SCENARI EVOLUTIVI PER IL POTENZIAMENTO DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO DEL FRIZZONE



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AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità SCENARI EVOLUTIVI PER IL POTENZIAMENTO DELLO SCALO MERCI FERROVIARIO DEL FRIZZONE Lucca, 23 luglio 2013

Obiettivi dello studio Analizzare le condizioni attuali del trasporto ferroviario lucchese e tracciare scenari di sviluppo a medio termine Sondare i comportamenti e l orientamento delle imprese rispetto all intermodalità, con particolare riferimento al trasporto su rotaia Valutare la propensione delle imprese alla esternalizzazione di determinate funzioni logistiche Individuare la movimentazione delle merci in arrivo e in partenza, le principali provenienze e destinazioni e le tipologie merceologiche interessate Scattare una fotografia aggiornata del trasporto e della logistica del distretto cartario lucchese

L attuale scalo merci di Lucca Transwagon multinazionale tedesca FS Logistica società di logistica ferroviaria del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane S.p.a. Top Rail s.r.l. società bolognese, attiva anche nel trasporto su gomma Attività accessorie primo ed ultimo miglio su gomma: Speedy S.r.l., COLF Logistica e Torello Landi 8-9 tr/sett: TRW 5 tr/sett, FsL 1 tr/sett, TR 2-3 tr/sett Destinazioni: TWG, Chiasso (CH); TR, Marcianise (AV); FsL, Bicocca (CT)

La domanda di trasporto ferroviario nella piana lucchese Bacino di gravitazione dell impianto Piana di Lucca e media valle del Serchio Imprese manifatturiere provincia: metalmeccanico, cartario, alimentare, lapideo, nautica e calzature: 5564 con 35.461 addetti (2010) Principali comparti produttivi afferenti al bacino di gravitazione: metalmeccanico, cartario e calzature Preminenza del distretto cartario quale motore di sviluppo del trasporto ferroviario

Il settore cartario e cartotecnico della provincia di Lucca 100 imprese 6.200 addetti 3 miliardi e 850 milioni di euro di fatturato complessivo 1 milione di tonnellate di carta tissue in bobine prodotta nel distretto (solo cartiera) 1 milione di tonnellate di carta per ondulatori prodotta nel distretto (solo cartiera) 734 milioni di euro di fatturato all esportazione Alta attenzione alle problematiche ambientali Fonte: Associazione Industriali Lucca

La struttura della filiera nel distretto

Il campione analizzato Lo studio su logistica e trasporti nel distretto cartario ha coinvolto complessivamente 32 imprese, di cui 9 operanti nel settore della logistica e dei trasporti e 23 siti produttivi di cartiere o aziende di trasformazione. Successivo approfondimento sugli altri principali comparti mediante interviste ad alcune aziende leader ed esperti di settore. Le aziende cartarie del campione fatturano complessivamente un miliardo e seicento milioni di euro, impiegano 2.260 addetti ed hanno una produzione complessiva di carte e prodotti derivati di circa due milioni di tonnellate.

Il campione delle aziende per tipologia di sito produttivo

Fatturato delle aziende del campione 2.000.000.000 1.500.000.000 Fatturato delle aziende del campione (euro) 1.465.772.995 1.616.302.500 1.000.000.000 500.000.000 0 150.529.505 ITALIA ESTERO TOTALE FATTURATO

La movimentazione merci del campione di indagine Le aziende del campione movimentano complessivamente oltre 4 milioni di tonnellate di merci in entrata e in uscita, di cui poco meno di 2 milioni e 300 mila in ingresso e circa 2 milioni in uscita. La movimentazione di questa merce è assicurata da circa 300.000 fra bilici e autotreni di cui il 69% circa in uscita e il 31% in ingresso. Il carico medio dei mezzi in ingresso è di 22,6 tonnellate, costituita prevalentemente da materia prima e semilavorato, mentre quello dei mezzi in uscita è di 9,1 tonnellate, di prodotto finito e semilavorato. La proiezione dei dati sulla movimentazione, in entrata e in uscita, delle aziende del campione all universo delle aziende cartarie del distretto ci porta a stimare la movimentazione media giornaliera nel distretto, fra bilici e autotreni, in un valore intorno ai 3.000 mezzi al giorno (oltre 750.000 mezzi all anno considerando una media per difetto di 250 giornate lavorative).

