Premessa 2. Caratterizzazione idrologica 4. Calcolo delle portate di piena 9. Verifica idraulica 13. Conclusioni 21. Allegati cartografici 22

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INDICE Premessa 2 Caratterizzazione idrologica 4 Calcolo delle portate di piena 9 Verifica idraulica 13 Conclusioni 21 Allegati cartografici 22 - PAGINA 1 DI 20

PREMESSA Il presente studio è finalizzato alla caratterizzazione idrologica ed idraulica, ovvero, alla definizione dei parametri idrogeologici degli interventi relativi alla realizzazione di Opere di Riqualificazione Urbana Pavimentazione del Centro Storico IV Lotto Funzionale, in Comune di San Felice Circeo (Latina). L area oggetto degli interventi (figg. 1-2) interessa la zona del centro storico in corrispondenza del Comune di San Felice Circeo (LT). La zona di intervento L'area d'intervento riguarda la porzione di centro storico che va da Piazza Carducci a Piazza Marconi, passando per Piazza D. Alighieri e per Piazza A. Aleardi, comprendendo anche via Virgilio e Via Omero. Così inquadrato nell'ipotesi generale, il progetto, è stato elaborato per un area di circa 2.650 mq, individuata al catasto di San Felice Circeo al foglio 8. La località oggetto della presente relazione ricade nella Sezione 414140 della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 nel Foglio 170 TERRACINA, della tavoletta I.G.M. (scala 1:25.000). Inoltre è compresa nel Foglio n 170 Terracina della Carta Geologica d'italia (scala 1:100.000).La corografia generale della zona indagata è riportata nello stralcio in allegato. Le verifiche sono state eseguite in moto uniforme, tale scelta è sostanzialmente giustificata dalla natura e dalle portate molto modeste che interessano la zona. In oltre, trattandosi di interventi di realizzazione di una linea per il deflusso dell acqua meteorica, la sezione rimane costante in ogni tratto indagato, giustificando pienamente la scelta del modello adottata. Il presente lavoro ha lo scopo di descrivere: le caratteristiche topografiche, geologiche, idrogeologiche, idrologiche del sito in esame; le condizioni altimetriche della zona e di quelle limitrofe significative; le caratteristiche geometriche dei sottobacini che interessano la zona; i principali parametri topografici e geometrici dei corsi d acqua presenti nella zona in relazione al lotto in oggetto; le condizioni meteoclimatiche che possono produrre un influenza significativa sulle condizioni idrogeologiche del sito in studio. A tale scopo il sottoscritto ha svolto le seguenti indagini: esame della cartografia ufficiale disponibile (topografica, geologica, idrogeologica e geomorfologica); analisi delle quote topografiche e delle pendenze presenti nella zona; misurazione delle sezioni idrauliche significative; esame dei dati sulle condizioni meteoclimatiche della zona analisi idrologica delle portate di piena verifica idraulica della zona in oggetto Il presente lavoro è quindi finalizzato alla caratterizzazione idrologica ed idraulica, ovvero, alla definizione dei parametri idrogeologici. Tale analisi è stata svolta principalmente in tre fasi: la costruzione di un quadro di riferimento omogeneo dei dati idrologici disponibili; la caratterizzazione idrologica del bacino idrografico in esame; - PAGINA 2 DI 20

il calcolo delle portate di piena di assegnato tempo di ritorno (30,50 e100 anni) attraverso l utilizzo di un modello idrologico. La prima parte dello studio riguarda l aggiornamento e l analisi dei dati idrologici di maggior importanza ai fini dello studio delle piene: i dati di pioggia di massima intensità da 1 a 24 ore e da 1 a 5 giorni, le portate annue massime giornaliere e al colmo, le temperature e i valori stimati di evapotraspirazione potenziale. La raccolta delle serie storiche dei dati di portata, pioggia e temperatura è stata corredata da un analisi di attendibilità e significatività, legata al controllo del periodo di funzionamento e del grado di completezza delle serie, al calcolo delle statistiche di base, a controlli incrociati fra le serie storiche omogenee. La regionalizzazione delle precipitazione intense è stata in questa sede effettuata avendo utilizzato le formule di regionalizzazione pluviometrica sviluppate con il metodo TCEV nell ambito del progetto VAPI (Valutazione Piene) del CNR. La seconda parte del lavoro svolto riguarda invece l implementazione e l utilizzo del modello di simulazione idrologica per il calcolo delle portate di piena, con particolare attenzione alla definizione dei parametri di calcolo necessari al modello e degli input idrologici. L applicazione del modello idrologico-idraulico nella zona interessata ha permesso di definirne il comportamento in condizioni di piena. Tale caratterizzazione è stata condotta considerando le condizioni del flusso in moto uniforme grazie ad alcune tabelle di calcolo applicate a diverse sezioni considerate. Le risultanze di tale simulazione sono state graficizzate con modelli bidimensionali riportati in allegato. - PAGINA 3 DI 20

