1 Convessità olomorfa



Documenti analoghi
Matematica generale CTF

1. Sia dato un poliedro. Dire quali delle seguenti affermazioni sono corrette.

Prova parziale di Geometria e Topologia I - 5 mag 2008 (U1-03, 13:30 16:30) 1/8. Cognome:... Nome:... Matricola:...

l insieme Y è detto codominio (è l insieme di tutti i valori che la funzione può assumere)

Equazioni non lineari

SUCCESSIONI NUMERICHE

Analisi Matematica 2 per Matematica Esempi di compiti, primo semestre 2011/2012

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6

ASSIOMI DELLA GEOMETRIA RAZIONALE

15 febbraio Soluzione esame di geometria - 12 crediti Ingegneria gestionale - a.a COGNOME... NOME... N. MATRICOLA...

LE SUCCESSIONI 1. COS E UNA SUCCESSIONE

Rette e curve, piani e superfici

Quesiti di Analisi Matematica A

Analisi Complessa. Prova intermedia del 7 novembre Soluzioni. (z 11 1) 11 1 = 0.

CAPITOLO 16 SUCCESSIONI E SERIE DI FUNZIONI

Insiemi di livello e limiti in più variabili

Analisi 2. Argomenti. Raffaele D. Facendola

Autovalori e Autovettori

Dimensione di uno Spazio vettoriale

1 Serie di Taylor di una funzione

Chiusura lineare. N.B. A può essere indifferentemente un insieme, finito o no, o un sistema. Es.1. Es.2

ELEMENTI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA Corso di Laurea Ingegneria Edile-Architettura

CONCETTO DI LIMITE DI UNA FUNZIONE REALE

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

Applicazioni lineari

3 GRAFICI DI FUNZIONI

NOME:... MATRICOLA:... Scienza dei Media e della Comunicazione, A.A. 2007/2008 Analisi Matematica 1, Esame scritto del x 1.

Federico Lastaria. Analisi e Geometria 2. Matrici simmetriche. Il teorema spettrale. 1/24

Esistenza di funzioni continue non differenziabili in alcun punto

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Limiti e continuità delle funzioni reali a variabile reale

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA.

FOGLIO 6 - Esercizi Riepilogativi Svolti. Nei seguenti esercizi, si consideri fissato una volta per tutte un riferimento proiettivo per

SPAZI METRICI. Uno spazio metrico X con metrica d si indica con il simbolo (X, d). METRICI 1

4 Dispense di Matematica per il biennio dell Istituto I.S.I.S. Gaetano Filangieri di Frattamaggiore EQUAZIONI FRATTE E SISTEMI DI EQUAZIONI

Capitolo 4: Ottimizzazione non lineare non vincolata parte II. E. Amaldi DEIB, Politecnico di Milano

Le funzioni continue. A. Pisani Liceo Classico Dante Alighieri A.S A. Pisani, appunti di Matematica 1

VC-dimension: Esempio

SUCCESSIONI NUMERICHE

Funzioni. Parte prima. Daniele Serra

Studio di una funzione ad una variabile

METODI MATEMATICI PER LA FISICA

Forme bilineari e prodotti scalari. Definizione Dato lo spazio vettoriale V (K) sul campo K, una funzione. b :

Anno 5 4. Funzioni reali: il dominio

Anno 3. Funzioni: dominio, codominio e campo di esistenza

1. PRIME PROPRIETÀ 2

Consideriamo due polinomi

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici. a Corrente Alternata. Sergio Benenti 7 settembre 2013

Intorni Fissato un punto sull' asse reale, si definisce intorno del punto, un intervallo aperto contenente e tutto contenuto in

ESERCIZI DI ALGEBRA LINEARE E GEOMETRIA

Esercizio 2 Si consideri la funzione f definita dalle seguenti condizioni: e x. per x 1 f(x) = α x + e 1 per 1 < x

FUNZIONE REALE DI UNA VARIABILE

Definizione DEFINIZIONE

FUNZIONI ELEMENTARI - ESERCIZI SVOLTI

Universita degli Studi di Roma Tor Vergata Facolta di Ingegneria Elettronica

Lezione 9: Cambio di base

LEZIONE 31. B i : R n R. R m,n, x = (x 1,..., x n ). Allora sappiamo che è definita. j=1. a i,j x j.

SIMULAZIONE TEST ESAME - 1

Università degli Studi di Catania A.A Corso di laurea in Ingegneria Industriale

FUNZIONI REALI DI VARIABILE REALE e CONTINUITA Roberto Argiolas

IL CONCETTO DI FUNZIONE

Teoria in sintesi 10. Attività di sportello 1, 24 - Attività di sportello 2, 24 - Verifica conclusiva, 25. Teoria in sintesi 26

Funzioni continue. ) della funzione calcolata in x 0, ovvero:

x 2 + y2 4 = 1 x = cos(t), y = 2 sin(t), t [0, 2π] Al crescere di t l ellisse viene percorsa in senso antiorario.

