Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento Pari Opportunità Regione Calabria Le politiche conciliative nel Por Calabria FSE 2007/2013: la strategia del dual approach per garantire il gender mainstreaming
La strategia e le politiche conciliative ll POR Calabria 2007/2013 è stato definito adottando un approccio sistematico duale (azioni positive e mainstreaming) ed intensificando la promozione dell uguaglianza di genere e per tutti in relazione alle diverse politiche di intervento. L idea guida è che la promozione della cultura della non discriminazione è individuata come condizione per lo sviluppo economico sostenibile, la coesione sociale, la sicurezza e la legalità. L impegno della Regione Calabria è indirizzato a: diffondere la cultura dell uguaglianza e dell antidiscriminazione per favorire l adozione di una nuova ottica nelle politiche economiche; aiutare i soggetti più deboli ad accedere a tutti i servizi pubblici; rimuovere gli ostacoli esistenti all esercizio dei diritti civili, politici, sociali ed economici.
La strategia e le politiche conciliative Nell ambito della programmazione 2007/2013, mettendo a frutto anche quanto fatto con il POR 2000/2006, le politiche conciliative si sono avvalse delle seguenti opportunità: concessione di prestiti d onore per l avvio di iniziative di autoimpiego in forma di lavoro autonomo promosse da donne concessione di incentivi alle imprese per la realizzazione di servizi per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro concessione di voucher alla persona per la conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro
Gli incentivi alle imprese per la conciliazione L Avviso Pubblico per la concessione di incentivi alle imprese per la conciliazione tra i tempi di vita e tempi di lavoro è stato pubblicato nel mese di giugno del 2008 ed è stato chiuso nel luglio del 2009. Beneficiari dell avviso erano le imprese pubbliche e private, singole o in Associazione Temporanea di Scopo (ATS), che alla data di presentazione della domanda di contributo: Avevano sede legale e/o operativa nella Regione Calabria; Avevano dipendenti con problematiche di conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa (con a carico figli minori fino a 13 anni, diversamente abili, malati cronici non autosufficienti o terminali o anziani non autosufficienti); Erano in regola con il versamento di contributi previdenziali e assicurativi.
Gli incentivi alle imprese per la conciliazione La dotazione finanziaria disponibile per l attuazione dell Avviso ammontava a 6.000.000,00. I Progetti di Conciliazione tra Tempi di Vita e Tempi di Lavoro potevano essere costituiti dalle seguenti tipologie di Azioni: Introduzione e Gestione in Azienda di Servizi di Conciliazione; Introduzione di Forme di Riorganizzazione Aziendale a Supporto della Conciliazione. Il costo massimo per Progetto era di euro 100.000 per singola impresa partecipante. Nel caso di Associazione Temporanee di Scopo (ATS) costituite da cinque o più imprese fino ad un massimo di euro 500.000
Gli incentivi alle imprese per la conciliazione Sono stati ammessi a finanziamento 45 progetti presentati da: progetti hanno visto il coinvolgimento di 78 imprese con un impegno di spesa complessivo di 6.162.000 euro PMI ATS
Il progetto CARE Il progetto CARE ha come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici delle imprese coinvolte relativamente alla conciliazione dei tempi tra vita familiare e vita lavorativa attraverso: la sperimentazione di soluzioni aziendali che favoriscano il work-lifebalance; la costruzione di competenze aggiuntive e strumenti di intervento family friendly all interno delle organizzazioni
Il progetto CARE Il progetto CARE, proposto da 5 aziende miste (pubblico-privato) del Comune di Reggio Calabria, ha interessato 162 dipendenti, pari a quasi il 20% dei lavoratori dipendenti, così suddivisi: Rome, September 23 rd -24 th, 2010 Room 32 Andrea Moneta
Il progetto CARE I destinatari del progetto beneficiano dei seguenti servizi per il work-life-balance: servizi di nursing, baby parking, ludoteche; servizio di assistenza domiciliare e/o intrattenimento presso centri diurni del territorio per disabili e anziani non autosufficienti; servizio per la realizzazione di attivita educative integrative per gli alunni delle scuole primarie; servizio di navetta / bus / taxi per accompagnamento presso medici o centri diurni; servizi di svolgimento di piccole commissioni per disabili e anziani non autosufficienti
Il progetto CARE La costruzione di competenze aggiuntive e strumenti di intervento family friendly all interno delle organizzazioni si concretizza nella realizzazione di Sportelli per la Conciliazione, ossia luoghi diretti a promuovere l'incontro tra esigenze della azienda e le esigenze di benessere e conciliazione dei lavoratori e delle lavoratrici. Lo Sportello per la Conciliazione in Azienda serve a: raccogliere i bisogni, analizzare la situazione e prospettare soluzioni, diffondere informazioni, conoscere e utilizzare la normativa di settore (es. i congedi parentali, gli orari flessibili, diritti di mamma e papa che lavorano, ecc.); individuare e gestire occasioni di cooperazione e aiuto reciproco e risorse comuni (es. Banca del Tempo aziendale o interaziendale; car sharing; ecc..).
