Paracentesi, Toracentesi, e altre manovre invasive PA.GRC.1.16.F9 PROCEDURA AZIENDALE PARACENTESI TORACENTESI E ALTRE MANOVRE

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1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PARACENTESI TORACENTESI E ALTRE MANOVRE Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione 0 01.08.2017 Firme Redatto Verificato Approvato U.O. Assicurazione Qualità Dott. Luisa Vecchione Coordinatori aziendali Dr. Alessia Santini Infermiere: Isiguzo Edwin Okezie Fisioterapista: Alessandra Mancini Direttore Sanitario Dr.Ivan Casagrande Raffi pag. 1 di 6

2 di 6 TORACENTESI La toracentesi è una manovra medico-chirurgica che permette l'evacuazione dalla cavità pleurica del liquido pleurico che, in seguito a determinate condizioni patologiche, tende ad accumularsi in maniera abbondante. L'esecuzione della toracentesi è un atto di competenza medica, il ruolo dell'infermiere in corso di procedura è prevalentemente collaborativo, ma rimangono di sua competenza l'assistenza infermieristica pre, intra e post intervento, l'educazione sanitaria al paziente e la valutazione delle possibili complicazioni. PROCEDURA di ESECUZIONE 1. Spiegare al paziente il tipo di manovra alla quale verrà sottoposto, quali sono i benefici che ne potrà ricevere, quali sono le complicanze, quali sono i vari momenti della procedura ed infine controllare che abbia firmato il consenso informato. 2. Controllare i parametri vitali e annotarli in cartella 3. Posizionare il paziente seduto con le braccia conserte (posizione di Flower), possibilmente poste su un tavolino abbastanza alto da poter sostenere un paio di cuscini. Far appoggiare il capo del paziente sui cuscini in modo da favorire una maggiore espansione polmonare 4. Effettuare lavaggio antisettico delle mani 5. Scoprire il paziente il minimo indispensabile 6. Disporre un telino non sterile affinché gli indumenti del paziente ed il letto non rimangano imbrattati di disinfettante 7. Individuazione del punto di introduzione dell ago (la zona di elezione è quella laterale lungo la linea ascellare posteriore) 8. Indossare dispositivi di protezione individuale non sterili (guanti monouso non sterili, mascherina con visiera, camice nonsterile in TNT) 9. Effettuare disinfezione dell area da pungere con soluzione a base di iodiopovidone 10. Effettuare somministrazione dell anestesia locale e/o topica pag. 2 di 6

3 di 6 11. Raccordare tubo connettore e rubinetto a 3 vie all ago da toracentesi 12. Collaborare con il medico durante la puntura del paziente (introdurre l ago sul bordo superiore delle coste con angolazione di 45 per pochi centimetri mentre attraversa lo spessore della parete toracica poi decorrere orizzontalmente nel cavo pleurico) 13. Ancorare l ago da toracentesi con cerotto adesivo posizionato a cravatta per evitarne la rimozione accidentale 14. Se richiesto dal medico predisporre campione per citologia e\o esame chimico fisico del liquido pleurico 15. Qualora sia necessario effettuare indagini laboratoristiche, effettuare lenta aspirazione del liquido pleurico nella siringa da 60 ml raccordata al rubinetto a tre vie e, una volta esclusa la via del paziente, riempire le provette senza contaminare il raccordo della siringa 16. Successivamente, attraverso il rubinetto a 3 vie, connettere il paziente alla sacca di raccolta e lasciare drenare il liquido pleurico a caduta 17. Una volta drenata la quantità di liquido effettuare la rimozione dell ago smaltendolo all interno del contenitore per aghi e taglienti 18. Applicare medicazione sterile a piatto rimuovendo il disinfettante in esubero utilizzato per il campo sterile 19. Informare il paziente che dovrà mantenere la posizione supina o semiseduta prona per 1 ora e che la prima mobilizzazione dovrà essere effettuata in presenza di personale infermieristico od O.S.S. 20. Rilevare le caratteristiche del liquido drenato (colore e quantità) ed annottare in cartella clinica e documentazione infermieristica. 21. Riordinare e smaltire il materiale utilizzato 22. Effettuare lavaggio sociale delle mani o utilizzo del gel disinfettante pag. 3 di 6