CARATTERIZZAZIONE IDROLOGICA Regionalizzazione delle massime altezze di pioggia giornaliere Definizione delle piogge di assegnato tempo di ritorno Il progetto VAPI (Valutazione Piene) sviluppato dal Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche [CNR, 1994] ha per obiettivo la regionalizzazione delle piogge intense su tutto il territorio nazionale, secondo criteri omogenei. Nell ambito di questo progetto è stata svolta la regionalizzazione delle piogge intense di un ampia fascia dell Italia Centrale, comprendente tutto il bacino del Tevere e tutti i bacini inclusi nella regione Lazio e alcuni della Regione Abruzzo (Calenda e Cosentino e al.). Avendo quindi a disposizione questo importante strumento di calcolo delle precipitazioni per qualsiasi durata e qualsiasi tempo di ritorno, non si è operata una ulteriore regionalizzazione locale delle precipitazioni partendo dai dati delle stazioni individuate nel territorio in esame come inizialmente ipotizzato. Il calcolo delle altezze di precipitazione di assegnato tempo di ritorno da utilizzarsi nel modello di piena è stato quindi effettuato utilizzando le formule sviluppate nello studio relativo alla "Regionalizzazione delle piogge" tramite il modello TCEV ("two component estreme value"). La legge TCEV (secondo il modello proposto da Rossi e Versace, 1982, e successivamente sviluppato da vari altri autori) è la distribuzione del massimo valore X di una popolazione composta da due popolazioni distinte di eventi indipendenti: una componente inferiore E1 e una componente superiore E2 che si verificano entrambe secondo processi poissoniani. Nel presente studio, finalizzato alla determinazione delle massime portate di piena attese nelle sezioni rappresentative dei tratti significativi dei corsi d acqua che interessano la zona in oggetto, si è considerato lo studio sulla regionalizzazione delle portate di piena sviluppato in collaborazione tra l Università di Roma Tre e la Regione Lazio. Tale studio ha permesso di dividere l Italia centrale in zone con precipitazione omogenea, ovvero attraverso la regionalizzazione dei parametri di semplici modelli afflussi-deflussi, utilizzando sia le osservazioni dei massimi colmi annuali, sia, per tener conto dell ingresso pluviometrico, la regionalizzazione delle leggi di probabilità pluviometrica sui bacini interessati, svolta nell ambito del progetto Valutazione Piene (VAPI) del Gruppo Nazionale per la Difesa dalle Catastrofi Idrogeologiche (GNDCI) del CNR. Le osservazioni di portata utilizzate nel presente studio sono state eseguite a partire dalla terza decade del secolo scorso dal Servizio Idrografico, poi Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale (SIMN). I dati di portata sono ricavati dalle osservazioni di altezza idrometrica eseguite in corrispondenza delle stazioni idrometrografiche utilizzando scale di deflusso ufficiali fornite dal SIMN, mantenute aggiornate tramite periodiche misure di portata. Le portate di riferimento per le elaborazioni sono le massime portate al colmo dell anno di ciascuna sezione idrometrografica. Salvo rare eccezioni, questi dati non sono riportati negli Annali Idrologici, che si limitano generalmente a elencare anno per anno le altezze idrometriche giornaliere e le portate medie giornaliere. Poiché la massima portata giornaliera dell anno è sempre inferiore alla massima portata al colmo dell anno, soprattutto nei piccoli bacini, in cui le piene sono rapide e si esauriscono in poche ore, i massimi colmi annuali non sono ricavabili dagli Annali Idrologici. Fino al 1970 le massime portate al colmo osservate alle stazioni idrometrografiche sono - PAGINA 4 DI 20

riportate nella Pubblicazione N. 17 del Servizio Idrografico Dati caratteristici dei Corsi d Acqua Italiani, pubblicata periodicamente dal Servizio. A partire da quella data le portate al colmo sono state ricavate direttamente dalle registrazioni d altezza idrometrica degli idrometrografi. - PAGINA 5 DI 20

Distribuzione di probabilità Le serie dei massimi annuali sono stati regolarizzate mediante le distribuzioni di probabilità che meglio si adattavano alle osservazioni. Sono state impiegate le seguenti distribuzioni di probabilità: A distribuzione normale: la funzione di ripartizione è: 2 ( x µ ) 1 x 2 P( x) = e σ dx 2πσ (2.1) i cui parametri sono: - µ = E( X ) 2 [ ] - σ = E ( X µ ) e la variabile standardizzata è: u = x µ (2.2) σ B distribuzione log-normale: la funzione di ripartizione è: { log x η} 1 x 2 P( x) = 2 e υ 2π υ xo i cui parametri sono: - η = E( ln X ) 2 [ ] - υ = E ( ln X η) C 2 1 dx x (2.3) distribuzione del massimo valore tipo 1 (o di Gumbel): la funzione di ripartizione è: ( x) ( x ) α ε e P = e (2.4) i cui parametri sono: 1,2825 α= σ ε = µ 0, 45006 σ e la variabile standardizzata è: ( ) y = α x ε (2.5) D distribuzione del massimo valore tipo 2 (o di Fréchet): la funzione di ripartizione è: x x ς x β o P ( x ) = e (2.6) o - PAGINA 6 DI 20

