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La difesa combinata È una difesa tattica da usare per limitati periodi di tempo. Può venire adottata solo da squadre evolute con giocatori che conoscano bene i principi della uomo e della zona. Con questa difesa vogliamo infatti combinare i vantaggi della difesa a uomo e a zona. Nella medesima azione saremo sempre con un giocatore a uomo sulla palla e quattro giocatori a zona. Si chiama combinata, inoltre, perché è una combinazione di difese: uomo tuttocampo, dopo la metà campo ci disponiamo a zona e quando la palla ritornerà dalla periferia verso il centro andremo a zona ; non appena la palla va in palleggio o in passaggio sotto la linea di tiro libero estesa inizia la difesa combinata. Un importante riferimento geometrico è la linea dei tre punti. Se la palla è al di fuori da questa linea, temporeggiamo a zona regolare. I difensori simulano di giocare a zona ma in realtà ognuno ha il proprio uomo. Per assurdo, se gli attaccanti si dispongono tutti su un lato, i difensori useranno la regola perimetrale. Tale situazione è illustrata nel diagramma n. Diagr. Pressione sulla palla Quando la palla va al di sotto della linea di tiro libero estesa, l attaccante viene aggredito a uomo. Vogliamo così limitare la visione periferica dell uomo in possesso di palla, sempre (diagr. ). 7

Diagr. Gli altri quattro giocatori mostrano di giocare a zona, ma in realtà sono a uomo (diagr. ). Diagr. Caratteristiche dei giocatori n. è il giocatore più veloce, aggressivo. Con il corpo e le braccia forza la palla verso il lato sinistro (diagr. ). 7

Diagr. Con la palla sul lato deve coprire l eventuale post alto e lo deve tagliar fuori in caso di tiro (diagr. ). Diagr. Anche se non c è nessuno sulla linea di tiro libero, il n. deve trovarsi sempre in questa zona. In tal modo potrà recuperare un rimbalzo lungo o ricevere un passaggio al volo da parte dei lunghi in difficoltà a controllare il rimbalzo. n. deve forzare l uomo in possesso della palla verso il fondo. Se la palla va in angolo egli disturba un facile ritorno della palla. È importante mostrare un atteggiamento a zona mentre sappiamo che ognuno ha sempre il proprio uomo (diagr. 6) 7

Diagr. 6 n. è simmetrico al ma gioca neutro cioè senza forzarlo verso il fondo. Deve impedire la penetrazione per spingere l attacco verso il lato sinistro. n. è il migliore rimbalzista. È responsabile del post alto e lo deve anticipare con decisione. n. è il regista della difesa. Lavoro di braccia Per simulare più efficacemente la zona, i giocatori sono rivolti verso la palla con le spalle al proprio uomo. Reattivi sui piedi debbono agitare le braccia per scoreggiare i passaggi all interno della difesa. Congestionare Non appena la palla viene forzata verso la linea di fondo, la difesa congestiona l area per negare la palla nel cuore della zona (diagr. 7). Diagr. 7 7

Se la palla va in angolo il n. aggredisce l uomo con palla e la difesa si ammassa maggiormente (diagr. 8). Diagr. 8 Se la palla arriva al post alto la squadra ancora una volta deve restringersi perché la situazione è simile a una penetrazione (diagr. 9). Diagr. 9 Il post avversario così minacciato sarà costretto a passare la palla fuori. Collaborazione esterna Vediamo il lavoro dei tre esterni (, e ) su possibili movimenti dell attacco. Come principio cerchiamo di mantenere i giocatori nelle posizioni d origine. Per esempio, contro un incrocio in palleggio i difensori eseguono un cambio, rimanendo nelle posizioni iniziali (diagr. 0). 76

Diagr. 0 Nell ipotesi di un taglio dietro dell ala, il difensore lo deve seguire. Non usiamo il cambio perché il difensore sulla palla deve mantenere la pressione secondo le regole (diagr. ). Diagr. Collaborazione interna I due difensori e debbono comunicare costantemente per il marcamento del post e del pivot. Nel diagramma n. il n. si adatta sul taglio del post alto. 77

Diagr. Nel diagramma n. invece abbiamo un facile cambio tra e. Diagr. Ancora cambio nel diagramma n. per mantenere il regista sotto canestro. 78

Diagr. Difesa contro i tagli L uomo che taglia viene accompagnato fin dentro l area. Se non sente l ordine Cambio! deve seguirlo, altrimenti si ferma e cerca il nuovo avversario. Per esempio, se il play avversario passa e taglia in angolo il regista (n. ) grida Cambio!, lo anticipa e lo marca in angolo (diagr. ). Diagr. Il n. che ha coperto il taglio fin dentro l area, lo abbandona al comando Cambio! e prende il suo nuovo avversario (diagr. 6). 79

Diagr. 6 Il regista è sempre l uomo più lontano dalla palla Nel diagramma n. 7 vediamo il taglio dell uomo in angolo. Ora il regista è il n. che decide di cambiare. Egli prenderà in consegna il play che va da un angolo all altro e marcherà l uomo sottocanestro. Diagr. 7 Cambio lontano dalla palla Può accadere che avvenga un mismatch molto accentuato. Il correttivo, cioè il cambio può avvenire quando i due difensori implicati si trovano sul lato debole (diagr. 8). 80

Diagr. 8 Nel diagramma n. 9 vediamo il taglio della guardia destra. Il n. lo prende in consegna e lo segue in angolo. Il n. è rimasto senza uomo. Diagr. 9 Il correttivo è buttarsi sottocanestro e il n. troverà facilmente il suo nuovo uomo, cioè quello abbandonato dal regista. Raddoppio di marcamento Quando l attacco riesce a penetrare aumentiamo l aggressività raddoppiando l uomo con palla. L uomo che arriva in raddoppio fissa la sua posizione e salta per intimidire il penetratore. Il n. eseguirà il secondo salto su eventuali finte dell attaccante. Vogliamo così costringere il tiratore ad eseguire un tiro sotto la massima pressione (diagr. 0). 8

Diagr. 0 Adeguamenti difensivi Se l attacco si dispone, per esempio, con due guardie la difesa ruotando verso sinistra si adegua facilmente (diagr. ). Diagr. Nel diagramma n. vediamo un altro tipo di adeguamento contro un attacco. È sufficiente che il n. si abbassi a coprire il secondo pivot, mentre modifica leggermente la propria posizione. 8

Diagr. Vediamo infine come ci possiamo adattare contro un attacco alto. Manteniamo lo schieramento negando però il passaggio ai due post alti. La palla può andare quindi solo a una delle due ali (diagr. ). Il regista coprirà il primo taglio ed abbiamo subito l accoppiamento difensivo. Diagr. È un vantaggio conoscere il sistema d attacco degli avversari. La capacità d adattamento deve comunque essere una prerogativa di questa difesa. Didatticamente cominceremo dallo schieramento per passare successivamente a prendere la forma dell attacco. Pertanto, se l attacco si dispone alto, a differenza di quanto visto nel diagramma precedente, la difesa prenderà immediatamente la forma dell attacco (diagr. ). 8

Diagr. 8