Welfare state Stato sociale
Stato sociale: definizione Si intende l insieme delle iniziative assunte nei vari paesi nell ambito dell assistenza, della previdenza, della sanità, della regolamentazione del lavoro e per la tutela dei ceti più deboli
L apogeo negli anni sessanta Partiti socialdemocratici, centrosinistra Boom economico Movimenti collettivi: studenti, operai, donne 1968, 1969, anni Settanta
Golden Age 1950-1973 stabilità politica stabilità monetaria basso costo delle materie prime la crescita industriale è dovuta ad aumenti di produttività Il basso costo del petrolio è il punto chiave che favorisce lo sviluppo ad alte intensità di consumo. diffusione delle tecnologie stabilità politica sociale politiche di cooperazione internazionale
In Europa Scandinavia (Norvegia, Svezia e Danimarca) Socialdemocrazie- solidarietà, eguaglianza, benessere Welfare state per ceti medi: reti di servizi che privilegiavano le famiglie e le donne Azioni per favorire la parità Sistema scolastico: scuola di base statale (9 anni) Borse e assegni di studio Piano di edilizia popolare Sistema pensionistico con le pensioni adeguate al reddito
In Europa Inghilterra 1964: ritorno al potere del partito laburista. Cittadinanza sociale. Problema della casa: case popolari ed equo canone Scuola Problema: l economia instabile frenò le riforme che volevano essere universalistiche
In Europa Germania Partito socialdemocratico 1965: proposta di un piano per le pensioni popolari (modello svedese) 1966 grosse Koalition: rilancio dell intervento statale in economia, ma sostanziale stallo nelle riforme sociali
In Europa Olanda Progressiva universalizzazione in alcuni campi 1964: allargamento della copertura sanitaria a tutti i lavoratori dipendenti Copertura spese mediche eccezionali
In Europa Francia Instabilità politica Riorganizzazioni strutture Creazione di un assicurazione contro la disoccupazione Nascita Agenzia nazionale per l impiego
In Italia Il centrosinistra Nel marzo 1962 si giunse al varo del primo governo di centro sinistra formato da democristiani, socialdemocratici e repubblicani con l'appoggio esterno dei socialisti e guidato da Amintore Fanfani (DC). Il governo Fanfani impostò un programma di riforme che venne realizzato solo in parte
Obiettivi: Riassetto sistema protezione sociale Allargamento e miglioramento servizi offerti ai cittadini Potenziamento istruzione Assistenza sanitaria fornita indipendentemente dalle condizioni finanziarie dei cittadini Previdenza tale da garantire a tutti un minimo di sicurezza di vita Gestione dello stato in alcuni settori fra cui trasporti, energia Azioni nell ambito urbanistico e abitativo
1962: scuola Aumento delle pensioni contributive 1963 GESCAL Blocco dei fitti 1965_ testo unico per infortuni e malattie professionali Invalidità civile Estensione prevvidenza
Movimenti collettivi e nuovi bisogni sociali Aspettative di allargamento dei diritti di cittadinanza e delle politiche sociali In Italia: libro bianco per la creazione di un sistema sanitario nazionale- superare il concetto di opera pia Riforme pensionistiche lavoratore con garanzia di stabilità e continuità di impiego.
Riforma delle pensioni 1969 Pensione sociale per tutti finanziata dalla fiscalità generale Pensione di base ispirata ai principi di sicurezza sociale Pensione integrativa Passo verso la trasformazione senso universalistico (ultra 65enni pensione sociale)
Problema casa: equo canone Patto previdenziale Problemi legati al lavoro
Accordi di Bretton Woods Deliberazione della Conferenza monetaria e finanziaria che si tenne dal 1 al 24 luglio 1944 presso la città di Bretton Woods, in New Hampshire (USA)Entrati in vigore il 27 dic. 1945, oltre a prevedere la costituzione del Fondo monetario internazionale e della Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo ( Banca mondiale), gli accordi istituirono il nuovo sistema monetario internazionale, basato sul principio di stabilità costituito dai cambi fissi tra le monete e dal ruolo centrale del dollaro. Con gli accordi di B.W. furono gettate le basi del sistema di relazioni monetarie internazionali che si è mantenuto fino all inizio degli anni Settanta.
JOHN MAYNARD KEYNES: UN ECONOMISTA ICONOCLASTA di Roberto Lolli* TRECCANI L intervento dello Stato nell economia Le due opere fondamentali di Keynes, il Trattato sulla Moneta del 1930 e la Teoria generale dell occupazione, dell interesse e della moneta del 1936, teorizzano quanto più o meno poi si ritrova nella politica rooseveltiana del New Deal: il pareggio del bilancio dello Stato non è più un tabu e il deficit si può usare per immettere nel sistema quanto serve per rilanciare la piena occupazione e con questa i livelli di consumi indispensabili per alimentare la domanda. In questa maniera, il reddito di uno Stato che per Keynes è definito dall insieme di consumi e investimenti può essere ripristinato rapidamente e, tramite la crescita, si può recuperare quanto è stato impiegato per creare nuova occupazione. Al circolo vizioso che si autoalimenta nella crisi di sovrapproduzione (eccesso di produzione/saturazione del mercato/distruzione di beni e di forza lavoro/disoccupazione/abbassamento dei consumi/nuovo eccesso di produzione e così di seguito) Keynes contrappone un ciclo positivo: intervento dello Stato per finanziare o incentivare la formazione di nuovo lavoro produttivo/crescita dei consumi/crescita della produzione/crescita del gettito fiscale e recupero della somma che lo Stato ha investito inizialmente.
JOHN MAYNARD KEYNES: UN ECONOMISTA ICONOCLASTA di Roberto Lolli* TRECCANI La diffusione delle idee keynesiane Dal modello keynesiano trasse ispirazione Lord William Beveridge (1879-1963) per definire nel suo celebre rapporto del 1942 le linee di ciò che sarebbe poi divenuto il Welfare State britannico, destinato a diffondersi in Europa prima di essere sottoposto, negli anni 70 e 80, a una demolizione concettuale e pratica.