Intermodalità oggi per il campione di indagine Il 66,3% della merce in ingresso delle aziende campione proviene dall Italia mentre il 33,7% dall estero In media circa il 67% della merce in ingresso che raggiunge le aziende del campione viaggia esclusivamente su gomma, mentre il 33% in intermodalità (nave+gomma, ferro+gomma). Una percentuale fra l 8 e il 12% della merce in ingresso (macero e bobine, oltre 188 mila tonnellate) viaggia in intermodalità ferro+gomma con scalo a Verona, Modena, Lugo di Ravenna ma raggiunge il distretto su gomma. La merce in uscita ha come destinazione l Italia per il 88,6% del tonnellaggio complessivo e per l 11,4% l estero. Circa il 94% della merce in uscita viaggia esclusivamente su gomma, il 5% in intermodalità nave+gomma, e l 1% in intermodalità rotaia+gomma.

Tipologia della merce in ingresso È stato possibile ricostruire, in base al livello di dettaglio delle risposte fornite dalle aziende intervistate, la quasi totalità del flusso logistico della merce movimentata in ingresso e della merce in uscita. Le principali categorie di merce in ingresso sono rappresentate dal macero (54,4%) e dalle bobine (28,0%) e dalla cellulosa (17,4%).

Modalità prevalente di trasporto della merce in ingresso: Il trasporto su gomma rappresenta la modalità prevalente di trasporto per circa il 67% della merce movimentata in ingresso dalle aziende del campione. Viaggia in modalità intermodale il 33% della merce che comunque raggiunge la destinazione lucchese quasi totalmente su gomma (circa 4/5). L analisi di dettaglio evidenzia una penetrazione dell intermodalità dell 8,7% per il macero e del 40% delle bobine. Non si dispone di dati analitici riferiti alla cellulosa, per quanto l intermodalità sia diffusa nel trasporto di questo prodotto.

Provenienza della merce in ingresso 1.400.000 1.200.000 1.000.000 800.000 600.000 400.000 200.000 0 1.253.600 (54,4%) Tipologia della merce in ingresso (tonn.) 645.000 (28,0%) 401.000 (17,4%) Macero Bobine Cellulosa Altro 4.600 (0,2%) Merce Totale Toscana Sud e isole Italia Europa occidentale Nord centro europa Americhe Macero 1.253.600 72.000 121.360 982.240 15.600 62.400 5,7 9,7 78,4 1,2 5,0 Bobine 645.000 322.900 25.500 37.050 133.700 125.850 50,1 0,0 4,0 5,7 20,7 19,5 Cellulosa 401.000 n.d. n.d. Altro 4.600 TOTALE 2.304.200 394.900 121.360 1.007.740 52.650 67.000 125.850

Tipologia della merce della merce in uscita Il trasporto su gomma rappresenta la modalità prevalente per circa il 94% del tonnellaggio in uscita. La merce in uscita di cui è stato possibile ricostruire il flusso è rappresentata da carta (49,7%), prodotti finiti (48,7%) e pulper (1,6%). La merce in uscita ha come destinazione l Italia per il 90,2% del tonnellaggio complessivo e per il 9,8% l estero. Attualmente in modalità intermodale viene trasportato il 6,1% della merce in uscita con prima tratta prevalentemente su gomma.

