Stenting dell arteria cerebrale media: danno da 2 milioni di euro

Documenti analoghi
Chirurgia EndoVascolare Accesso Femorale e Brachiale

La realtà locale nell ictus acuto: la visione del radiologo

CASI CLINICI. 30 Marzo 2019

Fase intraospedaliera: reti e percorsi Parte medica

CASO CLINICO. Tutto per un calcolo. R.Bassu, A. Alessandrì, M. Checchi, I. Lucchesi, L. Teghini, G. Panigada

MENINGIOMA PARASAGITTALE SINISTR0, 1/3 ANTERIORE

TC ED RMN PER LO STUDIO DELL ENCEFALO

Segni di lato e crisi epilettiche parziali in assenza di lesionalità parenchimali: l apparenza inganna!

Indicazioni allo Stent Carotideo

MENINGIOMA DELLA FALCE 1/3 MEDIO 1/3 POSTERIORE

PATOLOGIA CAROTIDEA. scaricato da DATI EPIDEMIOLOGICI

A.S.O. SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO. Ospedale Molinette ANESTESIA E RIANIMAZIONE 2 UNITA DI NEURORIANIMAZIONE

A.A. 2012/13. Scaricato da Sunhope.it. Prof. M.Rotondo. D.U. Neuroscienze Clinica Neurochirurgica S.U.N C.T.O.

Domande relative alla specializzazione in: Neurochirurgia

Trauma cranico. Trauma cranico Definizione. Trauma cranico Classificazione

PATOLOGIA CAROTIDEA e dei TRONCHI SOPRA AORTICI

Nel sospetto di patologia cerebrovascolare L IMAGING NELLA PATOLOGIA CEREBROVASCOLARE OGGI. Segni precoci lesione ischemica (1-3 ore)

IDROCEFALO Abnorme aumento del liquor nelle sedi in cui è normalmente contenuto

IL SISTEMA VENTRICOLARE

T.d.R. Leonardo Cioni

Idrocefalo Normoteso. Sapienza Università di Roma Dipartimento di Neurologia e Psichiatria Neurochirurgia. Paolo Missori

Ematoma Sottodurale Cronico

Patologie Pediatriche Croniche

Le terapie dell ictus in fase acuta: la trombectomia meccanica Moderano Anselmo Campagna, Salvatore Ferro

STROKE. Complesso di problemi fisici, psicologici e sociali EPIDEMIOLOGIA

MENINGIOMA DEL VERTICE

Classificazioni dell ictus. Carmelo Labate SC Neurologia AO Ordine Mauriziano Torino

RETE DI 1 LIVELLO STROKE UNIT DI BASE

DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IL RESPONSABILE DEL CENTRO DI ATTIVITA. Struttura Operativa Distretto 3

URGENZE VASCOLARI TRAUMI VASCOALRI DEL TORACE E DELL ADDOME. VELOCITA D IMPATTO RISCHIO DI LESIONE ( % ) (km/h) MORBILITA MORTALITA

SISAV Sistema di indicatori per la salute dell anziano nel Veneto. L analisi regionale. L ictus

UNA VISIONE D INSIEME. Vasi Epiaortici, Sistema Carotideo e Sistema Vertebro-Basilare

Ematoma Sottodurale Cronico

SULLE SPONDE DEL TICINO

Università degli Studi La Sapienza -Roma Facoltà di Medicina e Chirurgia. Il Trauma cranico

Aula ufficio formazione

Progetto Tempore: 15 anni dopo. Prospettive nei traumi e nelle cerebrovasculopatie

STENOSI CAROTIDEA ENDOARTERIECTOMIA, ANGIOPLASTICA O TERAPIA MEDICA OTTIMALE?

