Tesi: ABEC parallelogramma. Dimostrazione: Evidentemente ÂCB+ BCD=π. Da queste considerazioni, con facili passaggi algebrici ne segue che ÂBC= BCE.

Documenti analoghi
Disegno in quadretti le parti da calcolare; se capisco quanto vale un quadretto è fatta.

ABCD è un parallelogrammo 90. Dimostrazione

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce

Parte Seconda. Geometria

Vertici opposti. Fig. C6.1 Definizioni relative ai quadrilateri.

I TRIANGOLI Un triangolo è un poligono con tre lati e tre angoli.

TEST PSICOMETRICO. Corso preparatorio all esame in italiano del 2014

ISTITUTO D'ISTRUZIONE SUPERIORE A. MOTTI

ELEMENTI DI GEOMETRIA ANALITICA: LA RETTA.

Protocollo dei saperi imprescindibili Ordine di scuola: professionale

Liceo Scientifico G. Galilei Trebisacce Anno Scolastico Prova di Matematica : Disequazioni + Parallelogrammi Alunno: Classe: 2C

BOOK IN PROGRESS MATEMATICA GEOMETRIA SECONDO ANNO TOMO NR. 2

2. Variabilità mediante il confronto di valori caratteristici della

Trasformazioni Geometriche 1 Roberto Petroni, 2011

x log(x) + 3. f(x) =

Corso di ordinamento Sessione straordinaria - a.s ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO SESSIONE STRAORDINARIA

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2002 Sessione suppletiva

Introduzione a GeoGebra

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

Illustrazione 1: Telaio. Piantanida Simone 1 G Scopo dell'esperienza: Misura di grandezze vettoriali

Piano Lauree Scientifiche

LICEO STATALE G. MAZZINI

IGiochidiArchimede--Soluzionibiennio

La trigonometria prima della trigonometria. Maurizio Berni

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

Massimi e minimi vincolati in R 2 - Esercizi svolti

APPUNTI DI MATEMATICA GEOMETRIA \ GEOMETRIA EUCLIDEA \ GEOMETRIA DEL PIANO (1)

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004 Sessione suppletiva

Istituto Professionale di Stato per l Industria e l Artigianato Giancarlo Vallauri. Classi I C I G

Con carta e forbici alla scoperta del paese Geometria

SESSIONE ORDINARIA 2007 CORSO DI ORDINAMENTO SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO - AMERICHE

Il metodo delle coordinate: vantaggi e pericoli. (schema della lezione)

SIMULAZIONE DI PROVA D ESAME CORSO DI ORDINAMENTO

Appunti di Geometria

RETTE, PIANI, SFERE, CIRCONFERENZE

MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ, DELLA RICERCA SCUOLE ITALIANE ALL ESTERO

Author: Ing. Giulio De Meo. Geometria Euclidea

C.d.L. "Scienze della Formazione Primaria" Corso Integrato di Geometria e Algebra. Modulo di GEOMETRIA. A. Gimigliano, A.A.

IL TEOREMA DI PITAGORA

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA.

PROBLEMI TRADIZIONALI SIMULAZIONE DELLA PROVA DI MATEMATICA

Sapienza, Università di Roma. Ingegneria, Scienze M. F.N., Scienze Statistiche 11 settembre 2009

Anno 4 I Triangoli qualsiasi

Come si indica un punto? Un punto si indica (distingue) con una lettera maiuscola dell alfabeto italiano.

Kangourou Italia Gara del 20 marzo 2003 Categoria Cadet Per studenti di terza media o prima superiore

Geometria euclidea. 1. Uguaglianza dei triangoli

L indagine statistica

a) Si descriva, internamente al triangolo, con centro in B e raggio x, l arco di circonferenza di π π

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO SPERIMENTALE P.N.I. 2004

MATEMATICA GENERALE Prova d esame del 4 giugno FILA A

MODULO DI MATEMATICA. di accesso al triennio. Potenze. Proporzioni. Figure piane. Calcolo di aree

IGiochidiArchimede--Soluzionitriennio 22 novembre 2011

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE. Corsi di Laurea in Ingegneria. Luciano BATTAIA, Pier Carlo CRAIGHERO MATEMATICA DI BASE