Tipologia della merce in uscita Merce Totale Toscana Nord Italia Centro Italia Sud e isole Europa Mondo Carte da avvolgere e da imballo 662.000 182.800 390.200 36.000 20.000 33.000 Carte igienico sanitarie 179.000 109.880 60.000 9.120 Carte industriali e speciali 173.000 28000 56.000 14.322 6.138 39.286 29.254 Totale carte 1.014.000 320.680 506.200 50.322 26.138 48.406 62.254 Prodotti da avvolgere e da imballo 505.750 98.725 203.315 143.710 24.000 12.000 24.000 Prodotti igienico-sanitari (tissue) 477.000 45370 180.780 191600 7.500 46.750 5.000 Prodotti industriali e speciali 10.000 6000 2000 2000 Totale prodotti 992.750 150.095 386.095 335.310 31.500 60.750 29.000 Pulper 33.000 33000 TOTALE GENERALE 2.039.750 470.775 925.295 385.632 57.638 109.156 91.254 % 100,0 23,1 45,4 18,9 2,8 5,4 4,5 (1) Centro esclusa la Toscana

Destinazione della merce in uscita 2.500.000 2.000.000 2.039.750 Merce in uscita per destinazione (ton.) 1.500.000 1.000.000 925.295 500.000 470.775 385.632 0 57.638 109.156 91.254 Totale Toscana Nord Italia Centro Italia 1 Sud e isole Europa Mondo

Modalità di trasporto della merce in uscita Gomma+Mare 5,1% Gomma+ferro 1% Modalità di trasporto del campione sul totale della merce in uscita Gomma 93,9%

Mezzi movimentati dalle aziende del campione 350.000 300.000 250.000 200.000 150.000 100.000 N. di mezzi (bilici, autotreni,motrici,..) movimentati annualmente dalle aziende del campione 303.590 209.460 94.130 50.000 0 Movimentazione in ingresso Movimentazione in uscita Totale mezzi movimentati 69% 31% Mezzi (bilici, autotreni,motrici,..) movimentati annualmente dalle aziende intervistate in % Movimentazione in ingresso Movimentazione in uscita

Stima della movimentazione distrettuale su gomma I dati raccolti presso le aziende del campione ci portano a stimare la movimentazione complessiva di mezzi (bilici, autotreni), per difetto*, in circa 2.916 mezzi al giorno. Il dato appare allineato con le stime formulate nel Piano Regionale della Mobilità e della Logistica della Regione Toscana, anno 2003, che partendo dai dati sulla movimentazione di una cartiera media produttrice di carta per ondulatori e di una cartiera che produce carta per uso igienico e sanitario, stimava in circa 3.300 mezzi la movimentazione distrettuale * Il dato sulla movimentazione di merce nel campione considera solo parzialmente la movimentazione interdistrettuale

AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità FLUSSI DI MERCE TRASFERIBILI IN MODALITA INTERMODALE Lucca, 5 luglio 2013

Interesse per lo sviluppo del trasporto su ferro Per verificare l orientamento delle aziende rispetto all intermodalità, alle aziende del campione è stato chiesto quanto parte dell attuale movimentazione in ingresso e in uscita potrebbe essere trasferita su rotaia. Al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio, le aziende complessivamente ritengono che, almeno ad un livello puramente teorico, il 12% (circa 500 mila tonnellate) della merce complessivamente movimentata, per caratteristiche del prodotto, provenienza delle forniture, caratteristiche dei mercati di destinazione, potrebbe essere trasferita su rotaia. Circa il 54% dei volumi teoricamente trasferibili su rotaia è rappresentato da merce in ingresso e circa il 46% da merce in uscita.

Flussi di merce trasferibili in modalità intermodale Sulla base degli orientamenti delle imprese, delle caratteristiche e della provenienza della fornitura, della caratteristica, della destinazione e delle modalità distributive del prodotto finito e delle richieste del mercato, la possibilità di incrementare le quote di traffico intermodale sembra concentrarsi inizialmente: a livello di logistica in ingresso nella conversione di una quota di trasporto del macero, delle bobine e della cellulosa dalla gomma alla rotaia. a livello di logistica in uscita nell incremento della quota di semiprodotto (bobine) con destinazione centro-nord Europa, e di prodotto finito con destinazione nord-africa e Medio Oriente

Flussi in ingresso nel distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale macero Cellulosa/bobine Movimentazione interna ai gruppi (bobine, ecc..)

