PROGRAMMAZIONE ANNO SCOLASTICO 2017 2018 CLASSE 5 SEZ. D MATERIA: Scienze PROF. Bronzi Patrizio (da allegare al registro personale)
LIVELLI DI PARTENZA (Caratteristiche della classe, preparazione di base, prerequisiti richiesti e verificati, ecc) Livello generale mediamente più che sufficiente con un pasio di eccellenze e diverse criticità. Livello di socializzazione mediamente discreto. Collaborazione al lavoro scolastico sufficiente. OBIETTIVI GENERALI E TRASVERSALI (del Consiglio di classe) A. OBIETTIVI TRASVERSALI COMPORTAMENTALI E STRATEGIE COMUNI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Si fa riferimento a quanto deliberato nel Consiglio di classe B. OBIETTIVI TRASVERSALI COGNITIVI (conoscenza, competenza, capacità) E STRATEGIE COMUNI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI Si fa riferimento a quanto deliberato nel Consiglio di classe
PROGRAMMAZONE DISCIPLINARE classe 5 sezione D a.s. 2017 2018 Libri di testo: MATERIA. Ore settimanali 2 Moduli Unità didattiche Contenuti Conoscenze/Competenze/Capacità Tempi Strumenti e modalità di verifica Mod. 1 Settembredicembre Tettonica delle placche e storia geologica dell Italia La deformazione delle rocce (come si deformano le rocce, fattori che influenzano le deformazioni delle rocce, faglie, pieghe). I terremoti. L interno della Terra. Il modello della tettonica globale: Il principio dell isostasia; La Terra mobile di Wegener; la tettonica delle placche: una teoria unificante; L espansione del fondo oceanico; I margini continentali: margini continentali passivi, margini continentali trasformi, margini continentali attivi, tettonica delle placche e orogenesi (orogenesi da collisione, orogenesi da attivazione, orogenesi per Descrivere i fattori che influenzano la deformazione rocciosa. Illustrare il diverso comportamento delle rocce sottoposte a deformazione. Spiegare il significato di piega e di faglia. Illustrare i tipi fondamentali di faglie e di pieghe. Descrivere le grandi faglie italiane. Analizzare i fenomeni sismici. Distinguere tra magnitudo e intensità di un terremoto. Conoscere la struttura interna della Terra e spiegare le principali differenze tra crosta oceanica e continentale. Spiegare l origine del calore interno della Terra. Descrivere le caratteristiche del flusso di calore nei continenti e nei fondali oceanici. Spiegare l origine del campo magnetico terrestre e l importanza del paleomagnetismo. Conoscere le teorie per spiegare la morfologia della superficie terrestre. Spiegare le caratteristiche delle dorsali e delle fosse oceaniche. Spiegare la distribuzione delle anomalie magnetiche sui fondali oceanici. Correlare la distribuzione dei vulcani e dei terremoti con la tettonica delle placche. Correlare l orogenesi con la tettonica delle placche. Interrogazione formalizzata Interventi spontanei relazioni di laboratorio Test strutturati.
accrescimento crostale), le ofioliti. Storia geologica dell Italia. Descrivere il processo di apertura di un nuovo bacino oceanico. Individuare le caratteristiche dei punti caldi. Descrivere i principali eventi caratterizzanti la storia geologica dell Italia. Individuare i nuclei portanti delle informazioni, organizzare le conoscenze, effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni. Interpretare figure, schemi, grafici e tabelle. Esporre in modo organico e corretto utilizzando il linguaggio specifico e strumenti di rappresentazione diversi. Mod. 2.L atmosfera e il clima che cambia: elementi basilari Atmosfera (elementi basilari): composizione e struttura; la radiazione solare e il bilancio termico del sistema Terra; inquinamento atmosferico. Il clima che cambia: elementi basilari. Conoscere i principali componenti dell'atmosfera terrestre. Descrivere la struttura verticale dell'atmosfera terrestre. Spiegare le relazioni esistenti tra il sistema terra-atmosfera e la radiazione solare. Conoscere, nelle linee essenziali, le cause e le conseguenze dell inquinamento atmosferico. Conoscere, nelle linee essenziali, le cause del cambiamento climatico. Interpretare figure, schemi, grafici e tabelle. Individuare i nuclei portanti delle informazioni, organizzare le conoscenze, effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni. Esporre in modo organico e corretto utilizzando il linguaggio specifico e strumenti di rappresentazione diversi. gennaio Interrogazione formalizzata Interventi spontanei relazioni di laboratorio Test strutturati.
Mod. 3 Dal carbonio agli idrocarburi e ai principali gruppi funzionali Idrocarburi: idrocarburi alifatici e idrocarburi aromatici. I principali gruppi funzionali. Comprendere le ragioni per cui il carbonio, in seguito alle sue diverse possibilità di legame, riesce a dare una grande varietà di composti organici. Identificare le differenti ibridizzazioni del carbonio. Comprendere il significato di isomero. Descrivere i diversi tipi di isomeria. Spiegare il significato di reattivo elettrofilo e nucleofilo. Descrivere le caratteristiche degli idrocarburi alifatici e aromatici. Utilizzare le regole basilari della nomenclatura IUPAC per indicare il nome di semplici alcani, alcheni, alchini. Scrivere le formule degli idrocarburi e attribuire loro i nomi IUPAC. Data la formula di struttura di un idrocarburo, riconoscere la categoria di appartenenza del composto. Descrivere le principali reazioni delle più importanti classi di idrocarburi. Applicare la regola di Markovnikov. Distinguere le varie tipologie di idrocarburi in base al tipo di legame. Comprendere il significato di gruppo funzionale. Elencare i principali gruppi funzionali. Identificare i composti organici a partire dai gruppi funzionali presenti. Nota la formula di struttura, riconoscere la categoria di appartenenza di un composto organico. Noto il nome IUPAC di un composto organico a breve catena lineare, scriverne Febbraiomarzo Interrogazione formalizzata Interventi spontanei relazioni di laboratorio Test strutturati.