- i cui parametri sono: 1,2825 β= υ η 0,45006 υ - ς= e E distribuzione del massimo valore tipo 1 a due componenti (o TCEV): la funzione di ripartizione è: P ( x) Λ x x Θ1 Θ2 1e Λ2e = e (2.7) I metodi di regionalizzazione delle portate hanno come impiego principale quello di consentire il trasferimento dell informazione idrometrica dalle sezioni di misura alle sezioni d interesse - quelli, cioè, in cui si vuole conoscere la distribuzione di probabilità delle portate - qualora questa non coincida con una sezioni di misura. Ovviamente, quando in un sezione di misura la serie è troppo breve per essere significativa, oppure si ritiene di non poter fare affidamento sulle osservazioni per qualche altro motivo, la sezione di misura può essere considerata alla stessa stregua di una qualsiasi altra sezione d interesse. Per quanto riguarda le massime portate al colmo dell anno, i più semplici metodi di regionalizzazione consistono nell esprimere, nell ambito di regioni idrologicamente omogenee, i parametri delle distribuzioni di probabilità dei massimi colmi annuali in funzione di specifiche caratteristiche del bacino imbrifero o, eventualmente, anche delle precipitazioni, caratteristiche considerate significative ai fini della formazione delle piene. Il metodo più frequentemente usato è quello della portata indice, descritto nel paragrafo che segue, e il parametro più significativo è di solito l area del bacino. I risultati della regionalizzazione dei parametri delle distribuzioni di probabilità delle piene a partire dalle osservazioni di portata, ha mostrato che le differenze esistenti tra i bacini imbriferi delle diverse stazioni idrometrografiche comprese nell area di pertinenza del Compartimento di Roma del SIMN sono troppo grandi per potere identificare delle regioni idrologicamente omogenee che includano un numero di stazioni idrometrografiche statisticamente significativo ai fini della stima dei parametri. Tali differenze riguardano, da un lato, le caratteristiche topografiche, geologiche e pedologiche dei bacini, che determinano la concentrazione dei deflussi e le perdite idrologiche, dall altro le intensità delle piogge intense, che variano apprezzabilmente da una parte all altra dell area considerata. Di conseguenza si rende necessario effettuare la regionalizzazione utilizzando un modello che introduca esplicitamente dei parametri rappresentativi delle principali caratteristiche dei bacini e dell ingresso pluviometrico che determinano le disomogeneità. A seguito di queste considerazioni, è stata eseguita una regionalizzazione delle portate a partire dalle osservazioni di pioggia, adottando la procedura proposta dal programma VAPI. Tale procedura prevede l impiego di modelli afflussi-deflussi che utilizzano come ingresso pluviometrico una regionalizzazione delle piogge intense, elaborate nella forma di leggi di probabilità pluviometrica (relazioni Intensità-Durata-Frequenza o IDF) espresse tramite la legge asintotica del massimo valore tipo 1 a due componenti o TCEV (Two Component Extreme Value). In questa relazione si fa riferimento alla regionalizzazione delle piogge intense svolta nell ambito del progetto VAPI su un ampia fascia dell Italia Centrale, comprendente tra l altro, tutti i bacini del Compartimento di Roma del Servizio Idrografico e Mareografico Nazionale. - PAGINA 7 DI 20

Regionalizzazione delle massime altezze di pioggia giornaliere Per meglio definire le aree omogenee è stata preventivamente effettuata la regionalizzazione dei massimi annuali delle altezze di pioggia giornaliere h d, in modo da utilizzare anche i pluviometri ordinari, utilizzando tutte le serie con almeno 30 dati. Le stazioni complessivamente utilizzate sono 628 (626 con numerosità di almeno 30 anni e 2 con numerosità di almeno 20 anni). La numerosità delle serie è distribuita come segue: numerosità della serie numero di stazioni < 20 20 29 30 206 131 627 Per la regionalizzazione si è utilizzato un criterio geografico, ed è sempre stato possibile conservare la continuità territoriale delle aree omogenee. Ricordando la distribuzione di probabilità del massimo giornaliero si scrive: Λ h d h β d β µ hd 1 / Θ Θ µ Λ Λ hd 1e 1 e P ( h ) = e (2.01) d dove con µ hd si è indicata il valore medio delle massime altezze giornaliere. Attraverso questo approccio è stato possibile definire delle sottozone omogenee per quanto riguarda le intensità di pioggia giornaliere. Tale parametrizzazione dei bacini ha permesso di definire le portate massime attese con assegnati tempi di ritorno, il cui calcolo per i due bacini considerati, viene di seguito riportato. Per quanto detto è necessario fare una distinzione, che hai fini del presente lavoro ha un notevole significato, ovvero la differenza tra bacino idrografico e idrogeologico. Il bacino idrografico è definito come quella porzione di territorio il cui deflusso idrico superficiale viene convogliato verso una fissata sezione di un corso d'acqua che è definita sezione di chiusura del bacino. Il bacino idrografico rimane distinto dal bacino idrogeologico che raccoglie le acque nel sottosuolo e può essere anche molto diverso per forma e dimensioni e dipende strettamente dalla conformazione geologica e tettonica del territorio. La zona in oggetto ha una doppia circolazione, ovvero legata alle acque superficiali, ma anche a quelle di natura profonda, per tale motivo nei calcoli seguenti, si considererà l estensione del bacino, come quella del bacino idrogeologico inferente. - PAGINA 8 DI 20