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

Le demenze vascolari riconoscono come momento fisiopatologico comune un danno cerebrale di natura vascolare (ischemico, ipossico, emorragico), che si

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

Clinica Neurologica Università di Perugia Direttore Prof. Paolo Calabresi. Trauma cranico. Corso Neurologia Anno Accademico 2013/2014

EVENTI MAGGIORI CARDIOVASCOLARI E CEREBROVASCOLARI (MACCE) A 12 MESI NEI SOPRAVVISSUTI AD INFARTO ACUTO DEL MIOCARDIO. PROTOCOLLO OPERATIVO

PATOLOGIA CAROTIDEA e dei TRONCHI SOPRA AORTICI

RELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: S. E.

Il sottoscritto Alberto Fortini.. ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5

II CORSO INTERAZIENDALE DI FORMAZIONE SULLE MALATTIE CEREBROVASCOLARI Responsabile scientifico Prof. R. Musolino

TRATTAMENTO CHIRURGICO DELLA MALATTIA CEREBROVASCOLARE

RIUNIONE SIN-SNO Umbria

Eventi maggiori cardiovascolari e cerebrovascolari (MACCE) entro 12 mesi da un ricovero per infarto acuto del miocardio.

Un Paziente Con Emorragia Cerebrale Intrattabile In Ventilazione Artificiale. La storia clinica. UNIVERSITÀ degli STUDI.

*Gliomi, meningiomi (extracerebrali), adenomi ipofisari, neurinomi **piu del 10% dei tumori cerebrali originano da Ca polmonari.

L EDEMA CEREBRALE MASSIVO NELLO STROKE EMISFERICO

STUDIO MULTICENTRICO RANDOMIZZATO

Prospettive future e Proposte. Prof. Gaetano Lanza

REFERTAZIONE DEGLI ESAMI ERRORI DA EVITARE

Corso Avanzato di Medicina Nucleare in Neurologia

CARTELLA STAMPA. Giovedì 12 gennaio 2006 ore 12 Via Manzoni 14 Savona

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE ICTUS

Informazioni per il paziente sul trattamento della malattia cerebrovascolare

CONSENSO INFORMATO TRATTAMENTO CHIRURGICO/ENDOVASCOLARE DELLA PATOLOGIA CAROTIDEA

CATETERISMO CARDIACO, CORONAROGRAFIA, ANGIOGRAFIA PERIFERICA CONSENSO INFORMATO CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA PER EMODINAMICA E

Facoltà di Psicologia. Corso di Medicina Sociale. Le Malattie Cardiovascolari: Terapia e Riabilitazione. Prof. Plinio Fabiani 3 Novembre 2008

ASL 3 Genovese PO Villa Scassi S.C. Chirurgia Vascolare. Dir. Prof. G Simoni. Dott D Ermirio

Basi epidemiologiche ed inquadramento diagnostico. Ictus Cerebrale: Linee Guida Italiane di Prevenzione e Trattamento

CASO CLINICO DI PTT DONNA DI 43 ANNI DATI ANAMNESTICI: DIABETE MELLITO DI TIPO 2 IPERTENSIONE ARTERIOSA OBESITA ALLERGIA AI POLLINI

Tribunale di VV Sez. Lavoro

Pz P.S. sesso M, 59 anni.

Fase intraospedaliera, reti e percorsi

Sincope e vertigini: due facce della stessa medaglia? Dr.ssa Sarah Lunardi Ambulatorio di ecografia internistica e vascolare, AOU Careggi, Firenze

ESAME DEGLI ATTI Cartella clinica di P.S.

