L INTELLIGENZA EMOTIVA a cura di Cinzia Ginevri Blasi Secondo la teoria delle intelligenze multiple, non esiste un'unica capacità intellettiva, l'intelligenza è un costrutto più complesso, scomponibile in diverse abilità. L'Intelligenza Emotiva è la capacità di comprendere gli altri e di agire in modo adeguato di fronte alle richieste dell'ambiente sociale.
L'I.E. è frutto dell'integrazione di alcuni fattori: - apprendimento dalle esperienze sociali - caratteristiche individuali e biopsicologiche - tratti di personalità
INTELLIGENZA EMOTIVA L'intelligenza emotiva è una competenza che si compone di 5 abilità: 1) CONSAPEVOLEZZA EMOTIVA 2) CONTROLLO EMOTIVO 3) CAPACITA' DI SAPERSI MOTIVARE 4) EMPATIA 5) GESTIONE EFFICACE DELLE RELAZIONI INTERPERSONALI
Le capacità individuali nelle cinque abilità producono degli effetti nella vita quotidiana. Buoni livelli di I.E. danno luogo a condizioni di benessere e di successo mentre alcune difficoltà personali o relazionali si associano a deficit in determinate aree dell'i.e.
La consapevolezza emotiva - capacità di distinguere e denominare le proprie emozioni in determinate situazioni; - riconoscimento dei segnali fisiologici che indicano il sopraggiungere di una emozione; - capacità di comprendere le cause che scatenano determinate emozioni. IMPLICA: - capacità di riconoscere emozioni e loro effetti - capacità di riconoscere propri punti di forza e debolezza - fiducia in se stessi
Consiste nella capacità di riconoscere i propri stati emotivi, determina consapevolezza di sé e attenzione verso i propri stati interiori. Si traduce in un buon dialogo con se stessi che consente il rispetto delle proprie esigenze e i propri bisogni.
Il controllo emotivo Consiste nell'abilità di modulare le proprie emozioni sia sul versante interno che esterno. Il controllo interno riguarda l'esperienza emotiva e consiste nella capacità di lasciare il giusto spazio alle emozioni nella durata e nell'intensità. Il controllo esterno consente di esprimere agli altri in modo adeguato le manifestazioni emotive e ciò è alla base di un buon adattamento sociale.
Consente di non lasciarsi travolgere dalle loro esperienze affettive. Ciò impedisce che dalle emozioni negative nascano dei sentimenti stabili dando origine a vere e proprie patologie (ansia,depressione..)
Permette inoltre di distinguere le emozioni dalle azioni, di concentrarsi nello svolgimento di un compito, di pianificare. COMPRENDE: - autocontrollo - affidabilità ( ammettere errori, essere coerenti) - coscienziosità ( essere leali, mantenere impegni, essere responsabili) - adattabilità (saper gestire i cambiamenti) - innovazione ( essere aperti a idee nuove)
Lo scarso sviluppo di questa abilità può manifestarsi anche con la tendenza a rivolgere l'aggressività in modo eccessivo verso l'interno provocando autosvalutazione.
Capacità di sapersi motivare Coincide con l'abilità di dare una direzione positiva alle proprie emozioni e si traduce nella tendenza all'iniziativa e alla capacità di problem solving. Permette di raggiungere gli obiettivi, riuscendo a trarre gratificazione da ciò che si fa: ciò fa migliorare la propria efficienza.
Buoni livelli in questa abilità genera la possibilità di mettere le emozioni al servizio dello svolgimento di un compito. La capacità di automotivarsi alimenta la tendenza a reagire attivamente alle frustrazioni, di perseverare negli sforzi.
COMPRENDE: - spinta alla realizzazione -impegno -iniziativa - ottimismo
Scarse abilità in questo ambito comportano tendenza al pessimismo, passività di fronte agli ostacoli e mancanza di iniziativa. Ciò incide negativamente nella capacità di progettazione.
Empatia E' la capacità di immedesimarsi con gli stati d'animo e con i pensieri delle altre persone sulla base della comprensione dei loro stati emotivi. E' la capacità di provare e sentire i sentimenti dell'altro.
È un fattore importante nello sviluppo della capacità di porsi in relazione con gli altri consentendo di essere socievoli, sicuri di sé e disponibili al confronto. L'assenza di empatia causa aggressività verbale e fisica.
L'incapacità a comprendere l'emozione altrui, infatti, può comportare distorsioni nell'interpretazione delle intenzioni e generare comportamenti difensivi fuori luogo. L'assenza di empatia è alla base del bullismo, fenomeno in crescita nelle scuole italiane.
La gestione efficace delle relazioni Determina la capacità di gestione delle relazioni sociali e dei conflitti. E' una dote che rende capaci di rimuovere gli ostacoli che impediscono un rapporto armonico con gli altri. COMPORTA: - effetti positivi nell'ambito della vita familiare e nelle relazioni sociali.
- capacità di usare tattiche persuasive allo scopo di ottenere consenso e appoggio - capacità di saper comunicare in modo chiaro e convincente, saper ascoltare e condividere - capacità di leadership, cioè saper coinvolgere gli altri in attività volte al raggiungimento di un obiettivo comune - saper gestire i conflitti attraverso il confronto - capacità di collaborare e cooperare
CONCLUSIONI L'analisi delle 5 componenti dell' I.E. ha messo in luce alcuni elementi fondamentali collegati al benessere psicologico e all'adattamento sociale. Quindi queste abilità sono delle risorse per la salute mentale. Quando sono carenti possono essere migliorate e sviluppate.
Tutti noi siamo dotati di queste abilità ma ognuno deve affrontare durante la crescita una alfabetizzazione emotiva che consiste nel favorire la comprensione delle sensazioni associate a differenti stati emotivi.
COME SI PUO' SVILUPPARE L'IE 1) STRUMENTI AUTOBIOGRAFICI : uso di un diario dove raccontare il flusso degli eventi reali o immaginati, i nostri vissuti. Attraverso la scrittura e la rilettura si possono interpretare e comprendere meglio gli eventi. 2) MEDITAZIONE e RILASSAMENTO: in queste condizioni avvengono cambiamenti neuroendocrini come la riduzione dell'ormone dello stress, che comportano aumento del ritmo del sonno, del tono dell'umore, dell'efficienza del sistema immunitario.
3) ESSERE AUTOCONSAPEVOLI: osservare se stessi, costruire un vocabolario per i sentimenti 4) DECIDERE PERSONALMENTE : esaminare le proprie azioni e prevederne le conseguenze, capire se una azione è dettata da uno stato emotivo o dal pensiero 5) CONTROLLARE I SENTIMENTI: colloquiare con se stessi, trovare modi per controllare paure, ansie, tristezza, rabbia
6) ESSERE EMPATICI: provare sempre a mettersi nei panni dell'altro, cercare di assumere il punto di vista dell'altro per capirne i comportamenti, accettare i diversi modi di pensare degli altri 7) COMUNICARE: parlare e condividere ciò che si prova, saper ascoltare e fare domande, capire quando e come esporre i propri sentimenti senza correre rischi 8) AUTOACCETTARSI: sentirsi orgoglioso si sè, e considerare i propri aspetti positivi, riconoscere i propri punti deboli ed essere autoironici
9) ESSERE RESPONSABILI: assumersi sempre le proprie responsabilità, provare a prevedere le conseguenze delle nostre azioni, mantenere gli impegni 10) ESSERE SICURI DI SE': affermare sempre il proprio pensiero senza arroganza.