ESPERIENZE E STRUMENTI

METODI E TECNOLOGIE PER L INSEGNAMENTO DELLA MATEMATICA. Lezione n 7

Classe 2ASU a.s. 2012/13 Matematica - prof.alberto Rossi. Testo: Nuova Matematica a colori Algebra e Geometria 1 e 2, Petrini con Quaderno di recupero

MATEMATICA C3 - GEOMETRIA 1 2. CONGRUENZA NEI TRIANGOLI

Scuola di Wrenn, Dipartimento di Matematica. Investigare cerchi. Questo pacchetto di fogli di lavoro vi fornisce alcune attività per aiutarvi

CALCOLO COMBIN I A N T A O T RIO

FLATlandia. "Abbi pazienza, ché il mondo è vasto e largo" (Edwin A. Abbott)

Piano di lavoro di Matematica

I.P.S.S. Severini a.s Curriculum Verticale MATEMATICA

VERSO L ESAME DI STATO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROVA DI MATEMATICA. Scuola... Classe... Alunno...

I TRIANGOLI I TRIANGOLI 1. IL TRIANGOLO. Il triangolo è un poligono avente tre lati. a) Proprietà di un triangolo

FORMULARIO DI GEOMETRIA

MISURA DELLA DISTANZA FOCALE DI UNA LENTE CONVERGENTE

PROBLEMI DI SCELTA dipendenti da due variabili d azione

Geogebra. Numero lati: Numero angoli: Numero diagonali:

Syllabus: argomenti di Matematica delle prove di valutazione

Anno 4 Applicazioni dei teoremi di trigonometria

MODULO 3/2 - MISURE DI LUNGHEZZE E SUPERFICI PIANE - (Supporto didattico)

Risposta: L area del triangolo è dove sono le misure di due lati e è l ampiezza dell angolo tra essi compreso ;

ESAME DI STATO. SIMULAZIONE PROVA NAZIONALE Scuola Secondaria di I grado Classe Terza. Prova 3. Anno Scolastico Classe:... Data:...

DISORGANIZZAZIONE DISLESSIA CONCENTRAZIONE DISGRAFIA DSA DISORTOGRAFIA LENTEZZA MEMORIA DISCALCULIA DISPRASSIA DISNOMIA.

3; ;5 3;0 1; 2

PROGRAMMA CONSUNTIVO

Kangourou Italia Gara del 18 marzo 2010 Categoria Junior Per studenti di seconda o terza della secondaria di secondo grado

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di I grado. Classe Prima. Codici. Scuola:...

Sui concetti di definizione, teorema e dimostrazione in didattica della matematica

Rilevazione degli apprendimenti. Anno Scolastico PROVA DI MATEMATICA. Scuola Secondaria di II grado. Classe Terza Tipo A. Codici. Scuola:...

Rilevazione degli apprendimenti

I teoremi di Euclide e di Pitagora

COMUNICAZIONE N.10 DEL

Matematica Livello secondario I Indice del Quaderno d'accompagnamento 1

B. Vogliamo determinare l equazione della retta

b) Il luogo degli estremanti in forma cartesiana è:

ESAME DI STATO DI LICEO SCIENTIFICO CORSO DI ORDINAMENTO 2004

Insegnare relatività. nel XXI secolo

NUMERI COMPLESSI. Test di autovalutazione

Diapositive riassemblate e rielaborate da prof. Antonio Manca da materiali offerti dalla rete.

ALGEBRA Gli insiemi Z, Q, R: proprietà, regole di procedimento e di calcolo, espressioni algebriche, risoluzione di situazioni problematiche.

SOLUZIONI D = (-1,+ ).

Liceo G.B. Vico Corsico

Gli asintoti di una funzione sono rette, quindi possono essere: rette verticali o rette orizzontali o rette oblique.

VARIANZA CAMPIONARIA E DEVIAZIONE STANDARD. Si definisce scarto quadratico medio o deviazione standard la radice quadrata della varianza.