SVM. Veronica Piccialli. Roma 11 gennaio Università degli Studi di Roma Tor Vergata 1 / 14

Studio di una funzione. Schema esemplificativo

Funzioni periodiche. Una funzione si dice periodica di periodo T se T > 0 è il più piccolo numero reale positivo tale che

La trasformata Zeta. Marco Marcon

2 Argomenti introduttivi e generali

Questionario per casa 6 Febbraio 2012

Lezioni di Matematica 1 - I modulo

I tre concetti si possono descrivere in modo unitario dicendo che f e iniettiva, suriettiva, biiettiva se e solo se per ogni b B l equazione

10. Insiemi non misurabili secondo Lebesgue.

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

5. LE RAPPRESENTAZIONI CARTOGRAFICHE vers

Le funzioni reali di variabile reale

Funzione reale di variabile reale

LA RETTA. Retta per l'origine, rette orizzontali e verticali

Controlli Automatici T. Trasformata di Laplace e Funzione di trasferimento. Parte 3 Aggiornamento: Settembre Prof. L.

Numeri Complessi R 2. P = (x P,y P ) x P. z = (x,y) y P (0,0)

Capitolo 1 ANALISI COMPLESSA

Massimi e minimi vincolati di funzioni in due variabili

Massimi e minimi vincolati

4 Quarta lezione: Spazi di Banach e funzionali lineari. Spazio duale

EQUAZIONI DIFFERENZIALI Esercizi svolti. y = xy. y(2) = 1.

Siano f e g due funzioni, allora x D f D g, cioè appartenente all intersezione dei loro domini, possiamo definire

Elementi di topologia della retta

CORSO DI LAUREA IN FISICA ANNO ACCADEMICO PROVA DI INGRESSO

NUMERI COMPLESSI. Esercizi svolti., e) i 34, f) i i

risulta (x) = 1 se x < 0.

Raccolta degli Scritti d Esame di ANALISI MATEMATICA U.D. 1 assegnati nei Corsi di Laurea di Fisica, Fisica Applicata, Matematica

APPUNTI DI MATEMATICA ALGEBRA \ INSIEMISTICA \ TEORIA DEGLI INSIEMI (1)

u 1 u k che rappresenta formalmente la somma degli infiniti numeri (14.1), ordinati al crescere del loro indice. I numeri u k

Richiami su norma di un vettore e distanza, intorni sferici in R n, insiemi aperti, chiusi, limitati e illimitati.

09 - Funzioni reali di due variabili reali

31/10/2012. Lo studio delle funzioni permette di interpretare la variazione di due grandezze, l una rispetto l altra, quando

Corso di Analisi Matematica. Polinomi e serie di Taylor

Diagonalizzazione di matrici e applicazioni lineari

Equazioni differenziali ordinarie

Transcript:

1 Convessità olomorfa Esercizio 1 Sia f O(C n ) e sia X = {f = 0}; dimostrare che, per ogni K compatto di X, l inviluppo K O(Cn ) è contenuto in X. Esercizio 2 Fissato un reale δ (0, 2π), consideriamo in C 2 l insieme compatto K = {z 2 = 0, z 1 = e it con δ t 2π} { z 2 = 1, z 1 = e it con 0 t δ} Dimostrare che K O(C2 ) contiene il disco D = {z 2 = 0, z 1 1}. Esercizio 3 In C 2 consideriamo le coordinate z 1 = x 1 + iy 1 e z 2 = x 2 + iy 2. i. Dimostrare che il 2 piano reale π = {x 2 = y 1 = 0} è olomorficamente ii. Dimostrare che l insieme K = {x 2 1 + y 2 2 = 1, x 2 = y 1 = 0} è olomorficamente iii. Dimostrare che ogni compatto K del piano π è olomorficamente (Hint: ogni chiuso è luogo di zeri di una funzione continua e i polinomi reali sono densi nelle continue per convergenza uniforme sui compatti) Bonus Per quali piani π il risultato dell esercizio precedente rimane vero? Se al posto di π consideriamo l iperpiano reale H = {x 1 = 0} e prendiamo K = {x 1 = 0, x 2 2 + y 2 1 + y 2 2 = 1}, è ancora vero che H e K sono olomorficamente convessi? Esercizio 4 Dimostrare che il dominio di C 2 non è di olomorfia. Ω = { z 1 2 + x 2 2 > ρ 2 } Esercizio 5 Dimostrare che l inviluppo olomorfo di Γ = {z 1 = z 2 z 2 2 } C 2 incontra in un aperto (di C) ogni retta complessa della forma z 1 = k 2 z 2 con k R. NB: L inviluppo olomorfo di un insieme non compatto è l unione degli inviluppi olomorfi di tutti i compatti in esso contenuti. NB2: L inviluppo convesso di Γ è tutto lo spazio C 2, ma non ne conosco una dimostrazione con tecniche elementari. 1.1 Complementi Nei prossimi esercizi vogliamo dimostrare che, se K è un compatto olomorficamente convesso in C n, allora π k (C n \ K) = 0 e H k (C n \ K; G) = 0 per ogni G abeliano e 1 k n 1. Esercizio 6 Dimostrare che, fissato U intorno di K, possiamo trovare una funzione di esaustione ρ : C n R, liscia, fortemente plurisubarmonica e una costante reale R > 0 tali che i. ρ < 0 su K e ρ > 0 su C n \ U; 1

