È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti



Documenti analoghi
Monitoraggio sulla conversione dei prezzi al consumo dalla Lira all Euro

Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche

I prezzi dei carburanti per autotrazione: dov è l anomalia italiana?

Tasso di occupazione per fasce di età. Provincia di Piacenza, ,3 83,1 77,7 27,6 16, anni anni anni.

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

La congiuntura. internazionale

TARIFFE PUBBLICHE: IN ITALIA RINCARI TRA I PIU ELEVATI D EUROPA

Inflazione. L indice dei prezzi al consumo ci consente quindi di introdurre anche il concetto di inflazione:

Il trend del mercato residenziale e la performance delle agenzie di intermediazione immobiliare

LA DINAMICA DEI CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO: IMPATTO DEGLI INCENTIVI E DEL JOBS ACT. AGGIORNAMENTO A GIUGNO 2015

NOTA STUDIO CONFESERCENTI

N.9. EDI.CO.LA.NEWS Edilizia e Costruzioni nel Lazio. Dati&Mercato

Ufficio studi IL LAVORO NEL TURISMO

Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio V Monitoraggio dei prezzi

LA CASSETTA DEGLI ATTREZZI

1 Università di Trento ed Euricse 2 Università dell Insubria, Varese

La congiuntura. internazionale

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

LE TENDENZE DEI PREZZI NELLE DIVERSE FASI DELLA FILIERA DEL FRUMENTO DURO

La congiuntura. internazionale

DOMANDA E DISTRIBUZIONE CENNI GENERALI

FATTURATO E MARGINALITÀ NEGLI ANNI DELLA CRISI

Informazioni Statistiche N 3/2012

I redditi 2012 dichiarati dalle cittadine e dai cittadini di Bologna. Alcune disuguaglianze fra generazioni, generi, nazionalità e territori

A gennaio si consolida la domanda di prestiti da parte delle famiglie: +6,4%. A incidere maggiormente sono le richieste di prestiti finalizzati

La congiuntura. italiana. Confronto delle previsioni

Coordinamento Centro Studi Ance Salerno - Area Informatica

NOTIZIARIO UNIVERSITÀ LAVORO

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Consulenza statistico attuariale Osservatorio permanente socioeconomico

Osservatorio FeNEAL-UIL / CRESME. Occupazione e sicurezza sul cantiere nelle aree metropolitane

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

COME E CAMBIATA LA SPESA DELLE FAMIGLIE

Analisi delle esperienze di pagamento del largo consumo

[VENETO: LA CIG DI GIUGNO 2012 E NEL

Workshop Energia Elettrica

Report trimestrale sull andamento dell economia reale e della finanza

Tavola 12.1 Indici dei prezzi al consumo per l intera collettività nazionale (NIC) per capitoli di spesa dal 2001 al 2005 (base 1998 = 100)

REGISTRO IMPRESE: 50indicatori. si rafforza la struttura imprenditoriale. I dati della movimentazione a fine settembre 2013 in provincia di Modena

13 Rapporto sulle Retribuzioni in Italia

RAPPORTO CER Aggiornamenti

Osservatorio sulla Finanza. per i Piccoli Operatori Economici ABSTRACT

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

PIL : produzione e reddito

Le pillole di. TURISMO Come la crisi ha cambiato le vacanze degli italiani. (maggio 2014) Ufficio studi. Notizie, commenti, istruzioni ed altro

L inflazione nel 2004

delle Partecipate e dei fornitori

NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO

Vendere per crescere. Il caso della vendita di diritti di edizione nell editoria per ragazzi

Il disagio economico delle famiglie

ANDAMENTO DEL PREZZO DEL GPL

REGOLE PER L ESAME (agg.te settembre 2015)

