La progettazione con e per le famiglie è una progettazione relazionale



Documenti analoghi
Accoglienza CHI BEN COMINCIA...

La mediazione sociale di comunità

QUESTIONARIO PER ASSISTENTI EDUCATORI

Orientamento in uscita - Università

Piano Annuale per l Inclusione

ASSOCIAZIONE ONLUS CERCHI D ONDA

PROGRAMMAZIONE E GESTIONE DI UN PROGETTO DI SERVIZIO SOCIALE

SCELTA DELL APPROCCIO. A corredo delle linee guida per l autovalutazione e il miglioramento

PROGETTO PORCOSPINI PREMESSA

La proposta Server per il modello Piacenza

L educatore in pediatria. Per un profilo professionale

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

oltre l'adempimento Assicurazione interna della qualità: Conferenza di Ateneo sull'accreditamento e la Valutazione Bari, 20 luglio 2012

Sviluppo di comunità

MANUALE. Gestione delle Non Conformità, dei reclami e dei suggerimenti

Insegnare con il blog. Materiale tratto da:

Distinguere tra bisogni di cura standard e individualizzati. Valutazione delle esigenze e traduzione di queste in azioni adeguate

Scheda di descrizione del progetto aderente a ConCittadini

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

Esempi di applicazione del metodo Feuerstein nella scuola

Questionario per le famiglie

PROGETTO: TEATRO FORUM

PAROLE CHE RIVELANO LA DIMENSIONE SOCIALE DI QUESTA ESPERIENZA

MODALITA DI COMUNICAZIONE SCUOLA-GENITORI

TECNICA 1 PATTO FORMATIVO RACCOLTA DELLE ASPETTATIVE

Sostegno e Accompagnamento Educativo

PROPOSTA FORMATIVA ANNO PASTORALE 2016/2017

PROGETTO ACCOGLIENZA Classi prime Anno scolastico 2012/2013

IDEAZIONE E PIANIFICAZIONE DI UN PROGETTO

L AQUILONE vola alto

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

TRIP - Il progetto italiano VIAGGIO ALL INTERNO del LOCALE

Giochiamo Insieme? Progetto per sviluppare manualità e creatività come occasione di gioco tra genitori e figli

ALLEGATO B. Nel corso degli anni il monitoraggio ha previsto nelle diverse annualità:

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e

Lo sviluppo dei ricavi

L OSS NEL SERVIZIO DI INTEGRAZIONE SCOLASTICA. L integrazione dell alunno con disabilità: l operatore socio sanitario

UN ANNO PER CRESCERE INSIEME

Attività destinata a raccogliere e a catalogare documenti con l'obiettivo di farli conoscere e diffonderli.

Seconda fase di MONITORAGGIO LINEE DI INDIRIZZO sull AFFIDAMENTO FAMILIARE

Università Commerciale Luigi Bocconi, Milano. Progetto Orientamento scolastico e percorsi di studio al termine delle scuole medie

Progetto IdEA per un Eco-Sistema di Educatori ed Insegnanti

PROGETTO BASE MIGLIORARE LA QUALITÀ DEL SERVIZIO CON L ASCOLTO DELL UTENTE III FASE DEL PIANO OPERATIVO

-Dipartimento Scuole-

Promozione della salute

Convegno Nazionale settembre 2009 COMUNE DI VIGEVANO LA FAMIGLIA CON PERSONA DISABILE INTERVENTO OLISTICO

QUESTIONARIO. 1. Area Anagrafica (Da compilare a cura dell ente titolare del progetto)

EQF e Normativa sul Nuovo obbligo di istruzione. Indicatori dell agire con competenza: Formare per competenze, valutare competenze

COOPERATIVA SOCIALE STILE LIBERO (tipo A)

PROGETTO ALTERNANZA SCUOLA LAVORO A.S. 2015/16

Settore Formazione Corso di informazione/formazione per gli insegnanti delle Scuole Medie Inferiori sull utilizzo di Lezioni di fiducia

IL PROGETTO DI INTEGRAZIONE DALLE DIRETTIVE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO ALLA PRATICA D AULA ATTRAVERSO IL PERCORSO EDUCATIVO DIDATTICO

WORKSHOP FORMATIVO PER PSICOLOGI LO SPORTELLO DI ASCOLTO A SCUOLA Strumenti per lavorare come psicologo nella scuola 10/24 maggio 2013

Perché parlare di territorio nella scuola? Importanza della conoscenza del proprio territorio, identità e legame affettivo.