Calcolo delle portate di piena Al fine di rendere più spedito il calcolo delle portate al colmo Q ( T ), relative al tempo di ritorno T, si propone in questo paragrafo una procedura che risulta lievemente cautelativa Portata La portata Q ( T ) è calcolata con la formula: Q( T ) = 278 φ ( T ) A i( τ,t ) r( A τ ) in cui: T b b b, b è il tempo di ritorno medio, in anni, Q ( T ) è la massima portata al colmo dell anno relativa al tempo di ritorno T, in m 3 /s, A b è l area del bacino, in km 2, τ b dei deflussi, i( τ b,t ) ( T ) è il tempo di concentrazione, in ore (h), parametro che regola la concentrazione è l intensità di pioggia di durata τ b con tempo di ritorno T, in m/h, φ è il coefficiente di deflusso relativo al tempo di ritorno T, parametro che rappresenta le perdite idrologiche, ( A b, ) r τ è il coefficiente di ragguaglio all area delle piogge. b Tempo di concentrazione Il tempo di concentrazione è calcolato nel modo seguente: - per A b 75 : τ b = τ bg - per 75 > Ab > 1 : - per A b 1: in cui: con: ( A 1) ( 75 A ) τ b b = τ bg + τ bk 74 τ b = τ bk 74 5 Ab + 1,875 Lb τbg = ym 0, 77 L τ b bk = 0,93 ymax / L b b A b area del bacino (km 2 ), L b y m lunghezza dell asta principale del bacino (km), altitudine media del bacino rispetto alla sezione di chiusura (m); - PAGINA 9 DI 20

ymax,in metri, è l altezza del punto più elevato del bacino rispetto alla sezione di chiusura Gli interventi di progetto riguardano la realizzazione di una linea per il deflusso dell'acqua meteorica. Per determinare le portate delle acque che interessano la zona di intervento, la si è considerata come un unico piccolo bacino sui generis di circa 2.650 mq, ovvero l area di intervento, più il contributo della parte dei tetti intorno alla piazza, i cui discendenti scaricano nella stessa ovvero circa 475 mq, per un totale di 3.125 mq, con coefficiente di deflusso pari a 0,9 ovvero considerando la pavimentazione pressoché impermeabile, ovvero nelle condizioni più sfavorevoli possibile. Il calcolo complessivo delle portate di piena è stato poi diviso in tre diversi settori al fine di dimensionare correttamente le opere da un punto di vista idraulico. Per la divisione delle aree si rimanda alle tavole di progetto. Si precisa che la zona ricade interamente nella sottozona VAPI A7, di cui si specificano di seguito le caratteristiche delle intensità di pioggia. Si fa presente che i dati di elevazione topografica sono stati ricavati dal rilievo di dettaglio eseguito, unitamente alle risultanze della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000. Valori Bacino Parametro Significato Valore A Area del bacino (km 2 ) 0,003125 l Lunghezza asta principale (km) 0,176 H 0 Quota della sezione considerata (m) 92.5 Hmax Quota massima del bacino (m) 97 Tc Tempo di corrivazione (ore) 0,021 Intensità di pioggia Per il calcolo dell intensità di pioggia si fa riferimento alla legge intensità-duratafrequenza (IDF) a tre parametri: a( T ) it ( T) = m ( b+ t ) dove: t b è la durata della pioggia critica, assunta pari a τ b, in ore, è un parametro di deformazione della scala temporale, indipendente sia dalla durata t, sia dal tempo di ritorno T, in ore, m è un parametro adimensionale compreso tra 0 e 1, indipendente sia dalla durata, sia dal tempo di ritorno, a(t) è un parametro dipendente dal tempo di ritorno, ma indipendente dalla durata. I parametri delle relazioni IDF per i diversi bacini sono indicati in funzione del tempo di ritorno medio e dipendono dalla sottozona considerata. La zona oggetto della presente relazione ricade nella sottozona A7, la quale è caratterizzata dai seguenti parametri: - PAGINA 10 DI 20

