Il testo narrativo 1
Quindi, un testo narrativo è un testo letterario che vuole intrattenere e trasmettere emozioni. Quali sono i testi narrativi Fiaba Favola Racconto Poema Novella Romanzo Cerca un immagine per ciascun tipo di testo, a scuola, le metteremo nel quaderno. 2
Un testo narrativo è un testo nel quale viene raccontata una storia, cioè un insieme di avvenimenti tra loro concatenati. Chi racconta è il narratore, che non coincide (tranne nelle opere autobiografiche) con l autore reale che ha scritto il testo. Una storia consiste in una serie di azioni (volte a conseguire uno scopo), compiute da uno o più personaggi, che si collocano in uno spazio e si sviluppano nel tempo. Dunque ogni volta che leggiamo un testo narrativo dobbiamo porci queste domande: Chi? Che cosa? Dove? Quando? Perché? Le storie raccontate possono essere realmente accadute (è il caso degli eventi narrati nelle autobiografie, nei diari o nelle lettere), oppure inventate: è quanto avviene in quasi tutta la narrativa letteraria, quando le storie narrate sono frutto della fantasia dell autore; in questo caso gli avvenimenti raccontati possono essere verosimili o fantastici. Comunque sia, in un opera di finzione (da fingere = dare una forma a qualcosa) tra l autore e il lettore si stabilisce un tacito patto chiamato patto narrativo. Lo scrittore crea un mondo di finzione, verosimile o fantastico, in cui racconta una storia coerente e credibile, secondo le regole del genere prescelto; d altra parte, il lettore inizia a leggere con la disponibilità ad immergersi nel mondo immaginario creato dall autore, anche quand esso sia popolato di elfi, draghi, fantasmi, robot o mostri: senza questa disponibilità a sospendere il giudizio di realtà non ci sarebbe il piacere della leautore implicito 3
I Personaggi Il ruolo dei personaggi Narratore e autore Come abbiamo già detto all inizio del nostro lavoro, il narratore è la persona che narra la storia e tendenzialmente, tranne che nell autobiografia, è una semplice finzione letteraria. Quando si tratta di un narratore /autore, si distingue perché il racconto è in prima persona e vi sono delle riflessioni personali. 4
Autore implicito e autore reale Autore implicito: si intende l immagine dell autore creata attraverso la lettura dell opera, l idea di autore che il lettore desume dal testo. Autore reale: si intende lo scrittore, su cui si può essere informati dalla biografia o da documenti storici. Lettore reale e lettore implicito Lettore reale: colui che legge materialmente il racconto, il romanzo, ecc Lettore implicito: quando l autore scrive s immagina un certo tipo di lettore che potrebbe essre diverso da colui che veramente leggerà il racconto. Narratore Il narratore interno può essere: un narratore protagonista, se la sua voce è quella del personaggio più importante della vicenda un narratore testimone, se la sua voce appartiene ad un personaggio secondario della vicenda Un narratore esterno può essere: un narratore impersonale, che si limita a fare il resoconto dei fatti e a riportare pensieri dei personaggi senza intervenire direttamente facendo ricorso alla terza persona; un narratore personale,che narra le vicende dei personaggi ma interviene a commentare giudicando e quindi alterna la terza persona (nelle parti narrative) e la prima persona nelle parti di riflessione. 5
Fabula e intreccio La focalizzazione Non è possibile mai raccontare una storia senza adottare un punto di vista. Se pensiamo al Narratore come ad una videocamera con la quale riprendere la realtà circostante, non sarà difficile pensare di poterla ritrarre da molteplici angolazioni o punti di vista (o, secondo un termine tecnico, focalizzazioni). A seconda della posizione da cui il narratore sceglie di guardare la storia da raccontare, la narrazione può avvenire in tre modi, cioè secondo tre tipi diversi di focalizzazione: la focalizzazione zero, la focalizzazione interna la focalizzazione esterna. Focalizzazione zero: Si realizza questo tipo di focalizzazione quando il Narratore esterno è onnisciente (cioè sa tutto) ed ha una prospettiva illimitata su tutto ciò che avviene all interno della storia, nel passato, nel presente e nel futuro. Parla in terza persona descrivendo e valutando i comportamenti dei personaggi, ma conosce anche la loro psicologia e le motivazioni profonde che guidano le loro azioni e le loro scelte. 6
