LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CRITICO
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1 LA GESTIONE INFERMIERISTICA DEL PAZIENTE CRITICO IN PRONTO SOCCORSO Federica Sturaro SSD Pronto Soccorso Cittiglio GAVIRATE, 25 OTTOBRE 2014
2 Persona in cui: è assente almeno una delle tre funzioni vitali: - COSCIENZA - RESPIRO - CIRCOLO sono compromessi i parametri vitali cardiocircolatori e/o respiratori e/o metabolici PA/FC/FR/TC/HGT/SaO2 N.B. Score GCS-RTS
3 IL PAZIENTE INSTABILE E SEMPRE CRITICO MA NON TUTTI I PAZIENTI CRITICI SONO INSTABILI
4 Maggior efficacia dei trattamenti messi in atto per risolvere problemi di salute complessi
5 IN PRONTO SOCCORSO L IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE CRITICO AVVIENE ATTRAVERSO L ESECUZIONE DI UN CORRETTO Definizione delle priorità di trattamento dei pazienti sulla base della loro gravita clinica, del rischio evolutivo e delle risorse disponibili. GFT (Gruppo Formazione Triage)
6 E una valutazione di segni, sintomi e fattori di rischio del paziente che inducono a pensare ad un evolutività della situazione clinica
7 identifica l infermiere quale figura sanitaria preposta allo svolgimento delle funzioni di triage definisce i codici di priorità da utilizzare
8 NE DERIVA CHE L INFERMIERE HA UN RUOLO DI PRIMARIA IMPORTANZA NELL IDENTIFICAZIONE DEL PAZIENTE CRITICO
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10 SECONDO LA NORMATIVA NAZIONALE VIGENTE I CODICI ASSEGNATI A SITUAZIONI DI CRITICITA SONO: CODICE GIALLO
11 Compromissione delle funzioni vitali Assenza di uno o più funzioni vitali : Coscienza-Respiro-Circolo Alterazione di uno o più parametri vitali: PAS< 90 mm/hg o > 220 mm/hg PAD>130 mm/hg FC < 40 battiti/min o > 160 battiti/min e/o alterazioni ritmo FR < 10 atti/min o > 30 atti /min TC > 39 da almeno tre-cinque gg HGT < 40 mg/dl Sa O2< 86% GCS < 13 RTS < 11 Accesso diretto alle aree di trattamento
12 Viene assegnato ad un paziente mediamente critico Le funzioni vitali non sono gravemente compromesse ma sono suscettibili di peggioramento
13 L INFERMIERE DI TRIAGE PRENDE IN CARICO IL PAZIENTE CHE RAGGIUNGE IL PRONTO SOCCORSO Per accesso diretto Accompagnato da mezzi di soccorso di base Accompagnato da mezzi di soccorso avanzati (MSI - MSA)
14 FANNO PARTE DELLA VALUTAZIONE INFERMIERISTICA IN TRIAGE: L osservazione alla porta L intervista diretta a paziente e accompagnatori La raccolta di informazioni dagli operatori dei mezzi di soccorso La valutazione tramite la sequenza BLS/ALS La rilevazione dei parametri vitali del paziente
15 VALUTAZIONE SULLA PORTA Il triage inizia osservando il paziente all ingresso del P.S. COLPO D OCCHIO OSSERVAZIONE RAPIDA PER IDENTIFICARE I PAZIENTI LE CUI CONDIZIONI RICHIEDONO ASSISTENZA IMMEDIATA
16 INTERVISTA DIRETTA AL PAZIENTE Domande sintetiche e mirate (prediligere domande chiuse) al fine di circoscrivere il più possibile la natura del problema.
17 RACCOLTA DI INFORMAZIONI DA ACCOMPAGNATORI E OPERATORI DEI MEZZI DI SOCCORSO
18 PROCEDURE BLS/ALS Metodi per la valutazione che prevedono un approccio sequenziale atto ad esplorare diverse funzioni corporee in ordine di importanza in relazione alla possibilità di evoluzione. Controllo, riconosco, tratto Passo al punto successivo solo quando ho risolto il problema rilevato.