Tabella di calcolo delle intensità di pioggia b m a (T) i (T) m/h 0,1054 0,6816 a (T)30 anni=0,071 0,291 Coefficiente di ragguaglio Per il coefficiente di ragguaglio si usa la formula: 1,1 t 0,25 1,1 t 0,25 0,00386 A r = 1 e + e in cui t è assunto pari a τ b, in ore. Coefficiente di ragguaglio bacino = 1,000 a (T)50 anni=0,085 0,348 a (T)100 anni=0,104 0,426 b Coefficiente di deflusso Per il coefficiente di deflusso φ ( T ), viste le particolari condizioni idrologiche e litologiche si considererà un valore medio di 0.9. PORTATE DI PIENA CALCOLATE Applicando i valori ricavati di intensità di pioggia, di coefficiente di ragguaglio e di coefficiente di deflusso alla relazione iniziale, si possono ricavare le portate di piena attese per assegnati tempi di ritorno, che possono essere sintetizzati nel modo seguente: Portate di Piena totali di Progetto PORTATE DI PIENA TOTALI DI PROGETTO Tempo di Ritorno (anni) Portata attesa (m 3 /s) 30 0.23 50 0.27 100 0.33 Come detto in precedenza tali valori totali sono stati divisi in tre distinti settori, la differenziazione dei quali ha tenuto conto delle pendenze riscontrate durante i rilievi di dettaglio eseguiti. Per determinare la portata relativa ad ogni settore si è considerata quindi la percentuale che tale settore occupa dell intero bacino e di conseguenza la - PAGINA 11 DI 20

percentuale corrispondente delle portate precedentemente determinate. Di seguito daremo indicazione di tali valori. Portate di Piena Settore 1 (56% del totale) PORTATE DI PIENA TOTALI DI PROGETTO Tempo di Ritorno (anni) Portata attesa (m 3 /s) 30 0.13 50 0.15 100 0.19 Portate di Piena di Settore 2 (27% del totale) PORTATE DI PIENA TOTALI DI PROGETTO Tempo di Ritorno (anni) Portata attesa (m 3 /s) 30 0.06 50 0.07 100 0.09 Portate di Piena di Settore 3 (17% del totale) PORTATE DI PIENA TOTALI DI PROGETTO Tempo di Ritorno (anni) Portata attesa (m 3 /s) 30 0.04 50 0.05 100 0.05 - PAGINA 12 DI 20

VERIFICA IDRAULICA Il presente studio è finalizzato alla caratterizzazione idrologica ed idraulica, ovvero, alla definizione dei parametri idrogeologici degli interventi alla definizione dei parametri idrogeologici degli interventi relativi alla realizzazione di Opere di Riqualificazione Urbana Pavimentazione del Centro Storico IV Lotto Funzionale, in Comune di San Felice Circeo (Latina). Il progetto prevede la realizzazione di una linea per il deflusso dell'acqua meteorica. Essa sarà realizzata con tubazioni in pead corrugato Ø 250 mm e Ø 315 mm con pozzetti di raccolta in c.l.s. cm.60 x 60 con prolunghe e griglie-chiusini in ghisa. Per queste analisi si è proceduto a effettuare verifiche idrauliche in moto uniforme, facendo uso delle portate di piena calcolate in precedenza. Tale giudizio è stato effettuato sulla base dell analisi puntuale dei livelli raggiungibili dalle piene di progetto per vari tempi di ritorno, confrontati con l intradosso dei manufatti. Questa scelta è sostanzialmente giustificata dalla natura e dalle portate molto modeste che interessano la zona. In oltre, trattandosi di interventi di realizzazione di linee di deflusso, la sezione rimane costante in ogni tratto indagato, giustificando pienamente la scelta del modello adottata. Al fine di verificare da un punto di vista idraulico sono state considerate le portate parziali provenienti da ognuno dei tre settori, ai quali sono state aggiunte le verifiche dei corpi ricettori esistenti. Tali sezione sono state verificate rispetto alle portate massime di piena per i tempi di ritorno di 30, 50 e 100 anni, secondo le quote parte percentuali precedentemente determinate e considerando le caratteristiche geometriche dei tratti di progetto. Come già detto si considerino le tavole di progetto per la distinzione dei tre diversi settori. La caratterizzazione è stata condotta considerando le condizioni del flusso in moto uniforme grazie ad alcune tabelle di calcolo applicate a diverse sezioni considerate. Le risultanze di tale simulazione sono state graficizzate con modelli bidimensionali riportati in allegato e vengono di seguito riportate in maniera sintetica. Le portate di piena sono calcolate mediante la formula: Q= AV In cui: Q = portata A = Area di deflusso V = Velocità di deflusso V = c R p In cui: c = Coefficiente di attrito Ri = Raggio idraulico p = Pendenza Ri= i A Pb - PAGINA 13 DI 20

