EME (Fe-PROTOPORFIRINA IX)

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EME (Fe-PROTOPORFIRINA IX) 1,3,5,8-tetrametil 2,4-divinil 6,7-dipropionil-porfirina 1

Il ferro può formare sei legami di coordinazione 4 con gli azoti dell anello tetrapirrolico 2 perpendicolari al piano dell anello Il legame di coordinazione è un particolare tipo di legame covalente in cui una coppia di e - viene messa a disposizione da un solo atomo. 2

Il posizionamento dell eme in una tasca idrofobica della globina (a parte His F8 e His E7) - consente l ossigenazione (Fe-O 2 ) - impedisce l ossidazione (Fe 2+ Fe 3+ ) 3

FORMA Fe 5a POS. 6a POS. DEOSSI +2 His F8 vuota (His E7) OSSI +2 His F8 O 2 FERRI +3 His F8 H 2 O 4

Anche se in piccola parte avviene spontaneamente l ossidazione Fe 2+ Fe 3+ (vari farmaci, ad es. l aspirina, la fanno aumentare). Si forma così la metaemoglobina che non è più in grado di legare l O 2 e che in un individuo sano non deve superare l 1-2%. L azione di due metaemoglobina reduttasi (una NADH e l altra NADPH-dipendente) mantiene costantemente la quota di meta-hb intorno ai valori fisiologici. 5

Rapporti eme-globina Due legami di coordinazione del Fe (His F8 His E7) Due legami ionici tra COO - dei propionili e -NH 3+ di Lys/Arg Mediante studi di analisi cristallografica Perutz e Kendrew riuscirono a chiarire: - la struttura tridimensionale di Mb e Hb - il meccanismo molecolare alla base della funzione dell Hb. 6

Hb è una proteina allosterica e lega l O 2 con un meccanismo cooperativo: il legame con l O 2 provoca un cambio conformazionale dell Hb Deossi-Hb Forma tesa (T) Ossi-Hb Forma rilassata (R) 7

La struttura quaternaria della deossi-hb è stabilizzata da tutta una serie di interazioni non covalenti: - legami ionici - legami idrogeno - interazioni idrofobiche Le interfacce α1β1 e α2β2 comprendono circa 30 aa e sono caratterizzate da interazioni abbastanza forti: la denaturazione con l urea provoca la dissociazione del tetramero nei dimeri α1β1 e α2β2. 8

Le interfacce α1β2 e α2β1 comprendono 19 aa e sono caratterizzate dalla presenza, tra gli altri, di legami ionici che stabilizzano la forma T e si rompono nel corso dell ossigenazione. In seguito all ossigenazione i dimeri α 1 β 1 ed α 2 β 2 ruotano di circa 15 uno rispetto all altro. 9

Stabilizzano la forma T: - otto legami ionici (ponti salini) - il legame con il BPG Nella forma T gli aa C-terminali di tutte le catene (Arg141-α e His146-β) sono uniti mediante legami ionici con le subunità vicine. Il penultimo aa per tutte le catene è Tyr che nella forma T si trova in una tasca tra le eliche F ed H. 10

+ Val 1 α2/α1 - Asp 126 α2/α1 + Lys 40 α2/α1 - Asp 94 β1/β2 Nella ossi-hb (R) - ogni catena è libera di muovere le proprie estremità carbossiliche - il BPG è stato espulso 11

Il BPG è presente negli eritrociti ad una concentrazione uguale a quella dell Hb (4-5 mm). 2,3 Bisfosfoglicerato - con le sue 5 cariche negative interagisce con altrettante cariche positive delle catene β - è situato tra le catene β e stabilizza la forma T 12

Più di 20 anni prima di Perutz, Pauling (Nobel per la Chimica nel 1954) aveva analizzato le proprietà magnetiche dell Hb ed aveva intuito che una variazione a livello del Fe è alla base del cambio conformazionale che accompagna l ossigenazione dell Hb. 13

Deossi-Hb cristalli -> scaglie esagonali paramagnetica (attratta da un magnete) possiede e - spaiati (alto spin) Ossi-Hb cristalli aghiformi diamagnetica (respinta da un magnete) non possiede e - spaiati (basso spin) Il cambio conformazionale è indotto dal movimento del Fe durante l ossigenazione 14

Nella deossi-hb il Fe 2+ è troppo voluminoso per entrare nel centro dell'eme e si trova spostato verso His F8. Quando l O 2 si lega, il raggio ionico del Fe 2+ diminuisce e esso può così inserirsi al centro dell anello porfirinico. 15

Il ferro trascina con sé la His F8 e l elica F: la tasca tra le eliche F ed H si restringe, la Tyr140 viene espulsa e via via si rompono i legami ionici Il piccolo movimento del Fe viene così amplificato in un movimento di maggiore entità della globina. 16