RASSEGNA STAMPA MALATTIE RESPIRATORIE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON BPCO IN EMILIA-ROMAGNA BOLOGNA 22 GENNAIO 2019

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RASSEGNA STAMPA MALATTIE RESPIRATORIE LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE CON BPCO IN EMILIA-ROMAGNA BOLOGNA 22 GENNAIO 2019 Avvenire Salute&Benessere (27 Gennaio 2019) LiberoSalute (27 Gennaio 2019) Quotidiano Nazionale Il Giorno (27 Gennaio 2019) Liberoquotidiano.it (24 Gennaio 2019) Linkedin Regione Emilia-Romagna (22 Gennaio 2019) Newsletter.regione.emilia-romagna.it (18 Gennaio 2019) Salute.regione.emilia-romagna.it (14 Gennaio 2019) Emiliaromagnanews24.it (24 Gennaio 2019) Zazoom.it (24 Gennaio 2019) Bologna2000.com (23 Gennaio 2019) Carpi2000.it (23 Gennaio 2019) Modena2000.it (23 Gennaio 2019) Reggio2000.it (23 Gennaio 2019) Sassuolo2000.it (23 Gennaio 2019) Sassuoloonline.it (23 Gennaio 2019) Bologna.virgilio.it (23 Gennaio 2019) 247.libero.it (23 Gennaio 2019) Magazine.unibo.it (22 Gennaio 2019) Borsaitaliana.it (21 Gennaio 2019) Focus-online.it (19 Gennaio 2019) Facebook Cittadinanzattiva Emilia Romagna (14 Gennaio 2019) Cittadinanzattiva-er.it (12 Gennaio 2019)

Avvenire Salute&Benessere (27 Gennaio 2019)

LiberoSalute (27 Gennaio 2019)

Quotidiano Nazionale Il Giorno (27 Gennaio 2019)

Liberoquotidiano.it (24 Gennaio 2019) https://www.liberoquotidiano.it/news/salute/13422563/la-bpco-quarta-causa-di-mortalita-nelmondo.html MOTORE SANITÀ La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con Bpco in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità dedicato allo stato dell arte del paziente affetto da questa patologia nella Regione 24 Gennaio 2019 aaa La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo I fattori causali della Bpco sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il Ssn, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta

causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 mila abitanti nel 2013. In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da Bpco, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di Bpco (bronchite, non specificata se acuta o cronica, bronchite cronica, enfisema, bronchiectasie, ostruzioni croniche delle vie respiratorie, non classificate altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da Bpco (circa 100 mila) è di circa 26 ogni mille assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per mille pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26 per cento e con almeno una spirometria al 15 per cento. L aderenza è al 27 per cento, con delle punte fino al 31,3 per cento in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la Bpco è inferiore al 30 per cento a livello regionale. In merito ai costi, su 100 mila pazienti considerati, hanno ricevuto per Bpco 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52 per cento del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per Bpco, mentre le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30 mila prestazioni (66 per cento del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la Bpco costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100 mila assistiti e l 1 per cento di questi, circa mille persone, assorbe il 20 per cento della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con Bpco in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti del Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando che la Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell associazione dei pazienti Bpco e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra territorio (case della salute e ospedali di comunità) e ospedale; il ruolo dei pazienti e dei caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati.

A seguire si è discusso sull epidemiologia della Bpco in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli dello staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della Bpco in Italia è del 10 per cento nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la Bpco sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della Bpco condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, ordinario del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da Bpco, ha dichiarato che La gestione del malato affetto da Bpco non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante. Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da Bpco con Anna Baldini, segretario regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla Bpco in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità, dichiarando che Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da Bpco di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute. (MARCO BIONDI) TAG: MOTORE SANITÀ, BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA, BPCO, BRONCHITE, BRONCHITE CRONICA, ENFISEMA, BRONCHIECTASIE, OSTRUZIONI CRONICHE DELLE VIE RESPIRATORIE, PAZIENTE CON BPCO IN EMILIA-ROMAGNA, TIOTROPIO BROMURO, SALMETEROLO, IMMA CACCIAPUOTI, ORESTE CAPELLI, STEFANO NAVA, ANNA BALDINI, MARCO BIONDI