In cui: A = Area di deflusso Pb = Perimetro bagnato c= 100 m+ Ri Ri In cui: m = Coefficiente di scabrosità Il tratti di progetto sono così caratterizzati. Settore 1 - Tratto da pozzetto 1.1 a pozzetto 1.6 compresi rami secondari 1.7-1.5 e 1.8-1.6 : è organizzato per il primo tratto e per i rami secondari con diametro Ø 250 mm e pendenze variabili da 1 a 3% con modeste portate; il secondo tratto ha diametro Ø 315 mm e pendenze variabili minimo pari al 4,40%; tale linea si va ad immettere nel pozzetto con scarico esistente di adeguata capacità composto da due collettori diametri Ø 160 e 250 mm e adeguata pendenza. Settore 2 - Tratto da pozzetto 2.1 a pozzetto 2.3 compreso ramo secondario 2.4-2.3 : è organizzato con diametro Ø 250 mm e pendenze variabili dal 2,70 per il ramo secondario con modeste portate e pendenza pari al 4,50% per il tratto principale; tale linea si va ad immettere nel pozzetto con scarico esistente di adeguata capacità composto da un collettore diametro Ø 250 mm e adeguata pendenza. Settore 3 Trattasi di interventi di integrazione / sostituzione di griglie di raccolta distribuite con portate modeste e collegate con linee esistenti di adeguata capacità di smaltimento. Di seguito vengono riportati i valori di verifica per i Settori 1 e 2 per le sezioni maggiormente critiche e per i ricettori esistenti. - PAGINA 14 DI 20

VERIFICA SEZIONI SEZIONE CORPO RICETTORE 1 Tempi di Ritorno (anni) Raggio idraulico (m) Velocità di deflusso (m/s) Franco tra il tirante idrico e l altezza della sezione (cm) VERIFICATA 30 0,073 4,20 16,0 SI 50 0,075 4,26 15,0 SI 100 0,083 4,56 12,0 SI Scala delle portate di moto uniforme per la sezione circolare considerata R= 0,3 m - PAGINA 15 DI 20

SEZIONE CORPO RICETTORE 2 Tempi di Ritorno (anni) Raggio idraulico (m) Velocità di deflusso (m/s) Franco tra il tirante idrico e l altezza della sezione (cm) VERIFICATA 30 0,051 3,31 21,0 SI 50 0,056 3,50 20,0 SI 100 0,064 3,85 18,0 SI Scala delle portate di moto uniforme per la sezione circolare considerata R= 0,25 m - PAGINA 16 DI 20

SEZIONE SETTORE 1 Tempi di Ritorno (anni) Raggio idraulico (m) Velocità di deflusso (m/s) Franco tra il tirante idrico e l altezza della sezione (cm) VERIFICATA 30 0,080 3,43 15,0 SI 50 0,083 3,51 14,0 SI 100 0,090 3,71 11,0 SI Scala delle portate di moto uniforme per la sezione circolare considerata R= 0,315 m - PAGINA 17 DI 20

SEZIONE SETTORE 2 Tempi di Ritorno (anni) Raggio idraulico (m) Velocità di deflusso (m/s) Franco tra il tirante idrico e l altezza della sezione (cm) VERIFICATA 30 0,052 2,98 22,0 SI 50 0,056 3,16 21,0 SI 100 0,065 3,47 19,0 SI Scala delle portate di moto uniforme per la sezione circolare considerata R= 0,250 m - PAGINA 18 DI 20

CONCLUSIONI E importante segnalare ancora che tutte le verifiche sono state effettuate nell'ipotesi di "fluido ideale", in assenza cioè di trasporto solido al fondo e/o di materiale galleggiante trascinato dalla corrente. Del trasporto in sospensione si è parzialmente tenuto conto inasprendo i coefficienti di resistenza al moto, come usualmente operato nella pratica corrente. Il progetto prevede la realizzazione di una linea per il deflusso dell'acqua meteorica. Essa sarà realizzata con tubazioni in PVC rigido Ø 250-315 mm. con pozzetti di raccolta in c.l.s. cm.60 x 60 x 60 con prolunghe, chiusini in ghisa e griglie. Al fine di verificare da un punto di vista idraulico sono state considerate le portate parziali provenienti da ognuno dei tre settori, in cui è stata divisa l area di intervento, ai quali sono state aggiunte le verifiche dei corpi ricettori esistenti. Tali sezione sono state verificate rispetto alle portate massime di piena per i tempi di ritorno di 30, 50 e 100 anni, secondo le quote parte percentuali precedentemente determinate e considerando le caratteristiche geometriche dei tratti di progetto. Come dimostrato dalle tabelle precedenti, che sintetizzano le risultanze della verifica idraulica presenti in allegato, tutti i tratti in oggetto hanno superato la verifica idraulica, con tempi di ritorno fino a 100 anni. In particolare nelle analisi sono state considerate le diverse pendenze dei tratti e i coefficienti di scabrosità tipici dei materiali adottati per gli interventi. Gli interventi di progetto, ad un attenta analisi, non presentano alcuna criticità né per quanto riguarda le portate calcolate con i tempi più alti, ovvero a 100 anni. In ogni tratto considerato l altezza dell acqua si mantiene al di sotto della massima altezza di deflusso, mantenendo un franco sufficiente al rispetto all altezza stessa. In questo tratto in sintesi gli interventi previsti dal progetto appaiono sufficienti allo smaltimento delle acque che interessano la zona in oggetto e sono atti a contenere fino alle portate 100 ennali. Gli interventi di progetto, come evidente dalla copia dello stesso allegata a questo studio, quindi non corrono alcun rischio. Per quanto detto finora, la zona oggetto del presente lavoro, ad una verifica in moto uniforme, non ha evidenziato criticità, legate alle piene con tempi di ritorno di 30, 50,100 anni, che possano arrecare eventuale rischio o danno alle infrastrutture di progetto. - PAGINA 19 DI 20