Istituto Comprensivo di Positano e Praiano C.A.F. 2014

Alunni della classe 2^ A - Scuola Primaria "Molino Vecchio" Gorgonzola (MI)

INSIEME AI BAMBINI. Progetto di scuola integrata con il territorio Comune di Ronchis Ideato dall insegnante Emanuela Ranocchiari. a.s.

Fallimenti in psicoterapia psicodinamica J. Gold G. Stricker

ISTITUTO COMPRENSIVO «TRENTO 5» Trento (TN) Via San Giovanni Bosco, 8 CF

PROGETTO AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO ANNO 2016

SCUOLA DELL INFANZIA PETER PAN VERIFICA FINALE - AREA DIDATTICA/ORGANIZZATIVA

Monitoraggio fasi finali del progetto e valutazione. Elementi di caratterizzazione del progetto della rete

Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca

PROGETTO DI PRATICA PSICOMOTORIA

LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE IN AMBITO SANITARIO

DIMENSIONI CRITERI INDICATORI

UN GRUPPO DI LAVORO EVOLVE

patto scuola-famiglia-territorio: costruzione condivisa di progetti educativi

MANIFESTAZIONE DI INTERESSE COPROGETTAZIONE DELLE ATTIVITA VOLTE ALLA PROMOZIONE DELL AFFIDO E SOSTEGNO AL SERVIZIO DEL CENTRO AFFIDI.

Al termine del lavoro ad uno dei componenti del gruppo verrà affidato l incarico di relazionare a nome di tutto il gruppo.

S.A.I.? Servizio Accoglienza e Informazione. Roberta Speziale Responsabile ufficio stampa, comunicazione e S.A.I.? Anffas Onlus Nazionale

L ASSEMBLEA LEGISLATIVA DELLE MARCHE

1. Interventi per favorire la 2. INTERVENTI FORMATIVI 3. INTERVENTI FORMATIVI. 4. Misure di ACCOMPAGNAMENTO. Programmazione Attività di Orientamento

COMUNICO PER MOTIVARE

Archivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello

Imparare facendo. Imparare collaborando

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

5. PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

RESOCONTO INIZIATIVE AVVIATE NEL CORSO DEL A SEGUITO DELL INDAGINE DI SODDISFAZIONE DELL UTENZA ANNO 2010


OKCHIO ALLO SVANTAGGIO

LEAD GENERATION PROGRAM

PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche

Manuale del Sistema di Gestione Integrato per la Qualità e l Ambiente INDICE

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE/INCLUSIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ

Seminari per referenti locali e tutor di Volontari lettori Obiettivi dei seminari

Progetto sperimentale VSQ - Valutazione per lo Sviluppo della Qualità delle Scuole

L esperienza della Survey HBSC Italia 2014

PROGETTO BUTOKU 360 supporto allo studio, ascolto e benessere

1. Definizione di budget e collocazione nel processo di programmazione e controllo

REGOLAMENTO AFFIDO FAMILIARE

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. tabella comparativa

COSTRUIRE IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA

Per i giovani e il loro futuro, per le scuole secondarie di primo grado d Italia CENPIS STUDIO PSICOLOGIA E PSICOSOMATICA

Disturbi Specifici dell Apprendimento

Esiti del laboratorio Lavoro di comunità

LINEE GUIDA PER IL SERVIZIO DI ASSISTENZA SCOLASTICA SPECIALISTICA (SASS) DEL COMUNE DI CARLOFORTE

IL TESTO PUBBLICITARIO IN CLASSE QUINTA. Classe V A Verolengo a.s. 2013/2014 Ins. Riccarda Viglino