Linkedin Regione Emilia-Romagna (22 Gennaio 2019) https://www.linkedin.com/feed/update/urn:li:activity:6490561823706742784

Newsletter.regione.emilia-romagna.it (18 Gennaio 2019) http://newsletter.regione.emilia-romagna.it/flex/cm/fixedpages/common/nl.php/l/it/nl/3 il 22 gennaio 2019 a Bologna Malattie respiratorie, la presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna - convegno Leggi tutto

Salute.regione.emilia-romagna.it (14 Gennaio 2019) http://salute.regione.emilia-romagna.it/events/regione/malattie-respiratorie-la-presa-in-carico-delpaziente-con-bpco-in-emilia-romagna Malattie respiratorie - La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna Dettagli dell'evento Quando 22/01/2019 dalle 09:00 alle 16:00 Dove Bologna Aggiungi l'evento al calendario vcal Il 22 gennaio prossimo si terrà a Bologna l'iniziativa dal titolo "Malattie respiratorie, la presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna". La presa in carico della BPCO prevede l integrazione sinergica di diverse professioni, attraverso modelli organizzativi più o meno complessi e l implementazione dei PDTA, che dovrebbero garantire ai pazienti affetti da questa malattia: diagnosi accurata e tempestiva, accesso a trattamenti appropriati che favoriscano la aderenza terapeutica ed infine un percorso assistenziale che garantisca il raggiungimento degli outcome sanitari attesi (controllo della malattia e deospedalizzazione del paziente). L Emilia-Romagna è stata tra le prime Regioni a promuovere ed implementare modelli e percorsi di presa in carico della cronicità.

L evento organizzato a Bologna affronterà i temi strategici futuri che influenzeranno il paradigma di gestione della BPCO in Emilia-Romagna, attraverso il confronto attivo tra le Istituzioni e le diverse professioni sanitarie coinvolte Vai alla pagina dell'evento Azioni sul documento STAMPA Pubblicato il 14/01/2019

Emiliaromagnanews24.it (24 Gennaio 2019) https://www.emiliaromagnanews24.it/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo- 94997.html La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo Da Roberto Di Biase -24 Gennaio 2019 BOLOGNA I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Zazoom.it (24 Gennaio 2019) https://www.zazoom.it/2019-01-24/la-bpco-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/5118739/ La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo I fattori causali della Bpco sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo... Segnalato da : liberoquotidiano Commenta La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo (Di giovedì 24 gennaio 2019) I fattori causali della Bpco sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l'inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei... LIBEROQUOTIDIANO

Liberoquotidiano.it (24 Gennaio 2019) https://www.liberoquotidiano.it/news/salute/13422563/la-bpco-quarta-causa-di-mortalita-nelmondo.html MOTORE SANITÀ La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con Bpco in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità dedicato allo stato dell arte del paziente affetto da questa patologia nella Regione 24 Gennaio 2019 aaa La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo I fattori causali della Bpco sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il Ssn, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi

emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 mila abitanti nel 2013. In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da Bpco, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di Bpco (bronchite, non specificata se acuta o cronica, bronchite cronica, enfisema, bronchiectasie, ostruzioni croniche delle vie respiratorie, non classificate altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da Bpco (circa 100 mila) è di circa 26 ogni mille assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per mille pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26 per cento e con almeno una spirometria al 15 per cento. L aderenza è al 27 per cento, con delle punte fino al 31,3 per cento in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la Bpco è inferiore al 30 per cento a livello regionale. In merito ai costi, su 100 mila pazienti considerati, hanno ricevuto per Bpco 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52 per cento del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per Bpco, mentre le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30 mila prestazioni (66 per cento del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la Bpco costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100 mila assistiti e l 1 per cento di questi, circa mille persone, assorbe il 20 per cento della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con Bpco in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti del Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando che la Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell associazione dei pazienti Bpco e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra territorio (case della salute e ospedali di comunità) e ospedale; il ruolo dei pazienti e dei caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati.