ALLEGATI GRAFICI - PAGINA 20 DI 20

CALCOLO CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE Descrizione = Punto di sezione= Corpo ricettore1 CARATTERISTICHE SEZIONE DATI NOTI (da inserire) d 0.30 DIAMETRO [m] r 0.15 [m] h 0.3 [m] p 5% Pendenza -1.0000 3.141592654 α/2 Coeff. di scabrosità di m 0.12 Kutter 6.283185307 α DATI RISULTANTI Angolo al centro α 360.0 [ ] Contorno bagnato α Pb = 2π ( r) 360 0.942 [m] 2 πα Area di deflusso A = 1/ 2r ( sen α) 0.0707 [m 2 ] 180 Raggio idraulico Ri = A Pb 0.075 [m] CAPACITA' DI SMALTIMENTO per un'altezza d'acqua h = 0.3 m FORMULE (moto uniforme) Portata Q = AV dove A = Area di deflusso V = Velocità di deflusso Velocità di deflusso V = c Ri p dove c = coefficiente di attrito Ri = raggio idraulico p = pendenza Ri Coefficiente di attrito c = 100 dove m = Coeff. Di scabrosità m + Ri di Kutter RISULTATI c 69.53 V 4.26 [m/sec] Q 0.301 [m 3 /sec]

CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE CARATTERISTICHE SEZIONE d 0.32 DIAMETRO [m] p 4% Pendenza m 0.12 h [m] Q[m 3 /sec] 0.02 0.001 0.03 0.006 0.05 0.015 0.06 0.027 0.08 0.042 0.09 0.060 0.11 0.081 0.13 0.103 0.14 0.128 0.16 0.153 0.17 0.179 0.19 0.205 0.20 0.231 0.22 0.256 0.24 0.278 0.25 0.298 0.27 0.314 0.28 0.325 0.30 0.328 0.32 0.306 Coeff. di scabrosità di Kutter h = altezza d'acqua Q = portata all'altezza d'acqua corrispondente 0.350 0.300 Q - portata [mc/sec] 0.250 0.200 0.150 0.100 0.050 0.000 0.01575 0.04725 0.07875 0.11025 0.14175 0.17325 0.20475 0.23625 0.26775 0.29925 h - altezza d'acqua [m]

CALCOLO CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE Descrizione = Punto di sezione= Corpo ricettore2 CARATTERISTICHE SEZIONE DATI NOTI (da inserire) d 0.30 DIAMETRO [m] r 0.15 [m] h 0.3 [m] p 5% Pendenza -1.0000 3.141592654 α/2 Coeff. di scabrosità di m 0.12 Kutter 6.283185307 α DATI RISULTANTI Angolo al centro α 360.0 [ ] Contorno bagnato α Pb = 2π ( r) 360 0.942 [m] 2 πα Area di deflusso A = 1/ 2r ( sen α) 0.0707 [m 2 ] 180 Raggio idraulico Ri = A Pb 0.075 [m] CAPACITA' DI SMALTIMENTO per un'altezza d'acqua h = 0.3 m FORMULE (moto uniforme) Portata Q = AV dove A = Area di deflusso V = Velocità di deflusso Velocità di deflusso V = c Ri p dove c = coefficiente di attrito Ri = raggio idraulico p = pendenza Ri Coefficiente di attrito c = 100 dove m = Coeff. Di scabrosità m + Ri di Kutter RISULTATI c 69.53 V 4.26 [m/sec] Q 0.301 [m 3 /sec]

CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE CARATTERISTICHE SEZIONE d 0.30 DIAMETRO [m] p 5% Pendenza m 0.12 h [m] Q[m 3 /sec] 0.02 0.001 0.03 0.006 0.05 0.014 0.06 0.026 0.08 0.041 0.09 0.059 0.11 0.079 0.12 0.102 0.14 0.125 0.15 0.150 0.17 0.176 0.18 0.202 0.20 0.227 0.21 0.251 0.23 0.273 0.24 0.293 0.26 0.309 0.27 0.320 0.29 0.323 0.30 0.301 Coeff. di scabrosità di Kutter h = altezza d'acqua Q = portata all'altezza d'acqua corrispondente 0.350 0.300 Q - portata [mc/sec] 0.250 0.200 0.150 0.100 0.050 0.000 0.015 0.045 0.075 0.105 0.135 0.165 0.195 0.225 0.255 0.285 h - altezza d'acqua [m]