Flussi in ingresso nel distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale Cellulosa/bobine

Flussi in partenza dal distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale pulper Prodotti finiti (tissue, imballaggi, ecc..) dai porti (LI, SP, GE) Movimentazione interna ai gruppi (bobine, tubi, ecc..)

Flussi in partenza dal distretto in parte teoricamente trasferibili in modalità intermodale Prodotti finiti

Quantità potenzialmente trasferibili: in % e valore assoluto Poiché la portata media dei mezzi in ingresso e in uscita è rispettivamente di 22,6 e 9,1 tonnellate, trasferire su rotaia 500 mila tonnellate di merci in ingresso e in partenza, almeno ad un livello teorico, equivale ad eliminare, il traffico di oltre 37 mila mezzi pesanti all anno nel distretto. Questa potenzialità è riferita unicamente alle aziende del campione. Riuscire ad incidere sulla movimentazione pesante su gomma, anche solo per alcuni punti percentuali rispetto al totale movimentato, determina immediatamente un impatto positivo significativo in termini di miglioramento della viabilità e qualità della vita.

Volumi teorici trasferibili su rotaia 600.000 500.000 Volumi teorici trasferibili su rotaia, da parte delle aziende intervistate, al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio (tonnellate) 506.300 400.000 300.000 200.000 274.500 231.800 100.000 0 Volumi in arrivo Volumi in partenza Totale volumi

Volumi teorici trasferibili su rotaia Incidenza % della movimentazione teorica trasferibile allo scalo ferroviario sul totale movimentato (ton.) 4.500.000 100,0% 4.000.000 3.500.000 3.000.000 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 4.023.350 12,5%% 506.300 Movimentazione del campione Movimentazione teorica trasferibile allo scalo

Movimentazione complessiva DI.CA. e potenziali ricadute Se, al concorrere di condizioni di economicità, continuità ed efficienza del servizio, il 12-15 % del totale movimentato potrebbe essere dirottato su rotaia, la propensione teorica delle imprese del distretto all intermodalità ferro+gomma può aggirarsi intorno alle 960 mila tonnellate, con una ricaduta in termini di riduzione del traffico pesante pari a circa 70 mila automezzi all anno. Il dato risente di un eccesso di prudenza determinato sia dall attuale offerta commerciale sia dalle problematiche tecniche relative all allacciamento dei tronchetti, aree portuali, consuetudini di produzione, ecc. Attualmente si stima che lo scalo ferroviario movimenti circa 200 mila tonnellate, pari a circa di un quinto del totale dichiarato movimentabile su ferro. La vocazione al miglioramento delle prestazioni ambientali (Ecodistretto, WWF Climate Saver, ecc.) costituisce una leva indiretta a favore del trasporto su ferro

La domanda di logistica ferroviaria negli altri comparti: valutazioni preliminari Si è indagata, in via preliminare, anche la domanda potenziale dei principali comparti manufatturieri della Piana di Lucca che rappresenta il bacino gravitazionale di domanda più immediato per il nuovo scalo. L approfondimento è stato realizzato attraverso alcune interviste alle principali aziende per comparto e ad opinion leader ed esperti di settore. I principali settori indagati: gomma e plastica, metalmeccanica, elettronica e comparto elettrico, tessile e calzaturiero, agroalimentare, inerti e materiali da costruzione, florovivaismo.

La domanda di logistica ferroviaria negli altri comparti: stime domanda trasporto ferroviario Le prime stime elaboratate evidenziano una potenziale domanda di trasporto ferroviario pari a circa 200.000 ton/anno in ingresso e circa la metà in uscita Richiesta presso scalo merci di infrastrutture per agevolare la movimentazione merci quali, ad esempio, magazzini e baie coperte di carico/scarico, attrettature per la movimentazione di container e di casse mobili e servizi di stoccaggio e di dogana.