Il progetto CARE Si è previsto, inoltre, di individuare e formare la figura dell'esperto/a aziendale di conciliazione. Tale figura operera come Facilitatore all'interno della azienda e nel contesto territoriale di riferimento, attivando da un lato le capacita di "empowerment" delle persone dall altro i nodi della rete sociale. Ha pertanto il compito di: facilitare processi di negoziazione tra aziende, dipendenti e territorio; aiutare le persone nella ricerca di un equilibrio tra le esigenze della famiglia e le loro personali; affiancarle nella ricerca di soluzioni per la gestione dei carichi familiari.
Il progetto TEMPI SOLIDALI Il progetto Tempi Solidali è stato promosso dalla Cooperativa sociale Ciarapanì. Cooperativa nata, nel 1999, come risposta propositiva, per opera di alcuni giovani, soprattutto ROM, all'interno di un contesto sociale e territoriale fortemente compromesso, con l obiettivo di creare occasioni di inserimento lavorativo per soggetti svantaggiati promuovendo, al tempo stesso, la cultura del non-profit. Il Progetto Tempi Solidali, inserito in un quadro di politiche aziendali per la Responsabilità Sociale delle Imprese, aveva come obiettivo la sperimentazione di modelli dell organizzazione del lavoro, di tipo family friendly, che intervenissero direttamente (telelavoro alternato) o indirettamente (banca delle ore) sulla gestione del lavoro, facilitando l armonizzazione dei tempi lavorativi e familiari.
Il progetto TEMPI SOLIDALI Il progetto Tempi Solidali comprendendeva due azioni: Banca delle ore e Telelavoro. La sperimentazione della Banca delle Ore è stata da una Commissione Tempo composta da persone interne e facilitatori esterni, in maniera da garantire la partecipazione attiva all iniziativa. Dallo strumento della Banca delle Ore si è passati a quello più marcatamente solidale della Banca del Tempo: donare volontariamente, da parte dei dipendenti che avevano ore di recupero non spese, ad altri dipendenti che ne necessitavano per motivi di conciliazione della vita familiare e della vita lavorativa.
Il progetto TEMPI SOLIDALI Si è sperimentata un applicazione del telelavoro come strumento flessibile e innovativo di conciliazione dei tempi di lavoro e di cura attraverso l attivazione, inizialmente, di due postazioni di telelavoro per coloro che avevano particolare esigenze di conciliazione familiare come ad esempio la cura di persone disabili. Il telelavoro così concepito ha permesso, nel caso specifico, di poter accudire il familiare disabile senza dover utilizzare ferie e permessi e telelavorando anche dall abitazione della persona non autosufficiente. La fase di sperimentazione ha consentito alla cooperativa Ciarapanì di testare il modello proposto e di apportare le opportune modifiche al fine di estendere il telelavoro ad altri dipendenti.
Il progetto TEMPI SOLIDALI I destinatari diretti delle azioni sono sati 3 lavoratori mentre quelli indiretti, coinvolti nella Banca del Tempo, sono stati altri 12 pari all 80% per personale dipendente. I principali risultati conseguiti dalla sperimentazione di entrambe le misure possono essere così elencati: sensibilizzazione del personale e dei dirigenti ai problemi di conciliazione dei dipendenti; introduzione di modifiche migliorative nell organizzazione del lavoro per rispondere meglio ai bisogni di conciliazione dei dipendenti; creazione di un clima di solidarietà tra i lavoratori e lavoratrici; aiuto alle famiglie in difficoltà ad usufruire dei servizi di cura; maggiore soddisfazione del personale direttamente coinvolto e dei loro familiari; maggiore soddisfazione aziendale.
Conclusioni Il successo delle politiche di conciliazione in seno ad aziende appartenenti a settori completamente diversi (profit e no profit) e di dimensioni opposte (piccola cooperativa e ats di 6 imprese) rappresenta il filo conduttore delle buone prassi presentate, dimostrando una capacità di adattamento e flessibilità a contesti e esigenze eterogenei. L'esperienza realizzata con il Por Calabria FSE deve rappresentare l'occasione per allargare il raggio di azione di tali politiche anche fuori dal posto di lavoro, come forma di Gender Mainstreaming applicato alle politiche attive del lavoro. Le donne, in stato di disoccupazione, che cercano attivamente lavoro o seguono percorsi formativi affrontano i medesimi problemi delle donne che lavorano, e rappresentano percentualmente una parte significativa della forza lavoro femminile calabrese (15,7% con punte del 18,4%)