CARTELLA STAMPA. Mercoledì 4 luglio 2007 ore 12 Via Manzoni 14 Savona

Indicazioni della Società Italiana di Neurologia in merito alla organizzazione dell area di emergenza urgenza neurologica ospedaliera del SSN

DIAGNOSTICA NEURORADIOLOGICA E TERAPIA ENDOVASCOLARE DELL ICTUS ISCHEMICO ACUTO. Andrea Saletti

SELEZIONE DEI PAZIENTI. MATERIALI Stent autoespandibili Filtri di protezione cerebrale distale TECNICHE

EMORRAGIE INTRACRANICHE

EFFICACIA DEL TAPING NEUROMUSCOLARE NEL PAZIENTE EMIPLEGICO AFFETTO DA SINDROME DI SPALLA DOLOROSA - RCT Giulia Rocchi, studentessa fisioterapista

X CONGRESSO NAZIONALE SIMEU. Napoli, 19 novembre 2016 LA TAC CRANIO. Libero Barozzi Bologna

ANGIO-TAC. L Angio-TAC si è ormai venuta affermando nel nostro paese come il test di flusso per la conferma

I V C O N G R E S S O N A Z I O N A L E A N E U M E S T R E A P R I L E

Voluminosa formazione extrassiale ( 8 x 5 cm) della convessità alta frontoparietale, nettamente iperintensa dopo MdC, a maggior espansione sinistra,

ELENCO DELLE PRESTAZIONI EROGATE

Un caso clinico trattato con Idarucizumab

La gestione del paziente anziano: presentazione di un caso clinico

Tavolo tecnico ARESS dedicato all ictus. C. Buffa Neurologia Osp M Vittoria - Torino

INTRODUZIONE. 3,4,9,11,13,14,1618,25 In letteratura rimane controverso il ruolo del

Il paziente fragile in Cardiologia Torino, 11 maggio Dott.sa M.Anselmino S.C. Cardiologia Ospedale «G.Bosco» Torino

CONSENSO INFORMATO PER INTERVENTO CHIRURGICO DI AMPUTAZIONE DEL PENE E LINFOADENECTOMIA INGUINALE

ICTUS CEREBRALE E TIA

Forame ovale pervio: problema vero o presunto? casi clinici.

Dott. Francesco De Santis Chirurgia Vascolare e Toracica

PROGETTO DAY-TIA. U.O. di Neurologia, Ospedale Santa Maria Nuova, Reggio Emilia

La Salute raggiungibile per...

Trattamento Valvolare

RELAZIONE MEDICO-LEGALE SUL CASO CLINICO DI: Z. C.

UN CASO DI SCLEROSI MULTIPLA IN PAZIENTE CON MALATTIA CELIACA E SINDROME DI SJÖGREN. Gianmarco Giorgetti e gli amici colleghi della Neurologia

Ambulatorio Malattie Cerebrovascolari. Codice di esenzione: 002B

Transcript:

Stenting dell arteria cerebrale media: danno da 2 milioni di euro Il sig. W. G., in data 30.04.2011, accedeva al PS per comparsa di vertigini, instabilità posturale e deficit stenico in emisoma dx, deviazione rima buccale a sin, ove veniva posta diagnosi di ischemia cerebrale e disposto ricovero presso la Stroke Unit del medesimo nosocomio. Iniziava, quindi, terapia con Cardioaspirina 1 cp x 2. La RMN encefalo del 02.05.11 documentava: Due focali aree di restrizione della diffusività in corrispondenza della sostanza bianca temporo-parietale e del centro semiovale frontale dx, da ricondurre ad aree ischemiche di recente insorgenza [ ] presenza di cisti aracnoidea in sede temporo-parietale anteriore dx [ ] stenosi vasale di entità significativa a carico della M1 dx con marcato rallentamento del flusso ematico distale. Il 03.05.2011, un angio-tc esocranica evidenziava la presenza di una placca ulcerata del III prossimale dell arteria succlavia di sinistra, una placca calcifica in corrispondenza del bulbo carotideo sinistro, una placca fibrolipidica in corrispondenza del III prossimale della carotide di destra, l occlusione dell arteria vertebrale di sinistra con riabitazione del tratto V2 da rami collaterali e la stenosi

