materia è formata da molecole. Le molecole sono formate da atomi. In natura esistono 92 tipi di atomi. Molecola di acqua Ogni atomo è formato da un nucleo costituito

Dettagli

Misure di campi magnetici: bobine di Helmholtz e solenoidi

Misure di campi magnetici: bobine di Helmholtz e solenoidi Misure di campi magnetici: bobine di Helmholtz e solenoidi - S.S., 12 Settembre 2007 - Per il calcolo del campo magnetico prodotto da una corrente che fluisce in un circuito di forma nota è utile servirsi

Dettagli

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI

SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SISTEMA DI ACQUISIZIONE DATI SENSORE O TRASDUTTORE LINEARIZZAZIONE CONDIZIONAMENTO CONVERTITORE A/D MICROPROCESSORE SENSORE LINEARIZZAZIONE Elemento che rileva la grandezza da controllare. Operazione necessaria

Dettagli

Simulazione di Terza Prova. Classe 5DS. Disciplina: Fisica. Data: 10/12/10 Studente: Quesito N 1. Punti 4. Come si definisce l energia potenziale elettrica? Si ricavi l espressione dell energia potenziale

Dettagli

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia Introduzione alla fisica del plasma Lezione 15 1 Disuniformità con gradiente in direzione del campo ( ) Una

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3. Circuiti in corrente continua Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA DC3 Circuiti in corrente continua Scopo dell'esperienza 1. Determinazione della caratteristica I/V di un conduttore non ohmico:

Dettagli

La corrente elettrica

La corrente elettrica 1 La corrente elettrica All interno di ogni conduttore metallico vi sono degli elettroni che sono debolmente legati ai nuclei. Questi elettroni sono liberi di muoversi all interno del metallo e sono detti

Dettagli

l evoluzione dell elettronica

l evoluzione dell elettronica 1904 tubo a vuoto 1968 circuito integrato l evoluzione dell elettronica 1980 integrati VLSI 1947 transistor oggi integrati ULSI 1971 microprocessore diodi transistor tecnologie costruttive grafici, tabelle,

Dettagli

LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA

LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA LE ORIGINI DELLA TEORIA QUANTISTICA LEZIONE N.5a SEMICONDUTTORI - DIODO L. Palumbo - Fisica Moderna - 2017-18 1 TEORIA DELLE BANDE NEI CRISTALLI In un cristallo gli atomi sono disposti regolarmente occupando

Dettagli

Lunedì 4 settembre 2017

Lunedì 4 settembre 2017 Scuola Nazionale per Insegnanti sulla Fisica Moderna SNI-FM2017 Campus Universitario RIZZI - Via delle Scienze 206-33100 Udine 4 9 settembre 2017 Programma Dettagliato Lunedì 4 settembre 2017 Ore 15.00-16.00

Dettagli

Il Legame Ionico. Quando la differenza di elettronegatività fra atomi A e B è molto grande le coppie AB possono essere considerate A + B -

Il Legame Ionico. Quando la differenza di elettronegatività fra atomi A e B è molto grande le coppie AB possono essere considerate A + B - Il Legame Ionico Quando la differenza di elettronegatività fra atomi A e B è molto grande le coppie AB possono essere considerate A + B - A + B - Le coppie di ioni si attraggono elettrostaticamente Il

Dettagli

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II

Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II Corso di Laurea in Scienza dei Materiali Laboratorio di Fisica II ESPERIENZA HALL Scopo dell'esperienza: 1. Utilizzo di una sonda di Hall per la misura del modulo e del verso del vettore B ; 2. osservazione

Dettagli

Esperimento di Ottica

Esperimento di Ottica Esperimento di Ottica studio dei fenomeni di interferenza e diffrazione Capitolo 24 del Giancoli (Fisica con Fisica Moderna) Onde cresta valle x = lunghezza d onda A = ampiezza Onde elettromagnetiche la

Dettagli

esperienze in laboratorio

esperienze in laboratorio 0 - osservativo 1 misura della distanza focale di una lente convergente 2a verifica della legge di Malus 2b misura del potere rotatorio 3 moto di elettroni in un campo magnetico 4 interazione fra una corrente

Dettagli

σ int =. σ est = Invece, se il guscio è collegato a massa, la superficie esterna si scarica e la densità di carica σ est è nulla. E =.

σ int =. σ est = Invece, se il guscio è collegato a massa, la superficie esterna si scarica e la densità di carica σ est è nulla. E =. Esercizio 1 a) Poiché la carica è interamente contenuta all interno di una cavità circondata da materiale conduttore, si ha il fenomeno dell induzione totale. Quindi sulla superficie interna della sfera

Dettagli

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico

La misura della radioattivita γ lezione 3. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico La misura della radioattivita γ lezione 3 Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico 2008-2009 Strumentazione e tecniche per la misura della radioattivita

Dettagli

ELETTROSTATICA. Elettrostatica Pagina il dipolo elettrico; 31. campo elettrico uniforme

ELETTROSTATICA. Elettrostatica Pagina il dipolo elettrico; 31. campo elettrico uniforme ELETTROSTATICA 1. La carica elettrica. Carica elettrica positiva e negativa 3. Protoni, elettroni, neutroni e carica elettrica; 4. Struttura interna dei protoni e dei neutroni (quarks) e carica elettrica

Dettagli

La caratteristica del diodo

La caratteristica del diodo Versione 1 del 2 novembre 2006 La caratteristica del diodo Lo studio di un dispositivo elettronico deve portare alla comprensione del suo comportamento. Nei casi di dispositivi più semplici come la resistenza

Dettagli

Soluzioni. Perché un oggetto neutro diventi carico positivamente occorre:.

Soluzioni. Perché un oggetto neutro diventi carico positivamente occorre:. 01 02 Soluzioni Perché un oggetto neutro diventi carico positivamente occorre:. Una carica puntiforme isolata produce un campo elettrico di intensità E in un punto a 2 m di distanza. Un punto in cui il

Dettagli

Le basi della tecnologia moderna: la FISICA dei SEMICONDUTTORI

Le basi della tecnologia moderna: la FISICA dei SEMICONDUTTORI Le basi della tecnologia moderna: la FISICA dei SEMICONDUTTORI Federico Grasselli Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Principi quantistici della materia La fisica classica

Dettagli

Il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali, la cui funzione ideale è quella di permettere il flusso di corrente elettrica in una direzione e di bloccarla nell'altra, la qual

Dettagli