AMBITO TERRITORIALE DI CALUSO. SINTESI LAVORI TAVOLI TEMATICI Anziani PROPOSTE DI OBIETTIVI DI SALUTE E DI SISTEMA

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AMBITO TERRITORIALE DI CALUSO SINTESI LAVORI TAVOLI TEMATICI Anziani PROPOSTE DI OBIETTIVI DI SALUTE E DI SISTEMA 1

LE PROPOSTE DI OBIETTIVO E DI AZIONE Area Anziani 2.1 Obiettivi e azioni di salute Ambito Bisogno1 Ipotesi di obiettivo Ipotesi di azione Sostegno e cura 1. Necessità di aiuto e di sostegno economico Sostenere l'anziano in difficoltà attraverso la somministrazione di generi alimentari Sostenere economicamente l'anziano per il soddisfacimento dei bisogni primari (quale acquisto generi alimentari, vestiario etc). Raccolta e distribuzione di generi alimentari ritirati dalla grande distribuzione. Verificare l'esistenza di un'associazione disponibile a gestire il ritiro della merce e la distribuzione, in aggiunta a quelle che già svolgono questo servizio. Verificare la diffondibilità dell'iniziativa nei Comuni in cui non è presente. Azione propedeutica: studio delle caratteristiche dell'iniziativa e delle condizioni di trasferibilità in altra realtà. Rafforzare il volontariato intorno alle iniziative già esistenti (es. attività AVULSS). Ritiro dei pasti non consumati. Studiare un metodo di collegamento di magazzino (es. esperienza della Coop. a Rimini). Mappatura delle risorse disponibili (tra soggetti istituzionali e non) finalizzate al soddisfacimento dei bisogni primari dell'anziano. Progetto AVULSS già attivo per pagamento affitto e utenze (scade a luglio 2011). Verificare le condizioni di proseguibilità. 1 I bisogni di salute sono riportati in ordine di priorità, a partire dalle indicazioni fornite dai Tavoli tematici. L'elencazione parte dai bisogni per i quali si reputa di particolare urgenza un intervento da parte del sistema dei servizi. I bisogni qui elencati sono, per esigenze di compattezza, riportati in forma sintetica; una descrizione più approfondita si trova nella dispensa L'Analisi bisogni e dei problemi di area e di sistema del territorio del C.I.S.S.-A.C. Di Caluso.

Ambito Bisogno1 Ipotesi di obiettivo Ipotesi di azione Domiciliarità 2. Bisogno di rimanere al proprio domicilio fintantoché le condizioni psico-fisiche lo consentono 8. Bisogno di una casa che risponda alle proprie esigenze e caratteristiche. Procrastinare il più possibile il ricovero in struttura e, quindi, l allontanamento della persona dal proprio contesto familiare e sociale (anche attraverso il miglioramento l'ottimizzazione condizioni abitative). o delle Impegno nel fissare una % di interventi legati alla domiciliarità. Studio di esperienze innovative (es. convivenza allargata diurna) per condividere compagnia, spazi, esperienze, terapie, soprattutto laddove ci sono grandi case abitate da un solo anziano. Azione propedeutica: mappatura di queste grandi casi semideserte (quali e quante sono, quali caratteristiche hanno). Attivazione di interventi domiciliari anche di gruppo (azioni propedeutiche: ricerca/indagine finalizzata esplorare la propensione dell'utenza a fruire di prestazioni di questo tipo; individuazione di spazio/struttura/abitazione per l'erogazione di interventi fisiatrici di gruppo). Verifica della disponibilità dell'asl (es. con ruolo di supervisione) a eventuali iniziative legate alla mantenimento delle abilità fisiche (ginnastica dolce etc) presso il domicilio dell'anziano. Verifica della fattibilità di promuovere l'uso di una badante per più anziani. Mappare la presenza di locali. Studio delle esperienze già realizzate. Interventi strutturali e strumentali (ausili) nelle case degli anziani che necessitano di adeguamenti. Indagine finalizzata a rilevare le necessità dell'anziano e lo stato delle situazioni abitative.

