ISTITUTO DI STUDI NOUS. Il bambino con labiopalatoschisi

Documenti analoghi
Il bambino con Labiopalatoschisi Il Prima e il Dopo. Imparare a parlare. Sandra Di Ninni

LA RIEDUCAZIONE CON LA TERAPIA LOGOPEDICA RELATRICE: DOTT.SSA FRANCESCA GHELLI - LOGOPEDISTA

Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina e Chirurgia DAS di Otorinolaringoiatria. Tavola rotonda. P. Villari - F.

COMMISSIONE MEDICA SUPERIORE

La sindrome da microdelezione 22q11. Le anomalie del palato e il ruolo del chirurgo plastico

Nozioni elementari di Fonetica articolatoria

Deglutizione. Funzione fisiologica che inizia nel feto di tre mesi ed accompagna l individuo per tutta la vita.

Difetto congenito consistente nella mancata saldatura di due organi, di due segmenti, spec. ossei

Cinque prominenze (gruppi di cellule) sono legate allo sviluppo facciale: una frontonasale, due mascellari, due mandibolari. Fig.1

Apparato Stomatognatico (A.S.G.): Apparato Masticatorio (A.M.)

Anomalie di sviluppo dell apparato faringeo

LA BEDSIDE EXAMINATION

Strutture deputate alla produzione, amplificazione, articolazione del linguaggio parlato

8 9 GIUGNO Biblioteca storia ex convento dei Cappuccini Via dei Cappuccini 2b, Pisa. Con il patrocinio di:

Linguistica generale. a.a Federica Da Milano

LA FONETICA. Lezione del 2 ottobre 2014

La peculiarità della disfagia infantile D. Tufarelli* A. Cerchiari**

Fasi riabilitative del paziente disfagico: dall ospedale al domicilio

Sindrome di Down e disordini delle funzioni Facio-Oro-Deglutitorie, dalla valutazione alla riabilitazione multidisciplinare.

a.a. 2005/2006 Laurea Specialistica in Fisica Corso di Fisica Medica 1 La cavità orale 23/3/2006

Deglutizione. Deglutizione. La Rieducazione della Deglutizione

- Respirazione orale - Bruxismo - Digrignamento - Tics orofacciali

Scuola di abilitazione alle abilità orali

As.P.I. Onlus - Varese, 7 giugno 2014

Scuola di abilitazione alle abilità orali

APPARATO RESPIRATORIO. anatomia e fisiologia

Anatomia funzionale dell apparato stomatognatico. Apparato Stomatognatico (A.S.G.): Apparato Masticatorio (A.M.)

Parte posteriore. Fascia cervicale superficiale Fascia cervicale media Fascia cervicale profonda guaina carotidea. Parte anteriore

Cosa voglio essere in grado di fare??

LABIOPALATOSCHISI : RUOLO DEL CHIRURGO

Scuola di abilitazione alle abilità orali

Anatomia funzionale dell apparato stomatognatico. Apparato Stomatognatico (A.S.G.): Apparato Masticatorio (A.M.)

7. GESTIRE L ESITO DEL BILANCIO LOGOPEDICO DEGLI ASPETTI COMUNICATIVI

STANDARD MINIMI SPECIFICI MED/31 MED/32

Il processo assistenziale Infermieristico nel paziente affetto da Labiopalatoschisi nell U.O.S. di Odontostomatologia

EQUILIBRIO MUSCOLARE OROFACCIALE

Significato della Terapia Vocale nelle Disfonie Infantili

L APPROCCIO DELLA LOGOPEDIA ALLA DISFAGIA. Dott.ssa Maria BARBAGALLO A.I.P. Catania Primo congresso regionale AINAT Sicilia

PAZIENTE AFFETTO DA SLA

La personalità del sordo

La certificazione in ambito previdenziale. Edy Febi

LO SVILUPPO DELLA FACCIA

Fase. orale. Fase orofaringea

Il rapporto fra denti e seni mascellari B.NAVAILLES CH VALENCE

8 Congresso Nazionale di Pediatria On Line Peschiera del Garda (VR) marzo 2012

GENETICA E LA SCIENZA CHE STUDIA:

LE TAPPE CHIRURGICHE ED IL POST OPERATORIO. Andrea Sansevero

L apprendimento della lettura e della scrittura nel ritardo mentale: dalla fase prealfabetica a quella alfabetica

La Valutazione e Riabilitazione logopedica

BAMBINI E APPARECCHIO: QUAL È L ETÀ GIUSTA PER ANDARE DALL ORTODONTISTA?