4 di 6 23. Effettuare monitoraggio di parametri vitali (pressione arteriosa, frequenza cardiaca) e\o comparsa di dolore o di sintomatologia riconducibile a: Emotorace Pneumotorace Raramente lesioni da puntura di organi endotoracici che dovrà essere tempestivamente segnalata al personale medico che ha eseguito la procedura. Predisporre l'invio dei campioni prelevati PARACENTESI ADDOMINALE Per paracentesi (o peritoneocentesi) si intende la rimozione di liquido ascitico dalla cavità peritoneale per mezzo di una piccola incisione chirurgica o di una puntura praticata attraverso la parete addominale in condizioni di sterilità. PRIMA DELLA PROCEDURA - Verificare che il paziente abbia un accesso venoso funzionante. - Aiutare il paziente ad assumere la posizione supina se è necessario evacuare un ampia quantità di liquido, o in decubito laterale se la quantità è minima. - Se il paziente è allettato è preferibile la posizione di Fowler (semiseduto) - La quantità di liquido viene stabilita attraverso la palpazione e la percussione dell addome PROCEDURA - Dopo aver disinfettato la cute con clorexidina o con un antisettico a base di iodio si prepara un campo sterile con un telino forato. - Prima di procedere con la paracentesi bisogna iniettare un anestetico locale - Fatta l anestesia si esegue una puntura nel sito di inserzione con un ago da paracentesi da 18 gauge e si inserisce il catetere da paracentesi. Una volta introdotto il catetere da paracentesi, lo si connette a una siringa da 5-10 cc o a una sacca di raccolta in base alla quantità di liquido da prelevare. pag. 4 di 6

5 di 6 Al termine della paracentesi il punto di incisione va coperto con una medicazione sterile occlusiva per evitare la fuoriuscita di liquido. Non ci sono indicazioni specifiche sul posizionamento del paziente dopo la paracentesi; può essere utile però sollevare leggermente la testata del letto per facilitare la respirazione. DURANTE LA PROCEDURA - Rassicurare il paziente sulla procedura - Garantire il comfort al paziente e valutare le possibili complicanze - Valutare ogni 15 i PV - Riduce l ansia - Aiuta il paziente a sopportare la procedura e consente di valutare se sospendere - Individuare le possibili complicanze come lo shock (pallore, sudorazione profusa,tachicardia, ipotensione) DOPO LA PROCEDURA - controllo PV - Controllo diuresi 24h - Misurare peso e circonferenza addominale - Esaminare caratteristiche del liquido - Osservare il paziente se manifesta disagio - L ematuria può essere traumatica - Stabilisce le modifiche avvenute - Il liquido è limpido o lievemente tinto - Eventuale dolore o disagio può indicare puntura degli organi sottostanti COMPLICANZE: - Ipotensione e shock ipovolemico - sanguinamento - Perforazione di un viscere o della vescica - Infezione (peritonite) - La paracentesi evacuativa può determinare un richiamo del liquido "ex vacuo" dal torrente - circolatorio al cavo peritoneale, a ciò ne consegue un ipovolemia e un ipotensione (danno renale) - Legato alla manovra(ematoma) - minimizzabile se sicuri che il paziente abbia la vescica vuota guida ecografica in caso di dubbio sulla localizzazione del versamento ascitico pag. 5 di 6

6 di 6 - Registrare la procedura indicando se diagnostica o terapeutica - Indicare la quantità e le caratteristiche del liquido - Indicare se sono stati inviati campioni - Registrare la circonferenza addominale e il peso - Riferire al medico ogni deviazione della norma dei PV - Se il pz ha dolore addominale(lesione organi interni) - Se sangue nel punto di introduzione del catetere(controllo coag pag. 6 di 6