CLASSE 1ª Manutenzione e Assistenza Tecnica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

CURRICOLO DISCIPLINARE DI MATEMATICA

Nicola De Rosa, Liceo scientifico di ordinamento sessione suppletiva 2011, matematicamente.it

Anna Montemurro. 2Geometria. e misura

Transcript:

Nel triangolo isoscele ABC di base AB, prolungare il lato AC e considerare sulla bisettrice dell angolo esterno di vertice C un punto E tale che CE AB. Dimostrare che ABEC è un parallelogramma. Ipotesi: ABC triangolo isoscele di base AB; CE bisettrice di BCD ; CE AB Tesi: ABEC parallelogramma. Dimostrazione: Evidentemente ÂCB+ BCD=π. Siccome per ipotesi CE è bisettrice di BCD allora possiamo dire che ÂCB+2 BCE=π dire che ÂCB+2 ÂBC =π. D'altra parte, per somma interna degli angoli di un triangolo è pure vero che ÂCB+ĈAB+ĈBA=π e siccome per ipotesi il triangolo ABC è isoscele con base AB possiamo Da queste considerazioni, con facili passaggi algebrici ne segue che ÂBC= BCE. Abbiamo così una coppia di angoli alterni interni congruenti osservando le rette AB e CE tagliate dalla trasversale CB. Per il teorema fondamentale delle rette parallele tagliate da una trasversale AB e CE sono parallele. Inoltre i segmenti AB e CE sono congruenti per ipotesi. In conclusione il quadrilatero ABEC ha due lati opposti congruenti e paralleli e quindi è un parallelogramma per uno dei teoremi caratteristici dei parallelogrammi.

2 La forma del corpo di una medusa è quella di un ombrello con un apertura nella parte inferiore dalla quale l acqua e le sostanze nutritive entrano in una cavità digerente. Da qui partono i canali radiali che trasportano il nutrimento in tutto l organismo. Un campione formato da 0 meduse ha determinato la seguente distribuzione del numero dei canali radiali. Numero di canali radiali: 2 6 7 8 Numero di esemplari di medusa: 2 8 8 2 2 Aggiungere le frequenze relative (quante meduse hanno una certa quantità di canali radiali rispetto al totale delle meduse); Determinare media aritmetica, mediana e moda; calcolare scarto semplice medio e deviazione standard. Aggiungiamo le frequenze relative. Il totale delle meduse è 0. Quindi 2 su 0 hanno 2 canali radiali, su 0 hanno canali radiali etc. Numero di canali radiali: 2 6 7 8 Numero di esemplari di medusa: 2 8 8 2 2 frequenze relative: 0,0 0,08 0,6 0,6 0,2 0,08 0,0 Se piace, si può usare anche la formula percentuale: Numero di canali radiali: 2 6 7 8 Numero di esemplari di medusa: 2 8 8 2 2 frequenze relative:,00% 8,00% 6,00% 6,00% 2,00% 8,00%,00% La media aritmetica ci dice quanti canali radiali ha in media una singola medusa, quindi faremo la somma di tutti (ma proprio tutti) i canali radiali e la divideremo per il totale delle meduse. M = 2 2+ + 8+ 8+6 2+7 +8 2 =,08 0 La mediana la individuo mettendo in ordine crescente (o decrescente) i dati e prendendo il dato centrale (se sono dispari) o la media aritmetica dei due dati centrali (se sono pari). Nel nostro caso basta osservare la tabella per capire che i dati al 2 e al 26 posto sono necessariamente entrambi, quindi la mediana è. La moda è il dato più ricorrente, anche in questo caso è, quello con la frequenza relativa maggiore. Infine passiamo a conteggiare gli scarti: lo scarto semplice è il valore assoluto della differenza tra singolo dato e media aritmetica. Lo scarti quadratico è lo scarto semplice al quadrato. Possiamo aggiungere scarti semplice e scarti quadratici alla nostra tabella. Numero di canali radiali: 2 6 7 8 Numero di esemplari di medusa: 2 8 8 2 2 frequenze relative:,00% 8,00% 6,00% 6,00% 2,00% 8,00%,00% Media aritmetica:,08 Scarti semplici:,08 2,08,08 0,08 0,92,92 2,92 Scarti quadratici: 9,86,26,66 0,006 0,86,686 8,26 Scarto semplice medio: 0,982 Varianza:,76 Deviazione standard:,226286 Per calcolare lo scarto semplice medio, calcolo la media aritmetica degli scarti semplici: 2,08 2+,08 +,08 8+,08 8+ 6,08 2+ 6,08 2+ 7,08 + 8,08 2 SSM = =0,982 0 Per calcolare la deviazione standard (o scarto quadratico medio) calcolo prima la varianza, ovvero la media aritmetica degli scarti quadratici:

