Relatore: Istruttore P.S.T.I. Sandro GARGIULO. Modulo B

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Transcript:

Corso Formativo per volontari Igiene e prevenzione delle malattie infettive Segni e sintomi delle patologie mediche Relatore: Istruttore P.S.T.I. Sandro GARGIULO Modulo B11-2010

OBIETTIVI LE MALATTIE INFETTIVE Conoscere le malattie Infettive Conoscere i meccanismi di trasmissione Saper adottare le corrette misure di prevenzione.

Principali vie di trasmissione MATERIALI BIOLOGICI: Sangue Urine Feci Saliva

MALATTIE INFETTIVE Sono quelle malattie determinate da agenti (batteri e virus) che si trasmettono da un essere vivente ad un altro, tramite diverse vie di contagio.

Tipi di trasmissione delle malattie infettive: DIRETTA Avviene con il passaggio dell agente infettivo da un soggetto ad un altro punture di insetti morsi di animali INDIRETTA Avviene tramite veicoli: aria, suolo mani del soccorritore materiale di soccorso liquidi organici effetti personali del malato indumenti del volontario

Trasmissione tramite via Aerea Attraverso goccioline contenenti microbi che rimangono a lungo sospese nell aria. Esempi più comuni: Influenza Malattie esantematiche Tubercolosi Meningite

EPATITE B - C Infezione del fegato causata da virus molto resistenti all ambiente esterno TRASMISSIONE trasfusioni ematiche apparecchiature sanitarie contaminate aghi e siringhe contaminati rapporti sessuali non protetti secrezioni corporee madre-figlio PREVENZIONE vaccino per HBV evitare il contatto

HIV - AIDS TRASMISSIONE PREVENZIONE diretta ( rapporto sessuale) madre- figlio sangue uso del profilattico parto cesareo guanti

Tetano Malattia neurologica che si manifesta con un grave spasmo muscolare causato da una neurotossina prodotta da un batterio (Clostridium tetani) cresciuto in una ferita contaminata. TRASMISSIONE polvere feci PREVENZIONE vaccinazione pulizie ferite siero

Igiene e prevenzione Accorgimenti Personali vaccinazione chemioprofilassi sieroprofilassi Accorgimenti Generali lavaggio delle mani uso D.P.I. ( guanti, occhiali, maschere) autoprotezione disinfezione

Il lavaggio delle mani Il lavaggio delle mani si esegue con sapone ed acqua corrente per almeno 20 secondi, per eliminare gran parte dei microbi. Se esposte a materiale biologico, oltre al lavaggio si effettua la disinfezione con ipoclorito di sodio.

Dotazione Personale Individuale USO DEI GUANTI Hanno lo scopo di proteggere dal contatto con gli agenti infettivi. E una misura protettiva in aggiunta al lavaggio delle mani. Quando si rimuovono evitare la contaminazione delle mani. Lavare subito le mani dopo la rimozione.

Rimozione dei guanti

Dotazione Personale Individuale

Curiosità e time break

Curiosità e Time Break

Patologie Mediche SEGNI SINTOMI

COLPO DI SOLE Il sole oltre a produrre ustioni per effetto dei raggi solari, può provocare un riscaldamento eccessivo della superficie cutanea, con successiva imponente sudorazione capace di provocare una grave disidratazione. Ciò può accadere in climi particolarmente caldi e asciutti. L azione diretta dei raggi del sole sul capo e in grado di elevare la temperatura intracranica oltre i livelli normali compatibili con la vita e le funzioni delle cellule celebrali, quindi un soggetto che abbia subito l azione diretta e prolungata dei raggi solari a capo scoperto può andare incontro a malore e alla perdita di conoscenza.

COLPO DI SOLE SEGNI E SINTOMI Rossore al viso Cefalea,confusione mentale, allucinazioni, vertigini, ronzii. Senso di malessere, nausea, fastidio alla luce, disturbi visivi. Aumento della temperatura corporea. Polso frequente Possibile delirio fino alla perdita di coscienza

COLPO DI SOLE PRIMO SOCCORSO Porre il soggetto all ombra in luogo fresco e ventilato. posizione semiseduta, impacchi di acqua fresca sulla fronte.(se cosciente ) Se e cosciente e pallido in viso (fase avanzata),posizione antishock, impacchi di acqua fresca sulla fronte. Se e incosciente PLS Tenere sempre sotto controllo le funzioni vitali.

COLPO DI CALORE La vittima di un colpo di calore all inizio compensa sudando, poi, per l elevato grado di umidità ambientale e per la mancanza di ventilazione, l evaporazione si arresta, il sudore ristagna, impedendo la fuoriuscita di altro sudore. I meccanismi di termoregolazione si alterano: la temperature interna, per la mancata eliminazione di calore, aumenta progressivamente fino a provocare una compromissione delle cellule celebrali.