ii. ρ(z) = z 2 se z R; iii. ρ è una funzione di Morse con un numero finito di punti critici, tutti di indice minore o uguale a n, di modo che 0 non sia valore critico. Esercizio 7 Sia X t = {ρ t}. i. Si fissi c R 2 e si calcolino omotopia e omologia di X c. ii. Siano poi t 1 <... < t m i punti critici di ρ e siano s, t reali tali che t j 1 < t < t j < s < t j+1 ; si determinino omologia e omotopia di X t rispetto a X s (in dimensione 1 k n 1). Esercizio 8 Utilizzando l esercizio precedente, dimostrare che omologia e omotopia di X 0 C n \ U rispetto a X c sono nulle in dimensione positiva < n e concludere che π k (X 0 ) = H k (X 0 ; G) = 0 se 1 k n 1. Concludere con un opportuno passaggio al limite su U. I prossimi esercizi riguardano invece i domini di Reinhardt logaritmicamente convessi e il loro legame con le serie di potenze in più variabili. Esercizio 9 Si consideri in C n la serie di potenze I a Iz I (in notazione multiindice) e sia D il suo dominio di convergenza. Dimostrare che i. D è un dominio di Reinhardt completo; ii. un sottoinsieme di R n è convesso se e solo se, per ogni suoi due punti x, y, il loro punto medio appartiene ancora all insieme; iii. D è logaritmicamente Esercizio 10 Indichiamo con K M,D l inviluppo di K rispetto ai monomi in D, ovvero l insieme {x D : f(x) sup f f(z) C[z], monomio} K Diremo che un dominio D è monomialmente convesso se K M,D è compatto in D per ogni K compatto in D. i. Dimostrare che un dominio monomialmente convesso è anche olomorficamente ii. Dimostrare che, se K è un dominio di Reinhardt compatto, completo e logaritmicamente convesso in D, allora per ogni punto a di (C ) n \K posso trovare (per convessità) un multiindice I tale che z I K < a I. iii. Dimostrare che, se a (C ) j 0 C n, la proiezione su C j non cambia la situazione e quindi si può riapplicare il punto precedente. iv. Dedurne che K è monomialmente Esercizio 11 Dimostrare che esiste una funzione che è illimitata in ogni intorno di ogni punto del bordo di un insieme olomorficamente convesso e dedurne che ogni dominio di Reinhardt completo e logaritmicamente convesso è il dominio di convergenza di una serie di potenze. 2

2 Forma di Levi Esercizio 12 Sia S = {ρ = 0} C 2 un ipersuperficie reale differenziabile; dimostrare che la forma di Levi di S è definita positiva se e solo se il determinante 0 ρ z1 ρ z2 det ρ z1 ρ z1z 21 ρ z1z 2 ρ z2 ρ z2z 1 ρ z2z 2 non si annulla mai su S. Esercizio 13 Calcolare la forma di Levi dell ellissoide in C 3 e calcolarne la segnatura 1. E n = { z 1 2 + z 2 n+2 + z 3 2n+4 = 1} Esercizio 14 Si consideri l ellissoide E 0 ; nel punto (1, 0, 0), la sua forma di Levi ha un autovalore nullo con autovettore (0, 0, 1). Si consideri il disco analitico dato da ζ (1, 0, ζ) = φ(ζ), con ζ = {z C : z < 1}; allora dist(φ(ζ), E 0 ) lim ζ 0 φ(ζ) φ(0) 2 = 0 Ovvero esiste un disco analitico che ha come tangente l autovettore di autovalore 0 e che ha ordine di contatto con E 0 maggiore di 2. Esercizio 15 Dimostrare che non ci possono essere dischi analitici contenuti nel bordo della palla unitaria di C 2. (Hint: Il modulo di una funzione olomorfa è subarmonico e armonico se e solo se la funzione è costante.) Esercizio 16 Calcolare la forma di Levi per le ipersuperfici definite da i. ρ(z) = 2x n + n 1 j=1 z j pj con p j N ii. ρ(z) = 2x n + n 1 j=1 f j(z) 2 con f j O iii. ρ(z) = 2x 2 + z 1 8 + k z 1 6 x 2 1 Per quali valori di k, nel terzo caso, l ipersuperficie sarà fortemente Leviconvessa vicino all origine? Nel secondo caso, se le f j non dipendono da z n, si trovi una formula per il determinante della forma di Levi. Esercizio 17 Dimostrare che, se λ è abbastanza piccolo, allora Ω λ = {x 1 + z 2 4 + 2λR(z 2 z 2 3 } è un dominio strettamente pseudo Esercizio 18 Sia r R e sia T 1 = { z 1 2 + z 2 2 = r 2 + 2 z 1 1} in C 2 ; si dimostri che tale ipersuperficie è fortemente Leviconvessa per 0 < r < 1. 1 Si intende, ovviamente, la segnatura della forma di Levi considerata come forma bilineare sul tangente dell ipersuperficie. 3