significativa distale di V2. Veniva aggiunto in terapia Plavix 1cp + 2cp + 2cp. In data 04.05.2011 dalle ore 13:00 alle 15:30 il paziente veniva sottoposto, in anestesia generale, a intervento di angiografia e stenting dell arteria cerebrale media: [ ] stenosi serrata dell arteria cerebrale media a livello di M1. Si procede a PTA dell arteria cerebrale media con palloncino Gateway 2mm [ ] successivamente si è proceduto a stenting con Wingspan 2.5 * 20 mm e 2.5 * 9mm [ ] regolare pervietà del vaso a termine procedura. Una TC cranio eseguita post-procedura (ore 15:47) documentava: [ ] in sede subaracnoidea, in corrispondenza delle circonvoluzioni dei lobi frontale, parietale e temporale di destra, la presenza di diffusa iperdensità di natura ematica [ ] apparente minima falda ematica [ ] in corrispondenza del IV ventricolo [ ] presenza di cisti aracnoidea in sede temporale polare inferiore a destra [ ]. Alle ore 16:10 il paziente veniva trasferito, sedato e ventilato artificialmente, presso la Stroke Unit, mentre una nuova TC cranio delle ore 20:09 evidenziava: [ ] significativo aumento della raccolta ematica subaracnoidea, in particolare modo a livello della corteccia insulare destra e in sede subaracnoidea fronto-parietale omolaterale, con effetti compressivi a carico del ventricolo laterale omolaterale ed iniziale shift della linea mediana controlaterale [ ]. In considerazione di tale situazione il neurochirurgo consultato poneva indicazione ad intervento di craniotomia urgente per [ ] svuotamento ematoma temporo-parietale dx+esa+asportazione cisti aracnoidale [ ], eseguito dalle ore 22:30 alle ore 1:50: [ ] la dura è molto tesa [ ] cervello ecchimotico e gonfio [ ] evacuazione di parte dell ematoma. Il restante ematoma resta in sede intorno allo stent che ha prodotto il sanguinamento. Il cervello risulta deteso dopo

apertura del corno temporale e del ventricolo [ ] posizionamento catetere sottodurale di drenaggio nella cisti temporale dx. Una TC cerebrale del 05.05.2011: [ ] al controllo odierno la grossolana raccolta ematica appare sostanzialmente invariata di dimensioni rispetto al precedente. Si documenta un aumento dello shift della linea mediana controlateralmente per incremento della quota ipodensa perilesionale [ ] edema [ ]. In data 07.05.2011: intervento di sostituzione catetere subdurale per drenaggio liquorale: [ ] si evacuano coaguli in sede temporo-basale che hanno ostruito il catetere di drenaggio liquorale a ventricolo aperto [ ] il cervello è decompresso e pulsante [ ]. Una nuova TC cranio del 10.05.2011 dimostrava ridotta quota di ESA e di shift della linea mediana. La RM del 19.05.2011 mostrava: [ ] nuova lesione ischemica subacuta occipitale dx [ ]. Successivi controlli TC cranio del 27.05.2011, 31.05.2011, 07.06.2011 e 09.06.2011 mostravano una progressiva riduzione dell emorragia e la scomparsa dello shift della linea mediana. Durante il prosieguo del ricovero il ricorrente veniva sottoposto, in data 19.05.2011, a tracheotomia. In data 28.06.2011 il sig. W. veniva trasferito per la riabilitazione neuromotoria. Alla dimissione: Paziente vigile, esegue comandi semplici e a tratti anche complessi [ ] muove gli arti di destra sul piano del letto [ ]. L esame obiettivo neurologico d ingresso: [ ] condizioni generali scadute, pz vigile, parzialmente orientato e parzialmente collaborante. Rallentamento psicomotorio: esegue ordini semplici e saltuariamente ordini più complessi. Marcata ipotrofia muscolare diffusa; portatore di CT, SNG, CV e pannolone [ ] deficit centrale del 7 nc sin, deficit stenico contro resistenza all AS dx e contro gravità all AI dx.