Se si associa una tonsillectomia, in caso di marcata ipertrofia tonsillare, il dolore è intenso.

DISFAGIA: screening, valutazione e gestione nei reparti per acuti. S.Iosca. C. Micieli. F. Giorlando

LA PERIOSTIOPLASTICA PRIMARIA

CORSO DI LAUREA IN LOGOPEDIA CLASSE L/SNT2 PIANO DEGLI STUDI

Curriculum comune. I anno (60 CFU)

Dal respiro alla parola San Casciano, novembre 2012

Docente: Prof. Antonella Cerchiari RAZIONALE

APPARATO DIGERENTE canale alimentare denti ghiandole

Ministero dell'economia e delle finanze. Decreto 2 agosto 2007

Patologia del linguaggio in età evolutiva

SCHISI PALATINE E INSUFFICIENZA VELO- FARINGEA

IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE. di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

OGNI ALTRO USO NON E CONSENTITO

LABIOPALATOSCHISI Aspetti genetici: update

ORGANIZZA UN SEMINARIO Relatori Dott. Pasquale Loperfido Francesco Magistro

Programmazione Disciplinare: Igiene e Cultura medico-sanitaria classe 3^ -Indirizzo Socio Sanitario

LE INDAGINI STRUMENTALI

ORGANIZZA UN SEMINARIO. Relatori:

terapia combinata di tipo ortodontico-chirurgico dei mascellari. Lo sviluppo

APPARATO RESPIRATORIO

PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

Solo una questione di BASSA STATURA?! Guardiamo oltre!!!

Fonetica. Linguistica generale Massimo Moneglia. 3/ 7/8/10 dicembre non c è lezione. Il 17 c è lezione in via capponi aula 8 (ultima lezione)

APPROCCIO CHINESIOLOGICO: PRINCIPI GENERALI,-ANAMNESI- BILANCI-VALUTAZIONI. COSENTINO ANTONINO Chinesiologo UNC n 2058 (CTF norma UNI ) a.

SECS-S/02 A 2 Scienze biologiche, anatomia e fisiologia umana. evidence based medicine

Postura e funzioni orali:quali i rapporti, quali le raccomandazioni.

2 Anatomia e fisiologia dell apparato risuonatore: faringe, velo palatino, lingua 3 Elementi di fonetica. a cura di Domenico Innominato

RITARDO MOTORIO e PSICOMOTORIO

LA VOCE STRUMENTO DI LAVORO, UN RISCHIO DIMENTICATO

Spazio, tempo e relazione: strategie di intervento. Disturbo dello Spettro Autistico

RASSEGNA STAMPA. Diario delle Cefalee : uno strumento efficace di monitoraggio per gestire gli attacchi. Comunicato. Milano, 3 ottobre 2018

Autismo e sordità: la complessità della valutazione logopedico-percettiva

IL RUOLO DELLA CLEFT CRANIOFACIAL NURSE: LA PRESA IN CARICO DELLE FAMIGLIE E IL COORDINAMENTO DEGLI SPECIALISTI

Il Registro Toscano dei Difetti Congeniti (RTDC)

La Ricostruzione dei Tessuti Duri e Molli Periimplantari per ottimizzare Estetica, Funzione e ridurre l Incidenza di Complicanze

Via Vaciglio Centro 797 Modena Sesso Femminile Data di nascita 03/06/1986 Nazionalità Italiana

APPARATO RESPIRATORIO: quali sono le principali funzioni?

L impianto cocleare nell anziano: caratteristiche della terapia logopedica

Sede evento: Hotel Majorana Rende, Via Ettore Maiorana, 6, Rende (CS) Durata Corso: 65 ore Crediti ECM: 50 Destinatari: Logopedisti

REGIONI SUPERFICIALI DELLA TESTA

DISEGNO DI LEGGE. Senato della Repubblica XVI LEGISLATURA N. 3264

Lo sviluppo del linguaggio

A TU PER TU CON IL PROF.LABANCA

I disturbi del linguaggio:

Il disordine fonologico: valutazione e trattamento. 1 e 2 livello.