V = (2,08)2 2+(,08) 2 +(,08) 2 8+(,08) 2 8+(6,08) 2 2+(6,08) 2 2+(7,08) 2 +(8,08) 2 2,76 0 La deviazione standard è la radice quadrata della varianza: DS= V,2 a Un gruppo di operai è stato intervistato sul tempo impiegato per recarsi da casa al lavoro. I dati raccolti, espressi in minuti, sono: 0,, 0, 2, 0,, 20, 60,, 20, 0,, 60, 0, 0. Calcola la media, la moda e la mediana dei tempi. Costruiamo una tabella che riporti tempi e le frequenze assolute: Tempi: 0 20 2 0 60 20 Operai Frequenze assolute: 2 La media aritmetica esprimerà il tempo medio per operaio, quindi sommiamo tutti i tempi e dividiamo per il numero degli operai. M = 0 + +20 +2 +0 +60 2+20 La moda è il dato più ricorrente, quindi è 0 che ha la frequenza assoluta più alta. Per la mediana occorre individuare il dato centrale dopo aver disposto i dati in ordine crescente (o decrescente), quindi ci occorre il dato all'8 posto. Osservando la tabella si nota che il valore 0 occupa i posti dall'8 al 2 e quindi è anche mediana. b Un gruppo di 6 studenti è stato intervistato sulle attività sportive praticate. I risultati sono i seguenti: calcio, tennis, ciclismo, calcio, pallacanestro, ciclismo, tennis, pallavolo, ciclismo, pallacanestro, calcio, tennis, pallavolo, pallacanestro, ciclismo, tennis. Raggruppa i dati e compila la tabella di frequenza; poi calcola le frequenze relative e percentuali. Si tratta soltanto di mettere in ordine i dati. Sport praticati: calcio tennis ciclismo pallacanestro pallavvolo totale studenti frequenze assolute: 2 6 frequenze relative: 0,87 0,2 0,2 0,87 0,2 freq.rel. In percentuale: 8,7% 2,00% 2,00% 8,7% 2,0% Ovviamente le frequenze relative si ottengono dividendo la frequenza assoluta per il totale degli studenti, mentre la forma percentuale si ottiene moltiplicando per 00. Per esempio, per quanti riguarda il calcio: 6 =0,87=8,7 00 = 8,7 %

a x 2 + x+ 2 >0 x 2 + x 2 + 2 >0 x 2 >0 x<0 b 2 x (+x)> 2 2 x x> 2 2 x x> 2 + 2 x> 2 x< c x ( x)< x 2 +2 x x 2 < x 2 +2 x<2 d 6 x+7> (9 x ) 6 x+7> x 6 x x> 7 x> 8 x> 8

e 2 (x+ 2 )>2( x+ 2 ) 2 (x 2 ) 2 x+ >2 x+ 2 x+ 2 x 2 x+ 2 x>+ 0> 2 In questo caso la disequazione è impossibile. f x <2(x 2 ) x <2 x x 2 x< x< 8 x> 8 g 7 x > 2 x+ 2 7 2 x 2 > 2 x 7 2 x+ 2 x> 2 x> x> 6

h x 0 + 2 (x 2 )> 2 ( x 2 ) x 0 0 + 2 x > 2 x x 0 + 2 x 2 x> 0 x 0 + 20 x 0 0 x> 0 x> 0 x< 9 2 i (x )(x+2)+( x)(2 x+) 2 x 2 x 2 x+2 x 2+2 x+ 2 x 2 x 2 x 2 2 In questo caso la disequazione è indeterminata. j ( x )+ x 0 < 0 x 6 ( 8 x 20 ) 20 x+ x 6 < 0 x x+ 2 20 x+ x+0 x+ x< 2 + 6 6 x< 2 x< 2

