Festival della Salute 2016 Montecatini, 7 ottobre 2016 Dott. Stefano P. Fratini 1
Convivenza con il diabete Fluttuazioni della glicemia: le condizioni psicologiche e sociali della persona influenzano il diabete il diabete influenza le condizioni psicologiche e sociali della persona 2
Realtà psicologica personale reazioni emotive individuali al diabete Realtà ambientale e sociale atteggiamenti della persona diabetica verso gli altri atteggiamenti degli altri verso la persona diabetica Obiettivo pacifica convivenza con il diabete 3
Trauma emotivo Modificazione dell immagine di sé stati ansiosi (angoscia, incredulità, sgomento) riduzione dell autostima Scompenso biologico, psicologico e sociale 4
senso di diversità negativa senso di inferiorità riduzione del proprio spazio vitale deterioramento della qualità dei rapporti umani 5
Aspetti contrastanti: riduzione dell autostima (svalutazione di sé, senso di invalidità) pulsione vitale (necessità di considerazione e riconoscimento) 6
RIFIUTO. mancanza di accettazione della diagnosi. finzione della non esistenza del diabete RIBELLIONE. senso di abbandono volontario (lasciarsi andare). autolesionismo consapevole PATTEGGIAMENTO. accettazione parziale (ad esempio: terapia sì, controllo no) DEPRESSIONE. sentirsi: malato, invalido, diverso, inferiore. autoesclusione, ripiegamento su se stesso. dipendenza. aggressività, verso se stessi e/o verso gli altri. eccessivo perfezionismo (ossessività). accettazione passiva, rassegnazione (saper fare senza saper essere) 7
CONVIVENZA PACIFICA CON IL DIABETE sapere profonda conoscenza del diabete educazione e formazione permanente sul diabete + saper fare autocontrollo autogestione + saper essere perseguimento della propria realizzazione in tutti i campi partecipazione attiva nei vari contesti sociali confronto con chi vive la condizione diabetica 8
Ruolo di sostegno emotivo ha efficacia antidepressiva favorire la comunicazione con gli altri controllare dietro le quinte stimolare le capacità di vivere una vita piena ( normale ) 9
Ruolo di rinforzo dell autostima stimola il sentimento di normalità favorire la gestione autonoma del diabete favorire l indipendenza favorire la socializzazione 10
L informazione deve mirare alla convivenza pacifica con il diabete Perseguire una dinamica situazione di nuovo equilibrio vitale, caratterizzato da: autonomia nella gestione della condizione diabetica convivenza consapevole ed attiva con la condizione diabetica 11
Non ci si può limitare a proporre prescrizioni e ad imporre divieti provocano passività provocano distacco provocano dipendenza provocano ribellione provocano vittimismo 12
È necessario: fornire informazioni appropriate e scientificamente affidabili, in modo chiaro e trasparente sostenere la persona, affinché essa compia scelte libere, consapevoli e responsabili facilitare l empowerment, l acquisizione di consapevolezza delle proprie piene capacità aiutare la persona ad assumere il controllo sulla propria vita non imporre di osservare passivamente istruzioni, prescrizioni e divieti 13
per Sapere che cos è davvero il diabete sanno fornire informazioni per una conoscenza corretta del diabete + per Saper fare ciò che la persona con diabete deve saper fare sanno fornire formazione per l autocontrollo del diabete sanno fornire formazione per l autogestione del diabete + per Saper essere una persona che convive pacificamente con il diabete sanno fornire esperienza per vivere una vita piena ( normale ) sanno fornire confronto con chi vive la stessa condizione diabetica 14
Ogni individuo è responsabile della propria vita e dei propri problemi ed è dotato di risorse, per comprendere se stesso e per modificare i propri atteggiamenti E alla persona, cui appartiene il problema, che deve essere riconosciuto il potere di raggiungere la convivenza pacifica col diabete Lasciare alla persona la responsabilità ed il controllo riduce la probabilità che l individuo assuma comportamenti passivi, ribelli o vittimistici 15
Lasciare alla persona la responsabilità ed il controllo innesca un processo nel quale l individuo può maturare la consapevolezza crescente che: i suoi problemi gli appartengono è sua la responsabilità del problema sono sue la capacità di rispondere in modo funzionale la volontà di esaminare le soluzioni possibili la disponibilità ad intraprendere azioni che lo aiutino a risolvere i propri problemi 16
Arcangeli A., Fratini S.P., Begliomini C. (1999), La terapia educativa nel diabete tipo 1: esperienza con i Gruppi d Incontro, Atti del XII Congresso Nazionale dell AMD Associazione Medici Diabetologi, Cagliari, 505-508 Di Berardino P., Gentili P., Bufacchi T., Agrusta M. (a cura di) (2008), Manuale di formazione all intervento psicopedagogico in diabetologia, Pacini Ed., Pisa Fratini S.P. (2006) Diabete infantile, famiglia ed empatia in Script riflessioni - rivista on line, n. 12, Anno 6, Settembre, http://www.scriptpisa.it/rivista/script_riflessioni_12/indice_n12.php Fratini S.P. (2008) La Donna e il Diabete: evidenze di un'esperienza di gruppo centrata sulla persona, in Script riflessioni - rivista on line, n. 14, Anno 8, Gennaio, http://www.script-pisa.it/rivista/script_riflessioni_14/indice _n14.php Fratini S.P. (2012) Gruppo di Incontro Centrato sulla Persona e Diabete tipo 1. Follow-up di un esperienza (1995-2010) in Script riflessioni - rivista on line, n. 20, Anno 12, Luglio, http://www.script-pisa.it/rivista/n-20-luglio-2012 Fratini S.P. (2015) Approccio Centrato sulla Persona e malattia cronica. Esperienze di diabetologia, Script riflessioni i campi della soggettività - Rivista Online, n. 23, Anno 15, Luglio, http://www.script-pisa.it/rivista/n-23-luglio-2015 Gentili P., Di Berardino P., Parmentola C. (2007), L approccio psicologico nel diabete, Roche Diabetes care, Milano 17