Epidemiologia di Genere: Convegno La medicina di Genere: erenze e complementarietà nell approccio alla cura



Documenti analoghi
Quanta mortalità è evitabile e con quale tipo di intervento? I risultati dell analisi del registro di mortalità del Trentino

ANNO MASCHI FEMMINE TOTALE TOTALE

Progetto Sperimentazione di un modello di assistenza post - partum alle donne straniere

Nella provincia di Latina sono diagnosticati in media ogni anno 98 casi ogni uomini e 27 ogni donne.

OGGETTO: Ricoveri ospedalieri per patologie respiratorie nel quartiere S. Polo nel periodo

Dalla indagine demografica alla definizione del bisogno socio-sanitario

Valutazione di Impatto Sanitario dell impianto di incenerimentotermovalorizzazione. Castenaso e Granarolo dell Emilia

Lo screening organizzato per ridurre le disuguaglianze di accesso alla prevenzione.

Rapporto sulla Natalità

Le tendenze della mortalità a Bologna nel Maggio 2011

La percezione dello stato di salute e la depressione nella ASL di Terni

La mortalità per causa in Italia. Anno Uno sguardo d insieme. A cura di Monica Vichi, Giuseppe Loreto e Susanna Conti

L EVENTO NASCITA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE: RAPPORTO EPIDEMIOLOGICO SUI DATI DEI CERTIFICATI DI ASSISTENZA AL PARTO (CeDAP) - ANNO 2014

Salute percepita nella ASL 8 di Cagliari

ANALISI DI ALCUNI INDICATORI DI FOLLOW-UP NEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELL ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2009

Incidenza, mortalità e prevalenza per tumore del polmone in Italia

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

L esperienza dell ASL di Brescia nella tutela della salute dei migranti

Epidemiologia della malattia nodulare,delle tiroiditi e delle neoplasie della tiroide

12,0 11,5 11,0 10,5 10,0 9,5 9,0 8,5 8, * provincia di Rovigo Veneto Italia

Sistema di sorveglianza Passi

Regione Puglia Assessorato alle Politiche della Salute

IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI

Epidemiologia dell ictus e della frattura di femore (in Toscana)

L epidemiologia del diabete senile

1. POPOLAZIONE ASSISTIBILE

XXXIX CONGRESSO ANNUALE AIE Milano, ottobre La sopravvivenza dei pazienti dializzati incidenti in Regione Veneto:

Precision Medicine e governance di sistema: Il contributo del Registro Tumori

Capitolo 6 La mortalità per malattie del fegato

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

STATO DELL AMBIENTE E ASPETTI SANITARI CORRELATI NELLA PROVINCIA DI BERGAMO CAPITOLO 1 IL CONTESTO DI RIFERIMENTO. Paragrafo 1.

ESERCITAZIONE 2. TRATTO E MODIFICATO DA: Esercizi di epidemiologia - MORO, DAVOLI, PIRASTU Il pensiero scientifico editore

MORTALITA dal 1971 al 2006 NEL COMUNE DI CASTIGLION FIORENTINO

Sistema Informativo per il monitoraggio dell Assistenza Domiciliare (SIAD)

Dr. Francesco Rastrelli. 19 gennaio Reti per promuovere gli screening: il ruolo dei Farmacisti

Stili di vita e stato di salute dei giovani liguri Rapporto Statistico Liguria Roberto Carloni

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella in provincia di Ravenna I dati del sistema di sorveglianza PASSI Anni

Un sistema per guadagnare salute

I tumori negli adolescenti e nei giovani adulti: i dati epidemiologici recenti come base per le prospettive future

Bambini e ragazzi affetti da tumore

RELAZIONE SANITARIA PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL

Prof. Antonio Benedetti. Facoltà di Medicina e Chirurgia Università Politecnica delle Marche Ancona

La prevenzione dei tumori femminili nelle donne straniere

LA ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE PER LA DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE DEL COLON RETTO AGGIORNAMENTO AL 30 APRILE 2008