Assente il controllo da seduto: dipendenza totale nei passaggi posturali. Stazione eretta e deambulazione impossibili autonomamente. ROT asimmetrici pre sn> dx: RCP in flessione a dx, indifferente a sn. [ ]. Il 21.09.2011, una TC cranio evidenziava, oltre gli esiti della craniectomia, alterazioni malaciche fronto-temporoparietali destre associate a dilatazione del sistema ventricolare, prevalentemente a destra. In data 12.10.2011 il paziente veniva ritrasferito presso l Ospedale di provenienza per [ ] eventuale riposizionamento dell opercolo osseo cranico [ ]. La scheda di dimissione riportava: [ ] migliorate le condizioni generali. Paziente vigile, più collaborante, anche se permangono rallentamento ideativo e deficit eminattentivo sn; lievemente migliorato il controllo del tronco; rimossi la cannula tracheale, il catetere vescicale ed il SNG. Migliorata la disfagia. In data 21.10.2011 veniva sottoposto ad intervento chirurgico di deviazione spino-peritoneale, per rilevamento di elevata pressione liquorale ed in data 26.10.2011 ad intervento di cranioplastica per [ ] trattamento della lacuna ossea frontotemporo-parietale destra [ ]. In data 08.11.2011 e fino all 11.03.2012 subiva un nuovo ricovero presso una riabilitazione neuromotoria. All ingresso veniva annotato: [ ] pz vigile, collaborante, discretamente orientato, con note di rallentamento creativo, con lieve deficit di attenzione spaziale sn; deficit centrale VII nc sn; ipofonia, lieve disfagia. Emisindrome piramidale sn: arto superiore F1 prox F0 distale con lieve ipertono spastico al gomito e al polso; arto inferiore F1-2 prox F0 distale con tono muscolare conservato. Incompleto controllo del tronco da seduto, necessario aiuto nei passaggi posturali. Stazione eretta e deambulazione impossibili [ ]. Tra gli accertamenti eseguiti durante la degenza si segnala: videat neuropsicologico del 06.02.2012 e del 09.02.2012: [ ]

eminattenzione peripersonale sn, deficit di attenzione. Lieve aprassia costruttiva [ ] ; TC encefalo del 23.02.2012: [ ] area di pregressa sofferenza parenchimale fronto-parietotemporale dx. Una dilatazione di discreta entità del sistema ventricolare sovratentoriale in particolare del ventricolo laterale destro. Al termine del trattamento riabilitativo il pz presentava: [ ] persistenza del deficit stenico in emisoma sn con riduzione dell ipertono spastico; migliorato il controllo del tronco da seduto, persiste impossibilità nella stazione eretta e nella deambulazione. QUANDO IL PAZIENTE SI PRESENTAVA DA NOI AVEVA IL SEGUENTE STATUS CLINICO: Emiplegia facio-brachio-crurale sinistra; mano sinistra chiusa; stazione eretta non mantenibile; deambulazione autonoma impossibile; ROT a sn scattanti, presenza di clono; ROT a dx torpidi; Sensorio integro, apparato neurosensoriale apparentemente indenne; comprensione ed eloquio nella lingua madre possibile. Cicatrice chirurgica di cranio-plastica fronto-parietale destra e tracheotomica. Si riteneva procedibile il caso del sig. W. per i seguenti motivi: il sig. W. G., affetto da vasculopatia cerebrale con documentata stenosi significativa dell arteria cerebrale media e presenza di aree ischemiche cerebrali in corrispondenza della sostanza bianca temporo-parietale e del centro semiovale frontale dx (vedi referto RMN encefalo del 02.05.2011) è in corso, in occasione della procedura di stenting dell arteria cerebrale media eseguita in data 04.05.2011, in una complicanza emorragica intraprocedurale da fissurazione dell arteria stessa (vedi referto TAC encefalo del 04.05.2011). Tale spandimento emorragico, pur correttamente e