la formula di struttura. Nota la formula di struttura di un composto organico a breve catena lineare, scriverne il relativo nome IUPAC. Descrivere le proprietà e le principali reazioni delle più importanti classi di composti organici. Interpretare immagini, schemi, grafici e tabelle. Individuare i nuclei portanti delle informazioni, organizzare le conoscenze, effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni. Esporre in modo organico e corretto utilizzando il linguaggio specifico e strumenti di rappresentazione diversi. Mod. 4 Le basi della biochimica e il metabolismo Le basi della biochimica: carboidrati, lipidi, proteine, acidi nucleici, codice genetico e sintesi proteica (argomento facoltativo). Il metabolismo: metabolismo dei carboidrati, metabolismo dei lipidi, metabolismo degli amminoacidi, metabolismo terminale, produzione di energia nelle cellule. Elencare le principali funzioni biologiche dei carboidrati. Spiegare i carboidrati e la loro organizzazione. Comprendere quando uno zucchero è riducente e quando non riducente. Nominare i monosaccaridi e i disaccaridi comuni. Descrivere la struttura e le proprietà dell amido, del glicogeno e della cellulosa. Elencare le principali funzioni biologiche dei lipidi. Riconoscere la varietà dei lipidi. Spiegare, negli aspetti basilari, il metabolismo dei lipidi. Spiegare le vie metaboliche dei glucidi. Descrivere le tappe della glicolisi. Descrivere il ciclo di Krebs. Descrivere la catena respiratoria. Comprendere la funzione delle aprile Interrogazione formalizzata Interventi spontanei relazioni di laboratorio Test strutturati.
fermentazioni. Descrivere la fermentazione lattica e alcolica. Distinguere le caratteristiche della glicolisi. Spiegare il significato di gluconeogenesi e di glicogenosintesi. Fornire la definizione di amminoacido. Disegnare la struttura generale di un amminoacido. Spiegare che cosa si intende per punto isoelettrico di un amminoacido. Descrivere la struttura primaria delle proteine e disegnare la struttura del legame peptidico. Descrivere i diversi livelli strutturali delle proteine. Elencare le principali funzioni biologiche delle proteine. Spiegare, negli aspetti basilari, le vie metaboliche degli amminoacidi. Elencare le principali funzioni biologiche degli acidi nucleici. Descrivere la struttura e l organizzazione degli acidi nucleici. Descrivere e riconoscere la struttura tipica di un nucleotide. Saper spiegare le differenze tra diversi nucleotidi. Interpretare immagini, schemi, grafici e tabelle. Individuare i nuclei portanti delle informazioni, organizzare le conoscenze, effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni. Esporre in modo organico e corretto utilizzando il linguaggio specifico e strumenti di rappresentazione diversi.
Eseguire semplici esperienze di laboratorio. Mod. 5 Biotecnologie e loro applicazioni Che cosa sono le biotecnologie: la tecnologia delle colture cellulari, la tecnologia del DNA ricombinante, il clonaggio e la clonazione, l ingegneria genetica e gli OGM. Alcune applicazioni delle biotecnologie. Spiegare che cosa si intende per biotecnologie. Conoscere alcune delle più significative applicazioni delle biotecnologie in campo biomedico. Saper definire che cos è il DNA ricombinante. Spiegare che cosa sono i plasmidi e come sono utilizzati nella clonazione genica. Comprendere il ruolo degli enzimi di restrizione. Comprendere il significato delle librerie genomiche. Distinguere tra clonaggio e clonazione. Illustrare le fasi della tecnica del clonaggio. Spiegare in che cosa consiste la clonazione. Spiegare, negli aspetti basilari, come si replica il DNA con la PCR. Illustrare, nelle linee basilari, il sequenziamento del DNA. Spiegare come vengono ottenuti gli organismi geneticamente modificati e per quali scopi sono utilizzati. Illustrare le caratteristiche delle cellule staminali. Spiegare in che cosa consiste la terapia genica. Interpretare immagini, schemi, grafici e tabelle. Individuare i nuclei portanti delle informazioni, organizzare le conoscenze, effettuare connessioni logiche e stabilire relazioni. Maggio Interrogazione formalizzata Interventi spontanei relazioni di laboratorio Test strutturati.
Esporre in modo organico e corretto utilizzando il linguaggio specifico e strumenti di rappresentazione diversi.
METODOLOGIA Si fa riferimento a quanto già definito nel Consiglio di classe. Eventuali ulteriori precisazioni: I moduli 1 e 3 sono stati preceduti da approfondimenti degli argomenti già trattati negli anni precedenti, che non hanno trovato spazio nella programmazione svolta dello scorso anno a causa degli eventi sismici. INDICI DI MISURAZIONE E CRITERI DI VALUTAZIONE PROVE SCRITTE ORALI PRATICHE (del Collegio dei Docenti e del Dipartimento) Si fa riferimento a quanto deliberato nel Collegio dei Docenti e nel Dipartimento Macerata, 23/10/2017 prof. Bronzi Patrizio RIESAME DELLA PROGRAMMAZIONE Alla fine del I quadrimestre, il docente effettua una valutazione in termini di rispetto dei tempi previsti nella programmazione per i vari argomenti, di raggiungimento degli obiettivi intermedi, di modifica dei contenuti sia in ampliamento che in riduzione, ecc. DATA RIESAME ESITO RIESAME (tempi e/o argomenti MOTIVAZIONE AZIONE CORRETTIVA
Fine I quadrimestre e/o obiettivi)