Sia poi T 2 = { z 1 2 + z 2 2 = r 2 + 2 x 2 1 + x2 2 1 in C 2 ; si dimostr che tale ipersuperficie è realmente isometrica a T 1, ma è fortemente Leviconvessa solo per 0 < r < 1/2. Se ne concluda che T 1 e T 2, per opportuno valore di r, sono isometriche come ipersuperfici di R 4 ma non biolomorfe. 3 Varietà complesse e quasi complesse Esercizio 19 Sia (M, J) una varietà complessa. Una sezione C di T 1,0 M si dice campo olomorfo di vettori se manda germi di funzione olomorfa in germi di funzione olomorfa; dimostrare che Z è un campo olomorfo di vettori se e solo se, fissando coordinate complesse z 1,..., z n nell intorno di ogni punto si ha con Z α funzioni olomorfe. Z = Z α z α Esercizio 20 Sia (M, J) una varietà complessa. Una sezione C di T R M si dice campo olomorfo reale di vettori se X ijx è un campo olomorfo di vettori. Dimostrare che le seguenti sono equivalenti: X è un campo olomorfo reale di vettori L X J = 0 il flusso di X consiste di trasformazioni olomorfe di M. Esercizio 21 Sia a(m) l insieme dei campi olomorfi reali su M; dimostrare che a(m) ha struttura di algebra di Lie complessa. Bonus: Se M è una varietà complessa chiusa, a(m) ha dimensione finita. Esercizio 22 Sia M = (C 2 \ {0})/(z 2z) una superficie di Hopf; dimostrare che M(M) = M(CP 1 ), dove M(X) è lo spazio delle funzioni meromorfe su X. (Hint: Sollevare m M(M) al rivestimento universale, estendere e dimostrare che passa al quoziente in CP 1.) Bonus: Cosa si può dire nel caso M = (C 2 \ {0})/((z 1, z 2 ) (2z 1, 3z 2 ))? Esercizio 23 Dato un reticolo Γ C n, isomorfo a Z 2n, scelte due basi {e 1,..., e n } di C n e {λ 1,..., λ 2n } di Γ, possiamo scrivere λ i = λ ji e j e quindi abbiamo la matrice λ 1,1 λ 1,2 λ 1,2n P =.. λ n,1 λ n,2 λ n,2n 4

detta matrice dei periodi del toro C n /Γ. Dimostrare che P è la matrice dei periodi di un toro complesso se e solo se la matrice ( ) P Π = P è non singolare. Esercizio 24 Determinare lo spazio delle 1 forme olomorfe sul toro C n /Γ; caratterizzare le funzioni olomorfe f : C n /Γ C m /Γ. Esercizio 25 Dimostrare che ogni gruppo di Lie complesso e compatto è un toro. (Si sfrutti la rappresentazione aggiunta). Dedurre che U(n) e SU(n) non sono gruppi di Lie complessi. Esercizio 26 Dimostrare che ogni 6 varietà ammette una struttura quasi complessa. Esercizio 27 Sia (M, J) una varietà quasi complessa; consideriamo una forma differenziale di tipo (1, 0) su M, ovvero una sezione C del fibrato Λ 1 (T 1,0 M) ; allora dφ Γ(M, Λ 2 (T C M) ) e dunque dφ = d 1,0 φ + d 0,1 φ + d 1,2 φ con d 1,0 φ una (2, 0) forma, d 0,1 φ una (1, 1) forma e d 1,2 φ una (0, 2) forma. Dimostrare che d 1,2 è un campo di tensori su M e che φ(n(x, Y )) = 8d 1,2 φ(x, Y ) per ogni (1, 0) forma φ e per ogni coppia di campi di vettori X, Y su M, con N il tensore di Nijenhuis. 5