k (x )(x+) (x ) 2 < (x )(x+) (x ) 2 < 6 x<++9 6 x< x< 6 l (x ) 2 x<( x )(x+) x 2 2 x+ x<x 2 9 x< 0 x>2 m ( x )+2( x+) 2 > x(6 x+) 2 x 20 x +8 x 2 +2 x+2>8 x 2 + x 2 x 20 x +2 x x+2 x> + 2 9 x> x> 9 n (2 x ) 2 (2+x) (2 x+)( 2 x )+2(x+) x 2 x+ 6 x x 2 9+2 x+6 x x 2 x 9+6 +6 9 x 2 x 2 9

o ( x )( x+) ( 2 x) 2+ (x+)2 9 x 2 <0 9 x 2 + x x2 + x 2 + 2 x+ 9 x 2 <0 2 x 7 <0 2 x< 7 x< 7 6 p x 2 ( 2 x)+(x 2) ( 2 x)+(2 x+)( 2 x) 2 x 2 x +x 6 x 2 +2 x 8 +0 x+ x 2 2 x 8 0 x 2 x 0 x 8 2 x x 2 q ( x) 2< 9 x(x 2)+(x 9 x ) x 9 0 9 x+ 2 9 x 2 < 9 x 2 0 9 x+ 20 9 x 2 9 <0 Questa equazione è impossibile.

r 2 (x )+( x 2 2 ) < x2 + x 2 x+ +2 2 2 x 2 2 x +9 x+ < x 2 + x x 2 +2 2 x x x +x< 2 +2+ 2 9 6 x < 6 x> a 6 x y=0 2 x y=8 6 x+ y= 0 2 x y=8 6 x= 2 x= 2 x+6 y= 20 2 x y=8 y= 2 y= x= y= b x y= x+2 y= 6 x 0 y=8 x+0 y= x= x= x y= x 6 y= y= y= x= y= c x y= x y=0 x+ y= x y=0 x= x= x+6 y=2 x y=0 2 y=2 y= x= y=

d 2 x y= 7 x y= 2 x+ y= 7 x y= x= 2 x= 2 x+7 y= 2 x 2 y=2 y= 9 y= 9 x= 2 y= 9 e x+7 y=2 x 2 y= 6 x+ y= 28 x y= 2 x= 7 x= 2 2 x 28 y= 8 2 x 6 y= 9 y= 7 y= 2 x= 2 y= 2 f x y= x+ y=8 x y=2 x+ y=8 x=20 x= x+ y= x+ y=8 y= y= x= y= g x+2 y= 2 x+ y= x+2 y= 2 x 2 y=60 2x=7 x= 2 x+2 y=0 2 x+ y= 2 y=2 y= x= y=

h x+ y= x+2 y= x+ y= 2 x y=2 x=6 x=2 x+ y= x+2 y= 6 y= y= 2 x=2 y= 2 i x y= x+ y= x y= x+ y= x= x= x y= x y= y= 6 y= x= y= j 2 x+ y=8 x+ y=2 2 x y= 8 x+ y=2 x= 6 x= 6 2 x+ y=8 2 x+2 y=2 y=2 y= 2 x= 6 y= 2 k 2 x y=0 x+ y= 6 x y=0 x+ y= 7 x= x= 7 2 x y=0 2 x 6 y= 2 7 y= 2 y= 2 7 x= 7 y= 2 7

l 2 x y=7 x+ y= 6 x y=2 x+ y= 0 x=2 x= 2 x+2 y= x+ y= y= 0 y= 2 x= 2 y= 2 m x= x+2 y=0 Uso il metodo di sostituzione: ( )+2 y=0 x= x= 2 y= x= y= 2 n 2 x y= 2 x+ y= 8 x 2 y=6 6 x+2 y= 2 x=9 x= 9 2 2 x y= 2 x+ y= y= x= 9 2 y= o x+ y=0 x+ y= 2 x y= 0 x+ y= 2 2 x= 2 x= 6 x+ y=0 x+ y= 2 2 y=8 y= x= 6 y=