A seguire si è discusso sull epidemiologia della Bpco in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli dello staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della Bpco in Italia è del 10 per cento nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la Bpco sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della Bpco condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, ordinario del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da Bpco, ha dichiarato che La gestione del malato affetto da Bpco non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante. Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da Bpco con Anna Baldini, segretario regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla Bpco in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità, dichiarando che Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da Bpco di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute. (MARCO BIONDI) TAG: MOTORE SANITÀ, BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA, BPCO, BRONCHITE, BRONCHITE CRONICA, ENFISEMA, BRONCHIECTASIE, OSTRUZIONI CRONICHE DELLE VIE RESPIRATORIE, PAZIENTE CON BPCO IN EMILIA-ROMAGNA, TIOTROPIO BROMURO, SALMETEROLO, IMMA CACCIAPUOTI, ORESTE CAPELLI, STEFANO NAVA, ANNA BALDINI, MARCO BIONDI

Bologna2000.com (23 Gennaio 2019) http://www.bologna2000.com/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nelmondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Carpi2000.it (23 Gennaio 2019) http://www.carpi2000.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Modena2000.it (23 Gennaio 2019) http://www.modena2000.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Reggio2000.it (23 Gennaio 2019) http://www.reggio2000.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Sassuolo2000.it (23 Gennaio 2019) http://www.sassuolo2000.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gennaio 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Sassuoloonline.it (23 Gennaio 2019) http://www.sassuoloonline.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Bologna.virgilio.it (23 Gennaio 2019) https://bologna.virgilio.it/notizielocali/la_bpco_attualmente_la_quarta_causa_di_mortalit_nel_mondo- 57749829.html La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l'inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a... Leggi tutta la notizia Bologna 2000 23-01-2019 17:38 Categoria: TECNOLOGIA

Bologna2000.com (23 Gennaio 2019) http://www.bologna2000.com/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nelmondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

247.libero.it (23 Gennaio 2019) http://247.libero.it/rfocus/37561750/4/la-bpco-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalit-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo Reggio 2000 4 18 ore fa Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un'efficacia e un'efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la... Leggi la notizia Zazoom Info La Bpco quarta causa di mortalità nel mondo - #quarta #causa #mortalità #mondo https://t.co/rmjpvdmjxd Persone: anna baldinioreste capelli Organizzazioni: regionedipartimento Prodotti: istateurostat Luoghi: emilia romagnabologna Tags: mortalitàpazienti

Reggio2000.it (23 Gennaio 2019) http://www.reggio2000.it/2019/01/23/la-bpco-e-attualmente-la-quarta-causa-di-mortalita-nel-mondo/ La BPCO è attualmente la quarta causa di mortalità nel mondo 23 Gen 2019 I fattori causali della BPCO sono molteplici: fumo di sigaretta, attività lavorativa e non ultimo l inquinamento atmosferico. Questa patologia è caratterizzata da un notevole impatto a carico dei pazienti e dei loro famigliari, da alti costi economici per il SSN, in quanto i malati ricorrono spesso alle cure ospedaliere e tutti vengono posti nelle fasi terminali della malattia in ossigeno e ventilo-terapia. La gestione tra ospedale e territorio è molto più semplice nelle prime fasi della malattia, perché tiene in considerazione non solo l aspetto farmacologico, ma anche quello psicologico e soprattutto quello riabilitativo. Infatti la riabilitazione respiratoria è un cardine terapeutico molto importante in quanto dimostra un efficacia e un efficienza superiore a molte terapie farmacologiche. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013.

