Disturbi comportamentali Aspetti clinici Dott. ssa Livia Ludovico La Malattia di Alzheimer: gli aspetti clinici e l alleanza terapeutica Hotel Parma & Congressi Via Emilia Ovest, 281/A - Parma 24 settembre 2007
Quadro Clinico della Demenza La demenza è una sindrome clinica caratterizzata da perdita delle funzioni cognitive, tra le quali la memoria, di entità tale da interferire con le usuali attività sociali, lavorative e ludiche del paziente. Oltre ai sintomi cognitivi sono presenti sintomi non cognitivi, che riguardano la sfera della personalità, l affettività, l ideazione e la percezione, le funzioni vegetative, il comportamento. SINTOMI COGNITIVI Patologie somatiche Farmaci Storia personale Personalità Disturbi di vita Network familiare e sociale SINTOMI NON COGNITIVI
Sintomi Non Cognitivi Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia (BPSD) Alterazioni della percezione, del contenuto del pensiero, dell umore o del comportamento che si osservano frequentemente in pazienti con demenza IPA Consensus Conference, 1996
Manifestazioni Psicopatologiche dei Sintomi Non Cognitivi Disturbi Psicologici Deliri Allucinazioni Paranoia Ansia Depressione Sdoppiamento Misidentificazioni Disturbi Comportamento Aggressività Vagabondaggio Disturbi del sonno Inappropriati comportamenti alimentari Inappropriati comportamenti sessuali
Alterazione Umore Modificazione Psicomotorie Modificazione Personalità Psicosi Sintomi Neurovegetativi Trasposizione Diacronica del Vissuto Collezionismo Sintomi Non Cognitivi Ansia Depressione Labilità Emotiva Reazione Catastofica Vagabondaggio Negativismo Attività afinalistiche ed inappropriate Aggressività verbale e/o fisica Vocalizzazione persistente, Lamentosità Apatia Irritabilità Impulsività Sospettosità Deliri - Misidentificazioni Allucinazioni Fenomeni Dispercettivi Alterazione ritmo sonno-veglia Alterazione dell appetito Alterazione del comportamento sessuale
Depressione e Demenza Depressione e demenza frequentemente coesistono La depressione può: essere reattiva alla demenza essere un sintomo precoce di demenza essere un fattore di rischio di demenza facilitare la diagnosi di demenza L interpretazione di questa associazione richiede un attenta valutazione delle relazione temporale fra demenza e depressione
Depressione e Demenza: Lo spettro Demenza senza Depressione Demenza con Sintomi Depressivi Demenza con Depressione Maggiore Depressione con Deficit cognitivi
Sintomi Non Cognitivi Elevata prevalenza in tutte le forme di demenza > 60% Precoci Demenze Frontotemporali Demenza a Corpi di Lewy Tardivi e correlate all evoluzione della malattia Demenza di Alzheimer Demenze Vascolari Baroni & Scarpini, 2000
Differenze fra demenza Alzheimer e demenza Frontotemporale Aree coinvolte Disturbi comportamentali Disturbi cognitivi Demenza Alzheimer Atrofia diffusa, aree temporo-parietali, atrofia ippocampale Socialmente corretto Memoria, afasia, aprassia, agnosia Demenza Frontotemporale Atrofia lobi frontali anteriori e temporali Precoce disinibizione Memoria variabile, funzioni esecutive, anomia semantica Lesioni anatomopatologiche Anomalie genetiche Alterazioni neurochimiche Placca amiloide, grovigli neurofibrillari Proteina precursone dell amilode (presenilina 1,2); apoliproteina E4 Presinaptica colinergica e serotoninergica Gliosi importante Mutazioni Tau Postsinaptica colinergica, presinaptica e postsinaptica serotoninergica
Demenza a Corpi di Lewy Sintomi Lesioni anatomopatologiche Alterazioni neurochimiche Allucinazioni visive strutturate Deliri Paranoidei-Misidentificazioni Disturbi cognitivi fluttuanti Segni extrapiramidali Cadute frequenti Estrema sensibilità ai neurolettici Placche neuritiche Corpi di Lewy: aree corticali paralimbiche, neocortex, substantia nigra Marcata riduzione colinoacetiltransferasi