LINEE COMUNI PER LA RILEVAZIONE DELLA QUALITA PERCEPITA DALLE FAMIGLIE DI PIACENZA Revisione 2014

Transcript:

La progettazione con e per le famiglie è una progettazione relazionale È una proposta metodologica altamente morale perché connette le aspirazioni di benessere di un individuo alle aspirazioni di benessere di tutti i soggetti appartenenti alla sua rete di relazioni Il benessere relazionale L intervento da curing a caring La progettazione partecipata Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 1

Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 2

Gli interventisono oggi congegnati in modo da produrre un depauperamentodel senso di autoefficacia (risorsa psicologica) che dovrebbero potenziare una deresponsabilizzazione Intervento eroga un bene da un soggetto attivo esperto ad uno passivo incompetente diagnostica e attacca i punti di debolezza aggredisce direttamente le patologie Utente = causa del bisogno/problema inadatto a risolvere i propri problemi inadatto a concorrere a partecipare alla progettazione e realizzazione dell intervento Utente capace di agire sul suo problema connesso ad una retenella quale è ripartito il potere di ripristinare il benessere Intervento agisce a partire dai punti di forza valorizza le reti di relazioni, in primis la famiglia procede a latere di eventuali patologie è basato sulla reciprocità tra operatore e utente Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 3

max pre-strutturazione direttivi partecipativi min pre-strutturazione Modello direttivo Modello partecipativo Unità di analisi e lavoro Persone singole Famiglie e reti di relazioni Ruolo del destinatario Paziente, cliente, utente Co-progettatore e coproduttore Chi conduce i processi Professionista, operatore, esperto Conduzione collaborativa o basata sulla famiglia PROGETTI DIRETTIVI molto rassicuranti molto rischiosi PROGETTI PARTECIPATIVI molto incerti rischio condiviso Chi definisce i problemi Tempi dell intervento Professionista dopo analisi dei bisogni/della domanda Determinati dal professionista Le persone e le famiglie con l input dell operatore Definiti dalle persone e dalle famiglie insieme all operatore Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 4