La domanda potenziale di trasporto ferroviario nel bacino di attrattività dello scalo ferroviario: considerazioni complessive Trasporto su gomma modalità prevalentemente Forte pluralità destinazioni di consegna e provenienza della merce Forte presenza di trasporto su breve e media distanza, dato coerente con statistiche ISTAT e indagini del ministero dei trasporti (70% della merce viaggia entro entro 70 Km). Per le imprese più strutturate, uso rilevante di unità di carico intermodale (container, casse mobili) In alcuni settori presente uso del trasporto navale per la materia prima in ingresso o per le spedizioni di prodotti finiti e del trasporto intermodale (con nodi di scambio prevalentemente extraregionali) Scarsi volumi attuali di trasporto ferroviario Domanda potenziale trasporto ferroviario rilevante, sostenuta dal comparto cartario e cartotecnico (medie e lunghe distanze) stimata per tutti i comparti analizzati a circa 1.260.000 t/a (960kt settore cartario e 300k altri settori, per un totale di circa 100.000 Tir/a) Per le distanze brevi, con la sola eccezione del potenziamento del trasporto da e per il porto di Livorno, difficilmente applicabile una modalità ferroviaria di trasporto su distanze brevi.

AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI VERSO UN CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Lucca, 5 luglio 2013

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI NELL ACCORDO DI PROGRAMMA

Accessibilità dal bacino di gravitazione

Layout e dotazione infrastrutturale Un fascio di binari (2 bin da 500 mt + un bin tronco), ubicati in adiacenza alla linea ferroviaria Lucca-Firenze, per la presa/ consegna dei carri; 5 binari di carico/scarico in derivazione dalla stazione di Porcari, di lunghezza variabile tra 200 e 240 mt,di cui 2 forniti di tettoie mobili per la movimentazione delle merci in condizioni di protezione meteo; 5 corsie stradali, complete di raccordi, per il transito e l'affiancamento ai binari dei veicoli commerciali; area di stoccaggio delle merci all'aperto provvista di tettoia; aree di parcheggio per veicoli commerciali; fabbricato servizi; 2 ingressi stradali (principale e di emergenza) da/per la nuova viabilità del Frizzone.

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI ATTIVITÀ DI BASE Trasferimento dei carichi in arrivo/partenza tra carri ferroviari e mezzi stradali. Composizione/scomposizione di treni e tradotte da/per i tronchetti ferroviari privati delle imprese raccordate. Stoccaggio temporaneo delle merci all aperto sotto tettoia.

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE: DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Presenza domanda diffusa di infrastrutturazione logistica Presenza di una rilevante domanda potenziale di trasporto merci ferroviario Forti volontà di riduzione dell impronta ecologica del territorio e delle sue attività economiche Superare l assetto minimalista dell accordo di programma

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE: DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Riequilibrio modale del trasporto merci a favore della ferrovia Riduzione costi del trasporto Riduzione traffico stradale pesante Riduzione tempi di consegna al mercato Incremento locale del valore aggiunto logistico

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): DA SCALO MERCI A CENTRO LOGISTICO FERROVIARIO Disponibilità spazi di ampliamento Nuove caratteristiche tecnico-organizzative e servizi offerti Incremento dotazioni strumentali ed infrastrutturali Incremento utilizzo unità di carico standardizzate (container, casse mobili) a COMPLEMENTO delle modalità attuali di servizio Velocizzazione operazioni di carico/scarico dei treni Collegamenti ferroviari shuttle con porti (Livorno) ed interporti (Guasticce, Gonfienti) Raccolta, stoccaggio, assemblaggio e distribuzione delle merci (VAL) composizione/scomposizione delle unità di carico magazzino in regime doganale (D4) funzioni di logistica distributiva e a valore aggiunto (VAL)

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): STIMA DELLA CAPACITÀ DI MOVIMENTAZIONE FERROVIARIA Raffronto Volumi Traffico/Capacità di movimentazione (movimentazione in UTI Unità di Traffico Intermodale) Livelli di attività Volumi merci gomma -> ferro (tons/anno)* N. Treni Capacità di trasporto annua** Minima 960.000 6 treni/g 900.000 tons 60.000 TEUS 40.00 spedizioni Intensiva 10 treni/g 1.500.000 tons 100.000 TEUS 70.00 spedizioni * Stima volumi solo Distretto Cartario di Capannori ** Statistiche elebarazioni HUPAC