Indagine trimestrale sul settore alberghiero high level

STRUTTURA E EVOLUZIONE DELL INDUSTRIA ALIMENTARE E DELLE BEVANDE IN TICINO

Nota Congiunturale Numero 2 Giugno 2009

Febbraio, Lo scenario energetico 2014

ECONOMIA E MERCATI FINANZIARI QUARTO TRIMESTRE 2011

Outlook finanziario dell agricoltura europea

COMUNICATO STAMPA PRICE SENSITIVE AI SENSI DEL TESTO UNICO DELLA FINANZA E DEL REGOLAMENTO CONSOB

I MERCATI REGIONALI DEL LAVORO

OPEN - Fondazione Nord Est Febbraio 2013

Il contesto della Sanità e il Meridiano Sanità Index

IL MERCATO DEL NOLEGGIO DI MACCHINE E ATTREZZATURE PER LE COSTRUZIONI IN ITALIA

Agosto Osservatorio Cerved Group sui bilanci 2011

La notizia presentata come sintesi dello studio è stata che gli italiani risparmiano di

LA CRISI ECONOMICA NEL NORDEST: il punto di vista delle imprese

3. LA DINAMICA TRIMESTRALE DELLE IMPRESE ATTIVE

Documento di economia e finanza Dossier 1 La finanza delle amministrazioni comunali

ITALIA - EUROPA SALARI, PREZZI, PRODUTTIVITA E L EFFETTO DIMENSIONE D IMPRESA. di Giuseppe D Aloia

Barometro Cashless: le Spese degli Italiani con Carta di Credito. Agosto 2014

a) Determinare i numeri indice a base fissa del fatturato con base 2007=100 e commentare i risultati ottenuti per gli anni 2008 e 2012

Ecco la fotografia del mercato immobiliare relativo a uffici, commerciale e industriale delle due città

IL MERCATO DEI MUTUI IN ITALIA NEL III TRIMESTRE 2010

Sul fronte dei volumi, i primi dati positivi rilevati nell ultimo trimestre del 2009 si sono riconfermati anche nei primi tre mesi del 2010.

Osservatorio SosTariffe.it Telefonia Mobile

Compravendite immobiliari e mutui II trimestre 2010

Agenzie tradizionali e web: tutti i numeri della promocommercializzazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Dipartimento per la Regolazione del Mercato Direzione Generale per la Concorrenza e i Consumatori Ufficio B2 - Osservatorio prezzi e tariffe

Elaborazione flash. Ufficio Studi Confartigianato Vicenza 06/05/2015

PUBBLICI ESERCIZI E STUDI DI SETTORE Evidenze e prospettive

Benchmarking della società dell informazione in Emilia-Romagna

NOTA CONGIUNTURALE SUL MERCATO IMMOBILIARE A FEBBRAIO Provincia di Novara Indicatori socio-economici -0,77% -46,1%

Lʼuso del computer in Italia da parte delle persone che hanno anni

STRUTTURA E EVOLUZIONE DEI SERVIZI COMMERCIALI IN TICINO

4 Osservatorio congiunturale sull Artigianato e la Piccola Impresa nel Comune di Venezia (Centro Storico e Terraferma)

La fase di correzione caratterizzata dalla riduzione dei corsi azionari e dei volumi negoziati

Il credito in Toscana. III trimestre 2015

Panel Famiglie. La spesa domestica per i prodotti biologici confezionati nel 2002

IL TURISMO IN CIFRE negli esercizi alberghieri di Roma e Provincia Rapporto annuale 2012

Fig Indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC). Variazione tendenziale annua. Roma e Italia, anni

CONGIUNTURA FRIULI VENEZIA GIULIA Consuntivo 4 trimestre 2015 e previsioni 1 trimestre 2016

Report sulle statistiche di accesso al sito 01 gennaio - 31 luglio 2015

Analisi redatta dall'analista Finanziario FILIPPO RAMIGNI, 15/06/2016

LA RECENTE DINAMICA DEI PREZZI AL CONSUMO

Indagine Mercato Immobiliare (Maggio 2009)

Stock del credito al consumo sui consumi delle famiglie

Transcript:

