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Transcript:

Allegato 3a Scheda riassuntiva delle esperienze segnalate PROGRAMMA SEMINARIO NAZIONALE CITTADINANZA E SOSTENIBILITA VIBO VALENTIA 20-21 MAGGIO 2019 PRESENTAZIONE DELLE ESPERIENZE DELLE SCUOLE ISTITUTO VI CIRCOLO DIDATTICO Medaglie d oro - SALERNO INDIRIZZO Via Paolo Vocca 12 INDIRIZZO MAIL saee131002@istruzione.it TELEFONO 089/ 792660 DIRIGENTE SCOLASTICO Anna Maria D Angelo REFERENTE DELL INIZIATIVA Federica Laraia INDIRIZZO MAIL DEL REFERENTE Federica.laraia@istruzione.it N. SCUOLA/E COINVOLTA/E NELL ESPERIENZA 1 N. CLASSE/I COINVOLTE NELL ESPERIENZA 1 ORDINE/I DI SCUOLA CONVOLTO/I Infanzia ANNI SCOLASTICI 2018/2019 TEMATICA (barrare la tematica principale su cui verte l esperienza) 1. ASSICURARE LA SALUTE E IL BENESSERE PER TUTTI E PER TUTTE LE ETÀ. Gli interventi didattici per l educazione a stili di vista sani (movimento, alimentazione, astensione da comportamenti dannosi, strategie per l equilibrio mentale ); per la promozione della salute e per il rispetto di sé. Interventi sulle life skills; integrazione nel curricolo in forma ordinaria dei temi delle life skills con le competenze chiave; collaborazioni interistituzionali per la promozione della cultura della salute. 2. FORNIRE UN EDUCAZIONE DI QUALITÀ, EQUA ED X INCLUSIVA, E OPPORTUNITÀ DI APPRENDIMENTO PER TUTTI. Interventi didattici e organizzativi per l inclusione: didattiche, ambienti di apprendimento, partnerhip interistituzionali per l inclusione di tutti; ambienti di apprendimento inclusivi per tutti e non per categorie specifiche. 3. RAGGIUNGERE L UGUAGLIANZA DI GENERE ED EMANCIPARE TUTTE LE DONNE E LE RAGAZZE. Didattiche per il rispetto di genere e dell altro in generale; progettazioni didattiche e di ambienti di apprendimento per favorire l apprendimento delle ragazze nelle STEM; interventi didattici per l individuazione, la prevenzione e il contrasto delle diseguaglianze nell ambiente scolastico e di vita. 4. GARANTIRE MODELLI SOSTENIBILI DI PRODUZIONE E DI CONSUMO. PROMUOVERE AZIONI, A TUTTI I LIVELLI, PER COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO. Didattiche per la promozione della sobrietà, del consumo consapevole, del contrasto allo spreco; per il risparmio

energetico, delle risorse non rinnovabili (compresa l acqua) e per la sostenibilità a partire dalle piccole abitudini quotidiane; lavori sull impronta ecologica. 5. PROTEGGERE, RIPRISTINARE E FAVORIRE UN USO SOSTENIBILE DELL ECOSISTEMA TERRESTRE Ecosostenibilità e didattiche. Pianificazione ordinaria e sistematica nel curricolo di attività organicamente inserite nelle diverse discipline per l ecosostenibilità (scienze naturali, scienze della terra, biologia, geografia, storia, economia ) 6. PROMUOVERE SOCIETÀ PACIFICHE E INCLUSIVE PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE Didattiche collaborative, progetti di servizio (es. service learning), sostegno tra pari, collaborazioni intergenarazionali, educazione alla gestione dei conflitti e alla mediazione educazione al rispetto per gli animali e per tutti i viventi; per il paesaggio e i beni artistici e culturali. 7. RAFFORZARE I MEZZI DI ATTUAZIONE E RINNOVARE IL PARTENARIATO MONDIALE PER LO SVILUPPO SOSTE- NIBILE Interventi per l educazione alla cittadinanza europea e globale; parternariati internazionali tra scuole e tra alunni; co-progettazioni tra scuole; partecipazione a progetti e iniziative di solidarietà internazionale a carattere umanitario o ambientale. L esperienza ha riguardato un solo grado/più gradi di istruzione della stessa scuola/rete di scuole (specificare quali) Breve descrizione dell esperienza che illustri la tematica, il processo seguito e quanto realizzato. Per la progettazione dell'unità di apprendimento ho fatto riferimento al campo