19 L APPROCCIO È IL MEDESIMO PER TUTTI I PAZIENTI CRITICI: AIRWAYS BREATHING CIRCULATION DISABILITY EXPOSURE
20 L INFERMIERE IN SALA EMERGENZA o Esegue manovre BLS /ALS o Si occupa del monitoraggio del paziente o Collabora con il medico nel posizionamento di presidi e nella somministrazione della terapia
21 ALGORITMO ALS
22 MONITORAGGIO DEL PAZIENTE CRITICO visione globale dello stato del paziente identificazione precoce insorgenza di eventi patologici informazioni per la miglior scelta assistenziale e terapeutica verifica corretta applicazione
23 MONITORAGGIO ECG ECG Visualizzazione continua dell attività elettrica cardiaca (ritmo e frequenza) L infermiere ha il compito di: Posizionare correttamente gli elettrodi Controllare l attendibilità dei dati rilevati Avvisare il medico ed effettuare ECG 12 derivazioni in caso di anomalie della traccia
24 MONITORAGGIO DELLA PRESSIONE ARTERIOSA Metodica non invasiva (con bracciale pneumatico) Metodica invasiva (incannulamento di arteria e connessione a trasduttore collegato al monitor) L infermiere ha il compito di: o Posizionare correttamente il bracciale pneumatico o Impostare a monitor intervalli temporali adeguati per misurazioni seriate o Rilevare la P.A. in caso di modificazioni della clinica del paziente
25 MONITORAGGIO RESPIRATORIO Ossimetria: rileva la percentuale di emoglobina legata all ossigeno nel sangue arterioso periferico (metodica non invasiva) Capnografia : rileva la quantità di CO2 nei gas espirati PaO2/PaCO2: viene effettuata tramite esecuzione di emogasanalisi su sangue arterioso
26 MONITORAGGIO NEUROLOGICO Diametro pupillare Deficit neurologici focali Glasgow Coma Scale (NIHSS) Strumenti puntuali per valutare evolutività neurologica
27 GLASGOW COMA SCALE VALUTAZIONE APERTURA DEGLI OCCHI: Apre gli occhi spontaneamente Apre gli occhi con stimolo verbale Apre gli occhi con stimolo doloroso Il paziente non apre gli occhi RISPOSTA VERBALE Risposta orientata e appropriata Confusione, frasi sconnesse Parla e pronuncia parole, ma incoerenti Suoni incomprensibili Nessuna risposta verbale, nessun suono PUNTEGGIO RISPOSTA MOTORIA E in grado di obbedire ai comandi Localizzazione del dolore Retrazione al dolore Flessione al dolore Estensione al dolore Nessun movimento
28 Indispensabili ACCESSI VENOSI Inizialmente 2 accessi venosi periferici di grosso calibro. Appena possibile utile accesso venoso centrale L INFERMIERE HA IL COMPITO DI: Posizionare accessi periferici Assistere il medico durante il posizionamento di accessi centrali Valutare il corretto funzionamento degli accessi venosi
29 SOMMINISTRAZIONE DELLA TERAPIA IL MINISTERO DELLA SALUTE TUTELA IL PAZIENTE RISPETTO AI RISCHI DI ERRORI NELLA SOMMINISTRAZIONE DI TERAPIE Raccomandazione n 7, Marzo 2008 (Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica) IL MEDICO DEVE PRESCRIVERE LA TERAPIA INDICANDO IN MODO COMPLETO TUTTI I RIFERIMENTI DEL PAZIENTE E DEL FARMACO SULLA DOCUMENTAZIONE IN USO
30 IN URGENZA: DATA LA CIRCOSTANZA PARTICOLARE E POSSIBILE ACCETTARE PRESCRIZIONI VERBALI VERIFICARE IMMEDIATAMENTE LA PRESCRI- ZIONE VERBALE PRIMA DI PROCEDERE AL- L ESECUZIONE (PER ESEMPIO RIPETENDO LA PRESCRIZIONE E CHIEDENDONE CONFERMA). RIPORTARE APPENA POSSIBILE SULLA DO- CUMENTAZIONE IN USO LA PRESCRIZIONE MEDICA E LA SIGLA DI AVVENUTA ESECUZIONE DA PARTE DELL INFERMIERE.
31 TRASFERIMENTO DEL PAZIENTE CRITICO IN REPARTO
32 L infermiere ha il compito di: Accompagnare il paziente critico al reparto di degenza Passare ai colleghi informazioni: - Condizioni all arrivo in p.s. - Manovre praticate - Esami clinici eseguiti - Terapie somministrate - Condizioni al momento del trasferimento
33 QUANTI OPERATORI PER L ASSISTENZA AL PAZIENTE CRITICO? Raccomandazioni ALS: almeno tre operatori per un iniziale trattamento uno di essi è il team-leader un quarto operatore dovrebbe essere sempre a disposizione
34 Ognuno deve conoscere il suo compito!
35 COSA NON FARE
36 COSA FARE
37 MULTIDISCIPLINARIETA STRATEGIA IRRINUNCIABILE PER LA GESTIONE DI PROBLEMI DI SALUTE COMPLESSI. LAVORARE INSIEME AUMENTA LA SICUREZZA DEL PAZIENTE E RIDUCE GLI ERRORI UNIFORMITA e OMOGENEITA DELLA FORMAZIONE UTILIZZO DI PROTOCOLLI E LINEE GUIDA
38 BIBLIOGRAFIA L. Belletrutti- C. Deiana ---TRIAGE Decision Making ---C.G.Edizioni Medico Scientifiche Linee guida sul Sistema di Emergenza sanitaria. Atto di intesa Stato Regioni, GU 17 maggio 1996, punto 3 funzione di triage. S. Orelli TRIAGE VALUTAZIONE SULLA PORTA disponibile su IL MALATO CRITICO disponibile su sanfilipponeri.roma.it/file_allegati/malato_critico.pdf European Resuscitation Council - ADVANCED LIFE SUPPORTS - Edizione Italiana Linee guida ERC 2010 IRC EDIZIONI F. DELLA CORTE, F. OLIVERI, F. ENRICHENS (2002), Manuale di medicina d emergenza, McGraw Hill, Milano OWEN (1998), Il monitoraggio in area critica, McGraw Hill, Milano IL MONITORAGIO DEL PAZIENTE CRITICO disponibile su Ministero della salute ---Dipartimento della qualità-direzione generale della programmazione sanitaria, dei livelli di assistenza e dei principi etici di sistema-ufficio III ---Raccomandazione per la prevenzione della morte, coma o grave danno derivati da errori in terapia farmacologica.
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