Editoriale n. 5 del 16/5/2009 Fabio Pammolli e Nicola C. Salerno È crisi delle piccole botteghe, ma i prezzi restano alti A commento del Rapporto diffuso da Confesercenti La crisi ha toccato e continua a toccare anche il commercio al dettaglio, e i titolari dei piccoli esercizi, tramite le rappresentanze di categoria, lamentano la caduta della domanda anche sotto la spinta della concorrenza della grande distribuzione e della comparabilità dei prezzi resa più facile da Internet e dalla diffusione dei siti web dei super ed ipermercati. Prima di ascoltare le loro richieste, è utile, tuttavia, analizzare la dinamica che hanno avuto, negli ultimi due anni, i prezzi dei beni di più ampio consumo al netto dell inflazione generale ( prezzi reali ). Nel comparto alimentare nel suo complesso, rispetto al livello registrato nel mese di Dicembre 2006, i prezzi al consumo reali di Marzo 2009 (i nominali depurati della variazione dell indice generale dei prezzi al consumo armonizzato UE) sono più alti del 4 per cento in Italia, del 5,2 nell Area Euro ( AE ), e del 3,7 nell UE 27. In tutti e tre i casi, dopo un percorso che in tutti i mesi ha fatto registrare prezzi più elevati che a Dicembre 2006, con picchi alla fine del 2008. L evidenza trova una conferma particolarmente forte per il sottocomparto pane&pasta&cereali, alla luce sia delle dimensioni delle variazioni che della rigidità della domanda per questi prodotti. Tra il Dicembre 2006 e il Marzo 2009: +10,2 l Italia, +9,5 l AE, +8,0 l UE 27. Crescita altrettanto forte per i derivati del latte e le uova, anche loro a larga diffusione e a domanda abbastanza rigida. Marzo 2009 su Dicembre 2006: +5,3 l Italia, +8,2 l AE, +7,4 l UE 27. E anche in questo caso dopo un percorso che ha quasi sempre fatto registrare prezzi reali più elevati rispetto a Dicembre 2006, soprattutto per l Italia. Per la carne, anche se si riscontrano brevi fasi di riduzione (mai superiori in valore assoluto al decimo di punto percentuale), da Giugno 2008 si è avviata una rincorsa che ha portato i prezzi ad inizio 2009 a superare quelli di Dicembre 2006 del 3,0 per cento per l Italia, del 4,0 per l AE, e del 2,9 per l UE 27. A Marzo 2009 questi stessi valori poi sono divenuti, rispettivamente, +1,6, +3,3, +1,8.