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): PRIME VALUZIONI ECOMICHE Elementi economici ed occupazionali interni allo centro 40.000 70.000 spedizioni/anno Ca. 3 mil fatturato Ricadute economiche sul territorio: value added logistics (V.A.L.) e indotto Occupazione: diretta ca. 20 unità/anno + V.A.L. + indotto

IL NUOVO SCALO MERCI DI CAPANNORI/PORCARI PROSPETTIVE EVOLUTIVE A MEDIO TERMINE (5 anni): PRESTAZIONI DA GARANTIRE capacità minima di movimentazione: 6 treni/giorno (60%) tempo ciclo interno 10 ore sistemi controllo processo integrabili con AIDA-CARGO sistemi di segnalamento e controllo ferroviario dello scalo standard europei garanzia di accosto pubblico disponibilità uffici e sistemi telematici pubblicazione tariffe dei servizi sistemi di sicurezza ed handling certificati

NECESSITA DI UN SISTEMA DI GOVERNANCE PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Lo studio ha consentito di scattare una fotografia aggiornata sulla movimentazione dell impresa manufatturiera della piana e media valle e di cogliere, pur fra mille cautele, un'apertura da parte delle imprese rispetto ad una prospettiva di riconversione di una parte dei propri flussi logistici verso l'intermodalità. E improbabile però ritenere che un processo di riconversione di una tale portata possa venire promosso, organizzato, gestito e avviato su impulso ed esclusivamente dalle stesse imprese, troppo impegnate nella gestione del quotidiano e nella salvaguardia prioritaria dell interesse aziendale. Occorre una regia che possa favorire l emergere di convergenze potenziali e dare continuità alle varie fasi del processo. Per dare seguito ai risultati e alle indicazioni emerse dall'indagine occorre definire una concreta strategia di avanzamento basata sul coinvolgimento delle imprese e di tutti i soggetti istituzionalmente interessati.

AZIONI DA SVILUPPARE DA PARTE DELLE ISTITUZIONI Coordinamento imprese e governance del sistema logistico locale Spinta allo sviluppo dell intermodalità Sviluppo dell indotto locale Attrazione attività logistiche ad alto valore aggiunto e marketing territoriale

IPOTESI DI PERCORSO OPERATIVO PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Una prima ipotesi di percorso, sicuramente da perfezionare, sia in merito agli obiettivi, che ai contenuti, implica lo sviluppo di alcune attività tecniche: Verifica interesse nuovi operatori del trasporto ferroviario - trazionisti e movimentazione - allo sviluppo dello scalo ferroviario quale polo logistico Programmare nuove future espansioni delle aree di manovra e di deposito del polo logistico (magazzini) e la verifica delle possibili opportunità di (co) finanziamento da parte della Regione Toscana Sviluppare i rapporti con porti, interportuali e terminal ed i relativi stakeholders che possano contribuire allo sviluppo del polo logistico del Frizzone (ad es., Porto di Livorno, Interporto A. Vespucci, Verona, Lugo di Romagna, ecc.).

IPOTESI DI PERCORSO OPERATIVO PER LO SVILUPPO DEL CENTRO Analisi delle condizioni per l attrazione di traffici correlati ad filiere produttive diverse dal cartario Progettazione ed ottimizzazione layout operativo del centro logistico Analisi dei fattori rilevanti per garantire condizioni di efficacia ed efficienza complessiva dello scalo (es., individuazione gestore unico comprensoriale) Individuazione delle dotazioni tecniche, di movimentazione, di magazzino e le altre infrastrutture logistiche e trasportistiche necessarie Verifica delle possibilità di attivazione di ulteriori traffici su relazioni e direttrici;

Studio realizzato da LUCENSE per la Provincia di Lucca con il contributo della Camera di Commercio di Lucca - v. 2.2

AREA DI COORDINAMENTO TERRITORIO E INFRASTRUTTURE Servizio Pianificazione Territoriale e della Mobilità Contatti: mobilita@provincia.lucca.it http://www.provincia.lucca.it/pianificazione