tempestivamente trattato con intervento di craniotomia decompressiva fronto-temporo-parietale dx, ha determinato una sofferenza ischemica dell emisfero cerebrale destro responsabile dell attuale quadro di emiplegia facio-brachiocrurale sinistra. La suddetta procedura endovascolare, eseguita in maniera manualmente non corretta, con utilizzo di palloncino Gateway e Wingspan stenting, nel caso di che trattasi, come ampiamente discusso in narrativa, non trova indicazione, essendo possibile optare per un idoneo trattamento medico antiaggregante, caratterizzato da percentuali di successo più elevate e soprattutto da un minor tasso di complicanze rispetto alla procedura endovascolare. Va, inoltre, sottolineato che la documentazione riportata in cartella relativa all acquisizione del consenso informato alla procedura di stenting, si limita ad un generico prestampato firmato dal sig. W. G. in data 04.05.2011, da cui non si evincono con chiarezza le informazioni fornite al paziente circa l indicazione, i rischi e soprattutto le possibili strategie terapeutiche alternative. Tale carenza è particolarmente rilevante a fronte di una procedura quale quella in oggetto gravata da rischi di mortalità e morbilità maggiori rispetto al trattamento farmacologico. Infine, al di là del fatto incontestabile che i gravi postumi da cui è attualmente affetto il sig. W. G. siano conseguenti alla lesione iatrogena (emorragia cerebrale) prodotta in occasione della procedura endovascolare del 04.05.2011, la vasculopatia cerebrale e dei vasi epiaortici da cui era affetto il ricorrente con [ ] stenosi serrata dell arteria cerebrale media [ ] placca ulcerata del terzo prossimale dell arteria succlavia di sinistra; placca calcifica in corrispondenza del bulbo carotideo sinistro; placca fibrolipidica in corrispondenza del terzo prossimale della

carotide di destra; occlusione dell arteria vertebrale di sinistra con riabitazione del tratto V2 da rami collaterali; stenosi significativa distale di V2 [ ] (vedi referto Angio-TC del 03.05.2011), comporta di per sé il rischio che il sig. W. G., ancorché in trattamento per prevenzione secondaria con idonea terapia farmacologica, possa incorrere, a lungo termine, in recidiva di ictus. In altri termini, la terapia farmacologica in atto come prevenzione secondaria della significativa vasculopatia cerebrale e dei grossi vasi epiaortici non lo assicura del tutto dal rischio a lungo termine di possibili ictus. Quindi: Insufficiente informazione data dai sanitari al sig. W. G. sulla necessità di effettuare lo stenting della cerebrale media; Non indicazione all intervento senza una preventiva e adeguata terapia antiaggregante (doppia antiaggregazione) in termini quali-quantitativi e temporali; Lesione iatrogena intra-procedurale legata esclusivamente al gesto chirurgico e non a concause esterne evidenziabili nella documentazione agli atti e specialmente nel referto operatorio; Si richiedeva un risarcimento da fatto illecito basato su una maggior danno permanente pari all 80%. ITA: 365 giorni. ITP all 80% della totale: 180 giorni. Si procedeva depositando ricorso 696bis (consulenza tecnica preventiva ai fini conciliativi) presso il tribunale e veniva nominato un consulente tecnico specialista in medicina legale. A seguito di visita peritale e regolare contraddittorio tra tutte le parti in causa, il CTU inviava alle parti una prima

stesura della relazione che confermava quanto da Noi asserito e lasciava il tempo alle parti per permettere una conciliazione mai avvenuta, per cui si procederà con prosecuzione del giudizio di merito per l ottenimento di tutti i danni Patrimoniali e NON patrimoniali. Dr. Carmelo Galipò Credi di essere vittima di un errore medico? Chiama Responsabile civile per una consulenza gratuita con i nostri esperti al numero 392/7945623 oppure scrivi a redazione@responsabilecivile.it