In Regione Emilia-Romagna è stata fatta una valutazione e il monitoraggio dell assistenza ai pazienti affetti da BPCO, nel quale risulta che questi pazienti, con età 45 abbia effettuato almeno un ricovero, nell anno di misurazione (o nei 5 precedenti), con diagnosi di BPCO (Bronchite, Non Specificata Se Acuta O Cronica, Bronchite Cronica, Enfisema, Bronchiectasie, Ostruzioni Croniche Delle Vie Respiratorie, Non Classificate Altrove). Da tutto ciò emerge che la prevalenza, in Emilia-Romagna, di pazienti affetti da BPCO (circa 100.000) è di circa 26 ogni 1.000 assistiti dai medici di medicina generale (nel 2017) con una variabilità compresa fra il 22,9 a Modena e il 30,4 a Bologna (dati che possono essere trovati, distinti per distretto e anche per singolo nucleo di cure primarie di medicina generale, al link http://salute.regione.emilia-romagna.it/siseps). Gli indicatori di qualità, come i trattamenti potenzialmente inappropriati, le cosiddette condizioni sensibili al trattamento ambulatoriale, presentano numeri molto bassi (0.8 per 1000 pazienti) e variano da uno 0.4 nella provincia di Reggio-Emilia fino ad uno 0.8, quasi ovunque, nell attuale Azienda USL della Romagna. Sempre per quanto riguarda le Regione Emilia-Romagna, la percentuale dei pazienti con almeno una visita corrisponde al 26% e con almeno una spirometria al 15%. L aderenza è al 27%, con delle punte fino al 31,3% in Romagna, ma mediamente i pazienti che si sono recati almeno una volta, nel trimestre, in farmacia a prendere i farmaci per la BPCO è inferiore al 30% a livello regionale. In merito ai costi, su 100.000 pazienti considerati, hanno ricevuto per BPCO 16.145 ricoveri nel 2017 con una spesa di 64.159.812 e una spesa media per paziente variabile tra 4.580 nella popolazione più anziana e fino a 5.779 nella popolazione di età compresa fra 65 e 74 anni. Per la farmaceutica, la spesa media a carico del paziente è di 477,21, globalmente di 26.550.162 e i due principi attivi che da soli rappresentano il 52% del consumo sono il tiotropio bromuro e il salmeterolo. La spesa è mediamente più elevata per i maschi, spendendo circa 500 all anno in farmaci per BPCO e le femmine scendono a 450. Invece per la spesa specialistica ambulatoriale siamo circa 50 all anno per paziente trattato e le prestazioni principali sono soprattutto le visite, che da sole rappresentano circa 30.000 prestazioni (66% del consumo). In Emilia-Romagna l assistenza mirata per la BPCO costa circa 92 milioni di euro pari a 920 su tutti i 100.000 assistiti e l 1% di questi assistiti, circa 1000 persone, assorbe il 20% della spesa. L evento Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna organizzato da Motore Sanità si è aperto con lo stato dell arte del paziente affetto da BPCO in Regione Emilia-Romagna, nel quale è intervenuta Imma Cacciapuoti, Servizio Assistenza Territoriale Regione Emilia-Romagna, dichiarando: La Regione Emilia-Romagna ha elaborato (giugno 2018) le nuove indicazioni per la gestione Integrata e la presa in carico della persona con Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva. I contenuti delle Indicazioni sono stati prodotti da un gruppo multidisciplinare con la partecipazione dell Associazione dei Pazienti BPCO e gli obiettivi prioritari riguardano le azioni di anticipazione diagnostica e la valutazione del profilo di rischio (Risk- ER) per ridurre l incidenza dei quadri cronici irreversibili; l integrazione multidisciplinare e la continuità assistenziale tra Territorio (Case della Salute e Ospedali di Comunità) e Ospedale; il ruolo dei pazienti e dei