di esperienza "Il sé e l'altro" per far sì che i bambini potessero aprirsi al confronto ed accogliere la diversità. Inoltre, ho tenuto conto del nuovo scenario scolastico che mira all'inclusione di tutti i suoi componenti, soffermandomi, nello specifico, sull'avvio di una cultura del diverso percepito come compagno da accogliere e non da evitare; sulla realizzazione di un ambiente scolastico stimolante ed aperto; su una più matura presa di coscienza delle proprie potenzialità da parte di ogni alunno; su un maggiore rispetto per se stessi e per gli altri; sull affermazione di più consapevoli e duraturi sentimenti di collaborazione, di cooperazione e di responsabilità tra tutti. Sapere che siamo tutti diversi è un modo corretto di affrontare la realtà, riconoscendoci nel gruppo come insieme eterogeneo di caratteristiche e specificità. Ho scelto, pertanto, la favola "Nel paese delle pulcette". E' stato necessario dedicare particolare cura alla formazione della sezione come gruppo e alla promozione dei legami cooperativi fra i suoi membri. Nello specifico, per catturare l'attenzione dei bambini ho presentato un disegno rappresentativo di ciò che si andava a leggere. Al termine della lettura, per garantire un apprendimento più duraturo ho ripresentato la storia attraverso l'ausilio del computer. Per far sì che i bambini si potessero, soprattutto, divertire, ho inserito la fase della drammatizzazione in cui i bambini in sei gruppi cooperativi hanno individuato e realizzato i personaggi della storia e messo in atto un piccolo spettacolo dove ogni bambino ha dato il proprio contributo. Infine, per ricordare ai bambini il tema principale dell'unità di apprendimento abbiamo realizzato il cartellone conclusivo, frutto di un lavoro collettivo. Gruppo di progetto: Commissione del Collegio; Consiglio di Intersezione/Interclasse/Classe/Commissione interisituto reti di scuole; altro Sezione

Criticità da risolvere e risultati attesi in termini di apprendimento, organizzazione, benessere e motivazione degli allievi che hanno motivato la progettazione dell attività Nella scelta di tale unità sono partita dal contesto della sezione in cui è presente un bambino affetto da disturbo dello spettro autistico. Per tale motivo, in qualità di insegnante di sostegno, ho basato l unità didattica su una didattica fortemente inclusiva per insegnare ad ognuno a vedere negli altri le differenze che ci separano, per cogliere la profonda ricchezza che emerge dal confronto e per far sì che gli alunni comprendano sempre di più che i compagni con disabilità non sono migliori o peggiori, ma semplicemente "diversi" per alcuni aspetti e "simili a loro" per molti altri e che in qualunque condizione di disabilità versino, sono portatori di una dignità umana e di una dimensione intrinseca di valori che va ad arricchire il contesto sociale nel quale sono inseriti. Monitoraggio e valutazione dell esperienza (specificare le eventuali forme di monitoraggio e valutazione attivate sull esperienza) Al momento della verifica e della valutazione di tutto il lavoro effettuato, ho tenuto conto dell'ascolto attivo, della comprensione, della partecipazione alle attività da parte degli alunni e dei loro commenti. Ho poi monitorato il lavoro dei gruppi e verificato i comportamenti e gli apprendimenti dei bambini durante le attività con particolar riferimento all osservazione dei comportamenti sociali e delle relazioni instauratesi. Inoltre, ho osservato il grado di impegno e di collaborazione nello svolgimento delle attività, nel gruppo e a livello individuale. Punti di forza e criticità Punti di forza: costruzione di una cultura dell inclusione maggiore coinvolgimento degli alunni e partecipazione alle attività proposte maggiore responsabilità, collaborazione e disponibilità nel