CALCOLO CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE Descrizione = SETTORE 1 Punto di sezione= CARATTERISTICHE SEZIONE DATI NOTI (da inserire) d 0.32 DIAMETRO [m] r 0.1575 [m] h 0.3 [m] p 3% Pendenza -0.9048 2.701616699 α/2 Coeff. di scabrosità di m 0.12 Kutter 5.403233398 α DATI RISULTANTI Angolo al centro α 309.6 [ ] Contorno bagnato α Pb = 2π ( r) 360 0.851 [m] 2 πα Area di deflusso A = 1/ 2r ( sen α) 0.0766 [m 2 ] 180 Raggio idraulico Ri = A Pb 0.090 [m] CAPACITA' DI SMALTIMENTO per un'altezza d'acqua h = 0.3 m FORMULE (moto uniforme) Portata Q = AV dove A = Area di deflusso V = Velocità di deflusso Velocità di deflusso V = c Ri p dove c = coefficiente di attrito Ri = raggio idraulico p = pendenza Ri Coefficiente di attrito c = 100 dove m = Coeff. Di scabrosità m + Ri di Kutter RISULTATI c 71.43 V 3.71 [m/sec] Q 0.284 [m 3 /sec]

CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE CARATTERISTICHE SEZIONE d 0.32 DIAMETRO [m] p 3% Pendenza m 0.12 h [m] Q[m 3 /sec] 0.02 0.001 0.03 0.005 0.05 0.013 0.06 0.023 0.08 0.036 0.09 0.052 0.11 0.070 0.13 0.090 0.14 0.111 0.16 0.133 0.17 0.155 0.19 0.178 0.20 0.200 0.22 0.221 0.24 0.241 0.25 0.258 0.27 0.272 0.28 0.282 0.30 0.284 0.32 0.265 Coeff. di scabrosità di Kutter h = altezza d'acqua Q = portata all'altezza d'acqua corrispondente 0.300 0.250 Q - portata [mc/sec] 0.200 0.150 0.100 0.050 0.000 0.01575 0.04725 0.07875 0.11025 0.14175 0.17325 0.20475 0.23625 0.26775 0.29925 h - altezza d'acqua [m]

CALCOLO CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE Descrizione = SETTORE 2 Punto di sezione= CARATTERISTICHE SEZIONE DATI NOTI (da inserire) d 0.32 DIAMETRO [m] r 0.1575 [m] h 0.3 [m] p 4% Pendenza -0.9048 2.701616699 α/2 Coeff. di scabrosità di m 0.12 Kutter 5.403233398 α DATI RISULTANTI Angolo al centro α 309.6 [ ] Contorno bagnato α Pb = 2π ( r) 360 0.851 [m] 2 πα Area di deflusso A = 1/ 2r ( sen α) 0.0766 [m 2 ] 180 Raggio idraulico Ri = A Pb 0.090 [m] CAPACITA' DI SMALTIMENTO per un'altezza d'acqua h = 0.3 m FORMULE (moto uniforme) Portata Q = AV dove A = Area di deflusso V = Velocità di deflusso Velocità di deflusso V = c Ri p dove c = coefficiente di attrito Ri = raggio idraulico p = pendenza Ri Coefficiente di attrito c = 100 dove m = Coeff. Di scabrosità m + Ri di Kutter RISULTATI c 71.43 V 4.29 [m/sec] Q 0.328 [m 3 /sec]

CAPACITA' DI SMALITIMENTO SEZIONE IDRAULICA DI FORMA CIRCOLARE CARATTERISTICHE SEZIONE d 0.32 DIAMETRO [m] p 4% Pendenza m 0.12 h [m] Q[m 3 /sec] 0.02 0.001 0.03 0.006 0.05 0.015 0.06 0.027 0.08 0.042 0.09 0.060 0.11 0.081 0.13 0.103 0.14 0.128 0.16 0.153 0.17 0.179 0.19 0.205 0.20 0.231 0.22 0.256 0.24 0.278 0.25 0.298 0.27 0.314 0.28 0.325 0.30 0.328 0.32 0.306 Coeff. di scabrosità di Kutter h = altezza d'acqua Q = portata all'altezza d'acqua corrispondente 0.350 0.300 Q - portata [mc/sec] 0.250 0.200 0.150 0.100 0.050 0.000 0.01575 0.04725 0.07875 0.11025 0.14175 0.17325 0.20475 0.23625 0.26775 0.29925 h - altezza d'acqua [m]