LA PANDEMIA SILENTE DEL DIABETE: UN EMERGENZA SANITARIA, SOCIALE ED ECONOMICA

Le strutture socio-assistenziali e socio-sanitarie nella provincia di Piacenza

Malattie neurologiche: indicatori epidemiologici e socio-sanitari

Discarica di Ginestreto e possibili effetti sullo stato di salute dei residenti

IL MONITORAGGIO DELLA SALUTE DEGLI IMMIGRATI

L ospedalizzazione ed i percorsi assistenziali riabilitativi degli anziani con ictus in Toscana

R e g i o n e L a z i

Introduzione all epidemiologia

VALUTAZIONE EPIDEMIOLOGICA DELLO STATO DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE NEI COMUNI DI CIVITAVECCHIA, ALLUMIERE, TARQUINIA, TOLFA E SANTA

La popolazione residente in provincia di Trento attraverso l anagrafe e i flussi demografici anche in un ottica di Comunità di Valle

L'eccesso di mortalità nei soggetti ricoverati per psicosi ad un anno dal ricovero: i dati della Città di Torino,

TRACCIA DI STUDIO. Tassi o quozienti

INFEZIONE DA HIV e AIDS

Corso: Statistica e Metodologia Epidemiologica 1

S. Vecchi, AM. Bargagli, M. Leone, P. Michelozzi AIE- Bari ottobre 2012

APPENDICE: GLI INDICATORI SANITARI

Capitolo 11 Gli anni di vita persi per morte prematura

Quotidiano. Codice abbonamento: Soc. Ital. Gerontologia e Geri

Le iniziative del Ministero della Salute per i bisogni specifici di salute dei migranti sul territorio

UNA LOTTA LUNGA 30 ANNI

Sorveglianza Eventi Avversi fra gli ospiti dei RSA e Residenze Alzheimer del Lazio nell estate 2006

PARTE II LA VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI SALUTE DELLA POPOLAZIONE

Il sale è un elemento fondamentale per l alimentazione umana ed è costituito da cloruro di sodio (NaCl). Una sua eccessiva introduzione però può

Igiene nelle Scienze motorie

L età dei vincitori La presenza femminile. L età dei vincitori La presenza femminile. Confronto tra il concorso ordinario ed il concorso riservato

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DEL PANCREAS IN VENETO

TAB QUOZIENTE DI MORTALITA' (decessi per 1000 abitanti): CONFRONTO CON I PAESI DELLA COMUNITA' EUROPEA (*)

Grazie dell attenzione

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

RAPPORTO ANNUALE SUI CASI INCIDENTI DI DIABETE MELLITO TIPO I INFANTILE-GIOVANILE

La salute mentale degli immigrati: analisi di prevalenza nei residenti in provincia di Reggio Emilia

Tabella 1- Risultati delle analisi di mortalità nel comune di Rocchetta di Sant Antonio per causa (Maschi, ) TOTALE OSSERVATI TOTALE ATTESI

Azienda di residenza Note Codifiche ICD9-CM: Il tasso è standardizzato per età (standard: popolazione europea) Indicatore Mes Sant Anna

Metodologia epidemiologica

ASL - Benevento. Rapporto sulla natalità nella provincia di Benevento, anno 2005

Roma, dicembre Introduzione

Popolazione, condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari

Studi Longitudinali Metropolitani progetto INMP

Registro emodialisi Regione Marche: caratteristiche dei pazienti e trattamenti

Diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina in provincia di Ravenna

La salute ai tempi della crisi

ANALISI DELL ACCESSO ALLA RETE DELLE CURE PALLIATIVE NEL TRIENNIO PER I TUMORI DI COLON-RETTO, MAMMELLA E POLMONE DELLA ASL MILANO1

Igiene. Dott. Pamela Di Giovanni. Definizione

DELLA RIABILITAZIONE. Indicatori sanitari

Capitolo 8 La mortalità per diabete mellito

2 Stato di salute. A - Mortalità generale e per causa

TRENDS Q U A N T I F I G L I...

Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana

Ministero della Salute

EPIDEMIOLOGIA DEL TUMORE DELLA MAMMELLA NELLE DONNE GIOVANI IN VENETO. PERIODO E ANDAMENTI TEMPORALI DAL 1990.

Sistema di sorveglianza Passi

PARTE III LA VALUTAZIONE DELLA CAPACITà DI PERSEGUIMENTO

8. Valutazione degli screening di prevenzione delle patologie tumorali nell ASL di Mantova

Quante sono le persone con disabilità psichica in Italia?

PIANO EMERGENZA ONDATE DI CALORE ESTATE 2007

Transcript:

Epidemiologia di Genere: Convegno La medicina di Genere: erenze e complementarietà nell approccio alla cura alcuni dati in provincia di Varese Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Varese Direzione Generale - U.O.C. Osservatorio Epidemiologico Dr.ssa Maria L. Gambino Dr. Salvatore Pisani

EPIDEMIOLOGIA DI GENERE Che cos è l epidemiologia di genere? L epidemiologia studia la diffusione delle patologie nella popolazione; l epidemiologia di genere studia la diffusione delle malattie tenendo conto del sesso, evidenziando le differenze di frequenza e di rischio presenti nel genere femminile e maschile.

schio relativo di alcune malattie nelle donne rispetto agli uomin in Italia ISTAT*: Anno 2005 (Fonte: Health for All)

Tassi standardizzati per 1.000 di osteoporosi in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) Tasso std osteoporosi F Tasso std osteoporosi M Ultimo disponibile Italia 12.08 <= 25 <= 21 <= 17 <= 13 <= 9 No dati Min = 5 Femmine: 82,29 Maschi: 12,08

Tassi standardizzati per 1.000 di malattie tiroidee in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) Tasso std malattie della tiroide F Tasso std malattie della tiroide M Ultimo disponibile Italia 9.09 <= 15 <= 13 <= 11 <= 9 <= 7 No dati Min = 5 Femmine: 53,34 Maschi: 9,09

Tassi standardizzati per 1.000 di depressione in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) Tasso std ansietà cronica, depressione F Tasso std ansietà cronica, depressione M Ultimo disponibile Italia 32.18 <= 60 <= 50 <= 40 <= 30 <= 20 No dati Min = 10 Femmine: 69,81 Maschi: 32,18

Tassi standardizzati per 1.000 di morbo di Alzheimer in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) Tasso std Alzheimer, demenze senili F Tasso std Alzheimer, demenze senili M Ultimo disponibile Italia 3.67 <= 8 <= 6.4 <= 4.8 <= 3.2 <= 1.6 No dati Min = 0 Femmine: 5,06 Maschi: 3,67

Tassi standardizzati per 1.000 di artrosi in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) Tasso std artrosi, artrite F Tasso std artrosi, artrite M Ultimo disponibile Italia 157.91 <= 210 <= 194 <= 178 <= 162 <= 146 No dati Min = 130 Femmine: 199,19 Maschi: 157,91

rtività volontaria in Italia Tassi STD per 1.000 donne (15-49 an ISTAT: Anno 2010 (Fonte: Health for All) Tasso std abortività volontaria Varese (7,4) Ultimo disponibile Italia 8.53 <= 15 <= 12 <= 9 <= 6 <= 3 No dati

Trend dell abortivit abortivitàvolontaria in Italia Tassi STD per 1.000 donne (15-49 anni) ISTAT: Anno 2010 (Fonte: Health for All) Tasso std abortività volontaria 8.5 Tasso std abortività volontaria 8 Italia 7.5 7 1990 2000 2010 2020 6.5 1995 2000 2005 2010 2015 Italia: 1980-2010 Varese: 1996-2010

Certificato di Assistenza al Parto -CeDAP Ministero della Salute ISTAT CISIS (Centro Interregionale per il sistema informativo ed il sistema statistico) Decreto 16 luglio 2001, n. 349 Modificazioni al certificato di assistenza al parto per la rilevazione dei dati di sanità pubblica e statistici di base relativi agli eventi nascita, alla natimortalità ed ai nati affetti da malformazioni, ha istituito un nuovo flusso informativo, in grado di raccogliere tutte le informazioni relative al fenomeno natalità, con dati socio-demografici e sanitari.