gruppo. Punti di criticità: tempo limitato per poter approfondire maggiormente la tematica. Impatti durevoli nell'organizzazione, diffusione dell'esperienza nella comunità scolastica L esperienza è stata diffusa attraverso la pubblicazione sul sito della scuola. Nell ottica di continuità, potrà essere approfondita con ulteriori unità di apprendimento anche nella Scuola Primaria per poter tradurre i curricoli sempre in esperienze innovative progettate dai docenti e attivate nella classi. Indicare il sito dove si può reperire ed eventualmente scaricare la documentazione dell'esperienza https://www.sestocircolodidatticosalerno.edu.it/materiali-didattici-condivisi/ N.B.: Si riassumono di seguito i criteri di qualità che devono essere presenti nell esperienza segnalata. - Essere stata messa a punto e coordinata da un gruppo di progetto (team, CdC, commissione, dipartimento, rete di scuole ) - essere stata attuata nelle classi; - essere inserita in modo strutturale nel curricolo; - prevedere didattiche di tipo laboratoriale, collaborativo, centrate sull azione autonoma degli allievi; - essere coerente con le Indicazioni Nazionali (Traguardi, competenze, ambiente di apprendimento) - prevedere strumenti per la verifica e la valutazione degli apprendimenti e delle competenze; - prevedere il monitoraggio e la valutazione della progettualità; - coinvolgere più discipline; - coinvolgere più gradi di scuola del primo ciclo; - essere documentata e avere una diffusione, almeno a livello di Istituto.

Allegato 3b Pianificazione dell esperienza in forma di UDA UDA UNITA DI APPRENDIMENTO Denominazione Apprendere insieme per conoscersi ed accettarsi Compito significativo e prodotti Comprendere in senso lato il concetto di diverso, inteso come valorizzazione dell unicità di ognuno attraverso il cooperative learning. Competenze chiave e relative competenze specifiche Competenza alfabetica funzionale - Padroneggiare gli strumenti espressivi e lessicali indispensabili per gestire l interazione comunicativa verbale; - Comprendere testi di vario tipo letti da altri. Competenza digitale - Utilizzare le nuove tecnologie per giocare, svolgere compiti, acquisire informazioni, con la supervisione dell insegnante Competenza personale, sociale e capacità di imparare ad imparare - Acquisire ed interpretare l informazione. - Individuare collegamenti e relazioni; trasferire in altri contesti. Competenza in materia di cittadinanza - Riflettere, confrontarsi, ascoltare, discutere con gli adulti e con gli altri bambini, tenendo conto del proprio e dell altrui punto di vista, delle differenze e rispettandoli. - Giocare e lavorare in modo costruttivo, collaborativo, partecipativo e creativo con gli altri bambini seguendo regole di comportamento. Competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali - Padroneggiare gli strumenti necessari ad un utilizzo dei linguaggi espressivi, artistici, visivi, multimediali (strumenti e tecniche di fruizione e produzione, lettura ) Evidenze osservabili (Traguardi) - Esprimersi in modo comprensibile per comunicare i propri pensieri, vissuti, bisogni, esperienze. - Ascoltare le comunicazioni altrui intervenendo in modo appropriato. - Riferire il contenuto generale di comunicazioni ascoltate, di testi narrati. - Utilizzare il PC per visionare immagini, testi multimediali. - Ricavare informazioni da spiegazioni, filmati. - Individuare relazioni tra oggetti, avvenimenti e spiegarle. - Collaborare nel gioco e nel lavoro, portare aiuto - Osservare le regole poste dagli adulti e condivise nel gruppo - Osservare comportamenti rispettosi e di accoglienza verso portatori di elementi di diversità. - Drammatizzare racconti, narrazioni, filmati. - Realizzare manufatti grafici utilizzando diverse tecniche manipolative e coloristiche.