IL PROFILO LINGUISTICO

1. Le funzioni generali della respirazione

PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (Lista di elementi da considerare come guida minima)

Transcript:

ISTITUTO DI STUDI NOUS Il bambino con labiopalatoschisi

Le schisi orofacciali Il gruppo delle anomalie con schisi orofaciali è eterogeneo. Comprende le tipiche schisi orofaciali come le labioschisi (LS), le labiopalatoschisi (LPS), e le palatoschisi (PS) e le schisi atipiche come le mediane, trasversali e oblique e altre tipi di Tessier di schisi facciali

Le schisi orofacciali Sia le schisi tipiche che quelle atipiche possono manifestarsi come anomalia isolata o parte di una sequenza di un difetto primario, o come anomalia multipla congenita (AMC)

Le schisi orofacciali Nelle AMC, la schisi può essere parte di una sindrome monogenica conosciuta, parte di una aberrazione cromosomica, parte di una associazione o parte di un complesso di anomalie multiple congenite di eziologia sconosciuta

Le labiopalatoschisi Le LPS presentano una grande variabilità di aspetti clinici e funzionali che si riflettono sul tipo di trattamento

Le labiopalatoschisi Possono essere : monolaterali su lato destro o sinistro bilaterali

Le labiopalatoschisi Anche le schisi palatine isolate possono presentare notevole varietà e gravità. Si va dalle schisi sottomucose del palato molle che spesso non vengono rilevate alla nascita, all ugola bipartita, a schisi che interessano sia il palato molle che il palato duro

Le labiopalatoschisi La schisi del palato si può osservare in due forme distinte, una a forma di V- che è molto comune nelle forme di palatoschisi isolate ed una a forma di U- che è molto comune nella sequenza Pierre Robin e nelle schisi sindromiche

Le labiopalatoschisi Palatoschisi 33% Labioschisi 21%

Le labiopalatoschisi Le schisi labiopalatine possono accompagnarsi anche ad altri difetti congeniti, e talvolta possono far parte di una sindrome più complessa, in questo caso la causa è la stessa che ha determinato la sindrome

Le labiopalatoschisi 29% - anomalie del sistema nervoso centrale 28% - bassa statura 28% - ritardo mentale 25% - microcefalia 15% - difetti oculari 12% - anomalie scheletriche 9 % - micrognatia 7 % - anomalie cardiache

Le schisi orofacciali La maggior parte delle schisi orofacciali sono causate dalla interazione di fattori genetici ed ambientali. In questa situazione i fattori genetici creano una suscettibilità per le schisi

Le schisi orofacciali Quando fattori ambientali (scatenanti) interagiscono con un genotipo geneticamente suscettibile, si sviluppa una schisi negli stadi precoci della vita embrionaria

I fattori ambientali Assunzione di alcool (sindrome fetoalcolica) Malattie infettive ( rosolia, influenza, CMV,etc.) Sindrome da ipertermia materna Figli di madre con fenilchetonuria Deficienza di nutrienti, vitamine, folati Deficienza di ossigeno - eccessivo fumo di sigaretta Ampiezza del volto, micrognatia Assunzione di farmaci

Il foniatra e la labiopalatoschisi Nell ambito delle labiopalatoschisi il foniatra si occupa Della valutazione foniatrica Della diagnosi Della programmazione riabilitativa

Il foniatra e la labiopalatoschisi Nelle labioschisi Nella labiopalatoschisi Nelle stafiloschisi Nella schisi submucosa del palato molle

La valutazione foniatrica Raccolta anamnestica Esame clinico obiettivo Valutazione della produzione verbo - vocale Valutazione strumentale

Esame clinico obiettivo Valutazione della respirazione Valutazione della morfologia e della motilità Ispezione degli altri distretti di pertinenza ORL

La produzione verbale Valutazione della produzione verbale Somministrazione di test calibrati in relazione all età cronologica ed al livello cognitivo del soggetto

La produzione verbale di fondamentale importanza: il bilancio fono-articolatorio ( test di Farnetani) Valutazione dell intellegibilità ( test di Issiki, analisi uditiva )

La valutazione della voce esame obiettivo analisi uditiva scheda di valutazione ( Buffalo Voice profile, Profilo vocale di Rossi ) analisi strumentale

La valutazione strumentale tecniche radiografiche (xeroradiografia,videofluoroscopia) tecniche endoscopiche analisi spettrografica analisi elettroglottografica registrazione rinoreografica computerizzata

Il foniatra e la labiopalatoschisi Dall esame clinico obiettivo, dalla valutazione della produzione verbovocale e dagli esami strumentali il foniatra formula una diagnosi utile per la programmazione riabilitativa per il counseling familiare per eventuali ulteriori accertamenti clinici e/o trattamenti chirurgici