caregiver nell autogestione nei diversi scenari clinici, le azioni di contrasto per la prevenzione delle riacutizzazioni e dei ricoveri inappropriati. A seguire si è discusso sull Epidemiologia della BPCO in Emilia-Romagna, con Oreste Capelli, Staff Direzione Sanitaria Appropriatezza Prescrittiva, AUSL Modena sostenendo che la prevalenza stimata della BPCO in Italia è del 10% nella popolazione generale, con una crescita quasi esponenziale dopo i sessantacinque anni. Nonostante la BPCO sia riconosciuta come la quarta causa di morte, è ancora scarsa la sensibilità di medici e pazienti al suo riconoscimento precoce. L insufficiente utilizzo della spirometria come strumento indispensabile per la diagnosi e per la stadiazione di gravità della BPCO condiziona spesso un utilizzo improprio delle terapie disponibili. Anche la scarsa aderenza dei pazienti ai trattamenti cronici, che nasce sia dal gap informativo sui benefici clinici, possibili solo con un trattamento persistente, che dall inadeguata educazione alla corretta esecuzione dei trattamenti stessi, contribuisce a peggiorare il quadro epidemiologico e prognostico della patologia. Stefano Nava, Professore Ordinario Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale, Università di Bologna, in merito alla sessione sulle nuove opportunità per la gestione appropriata del paziente affetto da BPCO, ha dichiarato: La gestione del malato affetto da BPCO non è semplice. Esiste come per tutte le malattie un approccio farmacologico che segue uno schema di gravità fino a giungere, nelle condizioni più gravi del malato, alla somministrazione di ossigeno terapia a lungo termine o addirittura alla ventilazione meccanica non invasiva per sostenere in maniera adeguata l organo non funzionante Il medico di medicina generale ha un ruolo fondamentale non solo nella terapia, ma anche nella diagnosi che spesso non viene identificata negli stadi più precoci. Conoscere ed intercettare la malattia nella fase iniziale permette anche una presa in carico del paziente sia dal punto di vista terapeutico olistico più corretta, dando maggiori soddisfazioni al paziente e al clinico dal punto di vista di miglioramento della qualità di vita di questi pazienti. Infine si sono toccati i punti di forza e le prospettive di miglioramento nella presa in carico del paziente affetto da BPCO, con Anna Baldini, Segretario Regionale Cittadinanzattiva Emilia-Romagna, la quale è poi intervenuta a seguire nella tavola rotonda sulla BPCO in Emilia-Romagna: stato dell arte e nuove prospettive dal piano regionale delle cronicità. Il Segretario Regionale di Cittadinanzattiva Emilia-Romagna ha dichiarato: Costruire un ponte tra pazienti e Istituzioni è il miglior modo per permettere alle persone affette da BPCO di veder riconosciuto il diritto a vivere la miglior vita possibile, compatibile con il loro stato di salute.

Magazine.unibo.it (22 Gennaio 2019) https://magazine.unibo.it/calendario/2019/01/22/malattie-respiratorie-la-presa-in-carico-del-pazientecon-bpco-in-emilia-romagna Malattie respiratorie. La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna 22 Gennaio 2019 ore: 09:00 Hotel Bologna Fiera (Piazza della Costituzione, 1 - Bologna) Ingresso libero previa iscrizione Un evento dedicato ai temi strategici futuri che influenzeranno il paradigma di gestione della BroncoPneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO) in Emilia-Romagna, attraverso il confronto attivo tra le Istituzioni e le diverse professioni sanitarie coinvolte. Partecipa tra gli altri Stefano Nava, docente al Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell'università di Bologna. In rete Maggiori informazioni

Borsaitaliana.it (21 Gennaio 2019) https://www.borsaitaliana.it/borsa/notizie/radiocor/finanza/dettaglio/nrc_21012019_1938_514160227.ht ml NOTIZIE RADIOCOR - FINANZA SANITA': GLI AVVENIMENTI DI MARTEDI' 22 GENNAIO EVENTI E CONFERENZE STAMPA - Desio (Mi): inaugurazione della nuova Tac presso l'ospedale. Ore 14,30. - Bologna: 'Malattie respiratorie - La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna', evento organizzato da Motore Sanita'. Ore 10,00. Hotel Bologna Fiera, piazza della Costituzione, 1 -Roma: Presentazione del Primo Rapporto Osservatorio Strategie Vaccinali. Ore 9,30. Presso la Sala degli Atti Parlamentari, Biblioteca del Senato 'Giovanni Spadolini'. Piazza della Minerva,38 http://www.sanita24.ilsole24ore.com/ Red- (RADIOCOR) 21-01-19 19:38:07 (0514)SAN 5 NNNN