Abilità (in ogni riga gruppi di abilità conoscenze riferiti ad una singola competenza) - Interagire con altri, mostrando fiducia nelle proprie capacità. comunicative, ponendo domande, esprimendo sentimenti e bisogni, comunicando azioni e avvenimenti. - Ascoltare e comprendere i discorsi altrui. - Intervenire autonomamente nei discorsi di gruppo. - Esprimere sentimenti e stati d'animo. Descrivere e raccontare eventi personali, storie, racconti e situazioni. - Visionare immagini, storie al Computer o alla LIM - Rispondere a domande su un testo o su un video - Utilizzare semplici strategie di memorizzazione - Individuare semplici collegamenti tra informazioni contenute in testi narrati o letti dagli adulti o filmati con l esperienza vissuta - Accettare e gradualmente rispettare le regole, i ritmi, le turnazioni - Partecipare attivamente alle attività, ai giochi (anche di gruppo, alle conversazioni - Manifestare interesse per i membri del gruppo: ascoltare, prestare aiuto, interagire nella comunicazione, nel gioco, nel lavoro - Riconoscere nei compagni tempi e modalità diverse - Scambiare giochi, materiali, ecc... - Collaborare con i compagni per la realizzazione di un progetto comune - Aiutare i compagni più giovani e quelli che manifestano difficoltà o chiedono aiuto - Seguire spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, cinematografici ) - Comunicare, esprimere emozioni, raccontare, utilizzando le varie possibilità che il linguaggio del corpo consente. - Esplorare i materiali a disposizione e utilizzarli in modo personale. UNITA DI APPRENDIMENTO Alunni destinatari Sezione omogenea alunni di anni 5 Conoscenze (in ogni riga gruppi di conoscenze riferiti ad una singola competenza) - Principali strutture della lingua italiana - Elementi di base delle funzioni della lingua - Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali - Altri strumenti di comunicazione e i loro usi (audiovisivi) - Semplici strategie di memorizzazione - Regole fondamentali della convivenza nei gruppi di appartenenza - Elementi essenziali per la lettura/ascolto di un opera musicale o d arte (pittura, architettura, plastica, fotografia, film, musica) - Principali forme di espressione artistica Tecniche di rappresentazione grafica, corporea

UNITA DI APPRENDIMENTO Discipline coinvolte Fasi di applicazione (elencare I titoli delle fasi di cui al piano di lavoro) L unità di apprendimento è incentrata principalmente sul campo di esperienza il sé e l altro, ma le modalità di lavoro utilizzate abbracciano anche i seguenti campi di esperienza: il corpo e il movimento; immagini, suoni, colori; i discorsi e le parole; la conoscenza del mondo. FASE 1: la favola Nel paese delle pulcette ; FASE 2: al computer; FASE 3: i personaggi della storia; FASE 4: drammatizzazione della storia; FASE 5: il cartellone finale. Tempi (Tempi di attuazione in ore in quali periodi dell anno) Esperienze attivate 6 ore 8-9-10 aprile Lavorare in gruppi cooperativi in modo che il successo del singolo sia frutto di un processo di gruppo. Metodologia Per garantire la relazione, la conoscenza reciproca e creare un clima sereno, ho utilizzato la metodologia del circle time. In seguito, per far sì che ogni alunno potesse conoscere meglio se stesso e approfondire la conoscenza dell altro, accettando e considerando la diversità come una risorsa che può arricchire e non ostacolare la propria identità, mi sono avvalsa della metodologia dell apprendimento cooperative. Infine, ho utilizzato la metodologia del brainstorming per produrre idee intorno ad un tema specifico. Risorse umane interne esterne Strumenti Insegnante curricolare, insegnante di sostegno, terapista A.B.A. e personale A.T.A. Favola tratta dal testo Nel paese delle pulcette di Beatrice Alemagna, computer, cartoncini a3 in cui ho rappresentato le pulcette, vinavil, pennelli, tempere, ovatta, carta colorata, carta crespa, forbici, cartellone, matita, riga, stoffa colorata, colla a caldo. Valutazione L insegnante verifica i comportamenti e gli apprendimenti dei bambini durante le attività con particolar riferimento all osservazione dei comportamenti sociali. Inoltre, osserva il grado di impegno, di partecipazione alle attività, le relazioni instauratesi e i commenti dei bambini. Per poter effettuare una corretta valutazione, l insegnante ricorre alla compilazione di un apposita rubrica riferita alle competenze raggiunte.