CeDAP -DATI NAZIONALI. ANNO 2010 18,3% dei parti è relativo a madri con cittadinanza straniera. Tale fenomeno èpiùdiffuso al centro nord dove oltre il 25% dei parti avviene da madri straniere; in particolare, in Emilia Romagna ed in Lombardia, quasi il 28% delle nascite è riferito a madri straniere. etàmedia della madre è32,6 anno per le italiane, scende a 29,3 anni per le straniere.

Distribuzione %, per classe di età,, delle partorienti italiane (N=5959) e straniere (N=1729) residenti nell ASL della Provincia di Varese. Anno 2012 50 40 30 % 20 10 0 <20 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 >44 cittadinanza s tranie ra cittadinanza italiana

ati da donne con cittadinanza straniera 16,4 17,6 18,4 19,7 22,0 23,0 20,2 19,8-20,5 23,5 Set di indicatori scelti per la sorveglianza epidemiologica della a salute materno-infantile (Fonte dati: CeDAP) -ASL della Provincia di Varese. Anni 2005-2011 2011 AVIDANZA 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2006-2010 I.C. 95% 2006-2010 2011 ittadinanza straniera 16,4 17,6 18,5 19,8 22,1 23,1 20,2 19,8-20,6 23,5 i donne con più di 4 visite ostetriche in gravidanza - tutte 94,6 94,0 95,1 95,6 96,0 95,8 95,3 95,1-95,5 96,9 i donne con piùdi 4 visite ostetriche in gravidanza - iane 96,4 96,3 97,1 97,2 97,5 97,7 97,1 96,9-97,3 98,3 i donne con piùdi 4 visite ostetriche in gravidanza - aniere 85,4 83,3 86,6 89,5 90,7 89,5 88,2 87,5-88,9 92,6 i donne con più di 3 ecografie in gravidanza - tutte 76,3 75,3 73,8 75,9 75,2 73,2 74,7 74,3-75,1 72,9 i donne con più di 3 ecografie in gravidanza - italiane 80,3 79,6 77,4 79,8 79,3 78,1 78,8 78,4-79,3 77,2 i donne con più di 3 ecografie in gravidanza straniere 56,6 55,2 57,8 60,4 61,1 56,8 58,4 57,3-59,4 59,0 RTO 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2006-2010 I.C. 95% 2006-2010 2011 media al 1 parto 30,0 30,0 30,5 30,0 31,0 30,8 30,4 30,0-30,8* 31,0 media al parto delle madri italiane 32,0 32,0 33,0 33,0 33,1 33,2 32,9 32,4-33,4* 33,0 media al parto delle madri straniere 28,0 28,0 29,0 29,0 30,0 29,6 29,1 28,4-29,9* 30,0 SCITA 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2006-2010 I.C. 95% 2006-2010 2011

Incidenza dei Tumori nella nostra Provincia I tumori costituiscono il primo gruppo di patologie che causa mortalità precoce nel nostro Paese e nella nostra ASL; l incremento di tali malattie è dovuto principalmente all aumento dell età ed al miglioramento delle tecniche diagnostiche, nonché all esposizione ad alcuni fattori di rischio; il Registro Tumori della Provincia di Varese da decenni fornisce alla comunità scientifica internazionale i dati di incidenza: in questa sede sono riportati i dati disponibili più recenti.

denza dei tumori per sesso nella provincia di Var

Incidenza di alcuni tumori negli uomini

Incidenza di alcuni tumori nelle donne

VALUTAZIONE DI EFFICACIA DELLO SCREENING MAMMOGRAFICO ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE ANNO 2011 L Osservatorio Epidemiologico, ha condotto uno studio per valutare gli effetti dello screening mammografico in termini di ricoveri per tumore della mammella e di mortalità. Per l analisi, sono state considerate le donne invitate dal programma tra il 2000 e il 2008 e seguite fino al 31/12/2008 (ultimi dati completi disponibili), rilevando in base all adesione (almeno una mammografia di screening) quante si sono ricoverate e quante sono decedute.