1ª tappa Ideazione Ipotesi di realizzazione di un iniziativa 2ª tappa Attivazione 3ª tappa Progettazione 4ª tappa Realizzazione 5ª tappa Valutazione Coinvolgimento degli stakeholder Verifica delle risorse disponibili Definizione condivisa del problema Definizione condivisa degli obiettivi Individuazione condivisa delle azioni Programmazione delle fasi dell intervento Individuazione degli indicatori per la valutazione Realizzazione dell intervento secondo un approccio caring Verifica in itinere partecipata Aggiustamenti Verifica conclusiva partecipata Eventuale riformulazione, ridefinizione o conclusione del progetto stesso ideatori e partners popolazione target soggetti intermedi esperti comunità interessi risorse Il fatto scatenante: in una piccola cittadina, alcuni ragazzi della scuola media, che provengono da famiglie normali, deturpano i muri della scuola e dell oratorio con graffiti. alcuni insegnantidella scuola decidono di invitare lo psicologo scolasticoperché parli ai genitori della devianza nella preadolescenza e adolescenza: pubblicizzano l incontro distribuendo un volantinoagli studenti durante le ore scolastiche all incontro partecipano 3 coppie di genitori e 4 mamme; alla fine formulano la proposta che la scuola organizzi al pomeriggio un corso di pittura muraleper i ragazzi nessuno degli insegnanti è disponibile a realizzare il progetto l iniziativa fallisce il parrocodella parrocchia nella quale ha sede la scuola organizza un incontro con un pedagogista e pubblicizza l incontro con una locandinafuori dalla chiesa e consegnando un volantinoai ragazzi della prima media che si stanno preparando alla Cresima all incontro partecipano gli animatori dell oratorio, i catechisti e gli stessi genitori che hanno partecipato all incontro a scuola genitori: prende corpo l idea di organizzare un corso di sostegno alla genitorialità il parroco decide 5 tematiche e invita cinque esperti: al primo incontro partecipano 8 genitori, al secondo solo quelli che avevano proposto l iniziativa, al terzo 3 genitori, il quarto viene annullato l iniziativa fallisce il presidedella scuola interpella il parrocoe insieme a lui organizza un incontroa cui partecipano gli insegnanti, i rappresentanti dei genitori, gli animatoridell oratorio, i catechisti e lo psicologo della scuola quest ultimo guida il gruppo eterogeneo che si è costituito ad analizzare ciò che è successo e a individuare una prima forma di risposta tutti sono concordi nel ritenere opportuno coinvolgere i genitori viene organizzato un incontroa cui vengono invitati tutti i genitori i cui figli frequentano la scuola e la parrocchia l incontro viene pubblicizzato con locandinea scuola e fuori dalla chiesa; i rappresentanti dei genitori e i catechisti con una catena telefonica riescono ad avvisare molte famiglie all incontro partecipano quaranta genitori; viene proposto un lavoro di gruppo in cui gruppi misti di genitori, insegnanti, ecc., attraverso un brainstorming, enucleino suggerimenti comuni alla fine, l assemblea converge su due idee: un attività pomeridiana, condotta dagli animatori dell oratorio con la collaborazione di un insegnante volontario e un corso di sostegno alla genitorialitàper il quale si chiede il supporto di un équipe di pedagogisti e psicologi, nota ad uno dei genitori per l organizzazione dell attività pomeridiana gli animatori sondano gli interessi dei ragazzi per individuare l ipotesi più attraente, che risulta la decorazione di un muro dell oratorio l équipe organizza un primo incontro con i genitori, dove vengono vagliati i loro interessi; viene avviato il programma di sostegno alla genitorialità che segue una metodologia di tipo non direttivo, che valorizza le competenze dei genitori, riuscendo a trasformare i partecipanti in un gruppo di auto-aiuto sui problemi delle famiglie con adolescenti Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 5

il presidedella scuola interpella il parrocoe insieme a lui organizza un incontroa cui partecipano gli insegnanti, i rappresentanti dei genitori, gli animatoridell oratorio, i catechisti e lo psicologo della scuola quest ultimo guida il gruppo eterogeneo che si è costituito ad analizzare ciò che è successo e a individuare una prima forma di risposta tutti sono concordi nel ritenere opportuno coinvolgere i genitori viene organizzato un incontroa cui vengono invitati tutti i genitori i cui figli frequentano la scuola e la parrocchia l incontro viene pubblicizzato con locandinea scuola e fuori dalla chiesa; i rappresentanti dei genitori e i catechisti con una catena telefonica riescono ad avvisare molte famiglie all incontro partecipano quaranta genitori; viene proposto un lavoro di gruppo in cui gruppi misti di genitori, insegnanti, ecc., attraverso un brainstorming, enucleino suggerimenti comuni alla fine, l assemblea converge su due idee: un attività pomeridiana, condotta dagli animatori dell oratorio con la collaborazione di un insegnante volontario e un corso di sostegno alla genitorialitàper il quale si chiede il supporto di un équipe di pedagogisti e psicologi, nota ad uno dei genitori per l organizzazione dell attività pomeridiana gli animatori sondano gli interessi dei ragazzi per individuare l ipotesi più attraente, che risulta la decorazione di un muro dell oratorio l équipe organizza un primo incontro con i genitori, dove vengono vagliati i loro interessi; viene avviato il programma di sostegno alla genitorialità che segue una metodologia di tipo non direttivo, che valorizza le competenze dei genitori, riuscendo a trasformare i partecipanti in un gruppo di auto-aiuto sui problemi delle famiglie con adolescenti Centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia Università Cattolica di Milano 6