La diagnosi In rapporto alla patologia in esame: Alterazione del linguaggio Alterazione dell articolazione Alterazione della risonanza Alterazione della voce

Alterazione del linguaggio Possiamo genericamente parlare di RITARDO DI LINGUAGGIO

Lo sviluppo del linguaggio 3-7 mesi : lallazione generica 8-10 mesi :babbling variegato 9-15 mesi :comprensione/produzione parole. Periodo olofrastico 18-20 mesi: aumento del vocabolario 20-24 mesi:combinazione di parole. Struttura nucleare 24-36 mesi: ampliamento lessicale, grammaticale e sintattico

Alterazione dell articolazione E strettamente correlata all insufficienza velo-faringea e dipende da: grado di insufficienza età di insorgenza coesistenza di quadri patologici

Alterazione dell articolazione Per effettuare un corretto bilancio fono-articolatorio è necessario prendere in considerazione i seguenti parametri: articolazione nasalità e fuga d aria nasale intellegibilità

Articolazione VOCALI CONSONANTI

Articolazione Consonanti Occlusive o plosive( bilabiali, alveolodentali, palatali, velari) Costrittive o fricative ( labio-dentali, predorso-alveolari, apicoalveolari, apico-postalveolari, dorsopalatali) Semicostrittive o affricate ( predorso-alveolari, apico-postalveolari )

Articolazione Consonanti orali Consonanti nasali

ARTICOLAZIONE

Articolazione Nasalizzazione delle vocali Colpo di glottide per le occlusive Soffio rauco per le fricative

Articolazione Bilabiali orali sono sostituite dal soffio nasale Alveolo-dentali sono sostituite da [n] Velari assenti o sostituite dal colpo di glottide Costrittive sostituite dal soffio rauco Liquida [l] sostituita da [n] Vibrante [r] assente

Alterazione di risonanza La NASALITA è determinata dall aggiunta di risonanza nasale per le consonanti orali e le vocali Un alterazione patologica del meccanismo di chiusura velofaringeo comporta un aumento della nasalità dovuto ad un abnorme risonanza nasale

Nasalità e iperrinofonia L abnorme risonanza nasale viene definita IPERRINOFONIA e si distingue dalla nasalizzazione dal murmur nasale

Iperrinofonia Per la sua valutazione: Scala numerica Classificazione per gradi Analisi elettroacustica Palatografia

Iperrinofonia Classificazione di Wardill Gruppo A - Gruppo B - Gruppo C Classificazione di Odstok Gruppo 1 :perfetto Gruppo 2: accettabile Gruppo 3: Inaccettabile Gruppo 4 : estremamente deficitario Classificazione di Croatto Classe 1 : articolazione normale Classe 2: presenza di fuga d aria nasale senza difetti articolatori - Classe 3: fuga d aria nasale e difetti articolatori

Intellegibilità Oltre alla valutazione del linguaggio ed al bilancio fonoarticolatorio è importante valutare del messaggio L INTELLEGIBILITA

Intellegibilità Per la sua valutazione è di facile applicazione ANALISI UDITIVA

Alterazione della voce I difetti più frequenti sono: Voce rauca Voce monotona Turbe da insufficienza laringea

Alterazione della voce Le alterazioni della voce sono da correlarsi all insufficienza velofaringea ed ai frequenti colpi di glottide prodotti in sostituzione dei fonemi occlusivi.

Alterazione della voce Possono tuttavia anche essere legate ad un deficitario meccanismo di riscaldamento e di depurazione dell aria inspirata Ad un alterato equilibrio fonorespiratorio

Deficit uditivo Per la particolare conformazione rinofaringea i bambini affetti da palatoschisi presentano ricorrenti episodi di otite media catarrale

Deficit uditivo Secondo studi recenti, frequenti episodi di otite nella prima infanzia sono responsabili di RITARDO DI LINGUAGGIO

La diagnosi La raccolta anamnestica, l esame clinico, la somministrazione di test, gli esami strumentali portano il foniatra a fare diagnosi di: Ritardo di linguaggio Iperrinofonia da insufficienza velofaringea Disfonia

Programmazione riabilitativa In base alla diagnosi viene programmato l intervento riabilitativo, che dipende: Dal quadro clinico Dall età del soggetto Dalla possibile coesistenza di altre patologie