Focalizzazione interna: In questo caso il Narratore sceglie di guardare e quindi di descrivere la storia attraverso gli occhi di uno dei personaggi, spesso dello stesso protagonista. La sua prospettiva è fortemente limitata a ciò che vede, pensa e fa il personaggio in questione. La storia, che viene raccontata in prima persona, affascina e avvince il lettore proprio per l impossibilità di prevederne gli sviluppi e i risvolti. Focalizzazione esterna: In questo caso il punto di vista è rigorosamente esterno alle vicende. Il Narratore vuole rimanere estraneo ai fatti che racconta, si astiene, perciò, da commenti e giudizi, limitandosi a registrare gli avvenimenti in modo neutro e impersonale. Il Narratore, venendo meno al suo ruolo di mediatore, si nasconde dietro la storia che sembra procedere in maniera del tutto autonoma. La maggior parte delle informazioni sui personaggi, sui loro pensieri, sui loro stati d animo, sui luoghi in cui si svolge l azione, affiorano progressivamente attraverso le loro parole e i loro gesti. Di conseguenza, inquesto tipo di focalizzazione prevalgono i dialoghi e le descrizioni di azioni, mentre pochissimo spazio viene riservato agli interventi del Narratore, che sembra saperne meno dei personaggi stessi. Struttura del testo narrativo Introduzione Svolgimento Conclusione Nell introduzione abbiamo la situazione iniziale in cui s introduce la situazione dei personaggi. (ANTEFATTI) Vi è quindi un ESORDIO cioè, un avvenimento che rompe l equilibrio. Successivamente abbiamo le varie SEQUENZE ovvero la successione dei fatti. Infine abbaimo la RISOLUZIONE dei fatti. Essa può portare alla situazione iniziale o esserci un cambiamento totale. 7
Le sequenze Un testo narrativo può essere scomposto in parti o meglio in tante unità narrative minime, in se concluse e autosufficienti e di senso compiuto, che indichiamo con il nome di sequenze. Esse non hanno una lunghezza prefissata, pda una singola frase e una serie di periodi. Una sequenza può avere diverse funzioni: Introduttiva: quando introduce i temi della narrazione o ambienta la storia nel suo contesto. Narrativa: quando riferisce fatti e vicende. Dialogata: quando riporta un dialogo intercorso tra i personaggi. Descrittiva: quando sospende la narrazione per introdurre la descrizione di luoghi, ambienti, personaggi. Riflessiva: quando riporta pensieri, ragionamenti, sentimenti dei personaggi o dell'autore stesso. Conclusiva: quando raccoglie i temi iniziali e in genere ne fa un rapido commento. Per riconoscere le sequenze in un testo dobbiamo, quindi, identificare delle unità narrative di senso compiuto che presentano al loro interno uno di questi fattori: la descrizione di un personaggio, la narrazione di un evento, la presentazione di uno dei protagonisti etc. Per capire quando una sequenza finisce, e quando ne inizia una nuova, dobbiamo fare attenzione a diversi elementi che scandiscono, difatti, il passaggio da una sequenza all'altra.cambiano i personaggi, cambiano il tempo e il luogo, si avverte una rottura dell unità interna del brano. Ritmo della narrazione Il ritmo della narrazione nasce dal rapporto tra il tempo della storia e il tempo del racconto Tempo della storia: il tempo che le vicende narrate occuperebbero se la storia si svolgesse nella realtà; Tempo del racconto: è il tempo che viene dedicato alla trascrizione di quelle vicende nella trascrizione narrativa; 8