Focus-online.it (19 Gennaio 2019) https://www.focus-online.it/news_dettaglio.php?id=5563 Bologna: La presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna 19/01/2019 Martedì 22 gennaio 2019, dalle 10:00 alle 16:00, a Bologna, l Hotel Bologna Fiera, di Piazza della Costituzione 1, ospiterà svolgerà l'evento Malattie Respiratorie - La presa in carico del paziente con Bpco in Emilia- Romagna, organizzato da Motore Sanità. L evento affronterà i temi strategici futuri che influenzeranno il paradigma di gestione della BPCO in Emilia-Romagna, attraverso il confronto attivo tra le Istituzioni e le diverse professioni sanitarie coinvolte. La BPCO rappresenta il paradigma della cronicità in ambito nazionale ed europeo. Secondo i dati Istat le malattie respiratorie rappresentano in Italia la terza causa di morte per gli uomini, con 77,1 morti per 100 mila abitanti mentre per le donne la quinta causa di morte, con un tasso di 61,8 eventi per 100 mila abitanti. Tra le regioni italiane con maggiori decessi emerge l Emilia Romagna (3.612). Per quanto riguarda la situazione in Europa le malattie respiratorie rappresentano, dopo le malattie del sistema circolatorio e i tumori, la terza principale causa di morte nell Unione Europea (Dati Eurostat), con una media di 83 decessi per 100 000 abitanti nel 2013. La gestione del paziente affetto da BPCO è complesso, e coinvolge, oltre al MMG, diversi specialisti (pneumologo, allergologo, geriatra, internista) ma anche il Decisore Sanitario che ne garantisce le risorse, ne monitora l appropriatezza e ne promuove l efficienza.

I modelli della presa in carico della BPCO, prevedono l integrazione sinergica di queste diverse professioni, attraverso modelli organizzativi più o meno complessi e l implementazione dei PDTA, che assieme dovrebbero garantire ai pazienti affetti da questa malattia: diagnosi accurata e tempestiva, accesso a trattamenti appropriati che favoriscano la aderenza terapeutica ed infine un percorso assistenziale che garantisca il raggiungimento degli outcome sanitari attesi (controllo della malattia e deospedalizzazione del paziente). L Emilia-Romagna è stata tra le prime Regioni a promuovere ed implementare modelli e percorsi di presa in carico della cronicità. Info, programma completo: www.motoresanita.it

Facebook Cittadinanzattiva Emilia Romagna (14 Gennaio 2019) https://www.facebook.com/cittadinanzattivaer/

Cittadinanzattiva-er.it (12 Gennaio 2019) https://www.cittadinanzattiva-er.it/malattie-respiratorie-croniche-e-presa-in-carico-del-paziente-unevento-a-bologna/ Malattie respiratorie croniche e presa in carico del paziente, un evento a Bologna 12 Gennaio 2019 Malattie respiratorie e presa in carico del paziente, un evento a Bologna Malattie respiratorie la presa in carico del paziente con BPCO in Emilia-Romagna è il titolo dell evento in programma a Bologna martedì 22 gennaio 2019 a partire dalle ore 9:00 presso l Hotel Bologna Fiera, in Piazza della Costituzione 1. L iniziativa, promossa e organizzata da Motore Sanità, affronterà i temi strategici che nel prossimo futuro influenzeranno il paradigma di gestione della BPCO (Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva, una malattia polmonare progressiva) in Emilia-Romagna. All evento, nato per favorire il confronto attivo tra le istituzioni che operano sul territorio e tra le diverse professioni sanitarie coinvolte, parteciperà anche Anna Baldini, Segretario di Cittadinanzattiva Emilia- Romagna. Malattie respiratorie e cronicità, cosa sapere La gestione del paziente affetto da malattie respiratorie croniche è complessa e prevede il coinvolgimento, al fianco dei medici di famiglia, di numerosi specialisti, tra cui pneumologo, geriatra, internista e allergologo. La regia dell intervento è affidata a un decisore sanitario capace di garantire le risorse, monitorarne l appropriatezza e promuoverne l efficienza.