Programmazione riabilitativa Nelle labioschisi: Nella maggioranza dei casi non è necessario un trattamento riabilitativo

Programmazione riabilitativa Nelle labiopalatoschisi: Il trattamento è differente a seconda che si abbia: Solo un insufficienza velare Un insufficienza velare e un ritardo di linguaggio

Programmazione riabilitativa Nelle stafiloschisi: Il trattamento ha lo scopo di mobilizzare il palato molle riscostruito

Programmazione riabilitativa Nella schisi submucosa del palato molle : il trattamento riabilitativo ha lo scopo di migliorare la competenza velo-faringea

Counseling familiare Il foniatra ha anche il compito di illustrare ai genitori quali possono essere le alterazioni della comunicazione nelle diverse età della vita in relazione agli eventuali trattamenti chirurgici in presenza di altre patologie

Counseling familiare E importante pertanto che stabilisca con i genitori un rapporto precoce e tempestivo per il monitoraggio di un eventuale RITARDO DI LINGUAGGIO

Counseling familiare In caso di soggetti con labiopalatoschisi: dopo il trattamento chirurgico, la programmazione riabilitativa include il coinvolgimento dei genitori, che devono essere edotti di qual è lo scopo da raggiungere con gli esercizi proposti

Counseling familiare Devono anche essere informati della possibilità di un risultato di recupero funzionale non ottimale ( palato molle corto o ipomobile ad es.)

Counseling familiare Se il risultato funzionale non è soddisfacente è possibile rivalutare il caso e proporre un intervento chirurgico di completamento

Counseling familiare Nel caso della coesistenza di un ritardo di linguaggio, dovranno essere messi in atto tutti i provvedimenti utili per l acquisizione di una competenza verbale, oltre ad un trattamento mirato alla correzione dell IVF

Calendario foniatrico PRIMA VISITA: possibilmente alla nascita Scopi: valutazione collegiale con il chirurgo e l ortodontista colloquio con i genitori per dare informazioni e raccogliere dati

Calendario foniatrico SECONDA VISITA: fra i 6 e i 12 mesi Scopi: rivalutazione del caso Colloquio con i genitori per una verifica della situazione e per discutere il programma di riabilitazione futuro

Calendario foniatrico TERZA VISITA: fra i 18 e i 24 mesi Scopi: valutazione delle abilità e degli apprendimenti bilancio fono-articolatorio Inizio del tattamento logopedico Inserimento all asilo nido

Calendario foniatrico QUARTA VISITA: fra i 30 e i 42 mesi Scopi: abilità e apprendimenti bilancio fono-articolatorio valutazione della funzione uditiva verifica del trattamento logopedico/ aiuto ai genitori Ingresso in Scuola Materna

Calendario foniatrico QUINTA VISITA: a 6 anni Scopi: abilità e apprendimento bilancio fono-articolatorio verifica del trattamento logopedico valutazione della deglutizione Ingresso in Scuola Elementare

La deglutizione Abilità Complessa Dinamica Primariamente alimentare

La deglutizione È soggetta a: MACROEVOLUZIONI ( dalla deglutizione neonatale alla deglutizione adulta ) MICROEVOLUZIONI ( abitudini alimentari di un popolo o dei singoli individui )

La deglutizione È connessa a funzioni complesse ( ad es. secrezione salivare ) È seriata con l interfaccia individuo-ambiente ( assunzione di cibo ed elaborazione orale )

La deglutizione È collegata con altre funzioni biologiche primarie quali la RESPIRAZIONE

La deglutizione Utilizza organi e funzioni che hanno primariamente o secondariamente significato COMUNICATIVO

La deglutizione Dipende dall interazione di BOCCA FARINGE ESOFAGO

La bocca Al suo interno avvengono: LA PREPARAZIONE ORALE LO STADIO ORALE

La lingua È la matrice funzionale della cavità orale È specificatamente coinvolta : Nella deglutizione Nella respirazione Nella masticazione Nell articolazione del linguaggio

La matrice funzionale Si definisce MATRICE FUNZIONALE un elemento che agendo su una determinata struttura la modifica ( Moss, 1960 )

La lingua Se la lingua non è in grado di funzionare correttamente determina una crescita alterata a livello dentale La lingua pertanto svolge un ruolo importante nella determinazione della morfologia oro-facciale

La lingua È un organo Mediatore dei rapporti 1.Tra mondo interiore psichico 2.Mondo oggettuale esterno Conformatore naturale dello sviluppo cranio-mandibolare