p x+ y=20 x+7 y=20 x 7 y= 0 x+7 y=20 0 x= 20 x= x y= 20 x+7 y=20 6 y=0 y=0 x= y=0 q 2 x y=7 x y= 6 x+ y= 2 x y= x= 6 x=6 2 x y=7 2 x+6 y= 2 y= x=6 y= r x y= x+ y=9 x y= x+ y=9 2 x=2 x=6 x+ y= x+ y=9 2 y=6 y= x=6 y= z Consideriamo due rette parallele tagliate da una trasversale e i due gruppi di angoli che vengono determinati. Uno di questi angoli ha ampiezza 6, quale ampiezza hanno tutti gli altri? Consideriamo prima gli angoli convessi formati dalla retta incidente con una sola delle due rette parallele: oltre al primo angolo, ne individuiamo un altro di 6, il suo opposto al vertice. Gli altri due angoli sono supplementari ai primi due e quindi la loro ampiezza è 80-6 =. Per il teorema fondamentale delle parallele tagliate da una trasversale gli altri quattro angoli sono congruenti ai quattro descritti sopra. Nel disegno si può vedere una possibile disposizione degli angoli.

2 z Sui lati congruenti AB e AC di un triangolo isoscele consideriamo due segmenti congruenti BD e CE. Dimostrare che DE è parallelo a BC. Ipotesi: ABC triangolo isoscele con AB AC ; BD CE. Tesi: DE BC. Dimostrazione: Osserviamo subito che AD AE perché differenze di segmenti congruenti. Quindi il triangolo ADE è isoscele. Nei triangoli isosceli anche gli angoli alla base sono congruenti, quindi B Ĉ D Ê per quanto riguarda il triangolo ABC isoscele per ipotesi; per quanto riguarda il triangolo ADE isoscele per quanto osservato sopra. Osserviamo adesso che i triangoli ADE e ABC hanno l'angolo  in comune, quindi, considerato anche che la somma interna degli angoli di un triangolo è 80, siamo in grado di dire che ciascun 80  angolo alla base dei due triangoli isosceli ha ampiezza. 2 Quello che ci interessa è che, per fissare le idee, abbiamo B D. Tali angoli sono corrispondenti per le rette DE e BC tagliate dalla trasversale AB. Per il teorema fondamentale delle parallele tagliate da una trasversale abbiamo la tesi. z Consideriamo un parallelogramma ABCD. Dimostrare che i triangoli ABC e ACD sono congruenti. Ipotesi: ABCD parallelogramma; Tesi: triangoli ABC ACD Dimostrazione: I parallelogrammi hanno i lati opposti congruenti e anche gli angoli opposti sono congruenti. Quindi i triangoli ABC e ACD hanno due lati congruenti e l'angolo compreso congruente, per il primo criterio di congruenza abbiamo la tesi.

z Dimostrare che se per i vertici di un triangolo si conducono tre segmenti congruenti, paralleli e nello stesso verso, i loro secondi estremi sono vertici di un triangolo congruente a quello dato all'inizio. Ipotesi: CF AD BE CF AD BE Tesi: i triangoli ABC FDE Dimostrazione: Utilizzeremo le proprietà dei parallelogrammi. Osserviamo per primo il quadrilatero ADFC: i due lati CF e AD sono congruenti e paralleli per ipotesi, allora ADFC è un parallelogramma. In particolare DF AC. Possiamo fare analoghi ragionamenti per altri due quadrilateri e osservare che AB DE e che CB FE. I triangoli ABC e FDE sono dunque congruenti per il terzo criterio di congruenza. z Sia ABC un triangolo isoscele di base BC. Consideriamo i punti D sul lato AB e E sul lato AC tali che AD AE. Dimostrare che il quadrilatero BCED è un trapezio isoscele. Ipotesi: ABC isoscele con AB AC ; AD AE Tesi: BCED trapezio isoscele Dimostrazione: La figura è la stessa della domanda 2z e da lì possiamo importare anche parte della dimostrazione. Rispondendo alla domanda 2z abbiamo infatti già dimostrato che BC DE. Ovviamente BD e EC non possono essere paralleli, perché le rette che definiscono si incontrano in C. Dunque possiamo affermare che il quadrilatero BCED è un trapezio con basi BC e DE. Siccome per ipotesi AD AE possiamo affermare che BD CE in quanto differenze di segmenti congruenti, allora il trapezio è pure isoscele come ci chiede la tesi.