VALUTAZIONE DI EFFICACIA DELLO SCREENING MAMMOGRAFICO U.O.C. OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO è stata considerata una coorte di 127.958 donne invitate (con esclusione di non residenti, escluse per motivi permanenti di salute o di rifiuto, malate o ricoverate già per il tumore); il periodo di osservazione complessivo di tali donne è risultato di 633.769 anni -persona; in questa coorte di donne il 65,6% ossia quasi i ⅔ ha aderito allo screening; le donne della coorte sono state seguite mediamente per 5 anni; le donne aderenti hanno mostrato un rischio di ricoverarsi del 52% in piùrispetto alle non aderenti; rispetto alle non aderenti allo screening, nelle donne aderenti si registra una riduzione della mortalità generale del 47% e della mortalità specifica per tumore della mammella del 48%.

Prestazioni Specialistiche Ambulatoriali e di Diagnostica Strumentale Le prestazioni specialistiche ambulatoriali costituiscono un importante voce di spesa sanitaria e rappresentano un tipo di prestazione indispensabile nel percorso diagnostico-terapeutico dei cittadini affetti da patologie. Ogni anno sono valutate le prestazioni specialistiche ambulatoriali e di diagnostica strumentale dei nostri residenti effettuate in strutture sia in provincia che fuori provincia all interno della Lombardia. Nel 2012 nella Provincia di Varese sono state erogate oltre 15.000.000 di prestazioni specialistiche con una spesa lorda complessiva di circa 235.000.000 ; si è registrato, rispetto al 2011, una riduzione del volume pari all 1% ed un aumento della spesa pari al 6%.

Il consumo di prestazioni specialistiche è maggiore nelle donne non anziane!

a spesa per prestazioni specialistiche èmaggiore nelle non anziane!

Il consumo di prestazioni specialistiche è maggiore nelle donne non anziane! (Fonte:( Igiene e Sanità Pubblica, 2002, 6: 401-412 412)

I ricoveri ostetrici causano un eccesso di ospedalizzazione! Anno 2012 (Fonte: Registro SDO) DISTRIBUZIONE DEI RICOVERI PER FASCE D'ETA' - ANNO 2012 ASL DI VARESE - OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO ( F ON TE D A T I: OSLO) 1,4 1,2 Maschi Femmine Totale 1,0 n. ricoveri/ assistibile 0,8 0,6 0,4 0,2 0,0 0 1-4 5-9 10-14 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 60-64 65-69 70-74 75-79 80-84 85-89 90-94 95-99 >99 fasce d'età

Distribuzione dei ricoveri ostetrici in Lombardia Anni 1998-99 (Fonte: Atlante dei ricoveri in Lombardia)

ischio relativo di ricoverarsi in ospedale delle donne rispetto ag uomini nell ASL di Varese Anno 2012 (Fonte: Registro SDO) * *

ischio relativo di ricoverarsi in ospedale delle donne rispetto agl uomini nell ASL di Varese Anno 2012 (Fonte: Registro SDO) Le donne si ricoverano più degli uomini (+5%). Si ricoverano di più per malattie metaboliche +60%), cutanee (+55%), osteomuscolari (+21%) e ell apparato riproduttivo (+52%). Si ricoverano di meno per malattie respiratorie -32%), cardiocircolatorie (-34%),( gastroenteriche -36%), urinarie (-45%)( e di pertinenza ell otorino (-36%).( Si ricoverano di meno per traumatismi multipli -68%) e infezioni da HIV (-81%),( poco di più per