La lingua Il comportamento della lingua è legato: Alla forma Al volume Alla postura Alla tonicità Alla motilità

La lingua La lingua partecipa a PRASSIE di: Suzione Deglutizione Respirazione Fonazione Masticazione

La postura linguale È la posizione abituale assunta dalla lingua nella cavità della bocca e che interagisce attivamente con le strutture muscolari e ossee circostanti

La postura linguale varia con: La maturazione La crescita Il tipo morfologico Il volume linguale Il tono muscolare L attacco mandibolare Il fattore respiratorio L attivazione di abitudini nocive

Calendario foniatrico Le visite foniatriche possono essere ripetute finchè necessarie, anche in età adulta, per quei soggetti, ad es., che affrontano un intervento di completamento

Calendario foniatrico L importante è comprendere che, a volte, malgrado la tempestività e la correttezza di intervento, il risultato può non essere ottimale per ragioni morfologiche o funzionali.

Calendario foniatrico Ovvero, perché coesistono alterazioni di altre abilità che non consentono un recupero totale.

Interventi di completamento Quando persiste l insufficienza velo faringea (IVF) postpalatoplastica documentata alla video-rino-faringo-scopia si può far ricorso alla Velofaringoplastica

Velofaringoplastica Eseguita all età 4 6 aa

Velofaringoplastica Con gap < 1 cm: Faringoplastica (FP) di aumento, ottenuta previo scollamento sovrafasciale della parete posteriore della faringe, dalla creazione di una tasca obliterata con tessuto autologo (cartilagine, osso)

Velofaringoplastica Con gap > 1 cm: - FP sec. Sanvenero Rosselli - FP sec. Jackson - FP sec. Hynes - FP sec. Orticochea - FP sec. Reichert

Faringoplastica sec. Sanvenero Rosselli Nella FP secondo Sanvenero Rosselli si esegue dapprima una sezione sagittale a tutto spessore del velo, si scolpiscono quindi due lembi mucoperiostei dal palato ed un lembo a base superiore dalla parete posteriore della faringe.

Faringoplastica sec. Sanvenero Rosselli I lembi palatali vengono ribaltati e suturato alla parete posteriore della faringe (piano orale), mentre il lembo faringeo viene ribaltato a sua volta al di sopra dei lembi palatini (piano nasale). A sutura ultimata la cavità orale e quella nasale comunicano attraverso due osti laterali

Faringoplastica sec. Jackson prevede lo scolpimento sulla parete posteriore a livello dei pilastri tonsillari posteriori di due lembi a base superiore costituiti da mucosa e muscolo palatofaringeo. I lembi vengono trasposti di 90 e suturati in posizione trasversa uno contro l'altro.

FP secondo Hynes La FP secondo Hynes prevede lo scolpimento di due lembi muscolomucosi a base superiore nella piega salpingofaringea. Tali lembi sono trasposti di 90 e suturati in posizione trasversa incrociati l'uno rispetto all'altro.

Faringoplastica Tutte queste FP descritte hanno lo scopo di aumentare lo spessore della parete posteriore della faringe ricorrendo a lembi faringei o all'impianto di innesti autoioghi o eterologhi.

FP sec. Orticochea La FP sec. Orticochea prevede lo scolpimento di due lembi a base superiore nei pilastri palatini posteriori che contengono la fibre del muscolo palatofaringeo. Tali lembi vengono medializzati inferiormente e suturati sulla linea mediana alla parete posteriore della faringe ad un lembo a base inferiore contenente le fibre del muscolo costrittore superiore della faringe.

FP sec. Orticochea In questo modo sarebbe possibile ottenere uno sfintere muscolare dinamico. Il metodo lascia però delle aree cruente con possibile esito in rigidità faringea.

FP sec Reichert Il metodo di Reichert ovvia a questo inconveniente spostando i pilastri palatini posteriori sulla parete posteriore del faringe, incisa trasversalmente all'altezza della base dei lembi laterali, realizzando come una doppia Z diedra.

FP sec Reichert Si avrebbe così un restringimento delle pareti laterali ed uno spostamento in senso costrittore del faringe-palatino, senza lasciare aree cruente.

Trattamento logopedico Dopo il trattamento chirurgico deve SEMPRE essere eseguito un trattamento logopedico

Trattamento logopedico.che NON SEMPRE porta ad un risultato funzionale ottimale