Per il pesce e per i frutti di mare l Italia si discosta dalla media: Marzo 2009 su Dicembre 2006, la crescita reale dei prezzi è stata del +2,5 per cento, contro il 2,1 dell AE, e il 2,5 dell UE 27. Una osservazione analoga vale per le suppellettili e i prodotti per la casa: Marzo 2009 su Dicembre 2006, +1,1 per cento l Italia, contro il 1,2 dell AE, e il 0,1 dell UE 27. Non fa eccezione la frutta, altro prodotto a largo consumo e domanda abbastanza rigida: +7,0 per l Italia, +3,8 per l AE, +4,4 per l UE 27. A questi dati è difficile opporre che tra il 2007 e la metà del 2008 i corsi del greggio e del grano hanno avuto una forte infiammata inflazionistica, e per almeno due ragioni: in primo luogo, la dinamica dei prezzi nominali al consumo è andata ben oltre quella necessaria per a mantenere la stabilità dei prezzi reali; in secondo luogo perché, passata quella infiammata, il rientro dei prezzi appare lento (si guardi all alimentare nel suo complesso, ma anche latte&formaggi&uova), oppure appare addirittura a rischio di non esserci (si guardi soprattutto il comparto pane&pasta&cereali o quello della frutta). In periodi di crisi sistemica, la concorrenza e la flessibilità verso il basso dei prezzi sono tra i fattori che sostengono il potere di acquisto delle famiglie, evitano contrazioni acute della domanda e rallentamenti drastici delle attività, e agevolano la ripresa. Dai dati non sembra che la distribuzione al dettaglio abbia affrontato la crisi con questa corretta consapevolezza: per i comparti a consumo quotidiano, e a più ampia intermediazione della distribuzione al dettaglio, i prezzi sono addirittura aumentati in termini reali. Né si può sostenere che l aumento reale sia accaduto per scarsità di offerta, perché questa è una condizione che normalmente emerge nelle fasi avanzate delle crisi e nel dopo crisi, quando la produzione si è già significativamente contratta; in tutti gli esempi riportati, gli aumenti reali dei prezzi si riscontrano già nei primi mesi del 2007, per poi mantenersi e amplificarsi. È vero, non è un problema che riguarda solo l Italia, e anche questo emerge dai dati. Ma questo non deve impedire di riconoscerlo, per capire su quali soluzioni puntare. Se, utilizzando l indice dei prezzi al consumo armonizzato, si calcolano le variazioni reali delle vendite del commercio al dettaglio, rispetto al loro valore di Gennaio 2007, diviene chiaro che in Italia la grande distribuzione organizzata ( Gdo ) è riuscita, grazie alla maggior competitività di prezzo che la contraddistingue, a difendere bene la sua attività: nella media dei vari mesi (cfr. media mobile nel penultimo grafico in allegato), negli ultimi due anni, il valore delle vendite è rimasto superiore a quello fatto registrare a Gennaio 2007 di un 7 per cento reale. Evidenza diversa per i piccoli esercizi (il Vicinato ): da vendite mensili mediamente superiori di un 3 4 per cento reale rispetto a quelle di Gennaio 2007 durante il primo anno (a tutto il 2007), si è passati lentamente a valori negativi, su cui pesano il 4,4 percento di Gennaio 2009 su Gennaio 2007 e il 17,3 per cento di Febbraio 2009 su Gennaio 2007. I simmetrici di questi due ultimi valori sono stati, per la Gdo, +0,2 e 4,2. La stessa evidenza emerge se si confrontano i tassi di crescita tendenziali reali (mese su stesso mese dell anno precedente; cfr. ultimo grafico in appendice). Più concorrenza farebbe bene a tutta la distribuzione al dettaglio, a cominciare dagli esercizi di Vicinato. Solo allora potrebbe validamente sostenersi che i piccoli esercizi corroborano il tessuto urbano, danno qualità al quartiere e fanno socialità. In mancanza di tutto questo, è giusto che i consumatori scelgano per il meglio dove approvvigionarsi, informandosi di più, comparando prodotti e prezzi, e tutelando se stessi e le proprie famiglie. 2 CERM Via G. Poli n. 29 00187 ROMA ITALY Tel.: 06 69.19.09.42 Fax: 06 69.78.87.75 www.cermlab.it 16 Maggio 2009

0.07 Alimentari - crescita reale dei prezzi mensili rispetto al 12/2006 0.05 0.14 Pane&Pasta&Cereali 3 0.12 0.08 fonte: elaborazioni CERM su database online EUROSTAT

0.05 Carne - crescita reale dei prezzi mensili rispetto al 12/2006-0.12 Latte&Formaggi&Uova 4 0.08 - fonte: elaborazioni CERM su database online EUROSTAT

0.05 Pesce&Mare - crescita reale dei prezzi mensili rispetto al 12/2006 - - 5 Suppellettili&prodotti per la casa - - - fonte: elaborazioni CERM su database online EUROSTAT

0.12 Frutta - crescita reale dei prezzi mensili rispetto al 12/2006 0.08 - fonte: elaborazioni CERM su database online di EUROSTAT 6 0.70 Gdo vs. Vicinato - crescita reale delle vendite rispetto al 1/2007 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 - -0.20-0.30 Vicinato media mobile 12 mesi di Vicinato Gdo media mobile 12 mesi di Gdo fonte: elaborazioni CERM su database online di ISTAT

Gdo vs. Vicinato - tassi di crescita tendenziali reali 2.22% 2.28% 1.62% - - - -0.08 0.90% 1.42% 0.22% 0.36% 2008/1 2008/2 2008/3 2008/4 2008/5 2008/6 2008/7 2008/8 2008/9 2008/10 2008/11 2008/12 2009/1 2009/2 1.55% 1.92% 1.72% 2.00% 3.06% 2.84% 2.76% 2.73% 3.89% 4.96% 4.43% 3.76% 4.68% 5.24% 4.25% 5.40% 5.59% 6.77% 7.52% 8.42% 8.13% - Vicinato Gdo fonte: elaborazioni CERM su database online di ISTAT 7 fonte: elaborazioni CERM su database online di EUROSTAT