hio relativo di avere una malattia cronica nelle donne rispetto a ini dell ASL di Varese Anno 2012 (Fonte: Banca Dati Assistiti A *

hio relativo di avere una malattia cronica nelle donne rispetto a ini dell ASL di Varese Anno 2012 (Fonte: Banca Dati Assistiti A Le donne mostrano una prevalenza di patologie roniche più degli uomini (+15%). Hanno più malattie autoimmuni (+706%), ndocrine (+100%), rare (+43%), oncologiche +25%), neurologiche (+17%) e cardiocircolatorie +14%). Hanno meno infezioni da HIV (-59%),( sufficienza renale (-36%),( trapianti (-28%),( iabete (-14%)( e malattie respiratorie (-6%).(

Incidenza di frattura dell anca nei residenti in provincia di Varese con età> 69 anni -Anno 2009

pravvivenza a 2 anni dopo frattura dell anca nei residenti provincia di Varese con età> 69 anni -Anno 2009 0,76 0,49

Rischio relativo di morire delle donne rispetto agli uomini nell ASL di Varese Anno 2011 (Fonte: Registro di Mortalità ASL) * * * *

Rischio relativo di morire delle donne rispetto agli uomini nell ASL di Varese Anno 2011 (Fonte: Registro di Mortalità ASL) Le donne non muoiono più degli uomini. Muoiono di più per malattie maldefinite (più frequenti in tarda età: : +178%), malattie neurologiche (+66%), cardiovascolari (+34%) e diabete (+22%). Muoiono di meno per malformazioni congenite (-71%), tumori (-27%),( malattie infettive (-25%)( e respiratorie (-12%)( e cause violente (-26%).( Tra queste ultime, muoiono meno per suicidi

Tassi standardizzati di mortalità per 100.000 (Fonte: Registro ASL di Mortalità) Figura 1a - Tasso di mortalità standardizzato per 100.000 (su pop. europea) per tutte le cause. ASL della Provincia di Varese - Anni 1996-2002 - Donne a mortalità nelle donne è otevolmente più bassa! 445,0 440,0 435,0 430,0 425,0 420,0 415,0 442,0 R 2 = 0,1069 430,9 424,8 422,0 421,4 419,0 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2 Figura 1b - Tasso di mortalità standardizzato per 100.000 (su pop. europea) per tutte le cause. ASL della Provincia di Varese - Anni 1996-2002 - Uomini 0,0 0,0 779,8 775,2 769,3 0,0 0,0 755,1 R 2 = 0,4579 740,3

Tassi standardizzati di mortalità (x 100.000) Anno 2008 (Fonte: Istituto Superiore di Sanità)

incipali cause di anni di vita persi in provincia di Varese per r sess si per 1.000 Anno 2011 (Fonte: Registro di Mortalità,, ASL Vare

ischio relativo di morire precocemente (anni di vita persi) per le donne rispetto agli uomini in provincia di Varese Anno 2011 (Fonte: Registro di Mortalità,, ASL Varese) *

Tassi standardizzati per 100 di disabili nelle funzioni quotidiane in Italia ISTAT: Anno 2005 (Fonte: Health for All) sabilità nelle funzioni quotidiane std 6+ F, 2005 1 2 3 4 5 Tasso disabilità nelle funzioni quotidiane std 6+ M, 200 Isole Mezzogiorno Sud Italia Italia Centro Nord Est Nord Nord Ovest 0 1 2 3 Femmine: 3,38 Maschi: 2,56

Neonati Down residenti in provincia di Varese negli anni 1997-2011 : distribuzione per sesso (N=136) Rapporto M/F = 1,66

assi standardizzati per 10.000 di dimissioni per disturbi psichici in Italia ISTAT: Anno 2011 (Fonte: Health for All) Tasso std dimissioni disturbi psichici F Tasso std dimissioni disturbi psichici M 2011 Italia 44.06 <= 70 <= 60 <= 50 <= 40 <= 30 No dati Min = 20 Femmine: 40,63 Maschi: 44,06