Demenza Vascolare da Patologia dei Piccoli Vasi Alterazioni del circolo cerebrale profondo provocano un danno della sostanza bianca sottocorticale Sintomi Tac-Rmn Malattia di Biswanger Demenza, deficit motori Aree ipodense, irregolari della sostanza bianca Stato Lacunare Disturbi extrapiramidali, modificazioni dell umore e della personalità, segni di liberazione frontale, aprassia, riso e pianto spastico, disartria, disfagia Infarti cerebrali con diam. inferiore a 1,5 cm
Fattori Predittivi Personalità premorbosa Relazioni premorbose conflittuali tra paziente e caregiver Elevato numero di problematiche sociali Presenza di altre patologie organiche (comorbilità) Manifestazioni psicotiche soprattutto di natura delirante Esordio precoce di malattia: soggetti giovani all esordio di malattia sono più a rischio per un comportamento aggressivo
Patologia demenziale Comorbilità Dolore Farmaci Fattori Biologici Personalità Premorbosa Depressione Fattori Psichici Disturbi del Comportamento: patogenesi BIO-PSICO PSICO-SOCIALE SOCIALE Fattori Interpersonali Fattori Ambientali Eventi stressanti Finkel, 2000 Manor, 2000 Trasloco Ospedalizzazione
La Psicosi della Demenza di Alzheimer (Da Jeste e Finkel, 2000 modificato) Criteri Diagnostici A. Sintomi caratteristici (almeno uno dei seguenti) allucinazioni visive o uditive deliri B. Diagnosi Primaria (soddisfa i criteri della demenza di Alzheimer) C. Esordio dei sintomi psicotici (sintomi criterio A non erano presenti prima esordio demenza) D. Durata e Gravità (sintomi criterio A sono presenti, anche in modo intermittente, da almeno un mese, gravi da interferire nella gestione) E. Esclusione della schizofrenia e disturbi psicotici correlati (criteri non soddisfatti) F. Relazione con stato confusionale (disturbo non si verifica esclusivamente in presenza di stato confusionale) G. Esclusione di altre cause di sintomi psicotici (comorbidità iatrogena)
La Psicosi della Demenza di Alzheimer (Da Jeste e Finkel, 2000 modificato) Caratteristiche Associate (specificare quando presenti) Con Agitazione se è presente Aggressività fisica e/o verbale Con Sintomi Negativi se sono presenti in maniera stabile (apatia, abulia, rallentamento motorio) Con Depressione se sono presenti sintomi depressivi preminenti (umore depresso, insonnia, ipersonnia, sentimenti di inutilità, pensieri ricorrenti di morte)
L Agitazione della Demenza di Alzheimer (Da Cummings, 2000 modificato) Caratteristiche Associate (specificare quando presenti) Psicosi Depressione Ansia Irritabilità Disinibizione
L Apatia della Demenza di Alzheimer (Da Starkstein, 2001 modificato) Criteri Diagnostici A. Perdita di motivazione ed iniziativa (almeno uno dei seguenti) 1. diminuzione di comportamenti diretti ad uno scopo 2. diminuzione di attività cognitive dirette ad uno scopo 3. diminuzione di aspetti correlati al comportamento diretti ad uno scopo B. Sintomi causano un disagio clinicamente significativo oppure la compromissione di aree importanti per il funzionamento della persona C. Sintomi non sono dovuti ad una diminuizione del livello di consapevolezza D. Sintomi non sono dovuti agli effetti di una sostanza
Sintomi Non Cognitivi Disturbano sia il paziente che il caregiver Aumentano il tasso di ospedalizzazione Incrementano la spesa sanitaria Prima causa di istituzionalizzazione
Strategie Terapeutiche L intervento terapeutico dovrebbe sempre svilupparsi secondo un approccio multidimensionale ed integrato indirizzato al caregiver, all ambiente ed al paziente. 1 Livello di intervento prevede il ricorso di strategie non farmacologiche attraverso: Coinvolgimento attivo del caregiver Educazione e sostegno del caregiver Adattamenti ambientali e comportamentali Stimolazione cognitiva 2 Livello di intervento prevede: Utilizzo di farmaci