Ambito Bisogno1 Ipotesi di obiettivo Ipotesi di azione Residenzialità 3. Bisogno di inserimento in struttura residenziale qualora le condizioni personali non consentano più la permanenza a casa propria. Aumentare il grado di consapevolezza dell'anziano che vive al proprio domicilio rispetto alla bontà di alcune iniziative che possono essere sviluppate in condivisione con altri anziani al proprio domicilio. Sviluppare il volontariato a supporto della domiciliarità (rete di servizi, volontariato, reti di vicinato) Verificare la possibilità di sviluppare un Centro Diurno (alzheimer) all'interno di una struttura residenziale Impegno a fissare una % sostenibile dal sistema di posti letto in struttura specificando se il sollievo è compreso o aggiuntivo Informazione 4. Bisogno di essere informati Migliorare la comunicazione relativamente alle iniziative del territorio, alle opportunità da cogliere, all'esigibilità dei propri diritti. Promuovere la comunicazione relativa alle iniziative legate a interventi domiciliari di tipo innovativo presso tutti gli sportelli esistenti così da valorizzarne l'uso. Comunicazione mirata all'anziano delle proposte innovative sviluppabili al proprio domicilio (es. condivisione dei grandi spazi). Studio di fattibilità relativo alla costituzione di un Centro Diurno Alzheimer. Verifica dell'attualità del 2% di posti letto dichiarato nella prima programmazione. Valorizzazione della rete esistente (Sportello SUSS e Sportello sociale) per il miglioramento della comunicazione relativamente alle iniziative del territorio, alle opportunità da cogliere, all'esigibilità dei propri diritti.

Ambito Bisogno1 Ipotesi di obiettivo Ipotesi di azione Mobilità Socialità Sostegno e cura 5. Necessità di muoversi sul territorio (mobilità esterna ); 10. Problema della fruizione degli spazi pubblici e privati (mobilità interna ) 6. Bisogno di vivere all'interno di una rete di relazioni. 9. Necessità socializzare, di stare di compagnia, di trascorrere in modo utile e piacevole il tempo 7. Bisogno di mantenere le capacità motorie residue attraverso supporto fisiatrico. Promuovere l'attività del Provibus ed incentivarne l'uso. Aumentare l'integrazione e la collaborazione tra le risorse esistenti con finalità affini (es. Provibus) Mantenere o recuperare un ruolo sociale all interno di una rete di relazioni significative, trascorrendo il tempo in modo piacevole in compagnia, soprattutto per gli anziani soli e impossibilitati a muoversi. Sviluppare (attivare e responsabilizzare) risorse esistenti quale la rete parentale ed amicale. Sviluppare le iniziative di supporto fisiatrico soprattutto nella fascia di autosufficienza. Pubblicizzazione dell'attività del Provibus presso tutti gli enti e le organizzazioni del territorio (sulle bacheche, attraverso i siti internet etc). Utilizzare i MMG nella pubblicizzazione delle attività del Provibus (es. volantino in bacheca). Coordinare le attività messe in atto dal volontariato e quelle del Provibus. A monte chiarificare le caratteristiche degli utilizzatori delle diverse iniziative legate al trasporto. Fornire compagnia agli anziani che non possono muoversi da casa. Verificare la possibilità di attivare dei volontari. Verificare la situazione di solitudine degli anziani e le possibilità di socializzazione (in casa o in luoghi esterni) comune per comune (indagine sulla condizione della popolazione anziana). Attivazione di interventi domiciliari anche di gruppo (azioni propedeutiche: ricerca/indagine finalizzata esplorare la propensione dell'utenza a fruire di prestazioni di questo tipo; individuazione di spazio/struttura/abitazione per l'erogazione di interventi fisiatrici di gruppo). Integrazione/collaborazione tra le risorse esistenti con finalità affini nello sviluppo di interventi di tipo fisiatrico.

2.2 Obiettivi e azioni di sistema Ambito Bisogno Ipotesi di obiettivo Ipotesi di azione Rete Informazione di sistema Necessità di rafforzare la rete e la sinergia fra enti ed istituzioni. Necessità di conoscere le esperienze di successo e di verificare le condizione della loro eventuale trasferibilità Necessità di conoscere e monitorare i canali di finanziamento alternativi Formazione Necessità di lavorare sulle competenze e sulle abilità di chi supporta l'anziano (anche i congiunti). Monitoraggio e Valutazione Necessità di disporre di un'analisi dei bisogni della popolazione sempre attuale che monitori come cambiano la realtà e le caratteristiche delle persone. Necessità di valorizzare le opportunità e le risorse offerte dal sistema e non colte Sviluppare la rete attorno allo Sportello Unico (SUSS) Monitoraggio e diffusione delle pratiche (servizi, progetti, iniziative) che hanno funzionato o che stanno funzionando Aumentare la conoscenza dei diversi canali di finanziamento al fine di intercettare risorse altre Promuovere la formazione alle assistenti (badanti) Migliorare l'incrocio domanda di salute-offerta di servizi Promuovere l'aggiornamento delle informazioni relative al cambiamento dei bisogni dell'anziano Verificare gli elementi che hanno determinano il successo dell'esperienza di raccolta di generi alimentari dalla grande distribuzione, del ritiro pasti non consumati e le eventuali condizioni di trasferibilità. Monitoraggio dei bandi europei e diffusione delle iniziative di interesse. Sviluppo di azioni di fund raising. Tavoli tematici come luoghi di monitoraggio e valutazione Progetto Telesoccorso