Pelle secca e molto calda COLPO DI CALORE SEGNI E SINTOMI Respirazione profonda poi superficiale Polso prima pieno e rapido poi piccolo e rapido Volto arrossato oppure pallido Eccitazione nervosa Cefalea fino a delirio Pupille dilatate Si può arrivare a turbe della coscienza, al coma e all arresto respiratorio.

COLPO DI CALORE PRIMO SOCCORSO Portare il soggetto in ambiente arieggiato, liberarlo dagli indumenti e avvolgerlo in un lenzuolo o asciugamano umidi. Porre borse del ghiaccio avvolte in un telino, sotto le ascelle, sotto le ginocchia, all inguine, ai polsi, alle caviglie e ai lati del collo del paziente.

COLPO DI CALORE PRIMO SOCCORSO Se e cosciente e rosso in viso posizione semiseduta Se e incosciente e respira PLS, se e pallido posizione Anti-shock Tenere sempre sotto controllo le funzioni vitali.

LESIONI DA FREDDO Quando l ambiente esterno è molto freddo, aumenta la dispersione di calore del corpo; se questa dispersione supera la capacità di generarlo, l organismo va incontro ad un abbassamento di temperatura.

LESIONI DA FREDDO L organismo reagisce al freddo: 1.Rallentando la respirazione; 2.Provocando una vasocostrizione periferica con diminuzione dell afflusso di sangue alla cute; 3.Generando più calore nei muscoli con i brividi.

LESIONI DA FREDDO Se queste misure non sono sufficienti, si possono avere: 1.Un eccessivo raffreddamento delle parti più esposte (congelamento); 2.Un abbassamento di temperatura dell intero organismo (ipotermia).

IL CONGELAMENTO interessa solo parti del corpo, quali gli arti, le orecchie ed il naso,che sono più direttamente esposte al freddo e più sensibili alla vasocostrizione.

IL CONGELAMENTO SINTOMI: 1 fase - aspetto della parte bianco e lucido fredda al tatto ma ancora morbida. Intorpidimento ed insensibilità localizzata. 2 fase - la parte assume una colorazione chiazzata grigio bluastra. Al tatto i tessuti risultano irrigiditi, induriti dalla presenza di cristalli di ghiaccio. Totale intorpidimento ed insensibilità della parte. 3 fase la pelle ha un aspetto di colore bianco chiazzato di grigio o gialle, è irrigidita come i tessuti sottostanti che stanno andando in necrosi e sono da considerare persi

IL CONGELAMENTO PRIMO SOCCORSO 1 grado (iniziale): 1.Muovere la parte colpita per far riprendere la circolazione; 2.Riscaldare tenendola al riparo; 3.Allentiamo i polsini o ciò che stringe la parte; 4.Togliamo o sostituiamo i vestiti bagnati.

IL CONGELAMENTO 2 e 3 grado : 1.Riscaldiamo la parte tenendola al riparo; 2.Allentiamo i polsini o ciò che stringe la parte; 3.Togliamo o sostituiamo i vestiti bagnati; 4.Massaggiare per favorire il ritorno venoso, partendo dalle parti lontane e avvicinandoci gradualmente alla zona colpita senza toccarla.

IL CONGELAMENTO ERRORI DA EVITARE : 1.Massaggiare la parte colpita con neve; 2.Massaggiare direttamente sulla parte congelata; 3.Lasciare indosso indumenti bagnati; 4.Dare da bere alcolici; 5.Riscaldare troppo la parte interessata.

IPOTERMIA È una patologia che interessa l intero organismo, determinata da una esposizione globale al freddo.

IPOTERMIA L ipotermia è favorita da: 1.Vento che raffredda il corpo velocemente; 2.Vestiti bagnati; 3.Alcool; 4.Immersione in acqua fredda; 5.Immobilità; 6.Traumi.

IPOTERMIA Segni e sintomi: 1.Pelle bianca, fredda e asciutta; 2.Brividi; 3.Stanchezza, sonnolenza; 4.rallentamento del battito e respiro;

IPOTERMIA PRIMO SOCCORSO Se siamo ancora all aperto: 1. Se infortunato cosciente fargli mangiare qualcosa di energetico; 2.Non fargli fare sforzi; 3.Non lasciarlo addormentare; 4.Togliere i vestiti bagnati; 5.Riscaldarlo con il nostro calore.

IPOTERMIA Se riusciamo a raggiungere un edificio: 1.Riscaldare con moderazione per non causare uno shock; 2.Somministrare dei liquidi caldi eccitanti e zuccherati; 3.Tenerlo a riposo ben coperto e in posizione antishock.

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