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Un viaggio nell etimo.. Fonte: Vocabolario Etimologico di Pianigiani 2

Cos'è la comunicazione È un concetto riferibile a tutte le forme di vita Lo scambio di informazioni tra due o più entità in grado di emettere e ricevere segnali, intendendo per scambio un processo interattivo in cui è presente un meccanismo di retroazione (feed-back) 3

Cos è la comunicazione umana dalla comunicazione in regime di immediatezza....alla comunicazione in regime di mediatezza cultura esperienza riflessione consapevolezza 4

A cosa serve comunicare? Comunicare il nostro senso d identità Comunicare bisogni sociali Comunicare bisogni di tipo pratico 5

Requisiti della comunicazione I messaggi che partono dall emittente devono essere percepiti dal ricevente I messaggi devono essere interpretati secondo un codice e un contesto Le funzioni di emittente e ricevente possono essere scambiate 6

Il modello tradizionale della comunicazione (emittente messaggio ricevente) canale Emittente codifica messaggio codifica Ricevente rumore Questo modello viene considerato superato in quanto la comunicazione non è comprensibile come un processo puramente lineare, cioè dove il ricevente è muto e passivo e dove la comunicazione ha un inizio e una fine che coincidono con gli interlocutori 7

Il modello tradizionale della comunicazione (emittente messaggio ricevente) Il RUMORE può essere di tre tipi: ESTERNO: comprende tutti quei fattori esterni al ricevente che impediscono la corretta ricezione del messaggio (es.: un rumore di fondo, una scarsa o eccessiva illuminazione, ecc..) FISIOLOGICO: quando ci sono motivi fisiologici che impediscono al ricevente di percepire correttamente il messaggio (es.: problemi di udito, problemi di vista, ecc..) PSICOLOGICO E CULTURALE: quando vi sono motivazioni psicologiche o culturali che influenzano la percezione o la comprensione del messaggio 8

Il modello interattivo della comunicazione La comunicazione è paragonabile ad una partita a tennis verbale e non verbale, nella quale i messaggi circolano tra gli interlocutori L emittente può diventare anche ricevente durante la stessa interazione; La comunicazione può dirsi riuscita quando le immagini mentali degli interlocutori coincidono Emittente e ricevente appartengono ciascuno ad un ambiente (inteso come status, ruolo, cultura, ecc..). Le differenze ambientali possono essere causa di fraintendimenti (es.: Una battuta spiritosa o un immagine prese come offese) Anche questo modello viene considerato limitato per il fatto di intendere ancora il processo comunicativo come un attività statica definita da azioni separate che iniziano e finiscono 9

Il modello dialogico della comunicazione Gli interlocutori sono contemporaneamente (e non in momenti diversi) SIA emittenti CHE riceventi durante una stessa interazione Il carattere fondamentalmente interattivo del modello rende impossibile isolare ogni singolo atto comunicativo da ciò che lo precede o lo segue La comunicazione non è più vista come qualcosa che una persona fa ad un altra, ma come UN PROCESSO in cui i soggetti coinvolti creano una RELAZIONE interagendo l un l altro e contribuendo congiuntamente a creare il significato degli scambi 10

I cinque assiomi L impossibilità di non-comunicare Qualsiasi comportamento ha valore di messaggio, influenzando gli altri attori Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e un aspetto di relazione Comunicare significa sia trasmettere informazione che determinare un comportamento 11

I cinque assiomi La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazioni tra i comunicanti Gli scambi comunicativi sono organizzati secondo una sorta di punteggiatura che rende possibile identificare chi parla e chi risponde Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico sia con quello analogico Il modulo numerico è rappresentato dal linguaggio verbale e riguarda quindi l uso delle parole. Il modulo analogico riguarda invece le modalità di comunicazione non verbale. 12

I cinque assiomi In una comunicazione tutti gli scambi sono simmetrici o complementari, a seconda che siano basati sull uguaglianza o sulla differenza Nel rapporto simmetrico si ha una relazione improntata all uguaglianza e il comportamento dei membri tende a rispecchiarsi; nel rapporto complementare il comportamento segnala una differenza tra i membri. La posizione assunta da ciascun membro in uno scambio complementare può essere di tipo superiore (one-top) oppure inferiore (one-down) 13

Bibliografia minima P. Watzlawick, J.H.Beavin, Don D. Jackson, Pragmatica della comunicazione umana, Roma, Astrolabio, 1971 Watzlawick, P., Il linguaggio del cambiamento, Milano, Feltrinelli, 2004 14

Annotazioni 15

Grazie della partecipazione! Per informazioni e approfondimenti www.metaloghi.org enrico.marchetti@unife.it These slides are licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale-condividi allo stesso modo 2.5 Italia License. 16