PIANO DI LAVORO UDA UNITÀ DI APPRENDIMENTO: Apprendere insieme per conoscersi ed accettarsi Coordinatore: Laraia Federica Collaboratori : Caso Concetta Rosa PIANO DI LAVORO UDA SPECIFICAZIONE DELLE FASI Fasi/Titolo 1 La favola Nel paese delle pulcette 2 Al computer Che cosa fanno gli studenti Gli alunni disposti in cerchio ascoltano la storia e pongono domande. Gli alunni vedono la storia animata al computer. Che cosa fa il docente/docenti La docente prima di leggere la storia, presenta ai bambini un disegno rappresentativo dell'ambiente che staranno per conoscere e spiega loro il lavoro che avremmo intrapreso. Dispone, poi, gli alunni in cerchio in modo che tutti possono ascoltare attentamente il racconto ed esprimersi liberamente rispettando il turno di parola e legge la favola Nel paese delle pulcette di Beatrice Alemagna. Spiega, poi, alcuni passaggi e risponde a qualche domanda da parte dei bambini. La docente mostra il video della storia animata al computer e spiega i passi salienti della storia osservata. Esiti/Prodotti intermedi Comprensione della storia narrata. Apprendimento significativo Tempi Evidenze per la valutazione 30 min Ascoltare le comunicazioni altrui intervenendo in modo appropriato. Riferire il contenuto generale di comunicazioni ascoltate, di testi narrati. Esprimersi in modo comprensibile per comunicare i propri pensieri, vissuti, bisogni, esperienze. Ricavare informazioni da spiegazioni, filmati. Individuare relazioni tra oggetti, avvenimenti e spiegarle. 30 min Utilizzare il PC per visionare immagini, testi multimediali. Ricavare informazioni da spiegazioni, filmati. Strumenti per la verifica/valutazione Osservazione del grado di partecipazione e dei commenti degli alunni. Osservazione del grado di interesse degli alunni. 3 I personaggi della storia Gli alunni, disposti in 6 gruppi cooperativi creano i personaggi della storia. L insegnante suddivide il gruppo-sezione in 6 gruppi cooperativi e consegna ad ogni gruppo un cartoncino a3 raffigurante una pulcetta da completare per poi creare i personaggi della storia. Realizzazione dei personaggi della storia. 1.5 h Collaborare nel gioco e nel lavoro, portare aiuto Osservare le regole poste dagli adulti e condivise nel gruppo Osservare comportamenti rispettosi e di accoglienza verso portatori di elementi di diversità. Realizzare manufatti grafici utilizzando Osservazione dei comportamenti sociali e delle relazioni instauratesi.

4 Drammatizzazion e della storia 5 Il cartellone finale Gli alunni drammatizzano la storia con i personaggi precedente-mente creati. I bambini dipingono, a turno, con le tempere la propria parte del materasso disegnato dall insegnante su di un cartellone. Completano, personalizzano e incollano sul cartellone la pulcetta fornitagli con le parti mancanti. L insegnante guida, supporta e monitora la drammatizza zione dei bambini. L insegnante distribuisce le tempere ai bambini e guida ed osserva l attività. Distribuisce, poi, una pulcetta ad ogni bambino mettendo a loro disposizione del materiale da riciclo per personalizzarla. Drammatizzazio ne della storia Realizzazione del cartellone conclusive, frutto di un lavoro collettivo. diverse tecniche manipolative e coloristiche. 1.5 h Drammatizzare racconti, narrazioni, filmati. 2 h Realizzare manufatti grafici utilizzando diverse tecniche manipolative e coloristiche. Osservazione del grado di partecipazione, di impegno e dei comportamenti sociali. Rubrica di valutazione riferita alle competenze raggiunte. PIANO DI LAVORO UDA DIAGRAMMA DI GANTT Fasi 8/04/19 9/04/19 10/04/19 1 aaaaaaaaaaa 2 Aaaaaaaaaa 3 aaaaaaaaaaa aaaaaa 4 aaaaaaaaaaa 5 aaaaaaaaaaa Tempi STRUMENTI DI RIFLESSIONE FINALE E AUTOVALUTAZIONE DELLO STUDENTE (barrare con una X accanto allo strumento: possibili più opzioni) STRUMENTO RELAZIONE FINALE DI RICOSTRUZIONE-RIFLESSIONE DIARIO DI BORDO QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE ALTRO (specificare) X Da trasmettere entro il 12 aprile p.v. all indirizzo di posta elettronica in2012campania@gmail.com