Sintomi di depressione: prevalenze per caratteristiche socio-demografiche ASL Varese 2008-11 (N=108 - Fonte: Sorveglianza PASSI) Totale: 9,4% (IC 95%: 7,8%-11,3%) Età 18-34 35-49 50-69 Sesso 7,4% 11,0% 9,5% uomini donne Istruzione nessuna/elementare 5,2% 13,6% 12,3% media inferiore media superiore laurea Diff. economiche molte qualche nessuna Lavoro regolare sì no Patologie croniche almeno una nessuna Vivere soli 11,6% 9,4% 2,9% 13,2% 4,8% 8,9% 10,6% 16,1% 8,1% 32,9%

Come misura il carico di sofferenza delle patologie l Organizzazione Mondiale della Sanità Fonte: WHO, The Global Burden of Diseases, 2004 Update YLL (Years of Life Lost): sono gli anni di vita persi er morte prematura (rispetto alla speranza di ita) YLD (Years lost to disability) : sono gli anni di ita persi per disabilità,, ossia il numero di casi cidenti per la durata media della malattia esata in base alla gravità. DALYs (Disability-Adjusted Life Years): somma li YLL con YLD, ottenendo il numero di anni di ita persi per morte prematura e per condizioni di

cipali cause di anni di vita persi per disabilità nel mondo per ses Fonte: WHO, The Global Burden of Diseases, 2004 Update

Principali cause di disabilità sofferta (DALYs) nel mondo Fonte: WHO, The Global Burden of Diseases, 2004 Update

Persone anziane e condizioni di disabilità in Italia Fonte: PASSI d Argento, d Rapporto ISTISAN 13/9

Persone anziane a rischio d isolamento d sociale in Italia Fonte: PASSI d Argento, d Rapporto ISTISAN 13/9

tato di salute percepito positivamente: prevalenze per caratteristiche socio- demografiche. ASL Varese 2008-11 (N=751 - Fonte: Sorveglianza PASSI) Totale: 65,1% (IC 95%: 62,2%-67,8%) Età 18-34 35-49 50-69 Sesso uomini donne Istruzione 83,8% 65,6% 49,5% 71,5% 58,7% nessuna/elementare media inferiore 39,8% 55,8% media superiore laurea 72,5% 80,0% Diff. economiche molte 40,2% qualche 57,4% nessuna 71,8% Patologie croniche 2 almeno una 35,6%

La speranza di vita nel mondo (anni 1985-2013) nelle donne di 50 anni (Fonte: OMS)

EPIDEMIOLOGIA DI GENERE Speranza di vita alla nascita (Fonte: ISTAT) 86 84 82 La speranza di vita alla nascita nella provincia di Varese ècresciuta in 10 anni di circa 4 mesi l anno per i maschi e 2,4 mesi per le femmine 82,7 82,3 84,7 84,4 80 79,6 79,4 anni 78 76 76,2 76,5 Varese Italia 74 72 70 2000 2010 2000 2010 Maschi Femmine

EPIDEMIOLOGIA DI GENERE a speranza di vita alla nascita è maggiore nelle nne, sia in Italia sia in provincia di Varese differenziale tra donne e uomini passa da 6.5 nel 00 a 5,1 nel 2010 in provincia di Varese (da 5,8 a 5,0 Italia).

Casi incidenti d infarto tra i residenti dell ASL della Provincia di Varese negli anni 2005-2007 (F=1519; M=2670): curve di sopravvivenza di Kaplan-Meier per sesso a 1 anno 0,87 0,78

EPIDEMIOLOGIA DI GENERE CONCLUSIONI e donne sono esposte a un rischio maggiore di nvivere con alcune malattie (artrosi, demenza, pressione, disfunzioni tiroidee), rispetto agli uomini e donne hanno una minore mortalità (anche precoce a minore incidenza di patologie tumorali donne hanno una speranza di vita maggiore degli mini donne soffrono di un grado di disabilità maggiore e ridotto stato di buona salute percepita.